Colpo a salve

Dopo aver guardato la sintesi di MLB.TV stamattina, comparavo tra me e me la classifica reale con quella che sarebbe stata se avessimo portato a casa la serie con gli Orioles … già … se avessimo portato a casa il 2-1 … niente da fare, avremmo voluto un bel cuscino di tre partite di vantaggio ed invece siamo ancora nella mischia con una serie da 4 partite con gli Yankees che andrà a cominciare stasera.

La domande sono sempre quelle : perchè perdiamo spessissimo le partite con un punto di scarto e perchè l’attacco quando prende una serata di vacanza lo fa sul serio . Fatto sta che in tre partite con gli uccellini arancioni abbiamo segnato 15 punti e subiti 9, ma le vittorie sono un numero dispari inferiore a due. Io mi sto convincendo che questa squadra, che ribadisco avere talento da vendere, sia un po’ mancante a livello di killing instinct, uno dei motivi potrebbe essere un’età media bassa, un’altra potrebbe essere l’aver in squadra dei giocatori che forse stanno vivendo un’esperienza un po’ al di sopra delle proprie possibilità, mi spiego meglio : se il turno decisivo con uomini in base e due out capita al Travis Shaw o al Sandy Leon di turno, che sono giocatori che hanno sempre frequentato il sottobosco del baseball ed ora sono alla ribalta, ci può anche stare che toppino semmai con un brutto turno nel box.

Andando ad affrontare gli Yankees c’è da sottolineare che se noi perdiamo le partite strette, loro invece sotto quest’aspetto sono micidiali avendo un bilancio super di 24W-9L negli “one run games”, attenzione però a prendere tutto questo come una legge assoluta, vi faccio notare chi i Cubs dominatori della stagione e che stasera potrebbero già vincere il titolo della NL Central, sono a quota 21-22 nelle stesse partite da un punto. Quindi non fasciamoci la testa e semmai vediamo di sovvertire degli accoppiamenti dei lanciatori che non sono proprio favorevoli per noi, teniamo anche presente che questi Yankees giocano col cuore davvero leggero, nessuno li considerava ed invece sono ancora in corsa anche se leggerete dei nomi che chi era abituato ai Jeter, Posada, Rivera & Co. farà fatica a riconoscere.

Come vedete sto parlando poco dei Sox … anche perchè non c’è molto da dire, le cose che contano ormai le abbiamo esplicitate, l’unica notizia è il ritorno, davvero molto veloce, di Benintendi, mentre per ciò che riguardo Wright i punti di domanda sono molti di più delle certezze. Se per il secondo non possiamo che ribadire il travaso di bile dovuto ai motivi della sua assenza, per il giovane esterno fatemi dire che sono davvero contento sia tornato, ora abbiamo quattro esterni veri più Holt che può sempre dare una mano anche nel giardino, considerando che non molto tempo fa ci riducemmo a far giocare Grady Sizemore, è facile capire cosa abbia significato per noi l’esplosione di Betts e JBJ.

Per restare nei nostri paraggi ha fatto parecchio rumore l’ingaggio di Ben Cherington di là dalle cascate del Niagara in quel di Toronto, dove dovrebbe svolgere un ruolo legato quasi esclusivamente allo sviluppo dei giocatori, sviluppo che non è certo stato un punto forte negli ultimi anni nella franchigia canadese. Sono abbastanza sicuro che Cherington saprà svolgere più che bene questo ruolo, per ciò che concerne questo aspetto davvero nulla da dire sull’operato a Boston del nostro ex-GM, la covata che ci rallegra per il futuro e che quest’anno è andata in blocco all’All Star Game è frutto anche del lavoro di Cherington e del suo staff nello sviluppo e nell’evoluzione dei players. Quello che invece gli è mancato clamorosamente è la gestione della prima squadra e le scelte sul personale, casomai ve lo foste scordati abbiamo a libro paga per il 2017 una cifra di 40 milioni di $ per tre giocatori che hanno nei Sox una valenza minore rispetto a quella che può avere l’omino che vende gli hot-dogs e fu lo stesso Cherington a voler dare un’estensione di contratto a Farrell che aveva ancora un anno a contratto, un Farrell che era reduce da una stagione da 69W, decisione questa che contribuisce parecchio a far si che i Sox siano ancora in una classifica stile-mischia anzichè con un vantaggio rassicurante, cosa che con questa squadra ed una guida tecnica migliore sarebbe stata assolutamente possibile.

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Sinfonia per 9 bastoni

Poche volte in vita mia ho visto attacchi così fantastici come quello di questi Red Sox del 2016. Un’orchestra dove ci sono il direttore (inutile dire chi sia). i fiati, le percussioni e gli strumenti a corde, il tutto raccordato in un modo così mirabile che il risultato finale è una melodia dolcissima, bim … bum … bam … colpiscono i veterani che dialogano nelle stesse classifiche con leggende come Foxx e Mantle ed anche i giovani che poco tempo fa rischiavano di finire fuori squadra. Stasera i nostri si sono superati, perchè hanno smontato Aaron Sanchez che è uno che fino ad ora aveva fatto vedere la biglia agli avversari molto di rado e perchè hanno anche ovviato a scelte che io continuo a sostenere essere poco convincenti; arrivando a quella che è la serie dell’anno, io non lascio i miei lanciatori n.4 e n.5 a battersi contro il n.1 ed il n.2 dei miei avversari, contro un’altra squadra che fa dell’attacco la sua vita, poi tiriamo pure un sospiro di sollievo, ma pensiamo anche che non possiamo sempre chiedere le prestazioni da ricordare all’attacco, dovrebbero anche esserci persone pagate per prendere anche le decisioni difficili e non solo quelle canoniche leggendo il manualetto del vecchio gioco.

