I fondi del caffè

A quattro settimane dalla fine, dopo un’altra di quelle sconfitte che ti fan venir voglia di buttare il computer nella tazza del bagno e immediatamente dopo tirare la catenella, direi che è ora di cominciare a fare qualche piccolo conticino, perchè la nostra banda di svalvolati è in mezzo ad una mischia che fa spavento, dove il risultato finale può tranquillamente andare da alfa (vittoria della division) ad omega (ottobre da passare giocando a golf). Leggiamo un po’ il futuro dai fondi del caffè, provando di capire cosa può accadere.

I calendari sono simili, stragrande maggioranza di partite divisionali con in più qualche scontro con l’Ovest, i Blue Jays hanno ancora un giro ad Ovest con serie ad Anaheim e Seattle, i nostri visiteranno da stasera i Padres del nostro vecchio amico Don Orsillo e gli Orioles avranno ancora una serie casalingo contro Arizona, quindi sotto questo aspetto mi verrebbe da dire che tra i contendenti non c’è una differenza sostanziale. Si potrebbe quasi dire che quelli col calendario più morbido sono … i Detroit Tigers, tornati in corsa prepotentemente per un posto alle wild card e con parecchie partite contro White Sox  e Twins che non sono proprio dei bulldozer. Detroit e Baltimore si dovranno però scontrare tra loro in una serie, però sommando tutto mi verrebbe da dire che i Tigers un posticino lo dovrebbero beccare. Quindi se metto dentro i Tigers, è pacifico che non c’è posto per tutte le magnifiche tre della AL East. Quindi cosa può essere a fare la differenza tra Toronto, Baltimore ed i nostri ?

La differenza sarà, a mio parere, fatta da chi riesce a nascondere i propri difetti meglio, tutte e tre le squadre non sono certo perfette, tanto è vero che sarà una division che si vincerà ad una quota non altissima di vittorie, al 99% inferiore rispetto al totale che dovrebbero accumulare la reginetta della AL Central (Cleveland) e soprattutto rispetto a Texas che potrebbe davvero essere la numero 1 del ranking post-stagionale dello Junior Circuit. Ovviamente guardando i nostri mi viene da sottolineare un punto, ormai detto e stradetto, ovvero che le squadre vincenti dell’ultimo lustro, penso ai Royals dell’ultimo biennio ma anche ai nostri Sox 2013, erano non dico basate ma di sicuro avevano un asset quasi decisivo nel bullpen. Nel baseball attuale, dove la sofisticazione nell’accoppiamento dei match-up pitcher/battitore ha raggiunto livelli mai toccati prima, può esistere una squadra vincente che ogni volta che si affida ai rilievi ti tocca invocare la protezione divina e dove i cambi molte volte sembrano decisi da un astrologo anzichè da un pitching coach ?

Questo è il grosso punto di domanda per ciò che ci concerne, abbiamo anche dei punti forti, anzi dei signor punti forti, aver segnato 85 punti in più di Toronto e 115 in più degli Orioles vorrà pur dire qualcosa, tra parentesi usando la formula che dal conteggio dei punti calcola le vittorie che si sarebbero dovute cogliere vien fuori un dato interessante, noi dovremmo essere a 81 (5 in più !!!), Toronto a 78 (contro le 77 reali) e Baltimore a 69 (ben 5 in meno !!!), questo dimostra l’importanza che fa avere il fantastico Zach Britton che esce dal bullpen, invece dell’incomprensibile Kimbrel, incomprensibile perchè vorrei capire quale click gli capiti quando non lancia in save situation. Ieri è bastato vedergli fare il primo lancio, passato a due metri dal piatto col rischio di uccidere il bat-boy, per capire come sarebbe finita la serata. Alla fine Toronto mi pare la squadra più equilibrata, con Grilli e Benoit sembrano aver dato sostanza da un bullpen che prima di agosto era traballante come o più del nostro, hanno un attacco che non è pericoloso nell’interezza del lineup come il nostro, ma che può risolvere le partite con uno swing dei vari Encarnacion e Donaldson. Baltimore sotto quell’aspetto è ancora meglio, primi nettamente nella classifica degli HR, però nel complesso rimango dell’idea che sia un po’ povera di talento, grande organizzazione di gioco (il vecchio Showalter ha ancora tanto da insegnare a tanti) ma un potenziale che non è quello dei Sox o degli uccellini canadesi.

Cosa dire ? Che se vogliamo evitare una grossa delusione sarà bene non perdere partite come gara-3 al vecchio Coliseum di Oakland, il ghiaccio è sottile perchè il titolo divisionale è vicinissimo ma lo è anche il flop di saltare la post-season, mi fa paura avere uno staff che sembra sempre più un ensamble di dilettanti allo sbaraglio; io chiaramente ho l’occhio focalizzato soprattutto sui nostri, ma non esito a dire che se c’è qualcuno che può lamentarsi di una classifica che non rispecchia il valore di ciò che s’è prodotto in campo, sono proprio i Red Sox e non solo perchè lo dice la statistica che v’ho dato prima; l’inconsistenza estrema del bullpen ha certamente contribuito a ciò (oltretutto questa sembra essere una caratteristica delle squadre di Dombrowski, come ricordano bene anche a Detroit), questa inconsistenza ha portato anche ad una sacra paura da parte dello staff nel fare i cambi, col risultato di averne sbagliati un quantitativo inaccettabile … ecco questo è un altro punto che mi fa pensare che non sarà facile transitare per primi sul traguardo; mi resta un dubbio : cosa sarebbe stato del nostro campionato che se all’All Star Game fosse saltata la testa di Farrell come sembrava davvero probabile … ma questa è tutta un’altra storia.

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Il baseball è una maledizione

A volte non riesco a trovare una risposta ragionevole quando qualcuno mi chiede : “Paolo, perchè ti piace il baseball ?”. Dopo una partita come quella di questa sera non ho proprio uno straccio di risposta, davvero … chi me lo fa fare di restare attaccato al pc, ancora completamente rintronato dopo un salto di 7 fusi orari, per sacramentare come uno scaricatore di porto ? Ma non sarebbe meglio che me andassi a dormire ? Io poi il baseball fino ai 17 anni manco lo conoscevo, facevo parte di quel 99% di italiani che non sanno che con tre strikes te ne vai a sedere, poi un mio amico, che non frequento più da almeno 25 anni, mi portò al Gianni Falchi di Bologna e tutto iniziò … cavolo … quel mio amico avrebbe potuto portarmi al cinema, avremmo potuto cercare un paio di ragazzotte, un semplice gelato o qualsiasi altra cosa; se quella sera avessimo ascoltato un nuovo fantastico gruppo irlandese chiamato U2 ora non sarei a scrivere su un cavolo di blog, dove degli squinternati italiani discutono come pazzi di una squadra che sta svariate migliaia di miglia lontano da casa loro.

