Ci sono anche gli altri … purtroppo

Che cosa si può dire di male di una squadra che era partita con pochissime fanfare e che sta viaggiando col terzo miglior record della Lega ? Abbiamo un attacco che, pur con qualche buco batte parecchio, tre o quattro uomini che sono al livello All Star, un monte di lancio he regge come nessuno si sarebbe aspettato, una guida tecnica che farebbe rendere anche al massimo la squadra anche se nel roster ci fossero mia zia, mia nonna ed anche tutti gli altri miei parenti. Insomma … il mondo baseballistico a Boston sembra improntato verso il ballo; c’è solo un piccolo neo in questo quadro idilliaco ed è la presenza, sempre più insopportabile, degli odiosi Raggetti.

Davvero … non so proprio cosa dire di quelli di Tampa. Dicevamo che noi abbiamo un team con una certa carenza di talento. Ma l’avete letta la formazione che hanno in Florida ? Anche loro qualche eccellenza ma anche moltissimi onesti mestieranti. Eppure stanno riuscendo a giocare un maggio irreale, i Sox hanno vinto 10 delle ultime 14 ma nonostante ciò hanno dovuto cedere il primo posto della division davanti a questi odiosi Raggetti. Come fanno ? C’è un’energia particolare nel loro stadio comprato all’Ikea ?

Ma andiamo a noi. A me sembra che si stia crescendo, ho come la sensazione che questa squadra non sia una bufala. Sto cominciando a credere che non sia un bluff, mentre lo scrivo invito tutti a gesti scaramantici coi gioielli di famiglia. Il nostro “core” sta continuando a performare, ma la cosa più importante è vedere che anche altri giocatori cominciano a correre. Lo spaurito Renfroe di aprile ora è un giocatore legittimo, anche Kikè Hernandez è su livelli accettabili e se il neo-entrato Santana saprà mantenersi potremmo aver trovato dopo solo due mesi, un tempo veramente ridotto, l’intelaiatura di squadra. E trovare le corrette gerarchie in poco tempo, per un team con tanti nomi nuovi, è davvero tanto importante.

Della prima squadra non fanno più parte al momento Cordero e Chavis, se per il primo il passaggio a Worcester era auspicato dall’intera popolazione del New England, ha invece destato una certa sorpresa la retrocessione per Chavis che era sembrato trasformato nella breve apparizione in prima squadra. Premesso che sappiamo bene come questi movimenti possano essere anche temporanei, mi dispiacerebbe se ciò denotasse una certa mancanza di fiducia nel ragazzo. E’ vero che ci serviva Arroyo in prima squadra, dopo il malanno che l’aveva fermato, ma Chavis era comunque sembrato legittimo in seconda base. Piuttosto se Marwin Gonzalez non cresce un attimo potrebbe essere lui il destinatario del premio “Uomo con la Valigia” .

Non c’è altro, potrebbe essere una bella cosa provare di fare una sweep. Aiuterebbe presentarsi stasera con una formazione “sensata”. In una settimana dove comunque ci sono stati due giorni di riposo eviterei di dare un ulteriore riposo collettivo a JD, Bogey e Devers, se i Soc vogliono provare di resistere agli odiosi Raggetti occorre cercare il meglio in ogni singola partita.

 

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La tonnara

Dopo aver esultato come un pazzo al fuoricampo di Martinez, erano le 9 di mattina lo ammetto … non è ancora il tempo di nottate ed occhiaie, mi è venuto un pensiero riguardante i nostri avversari appena battuti ovvero i Toronto Blue Jays. La squadra itinerante, un po’ in Florida, da oggi a Buffalo e poi tra breve (speriamo) di nuovo in Canada è al momento al quarto posto della nostra division. Bilancio attuale 23 vinte – 19 perse, ovvero +4 rispetto alla media .500. Chi sono le altre quarte nelle altre division ? Detroit (-9), Angels (-6), Atlanta (-4), Cincinnati (-4) e Arizona (-9). Addirittura ci sono due division dove le seconde hanno record peggiori di quelli dei Blue Jays. Capito che tonnara è la AL East ? Vorrei che tutti avessero ben presente in che mare infestato di squali devono nuotare i nostri ragazzotti e con ciò apprezzassero ancora di più l’inizio di stagione che ci stanno regalando pur con tutte le problematiche tecniche di cui tante volte abbiamo discusso.

