Un punto muove la classifica

Tipica frase del nostro calcio, specie di quello votato ad un sano catenaccio anni ’60. Io ho sempre detestato i pareggi, non a caso amo degli sport che il pareggio l’hanno abolito o non l’hanno mai concepito; il baseball, che è uno di questi sport, reintroduce il pareggio in un certo senso nelle serie con un numero di partite pari.

Ma, nonostante la mia idiosincrasia per i pareggi, questo 2-2 con gli Orioles lo porto a casa con una moderata soddisfazione, il risultato è ancora sub-judice visto che il match al Fenway deve essere ancora ufficialmente chiuso, ma lo do ormai per acquisito … e se qualcuno vuole darsi una toccatina sui gioielli di famiglia può tranquillamente farlo. Un pareggio che, come nel calcio dei Nereo Rocco ed Helenio Herrera, serve ai Sox per mantenere la posizione muovendo la classifica di quel tanto che basta per resistere in prima posizione, che a questo punto dell’anno conta poco o nulla ma fa morale.

Onestamente un motivo in più per accettare il pareggio con un mezzo sorriso è che, essendo sotto 2-1 e con Masterson schedulato sul monte per gara-4, ci stava di beccare la sconfitta 1-3. Già … ma perchè eravamo passati in svantaggio nella sfida ? Lo eravamo perchè, di nuovo, la nostra rotation s’è mostrata molto inconsistente, stavolta è stato il turno di Porcello di toppare in maniera clamorosa e già c’è chi comincia a dire che l’extention fattagli firmare sia stata eccessiva. Abbiamo capito che la stabilità di rendimento dei nostri “cinque” non è il massimo, comincio a credere che il problema non sia l’assenza dell’asso sulla quale stiamo discutendo da quando mangiavamo le caldarroste, ma la consistenza media del pacchetto.

Non so se cominciano ad esserci dei dubbi, ma m’ha fatto specie la partita di Buchholz l’altro giorno, partita fatta passare dai più come una buona partita. Io ho un concetto profondamente diverso per le buone partite, 11 valide in 6 innings sono tanta roba, sembra quasi che si stia tentando un’opera di auto-convincimento per inculcarci che le cose vanno meglio di quello che i nostri occhi percepiscono. Non lo so … fatto sta che il nostro team composto (in teoria) di ground-ball pitchers becca qualcosa come 15 HR (terza peggior squadra) e la media ERA dei partenti è (nettamente) la peggiore tra tutte.

Una attenuante, che mi pare conclamata, è che i nostri partenti restano sul monte un po’ troppo. Farrell continua a mostrarsi lento nei cambi, capisco che a questo punto dell’anno non si voglia sovraccaricare di lavoro un bullpen che ha comunque qualche punto interrogativo di troppo, ma fatto sta che anche ieri sera Porcello è uscito troppo tardi (almeno 2 uomini di troppo), cercando di lucrare un inning abbiamo affondato una partita che comunque sembrava un scialuppa avviata verso gli scogli.

Inizia quindi una nuova settimana on the road, la prima sortita verso i rinnovati Rays e poi rendiamo la visita agli Orioles nel sempre meraviglioso catino di Camden Yards; non so se sono stato colpito da una forma aggravata di “pareggite” ma portare a casa un onesto 3-3 da queste sei partite non mi sembrerebbe malaccio. A proposito … leggo proprio ora che gara-4 contro gli Orioles è stata dichiarata chiusa e quindi il pareggio con gli uccellini del Maryland è ufficiale. Dalla loro nuvoletta Nereo Rocco ed Helenio Herrera certamente approvano.

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Grasso che cola

Terza serie giocata e terzo 2 a 1 per noi … e sono sempre più convinto che sia un risultato che meriterebbe caroselli coi clacson, forse esagero ma il 6-3 che compare nella nostra classifica mi sembra un gran bel risultato, il nostro piano di battaglia mi pare chiaro : si tratta di resistere con questo personale arrivando a fine luglio in condizioni di classifica buone sperando di ricevere un boost da un affare nel mercato estivo o dalla crescita di qualche ragazzo dalle minors.