Certo che se noi discutiamo come pazzi è perchè stiamo seguendo una squadra che è folle nell’intimo; come altro potrei definire una squadra che in una partita “must win” fa lanciare un pitcher come Tazawa, che in questo momento farebbe fatica a lanciare in una partita di Little League, a basi cariche ? Buffo no … Kimbrel non poteva mica lanciare quattro out … è vero che aveva lanciato ieri, come hanno ricordato anche quelli di NESN, però mi piacerebbe sapere cosa altro dobbiamo aspettarci da questa guida tecnica, domani abbiamo finalmente un day-off, Kimbrel poteva riposare, lo capivano anche i sassi che chiuso quell’inning avremmo schivato un proiettile, invece a quel proiettile abbiamo offerto il petto presentando Junichi Tazawa sul monte ed abbiamo rischiato di mandare a donne di facili costumi una partita importantissima, come lo sono tutte quando si deve lottare per un pennant a questo punto dell’anno. Kimbrel non li aveva 10 lanci in più … mah

Poi se non mi servisse altro per sacramentare, do un’occhiata a Wright preso a pallate, penso a quando è stato messo a fare il pinch-runner, gli infortuni spezzano il ritmo ai lanciatori, sono ancora più pericolosi per un knuckleballer, che ha una meccanica così strana che è quasi impossibile da capire, da concepire per noi al di fuori, noi a quel pitcher gli abbiamo fatto fare il pinch-runner e giustamente il baseball si ribella a chi gioca contro la logica, se siete in grado di postare un altro caso simile vi sarei davvero grato, pazzesco … più che rimugino su questo caso e più che mi verrebbe voglia di fare una zamparinata, ma davvero cosa ci serve per liberarci di John Farrell ?

C’è poi da fare un discorso che ciclicamente ogni tanto ritorna ovvero la valutazione del lavoro degli uomini che stanno dietro le scrivanie. Il famoso ritornello è sempre se dobbiamo valutare il Dombrowski di turno, o il Cherington, Epstein o chi volete voi col senno di poi o con quello di prima. Già … al termine del quinto mese di DD che voto gli diamo ? Faccio notare una cosa : se la valutazione va fatta con quello che hanno prodotto i suoi acquisti c’è abbastanza da mettersi a piangere. I grandi acquisti (Price & Kimbrel) non direi che arrivano al sei, sul contributo che stanno dando gli acquisti di metà stagione fate voi, Hill sta dando così poco (nonostante la valida di oggi) che in concomitanza col calo di Shaw stiamo considerando di mettere in terza Moncada da subito, Ziegler così così, Abad è un brivido, Pomeranz è costato parecchio ma almeno qualche sprazzo ce lo sta dando. Insomma … facciamo la somma di tutto questo e vediamo che se al 1° settembre siamo ancora in ballo non è certo a causa dei movimenti di mercato fatti, ma è il frutto dei giocatori che già erano in casa. Arriviamo quindi allo sprint finale, anzitutto si espandono i roster ed almeno avremo un rilievo in più come Kelly da subito, cosa poi aspettarsi dal lanciatore spara-missili che poi non si sa dove vadano è sempre aleatorio; sono anche curioso di capire come verrà gestito Moncada, semplice pinch-runner o davvero vedrà il campo dall’angolo caldo ?

Quanto c’è da discutere … mamma mia … in fondo è divertente, se quel mio amico non mi avesse portato al Falchi mi sarei perso tutto questo, in fondo è stato un bene non aver ascoltato gli U2 quella sera

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Manca la scintilla

I Sox raggiunsero la quota di +10 sopra media .500 lo scorso 15 maggio, vinsero una partita da cardiopalma al Fenway 10-9 contro Houston e quella sera la classifica recitava 24W-14L. Ora quasi tre mesi dopo ci troviamo ancora a +10, ergo se la matematica non mi lascia a piedi significa che in questo lasso di tempo, quasi la metà di un intero campionato i Sox si sono dimostrati una squadra da .500 e nulla più e considerando i proclami invernali, le quote dei bookmakers e le aspettative in generale questo è davvero un bel passo indietro doloroso.

Non c’è verso, ci manca quella scintilla dalla candela che metta in moto il motore, un motore che resta parecchio imballato nonostante gli ingredienti per eccellere ci siano tutti : dei giovani giocatori che tutti ci invidiano, dei veterani che hanno raggiunta la terza o quarta giovinezza in un lineup che è veramente un bel mix di età, esperienze ed attitudini diverse, avremmo anche una rotation ed abbiamo una dirigenza che ha provato di sanare il grosso buco che avevamo nel bullpen. Accidenti … perchè nonostante tutto questo stiamo giocando da tre mesi come una mediocre squadra da .500 di average ? Cosa diavolo manca ?

So che molti diranno che ci manca un manager vincente, solo che dopo 30 e passa anni seguendo questo delizioso gioco non ho ancora capito quali siano le caratteristiche che fanno un manager vincente, ho una mezza idea che un manager vincente non darebbe dei giorni di stop a Pedroia in un lineup che deve già scontare l’assenza di Ramirez; tempo fa nella message board, scusate ma non ricordo chi fu, disse che Farrell sembrava fare i cambi nel bullpen secondo un piano deciso mesi prima,  non solo i cambi di pitcher sembrano fatti a tavolino, anche i giorni di riposo sembrano essere stati decisi sotto una palma lo scorso febbraio a Fort Myers all’inizio dello spring training, sembrano più i giorni di ferie assegnati ai dipendenti di un’azienda durante l’estate … mah … resto davvero perplesso di tutto ciò, sembra quasi che tutto vada bene così com’è.