Mi sembra che si stia andando sempre più verso l’essere un team “offense-oriented”, i nostri sono nei primi posti in moltissime classifiche, sia quelle tradizionali, che quelle più sabermetriche, immagino che anche a voi come al sottoscritto stia piacendo il fatto che ultimamente il lineup incida in maniera più corale, Dalbec e Renfroe stanno cominciando a carburare ed anche il ritorno di Chavis è sopra la sufficienza, non certo dei fenomeni ma gente che può dare un contributo. Il monte mostra qualche cedimento, ma era lecito aspettarsi che reggesse ai livelli che hanno mostrato nelle settimane scorse ? A mio parere non era possibile e quindi è bene accetto un attacco che riesca a dare un supporto maggiore.

Adesso comincia una serie a Phila, con le loro regole della National che erano attuali quando le città italiane erano governate dai Medici, dagli Sforza e dai Malatesta. Se devo essere sincero odio sempre più l’Interleague perchè credo che non sia equa nei confronti delle squadre di American League costrette a rinunciare ad una mazza potente o a proporre formazioni difensive un po’ raffazzonate. Resto dell’idea cha la regola del DH sia sacrosanta e che debba essere estesa anche nella National, sempre nell’ottica d’avere un’equità competitiva che lascia a desiderare. Intanto, visto che le cose non cambiano proveremo a giocarcela così. Per la cronaca i nostri tre partenti saranno Perez, Eovaldi e Rodriguez. Volete sapere le loro cifre in carriera nel box ? Perez 1/23, Eovaldi 12/151, Rodriguez 0/20. La domanda è di prammatica : ma una cosa fatta così è seria ?

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Tori o agnelli ?

Bullpen … letteralmente “recinto dei tori”, insomma … è un luogo da cui ti aspetteresti che uscissero dei tori, da un po’ di tempo invece dal nostro recinto escono degli agnelli che sembrano pronti per essere divorati e questo, per una squadra che ha maturato qualche ambizione in questo primo quarto di campionato, può essere un bel problema.

Diamo un po’ di cifre : prendendo il mese di maggio il nostro bullpen si pone al 24° posto come ERA, 20mi come HR/9 e così via con giocatori che ormai sono delle tasse da pagare; se posso continuare con questa similitudine fiscale direi che nell’ultimo periodo Matt Andriese si guadagna il ruolo di esattore capo, anche stanotte in gara-1 contro gli Angels s’è impegnato grandemente per mandare a puttane la partita che Pivetta aveva condotto con sagacia, fortuna poi che c’è stato chi sia riuscito a ribaltare la situazione, ma non sempre possiamo resistere a questo insieme di mediocri a cui possiamo aggiungere Brice, Taylor ed altri.

Ma comunque se si resta in cima alla division ci sarà un perchè ovvero un nucleo di partenti che sta offrendo un rendimento assolutamente sopra qualsiasi previsione prestagionale : Pivetta performa, Eovaldi & Rodriguez hanno comunque un rendimento buono, come Martin Perez. Si ci aggiungiamo che Barnes ad oggi se non è il miglior closer della lega è comunque nell’elite assoluta, capirete che il problema sia come chiudere il gap che c’è tra il partente e il closer, purtroppo nelle Minors c’è poco da prendere, i prospetti migliori sono in lista infortunati, speriamo di reggere con questi uomini fino al mercato di luglio e che poi si possa prendere un rinforzino (non come quello del Conte Mascetti).

