Un grigio tramonto

Non avete idea di quanto mi dispiace che il crepuscolo di questo blog, ormai arrivato al suo termine, corrisponda con una stagione grigissima dei nostri Sox; sarebbe stato molto più divertente scannarci discutendo come pazzi, invece che fare da spettatori alle prodezze degli altri. Aggiungiamo anche che oramai s’è diffuso in giro una sfiducia diffusa verso questo gruppo; basta che leggiate la bacheca messaggi di Over-The-Monster per capire come le tematiche “societarie” che agitano i nostri sonni siano comuni anche ai membri della Nation che vivono oltre Atlantico. Non è raro incontrare messaggi di nostri confratelli che prenderebbero Bloom, Kennedy & Soci e li munirebbero di un biglietto sola andata per l’angolo più sperduto dell’Alaska, biglietto al quale gradirei contribuire anch’io al pagamento. Detto ciò e non volendo continuare con la solita tiritera vi butto giù alcune tematiche per cercare di immaginare la costruzione della squadra che verrà.

Campione rotto o mestierante sano ? Cosa sarebbe stato il nostro 2022 se Wacha avesse giocato le sue canoniche 32 partite anzichè molte meno ? Insomma … quanto puntare su giocatori con frequentazione ripetuta della Injured List ? Non lo so … chi mi legge da un po’ sa che io guardo molto la “durability”; sono anche disposto a rischiare su uno che spero possa migliorare di salute; di sicuro mi preoccuperei di avere anche un sostituto all’altezza, ovviamente non un campione ma uno che possa reggere il campo. Il problema di quest’anno era anche e forse soprattutto questo : che le alternative ai titolari fossero delle pippe galattiche (per usare un termine tecnico). Di sicuro io un Paxson non l’avrei preso nemmeno sotto tortura, come credo il 99% dei bipedi abitanti questo pianeta.

Spazio ai giovani o forse no ? Abbiamo visto il debutto di Triston Casas (ma i suoi genitori non potevano battezzarlo diversamente ?). Dicevamo … è vero che i turni nel box sono pochi, però non possiamo non constatare che il ragazzo al momento ha una media battuta inferiore al suo peso. Perchè dico questo ? Non certo per tarpare le ali al ragazzo che è bene che accumuli esperienza nel box in queste settimane, sperando di venire ripagati più avanti, ma per sottolineare anche qui che mandare un Casas allo sbaraglio senza rete di sicurezza sotto potrebbe fargli fare la fine di Dalbec. Per rete di sicurezza intendo un veterano che possa rilevarlo quando le cose vanno male, aiutandolo ad uscire dalla buca. Se ripetiamo l’errore commesso con Dalbec, che è stato affiancato da dei prima base da campionato cipriota, siamo veramente dei pirla. Un Moreland non costa una follia. Ma Santo Cielo … c’è qualcuno che si ricorda i primi due mesi di Pedroia ? Sembrava un impiegato del catasto, però vista la sua difficoltà venne impiegato ad un certo punto in alternanza ad un consumato veterano (tale Alex Cora) perchè imparasse e perchè non sprofondasse tecnicamente e psicologicamente. Invece il povero Dalbec ha avuto come rimpiazzo gente da dopolavoro ferroviario, costringendolo a giocare spessissimo, cosa che per lui non credo sia stata un affarone.

Chiudo con una chiosa : Judge a fine anno è free agent, chissà se a New York si fanno le seghe mentali che ci facciamo noi sui rinnovi. Io, come molti di voi abitanti della bacheca, attendo ancora notizie su X-Man e Raffy. Credo che attenderò come Giovanni Drogo … e che la buon’anima di Dino Buzzati mi perdoni.

PS – Se vedete che il pezzo è incolonnato da schifo è vero. Oggi è sparito nell’editor il pulsante che incolonnava bene, misteri dell’informatica !!!

