Torno a scrivere dopo un po’ di tempo e non avete idea della voglia che ho di farlo. Nonostante ormai il campionato sia vicino alla boa di metà stagione, io faccio ancora fatica a vedere una immagine chiara del nostro futuro prossimo. Siamo a dirci che le potenzialità ci sono … e questo mi pare fin troppo ovvio, ma si fa fatica a vedere quel po’ di continuità che servirebbe per tornare in vetta alla classifica divisionale. Soprattutto mi pare che i nostri vadano via abbastanza sciolti con le squadre di medio-bassa classifica, ma che siano un po’ in difficoltà contro quelle di vertice.
Voi mi direte che è un’ovvietà, è più facile perdere contro uno squadrone che contro la squadrina dell’oratorio, datovi questa perla di saggezza andiamo però a vedere qualche numero. I Sox sono 8-13 contro le squadre in possesso di un bilancio sopra quota .500; di sicuro scontiamo le serie perse con gli Yanks, con Houston e Cleveland. Mi fa specie che le partite giocate contro le squadre sopra il fatidico limite siano solo 21, un terzo del totale. Evidentemente non abbiamo poi avuto questo calendario così perfido, Tampa che ci precede ne ha giocate 28, per darvi un metro di paragone. Chiaro che questo non depone bene per il nostro futuro, o si migliora il livello globale di gioco oppure non potremo andare oltre questo limbo sui bordi della Wild Card.
Due parole sul rendimento di alcuni singoli. Concordo con chi dice che il Betts ’19 non sembra il Betts ’18. Non tutte le stagioni nascono con lo stesso stampo. Teniamo anche però presente che se il Betts ’18 si replicasse per anni a seguire, Betts sarebbe Willie Mays e ricordatevi che di Mays ne sono apparsi non più di una cinquina in cento e passa anni di baseball. Viceversa dico che JD Martinez mi sembra sempre un bel castigo, non so cosa sperare per il 2020, da un lato Martinez ci serve ma dall’altro abbiamo bisogno di riguadagnare spazio salariale, è vero che sacrificheremo Porcello, Moreland, Pearce, ma potrebbe essere necessario rinunciare ad almeno un altro contratto pesante.
Un paio di temi non proprio d’attualità strettissima. E’ andato in onda il draft. Se sarà stata una buona raccolta lo sapremo tra un lustro, mi hanno sorpreso alcune cose, una è che non si sia scelto dei pitcher ai primi due giri, l’altra è che con una scelta alta (4.giro) sia stato selezionato un pitcher dall’Accademia Navale di Annapolis. Ovviamente non conosco il giocatore, si chiama Noah Song, ma i giocatori che terminano i corsi nelle Accademie militari devono comunque prestare almeno due anni di servizio prima di poter chiedere di passare come riservista, per terminare la loro ferma che è 5 anni. Da riservista potrebbe inseguire la carriera baseballistica, ma comunque si partirà dal 2021 (se tutto va bene) quando avrà 24 anni e dovrà iniziare tutta la trafila delle Minors; insomma … per una squadra che DEVE produrre lanciatori è certamente una scelta particolare.
Chiudo con un “in bocca al lupo” per Kimbrel che torna in pista coi Cubbies, si è meritato l’anello anche se ci provocò alcuni infarti negli scorsi playoffs, alla fine s’è accontentato di un cifra ben inferiore di quella che ambiva ed ha pagato anche lo scotto delle regole. Nessuno ha voluto cedere la scelta del draft per lui, se la firma di un giocatore che ha avuto una qualifying offer avviene dopo il draft nulla è dovuto, e difatti è ciò che è accaduto per lui e che dovrebbe capitare anche per Keuchel in direzione del Bronx, se però prima passerà dal barbiere. Questa è una di quelle regole che il Sindacato Giocatori vorrebbe cambiare, a fine 2021 scadrà il Contratto Collettivo, se ne vedranno delle belle e molti dicono che potrà esserci burrasca. Alla Prossima !!!