Per tornare allo specifico di stasera io volevo anche assolvere Buchholz, forse qualcuno potrà anche sorpreso, ma voglio quindi specificare il mio pensiero. La mente torna all’infortunio a Wright, possibile che nessuno in America faccia notare che stiamo giocando un finale di stagione da infarto senza il pitcher che aveva retto la baracca ? Il problema stasera non è stato Buchholz, il problema è che le scelte stupide di agosto le paghi a settembre, Buchholz ormai non ha più gli skills per poter reggere partite di questo livello, il pitcher per questa partita ce lo siamo giocati facendogli fare il pinch-runner, un pitcher che oltretutto non ha certo nella velocità la sua arma principale, vi rendete conto del peso della cosa ? Possibile che nel paese dove i giornalisti hanno fatto dimettere dei presidenti o dove hanno scoperchiato degli scandali incredibili non ci sia uno capace di chiedere a Farrell : “che t’è venuto in mente quella sera a LA ?” Poi sarà meglio che in off-season su Buchholz ci si metta una croce una volta per tutte, già dopo le due o tre partite belle fatte erano tornati alla carica quelli che dicono :”potremmo far valere l’opzione”. Evitiamolo per cortesia, un’opzione a 14 milioni (se ricordo bene) è folle da esercitare, per quella cifra pretendo di meglio … ed oltretutto pensa che anche allo stesso Buchholz faccia bene cambiare aria.

Mancano quindi 20 partite alla fine e siamo 2 avanti … che è sempre meglio che essere 2 dietro. I nostri uomini per la volata sono questi, non abbiamo di meglio da mettere, fanno ridere quelli che chiedono se non c’è qualcosa di meglio di Buchholz da mettere, no … è il meno peggio tra quelli che possiamo schierare. In queste ultime tre settimane mi aspetto un minimo impiego di Hanigan che ormai è poco più che un out automatico, mi chiedo se e come impiegare Benintendi che dovrebbe essere quasi guarito, un’idea potrebbe essere un impiego di Holt in terza molto più frequente, con Benintendi e Young a dividersi il posto all’esterno, non sottovalutate Young che il suo lo fa ampiamente. Sembra invece già finito il Moncada Project (per il 2016 ovviamente), davvero brutto l’errore mentale in gara-2 quando entrato per fare il pinch runner s’è perso il conto degli out, anche Shaw è in difficoltà, ma anche a Toronto qualcosa ha fatto, un platoon con Holt può essere davvero un’idea.

Va quindi in archivio un’altra folle settimana di baseball, conclusa con una partita nella quale sono stati usati 18 lanciatori (!!!), con 6 homerun e via andare, ma state pronti perchè con questo andazzo se questa settimana è stata folle è probabilissimo che le prossime siano ancora peggio. Un pensierino finale al rapporto che unisce Big Papi con Benoit, col pitcher che avrà l’incubo Ortiz anche tra trent’anni. Una vera e proprio nemesi, possiamo aspettarci che il pitcher quando uno gli nominerà Ortiz reagisca come reagivano i cavalli di Frankenstein Junior quando veniva nominata Frau Blucher … dura la vita caro Joaquin

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Enigma AL East

Rinuncio a capirci qualcosa; prendo le tabelle che avevo fatto, ne faccio dei coriandoli e caccio via tutto, mi guarderò i risultati sera dopo sera e poi alla fine ne tirerò le somme. C’era qualche tabella fatta da chiunque di voi che contemplava di tornare ad Est dopo la trasferta in California al primo posto in classifica ? Tra parentesi una trasferta in California da 4W-2L che poteva anche essere una bella serie da 6 vittorie con un minimo di accortezza in più, fatto sta che le 4 vinte, il minimo sindacale considerando la debolezza di Padres ed Athletics, sono abbastanza per rivedere le stelle, se poi questo riveder le stelle sarà limitato a questo 8 settembre non so dirvelo, anche perchè dopo una serata come quella di ieri chi è che si azzarda a far qualche pronostico ?

In quello che stiamo vedendo, ovvero squadre come Tampa o Chisox che provano di rovinare le aspirazioni playoff di altre squadre messe molto meglio in classifica, noi italiani scontiamo una triste usanza del nostro sport, ovvero quella delle partite che sai benissimo in che direzione andranno, quante volte abbiamo visto nel nostro sport le squadre di centroclassifica perdere partite ignobili, giocando con le infradito, contro il team che si deve salvare o che deve raggiungere uno scudetto o un traguardo ambito ? L’America è diversa, almeno nel 99% dei casi (qualche eccezione c’è sempre tipo Yankees 2011 a Tampa – last day of season), ma nella stragrande maggioranza dei casi i Rays possono comunque far piangere gli Orioles, dopo aver fatto sacramentare noi e Jays, i Chisox ribaltano la partita con Detroit, anche se nel South Side di Chicago non vedono un playoff da tempo. Insomma noi figli dello Stivale facciamo pure le nostre tabelle, ma evitiamo di dare per scontate troppe partite, chi è forte è forte e chi è debole è debole, ma se credete che il debole cali le braghe siete davvero fuori strada.

Quindi col nostro primo posto in classifica arriviamo allo snodo finale della stagione, fine delle partite “strane”, da qui alla fine solo territori conosciuti, le solite Baltimore, Tampa, Toronto e Yankees … già … ci eravamo scordati degli Yankees … loro invece non si sono scordati di noi verrebbe da dire, non hanno proprio voglia di mandare a monte la stagione, in questo onestamente li ammiro, nel senso che le loro stagioni anche quando sono zeppe di problemi, non deragliano come le nostre ultime due ed in questo credo che il manico conti qualcosina, tra parentesi è facile notare dalla stagione di quelli del Bronx come possano migliorare le squadre quando ci si libera di zavorra inutile (il riferimento ad uno il cui nome come per “A” e finisce per “lex” non è casuale), un po’ come noi quando facemmo salire su un jet in direzione Los Angeles dei personaggi come Carl Crawford e Josh Beckett.