Ci fosse poi modo di prendere a luglio qualcos’altro penso che tutti noi sceglieremmo un esterno sinistro, ripetete con me E-S-T-E-R-N-O S-I-N-I-S-T-R-O. Guardando la partita di stanotte ho avuto un brivido quando ho visto JD Martinez fare una bella presa sotto il monster, ma facendo fare un movimento abbastanza innaturale al polso. Giuro che se Martinez si dovesse far male giocando nell’outfield io proporrò di fucilare il nostro GM. Se Cordero si continua a dimostrare la pippa che è, si faccia qualcosa al costo di accelerare il passaggio di Duran. Ci tenevo ad illustrarvi gli ultimi 30 giorni di Cordero : è partito con un ragguardevole 1 su 36, poi ha avuto quella partita con Detroit dove ha fatto tre valide (e si capisce perchè i Tigers siano il fanalino di coda), e da lì in poi un altro rimarchevole 0 su 16. Va mo là …

Gente mia … stiamo vivendo una stagione migliore di gran lunga d quella che ci aspettavamo, mandarla al diavolo sarebbe un gran peccato, potrebbe bastare poco per renderla migliore; il cocktail sembra buono, manca solo la scorzetta di limone per renderlo ancora più gustoso; davvero John Henry non vuole nemmeno spendere un extra per un mezzo limone ? Caro John … la Superlega del calcio non te la fanno fare, non potresti tornare a concentrarti un po’ sul baseball ?

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Peso specifico

Ci sono vittorie e vittorie, alcune pesano come barre d’acciaio ed altre invece sono leggere come piume, negli ultimi giorni ce ne siamo accorti anche noi : la vittoria di stanotte in gara-1 a Camden Yards rientra nell’elenco delle vittorie che contano, una prestazione solida contro una squadra che non è composta da fenomeni ma che comunque non regala nulla; invece le due vittorie al Fenway contro i Tigers, specie la seconda, rientrano nell’elenco delle vittorie che contano meno perchè arrivate con prestazioni poco lusinghiere, con più punti interrogativi che risposte, vittorie che hanno fatto dire ad una community come “Over The Monster” : “non abbiamo idea di cosa abbiamo visto … ma hanno vinto i Sox.”

Bullpen … bullpen … ed ancora bullpen, non dico che tutto il discorso vada a cadere lì, ma oramai un bel pezzo della partita si riconduce ai quei malefici inning dal n.6 al n.9 ed in questo settore noi non siamo messi poi benissimo. Ci sono giocatore che non stanno performando come si sperava ed altri che invece sono dei veri e propri casi umani. Tra gli ultimi possiamo annoverare certamente Josh Taylor, sfugge totalmente alla mia comprensione come sia possibile che possa guadagnarsi da vivere giocando al ballgame anzichè lavorando come tutti noi, tra quelli che stanno rendendo meno di ciò che era lecito attendersi c’è Ottavino. Il suo rendimento con molte più ombre che luci è una bella pietra al collo per le ns. ambizioni, per essere sinceri a New York non sembrano sorpresissimi, sostengono che segnali del suo calo di rendimento erano già visibili l’anno scorso, speriamo abbiano torto perchè il ragazzo cucca una cifra discreta ovvero 9 milioni, del roster attuale è il 5° giocatore più pagato. Già la propensione a spendere sembra in calando, se poi quelli spesi si dimostrano investimenti poco redditizi il futuro potrebbe non essere lieto.

Ovvio che con questi chiari di luna i Sox si guardino intorno ed il ritorno di Workman alla “casa madre” è da leggere in quest’ottica. Dal momento che Workman ha lasciato i Sox la sua carriera è andata a ramengo, orrendo sia a Philly che a Chicago, viene da noi per rifarsi una carriera, al momento partirà in Triplo A e poi si vedrà. Mi sembra anche il caso cominciare a porsi domande sulla capacità di scelta di Bloom e del suo staff. Ottavino, Richards, un Kikè Hernandez deficitario, Cordero … che è Cordero, l’anno scorso si prende Peraza che costava più di Holt e rendeva un decimo di Holt, aggiungete Andriese, Renfroe. Finiamola qui … certo che se i Sox dovessero progredire coi giocatori portati dai nuovi vertici a quest’ora saremmo a battagliare con gli orridi Detroit Tigers per il fanalino di coda, fortuna che il core della squadra è sempre presente e conduce la danza. Che il dio del baseball ci conservi E-Rod, Bogey, Vazquez e Martinez.