Già detto così sembra facile, l’attacco macina … eccome se macina, produce tanto, fa passare serate complicate a pitcher di primissima fascia ed è difficile da fermare perchè non è il classico team con un paio di punte ma è profondo nella sua pericolosità : Ramirez si diverte come un bimbo a Gardaland, Pedroia col polso nuovo è un terminator, Betts fa … il Betts e Holt fa … l’Holt; insomma da questo lato del campo il sole splende come meglio non potrebbe.

Già … ma c’è anche l’altro lato del campo. Chi ha avuto la pazienza di leggermi nei cinque anni di vita di questo blog ha certamente capito che io ho un occhio di riguardo per l’attacco. Che sia calcio, basket, baseball o anche lo storico ruzzolone, io credo che le squadre debbano essere costruite col 60% di attacco ed il 40% di difesa; solo che quel 40% di difesa ci deve essere, nel baseball quel 40% è rappresentato per la parte predominante dal monte di lancio e sebbene non mi aspettassi certo faville dallo staff assemblato quest’inverno, la realtà fino ad ora è anche peggio delle pur scarse mie aspettative; tanto per darvi qualche cifra spicciola prima di stasera i nostri starter erano posizionati al 23mo posto come media ERA e dopo la prova orripilante di Miley stasera dovremmo scendere ancora di parecchio … e fortuna che le squadre sono solo trenta sennò chissà dove arriveremmo.

OK … mi aspetto l’obiezione, ovvero che questi dati statistici sono molto volatili dato che abbiamo giocato ancora una parte infinitesimale della stagione. Vero … ed aspettiamo un attimo prima di tirare fuori sentenze già passate in tre gradi di giudizio. Però non possiamo nasconderci dietro un dito : fino ad ora … ripeto … fino ad ora quello che doveva essere il nostro punto debole si sta mostrando davvero tale e reggiamo grazie all’attacco e grazie ai regali che qualche benefattore ci fa, tipo ieri sera quando il meraviglioso Jerry Remy ad un certo punto ha urlato : “it’s Christmas Day !!!”

Quindi … alla fine mettiamo questo fieno in cascina che tornerà buono più avanti, un giorno di riposo e poi una serie importante contro gli Orioles, probabilmente una squadra un po’ più debole dell’anno scorso, il Cruz che sta facendo il fenomeno a Seattle è difficile da sostituire, ma una squadra che negli ultimi anni ha assunto il ruolo che avevano i Rays ovvero “quelli che fanno i fenomeni contro i Sox”

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Finalmente a casa

Nelle partite domenicali ci sono state ben 12 vittorie in trasferta su 15 incontri … no … la nostra non ha visto la vittoria della squadra in trasferta … proprio no … ci sono state anche quattro partite finite agli inning supplementari … anche qui non ci siamo … la possibilità che il match nel Bronx andasse ai supplementari è tramontato dopo circa venti minuti … vabbè è andata così, come dicevano i saggi di una volta “one of these nights” 

Via … toglietevi dalla faccia quel volto ingrugnito, è lunedì mattina, abbiamo preso una ripassata ma non tutto gira male, anzi direi che sono più le cose che vanno bene rispetto a quelle che vanno storte, prendiamo le cose buone dalla trasferta nel Bronx prima di rituffarci stasera tra le amate mura del Fenway.

Anzitutto abbiamo portato a casa la seconda serie in trasferta su 2, una cosa questa che non era poi così frequente l’anno scorso, abbiamo messo in evidenza alcune individualità, come per esempio la prova davvero bella di Kelly in una partita che non è mai da prendere sotto traccia, assolutamente preciso nel trovare con continuità la parte bassa dell’area di strike e comincio anche ad appassionarmi a Ramirez 2.0 che vedo incidere molto bene col bastone. La cosa però che ho apprezzato di più è l’apporto dato dai bench players nel match di sabato. Con una maratona la sera prima abbiamo dovuto chiedere rinforzi ed i rinforzi sono arrivati, Nava ed Holt hanno portato a casa l’incontro col secondo che dopo una settimana nella quale era rimasto nel dug-out come spettatore non pagante ha fatto di tutto e di più, quando si dice il “farsi trovare pronti”; se saremo capaci di gestire le tensioni che inevitabilmente nasceranno la profondità può essere una grande risorsa.