Due parole sulla situazione Moncada, ovviamente è ancora acerbo e diciamo che per digerire le curve che viaggiano in MLB deve prendere parecchi Alka Seltzer; quello che dico è che non ho capito l’averlo nominato titolare dato che giocava anche le partite contro i destri che sarebbero dovute toccare a Shaw, abbiamo caricato di troppe aspettative un ragazzo ventunenne ? Grazie al magico sito di Baseball Reference mi sono andato a vedere le cifre del cubano e la lettura è stata molto chiara, prendo le 45 partite giocate a Portland in Doppio A, ovvero il massimo livello toccato da lui prima della promozione in prima squadra : in 207 presenze nel box è andato strikeout 64 volte, ovvero nel 31% dei turni; tanto per darvi un metro di paragone vi dico che nelle Majors sono solo tre i giocatori con una percentuale di strikeout maggiore del 31%, salendo quindi drasticamente il livello dei lanciatori che avrebbe affrontato cosa era lecito aspettarsi da lui ? Diamogli pure qualche partita, ma non TUTTE le partite, oltretutto fatemi dire che Shaw non si merita di essere accantonato come un ferrovecchio, è certamente in calando, non è certo un fenomeno e faccio una bella fatica a considerarlo parte del nostro futuro, ma per più di metà stagione c’ha dato una bella mano in un ruolo nel quale avevamo un punto di domanda gigantesco dopo l’esplosione (lipidica) del Panda.

Siamo quindi al culmine della stagione, se fosse una Milano-Sanremo vi direi che siamo all’inizio della salita del Poggio. Destinazione Toronto quindi, dove troveremo degli uccellini parecchio imbufaliti, mi immagino gli improperi che avrei tirato se fossi stato canadese in una partita come quella dell’altra sera finita con una presa da circo di Gardner, spalle al muro e a basi cariche. Sinceramente avevo fatto un pensierino ad inserire una partenza spot (Owens ? Kelly ?) in gara-3 a San Diego per avere a Toronto Price venerdì e Porcello sabato, scelta un po’ troppo estrema per uno staff come il nostro dove la paura di fare errori (e semmai di perdere il posto) sembra ormai bloccare molte possibilità. Essendoci quindi giocati Price andremo nella trincea dello Skydome con Porcello, Rodriguez e Buchholz. Insomma … io Price lo avrei voluto

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I fondi del caffè

A quattro settimane dalla fine, dopo un’altra di quelle sconfitte che ti fan venir voglia di buttare il computer nella tazza del bagno e immediatamente dopo tirare la catenella, direi che è ora di cominciare a fare qualche piccolo conticino, perchè la nostra banda di svalvolati è in mezzo ad una mischia che fa spavento, dove il risultato finale può tranquillamente andare da alfa (vittoria della division) ad omega (ottobre da passare giocando a golf). Leggiamo un po’ il futuro dai fondi del caffè, provando di capire cosa può accadere.

I calendari sono simili, stragrande maggioranza di partite divisionali con in più qualche scontro con l’Ovest, i Blue Jays hanno ancora un giro ad Ovest con serie ad Anaheim e Seattle, i nostri visiteranno da stasera i Padres del nostro vecchio amico Don Orsillo e gli Orioles avranno ancora una serie casalingo contro Arizona, quindi sotto questo aspetto mi verrebbe da dire che tra i contendenti non c’è una differenza sostanziale. Si potrebbe quasi dire che quelli col calendario più morbido sono … i Detroit Tigers, tornati in corsa prepotentemente per un posto alle wild card e con parecchie partite contro White Sox  e Twins che non sono proprio dei bulldozer. Detroit e Baltimore si dovranno però scontrare tra loro in una serie, però sommando tutto mi verrebbe da dire che i Tigers un posticino lo dovrebbero beccare. Quindi se metto dentro i Tigers, è pacifico che non c’è posto per tutte le magnifiche tre della AL East. Quindi cosa può essere a fare la differenza tra Toronto, Baltimore ed i nostri ?

La differenza sarà, a mio parere, fatta da chi riesce a nascondere i propri difetti meglio, tutte e tre le squadre non sono certo perfette, tanto è vero che sarà una division che si vincerà ad una quota non altissima di vittorie, al 99% inferiore rispetto al totale che dovrebbero accumulare la reginetta della AL Central (Cleveland) e soprattutto rispetto a Texas che potrebbe davvero essere la numero 1 del ranking post-stagionale dello Junior Circuit. Ovviamente guardando i nostri mi viene da sottolineare un punto, ormai detto e stradetto, ovvero che le squadre vincenti dell’ultimo lustro, penso ai Royals dell’ultimo biennio ma anche ai nostri Sox 2013, erano non dico basate ma di sicuro avevano un asset quasi decisivo nel bullpen. Nel baseball attuale, dove la sofisticazione nell’accoppiamento dei match-up pitcher/battitore ha raggiunto livelli mai toccati prima, può esistere una squadra vincente che ogni volta che si affida ai rilievi ti tocca invocare la protezione divina e dove i cambi molte volte sembrano decisi da un astrologo anzichè da un pitching coach ?

Questo è il grosso punto di domanda per ciò che ci concerne, abbiamo anche dei punti forti, anzi dei signor punti forti, aver segnato 85 punti in più di Toronto e 115 in più degli Orioles vorrà pur dire qualcosa, tra parentesi usando la formula che dal conteggio dei punti calcola le vittorie che si sarebbero dovute cogliere vien fuori un dato interessante, noi dovremmo essere a 81 (5 in più !!!), Toronto a 78 (contro le 77 reali) e Baltimore a 69 (ben 5 in meno !!!), questo dimostra l’importanza che fa avere il fantastico Zach Britton che esce dal bullpen, invece dell’incomprensibile Kimbrel, incomprensibile perchè vorrei capire quale click gli capiti quando non lancia in save situation. Ieri è bastato vedergli fare il primo lancio, passato a due metri dal piatto col rischio di uccidere il bat-boy, per capire come sarebbe finita la serata. Alla fine Toronto mi pare la squadra più equilibrata, con Grilli e Benoit sembrano aver dato sostanza da un bullpen che prima di agosto era traballante come o più del nostro, hanno un attacco che non è pericoloso nell’interezza del lineup come il nostro, ma che può risolvere le partite con uno swing dei vari Encarnacion e Donaldson. Baltimore sotto quell’aspetto è ancora meglio, primi nettamente nella classifica degli HR, però nel complesso rimango dell’idea che sia un po’ povera di talento, grande organizzazione di gioco (il vecchio Showalter ha ancora tanto da insegnare a tanti) ma un potenziale che non è quello dei Sox o degli uccellini canadesi.