Mettiamo in archivio questa settimana definita “rollercoaster” che comunque vede i Sox mantenere il suo vantaggino sulle compagne di division, ci sono solo 4,5 partite tra noi e gli ultimi. Guardando avanti notavo una cosa : nei primi due mesi non abbiamo una partita contro gli Yankees, dovremo attendere il 4 giugno per il primo scontro; un po’ mi dispiace perchè sarei stato curioso di vedere la resa di questa squadra nella “Rivalry”, per giocatori che non hanno nel loro passato questa sfida, torniamo un po’ al discorso del diverso peso che certe partite hanno nei confronti di altre. La squadra di quest’anno sta rendendo più di quanto fosse lecito attendersi, le manca un po’ che qualcuno “le provi la febbre” in una battaglia campale. Lì forse vedremo se il nostro vascello può reggere il mare nei momenti tempestosi.

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Lo stakanovista

Nel giorno della festa del lavoro, oddio … in America la festa è in settembre … non a maggio ma non fa niente, dicevo che in questo giorno mi sembra giusto onorare il lavoratore JD Martinez perchè se c’è uno che mette dedizione in ciò che fa, quell’uno è proprio lui. Ricorderete che nel triste 2020 dei Sox spiccò l’altrettanto triste stagione di Martinez; quando gli fu chiesto ragione del drop nelle prestazioni la sua risposta fu perentoria, secondo lui il non aver potuto svolgere le infinite sessioni video che si propinava a causa delle restrizioni Covid aveva fatto deragliare la stagione. Ci avete creduto ? Non ci avete creduto ? Non lo so … fatto sta che quest’anno, ritornato alla sua routine degli anni scorsi, è tornato il solito JD con lo swing tempestoso, lo stesso JD che non vinse l’MVP nel 2018 solo perchè Betts fece il marziano. Quarto come average, primo negli HR e primo negli RBI, questo è lo score al momento attuale del nostro slugger, a me dispiace solo che debba giocare ogni tanto anche in difesa; per lui quest’anno ci sono già cinque partite nell’outfield, il motivo è ovviamente l’inconsistenza di Cordero e Renfroe, attenzione però che il “doppio incarico” non lo distragga dal suo impegno primario.

Per il resto il tempo passa … e i Sox sono sempre più o meno alla stessa quota di classifica … anzi meglio. Come riportato da voi anche nella bacheca messaggi, i Sox hanno chiuso questo aprile col miglior record delle MLB. E se lo avessi pensato un mese fa probabilmente avrei visto arrivare a casa mia dei signori vestiti di bianco con l’idea di mettermi delle curiose camicie con le maniche arrotolate di dietro. In questo quadro quasi idilliaco il momento clou della settimana per me è stato nettamente il capolavoro di Pivetta & Soci nel Queens; fare un punto ad un fuoriclasse come DeGrom è nella norma, subirne zero contro una squadra che comunque ha Alonso, Lindor, Conforto è sublime. Complimenti a chi s’è accorto di Garrett Whitlock nel Rule-5 draft, godimento maggiore nell’averlo portato via agli Yankees. Certo che con un attacco che offre un rendimento stabile solo da 4 o 5 giocatori occorre che il monte faccia più di ciò che era lecito aspettarsi, al momento per esempio i Sox sono ad un irreale 4* posto nelle WAR prodotte dal monte, oppure ad un ancor più irreale 2°posto negli HR subiti. Se poi il monte reggesse il colpo fino al momento del ritorno di Chris Sale … beh … allora …

Dicevo prima dell’inconsistenza dell’attacco, dovuta in primis a qualsiasi outfielder che non si chiami Verdugo. A causa di ciò presterò un occhio supplementare alla stagione delle Minors che finalmente inizierà nei prossimi giorni. Se chiedete a qualsiasi abitante del New England qual’è il giocatore che seguirà nelle Minors la risposta sarà unanime : Jarren Duran. Dire che abbiamo bisogno di sangue fresco nel campo esterno è palese; non bisogna mettere pressione al ragazzo reduce, come tutti i minor-leaguers, da un 2020 di impiego ultralimitato, per lui una trentina di partite nella lega invernale portoricana. Detto ciò, comincerà a Worcester, ma se a metà stagione facesse vedere che le promesse possono essere manutenute avremmo un rinforzo quasi necessario per la seconda metà dell’anno, la sua velocità super sulle basi ed anche un bastone che è migliorato sono una promessa di rinforzo per un gruppo di esterni che ha 2 se non 3 giocatori che meriterebbero un bel DFA – Designed for Assignment.