Lo so … lo so … io potrò scrivere per ore delle cose buone che abbiamo visto e tutti mi direbbero : “e Clay Buchholz ???” Ragazzi … Clay Buchholz è questo, lo è sempre stato e lo sarà fino al giorno del giudizio. E’ un giocatore di talento, secondo me anche superiore a Lester tanto per dire, solo che non è continuo, non passa per essere un “cuor di leone” e come scrivevo l’altro giorno non è mentalmente saldissimo; quello che mi preoccupa non è che Buchholz abbia preso una randellata ieri notte, capita a tutti di beccare la serata stortissima specie ad inizio stagione, quello che non m’è piaciuta è la dichiarazione del post-partita : “l’anno scorso erano tutte giornate come queste.” E’ su questo che non ci siamo … avrei voluto un discorso tipo : “l’anno scorso andava così, ma quest’anno farò di tutto perché vada diversamente.” Speriamo ragazzi, Buchholz è come una bomba con la spoletta di durata imprevista, può esplodere addosso agli avversari, ma può esploderci in mano.

Torniamo finalmente a casa, stasera si riapre il Fenway, bella serie con Washington, squadra tra le favorite al titolo National, squadra però partita un po’ col freno a mano tirato. Washington ha vinto al pelo una partita coi Phillies dopo aver perso le prime due, hanno tanto roba sul monte, un bel 2 su 3 sarebbe un gran bel risultato.

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Al freddo nel Bronx

I nostri escono dalla ghiacciaia di Philadelphia con 2 vittorie, raccogliendo quello che era nei nostri pensieri, giocando un baseball comunque di fattura eccellente e sopravvivendo anche alle regole anti-diluviane della National League che, giova sempre ricordarlo, ci portano via uno a turno tra Ortiz e Napoli. Il baseball giocato a temperatura polare non credo che abbia inciso molto nell’andamento delle partite, forse l’unico momento che nel quale con un meteo diverso poteva cambiare la storia è stato il mancato fuoricampo al termine di gara-2, però archiviamo la trasferta a Phila con una moderata soddisfazione, ci sarà stata un po’ di sf…ortuna in gara-2, ma bisogna anche essere onesti ed ammettere che in gara-3 nell’inning “buono” abbiamo avuto 3 singoli interni ed il triplo di Bogaerts che possiamo annoverare tra i bloopers.

Ed ora New York … già … per concludere la “vacanza” i nostri si sorbiscono una tre giorni nel Bronx, sono ormai due mesi che i Sox sono partiti da Boston ed credo che sognino il ritorno tra le mura amiche, ammetto che avrei preferito una serie diversa, ho forse paura delle ombre affrontando gli Yankees, questi Yankees ? Come contributo alla discussione volevo postare un articolo letto oggi : http://www.weei.com/sports/boston/baseball/red-sox/john-tomase/2015/04/10/its-ok-feel-sorry-yankees-because-theyre-nowhe

Non lo so … i nostri avversari sono davvero una compagnia di vecchie attrici da operetta non più al passo coi tempi ? Io temo un po’ queste semplificazioni, mi sembra tutto un po’ troppo facile, sarà che abbiamo mandato giù troppi rospi da quelle parti ma faccio una fatica enorme a pensare nei termini dell’articolo di John Tomase. Non a caso ho messo queste righe poche ore prima di gara-1 nel Bronx, son curioso di vedere quale sarà l’approccio in campo dei nuovi, i Sandoval o i Ramirez, vedere quale sarà il loro ingresso in quella che resta una grande rivalità, sebbene forse con un tono un po’ più basso rispetto ad un recente passato.

Chissà … tanti volti nuovi da noi ma anche tanti da loro, non siamo più alle guerre stellari di un decennio fa ed onestamente il pathos che c’era affrontando Mussina, Posada & Soci non c’è scontrandosi con Eovaldi e Gregorius, se poi questi giovani epigoni varranno i vecchi draghi del passato è un discorso che vedremo tra un po’. E’ inutile … io non riesco a pensare ad una sfida coi pigiamini come fosse un match normale. Non ce la faccio proprio …

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Abbiamo visto Opening Game peggiori

Prendo il titolo dal post del nostro severo censore Davide, davvero abbiamo visto degli Opening Game peggiori; butto giù un po’ di note in libertà, forse mancherà un filo logico ma oggi ho solo il tempo per buttar giù una cosa di getto :

1) Ovviamente non eravamo dei brocchi prima e non siamo dei fenomeni ora, la stessa cosa la potete riferire per Clay Buchholz, l’altro giorno scrissi che i Sox sono una squadra con un range di vittorie amplissimo, stessa cosa per il rendimento di Buchholz, capace di fare annata da Cy Young (qualcuno si ricorderà il rendimento del 2013 prima dell’infortunio) e capace di lanciare della fuffa, se sano e se libero dalle sue tare mentali Clay Buchholz è di primissima fascia, se poi mi dite che il se è grande come le praterie canadesi avete perfettamente ragione.