Cosa dire ? Che se vogliamo evitare una grossa delusione sarà bene non perdere partite come gara-3 al vecchio Coliseum di Oakland, il ghiaccio è sottile perchè il titolo divisionale è vicinissimo ma lo è anche il flop di saltare la post-season, mi fa paura avere uno staff che sembra sempre più un ensamble di dilettanti allo sbaraglio; io chiaramente ho l’occhio focalizzato soprattutto sui nostri, ma non esito a dire che se c’è qualcuno che può lamentarsi di una classifica che non rispecchia il valore di ciò che s’è prodotto in campo, sono proprio i Red Sox e non solo perchè lo dice la statistica che v’ho dato prima; l’inconsistenza estrema del bullpen ha certamente contribuito a ciò (oltretutto questa sembra essere una caratteristica delle squadre di Dombrowski, come ricordano bene anche a Detroit), questa inconsistenza ha portato anche ad una sacra paura da parte dello staff nel fare i cambi, col risultato di averne sbagliati un quantitativo inaccettabile … ecco questo è un altro punto che mi fa pensare che non sarà facile transitare per primi sul traguardo; mi resta un dubbio : cosa sarebbe stato del nostro campionato che se all’All Star Game fosse saltata la testa di Farrell come sembrava davvero probabile … ma questa è tutta un’altra storia.

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Il baseball è una maledizione

A volte non riesco a trovare una risposta ragionevole quando qualcuno mi chiede : “Paolo, perchè ti piace il baseball ?”. Dopo una partita come quella di questa sera non ho proprio uno straccio di risposta, davvero … chi me lo fa fare di restare attaccato al pc, ancora completamente rintronato dopo un salto di 7 fusi orari, per sacramentare come uno scaricatore di porto ? Ma non sarebbe meglio che me andassi a dormire ? Io poi il baseball fino ai 17 anni manco lo conoscevo, facevo parte di quel 99% di italiani che non sanno che con tre strikes te ne vai a sedere, poi un mio amico, che non frequento più da almeno 25 anni, mi portò al Gianni Falchi di Bologna e tutto iniziò … cavolo … quel mio amico avrebbe potuto portarmi al cinema, avremmo potuto cercare un paio di ragazzotte, un semplice gelato o qualsiasi altra cosa; se quella sera avessimo ascoltato un nuovo fantastico gruppo irlandese chiamato U2 ora non sarei a scrivere su un cavolo di blog, dove degli squinternati italiani discutono come pazzi di una squadra che sta svariate migliaia di miglia lontano da casa loro.

Certo che se noi discutiamo come pazzi è perchè stiamo seguendo una squadra che è folle nell’intimo; come altro potrei definire una squadra che in una partita “must win” fa lanciare un pitcher come Tazawa, che in questo momento farebbe fatica a lanciare in una partita di Little League, a basi cariche ? Buffo no … Kimbrel non poteva mica lanciare quattro out … è vero che aveva lanciato ieri, come hanno ricordato anche quelli di NESN, però mi piacerebbe sapere cosa altro dobbiamo aspettarci da questa guida tecnica, domani abbiamo finalmente un day-off, Kimbrel poteva riposare, lo capivano anche i sassi che chiuso quell’inning avremmo schivato un proiettile, invece a quel proiettile abbiamo offerto il petto presentando Junichi Tazawa sul monte ed abbiamo rischiato di mandare a donne di facili costumi una partita importantissima, come lo sono tutte quando si deve lottare per un pennant a questo punto dell’anno. Kimbrel non li aveva 10 lanci in più … mah

Poi se non mi servisse altro per sacramentare, do un’occhiata a Wright preso a pallate, penso a quando è stato messo a fare il pinch-runner, gli infortuni spezzano il ritmo ai lanciatori, sono ancora più pericolosi per un knuckleballer, che ha una meccanica così strana che è quasi impossibile da capire, da concepire per noi al di fuori, noi a quel pitcher gli abbiamo fatto fare il pinch-runner e giustamente il baseball si ribella a chi gioca contro la logica, se siete in grado di postare un altro caso simile vi sarei davvero grato, pazzesco … più che rimugino su questo caso e più che mi verrebbe voglia di fare una zamparinata, ma davvero cosa ci serve per liberarci di John Farrell ?

C’è poi da fare un discorso che ciclicamente ogni tanto ritorna ovvero la valutazione del lavoro degli uomini che stanno dietro le scrivanie. Il famoso ritornello è sempre se dobbiamo valutare il Dombrowski di turno, o il Cherington, Epstein o chi volete voi col senno di poi o con quello di prima. Già … al termine del quinto mese di DD che voto gli diamo ? Faccio notare una cosa : se la valutazione va fatta con quello che hanno prodotto i suoi acquisti c’è abbastanza da mettersi a piangere. I grandi acquisti (Price & Kimbrel) non direi che arrivano al sei, sul contributo che stanno dando gli acquisti di metà stagione fate voi, Hill sta dando così poco (nonostante la valida di oggi) che in concomitanza col calo di Shaw stiamo considerando di mettere in terza Moncada da subito, Ziegler così così, Abad è un brivido, Pomeranz è costato parecchio ma almeno qualche sprazzo ce lo sta dando. Insomma … facciamo la somma di tutto questo e vediamo che se al 1° settembre siamo ancora in ballo non è certo a causa dei movimenti di mercato fatti, ma è il frutto dei giocatori che già erano in casa. Arriviamo quindi allo sprint finale, anzitutto si espandono i roster ed almeno avremo un rilievo in più come Kelly da subito, cosa poi aspettarsi dal lanciatore spara-missili che poi non si sa dove vadano è sempre aleatorio; sono anche curioso di capire come verrà gestito Moncada, semplice pinch-runner o davvero vedrà il campo dall’angolo caldo ?