Solo che invece non va poi così bene, non so se ve ne siete accorti ma se il campionato fosse finito ieri i Red Sox non sarebbe arrivati nemmeno alla Wild Card. Agosto è il mese dove spesso chi vince una division o chi arriva al playoff da una bella accellerata, fu così l’anno scorso coi Blue Jays e fu anche il nostro caso nel 2013, noi invece in questo 2016 siamo sempre lì ad aspettare che succeda qualcosa, che i Sox smettano di essere una splendida incompiuta, sembriamo i Prigioni di Michelangelo, stiamo solo attendendo pazienti che arrivi qualcuno a liberare le statue appena abbozzate dal marmo che ci circonda, faccio solo una maledetta fatica a credere che sia John Farrell colui che possa interpretare il ruolo di un immenso scultore o pittore del Rinascimento, sembra più un imbrattatore di tele, i cavatori del marmo di Carrara non darebbero il loro prezioso materiale a John Farrell, ne sono sicuro, lui non sarebbe in grado di ricavarne un Mosè, non credo ci voglia un genio a capirlo.

Ci rimane da dare il benarrivato a Benintendi, onestamente non ce lo aspettavamo così presto al piano di sopra, son passati solo 14 mesi dal draft e gli abbiamo fatto saltare a piedi pari il Triplo A, i casi sono due : o questo è veramente forte o siamo veramente disperati e cerchiamo la famosa scintilla in un ragazzo poco più che adolescente, speriamo di non bruciarlo; aiutatemi a ricordare un caso simile con una escalation così rapida, io francamente devo andare molto indietro, mi sovviene un John Olerud che debuttò direttamente in MLB saltando tutte le Minors, ma non ne ricordo altri.

Ora il blog va un po’ un po’ in ferie, il sottoscritto sta chiudendo lo zaino e sta accendendo i motori, da qui alla fine di agosto non so se e quando potrò aggiornare il sito, anche perchè andrò in luoghi dove non so se e quando potrò vedere i Sox, dove non mi aspetto una gran connettività … e poi portandomi dietro solo uno smartphone di infimo ordine non è che sia così agevole aggiornare questo blog. Insomma … statemi tutti bene, godetevi agosto e speriamo che i nostri prodi trovino quella benedetta scintilla; non la trovassero temo che anche quest’anno ad ottobre saremmo tutti liberi da impegni.

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I due fronti

Siamo arrivati al giorno più folle che ci sia nel calendario delle MLB : la deadline. Le squadre guardano al campo, ma stanno anche attentissime a ciò che capita attorno, al mercato che può cambiare e sta cambiando le gerarchie. La situazione al momento, manca poco più di un’ora al suono della campanella, dice che i Sox hanno fatto un movimento, tra quelli definiti minori e sono ancora a colloquio per quello che è il pesce grosso (Chris Sale) e altri pesci che non saranno degli squali, ma non sono certo delle sardine.

Partiamo dalle certezze : abbiamo acquistato Fernando Abad dai Twins, specialista mancino che dovrebbe prendere il posto di Tommy Layne … o di Robbie Ross … o di chi volete voi. Fatto sta che proviamo questo mancinaccio trentenne. Mossa attesa quella di munirsi di uno specialista che speriamo possa un po’ alleviare le nostre pene, non sarà nemmeno il classico rent di due mesi visto che il giocatore è sotto contratto anche per il 2017. In cambio è stato ceduto Pat Light, braccio potente ma discretamente scontrollato che faceva il rilievo a Pawtucket. Il cambio ci sta è la contropartita non mi pare atroce visto che stiamo parlando di un 25-enne che non sembrava stesse progredendo come richiesto per poter svolgere un ruolo nelle Majors.

C’è poi il fronte rumors : discorsi su Sale, Beltran, Lucroy (???) e Dio solo sa quanta altra gente. Discorsi tanti, possibilità di concludere una di queste trades molto scarse, se non nulle. I motivi sono i soliti, qualsiasi discorso si inizi con chiunque ci vengono chiesti quei giocatori che ormai immaginiamo tutti e che non abbiamo voglia di cedere. Per esempio per andare a prendere Sale, avremmo anche messo sul piatto della bilancia Rodriguez, mossa che ci poteva anche stare nel senso che un eventuale ingaggio di Sale avrebbe posta fuori dalla rotation proprio E-Rod, niente da fare, torniamo al solito mantra : ” Moncada & Benintendi”, ormai ho sentito questi due nomi così tante volte e sempre pronunciati assieme che sono arrivato a pensare che siano un’unica entità. Manca poco alla fine … finalmente questo carrozzone si fermerà e si tornerà a parlare di campo che è poi la cosa che preferiamo.

Il fronte del campo quindi : alla fine con un miracolo degno di Houdini i Sox riescono a strappare un pareggio dalla serie ad Anaheim. Caroselli con le auto ? Tuffi nelle fontane ? Nulla di tutto ciò : lo swing di Pedroia ci salva da un’altra amarissima serie, mi viene in mente uno storico discorso di Churchill quando subito dopo la miracolosa evacuazione di Dunkerque invitò a non considerare quella manovra come una vittoria : “le guerre non si vincono con le evacuazioni”.  Lo swing di Pedroia, per quanto importante, non ci fa vincere la guerra, ha semplicemente impedito di non affondare, di tornare preda delle nostre serie dove vediamo partite perse male, altre semmai regalate con decisioni cervellotiche dal nostro dug-out. A proposito … non male anche Lovullo ieri quando ha rinunciato al pinch-hitter tenendo nel box Hanigan, che non me ne vogliano nella bacheca, io (ma non solo io) continuo a considerare con la mazza poco più che un out automatico.

Aspettiamo quindi che passi quest’ultima notte e poi nei prossimi giorni farò un compendio di ciò che può capitare, delle squadre che si sono potenziate e di quelle che hanno alzato bandiera bianca; per ciò che concerne i Red Sox io resto della mia idea : ai prezzi che giravano facciamo bene a stare distanti da questi tavoli, vedo per esempio quanto hanno dovuto mettere in palio gli Indians che per prendere Miller hanno dovuto rinunciare al loro miglior prospetto ed al numero 5.

E se tra dieci minuti leggerete che abbiamo ceduto anche il Fenway per prendere Sale prendete questo pezzo e buttatelo nel WC, sarebbe un bel falso storico

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Toccato il fondo ?

