E’ già 2014

Incredibile ma vero … è appena finita la stagione 2013, anzi stiamo ancora vivendo l’emozione della vittoria e già c’è da prendere decisioni per il 2014. Prima di tutto però alcune note sulle feste della vittoria, toccante la parata per le strade di Boston con lo stop sulla linea del traguardo della maratona, gesto mostrato perfino nei telegiornali italiani. Divertenti poi i tributi visti in giro per omaggiare i nostri Sox che hanno davvero toccato l’animo di molti col loro atteggiamento meraviglioso in campo, abbiamo visto con barbe finte personaggi dall’attrice Jennifer Garner al playmaker dei Celtics Rajon Rondo, specie Rondo m’ha colpito perchè non è mai stato un soggetto col carattere così ameno, notevole anche l’ingresso sul terreno di gioco a Foxboro col trofeo nel pre-partita dei Patriots di ieri, evidentemente i nostri barbudos hanno fatto qualcosa di veramente grande, talmente grande che probabilmente non ce ne rendiamo ancora conto nella sua interezza.

Però come dicevo c’è già da pensare alle prime scadenze per il 2014. Oggi infatti è il termine ultimo per presentare quella che viene definita “offerta qualificante” ed inoltre è anche la scadenza delle opzioni. Partendo da quest’ultime tutto è andato secondo norma : ovviamente per Lester è stata esercitata ed invece per Thornton è scattata la buonuscita e da domani sarà free-agent per firmare con chi vuole. Lester ha fatto anche notare che nessuna trattativa è ancora iniziata per un eventuale prolungamento ed onestamente non ho capito se questa è una sollecitazione a muoversi, se lo si vuol fare è bene che venga fatto in fretta altrimenti si inizia un tira-e-molla alla Ellsbury che poi vediamo a cosa porta.

Sulle “qualifying offers” invece c’è qualcosa di più interessante. Per chi non lo sapesse come funziona la cosa ? Le squadre hanno la facoltà di fare ai propri free-agent un’offerta annuale ad una cifra prestabilita dalla Lega (14,1 milioni di $); cifra che è calcolata di anno in anno con una media sui 125 contratti più pesanti. I free-agent possono accettare quest’offerta o declinarla e poi firmare altrove, se firmano con altra squadra questa squadra perderà o la prima o la seconda scelta del prossimo draft e invece chi perde il giocatore avrà una scelta “extra” al termine del primo round. Queste sono le regole del giochino, andando sul pratico cosa hanno fatto i Sox ? Nessuna offerta su Hanrahan (e vorrei vedere) quindi nessuna obbligazione per chi se lo piglia; invece offerte per Ellsbury, Drew e Napoli; possibilità pari a zero che accettino ma in questa maniera dovessero andar via e per i primi due la possibilità è del 99%, significa tante belle scelte in più per il prossimo draft. Con Napoli il discorso è diverso, nel senso che ci sarebbe una volontà reciproca di prolungare il rapporto, non sempre i fidanzamenti diventano poi matrimoni, viste anche le alternative nel mercato dei free-agent (non ne trovo una che mi piaccia) spero ardentemente che l’accordo si trovi. Tra parentesi lo stesso Napoli s’è fermato qualche giorno a Boston, al contrario di Ellsbury per esempio … se vuol dire qualcosa, il giorno di Halloween era il compleanno del paisà ed ha animato la vita notturna con una festa di cui si possono trovare immagini in rete, festa che è finita con lo stesso Napulè in giro per Boston a torso nudo, evidentemente non sentiva il freddo avendo ingerito parecchio liquido anti-gelo.

Per ultimo rimane il discorso Saltalamacchia, al momento l’offerta non gli è stata ancora recapitata ed ancora non si sa se ci sarà o meno; in giro c’è veramente poco, quando per esempio sento nominare il nome di Pierzynski mi metto a pregare; abbiamo fatto i salti mortali per avere gente che rema dalla stessa parte e prendere un noto piantagrane (e sono stato diplomatico) mi parrebbe una boiata. Mi chiedo se è successo qualcosa con Salty, da valido personaggio a scarto senza nemmeno pensarci ? Con la fame di catcher che c’è in giro lo cestiniamo così ? Boh … resto perplesso. Chiaro che poi ci si potrebbe accordare anche senza “qualifying offer”, forse i 14 milioni per lui sono tanti, ma non credo che nel mercato libero si possa portare a casa spendendo tanto di meno. Ross da titolare mi parrebbe un po’ un azzardo, buon giocatore di supporto e tanto c’è servito in finale, ma un conto è giocare 40/45 partite, un conto è 120. Situazione questa da tenere assolutamente monitorata.

Insomma si cominciano a muovere le pedine per il 2014 e da martedì parte la giostra dei free-agent, il business ha davvero regole strane. La squadra campione rischia d’avere l’anno prossimo giocatori differenti nel ruoli di interbase, esterno centro, catcher e prima base … non è poco.