PS2 – Io son sempre dispostissimo a passare il blog a qualcun’altro anzichè chiuderlo a fine stagione

 

Share

Una bacheca di inguaribili ottimisti

Due settimane sono passate dal mio ultimo intervento ed in realtà sembrano passati cinque minuti, verrebbe da dire che il Dottor Einstein aveva ragione circa la dilatazione del tempo; dico questo perchè i Sox son sempre quelli, cosa hanno fatto nelle due settimane ? Un po’ le hanno vinte, un po’ le hanno perse, restano il tipico team che galleggia in una mediocrità più o meno aurea, da stare nei paraggi della media .500, meglio delle squadre da fondo classifica, ma senza quelle qualità per essere un vero contender per la zona playoffs, tranne per la nostra adorabile bacheca dove son bastate un paio di partite con Pittsburgh per fare rinascere delle speranze nei cuori di alcuni di voi, cuori certamente più predisposti all’ottimismo del mio.

Negli ultimi tempi avremmo forse avuto qualche speranza in più se i Big Three non avessero avuto un calo abbastanza generalizzato di forma, nell’ultimo mese abbiamo Bogey a .245, Devers a .157 e Martinez a .167; non credo assolutamente che sia un calo psicologico, addirittura c’è chi dice che si siano “smontati” vedendo che i Sox non sono più “la squadra che tremare il mondo fa”. Chi scrive o pensa queste cose verrebbe da dire che non ha mai visto dal “di dentro” come vive una squadra, anzi penso che non abbia mai nemmeno giocato al campetto della parrocchia; in una stagione di 162 ci sono degli “up-and-downs” di forma, il problema è che questa squadra è così povera di talento da non poter prescindere dal nostro “core”.

Voglio dire due parole su Michael Wacha. Siete consapevoli del fatto che se le cifre di Wacha fossero estrapolate su una stagione intera sarebbero cifre da Cy Young Award ? Già … peccato che Wacha abbia giocato praticamente la metà delle partite che occorrono per concorrere ai premi a causa degli infortuni. E se andate a vedere la storia agonistica del giocatore vedrete che gli infortuni sono abbastanza frequenti, tanto è vero che ha cambiato quattro squadre in quattro anni. Quello che mi chiedo è il senso di puntare su questi giocatori clinicamente problematici, ma d’altra parte daremo 10 milioni a Paxton … serve dire altro ?

L’unica cosa che mi ha davvero disturbato in questi ultimi tempi è la dichiarazione del CEO Kennedy riportate anche da voi nella bacheca. Mi verrebbe da dire che lo scopo era di fare lo spiritoso, dire che i Sox hanno il desiderio di continuare a flirtare coi massimi traguardi fa solo ridere confrontandolo coi giocatorucoli presi a dozzine col nuovo regime. John Henry e soci hanno il sacrosanto diritto di disinvestire se ritengono di doverlo fare; spacciare questa politica come vincente sportivamente parlando, come fatto da Kennedy, a casa mia è una presa per i fondelli, pura e semplice.

 

Share

Boston Red Rays

Riordino un po’ le idee dopo la sarabanda di “emozioni” (se possiamo chiamarle così) emerse dopo la Trade Deadline. A me sembra sempre più che si agisca con quella logica che ha fatto furore a Tampa e che ne sta facendo decisamente meno a Boston. A quale logica mi riferisco ? Si tappa un buco (prima base), per aprirne contemporaneamente un altro (catcher), insomma … quelle mosse un po’ così, stile Rays, che ti chiedi che logica ci sia dietro, logica che risulta incomprensibile a tutti, sperando che almeno chi ha deciso tali mosse abbia un quadro chiaro (anche se cominciamo a dubitarne). quindi …. sempre più Boston Red Rays.