Sono una belva ! Scrivessi quello che penso realmente mi troverei la Polizia Postale sotto casa tra pochi minuti con bel mandato di cattura a mio nome, cerco quindi di moderarmi semmai aiutandomi con della buona musica, direi proprio che per calmarmi i successi di Donna Summer vanno benone, chissà che le melodie della mia amata Queen of Disco non siano efficaci come antidoto al travaso di bile che sta pervadendo il mio organismo. Riusciamo nell’impresa di perderne tre su tre contro una squadra onesta e nulla più e la cosa più triste è che il risultato sul campo non fa una piega, i Red Sox di questo scombiccherato campionato sono questi, possono fare del male ad una squadra veramente forte come i Giants per poi perdersi contro Minny e Detroit, coi primi che non hanno più nulla da chiedere alla stagione ed i secondi che hanno qualche speranziella flebile come il vento praticamente nullo di questa afosa nottata.

Dico subito la mia sul tema dibattuto : forse vi sembrerà strano ma noi non abbiamo nessun bisogno di Chris Sale. Ma come ? Il monte è sempre un’incognita ed io chiuderei così le porte ad un pitcher con quelle referenze ? Certo che sì … Signori miei … il problema non è che abbiamo un personale scadente, il grossissimo problema è che questo personale sta rendendo molto di meno di quello che era lecito attendersi. In inverno c’erano due priorità da coprire, l’ace of staff ed un closer che fosse uno di quelli stra-sicuri nel chiudere le luci. La nostra dirigenza s’è semplicemente munita del meglio che c’era sul mercato pescando Price e Kimbrel, pagando a peso d’oro il primo e cedendo bei prospetti (troppi) per il secondo. Ripeto : siamo andati a prendere il pezzo più pregiato in entrambi i mercati. Ed il risultato è sotto gli occhi di tutti : il primo lancia come mia zia ed il secondo, prima dell’infortunio, non è certo che stesse facendo sfracelli.

Perchè ho fatto quest’apertura ? Perchè prima di andare a prendere Sale vorrei che fosse data risposta a due quesiti, oramai triti e ritriti. Domanda A : Perchè chi viene a lanciare da noi disimpara il mestiere ? Domanda B : Perchè non produciamo un pitcher decente dalla farm da dieci anni, creando così la necessità di provvedere altrove spendendo l’inverosimile ? Queste sono le domande che contano. Ci rendiamo conto del regresso di Price di Rodriguez ? Del nulla che ci stanno dando Kelly, Barnes & Co. ? Cosa facciamo ? Vendiamo la casa per Sale sperando che lui non subisca l’effetto deleterio di cui sopra ? E se dovesse fallire anche Sale poi cosa facciamo ? Possederemmo una bella collezione di figurine e poi semmai dopo ci spareremo un colpo. Io non so dove sia il problema, di sicuro la coppia manager & pitching coach non sembra capirci molto, di sicuro non sono coloro che stanno valorizzando il materiale umano che hanno a disposizione. Ed anche sul mancato sviluppo dei prospetti non credo che ci si debba più voltarsi dall’altra parte. Prima risolvere questi due punti e poi si che potremmo prendere Sale, Kershaw, King Felix o chi cavolo volete voi, perchè li inseriremo in un contesto che riesce a valorizzare i giocatori e non a farli scendere di due categorie, come capita ora. Si son resi conto i nostri maggiorenti che è successo un paio di volte negli ultimi due anni che difetti dei pitcher siano stati corretti dopo delle “dritte” date da Ortiz e Pedey ? Quelli che dovevano dirlo dove stavano guardando ?

Quindi stiamo pure alla larga da Sale, giocatore fortissimo ma con un costo che mi pare una follia, sembra che i Chisox chiedano oltre a prospetti di primissima fascia anche un giocatore a costo controllato ma già MLB-ready, fate conto che oltre a Moncada e/o Benintendi dovessimo cedere anche Betts. Giuro che se fanno un numero del genere mi metto a sputare lampi ed a defecare saette dall’incavolatura. E non credo che poi tutto possa passare con la scusa “dobbiamo-onorare-l’ultima-stagione-del Papi”. La legacy di Ortiz non dipende certo da come finirà quest’ultima stagione, la sua impronta nella storia dei Sox è così indelebile che se ne seguiterà a parlare anche quando noi non ci saremo più da un bel pezzo … e se ho capito il personaggio non mi pare quello che entra nell’ufficio di Dombrowski tuonando per l’acquisto di Sale, ma anche se fosse così i nostri dovrebbero dire di no, perchè il sollievo di un paio d’anni di Sale non vale un futuro ben più lungo da Philadelphia Phillies, squadra che per ballare qualche stagione ha ipotecato tutto beccandosi ora un lustro da fanalino di coda.

M’ero quasi imposto di non parlare di Farrell, ma gara-2 è stata troppo dura da digerire, cos’altro deve fare per meritarsi il siluro ? Fare gesti sconci in mezzo al campo ? Ce ne rendiamo conto che Showalter sta guidando gli Orioles al primo posto con un personale molto meno talentuoso del nostro ? Pensavo alla nostra division, ci sono cinque manager : detto che Cash a Tampa faccio fatica ad inquadrarlo perchè non è facile allenare in un contesto dove i giocatori sperano di star lì un anno e poi andarsene, sapete che comunque gli altri tre sono spanne sopra a JF ? Di Showalter ho già detto, Gibbons pur con qualche asprezza caratteriale ha dimostrato l’anno scorso che quando gliela danno, la macchina potente è capace di guidarla ed anche lo stesso Girardi l’anno scorso è arrivato alla Wild Card con una squadra per metà troppo anziana e per metà di talento modesto (faccio presente che giocano dei Eovaldi, Refsnyder, Romine, etc.) ed anche quest’anno non è che sia poi così distante con gli stessi vecchietti un anno più vecchi e coi giovani che si arrabattono. Il nostro è sempre lì a ricordare il titolo del 2013 … vero … trionfo meraviglioso, ma evento che ritengo sempre più paragonabile ad uno scudetto del Chievo; da lì in poi qual’è il bilancio del team ? Fatemelo dire : c’è una mossa da fare se vogliamo svoltare la stagione per onorare Ortiz, sono sicuro che abbiate capito a quale mossa mi riferisca, per chi non l’avesse capita : non è l’acquisto di Sale.