2) Da rivedere il tutto con squadre più forti. Vero … i Phillies sono dati da tutti i pronostici come i legittimi candidati al 5° posto della NL East, l’altro giorno lessi un’intervista dell’imperscrutabile Ruben Amaro che diceva d’aspettarsi che la sua squadra avrebbe fatto pochi punti. Credo che su questo abbia fatto centro in pieno. Davvero una franchigia che sembra aver perso la strada … ah … per vs. informazione … sembra che anche i Rangers dopo l’infortunio serissimo di Darvish abbiamo bussato a casa Amaro per imbastire una trade per Hamels, lo scambio è tramontato (sembra) dopo richieste fuori dal mondo come contro-partita. A Phila sono davvero strani

3) Il mio MVP dell’Opening Game è il dott. Matt Leibman. Chi è costui ? Semplice … è colui che ha operato il polso di Pedroia. Ve l’ho già scritto altre volte : io mi aspetto una annata da All-Star sia da Pedey che da Napulè se restano in salute

4) Ramirez (in età più giovane) aveva fama di essere un fenomeno con una pessima attitudine al lavoro ed allo stare in una squadra. Gli anni passano per tutti e sembrano passati anche per lui, in tanti dicono che sembra un altro, soprattutto sembra uno che salta di gioia per essere tornato a casa. Spero tanto di non sbagliarmi, un latino-americano che sbarella a Miami e Los Angeles e fa il bravo soldatino a Boston sarebbe una storia bellissima.

5) La Porcello-trade. Anzitutto diciamo che i Sox (e Porcello) sono delle simpatiche canaglie, non più tardi di 24 ore fa han fatto uscire una bella nota congiunta dove annunciavano che di estensioni se ne sarebbe parlato dopo la fine della stagione. Scherzone !!!! Dico la mia : mi sarei aspettato che Porcello potesse volere una durata maggiore, i Sox pagano anche molto, ma non vogliono farlo per troppi anni. Li vale quei soldi ? Secondo me sì … potreste dirmi che le sue cifre passate non valgono quei soldi. Però tenetevi in mente che tutti (ma proprio tutti) dicono che era anche vittima d’una difesa (quella dei Tigers) che sbarellava parecchio, se Pedroia continuerà a parere le palle come fosse Yashin come faceva ieri sera anche le cifre di Porcello caleranno assai. E poi … figurate se un romagnolo come me non vuole Porcello, dalle mie parti abbiamo fatto del maiale una parte centrale della nostra civiltà (culinaria).

Una è andata … 161 to go.

Statemi bene fratelli

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E come sorpresa nell’uovo la MLB

Buona Pasqua miei confratelli della Red Sox Nation !!! Quest’anno come regalo ci troviamo l’inizio dell’overdose di partite che ci porterà fino all’autunno … e nella nostra speranza, come in quella dei tifosi di almeno altre 29 squadre, contiamo di arrivare a giocare nella fase inoltrata dell’autunno. E se poi le nostre speranze siano realistiche o meno è tutto un altro discorso.

Purtroppo manca ancora il playball iniziale e già abbiamo perso un uomo. Vazquez, come ormai era scontato, ha dovuto sottoporsi al Tommy John Surgery e se lo vedremo nel dug-out nel 2015 sarà solo per una visita ai compagni. Brutta cosa per noi e bruttissima per lui dato che era un giocatore in crescita come pochi altri, andremo quindi alla guerra con Hanigan titolare e Sandy Leon come back-up. E’ vero che nel nostro piano di guerra al catcher era assegnato lo spot n.9 del lineup, quindi non è che offensivamente veniva richiesto granchè a questo giocatore, quindi si dice che non dovremmo subire molto in termine di potenza mancante. Vedremo cosa succederà, certo non sarà uno scherzo per Hanigan, giocatore da 60 partite, posizionarsi sulle 120/130. Da Leon invece aspettatevi 30 partite di difesa eccellente (detto da chi lo conosce) e di attacco simile a quello che potrebbe mettere in campo mia madre.