PS – In merito al nostro ritrovo. Io m’aspettavo una cosa con 10-12 persone, resto basito ma mi par di capire che possiate essere di più e la cosa potrebbe mettermi in difficoltà, dico però che se c’è gente da fuori sarebbe bene farla una sabato a pranzo, piuttosto che a cena, visto che dovrete tornare a casa. Ditemi che ne pensate

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A mente (semi)fredda

E quindi ? E’ tutto finito ? Non ci sono più partite ? Aiuto … cosa possiamo fare ? Ormai soffro una grave dipendenza da partite notturne, amo fare colazione alle 5 del mattino e penso che l’intera Repubblica Italiana dovrebbe uniformarsi al fuso orario dell’Atlantic Coast, i dialoghi della message board mi sono entrati nel sangue e mi sembra irreale che un atleta non abbia la barba. Da oggi però tutto questo è storia e l’ultimo atto che manca a questa stagione 2013 è la parata che andrà in onda domani, le altre volte le parate venivano trasmesse anche su MLB.TV, spero anche stavolta, chissà se sarà come quella storica del 2004 con due milioni di persone nelle strade, le autorità disperate che rivolgevano appelli a non venire a Boston perchè ormai le strade erano sature e Pedro Martinez che girava con un bel cartello che prendeva Jeter per i fondelli.

Prima di entrare ufficialmente nella Stove League volevo però analizzare un po’ più freddamente le World Series perchè ci sono alcuni aspetti che meritano di essere messi in evidenza, lo faccio oggi perchè l’adrenalina è ancora presente nel mio organismo ma non nelle concentrazioni folli di ieri. Ecco le mie considerazioni :

  • Decisiva la panchina, abbiamo avuto problemi con Middlebrooks e Salty ed abbiamo trovato nel nostro roster alternative valide, St.Louis è stata costretta a tenersi in squadra giocatori fuori fase come Kozma o la pallida controfigura del Freese del 2011 senza poter cambiarli. Noi invece con Victorino fuori avevamo il lusso di far giocare Nava. Scusa s’è poco
  • Vi sembrerà strano ma io considero Buchholz il giocatore che ha dato il contributo più importante tra tutti. Ci siamo trovati sotto 2-1 dopo l’affaraccio dell’interferenza e sapevamo delle sue condizioni menomate, aver retto quella partita ha cambiato la storia di questa serie
  • Farrell mi sembra sempre più il nuovo Francona, ha vinto il campionato nel suo primo anno a Boston, non è un arrogante … e proprio come Francona ha una gestione del bullpen alquanto strana. Io vi dico la verità, l’altra sera quando è salito sul monte con l’idea di cambiare Lackey ho visto il fantasma di Grady Little che si fa convincere da Martinez a tenerlo sul monte nel 2003.
  • John Lester emerge come l’asso di questa squadra, ovviamente il management farà valere l’opzione a contratto per il 2014, ma sarà bene anche di cominciare a parlare per ciò che concerne il futuro e speriamo che i colloqui siano più propizi di quelli che ci sono stati con Ellsbury in vari momenti nel passato.

Per il momento non c’è altra da dire c’è solo da festeggiare, domani con la parata per Boylston e perchè no … anche noi potremmo farlo. Ho letto numerose sollecitazioni per fare un ritrovo del popolo della message board. Ovvio che l’idea mi piace, anzitutto volevo fare presente che non occorre che sia io a dirvelo, io non sono nulla e nessuno, sono solo uno che tre anni fa ebbe l’idea di creare questo blog, sembra quasi che sia io a dover decidere la cosa, io faccio fatica ad essere il capo di me stesso figurarsi se posso dire agli altri se e come trovarsi. Detto questo però l’idea di incontrarsi semmai accompagnati da un bel piattone di tagliatelle e da una bella dose di sangiovese mi intriga assai. Sul dove resto però un po’ perplesso, ci fu chi propose Bologna, ovvio che a me andrebbe bene, abito a mezz’ora di macchina, però mi dispiacerebbe per chi abita lontano … non so … scrivete pure cosa ne pensate ed i vostri consigli. Una data ipotetica potrebbe essere un po’ prima di Natale. 

Ben diverso è il discorso del club; non credo che i Sox abbiano un sistema di club riconosciuti come avviene per il calcio in Europa e poi onestamente per gestire un cosa del genere occorre un mucchio di tempo, tempo che il sottoscritto non ha assolutamente, già faccio fatica, col lavoro e con la vita che faccio, a poter scrivere sul blog. Ciò non toglie però che se volete provare la cosa, non possiate fare tutte le indagini del caso anche senza il sottoscritto, il blog resterebbe a vostra disposizione per lo scambio delle informazioni, io però non potrei fare più che questo.

Il primo pezzo post-vittoria termina qui; ovviamente, come gli anni scorsi, il blog non va in letargo, semplicemente ci saranno pezzi quando ci sarà qualcosa da dire, tra poco anzi pochissimo tempo ci sarà già da prendere decisioni per ciò che riguarda le “qualifying offers” e poi come la tradizione impone partirò con le pagelline e tutte le altre cose classiche della Stove League. Così proveremo di battere la nostalgia che porta la mancanza di partite, tranquilli comunque : il 31 marzo 2014, giorno del debutto dei Sox 2014 a Camden Yards non è poi così lontano.