Quanto c’è da discutere … mamma mia … in fondo è divertente, se quel mio amico non mi avesse portato al Falchi mi sarei perso tutto questo, in fondo è stato un bene non aver ascoltato gli U2 quella sera

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Manca la scintilla

I Sox raggiunsero la quota di +10 sopra media .500 lo scorso 15 maggio, vinsero una partita da cardiopalma al Fenway 10-9 contro Houston e quella sera la classifica recitava 24W-14L. Ora quasi tre mesi dopo ci troviamo ancora a +10, ergo se la matematica non mi lascia a piedi significa che in questo lasso di tempo, quasi la metà di un intero campionato i Sox si sono dimostrati una squadra da .500 e nulla più e considerando i proclami invernali, le quote dei bookmakers e le aspettative in generale questo è davvero un bel passo indietro doloroso.

Non c’è verso, ci manca quella scintilla dalla candela che metta in moto il motore, un motore che resta parecchio imballato nonostante gli ingredienti per eccellere ci siano tutti : dei giovani giocatori che tutti ci invidiano, dei veterani che hanno raggiunta la terza o quarta giovinezza in un lineup che è veramente un bel mix di età, esperienze ed attitudini diverse, avremmo anche una rotation ed abbiamo una dirigenza che ha provato di sanare il grosso buco che avevamo nel bullpen. Accidenti … perchè nonostante tutto questo stiamo giocando da tre mesi come una mediocre squadra da .500 di average ? Cosa diavolo manca ?

So che molti diranno che ci manca un manager vincente, solo che dopo 30 e passa anni seguendo questo delizioso gioco non ho ancora capito quali siano le caratteristiche che fanno un manager vincente, ho una mezza idea che un manager vincente non darebbe dei giorni di stop a Pedroia in un lineup che deve già scontare l’assenza di Ramirez; tempo fa nella message board, scusate ma non ricordo chi fu, disse che Farrell sembrava fare i cambi nel bullpen secondo un piano deciso mesi prima,  non solo i cambi di pitcher sembrano fatti a tavolino, anche i giorni di riposo sembrano essere stati decisi sotto una palma lo scorso febbraio a Fort Myers all’inizio dello spring training, sembrano più i giorni di ferie assegnati ai dipendenti di un’azienda durante l’estate … mah … resto davvero perplesso di tutto ciò, sembra quasi che tutto vada bene così com’è.

Solo che invece non va poi così bene, non so se ve ne siete accorti ma se il campionato fosse finito ieri i Red Sox non sarebbe arrivati nemmeno alla Wild Card. Agosto è il mese dove spesso chi vince una division o chi arriva al playoff da una bella accellerata, fu così l’anno scorso coi Blue Jays e fu anche il nostro caso nel 2013, noi invece in questo 2016 siamo sempre lì ad aspettare che succeda qualcosa, che i Sox smettano di essere una splendida incompiuta, sembriamo i Prigioni di Michelangelo, stiamo solo attendendo pazienti che arrivi qualcuno a liberare le statue appena abbozzate dal marmo che ci circonda, faccio solo una maledetta fatica a credere che sia John Farrell colui che possa interpretare il ruolo di un immenso scultore o pittore del Rinascimento, sembra più un imbrattatore di tele, i cavatori del marmo di Carrara non darebbero il loro prezioso materiale a John Farrell, ne sono sicuro, lui non sarebbe in grado di ricavarne un Mosè, non credo ci voglia un genio a capirlo.

Ci rimane da dare il benarrivato a Benintendi, onestamente non ce lo aspettavamo così presto al piano di sopra, son passati solo 14 mesi dal draft e gli abbiamo fatto saltare a piedi pari il Triplo A, i casi sono due : o questo è veramente forte o siamo veramente disperati e cerchiamo la famosa scintilla in un ragazzo poco più che adolescente, speriamo di non bruciarlo; aiutatemi a ricordare un caso simile con una escalation così rapida, io francamente devo andare molto indietro, mi sovviene un John Olerud che debuttò direttamente in MLB saltando tutte le Minors, ma non ne ricordo altri.

Ora il blog va un po’ un po’ in ferie, il sottoscritto sta chiudendo lo zaino e sta accendendo i motori, da qui alla fine di agosto non so se e quando potrò aggiornare il sito, anche perchè andrò in luoghi dove non so se e quando potrò vedere i Sox, dove non mi aspetto una gran connettività … e poi portandomi dietro solo uno smartphone di infimo ordine non è che sia così agevole aggiornare questo blog. Insomma … statemi tutti bene, godetevi agosto e speriamo che i nostri prodi trovino quella benedetta scintilla; non la trovassero temo che anche quest’anno ad ottobre saremmo tutti liberi da impegni.

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I due fronti

Siamo arrivati al giorno più folle che ci sia nel calendario delle MLB : la deadline. Le squadre guardano al campo, ma stanno anche attentissime a ciò che capita attorno, al mercato che può cambiare e sta cambiando le gerarchie. La situazione al momento, manca poco più di un’ora al suono della campanella, dice che i Sox hanno fatto un movimento, tra quelli definiti minori e sono ancora a colloquio per quello che è il pesce grosso (Chris Sale) e altri pesci che non saranno degli squali, ma non sono certo delle sardine.

Partiamo dalle certezze : abbiamo acquistato Fernando Abad dai Twins, specialista mancino che dovrebbe prendere il posto di Tommy Layne … o di Robbie Ross … o di chi volete voi. Fatto sta che proviamo questo mancinaccio trentenne. Mossa attesa quella di munirsi di uno specialista che speriamo possa un po’ alleviare le nostre pene, non sarà nemmeno il classico rent di due mesi visto che il giocatore è sotto contratto anche per il 2017. In cambio è stato ceduto Pat Light, braccio potente ma discretamente scontrollato che faceva il rilievo a Pawtucket. Il cambio ci sta è la contropartita non mi pare atroce visto che stiamo parlando di un 25-enne che non sembrava stesse progredendo come richiesto per poter svolgere un ruolo nelle Majors.