Piuttosto, prima o poi, qualcuno spiegherà il motivo di questa “moria” di gomiti, non si contano più i giocatori che si sottopongono al TJS, chiaro … non sono conseguenze drammatiche come capita nel football con molti giocatori che arrivano ai 50 anni col cervello spappolato a forza di commozioni cerebrali, però non sarebbe male che la Lega cominciasse a studiare il caso ed a porre dei correttivi, sempre ammesso che ci siano.

C’è poi l’altra questione, ovvero l’ingorgo in campo esterno, ingorgo risolto mandando Rusney Castillo in Triplo A. Sappiamo tutti che questa cosa potrebbe anche essere simbolica o poco più, certo che però fa abbastanza specie vedere un giocatore con un contratto così pesantuccio spedito a Pawtucket. La trade che doveva servire a liberare lo spazio non è mai arrivata e onestamente non so dirvi se a causa di richieste eccessive nostre come contropartita o semplicemente perchè nessuno era interessato a Victorino o a Craig. Certo che in questi casi si capisce anche il motivo della ritrosia della nostra dirigenza ai contratti lunghi. Shane Victorino, che aveva un contratto triennale, non quindi eterno, tiene un po’ bloccato un giocatore che deve salire come Castillo.

Non c’è tantissimo altro da aggiungere, qualche altra notiziola come Barnes giù, Wright e Layne in prima squadra e poi potremo concentrarci sul campo, dato che sto scrivendo all’ora di colazione di sabato mancano circa 60 ore a quando i nostri saliranno in campo a Phila. Pronostici ? Manco per idea !!! Ho buttato un’occhiata alle quote degli allibratori di Las Vegas, continuano a vederci come squadra assolutamente credibile per il titolo divisionale, spero tanto abbiano ragione loro; anche i siti di statistiche avanzate, che detesto ma che sto cominciando a guardare perchè devo conoscere il mio nemico, ci danno assolutamente in corsa, anche qui spero ci prendano meglio di come fecero l’anno scorso. Non lo so … abbiamo un range enorme di possibilità, possiamo stare tra le 70 e le 95 W comodamente, credo siamo una delle squadre più indecifrabili di sempre, tanto per dare un’idea … gli Yanks è impossibile infilino una stagione da 70 ma come “best case scenario” non hanno il nostro totale. Poche storie … ancora poco e si comincia … giù l’elmetto e via !!!

L’ITALIAN RED SOX NATION E’ PRONTA PER LA TRINCEA ??? 

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Finalmente è finita

La cosa migliore di questa regular season 2014 è che finalmente è arrivata a conclusione, lo ammetto … non ne potevo più, è stata una di quelle occasione che fanno diventare difficile ribattere a chi ti dice che il baseball è una barba. Il baseball no … non è una barba, anzi è uno spettacolo coinvolgente e ditemi quanti spettacoli sportivi sono più divertenti di Kansas City-Oakland di ieri, il baseball dei Red Sox è stato invece uno spettacolo (???) noioso come poche altre cose in natura.

Le cose vanno chiamate col nome che hanno, è stata una stagione fallimentare, nella storia del baseball solo una volta una squadra campione in carica ha fatto peggio della nostra quota 71, i mitici Florida Marlins subito dopo il titolo del ’97 fecero partire una specie di svendita giocatori e finirono il campionato del ’98 a quota 54, noi siamo rimasti un poco sopra, abbiamo svenduto anche noi ma senza arrivare all’eccesso di quei Marlins. Però fatto salva questa specifica, il risultato finale resta orrendo.

Come si sia passati dal trionfo di un anno fa all’attuale frustrazione ce lo siamo raccontati in tutti questi mesi. Verrebbe da dire che se l’anno scorso il nostro management aveva indovinato ogni scelta, quest’anno è stato un sommarsi di valutazioni errate sul nostro personale e sulle mosse da mettere in campo, aggiungiamo a questo degli infortuni pesanti (leggi Victorino), mixiamo il tutto col ritorno sul pianeta Terra di giocatori che avevano vissuto il 2013 in orbite stellari per loro inesplorate ed otterremo la ricetta perfetta per una stagione tutto tranne che perfetta.