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Ci siamo

Si comincia … se non altro con uno spirito migliore, l’anno scorso mi sentivo carico come un condannato di fronte al plotone d’esecuzione, quest’anno abbiamo una squadra semmai solo discreta ma non c’è nessun clown nei paraggi del dugout (frase non mia, bensì di un noto giornalista). Scrissi già in passato dell’importanza di tornare ad essere una squadra di baseball e di smettere di essere un circo, che oltretutto faceva ridere pochissimo, non posso che ribadire questa indicazione. Scelte chiare, coraggiose e non da pusillanimi, provare di essere un po’ più simili a Patton ed un po’ meno a Badoglio : tutti concetti che chi ha avuto la pazienza di leggermi nel passato conosce già bene.

Passando al dato tecnico non c’è molto da dire : i limiti ci sono e negarli significa mettere la testa sotto la sabbia, non significa essere pessimisti, una rotation che è zeppa di giocatori che devono ricostruirsi ed un attacco carente di quel “punch” che fece le nostre fortune in un recente passato, bei tempi quando in squadra c’erano due uomini da 40 HR …

Però ci sono anche delle cose buone, c’è una sensazione diffusa che siamo ancora nel tunnel ma almeno si comincia a vedere la luce … laggiù … in fondo, per la prima volta da anni sentiamo d’avere prodotto dei buoni prospetti che potranno dare un contributo e non saranno dei “bust” come troppe volte negli ultimi anni, non so se troveremo i nuovi Lester o Pedroia ma se non altro abbiamo una speranza di poterci allevare dei giocatori per il futuro e di non vederli diventare delle inutili promesse.

Le scelte tecniche sono state fatte, mi fa solo ridere che nessuno abbia detto ufficialmente quello che ormai sanno anche i mattoni del Fenway ovvero che Jackie Bradley sarà in squadra all’Opening Day, debuttare in maglia Sox nel Bronx senza nemmeno aver fatto una partita in Triplo A … wow !!! … così vedremo anche se il ragazzo ha gli attributi, gliene serviranno due grandi come delle mongolfiere. Nei 25 ci sarà anche Carp che ha vinto il ballottaggio come vice Napoli, aspettatevi tante volte di vederlo entrare come “defensive replacement” nelle partite che condurremo, non me ne voglia il paisà ma Napoli a difendere in prima mi fa parecchia tenerezza. Lester sarà l’Opening Day starter, terzo anno di fila, dopo di lui nell’ordine Buchholz, Dempster, Doubront e Lackey. Conservativa la scelta di Lackey al n.5, si cerca di non caricarlo di troppa responsabilità, se riprenderà fiducia scalerà la rotazione, mi sento di condividere l’idea; sta a vedere che il sottoscritto, che ha sempre detestato Lackey, si fida di più di lui che di Dempster o Doubront … mamma mia.

Due parole su un uomo che invece non farà la squadra e che forse è da considerarsi “andato”. Daniel Bard addirittura è stato dirottato a Portland in Doppio A, i 12 mesi che hanno distrutto il buon Daniel sono terminati con uno spring training orrendo, preso a pallate ogni volta che s’è presentato sul monte sia nelle partite giocate in prima squadra sia nelle partite di minors in Florida, un’area di strike difficile da trovare come le pepite d’oro in Romagna. Un mio amico dice, giustamente, che è enormemente più difficile mettere a posto la testa che un braccio infortunato, il caso Bard è il caso simbolo di questo assioma. Partirà in Triplo anche Lavarnway, mi sbaglierò ma il ragazzo sembra appartenere alla categoria dei Bowden e Andersen, le eterne promesse che mai sbocciano.

Non c’è molto altro, lunedì sera alle 19 su ESPN America (godiamocela fino a che c’è) parte la campagna 2013, farci debuttare nel castello di Dracula sembra quasi uno sberleffo, poi ci manderanno a Toronto contro quelli che sembrano i favoriti della division, non male come inizio, negli ultimi due anni nelle prime due serie stagionali siamo 1W-11L, quest’anno sarebbe doveroso partire meglio se non altro per non veder schizzare i nervi di molti.

L’unico augurio che mi sento di farvi e di fare a me stesso è ENJOY, l’anno scorso guardare i Sox era divertente come andare in ufficio al lunedì mattina, eravamo nel pieno dell’inverno post-atomico seguito al settembre 2011, speriamo d’aver trovato chi ci guiderà fuori dalle Terre Radioattive verso la ricostruzione della civiltà. Ne abbiamo tutti bisogno …

PS – Un augurio extra a chi andrà al Fenway, di sicuro quest’anno non mancano i biglietti

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Notizie dal passato

Appena ho letto dell’ingaggio di Lyle Overbay ho creduto d’aver vissuto, volente o nolente, l’esperienza incredibile del viaggio nel tempo, esperienza raccontata così mirabilmente dal vero padre della fantascienza H.G.Wells. Dai … non può essere una notizia del giorno d’oggi … è un refuso … uno scherzo di qualche giornalista burlone altrimenti oggi leggeremmo anche che il presidente Nixon incontrerà Leonid Breznev la prossima settimana e le cronache sportive starebbero incensando lo scudetto del Cagliari di Riva, Domenghini e Albertosi.