C’è poi il fronte rumors : discorsi su Sale, Beltran, Lucroy (???) e Dio solo sa quanta altra gente. Discorsi tanti, possibilità di concludere una di queste trades molto scarse, se non nulle. I motivi sono i soliti, qualsiasi discorso si inizi con chiunque ci vengono chiesti quei giocatori che ormai immaginiamo tutti e che non abbiamo voglia di cedere. Per esempio per andare a prendere Sale, avremmo anche messo sul piatto della bilancia Rodriguez, mossa che ci poteva anche stare nel senso che un eventuale ingaggio di Sale avrebbe posta fuori dalla rotation proprio E-Rod, niente da fare, torniamo al solito mantra : ” Moncada & Benintendi”, ormai ho sentito questi due nomi così tante volte e sempre pronunciati assieme che sono arrivato a pensare che siano un’unica entità. Manca poco alla fine … finalmente questo carrozzone si fermerà e si tornerà a parlare di campo che è poi la cosa che preferiamo.

Il fronte del campo quindi : alla fine con un miracolo degno di Houdini i Sox riescono a strappare un pareggio dalla serie ad Anaheim. Caroselli con le auto ? Tuffi nelle fontane ? Nulla di tutto ciò : lo swing di Pedroia ci salva da un’altra amarissima serie, mi viene in mente uno storico discorso di Churchill quando subito dopo la miracolosa evacuazione di Dunkerque invitò a non considerare quella manovra come una vittoria : “le guerre non si vincono con le evacuazioni”.  Lo swing di Pedroia, per quanto importante, non ci fa vincere la guerra, ha semplicemente impedito di non affondare, di tornare preda delle nostre serie dove vediamo partite perse male, altre semmai regalate con decisioni cervellotiche dal nostro dug-out. A proposito … non male anche Lovullo ieri quando ha rinunciato al pinch-hitter tenendo nel box Hanigan, che non me ne vogliano nella bacheca, io (ma non solo io) continuo a considerare con la mazza poco più che un out automatico.

Aspettiamo quindi che passi quest’ultima notte e poi nei prossimi giorni farò un compendio di ciò che può capitare, delle squadre che si sono potenziate e di quelle che hanno alzato bandiera bianca; per ciò che concerne i Red Sox io resto della mia idea : ai prezzi che giravano facciamo bene a stare distanti da questi tavoli, vedo per esempio quanto hanno dovuto mettere in palio gli Indians che per prendere Miller hanno dovuto rinunciare al loro miglior prospetto ed al numero 5.

E se tra dieci minuti leggerete che abbiamo ceduto anche il Fenway per prendere Sale prendete questo pezzo e buttatelo nel WC, sarebbe un bel falso storico

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Toccato il fondo ?

Sono una belva ! Scrivessi quello che penso realmente mi troverei la Polizia Postale sotto casa tra pochi minuti con bel mandato di cattura a mio nome, cerco quindi di moderarmi semmai aiutandomi con della buona musica, direi proprio che per calmarmi i successi di Donna Summer vanno benone, chissà che le melodie della mia amata Queen of Disco non siano efficaci come antidoto al travaso di bile che sta pervadendo il mio organismo. Riusciamo nell’impresa di perderne tre su tre contro una squadra onesta e nulla più e la cosa più triste è che il risultato sul campo non fa una piega, i Red Sox di questo scombiccherato campionato sono questi, possono fare del male ad una squadra veramente forte come i Giants per poi perdersi contro Minny e Detroit, coi primi che non hanno più nulla da chiedere alla stagione ed i secondi che hanno qualche speranziella flebile come il vento praticamente nullo di questa afosa nottata.

Dico subito la mia sul tema dibattuto : forse vi sembrerà strano ma noi non abbiamo nessun bisogno di Chris Sale. Ma come ? Il monte è sempre un’incognita ed io chiuderei così le porte ad un pitcher con quelle referenze ? Certo che sì … Signori miei … il problema non è che abbiamo un personale scadente, il grossissimo problema è che questo personale sta rendendo molto di meno di quello che era lecito attendersi. In inverno c’erano due priorità da coprire, l’ace of staff ed un closer che fosse uno di quelli stra-sicuri nel chiudere le luci. La nostra dirigenza s’è semplicemente munita del meglio che c’era sul mercato pescando Price e Kimbrel, pagando a peso d’oro il primo e cedendo bei prospetti (troppi) per il secondo. Ripeto : siamo andati a prendere il pezzo più pregiato in entrambi i mercati. Ed il risultato è sotto gli occhi di tutti : il primo lancia come mia zia ed il secondo, prima dell’infortunio, non è certo che stesse facendo sfracelli.

Perchè ho fatto quest’apertura ? Perchè prima di andare a prendere Sale vorrei che fosse data risposta a due quesiti, oramai triti e ritriti. Domanda A : Perchè chi viene a lanciare da noi disimpara il mestiere ? Domanda B : Perchè non produciamo un pitcher decente dalla farm da dieci anni, creando così la necessità di provvedere altrove spendendo l’inverosimile ? Queste sono le domande che contano. Ci rendiamo conto del regresso di Price di Rodriguez ? Del nulla che ci stanno dando Kelly, Barnes & Co. ? Cosa facciamo ? Vendiamo la casa per Sale sperando che lui non subisca l’effetto deleterio di cui sopra ? E se dovesse fallire anche Sale poi cosa facciamo ? Possederemmo una bella collezione di figurine e poi semmai dopo ci spareremo un colpo. Io non so dove sia il problema, di sicuro la coppia manager & pitching coach non sembra capirci molto, di sicuro non sono coloro che stanno valorizzando il materiale umano che hanno a disposizione. Ed anche sul mancato sviluppo dei prospetti non credo che ci si debba più voltarsi dall’altra parte. Prima risolvere questi due punti e poi si che potremmo prendere Sale, Kershaw, King Felix o chi cavolo volete voi, perchè li inseriremo in un contesto che riesce a valorizzare i giocatori e non a farli scendere di due categorie, come capita ora. Si son resi conto i nostri maggiorenti che è successo un paio di volte negli ultimi due anni che difetti dei pitcher siano stati corretti dopo delle “dritte” date da Ortiz e Pedey ? Quelli che dovevano dirlo dove stavano guardando ?