Prima base : chiaramente Hosmer non è più lontanamente il giocatore che furoreggiava a Kansas City e che ricevette dai Padres il contrattone rimasto sul gozzo ai californiani. E verrebbe anche da dire che se una squadra ultra-ambiziosa è disposta a regalarcelo pur di levarselo dalle balle … beh … qualche domanda è lecito farsela. Poi però pensi a chi deve sostituire, “Fiore Mai Sbocciato” Dalbec e “Pippa Cosmica” Cordero, quindi … ben venga Hosmer, se non altro sa difendere e non dovremmo vedere più certi scempi visti da Cordero. Aspettiamo Casas (autore in Triplo di un’annata buona ma nulla più) e se anche Casas dovesse arrivare e Hosmer rendere poco … beh … il veterano ci costa due ceci e tre lenticchie, lo su può tagliare facilmente

Catcher : mah … mah … e ancora mah. Qualcosa l’ho già esposto l’altra volta, più passa il tempo e più che non capisco il senso di liberarsi di Vazquez. Ora giocheremo due mesi con degli onesti backup catcher, però Bloom dice che s’è voluto potenziare la squadra. I casi possono essere : a) ci sta prendendo per il culo b) ci sono dati oggettivi che capisce solo lui. Poi semmai dal prossimo mercato dei free agent ci regalano Contreras (non ci credo).

Outfield : Per Pham ho già detto qualcosa, aggiungo che avrei preferito il classico “rental” di due mesi, anzichè un giocatore in evidente calando di carriera con un contratto (anche pesantuccio) per il 2023. Anche questa non è così spiegabile. Su JBJ invece non posso che dire che umanamente spiace, ma che doveva andare così. Un giocatore con quegli slump prolungati poteva essere sostenibile per i Sox del 2018, quando c’erano satanassi a go-go al suo fianco, ma è insostenibile per i pallidi Sox attuali. Non avremmo mai dovuto riprendercelo, così avremmo rimasto negli occhi l’immagine del JBJ MVP della finale American del 2018; il voto finale allo cambio JBJ-Renfroe datelo voi, a me sembra quasi di sparare sulla Croce Rossa.

Monte : Se c’era un settore dove bisognava fare qualcosa era questo ed il risultato è la partenza di Diekman, giocatore modesto. Ma un monte di lancio zeppo di mezze figure si irrobustisce se ne togli una ? Concetto davvero particolare, la chiudo qui perchè se dicessi quello che penso, dalla tastiera uscirebbe parole che vi assicuro non troverete nella Bibbia.

Bloom : Ricordatevi sempre una cosa : il cane si muove per quanto guinzaglio gli lascia il padrone e ricordatevi anche che John Henry & Soci non sono timidi se devono far saltare qualche testa : Cherington seppe che sarebbe arrivato Dombrowski a campionato in corso, con le ovvie dimissioni del primo e lo stesso Dombrowski fu silurato a stagione in corso, nonostante si fosse vinto l’Anello dieci mesi prima. Da ciò dobbiamo desumere che la politica di Bloom, che ci sembra illogica e perdente, sia gradita alla Proprietà, altrimenti avremmo visto già da tempo Bloom in rampa di lancio come fosse un razzo di Elon Musk. Perchè dico questo ? Perchè farse sbagliamo tutti ad avere Bloom come bersaglio dei nostri strali. O è veramente un incapace o è un semplice esecutore di ordini. E comincio ad essere convinto del secondo caso. Voi mi potreste dire che essere pagati per fare “colui-che-riceve-bordate-al-posto-del-padrone” è un lavoro da individuo senza spina dorsale, io vi risponderei che per la cifra che becca lui io sarei disposto a ricevere una badilata di letame tutti i santi giorni.

Non aggiungo altro, mi  prendo un paio di settimane di sosta “dolomitica” e dato che il pc non serve per arrivare in cima al Piz Boè o al Sassopiatto me lo lascio a casa. Ci si risente tra un po’ e godetevi agosto

Share

Più domande che risposte

Così un altro pezzetto dei Sox vincenti se ne va : pochi minuti prima della partita contro gli Astros Vazquez è stato ceduto … agli Astros. Se non siamo strani non ci piacciono verrebbe da dire; tanto per cambiare una mossa che per carità di patria posso definire equivoca e che soprattutto si fa fatica ad inquadrare in una prospettiva a medio termine.