Invece no … è proprio una notizia di questo primo scorcio di 2013; come assicurazione per la prima base, data la situazione fisica di Napoli, i Sox hanno pensato bene di ingaggiare uno che sembra in disarmo da un paio d’anni, niente male come idea, è un po’ come sostituire un’auto del giorno d’oggi con una vecchia 127 o semmai con la mitica NSU Prinz … semmai verde … che portava anche una sf… colossale. Già che volevamo ingaggiare un ex giocatore in prima base tanto valeva strappare il grande Kevin Millar dai suoi impegni con MLB Network e ridargli la maglia, almeno avremmo avuto in squadra “uno dei nostri”.

Non c’è verso, non mi riesco ad adattarmi a questo andazzo che vede i Sox andare ogni giorno di più verso una politica che è certamente “low risk” ma anche “low reward”. Se Overbay dovesse sembrare ancora più a fine corsa cosa si potrebbe dire ? Tutti direbbero che è costato una cicca e che attendiamo pazienti il sol dell’Avvenire che sotto forma dei mirabolanti (ma sarà poi vero ?)  rinforzi dal nostro farm system che arriveranno negli anni prossimi.

Ben Cherington, che ricordo tutti essere l’uomo che qualcun’altro muove con il joystick, ormai non sembra poter o voler far altro che questo : ingaggi di giocatori in parabola discendente o a basso costo causa situazione fisica deficitaria, oltre a preghiere lanciate al Dio del baseball sperando che voglia ridare il vigore degli anni perduti a tutta una serie di personaggi, pensate anche ai vari Padilla, Prior etc. chiamati l’anno scorso, che ormai vengono considerati in attività solo perchè non hanno ancora firmato il passaggio ufficiale verso i pensionandi. Oddio … l’unica volta che Cherington s’è buttato in una trade “vera” sappiamo com’è finita, e mi sto riferendo a Bailey vs Reddick, se i risultati che ottiene sono quelli è meglio che ci riempia la casa di vecchia arnesi come Lyle Overbay che ci daranno poco o nulla ma che almeno non rinforzano una possibile contendente com’è successo col passaggio di Reddick nella Bay Area..

Questo è quanto … già che ci sono vi do un’altra notizia di politica estera che m’è arrivata or ora : stupefacente vittoria dell’esercito romano a Zama !!! Le armate cartaginesi hanno subito una sconfitta irreparabile !!! Il Mediterraneo è ormai un Mare Romano.

Statemi bene …

PS – Il vostro blogger ha già ordinato il libro di Francona, se quelli di Feltrinelli International a Bologna (ma si … facciamo un po’ di pubblicità gratuita) fanno in fretta il loro dovere, non mancherò di recensirvi il libro ed il suo contenuto. Visto come siamo messi adesso quel periodo sembra veramente il passato remoto, un’altra era geologica.

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Massachusetts General Hospital

Ricapitoliamo un attimo. Tra due mesi e mezzo andremo alla guerra con questo esercito : un partente reduce da un Tommy John e vari rilievi che hanno passato più tempo in injured list che nel bullpen tanto per citare Bailey, Uehara, Bard etc., in campo le cose non vanno meglio visto che il nostro leader Ortiz è reduce da grossi malanni, l’esterno centro pure, il terza base ha saltato metà anno a causa d’una frattura, l’interbase pure, il seconda base denuncia più acciacchi che mia madre ed il nuovo prima base è messo così bene che ha accettato una decurtazione dell’87%, ripeto … 87%, dello stipendio che aveva pattuito 40 giorni prima pur di giocare.

Non sembra una squadra, sembra un ospedale e la querelle Napoli è la degna conclusione di quello strano rapporto che unisce da qualche anno i Red Sox e le varie specialità della scienza medica; come hanno detto alcuni di voi che leggete, uno che accetta di passare da 39 a 5 milioni significa che è messo veramente male; è vero che, secondo i “si dice”, il contratto prevederebbe tutta una serie di bonus che se raggiunti porterebbero il contratto ad una cifra vicina a quei 13 milioni di $, bonus che immagino essere legati ad numero di presenze che il paisà saprà mettere insieme, ciò non toglie però che anche Napoli a questo punto diventa un punto di domanda che peraltro si va a sommare ai già troppi che avevamo.