Quindi stiamo pure alla larga da Sale, giocatore fortissimo ma con un costo che mi pare una follia, sembra che i Chisox chiedano oltre a prospetti di primissima fascia anche un giocatore a costo controllato ma già MLB-ready, fate conto che oltre a Moncada e/o Benintendi dovessimo cedere anche Betts. Giuro che se fanno un numero del genere mi metto a sputare lampi ed a defecare saette dall’incavolatura. E non credo che poi tutto possa passare con la scusa “dobbiamo-onorare-l’ultima-stagione-del Papi”. La legacy di Ortiz non dipende certo da come finirà quest’ultima stagione, la sua impronta nella storia dei Sox è così indelebile che se ne seguiterà a parlare anche quando noi non ci saremo più da un bel pezzo … e se ho capito il personaggio non mi pare quello che entra nell’ufficio di Dombrowski tuonando per l’acquisto di Sale, ma anche se fosse così i nostri dovrebbero dire di no, perchè il sollievo di un paio d’anni di Sale non vale un futuro ben più lungo da Philadelphia Phillies, squadra che per ballare qualche stagione ha ipotecato tutto beccandosi ora un lustro da fanalino di coda.

M’ero quasi imposto di non parlare di Farrell, ma gara-2 è stata troppo dura da digerire, cos’altro deve fare per meritarsi il siluro ? Fare gesti sconci in mezzo al campo ? Ce ne rendiamo conto che Showalter sta guidando gli Orioles al primo posto con un personale molto meno talentuoso del nostro ? Pensavo alla nostra division, ci sono cinque manager : detto che Cash a Tampa faccio fatica ad inquadrarlo perchè non è facile allenare in un contesto dove i giocatori sperano di star lì un anno e poi andarsene, sapete che comunque gli altri tre sono spanne sopra a JF ? Di Showalter ho già detto, Gibbons pur con qualche asprezza caratteriale ha dimostrato l’anno scorso che quando gliela danno, la macchina potente è capace di guidarla ed anche lo stesso Girardi l’anno scorso è arrivato alla Wild Card con una squadra per metà troppo anziana e per metà di talento modesto (faccio presente che giocano dei Eovaldi, Refsnyder, Romine, etc.) ed anche quest’anno non è che sia poi così distante con gli stessi vecchietti un anno più vecchi e coi giovani che si arrabattono. Il nostro è sempre lì a ricordare il titolo del 2013 … vero … trionfo meraviglioso, ma evento che ritengo sempre più paragonabile ad uno scudetto del Chievo; da lì in poi qual’è il bilancio del team ? Fatemelo dire : c’è una mossa da fare se vogliamo svoltare la stagione per onorare Ortiz, sono sicuro che abbiate capito a quale mossa mi riferisca, per chi non l’avesse capita : non è l’acquisto di Sale.

PS – Giovedì 28 non è solo l’inizio della tournee ad Ovest dei Sox ma anche l’inizio dei playoff italiani. Vi capitasse di essere da quelle parti fateci un salto … gli stadi non sono quelli delle Majors e non ci sono fenomeni in campo, ma ci si può divertire tra due smazzate, due lanci, una birra ed un sacchetto di patatine. E vi dirò una gran cosa : nessuna delle quattro squadre ha John Farrel nel dug-out … un innegabile progresso

PPS – FORZA FORTITUDO !!!

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Back to reality

Dopo indicibili sofferenze, discreti improperi, ma soprattutto dopo tre partite di qualità baseballistica modesta riusciamo a portar via un pareggio dalla serie coi Twins e ci tocca pure essere contenti. Oddio … contenti per modo di dire; fatto sta che la serie che speravamo potesse darci un vantaggio nel testa-a-testa con gli Orioles, ha invece visto concludere la settimana coi gli uccellini tornati davanti dopo una sweep prepotente contro i Francona Boys.

Siamo al solito conto dell’attivo e del passivo. Cosa c’è da mettere tra i numeri scritti in nero ? More solito ragazzi … abbiamo un attacco che fa impressione, che produce punti anche quando ci permettiamo il lusso di tenere a riposo Ortiz e quando decidiamo di dare due partite su quattro (ma perchè poi ?) a quella specie di out automatico che si chiama Ryan Hanigan, insomma con un lineup con dentro due giocatori ben distanti dalla Mendoza-line i nostri ci danno otto punti in scioltezza … e ditemi se vi sembra poco. Tra le cose buone scriviamoci pure la solidità di Mr.Knuckle e quella di Porcello, la cui partita di stasera è molto meglio delle cifre del tabellino, c’è poi un’altra cosa tra le attività … ma ne parlerò più avanti.

Tra le passività c’è una difesa rivedibile nell’outfield, ma ciò è chiaramente dovuto alla contingenza dell’infortunio di Betts (e speriamo davvero che torni domani); con Mookie si sarebbe vinto ieri e stasera non si sarebbero patite le pene dell’inferno, il campo esterno a destra al Fenway è troppo complesso per affidarlo a degli esterni inventati come Michael Martinez (Carneade … chi era costui ?) o Holt che comunque ricordo essere un interno di ruolo, scontiamo un outfield non profondo per poter reggere infortuni come quello di Betts o quello ben più lungo di Young. Non so se è un caso ma a Benintendi è stato da un paio di partite cambiato ruolo, non più al centro ma a sinistra, diciamo che si sta sempre più disegnando un futuro per far si che il ragazzo possa godere di un “september call-up”.

Tra le passività non si può non mettere Price che sta veramente cominciando a stancare, se continua così sarà veramente dura passare sette anni assieme; cominciamo ad essere stufi anche delle dichiarazioni del post-partita, sul fatto che non esegue bene ciò che si prefigge, etc. etc., sono sinistramente simili alle dichiarazioni che vengono propinate dai membri della Scuderia Ferrari dopo ogni Gran Premio. Ovvio che non possiamo fare altro che schierarlo e sperare che lanci decentemente, se vogliamo essere ottimisti possiamo ricordare l’ultima volta che comprammo un “ace-of-staff” ovvero Josh Beckett : primo anno (2006) orrendo, secondo anno (2007) architrave del titolo.