Lo dico subito : Vazquez non è un fenomeno, però nell’attuale contesto MLB, dove non ci sono più dei catcher superstar, fa la sua figura tanto è vero che se lo prende una squadra con delle ambizioni comprovate. Sarei curioso di capire quale è il piano di Bloom per un ruolo così delicato per il 2023 : giocare con due catcher backup come faremo in questa fine campionato ? Onestamente mi sarei atteso un’estensione per Vazquez per sottrarlo al mercato in un ruolo dove si fa fatica a vedere un rimpiazzo.

Questa mossa non è l’unica : arriva Tommy Pham, esterno ormai veterano, accompagnato da un carattere definito abbastanza abrasivo, però ha un aspetto positivo per Bloom, ha giocato ai Rays, discriminante che sembra ormai decisiva per interessare ai nostri vertici, la cosa divertente (per così dire) è che il giocatore è in uno slump pesante, cosa non proprio perfetta per uno che starà qui due mesi e poi saluteremo, probabilmente senza alcun rimpianto.

Salutiamo Diekman (uno decente nella banda del buco del bullpen), arriva un catcher (McGuire) che è semplicemente uno che giocherà qualche partita e che fa sembrare Vazquez il nuovo Molina, poi becchiamo qualche minor leaguer che Dio solo sa se vedremo mai nelle Majors. Ma indipendentemente da ciò non si capisce quale sia la politica dei Sox: la cessione di Vazquez ci farebbe dire che siamo sellers, l’arrivo di Pham farebbe pensare il contrario, che il team ci sta ancora provando a non mandare in vacca la stagione 2022. Quindi ?

Quindi boh … io non capisco i nostri vertici, ormai il mio riferimento “Over the Monster” spara su Bloom col mortaio da campagna, il titolo di oggi ovvero “Chain Bloom’s approach fits the definition of insanity” è assai esplicativo. Davvero non si riesce a vedere un quadro chiaro, non lo capiscono dall’America figurarsi se lo capisco io dalla Romagna; vorrei vedere qualcosa che mi desse una speranza, non tanto per il 2022 quanto per il 2023. Voi come vi sentite al pensiero che i Sox affidino a Bloom & soci la ricostruzione del team che si troverà senza JD, Bogey, Eovaldi e Vazquez ? Io per nulla bene …

Share

Miseria e nobiltà

Se c’era un modo per farci capire cos’erano i Sox e cosa sono diventati direi che la giornata di ieri è l’esempio perfetto. Da un lato avevamo il Mito, la Leggenda di David Ortiz, con un numero sproporzionato di membri della Nation che si son fatti il viaggio fino a Cooperstown semplicemente per rendergli omaggio, per dirgli grazie, per aver trascinato questa franchigia con la mazza, ma soprattutto con l’esempio.

Mentre il nostro Lider Maximo arringava la folla, un numero più o meno simile di membri della Nation assisteva all’ennesimo recital di una versione pallida, sbiadita dei Sox; un gruppo di giocatori di Triplo A, con l’aggiunta dell’unico giocatore “vero” a nome Xander Bogaerts metteva in scena un ennesimo spettacolo all’insegna della povertà di talento, col risultato di rendere ancora più grigio un campionato che sembra aver virato definitivamente verso sud.

Lo so … la squadra, già debole, che affronta questa fase della stagione è ulteriormente indebolita dagli infortuni; ma se riempi il roster di giocatori da triplo A (Dalbec, Cordero) in aggiunta ad un gruppo di “prospetti” che non sembrano destinato a diventare mai dei giocatori “veri”, il risultato è quello che abbiamo visto in questo tristissimo weekend al Fenway, weekend che potrebbe aver sigillato, una volta per tutte, il nostro futuro.

Già … la possibilità che dopo questo weekend cominci la stagione dei saldi, coi Sox che vendono tutto ciò che possono, è una possibilità più che reale. Alla fine s’avvererebbe il sogno dei nostri vertici, cedendo tutti i Sox legati alla precedente gestione, per iniziare finalmente la versione francescana di questa gloriosa franchigia, quella dei roster costruiti al minimo di payroll possibile, tanto la gente al Fenway c’andrà lo stesso. Premesso che ho i miei dubbi, come già espresso altrove, che gli abbonamenti (a NESN ed al Fenway) fiocchino con questa politica, c’è chi dice che tutto ciò sia propedeutico ad un cambio di proprietà. A questo punto lo spero ardentemente.