L’altro aspetto che non è stato fatto notare è che l’arrivo di Napoli era uno dei pochi che sembrava frutto di un progetto almeno a medio termine, messa invece così la situazione, a fine anno saremo da capo, se Napoli avrà una stagione piena di acciacchi ovviamente lo saluteremo, se invece andrà bene e tornerà ad essere un fattore rischiamo di perderlo ugualmente perchè rientrerà nel giro dei free agent, in pratica un altro acquisto che guarda poco più in là del nostro naso e non oltre. A questo punto mi chiedo a che cosa serve questa gestione.

A questo quadro si aggiungono le notizie che s’è raggiunto l’accordo per evitare l’arbitrato con tutta una serie di giocatori : Salty, Ellsbury, Bailey, Bard, Miller, Morales, Hanrahan ed Aceves. Di sicuro per Ellsbury questo è l’ultimo anno per il quale la cosa è possibile, quindi anche ammesso che finisca la stagione con noi, dall’anno prossimo sarà fuori da qualsiasi controllo e potrà diventare free agent. Le cifre vanno dai 9 milioni di Jacoby, ai 4 di Bailey, in coda alla classifica ci sono Morales e Miller che sono attorno al milione e mezzo. Unico giocatore che resta fuori dagli accordi è Breslow, la distanza tra le parti però è minima e non dovrebbe essere difficile trovare l’intesa.

A tutti questi va il nostro “in bocca al lupo” ed il nostro augurio che diano poco lavoro al Massachusetts General Hospital, se continua così come manager al posto di Farrell andremo a cercare il Dottor House o il dottor Kildare.

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Piccolo aggiornamento

L’aggiornamento è piccolo perchè sono davvero poche le notizie, si fa fatica a mettere insieme venti righe.

Partiamo dalla questione Napoli che forse è quella che preme di più : si legge che la soluzione dovrebbe essere vicina ed al più tardi entro la settimana prossima si saprà se il matrimonio tra il paisà ed i Sox si celebrerà; i rumors dicono che i Sox vorrebbero trasformare il contratto in un semplice annuale rimanendo fermo il salario, Napoli vorrebbe tenersi un triennale semmai a cifre un po’ più basse di quelle accettate precedentemente. Parere personale ? Alla fine ci si troverà, come spesso accade, a metà strada : un bel biennale e tutti amici come prima (forse). I Sox hanno anche fatto girare (queste cose non avvengono mai per caso) interessamenti per giocatori che potevano “riempire le scarpe” di Mike Napoli, i nomi che sono girati sono Michael Morse e Justin Smoak, il primo con cifre offensive migliori del secondo, però il secondo decisamente più prima base del giocatore ex-Washington. Vedremo … rimango dell’idea che questi nomi non siano altro che fumo negli occhi.

Con le notizie di mercato abbiamo già finito se non fosse per delle “brevi” riguardanti nostri ex giocatori. Aaron Cook ovvero l’uomo che ha causato più ulcere nella storia del Massachussetts, ha trovato degli estimatori a Philadelphia !!! Minor league contract ed invito al training camp, riuscisse a “fare la squadra” significherebbe che le ambizioni sono drasticamente calate in Pennsylvania. L’altra notiziola riguarda Vicente “Indio” Padilla che ha dovuto fare un tragitto un po’ più lungo per trovare un contratto : è finito addirittura a Fukuoka in Giappone dove se non modererà alcuni aspetti un po’ naif del suo carattere potrebbe essere costretto a dei training autogeni un po’ strani come capitò a Tom Selleck in quel film divertente dove l’attore interpretava un ex-major leaguer finito nel Sol Levante.

Finisco col discorso rilanciato da Max riguardo al mancato ingresso nell’Hall of Fame di Schilling. Il nostro amatissimo Curt lo meritava ? Non lo so … direi di si, ma non ne ho la certezza, grande personaggio però le cifre lo fregano un po’ : 216 vittorie sono forse un po’ pochine per un biglietto per Cooperstown e non c’è nemmeno l’ombra di un Cy Young Award, la sua percentuale lo tiene in corsa con qualche chances per gli anni futuri, semmai un po’ più avanti, visto che l’anno prossimo dovrebbe toccare ad un mostro sacro come Maddux e più avanti al mio adorato Pedro Martinez per il quale sono pronto a ridurre Cooperstown ad un deserto radioattivo qualora non venisse eletto al suo primo anno di eleggibilità. Non c’entra una cippa coi Sox ma sappiate che sono d’accordissimo con la mancata elezione di Bonds, Sosa e dei “compagni di siringa”, anzi sono anche più estremista, andrebbero anche cancellati i record. A casa mia il record degli HR in carriera ce l’ha ancora Hank Aaron e quello degli HR in una stagione adorna ancora il nome di Roger Maris … così … per amore della pulizia del Vecchio Gioco.