Comincia così il mese di maggio, un mese con un calendario non impossibile, almeno ad un primo sguardo. Buttando un occhio al futuro ci si accorge invece che avremo un giugno molto più in salita. Ergo bisognerebbe mettere un po’ di fieno in cascina in previsione di tempi peggiori. Certo che sono dei bei discorsi da fare per un team che era accreditato di una ventesima posizione. Ce ne dite ?

 

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Il mondo dei sogni

Primo tentativo : riempirsi di pizzicotti. Risultato : un livido sull’avambraccio

Secondo tentativo : rovesciarsi addosso una secchiata di acqua ghiacciata. Risultato : un incipiente raffreddore.

Terzo tentativo : bersi un bricco di caffè. Risultato : un’insonnia conclamata (e poi io sono un italiano atipico … odio il caffè)

Insomma amici … anche provandole tutte non mi sveglio, sto sognando, e non capisco come sia possibile che in questo sogno, alla mattina del 15 aprile, la squadra col miglior record dell’American League siano i Boston Red Sox. L’immenso Manlio Scopigno, che condusse 50 anni fa il Cagliari allo scudetto, disse che mai si sarebbe aspettato di vedere Niccolai via satellite quando il Re degli autogol fu chiamato in nazionale. Io, molto più modestamente, mai mi sarei aspettato che in testa ad un campionato ci fossero Arroyo, Franchy Cordero, Martin Perez e compagnia cantante.

OK … OK … OK … Sono state giocate solo 12 partite che fanno il 7,4% dell’intera stagione. Ci sono altre 150 partite ed il nostro “io logico” non può concepire che quest’insieme di giocatori un po’ così possa reggere in questa posizione. Però … nel frattempo … mentre attendiamo il calo fisiologico abbiamo una sola cosa da fare : DIVERTIRCI COME DEI PAZZI. Ragazzi miei … godiamoci il momento totalmente inatteso e mettiamo da parte questo spirito positivo per i momenti bui che arriveranno

Se credete che oggi riesca a scrivere qualcosa di tecnico vi sbagliate di grosso, perchè non so capire cosa stia succedendo : si vincono le partite strette e quelle simil-vendemmia. Si vince a 9 inning, ma anche a 7. A volte con la difesa ed a volte bombardando, partendo sparati o semmai aspettando il crollo del pitcher come Berrios ieri sera. Davvero … non so cosa pensare … boh … posso solo credere che conti l’uomo nel dug-out. E’ odioso autocitarsi, quando nel pezzo di presentazione della stagione scrissi che il nostro miglior acquisto era stato Cora ovviamente trasmettevo grande fiducia in lui … anzi … solo in lui. Ma questo è troppo, caro Alex ! Davvero troppo !

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Facciamo un poster ?

Come scrivo nel titolo ci sarebbe quasi il materiale per fare un poster. Con quale immagine ? Per agevolarvi ve la metto qui sotto

Non so quanto durerà la cosa, forse anche solo queste 24 ore, ma vedere una classifica dove i nostri sono al primo posto e quelli col pigiamino a righe chiudono la fila è una di quelle cose che rendono la colazione della domenica mattina ancora più gustosa.

La squadra batte abbastanza bene, più di media che di potenza per la verità, ma sappiamo che non abbiamo, Martinez escluso, degli slugger. Quindi i punti vanno costruiti, cosa che non è mai facile, con pazienza ed applicazione. Se vogliamo guardare alle cose che non vanno possiamo aggiungere che, dato che non siamo lo squadrone di bombardieri questa benedetta pazienza ed applicazione è merce davvero rara per uno dei nostri titolari, uno di quelli che dovrebbe guidare il nostro futuro.