Questa versione dei Sox, che dei contributori di Over The Monster chiamano Bloom-ball, non mi eccita, non mi lascia nulla; chi, come il sottoscritto, ha vissuto l’epopea di Ortiz e Pedro Martinez, non può entusiasmarsi per Downs e Cordero. Davvero non può. La prossima volta che scriverò avremo le idee più sicure, circa il nostro futuro immediato ed a medio termine, un futuro che mi entusiasma più o meno come una seduta dal dentista.

Share

I tigrotti di Mompracem

Assistendo a queste prime tre partite contro i pigiamini ho avuto una visione che proveniva direttamente dalla mia infanzia : Sandokan con Yanez de Gomera assieme a tutti i tigrotti che combattevano contro lo stra-potente Impero Britannico. I veloci prahos malesi contro le cannoniere di Sua Maestà Britannica. Come spesso succede la preponderanza negli armamenti conta, ma qualche volta i ribelli la spuntano, semmai puntando sulla scaltrezza e sulla velocità.

Se affronti questi Yankees con una rotation che dice Winchowski, Seabold e Crawford salvare la sweep è già un risultato, avere giocato due partite alla pari per me è tanta roba, segno che comunque questa squadra ha uno spessore emotivo e morale molto alto, merito sempre di quello che comanda nel dugout ovvero Sandokan Cora. Penso che si sia visto anche che Devers non ha paura di nessun bipede sul monte di lancio, Cole è il miglior pitcher che oggi calchi i campi (le avete sentite le cifre dell’ultimo quinquennio ?), Devers non ha paura nemmeno di lui. Io aspetto sempre l’estensione del contratto, spero di non aspettare in eterno come successo con Lester e Betts per esempio.

C’è stato però anche qualcosa che mi ha fatto sacramentare : vedere Cordero che fa cadere un pop in diamante o Arroyo che si perde la pallina su un fly esterno è un qualcosa che mi crea acidità di stomaco, la colpa non è assolutamente dei due ragazzi, è di chi ha creato un team carente in certi ruoli, con una dose di faciloneria non comune, così siamo stati costretti a buttarci in queste acrobazie di lineup che fanno la fortuna dei nostri avversari. Chissà … spero prima o poi di tornare a vedere dei Sox che rispettano le regole del Gioco, anche se ho il dubbio che arriverò prima all’età pensionabile.

Stasera chiudiamo la serie coi pigiami, finalmente la giochiamo mettendo uno “starter” vero (Pivetta) anche se affronterà Taillon che nelle ultime è sembrato un pelo in calando dopo un inizio eccellente, per poi andare alla prossima settimana sfidando … Rays e Yankees, alla faccia della novità. Tutto tace intanto sul fronte mercato, c’è chi si muove, ad esempio Tampa s’è preso l’utility Bethancourt da Oakland; i nostri invece, che sono in una grossa crisi da infortuni sono fermi come un semaforo; sapete cosa vi dico ? Che prendere iniziative non sembra una caratteristica di questa gestione, non facendo nulla non si fanno errori. E’ un comportamento un po’ pavido ? Eh … abbastanza

P.S. – Volevo ringraziare per le attestazioni di stima nei miei riguardi dopo il mio proposito di chiudere il blog a fine anno. Siete molto gentili … ma non è quello che serve. Serve uno che dica : “lo faccio io il blog l’anno prossimo”. Credetemi : non serve mica un dottorato ad Harvard. Serve solo un po’ di verve 

Share

Salagadula magicabula bibbidì boddidì boo

Ciao amici ! Torno a scrivere dopo un po’, ritardo dovuto a un piccolo intervento chirurgico subito (nulla di che … day hospital), poi c’è stato un problema alla linea internet e poi, per essere molto onesti. un problemino ad una certa vena creativa del sottoscritto che s’è fortemente inaridita (di ‘sta cosa ne riparleremo), sempre ammesso che la vena creativa ci sia stata in passato.