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Guardiamo la sfera di cristallo

Buon 2013 cara Nation ! Sperando che a voi vada tutto benissimo nell’anno nuovo, c’è da chiedersi se le cose andranno altrettanto bene per i Sox. Essendo ora un momento veramente morto per le notizie, faccio comunque rispettosamente notare che ormai è passato un mese dall’inizio della querelle Napoli ed ancora non sappiamo nulla di certo, in tanti si stanno esibendo nel fuoco di fila dei pronostici. Potevo io esimermi dal compito ? Assolutamente no !!! Prendendo lo spunto da un noto sito bostoniano che si è esibito nel giochino e del quale vi metto il link

http://www.boston.com/sports/baseball/redsox/extras/extra_bases/2013/01/some_red_sox_pr.html

mi butto anch’io nella mischia seguendo la stessa traccia, dicendo la mia sui temi che mi interessano. Guardo la sfera di cristallo così vedrò se è vera o se è soltanto una palla di riserva del lampadario di mia madre. Ovviamente la discussione è aperta … anzi spalancata.

1) I Sox non faranno i playoffs, credo anch’io che la strada sia troppo lunga, specialmente il gruppo dei partenti non lo ritengo all’altezza di una squadra che ambisca a giocare in ottobre, un bilancio attorno al pareggio a quota 81 vittorie mi pare decisamente più attendibile.

2) Middlebrooks avrà qualche problema in più dell’anno scorso, nello sport USA si è soliti parlare di sophomore jinx ossia di quel rimbalzo all’indietro che spesso subiscono i rookies che hanno fatto sfracelli. Il concetto è semplice, il rookie comincia ad essere conosciuto, i lanciatori cominciano a capire come va affrontato e da ciò deriva per tanti un secondo anno più complicato del primo. Sarà così anche per il buon Will ? Un po’ me lo aspetto, c’è anche da verificare come si adeguerà ad una stagione (speriamo) completa.

3) Sottoscrivo il giudizio di Peter Abraham su Ortiz, la partenza sarà complicata anche perchè il decorso dall’infortunio dell’anno scorso si percepisce non essere stato semplicissimo, come un buon diesel un po’ fumoso si metterà però in moto ed alla fine farà il suo.

4) Unisco qui un po’ tutti giudizi sui partenti : Buchholz all’All Star Game … sì … magari. Francamente mi accontenterei anche di qualcosa meno. Doubront credo anch’io che farà fatica a mettere insieme una dozzina di vittorie, il dubbio sulle sue reali capacità aleggia nell’aria, diciamo che in parecchi pensano che l’anno scorso sia risaltato più del suo effettivo valore a causa del livello scandaloso di molti suoi compagni. Rubby de la Rosa non lo conosco, ne parlano un gran bene, ho beccato anche una dichiarazione di Epstein che da Chicago ci fa sapere che il vero valore aggiunto della megatrade coi Dodgers è lui, ripeto … non lo conosco, avremmo bisogno che Epstein abbia beccato il pronostico … oddio … Epstein riteneva che Michael Bowden fosse il pitcher del futuro

5) Il giudizio su Lackey merita un posto in solitario.  I casi son due : o io non capisco più una cippa d’inglese o Peter Abraham appartiene al gruppo degli iperottimisti inguaribili. Lackey sarà il solito Lackey degli ultimi anni, resa in campo da pianto unita ad un carattere di m…., il carattere non lo cambi a 34 anni compiuti. Mi sovviene un dubbio : anche in questo blog c’è il clan degli ottimisti capitano da Davide … Confessa Davide !!! Sei il ghostwriter di Peter Abraham !!!

6) Anch’io m’aspetto un bell’impatto da Shane Victorino, francamente molto meno da Johnny Gomes. Se penso che per molti anni sotto il muro verde abbiamo avuto Manny e da un po’ ci becchiamo delle bufale come Crawford o dei Gomes & similari mi viene un grandissimo magone

La stoppo qui, ho saltato i giudizi su alcuni tipo Pedroia del quale veramente si fa fatica a capire il suo status fisico o come Napoli del quale ad oggi non sappiamo nemmeno se vestirà mai la casacca dei Sox, se dopo un mese siamo ancora in mezzo alle nebbie significa che davvero la soluzione è più complicata del cubo di Rubik, speriamo che si risolva per il meglio altrimenti rischiamo d’avere un buco gigantesco di produttività offensiva nel ruolo di prima base. Apprendo con piacere che tra breve uscirà il libro di Francona dedicato ai suoi anni bostoniani. Il pronostico più facile da fare è che il sottoscritto lo comprerà e lo leggerà … ci sarà da ridere.

A risentirci ad ottobre per capire se la sfera è attendibile o se è davvero un pezzo di lampadario come temo … e che la Befana vi porti tanti dolcetti, io invece mi merito così tanto carbone che non basta l’intera produzione della Ruhr.

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Un regalo extra di Natale

Sotto l’albero di Natale i Sox trovano un pacco regalo extra, regalo che è vieppiù gradito in quanto era onestamente inaspettato; eravamo  terrorizzati (o per lo meno lo ero io) dall’idea di affrontare la stagione con quel grosso punto di domanda chiamato Andrew Bailey nel ruolo di closer, evidentemente il rischio era ritenuto tale anche dai maggiorenti che hanno deciso di effettuare una trade coi Pirates per avere Joel Hanrahan (bel cognome irlandese).