PS – Giovedì 28 non è solo l’inizio della tournee ad Ovest dei Sox ma anche l’inizio dei playoff italiani. Vi capitasse di essere da quelle parti fateci un salto … gli stadi non sono quelli delle Majors e non ci sono fenomeni in campo, ma ci si può divertire tra due smazzate, due lanci, una birra ed un sacchetto di patatine. E vi dirò una gran cosa : nessuna delle quattro squadre ha John Farrel nel dug-out … un innegabile progresso

PPS – FORZA FORTITUDO !!!

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Back to reality

Dopo indicibili sofferenze, discreti improperi, ma soprattutto dopo tre partite di qualità baseballistica modesta riusciamo a portar via un pareggio dalla serie coi Twins e ci tocca pure essere contenti. Oddio … contenti per modo di dire; fatto sta che la serie che speravamo potesse darci un vantaggio nel testa-a-testa con gli Orioles, ha invece visto concludere la settimana coi gli uccellini tornati davanti dopo una sweep prepotente contro i Francona Boys.

Siamo al solito conto dell’attivo e del passivo. Cosa c’è da mettere tra i numeri scritti in nero ? More solito ragazzi … abbiamo un attacco che fa impressione, che produce punti anche quando ci permettiamo il lusso di tenere a riposo Ortiz e quando decidiamo di dare due partite su quattro (ma perchè poi ?) a quella specie di out automatico che si chiama Ryan Hanigan, insomma con un lineup con dentro due giocatori ben distanti dalla Mendoza-line i nostri ci danno otto punti in scioltezza … e ditemi se vi sembra poco. Tra le cose buone scriviamoci pure la solidità di Mr.Knuckle e quella di Porcello, la cui partita di stasera è molto meglio delle cifre del tabellino, c’è poi un’altra cosa tra le attività … ma ne parlerò più avanti.

Tra le passività c’è una difesa rivedibile nell’outfield, ma ciò è chiaramente dovuto alla contingenza dell’infortunio di Betts (e speriamo davvero che torni domani); con Mookie si sarebbe vinto ieri e stasera non si sarebbero patite le pene dell’inferno, il campo esterno a destra al Fenway è troppo complesso per affidarlo a degli esterni inventati come Michael Martinez (Carneade … chi era costui ?) o Holt che comunque ricordo essere un interno di ruolo, scontiamo un outfield non profondo per poter reggere infortuni come quello di Betts o quello ben più lungo di Young. Non so se è un caso ma a Benintendi è stato da un paio di partite cambiato ruolo, non più al centro ma a sinistra, diciamo che si sta sempre più disegnando un futuro per far si che il ragazzo possa godere di un “september call-up”.

Tra le passività non si può non mettere Price che sta veramente cominciando a stancare, se continua così sarà veramente dura passare sette anni assieme; cominciamo ad essere stufi anche delle dichiarazioni del post-partita, sul fatto che non esegue bene ciò che si prefigge, etc. etc., sono sinistramente simili alle dichiarazioni che vengono propinate dai membri della Scuderia Ferrari dopo ogni Gran Premio. Ovvio che non possiamo fare altro che schierarlo e sperare che lanci decentemente, se vogliamo essere ottimisti possiamo ricordare l’ultima volta che comprammo un “ace-of-staff” ovvero Josh Beckett : primo anno (2006) orrendo, secondo anno (2007) architrave del titolo.

Poi ovviamente tra le passività va fuori categoria il nostro amato bullpen, non è nemmeno il caso di chiamarla una passività, semplicemente è come avere in casa dei titoli che non valgono nemmeno la carta su cui sono stampati, ora torna Kelly : venghino sciori venghino … avanti il prossimo. Se si potesse farei un unico pacchetto dei vari Hembree, Tazawa, Layne, Barnes e li manderei a fare opera di rimboschimento nel mio adorato Appennino, perchè si ostinano a lanciare ? Darebbero un contributo maggiore alla collettività se svolgessero dei lavori socialmente utili, tipo ripulire i muri dai graffiti, invece dobbiamo stare sui carboni ardenti ogni volta che si presentano in pista. Nel bullpen però c’è anche la nostra polizza vita ovviamente chiamata Brad Ziegler, mi stavo chiedendo una cosa : se fosse possibile trasformarlo nel jolly dei momenti difficili. Cerco di spiegarmi meglio : per esempio se oggi i Twins ci avessero sorpassato, bastava che la battuta sulla presa di Brentz spalle al muro fosse stata un metro più lunga, di avere Ziegler al nono ce se saremmo fatti poco; è possibile farlo entrare nel momento topico, per spezzare l’inning della rimonta avversaria ? Ammetto che mi par difficile, per esempio in gara-3 per farlo entrare nel tragico 7° inning lo avremmo dovuto mandare a scaldare un po’ prima, quando semmai la situazione non sembrava così pericolosa o avremmo rischiato di schierarlo freddo, ma è anche vero che un pitcher così non necessita di un riscaldamento lungo, forse però in questo modo rischieremmo di scoprirci la testa nel tentativo di coprirci i piedi. Se Ziegler ci salva da un settimo complesso chi lacerebbe il nono ? Insomma … a parlar del bullpen si rischia solo un grosso mal di testa.

Ora quindi si passa da Minny a Detroit, a partire dall’odiatissimo Verlander in gara-1, odiatissimo non per motivi strettamente tecnici ma perchè si trastulla con Kate Upton, cosa che mi riempie di gelosia ed invidia. Fatemi chiudere con una chiosa : avrete sentito la storia spassosissima di Chris Sale con relativa sospensione generata da divergenze sulle maglie di gioco (siamo ad una genialità mai toccata prima), Chris Sale che sarebbe stato messo tra i cedibili, seppure ad un prezzo che è difficile perfino ipotizzare da tanto che è oneroso in termini di giocatori in contropartita. Quando un fenomeno simile (seppur con un carattere un po’ bizzarro) viene messo sul mercato ovvio che praticamente chiunque una telefonata a Chicago South Side la faccia, Dombrowski compreso, anzi … l’avrebbe già fatta. La domandina è semplice : a cosa sareste disposti a rinunciare per Chris Sale ?