Viviamo di slogan, un po’ troppo per i miei gusti, il mantra di ieri era “abbiamo il miglior farm system del Sistema Solare”, oggi invece va di moda dire che i giovani hanno tradito e quindi serve esperienza. L’unico slogan invece dovrebbe essere invece “W l’equilibrio”, è facile oggi sparare su Jackie Bradley, forse però bisognerebbe mandare gli strali verso chi ha mandato Bradley allo sbaraglio e non ha fornito il team nemmeno di alternative decenti a lui, prendendo semmai giocatori che credevamo ormai appartenenti al passato.

Spero anche che ci sia più raziocinio quando si andranno a scegliere dei giocatori, per esempio se il giocatore X ha raccolto pessime valutazioni caratteriali ovunque sia andato ci sarà un motivo, pensare di cambiare il cervello ad un 38-enne come Pierzynski è una forma di presunzione, visto che giocatori ne dovremo prendere spero che si guardi anche il curriculum caratteriale.

Serviranno giocatori ed i nostri maggiorenti (Tom Werner) hanno detto che saremo molto vivaci sul mercato, ci crederò solo quando lo vedrò, non un minuto prima. ammetto di non avere questa grande fiducia nel contesto attuale dei Red Sox che avranno dato alla loro gente la grande gioia del 2013, ma che non riescono più a dare quella continuità ai vertici come capitò nel periodo 2003-2009.

Quindi siamo davanti ad una lunga stove league, benedetta perchè comunque sarà incommensurabilmente più divertente di questi ultimi due mesi inutili di stagione. Buon letargo fratelli carissimi …

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Un “magico” 69

Mi rendo conto che il titolo presta il fianco a facili ironie, ma sappiate che non ho intenzione di parlare di acrobazie da Tripla X, bensì semmai di baseball di Triplo A, infatti i Sox in questa ultima settimana non dovrebbero portare il nome Boston, bensì quello Pawtucket.

Avevo una paura, che il nostro gruppo di ragazzotti imberbi e forse nemmeno molto di talento non riuscisse nemmeno a pareggiare il totale di vittorie raccolto dalla scombiccherata banda capitanata nel 2012 da Bobby Valentine. Alleluja !!! Ce l’abbiamo fatta !!! Abbiamo addirittura l’occasione per fare anche meglio, quattro partite per arrivare almeno a 70. Il dubbio onore di essere lo skipper dei peggiori Sox da decenni merita di restare sulle spalle di Bobby V.

Se però i peggiori Sox sono quelli del 2012, non è che quelli del 2014 siano poi tanto meglio, sembra un gruppo di scolari un po’ somari con grosse necessità di ripetizioni ed infatti gli insegnanti sembrano aver già assegnato i compiti delle vacanze ad alcuni; di sicuro Castillo dopo due anni di assenza causa i suoi problemi con la famiglia Castro giocherà di sicuro una Winter League, probabilmente quella di Puerto Rico; un altro che dovrebbe essere impiegato quest’inverno per ricercare un po’ più di forma è Middlebrooks, i Sox infatti avrebbero espresso il desiderio di vederlo in azione da qualche parte al caldo dei Caraibi, la cosa poco bella è che il giocatore nicchia. Scusatemi ma se davvero è così non ci siamo proprio : già Middlebrooks resta in formazione solo grazie ad infortuni ed a mancanza di un’alternativa plausibile, se poi non accetta di sottoporsi ad un percorso richiesto dal management allora può davvero togliere il disturbo.

Per il resto c’è da segnalare che parecchi si rendono conto che ormai abbiamo più esterni che capelli in testa, ci sono tante cose da decidere; per esempio si comincia a dire che un personaggio come Cespedes debba giocare a destra, dove può far valere il suo braccione ma non sotto il Monster che sembra essere per lui un rebus irrisolvibile, spostandolo però pesterà i piedi a Victorino anche se occorrerà vedere cosa ci potrà dare il magico hawaiiano; resta poi il grosso punto di domanda chiamato Allen Craig; le sue cifre non le scriverò, per carità di patria, ma siete comunque in grado di leggervele da soli, il dubbio di aver acquisito la “bufala del secolo” comincia ad albergare nella mente di parecchi, leggo anche di molti scout che si arrovellano non capendo come far uscire da questa buca un giocatore che aveva dimostrato di valore.