Austin Davis, Kutter Crawford & John Schreiber. Fino a poco tempo fa avremmo pensato che i tre potessero essere i soci d’uno studio legale, oppure un terzetto che furoreggia in quelle sale dove si ascolta musica country col pubblico tutto in stivaloni e stetson. Invece, da ieri, sappiamo che sono i tre che hanno messo insieme la partita più goduriosa (contro chi ???) che ricordi da anni. Tre carneadi, con carriere modestissime da mestieranti, che ieri non hanno fatto scheggiare la biglia da Arozarena, Franco & Co.

A mio parere, mi sbaglierò … ma non credo, il merito è che nel dugout abbiamo un mago, uno capace di far fare latte anche alle galline. Se avessimo affidato la figlia dii Fantozzi ad Alex Cora lui l’avrebbe trasformata in Miriam Leone e probabilmente se lavorasse alla Ferrari a quest’ora Leclerc sarebbe già Campione del Mondo e Binotto lavorerebbe da un distributore di benzina. Grazie ai miei potenti agganci posso  pubblicare qui sotto la sua foto più recente.

Però non vi nascondo che vorrei vedere anche qualcos’altro. Il calendario ci ha messo in questa prima metà di luglio una sequenza di partite che abbiamo tutti ben presente, purtroppo questa serie di partite s’accompagna a molti infortuni di lanciatori. E’ troppo chiedere un rinforzino ? Vorrei vedere un Cora non costretto a delle acrobazie continue, vorrei vedere una franchigia partecipe di ciò che accade in campo e non assente. Invece l’unica cosa che i Sox sanno fare è chiedere ai mestieranti di elevarsi ai vertici, è vero che abbiamo il manager giusto, ma non si potrà andare avanti in eterno a questo modo.

Chiudo con l’inciso dell’inizio : la vena creativa è evaporata. Questo blog ha bisogno d’una cosa : d’un nuovo blogger. C’avevo già un po’ provato mesi fa avendo individuato la persona che mi sembrava più adatta, ma senza successo. Ci fosse qualcuno che ha voglia di ereditare questo blog mi farebbe solo contento. Viceversa non credo che ci sarebbe una stagione 2023. Veramente … la sorgente s’è seccata, continuare così per vivacchiare non avrebbe molto senso. Quindi … blogger nascosti !!! fatevi avanti !!!

Share

Dopo aver vinto la serie B … ora si va in serie A

Ciao Nation ! Anzitutto volevo ringraziare tutti quelli che m’hanno mandato gli auguri per il mio giretto sull’ottovolante chiamato Covid, il giro è finito e son tornato più o meno al massimo regime. Ma andiamo alle cose dei nostri Sox perchè, come diceva Flavio Oreglio a Zelig, il momento è catartico

Bello essere tornati nella corsa playoffs, eh ? Addirittura siamo attaccati ai Jays e davanti ai Raggetti per i quali è lecito corrispondere lo stesso amore che nutro per il Covid. Aggiungiamo che siamo pari praticamente alla coppia Minny e Cleveland ed il resto dell’American League West e Central ci legge la targa. Tutto molto bello, se non fosse che per fare questa bella rimonta abbiamo assommato vittorie su vittorie … contro una splendida compilation di squadre di bassa classifica e prima o poi le squadre di “serie B” finiscono, quel prima è arrivato ed è stasera a Cleveland.

Avete visto la sequenza di match che c’aspetta ? a Cleveland, a Toronto, a Chicago sponda Cubs (l’unica agevole), poi un tourbillon andata/ritorno con Yanks e Rays, di nuovo Toronto e Cleveland, per arrivare tra fine luglio ed il principio di agosto a sfidare Milwaukee e Houston. Non male. I nostri sono pronti per digerire questo menù parecchio indigesto ?