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Di nuovo in vetta

Cosa dire ? Tre settimane fa noi sembravamo dei malati terminali e semmai gli Orioles sembravano impossibili da fermare se non da dei marziani, la classifica al 30 giugno recitava 1) gli uccellini del Maryland 2) noi a 5 partite 3) gli uccellini di oltreconfine a 5 e mezzo. In questo preciso momento in cui scrivo, dopo la vittoria di Baltimore nel Bronx, siamo pari in testa coi Jays che inseguono ad una corta incollatura. Come cambia in fretta il vento nel dorato mondo delle Majors.

Veniamo da due belle partite coi Giants, belle perchè abbiamo battuto una squadra forte, perchè i nostri hanno battuto quello che a mio modestissimo avviso è il miglior manager che ci sia e belle perchè dopo aver vinto gara-2 in quella maniera ho provato a me stesso che il mio muscolo cardiaco funziona benissimo, se non ho preso un infarto questa volta credo che non avrò problemi nemmeno nella vecchiaia. Dobbiamo essere anche sinceri per sottolineare che non abbiamo incontrato MadBum e nemmeno Johnny Cueto, se li beccheranno invece gli Yankees … che peccato ! Provo a tornare serio e vediamo qualche aspetto da sottolineare :

Aspetterei un attimo ad allarmarmi per ciò che concerne Drew Pomeranz, anche a me sarebbe piaciuto un debutto diverso dalle cannonate che ha raccolto, diamogli un po’ di tempo per assestarsi in uno stadio ben diverso dall’amico Petco Park in cui era posizionato, direi proprio che la AL East stia tornando ad essere un bel macello, faccio notare che ad oggi sarebbero ai playoffs sia i Sox che Baltimore e Toronto.

L’infortunio di Koji è pesante, tanto è vero che si dice che Dombrowski non sia ancora andato in ferie e stia guardando in giro se c’è qualcosa da andare a prendere, siamo tornati ad avere un bullpen veramente ristretto e resta un gruppo di giocatori fortemente erratico, per esempio ieri molto male Hembree che stava andando bene con Barnes che invece ha meritato la vittoria non solo a livello statistico ma soprattutto per essere uscito alla grandissima da quella situazione da potenziale KO ovvero basi cariche e zero eliminati.

Non si può poi non dire una parola su Hanley Ramirez : non mi converto, è il tipo di giocatore che non mi piace e che sembra sempre che non stia prendendo sul serio quello che sta facendo, ieri ho visto due segni contrari ed è curioso che questi segni non siano gli homerun, ma bensì lo sguardo che ha mandato a Suarez dopo essere stato colpito e promettendogli vendetta che poi puntualmente è arrivata, ma meglio ancora l’urlo belluino che ha lanciato dopo il terzo out in quell’inning fatidico delle basi cariche e zero fuori, oltretutto con degli out che portano pesantemente la sua firma. Se Ramirez si diverte anche in difesa cresce di livello e semmai sventola il bastone in maniera più sciolta, stanotte abbiamo visto che razza di giocatore sia stato, il tempo scorre inesorabile e Ramirez non tornerà quel tipo di giocatore, se sta lì con la testa può dare comunque un bel contributo.

Abbiamo ancora una settimana di partite in casa, il calendario è ancora agevole almeno per poco, lo abbiamo sfruttato per raggiungere gli Orioles e sarebbe bene che la quaterna di sfide con i Twins fosse una spinta per provare a salire ancora, anche perchè dopo comincia una trasfertona da 10 partite ad ovest e non ricordo per noi trasferte ad ovest molto fruttifere, sembra che sia il momento di mietere il grano e di mettere provviste in cascina, potrebbero tornare utili più avanti.

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The Prospect Skeptic

Ovviamente il titolo non l’ho inventato io, è una definizione data a Dave Dombrowski da Jeff Passan, ottimo columnist che potete legger per esempio su Yahoo Sport. Lo scettico sui prospetti è una definizione che DD si porta dietro da parecchio tempo e che ieri sera ha ricevuto una conferma supplementare, se mai serviva una conferma. Con la trade che porta al Fenway Drew Pomeranz in cambio del talentuoso 18-enne Anderson Espinoza, il nostro deus ex machina conferma la sua storia e ci fa anche capire che ha ricevuto dalla proprietà delle direttive ben precise, siamo in “win now mode”. Come in tutte le trades ci sono tre aspetti da analizzare : 1) cosa entra 2) cosa esce 3) la politica che ci sta dietro