Fatto sta che siamo all’ultimo capitolo di questa disgraziata stagione, posso avvisarvi che il dubbio se Jeter giocherà o meno l’ultima serie al Fenway non mi fa dormire la notte (ovviamente scherzo), non scherzo invece quando dico che finisco la stagione con un dente un po’ avvelenato, essere passati dal trionfo del 2013 a questo obbrobrio è triste. Che in Yawkey Way ci sia la volontà di invertire il trend degli ultimi 5-6 anni (con l’esclusione della magnifica eccezione 2013) è un dubbio assolutamente legittimo. Non manca molto ed avremo la risposta … la stove league è finalmente vicina.

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L’ultimo gradino … il più difficile

I Pawtucket Red Sox hanno vinto per la seconda volta in tre anni l’International League, ok … hanno perso contro Omaha quella specie di World Series del Triplo A ma ricordatevi sempre che il baseball in partita singola è un non-sense. Inoltre se alle due vittorie nel 2012 e 2014 sommate anche la vittoria nella division nel 2011 e 2013 ne viene fuori un quadro che fa della squadra del Rhode Island l’autentica “powerhouse” del Triplo A.

Detto questo mi sorge spontanea una domanda : com’è che a questi successi al piano di sotto non corrisponde (o corrisponde in maniera parziale) una produzione adeguata di giocatori per il livello di sopra ? Sembra che lo sviluppo dei nostri giocatori proceda benissimo fino al penultimo gradino ma quell’ultimo gradino resti un rebus irrisolvibile per tantissimi dei nostri. E’ un’impressione sbagliata ?

Chiaro che queste valutazioni debbano essere fatte coi piedi di piombo, specialmente la valutazione dei pitcher richiede un supplemento d’indagine, spesso è un ruolo che richiede una maturazione lenta, tanto per farvi un esempio il Gausman importantissimo per questi Orioles vincenti nei primi tempi beccava cannonate in fondo al recinto; fatto salva questa logica cautela mi chiedo se le scelte che vengono fatte non portino però a creare delle Minors con buoni giocatori ma senza stelle ovvero delle buone squadre, vere squadre, compatte, decise ma mancanti un po’ di talento, politica questa buona per vincere i campionati di Triplo ma che non riesce a produrre i talenti per le Majors.

Per vedere di confutare questa tesi sono andato a ripescare il roster di Pawtucket che vinse nel 2012, i partenti più impiegati erano Justin Germano, Duckworth, Billy Buckner (oh mamma), Nelson Figueroa. Nel lineup c’erano Andersen (ex promessa fallita), Mauro Gomez (visto dal sottoscritto giocare in Giappone), Lavarnway e Hassan (che sono ancora lì) e poco altro. Ne viene fuori una bella compilation fatta da veterani del Triplo A e da giovani che dovevano esplodere come bombe e che invece non sono stati nemmeno dei petardi. Insomma verrebbe da dire che si cerchi di vincere il campionato, quando invece servirebbe più produrre due campioni coadiuvati da broccacci e chi se ne frega se l’International League non finisce a Pawtucket.

Viste le difficoltà dei vari Ranaudo, Workman & Co. e i flop dei vari Lavarnway e Bradley, viene da chiedersi se anche la generazione del 2013/14 sia un’altra compilation di giocatori buoni per il Triplo e nulla più; mi ritorna anche in mente la valutazione fatta da Farrell qualche tempo fa circa il gap sempre crescente tra le Minors e le Majors. Forse lo schema che prevede di draftare giocatori di 19 anni per svilupparli in 5-6 anni fino alle Majors comincia ad essere non più attuale. Faccio fatica ad immaginare come ciò possa attuarsi ma mi piacerebbe che tra draft ed effettivo impiego passasse poco tempo, nella NBA chiami Kyrie Irving e quello produce subito, idem dicasi nella NFL. Scommettere su dei bambini imberbi mi pare un gioco pericoloso per un mondo iper-competitivo come le Majors, chiaro che passare ad un sistema “NBA-style” non garantisce dalle bufale, per esempio credereste che Darko Milicic sia stato chiamato come n.2 prima di Dwayne Wade, Bosh e Carmelo Anthony ?