Io dico di sì … e vi do la motivazione. E’ vero che il calendario recente era morbido, ma è anche altrettanto vero che le partite di aprile non è che avessero un coefficiente di difficoltà molto differente, se in questo giugno s’è vinto partite che ad aprile si perdevano significa che ora i nostri “fanno baseball” e non anti-baseball. Il monte continua a reggere e tra breve dovremmo rifare la conoscenza di Chris Sale, che se anche tornasse al 60% sarebbe un rinforzo coi fiocchi ed in attacco non sembriamo più quella strana squadra che affrontavi tirando 4 palle in terra a Bogey, Devers e JD e ti giocavi gli altri sei in scioltezza. I tre amigos son sempre caldi ma ora non sono più dei profeti in mezzo al nulla, a noi basta che gli altri facciano “il loro”, aggiungo una menzione per Duran che non sembra più il pulcino spaventato che parve l’anno scorso, e poi a me un leadoff con le ali ai piedi piace proprio come concetto di base, un po’ come tutte le “regole storiche” del Vecchio Gioco.

Quindi stasera prima tappa del tour-de-force in quel di Cleveland. Pecco di scarsa considerazione dei nativi se dico che Guardians mi fa pena ? Son cresciuto con gli Indians ed il capo Wahoo in Ohio … ed a Nettuno, così come quando iniziai a guardare la NFL c’erano i Washington Redskins che facevano faville. Erano così lesivi questi nicknames ? Tempo fa lessi un’intervista al capo della Nazione Navajo che dichiarò di non essere offeso per nulla dal termine “redskin” e che anzi tifava come un matto per la squadra della capitale. In America sono fatti così : seguono in maniera pedissequa queste “questioni d’immagine” e poi tralasciano i temi davvero decisivi. Forse qualcuno ricorderà che anni fa arrivarono a vietare Speedy Gonzales su Cartoon Network perchè lesivo, a loro dire, dell’immagine dei messicani. Furono gli stessi messicani che, con petizioni di protesta, imposero il ritorno di Speedy, a loro vedere “el raton mas rapido de todo el Mexico” che disponeva a piacere del gatto gringo divertiva assai. Forse se ci fosse più equità da parte della polizia ed in certe corti di giustizia i nativi, i latini e le altre minoranze sarebbero ben più contente che non vedere Indians e Redskins.

Share

Basterà essere rispettabili ?

Sarà il fatto di essere da martedì agli arresti domiciliari, causa un certo signor Covid che, dopo due anni e mezzo, ha trovato il mio indirizzo. Fatto sta che ho avuto un bel po’ di tempo per considerare con un pelo più di profondità la stagione dei Sox, provo di fare un pezzo con un minimo più di prospettiva, vediamo cosa viene fuori

Il primo aspetto è che, dopo l’inizio tragico, i nostri hanno trovato un andamento rispettabile, la posizione di classifica ora è quella che, più o meno, era attesa ad inizio stagione; verrebbe da dire che quindi siamo in linea per portare a casa quello che era l’obbiettivo che ci veniva assegnato, ovvero un posticino alla Wild Card … e poi si vedrà. Ad oggi per essere sincere siamo mezza partita dietro Cleveland, ma insomma siamo in quel gruppo lì, non la creme-de-la-creme ma chi dovrebbe lottare.

Il problema è che il dominio della AL East prosegue indefesso, cosa significa per noi ? Significa che da qui alla fine saranno in numero maggiore le partite divisionali, dato che i pigiamini ad ora fanno un campionato per conto loro, rischia di venir fuori una tonnara tra i nostri, Jays e Tampa, levandosi partite reciprocamente si potrebbe aprire degli spazi per gli stessi Guardians o per i White Sox che a mio parere valgono ben di più della classifica che occupano.

Tema aggiuntivo : visto che siamo almeno un po’ in ballo rinforzeremo la squadra al mercato estivo ? Lo spero vivamente. Vi prego in ginocchio : un paio di rilievi decenti, ma soprattutto un closer che sia tale, ad oggi abbiamo NOVE giocatori che abbiano salvezze o “saves opportunities” , un’assurdità; riconosco che il collasso di Barnes abbia complicato un sudoku che già prima era complesso, anche per questo motivo non rinforzare il team sarebbe veramente colpevole.