  1. Drew Pomeranz, sotto un certo aspetto, è un rinforzo imprevisto; nel senso che fino a tre mesi fa manco lo potevamo considerare un partente, gli Athletics lo avevano provato come starter per poi dirottarlo full-time nel bullpen. Arrivato a San Diego ha letteralmente pregato il front-office di dargli un ruolo da partente e visto che i Padres avevano scarsa profondità nel ruolo ed ambizioni non elevatissime hanno accondisceso. Il risultato è stato quello che negli USA viene definito un breakout year, ovvero una stagione fantastica col giocatore che sembra aver fatto un salto di qualità. Ora il problema è se il salto di qualità è per sempre o è quello che dalle mie parti si chiama “l’anno del miracolato”. Risposta impossibile da dare oggi, certamente avremo tempo per valutarlo perchè non abbiamo preso un “two months rent”, abbiamo un giocatore che avremo sotto controllo anche per il 2017 e 2018. Aspetti che mi lasciano perplessi : il Petco Park di S.Diego è notoriamente amico dei pitchers, il Fenway certamente no. Pomeranz ha una BABIP molto bassa, se si dovesse riequilibrare come sostengono i sabermetrici, potremmo avere dei problemi. Invece mi piace assai che si sia preso un giocatore in crescita, non avevo molta voglia di vedere il classico pluriveterano che dopo poco ci saluta e se ne va; se non altro abbiamo provato di costruire qualcosa che vada a coprire questi anni di buco tra l’oggi ed un possibile arrivo in prima squadra dei vari Groome, Kopech, etc.;
  2. Se ne va quindi Anderson Espinoza, certuni potrebbero dire che non possiamo fare troppi pensieri cattivi per la partenza di un ragazzo 18-enne, che fino ad ora ha lanciato a Greenville in Singolo A e che se tutto va bene arriverà nella Majors nel 2019 o giù di lì. Però questo, che ovviamente non ho mai visto lanciare, viene dato da tutti come uno forte forte forte, Dombrowski dice apertamente che aveva proposto altre contropartite ai Padres, ma loro hanno fatto chiaramente capire che “o lui o salta tutto”. Vi confermo che tratterò quello che ci sta dietro a questa trade nel punto successivo, fatemi solo dire che non penso che siano tutti impazziti se avevano messo questo ragazzo imberbe al posto n.3 della classifica dei nostri prospetti di dietro solo a Moncada e Benintendi. Non lo so …
  3. La politica è facile da capire, si vuole raccogliere il massimo possibile quest’anno. Mi potreste dire che io non sono mai contento : dico da tempo che non abbiamo una rotation all’altezza e poi quando si tentano dei correttivi mi lamento del costo di tali correttivi. Chiaro : non produciamo un pitcher da Major League da un decennio ovvero Buchholz 2007 e quindi dobbiamo provvedere altrove, la paura o la sensazione è che Dombrowski abbia voluto muoversi in anticipo perchè sappiamo bene che i pitcher disponibili sono pochi sul mercato ed i richiedenti sono tanti, anche altri contender in AL come Rangers ed Orioles DEVONO trovare un rinforzo, il problema è che i prezzi al 14 luglio sono più alti di quelli al 28 luglio, ovvio che al 28 luglio poteva anche capitare che Pomeranz fosse andato altrove, ma non possiamo continuare in questa politica. Tra Smith e Kimbrel quest’inverno, Ziegler ed ora Pomeranz abbiamo ceduto parecchio, mi verrebbe quasi da dire troppo, poi semmai Anderson Espinoza anzichè diventare il nuovo Pedro Martinez diventava il nuovo Allan Webster (che oggi rimedia uno stipendio lanciando in Corea), però non possiamo continuare così,anche quest’inverno ci siamo mossi per primi, al 7 dicembre era tutto fatto, ora basta, diciamo che fino ad ora la politica del Prospect Skeptic può anche andare bene ma siamo arrivati al limite, continuare con questo andazzo ci porta a chiuderci ogni possibile porta per il futuro. Possibile che lo stesso farm system che ha mandato svariati giocatori nel lineup titolare all’All Star Game non sia in grado di tirar fuori un pitcher degno di tal nome ? Ok … già detto e stradetto … ma di pagare molto per dei Ziegler e dei Pomeranz (che con tutto il rispetto non sono dei fenomeni) mi sono un po’ rotto le balle

Un paio di cosettine per chiudere riguardanti i prospetti, visto che è un argomento caldo : Groome è a Boston per le visite mediche, quindi se gli esami daranno esito positivo, lo riusciremo a firmare, seppure all’ultimo momento utile, un paio di mesi scarsi a Lowell in Singolo A- se li potrebbe anche fare, alla fine sembra che poi non riceva i 5-6 milioni che chiedeva ma si accontenti (ed è un bel accontentarsi) di 3,5. In questo caso mi verrebbe da dire che i Sox hanno retto bene il punto. Ho visto che nella bacheca messaggi qualcuno ha tirato fuori l’argomento Michael Kopech, che con la partenza di Espinoza diventa il nostro pitcher più alto nella classifica dei prospetti. Kopech tira fortissimo, addirittura sarebbe stato misurato a 105 MPH  … insomma talento ce ne sarebbe. Ma il problema con Kopech non è mica il talento, in quello i nostri vertici c’hanno sempre creduto, ricordatevi cosa si diceva quando lo chiamammo al draft 2014. Il problema è il cervello : squalificato per 50 partite a metà 2015 per assunzione di uno stimolante (un’anfetamina) e poi durante l’ultimo spring training (primavera 2016) s’è spaccato la mano destra picchiandosi con un compagno di stanza potendo così debuttare solo a giugno. Come curriculum direi che non è male : se mette a posto il cervello può essere un gran pitcher, ma l’esperienza mi insegna che mettere a posto un infortunio, anche il più grave, è molto più facile che mettere a posto il cervello … speriamo siano peccati di gioventù.

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Odio la sosta

Forse l’ho già raccontato in passato, comincio ad avere una certa età e quindi le cose tendo a scordamele, ma una volta l’immenso Larry Bird usando la sua schiettezza da contadino dell’Indiana dichiarò che l’All Star Game era assolutamente il momento più noioso durante una stagione NBA, io non posso che essere d’accordo con l’uomo che dominò la vita sportiva di Boston per tutti i ruggenti anni ’80, non sopporto l’All Star Game e non sopporto che la stagione si fermi, mi spezza il ritmo e mi fa staccare l’attenzione, io invece anelo allo restare in trincea e non vedo l’ora che venerdì si torni in battaglia, pensando poi che la battaglia sarà a New York … ancora meglio. Purtroppo la sosta è arrivata in un buon momento per noi, dopo una sweep e dopo alcune prestazioni un po’ più convincenti e questo non è mai buono, la speranza è che i nostri non si siano un po’ arrugginiti con metà squadra a San Diego e metà chissà dove.

Ho fatto due conti : se si continuasse con la stessa media vittorie di questa prima metà stagione, alla fine arriveremmo a quota 91 W. L’anno scorso i due posti per le Wild Card furono assegnati a 87 ed 86, quindi sarebbero abbastanza, Toronto vinse la division a quota 93. E’ vero però che la prima metà stagione non è detto che sia significativa del tutto, gli stessi Blue Jays (al 13 luglio 2015, quindi esattamente un anno fa) erano al 4° posto della AL East, addirittura con un bilancio sotto .500 e con solo due partite di vantaggio coi nostri disastrati Sox. Addirittura nella AL West in testa c’erano gli Angels (che poi i playoffs li hanno visti in TV) ed i Texas Rangers che ai playoffs ci arrivarono prima di fermarsi in quella epica battaglia a Toronto, erano con un bilancio di 42-46. Quindi serve lo scatto nella seconda metà, perchè i ritorni dei cavalli di rincorsa ci sono eccome.