Detto ciò, speriamo di ricevere un “boost” per la nostra prima squadra dai giovanotti … e che invidia vedere gli Orioles festeggiare !!!

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Siamo ai saldi

Sono stato un po’ troppo speranzoso o semplicemente sono stato improvvido e me la sono tirata un po’ addosso, avevo detto che i nostri continuavano a stare sul pezzo nonostante le lacune che la squadra di questa fine d’anno indubbiamente ha. Direi che l’ultima settimana di gioco ha sancito il definitivo “rompete le righe”, un po’ per le giuste precauzioni verso dei veterani che necessitano di una sosta ai box e un po’ anche perchè le motivazioni che possiamo avere noi oggi non sono certo quelle che possono avere gli affamati Orioles che finalmente torneranno a vincere la AL East dopo 17 anni di astinenza.

Dicevamo che qualche veterano logoro s’è fermato, qualcuno per qualche partita e qualcun’altro per il resto della stagione; proprio in questi momenti Pedroia si sta sottoponendo all’intervento chirurgico al polso sinistro che l’ha fatto dannare in questi ultimi anni. Pedroia ha convissuto con questo malanno praticamente per gli ultimi due anni, molti pensano e sperano che il suo vistoso calo di potenza sia ascrivibile a questo problema. La regressione nella media bombardieri (SLG) è chiara : 2011 .474, 2012 .449, 2013 .415, 2014 .379, il malanno gli impediva di spingere col bastone, speriamo che tutto vada bene e che torni ad essere nel box il giocatore che ricordiamo, in difesa ha continuato a dare spettacolo ma ad una squadra anemica nel box come la nostra serve un Pedroia da 15 HR e 70/80 RBI. Quindi portiamo pazienza se da qui alla fine vedremo in maglia Sox onesti mestieranti come Jemile Weeks o semi-sconosciuti come Carlos Rivero che se non altro porta lo stesso cognome del giocatore che pochi giorni fa m’ha fatto vivere la più grossa goduria baseballistica che mai abbia vissuto in un diamante italiano.

Aggiornamento sulle audizioni : Workman non sembra proprio avere l’X Factor ed ha messo insieme una stecca come nemmeno una campana stonata potrebbe fare, francamente credo che il suo livello massimo sia quello di un onesto rilievo ed onestamente se finisse nel trading block per arrivare a qualche grosso calibro non credo che si straccerebbero le vesti in molti. Bel momento di Bogaerts, mi piace che non si sia smontato dopo dei mesi centrali orribili e che sia rimasto concentrato, Betts sempre molto sveglio, Craig che resta imbarazzante (un bel 5/50 per lui da quando è a Boston) e s’è rivisto anche Bradley … con 0/4 nel box, e segnamoci il giovane Barnes che ha debuttato (bene) seppure in una partita che non aveva più molto da dire in quel punto.

Per evitare di rivivere nel 2015 questo melenso 2014 occorrerà munirsi di ben’altri giocatori e poche ore fa Tom Werner ha rilasciato dichiarazioni bellicose dicendo che i Sox saranno aggressivi nel mercato dei free-agent; di sicuro di altri Sizemore o di altri Pierzynski non sapremmo che farcene. Posso già fare una mia lista dei desideri ? Ovviamente il n.1 ed il n.2 della rotation, un terza base veterano che ci dia due anni di qualità per vedere nel mentre se Cecchini diventa il Wade Boggs del XXI ° secolo … o il gemello di Middlebrooks, un interbase di riserva affidabile (un Alex Cora tanto per interderci) che possa darci un po’ di sollievo difensivo dato che il guanto di Bogaerts è ancora un punto di domanda e se si trovasse un “Davis Ross” un po’ più abile nel box di David Ross sarebbe un aiuto, chiaro che se arriva un simil-polacco teniamoci Ross fino al giorno del giudizio. Sugli esterni c’è tutto un discorso da fare, un discorso prematuro oggi dato che ci mancano dei parametri importanti come il valore di Castillo. Ne riparleremo più avanti. Secondo voi sono troppo pretenzioso o la mia wish-list è realistica ?

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