Se non si fosse capito di chi sto parlando ve lo esplicito subito : Rafael Devers mi fa impazzire, nella stessa partita può fare tutto … ed il contrario di tutto. Stanotte è stato capace di addormentarsi sulle basi riuscendo a farsi piccionare, ma permettendo ad un compagno di segnare mentre lui evoluiva in ballerina, si è scordato il conto degli out in un’altra occasione … poi ovviamente ha sparato un HR che rischiava di spedire in orbita la biglia, oltre a fare altre belle cose. E’ come una bomba dal potenziale enorme, solo che è impossibile da settare col timer, non sai mai quando può esplodere, può deflagrare nel campo degli avversari, ma può anche esploderti tra le mani. Vi potrà sembrare che insisto un po’ troppo spesso su di lui, ma se lo faccio è perchè solo un ipovedente non si accorgerebbe del potenziale che possiede, questo ha tutto per eccellere, basterebbe stare un po’ lì con la testa.

Per il resto la squadra sembra proprio il “Cora’s team”; resiliente come nei giorni migliori e con scelte che a volte stupiscono, per esempio mai mi sarei immaginato Andriese (fino ad ora il Calimero del nostro bullpen) impiegato al decimo inning. Per chiudere invito tutti ad incrociare le dita per JD Martinez, non impiegato ieri perchè in “protocollo Covid”; JD ha quello che viene definito un raffreddore, ma per gli stringenti ed ovvi protocolli deve sottoporsi al tampone prima di tornare ad essere eleggibile, tampone che dovrebbe essere fatto oggi. Per noi farà un mucchio di differenza se il motivo del malanno sarà il maledetto virus o se sarà l’aria condizionata furiosa che chiunque sia stato negli USA ha potuto sperimentare in qualsiasi hotel o ristorante. Forse l’inizio  di stagione “normale” ci aveva fatto scordare il particolare che siamo sotto ancora una pandemia che non da tregua, le squadre non devono solo fare i conti con tendini, ginocchi e polsi infortunati; il malefico virus può cambiare in un nonnulla l’equilibrio del campionato, un motivo in più per odiarlo con tutte le nostre forze.

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Eppur si vince … ogni tanto …

Mi ero ripromesso di scrivere solo dopo la prima vittoria, diciamo pure che ho dovuto attendere un tempo maggiore rispetto a quello che mi sarei aspettato. Da queste prime quattro ci aspettavamo certamente un raccolto migliore, la sweep subita dagli Orioles (squadra ritenuta una delle due o tre peggiori) è stata una secchiata di acqua ghiacciata per una tifoseria che già non ha molti motivi di speranza.

Cosa abbiamo visto in queste quattro partite ? La premessa di fondo è che ovviamente il campione statistico è troppo piccolo per trarre delle linee di tendenza ma diamoci lo stesso un’occhiata. Il monte di lancio sta facendo il suo : tre partenti su quattro hanno retto bene il campo, nonostante perduri l’assenza di E-Rod; Tanner Houck a me è piaciuto, sebbene tutti (lui per primo) dicano che è un lanciatore che necessita di un ulteriore sviluppo sotto forma di arsenale di lanci più vario. Garrett Richards invece è da mani nei capelli, se ci aggiungiamo che anche nello Spring Training aveva destato molte perplessità (eufemismo) diciamoci pure che il suo travaso a Boston sta andando malino. Il bullpen è quello che è, Barnes dovrebbe tornare a breve, non male il nuovo acquisto Sawamura, Matt Andriese fa capire perchè i Rays se ne siano liberati in fretta negli anni scorsi, ma mi riservo di dare giudizi tra un po’ visto l’esiguità degli inning lanciati.

L’attacco dei Sox fino ad ora porta un unico nome agli onori della cronaca, abbiamo un JD Martinez che, come Fausto Coppi, sembra “un uomo solo al comando”. Anche se la sua maglia non è biancazzurra come quella dell’immortale airone di Novi Ligure, viaggia a 5 extrabase in 4 partite. Il problema è il resto, per esempio il duo Devers – Dalbec che fino ad ora viaggia con un ragguardevole 0-su-21. Sapete una cosa ? Comincio ad averne un po’ le scatole piene di Devers, gli swing sembrano sempre presi un po’ a casaccio ed in difesa ha già al passivo un buco che è costato parecchio in gara-2 con Baltimore. Sta migliorando Devers oppure il suo plafond è questo ? Dei buchi in difesa ne abbiamo già parlato, idem del rendimento offensivo sempre erratico, direi che è ora di salire di un livello oppure resterà il classico “mezzo giocatore”.