Fatemi finire con un concetto generale : nel titolo parlavo di questa rispettabilità raggiunta dai Sox nel corso dell’annata che è anche quello che sembra essere il modus operandi della franchigia, una buona squadra, non eccelsa, che sta almeno due spanne sopra il fondo della classifica ma che non fa certo sogni particolarmente arditi : mi chiedo se questa politica sia sufficiente per Boston. In una città con anche Patriots e Celtics ho paura che questa politica accorta ma poco eccitante possa portare i Red Sox ad essere marginali. Non so se ci avete fatto caso, ma nonostante il grande campionato 2021 non è che il Fenway sia pienissimo, la media dice un riempimento dell’80 %, andremo verso una stagione dove rischiamo di perdere Martinez e Bogey oltre alle “one year wonders” come Wacha, Come avverranno queste sostituzioni ? Il prossimo sarà un inverno decisivo, si vedrà se i Sox sono ancora una franchigia con ambizioni o se si accontenteranno della loro rispettabilità borghese.

Share

Stanno ricominciando i miracoli ?

La più fruttuosa trasferta ad Ovest dai tempi della presidenza di Bill Clinton è finita con una di quelle partite che mi lasciano un dubbio … sia ben chiaro … un bel dubbio ovvero se, dopo l’avvio con la retromarcia, non sia ripartita la fabbrichetta dei miracoli, quello strano modo di fare che fa sì che dei Signori Nessuno si ergano a protagonisti oppure, molto più prosaicamente, quello strano sistema by Alex Cora che fa fare latte anche alle galline. Kutter Crawford rientra nella categoria, 8 presenze da rilievo ad inizio stagione che sono bastate a farlo maledire dall’intero New England, compreso dalla anime dei Padri Pellegrini, ieri sbattuto come starter a causa degli infortuni ha sciorinato una prestazione irreale,

Altro miracoletto ? In quanti, su un ball alto e parecchio esterno si avventano come indemoniati sulla biglia come fatto da Devers ? Secondo Martinez nessuno. Solo lui può scagliare una bombarda in campo opposto su una pallaccia simile. Lo penso anch’io per quel poco che valgo. Ce la faremo a tenercelo ? Riusciremo a fargli un’estensione prima che raggiunga la free agency ? Betts, Lester, vi prego … non Devers. E’ un tipo particolare, sembra a volte capitato lì per caso e il dubbio che decida un quarto d’ora prima se girare la mazza o meno è un dubbio che abbiamo in tanti. Ma vi prego … muoviamoci in tempo con un’offerta congrua.

Ed ora ? Sia chiaro … la battaglia è brutale, anche con la splendida tournee sul Pacifico i nostri sono con un vantaggio nella Wild Card Race di ben … mezza partita. E se pensavate che un record di 8-2 nelle ultime dieci servisse per accorciare anche su chi è davanti vi sbagliate di grosso visto che nello stesso lasso di tempo i pigiamini (che oggettivamente oggi sono ingiocabili) hanno fatto 9-1

All’orizzonte, come sempre accade dopo una lunga trasferta, ora c’è un turno con tre serie “domestiche” : Oakland, St.Louis e Detroit. Mi intriga soprattutto la sfida coi Cards, squadra e franchigia che sa sempre cosa vuole, sfida che rimanda a bellissimi momenti ed a fantastici personaggi : Bellhorn che vince con una palla precisa sul Pesky Pole, o Uehara che ci vince una partita con un pick-off, Johnny Gomes e Trot Nixon, Damon che fa un lead-off HR e Big Papi che raduna a rapporto il team in un momento difficile dimostrando più leadership lui in quel momento che l’intero resto del pianeta, prima di chiudere una serie battendo .688 con in più un numero sconfinato di basi su ball: Pecco di eccesso di romanticismo se dico che non tutte le serie sono uguali ?

Share