Nella trade ci sono ancora dei punti importanti da mettere a fuoco, a partire dalla trade stessa che non ha ancora i crismi dell’ufficialità ma che viene data da tutti come in corso di perfezionamento, c’è anche da mettere nero-su-bianco la contropartita, i nomi che girano sono vari : ad un certo punto s’era persino sentito quello di Doubront (e lì mi s’erano accese tutte le spie rosse d’allarme), sembra invece che le rinunce siano molto più facili da digerire, l’elenco dei possibili partenti vede Melancon (censuro il giudizio su di lui perchè contiene termini davvero poco natalizi), Sands (belle cifre in Triplo A ma ce ne faremo una ragione) e Pimentel che è l’ennesimo pitcher ritenuto un gran prospetto e che invece viene preso a pallate nelle Minors.

Nell’acquisto di Hanrahan qualche rischio c’è : anzitutto il fatto che il team può controllare il giocatore solo per un anno visto che sarà free agent al termine della stagione 2013 si rischia quindi che il suo arrivo sia solo un “prestito” per un anno e non vorremmo ritrovarci da capo tra dodici mesi. Altro sassolino nella scarpa è il fatto che il giocatore abbia visto più che raddoppiarsi il suo rapporto di basi ball concesse, Hanrahan l’anno scorso è stato un po’ erratico però messi come siamo non starei certo a sottilizzare, un closer ci serviva e bene o male prendiamo un uomo che ha fatto l’All Star Game nelle ultime due annate, cosa questa che non tantissimi dei nostri possono dire. La sua fastball bomba mi piace … e speriamo tanto che il passaggio dalla rilassata Pittsburgh alla nevrotica Boston non sia un piatto difficile da digerire.

Sul fronte Napoli tutto tace, la sensazione che si ha è che a questo punto sia il paisà ad essere un po’ nell’angolo, anche più dei Sox, è vero che trovare un rimpiazzo ora sarebbe difficile, ma è anche vero che Napoli o si accorda coi Sox in qualche modo o il suo valore sul mercato con questi problemi fisici che si porterebbe dietro sarebbe infinitamente minore di quello che era un mese fa e rischierebbe di portare a casa tre ceci e due lenticchie (si fa per dire), io scommetto per il sì tra non molto, poi che a ‘sti punti sia un affare o che sia un rischio ingaggiare comunque un giocatore che può finire spesso in injured list è tutto un altro paio di maniche.

Sono arrivato agli auguri di rito, che non possono essere che molto sentiti verso tutti voi che mi leggete e verso tutti quelli che interagiscono con me nella message board. Auguri boys & girls. Buon Natale a tutti … e siate felici

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Certezze cercasi

Sarò pestifero ma quasi quasi mi rallegro che Tim Drew (il terzo fratello) abbia smesso un po’ di anni fa altrimenti dopo J.D. e Stephen avremmo preso anche lui, non contenti di aver dato per anni una barca di soldi ad un Drew che era affetto da un mix di patologie assortite abbiamo preso anche il fratello che negli ultimi due anni non è certo il ritratto della salute.

Certamente avevamo bisogno di un interbase, quando sentivo Cherington che diceva (mentendo) che aveva intenzione di schierare Iglesias come titolare mi veniva un irrefrenabile desiderio di prendermi una sbronza … così … per annegare il nostro triste presente nell’alcool; però mi chiedo per quale motivo si debbano prendere così spesso giocatori con una durability quanto meno dubbia, Drew in due stagioni ha giocato il numero di partite che si dovrebbero giocare in una stagione solo ed in più c’è sempre da risolvere il “caso Napoli” ovvero l’unico giocatore titolare di un infortunio più misterioso dei malanni che colpivano i vecchi leader del PCUS ai tempi dell’Unione Sovietica quando ti raccontavano che Breznev aveva un raffreddore … e poi moriva tre giorni dopo.

Dicevo che cercavo certezze … già … io sarò accusato di vedere il bicchiere mezzo vuoto ma ad oggi il numero dei punti di domanda passa di parecchio quello dei punti di forza : tra un Lester che non lancia decentemente da parecchio, Lackey che è Lackey, Ortiz che non si sa come stia, etc. etc., a fronte di tutto ciò era proprio necessario prendere un interbase che non gioca con profitto dal 2010 e per di più pagandolo uno sproposito ? Perchè è vero che l’impegno è solo di un anno, ma 9,5 milioni per un giocatore simile sono davvero troppi; usando lo stesso metro di paragone, per pagare Tulowitzki dovrebbe occorrere l’intera riserva aurea di Fort Knox.