Per ora è tutto, sapevamo che ci sarebbe stato da pedalare in salita, dopo quattro partite è dura capire se stiamo parlando di una salitella appenninica che potrei fare anch’io oppure se siamo davanti al mostro Zoncolan. Cora ha un compito che mi sembra abbastanza improbo, c’è solo da lavorare, lavorare … ed ancora lavorare.

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La gioia dell’inizio

Anche se non si sa bene cosa attendersi da questa squadra, siamo al momento nel quale la gioia per il fatto che finalmente si aprono le danze è certamente maggiore di tutti i dubbi, di tutte le problematiche che nell’ultimo biennio ci siamo posti. Vedere partite vere è un sollievo in questi giorni, nei quali qualsiasi cosa che strappi un sorriso è preziosa come acqua nel deserto. Ed il fatto che cominci un campionato in modalità quasi normale è comunque di conforto e speriamo che presto il Fenway possa aprire le porte per l’intera capienza e non limitarsi ai 4500 fortunati che potranno assistere all’Opening Day

Vi dicevo nell’inciso iniziale che non so cosa aspettarmi da questa squadra, forse vi sto dicendo una bugia, nel senso che non mi aspetto certo playoffs o titoli ancora superiori, ma tra il non andare al playoff lottando ed il farlo sbracando in maniera ignobile c’è un mare di differenza. Io credo che la presenza di Alex Cora (il nostro vero acquisto dell’inverno) sia una garanzia che le cose vengano almeno fatte bene, non gli si potrà chiedere di trasformare il piombo in oro, gli alchimisti c’hanno provato per secoli con risultati modestissimi, però mi aspetto che non si veda quel “andare a fondo col sorriso” che nel 2020 era la nota dominante del nostro dugout.

L’unico dubbio su questo modo d’agire è che mi sembra che si costruiscano delle edizioni dei Sox che possono durare un anno per l’altro, politica che sembra ormai consolidata dalle ns. parti. Attendiamo la crescita dei nostri virgulti e nell’attesa si prendono onesti mestieranti con contratti massimo biennali perchè ovviamente non si vogliono più spendere molti soldi con contrattoni di lunga durata. Così abbiamo un team zeppo di bei giocatori di complemento senza però che ci siano più quei fuoriclasse che indicavano la rotta, giocatori di complemento che poi l’anno prossimo potrebbero essere altrove … e come Penelope dovremo ritessere la nostra tela.

Play ball … quindi ! L’ordine di merito aggiornato sul sito MLB continua a metterci in 20ma posizione, ben staccati da Yankees (3°), Rays (8°), Blue Jays (9°). Il compito è di provare a sovvertire questi pronostici il più possibile, cercando di rianimare una tifoseria che da un biennio sente solo parlare di payroll e non di baseball giocato. Abbiamo bisogno di esaltarci un po’, di vedere un’inversione di tendeza, perchè di tornare ad essere gli “adorabili perdenti” che siamo stati per decenni invece non ne abbiamo alcuna voglia

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Il campionato che non c’è stato

Stasera quindi il campionato che i Sox non hanno giocato, o che per meglio dire hanno trasformato in una estensione dello Spring Training, terminerà e si tireranno le somme per cercare di capire quali prospettive future avremo, quali giocatori salutare e quali invece accompagnare alla porta pur con un grosso punto di domanda su quale possa essere il 2021 per il baseball, in un contesto sanitario che spinge doverosamente molto in avanti l’apertura degli stadi.