Per questo scatto che ho evocato credo proprio che servirebbe un rinforzino, però quando Dombrowski dice che tutti quelli con cui prova di imbastire dei discorsi subito nominano quelli che non vogliamo vendere, io non faccio fatica a crederci; se per Hellickson o per Rich Hill, per dire due dei nomi che girano, ci chiedono Moncada o Benintendi, io posso dirvi che facciamo benissimo a mandare a monte la trade, ci teniamo quelli che abbiamo e si proverà di fare il meglio che si può. Senza offesa per i nomi che ho fatto prima, io per Moncada voglio Felix Hernandez o Chris Sale non due mesi di Rich Hill, è vero che all’avvicinarsi della deadline il valore delle contropartite calano, ma ho timore che molti pensino di poter prendere i Red Sox per il collo, se sarà così farà benissimo Dombrowski a rispondere picche e ad imbastire scambi solo quando ci saranno delle contropartite accettabili. Già lo scambio per tre mesi di un pitcher 36-enne come Ziegler non è stato proprio a buonissimo mercato, spero che onestamente non si ecceda.

Venerdì prossimo, oltre ad essere il giorno che sancirà il ritorno in campo, sarà anche il giorno limite per firmare i giocatori scelti all’ultimo draft e purtroppo Jason Groome, la nostra talentuosa prima scelta, non ha ancora firmato. Sin dai momenti immediatamente successivi al draft fu detto da chi tiene il monitoraggio di queste cose, che i Sox con la 12ma scelta avevano preso un giocatore fantastico, ma che si sapeva che sarebbe stata una firma difficile perchè le pretese del giocatore erano veramente alte, giocatore che oltretutto aveva fatto trapelare di essere disposto a farsi un anno di college per poter quindi ripresentarsi al draft del 2017 se non avesse trovato chi gli dava quanto lui chiedeva. Non so se in zona Cesarini la firma ci sarà, dopo aver subito la punizione di non poter firmare nessun International Free Agent, non firmare nemmeno la prima scelta sarebbe un colpo duro, è stato un azzardo eccessivo ? Aveva senso essere un po’ più conservativi ? Tra un paio di giorni lo sapremo, speriamo abbiano fatto bene i loro conti.

Si ricomincia quindi, il Bronx ci aspetta, per carità di patria non vi dico quello che penso della rotazione lanciatori decisa dal nostro stato maggiore, il motivo per cui Porcello stia a vedere le partite e invece si ridia la pallina a Rodriguez mi resta davvero di difficile comprensione, anzi c’è qualcuno nel Sistema Solare che ha capito questa pensata ? Chissà forse la sonda Juno appena arrivata su Giove troverà qualcuno che apprezza questa strategia, io per quanto mi impegni non posseggo la fantasia che serve per capire tutto ciò … davvero non ce l’ho, voi l’avete ?

PS – Sapete dirmi perchè Wright non sia stato impiegato all’All Star Game ?

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Cominciano le manovre

Tante cose sono successe in poco tempo, i Sox cominciano a muoversi, in alcune direzioni attese ma anche in direzioni che forse non erano all’ordine del giorno. E poi ci sono all’orizzonte un paio di infortuni, potenzialmente molto dannosi di cui andrà verificata l’entità.

Atteso l’arrivo di Ziegler, il classico giocatore che ci aspettavamo di prendere : un esborso economico modesto, sempre secondo gli standard MLB, un uomo di una certa durabilità, visto che dall’inizio della sua carriera assicura tra 60 e 70 uscite dal bullpen, buono anche il fatto che non sia un uomo facile agli homerun subiti, infatti tra 2015 e 2016 siamo a 4 stamponi beccati in più di 100 inning; normalmente dovrebbe essere un setup (diciamo il Carson Smith che non abbiamo praticamente visto), c’è un però : ovvero il problema al ginocchio che ha accusato Kimbrel e che l’ha reso indisponibile in gara-1 contro i Rays e se volete anche Tazawa che ha denunciato il classico “shoulder discomfort” , ovviamente sembra peggio il problema di Kimbrel che ha già effettuato una risonanza magnetica, i risultati della quale saranno resi noti oggi, qualora dovesse essere assente per un po’ io candido Ziegler come closer, dato che Koji-san attenta al nostro cuore un po’ troppo spesso, anche stanotte un chilometrico homer subito ed un’altra biglia nel warning track.

L’altro ingresso, forse un po’ meno atteso, è Aaron Hill, nostro storico avversario di un po’ di anni fa con la maglia di Toronto. In pratica il progetto è che Hill batta contro i mancini e Shaw contro i destri, almeno quando Shaw tornerà a pieno regime visto che ora anche lui ha qualche problemino fisico. A prima vista la mossa mi piace, anche qui l’impegno finanziario è modesto visto che l’ingente stipendio di Hill verrà pagato in massima parte da Arizona e Milwaukee ed acquisiamo un bel platoon-player, anzi forse un po’ troppo per un platoon nel senso che stiamo parlando di un giocatore abituato a giocare parecchio, infatti nel mentre gli è stata comunicato il trasferimento non ha mancato di mostrare qualche dubbio circa quello che potrà essere il suo “playing time”. Bel pull hitter, quindi dovrebbe trovarsi bene a giocare prendendo a pallate il Green Monster. Piuttosto lascia un po’ perplessi ciò che abbiamo dato in cambio specialmente Aaron Wilkerson che stava giocando molto bene a Pawtucket e che molti avrebbero visto in rotazione al posto di O’Sullivan, Dombrowski è stato laconico definendolo un giocatore che non avrebbe potuto dare un gran contributo al piano di sopra. Inoltre abbiamo avuto un terzo arrivo nella persona di Michael Martinez, onesto mestierante che era stato recentemente tagliato da Cleveland, che servirà per dare una mano nell’infield se dovesse nascere un’emergenza, dato che è abile a districarsi in varie posizioni difensive.

In mezzo a tutto questo marasma c’è anche il campo, un buon 2 su 3 contro i Rangers, che avrebbe potuto essere anche una sweep ed una vittoria, parecchio contrastata, in gara-1 contro i Rays e visto che lanciava O’Sullivan qualsiasi vittoria, anche la più striminzita, è assai gradita. Questa è la fredda cronaca, due partite al break, che direi proprio arrivare al momento buono; abbiamo qualche acciaccato da rimettere in piedi ed abbiamo gente nuova da inserire, si avvicina il momento della volata, è il momento di farsi trovare pronti.

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