Forse a questo punto questi discorsi sono perfettamente inutili, il ruolo di interbase avrà il 274° interprete diverso dal giorno che cedemmo il grande Nomar Garciaparra e la famiglia Drew si alzerà dal letto ogni mattina cantando le lodi di quei fessi in Massachussetts che l’hanno arricchita oltre ogni loro sogno. Queste sì che son certezze …

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Nuovi arrivi, malattie e vendette

Spesso in passato ho paragonato l’esistenza dei Red Sox ad una soap-opera, per quel gusto un po’ melodrammatico che contraddistingue la franchigia, per quel non avere mai un po’ di quella stabilità che servirebbe per vivere un po’ meglio.

Tre nomi sono all’ordine del giorno e sto parlando di Dempster, Napoli … e Youkilis; i tre attori principali di questa telenovela al momento sono loro ed interpretano bene i ruoli del copione che rimandano al titolo.

In una telenovela che si rispetti spesso ci sono i nuovi arrivi e Ryan Dempster è il nuovo ingaggio dell’impresario Cherington, due anni di contratto , 26 milioni in totale, la politica ormai è quella solita : contratti anche pesanti ma durata corta, che questa sia la strada che porta al successo è un po’ dura da credere. Il soggetto lo conoscono tutti, ormai attempato (35 anni), canadese della British Columbia, lanciatore destro che se non altro è sempre stato un bel mangia-inning e che ha avuto una carriera un po’ naif : prima partente, poi eccellente closer e poi nuovamente partente. Inutile dire che non è il giocatore che ti va fare salti di gioia, un bel Anibal Sanchez ci avrebbe entusiasmato di più, però i chiari di luna della Trimurti permettono questo, altra cosa che si evidenzia è che nel mezzo campionato scorso disputato coi Rangers (il suo debutto in American League) sia stato bastonato parecchio (5 di ERA – 1,43 di WHIP), ciò significa che il giocatore è inadatto ai line-up “pesanti” dello Junior Circuit ? Oppure era solo l’acclimatamento ad una situazione ben diversa rispetto ai lunghi anni passati al Wringley Field ? Abbiamo due anni di tempo per vedere cosa ci siamo presi in casa, di sicuro la rotazione non mi lascia dormire sonni tranquilli, con l’aggiunta di Dempster i giocatori sono quelli, a meno di sorprese clamorose andremo alla guerra con Lester – Dempster – Buchholz – Lackey – Doubront. Un gruppo da playoffs ? Credo che per rispondere di sì occorra una bella dose di ottimismo.

Il ruolo del malato, fateci caso ma nelle soap c’è spesso qualcuno con problemi di salute, spetta a Mike Napoli. Cos’ha Napoli ? Bella domanda !!! Il KGB di Yawkey Way è entrato in gioco ed è calata la censura su qualsiasi notizia ufficiale, come contrappasso sono fioriti i report non ufficiali riportati anche da voi. Nel suo recente passato c’è una distorsione pesante alla caviglia sinistra a fine 2011 e dei problemi muscolari accusati l’anno scorso, nulla però di così drammatico e così invalidante, un bel mistero, fatto sta che la presentazione era in calendario per martedì scorso ed è stata rinviata senza una spiegazione e senza che sia pianificata una data sostitutiva. Spero solo che il rebus si risolva presto, in un modo o nell’altro, anche solo per provvedere diversamente qualora il contratto fosse invalidato.

Il veleno sta nella coda dicevano gli antichi Romani, tengo per ultimo quindi il discorso Youkilis anche perchè … sorpresa sorpresa … sono in disaccordo quasi totale (era ora che trovassimo un argomento che causasse ciò) con quello detto nelle note scritte nei commenti. Io batterò le mani a Youkilis anche se giocherà nel Bronx, per l’apporto di professionalità e di grinta che ha sempre offerto negli anni giocati da noi e sebbene sia estremamente dispiaciuto di vederlo con quella maglia, io capisco la sua mossa di firmare per i nostri mortali nemici ed anzi sono sicuro che se fossi stato nei suoi panni avrei fatto la stessa scelta; non è Youkilis a dichiarare guerra ai Sox, sono stati i Sox ad iniziare le ostilità la scorsa stagione con dichiarazioni deliranti di una persona disturbata, dichiarazioni per altro mai rettificate da una società imbelle. Dopo l’anno scorso mi sembra umanamente ovvio che Youkilis voglia una vendetta tremenda vendetta. Ripeto che io lo applaudirò dal mio salotto, d’altra parte lo feci anche per Damon … se proprio la devo dire tutta mi verrebbe più facile l’anno prossimo booooare Carl Crawford e la sua ansia da troppa pressione. Insomma … c’è stato un grande amore, è finito col lancio dei piatti e quindi c’est la guerre.

Eh … eh … voglio proprio vedere cosa mi rispondete.

PS – Gli Angels aggiungono Hamilton a Pujols e Trout … va mo là.

PPS – Grazie a chi m’ha fatto gli auguri per la mia vacanzina londinese, parecchi italiani ad Upton Park, evidentemente sono sempre più quelli che rifiutano il nostro calcio italico zeppo di giocatori inquisiti che vendono partite. Già che c’ero mi son visto anche Fulham – Newcastle al Craven Cottage … altra bella esperienza

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