Già … la malefica pandemia … ha quasi azzerato il campionato 2020 ed io faccio ancora fatica a capire quale valenza tecnica abbia un campionato così corto e rischia di avere una grossa incidenza anche sulle squadre per il 2021; coi proventi legati agli stadi (biglietti, merchandising, ristorazione, etc. etc) in fortissimo dubbio anche per l’anno a venire non credo che ci siano molti team disposti ad ipotecare cifre da capogiro sui giocatori, per farla breve … per un giocatore è l’anno sbagliato per diventare free agent (per esempio penso a JBJ) oppure è meglio per chi ha diritti di opzione (ogni riferimento a JD Martinez è voluto) non farli valere a meno che non si sia assolutamente sicuri di avere un contratto altrove. Come si evolverà la cosa lo vedremo tra un mesetto, ma non credo sia difficile immaginare che JD non faccia valere l’opzione e resti a Boston (visto anche il campionato insufficiente che ha fatto) e che JBJ possa anche essere disposto ad un contratto “corto” in modo da tornare free agent per il 2022 … ed in quel caso i Sox potrebbero anche essere interessati.

Dicevamo delle audizioni che sono andate in onda in queste 60 partite dei Sox. Ovviamente un nome ora sulla bocca di tutti è Tanner Houck. Quando è stata l’ultima volta che un lanciatore prodotto dalle nostre Minors abbia così impressionato al debutto ? Mi viene in mente Buchholz che fece una no-hit alla seconda partita, ma stiamo parlando di 13 anni fa !!! Poi c’è stato qualche sprazzo di Doubront, ora miseramente finito tra campionato messicano e venezuelano, poi il nulla cosmico … il vuoto assoluto. Io vi giuro una cosa, con Houck ho quasi paura di sperare e solo il dio del baseball sa il bisogno che avremmo di sviluppare un lanciatore valido in casa, senza bisogno di impegnare montagne di dollari in free-agent che se poi falliscono o si infortunano ti lasciano a piedi come noi quest’anno. Per un po’ di valutazioni estese vi rimando poi a thread futuri dove proverò di analizzare la stagione in maniera più articolata.

Se sul monte le azioni di Houck stanno crescendo, in campo ci siamo lustrati gli occhi con l’inizio di Dalbec; la situazione per il futuro del nostro infield è assai fluida, il suo futuro potrebbe essere in prima, ma considerando che la difesa del sacchetto di terza da parte di Devers è sempre meno convincente non bisogna escludere uno switch tra i due, tenendo anche presente che c’è anche Chavis che, seppur reduce da un’annata orrenda, non mi sento di buttare ancora tra i rifiuti. L’altro che ha saputo sfruttare bene “l’audizione 2020” è Alex Verdugo, la partenza di Betts è uno shock dal quale non mi sono ancora ripreso, almeno però in cambio qualcosa abbiamo ottenuto, a Verdugo il compito improbo di farci passare la Mookie-nostalgia e la responsabilità di essere oggi la nostra certezza nell’outfield con JBJ (forse) ai saluti e con Benintendi diventato un oggetto misterioso.

Sulla guida tecnica dirò qualcosa più avanti, anche se chi ha avuto la pazienza di leggermi in passato sa bene chi vorrei avere come manager nel 2021; invece vorrei dire qualcosa sulla proprietà. Ho letto con un certo fastidio la settimana scorsa un’intervista a Tom Werner che ha definito “disappointing” la stagione 2020. L’intervista mi è sembrata risibile perchè l’annata deludente è stata tale in primis a causa della scelta della proprietà di ridurre il monte stipendi; la scelta era assolutamente legittima, ma il risultato di tale scelta era abbastanza ovvio, quando ti affidi a Mazza, Osich e compagnia cantante è dura poi aspettarsi granchè. Il 2021 sarà un anno importante anche per capire se la spinta propulsiva, che l’attuale proprietà ha portato ad una franchigia che prima di loro appariva decotta e stracotta, è ancora presente. Non nascondo il dubbio che John Henry & Soci, essendo anche proprietari di un marchio di importanza planetaria e vincente come il Liverpool, possano aver pensato di ridurre l’impegno a Boston. Lo sapremo a breve, se tra un mesetto o due sentiremo un discorso tipo : “vogliamo restare sotto la soglia di … X dollari “, allora possiamo anche pensare ad un futuro da Cincinnati Reds o Seattle Mariners, franchigie rispettabilissime … ma che fanno i playoffs una volta ogni decennio. Un futuro che mi pare decisamente poco eccitante.

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