Poi ovviamente tra le passività va fuori categoria il nostro amato bullpen, non è nemmeno il caso di chiamarla una passività, semplicemente è come avere in casa dei titoli che non valgono nemmeno la carta su cui sono stampati, ora torna Kelly : venghino sciori venghino … avanti il prossimo. Se si potesse farei un unico pacchetto dei vari Hembree, Tazawa, Layne, Barnes e li manderei a fare opera di rimboschimento nel mio adorato Appennino, perchè si ostinano a lanciare ? Darebbero un contributo maggiore alla collettività se svolgessero dei lavori socialmente utili, tipo ripulire i muri dai graffiti, invece dobbiamo stare sui carboni ardenti ogni volta che si presentano in pista. Nel bullpen però c’è anche la nostra polizza vita ovviamente chiamata Brad Ziegler, mi stavo chiedendo una cosa : se fosse possibile trasformarlo nel jolly dei momenti difficili. Cerco di spiegarmi meglio : per esempio se oggi i Twins ci avessero sorpassato, bastava che la battuta sulla presa di Brentz spalle al muro fosse stata un metro più lunga, di avere Ziegler al nono ce se saremmo fatti poco; è possibile farlo entrare nel momento topico, per spezzare l’inning della rimonta avversaria ? Ammetto che mi par difficile, per esempio in gara-3 per farlo entrare nel tragico 7° inning lo avremmo dovuto mandare a scaldare un po’ prima, quando semmai la situazione non sembrava così pericolosa o avremmo rischiato di schierarlo freddo, ma è anche vero che un pitcher così non necessita di un riscaldamento lungo, forse però in questo modo rischieremmo di scoprirci la testa nel tentativo di coprirci i piedi. Se Ziegler ci salva da un settimo complesso chi lacerebbe il nono ? Insomma … a parlar del bullpen si rischia solo un grosso mal di testa.

Ora quindi si passa da Minny a Detroit, a partire dall’odiatissimo Verlander in gara-1, odiatissimo non per motivi strettamente tecnici ma perchè si trastulla con Kate Upton, cosa che mi riempie di gelosia ed invidia. Fatemi chiudere con una chiosa : avrete sentito la storia spassosissima di Chris Sale con relativa sospensione generata da divergenze sulle maglie di gioco (siamo ad una genialità mai toccata prima), Chris Sale che sarebbe stato messo tra i cedibili, seppure ad un prezzo che è difficile perfino ipotizzare da tanto che è oneroso in termini di giocatori in contropartita. Quando un fenomeno simile (seppur con un carattere un po’ bizzarro) viene messo sul mercato ovvio che praticamente chiunque una telefonata a Chicago South Side la faccia, Dombrowski compreso, anzi … l’avrebbe già fatta. La domandina è semplice : a cosa sareste disposti a rinunciare per Chris Sale ?

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Di nuovo in vetta

Cosa dire ? Tre settimane fa noi sembravamo dei malati terminali e semmai gli Orioles sembravano impossibili da fermare se non da dei marziani, la classifica al 30 giugno recitava 1) gli uccellini del Maryland 2) noi a 5 partite 3) gli uccellini di oltreconfine a 5 e mezzo. In questo preciso momento in cui scrivo, dopo la vittoria di Baltimore nel Bronx, siamo pari in testa coi Jays che inseguono ad una corta incollatura. Come cambia in fretta il vento nel dorato mondo delle Majors.

Veniamo da due belle partite coi Giants, belle perchè abbiamo battuto una squadra forte, perchè i nostri hanno battuto quello che a mio modestissimo avviso è il miglior manager che ci sia e belle perchè dopo aver vinto gara-2 in quella maniera ho provato a me stesso che il mio muscolo cardiaco funziona benissimo, se non ho preso un infarto questa volta credo che non avrò problemi nemmeno nella vecchiaia. Dobbiamo essere anche sinceri per sottolineare che non abbiamo incontrato MadBum e nemmeno Johnny Cueto, se li beccheranno invece gli Yankees … che peccato ! Provo a tornare serio e vediamo qualche aspetto da sottolineare :

Aspetterei un attimo ad allarmarmi per ciò che concerne Drew Pomeranz, anche a me sarebbe piaciuto un debutto diverso dalle cannonate che ha raccolto, diamogli un po’ di tempo per assestarsi in uno stadio ben diverso dall’amico Petco Park in cui era posizionato, direi proprio che la AL East stia tornando ad essere un bel macello, faccio notare che ad oggi sarebbero ai playoffs sia i Sox che Baltimore e Toronto.

L’infortunio di Koji è pesante, tanto è vero che si dice che Dombrowski non sia ancora andato in ferie e stia guardando in giro se c’è qualcosa da andare a prendere, siamo tornati ad avere un bullpen veramente ristretto e resta un gruppo di giocatori fortemente erratico, per esempio ieri molto male Hembree che stava andando bene con Barnes che invece ha meritato la vittoria non solo a livello statistico ma soprattutto per essere uscito alla grandissima da quella situazione da potenziale KO ovvero basi cariche e zero eliminati.

Non si può poi non dire una parola su Hanley Ramirez : non mi converto, è il tipo di giocatore che non mi piace e che sembra sempre che non stia prendendo sul serio quello che sta facendo, ieri ho visto due segni contrari ed è curioso che questi segni non siano gli homerun, ma bensì lo sguardo che ha mandato a Suarez dopo essere stato colpito e promettendogli vendetta che poi puntualmente è arrivata, ma meglio ancora l’urlo belluino che ha lanciato dopo il terzo out in quell’inning fatidico delle basi cariche e zero fuori, oltretutto con degli out che portano pesantemente la sua firma. Se Ramirez si diverte anche in difesa cresce di livello e semmai sventola il bastone in maniera più sciolta, stanotte abbiamo visto che razza di giocatore sia stato, il tempo scorre inesorabile e Ramirez non tornerà quel tipo di giocatore, se sta lì con la testa può dare comunque un bel contributo.

Abbiamo ancora una settimana di partite in casa, il calendario è ancora agevole almeno per poco, lo abbiamo sfruttato per raggiungere gli Orioles e sarebbe bene che la quaterna di sfide con i Twins fosse una spinta per provare a salire ancora, anche perchè dopo comincia una trasfertona da 10 partite ad ovest e non ricordo per noi trasferte ad ovest molto fruttifere, sembra che sia il momento di mietere il grano e di mettere provviste in cascina, potrebbero tornare utili più avanti.

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