Il maledetto lavoro ha fatto in modo che io riuscissi a vedere poco o nulla degli ultimi incontri; fare un commento limitandosi alla visione dei condensed, oltretutto tagliati in maniera assurda come avviene da qualche tempo a questa parte, mi pare una forzatura e quindi mi pare un buon momento per buttare giù qualche riga sui due eventi extra-campo che hanno riguardato due giocatori che per un motivo o l’altro non credo sia facile dimenticare, ovviamente sto parlando di Bill Buckner e Dustin Pedroia.
Che cosa era Bill Buckner per noi ? Beh … ovviamente per noi italiani il discorso è diverso, non era la dannazione (fortunatamente) non-eterna che era per i confratelli americani. Per la Nation Buckner era rappresentato benissimo da questa scena di “Fever Pitch” L’uomo che ritornava in video ogni volta che c’era da commentare una sconfitta, una delle cento nemesi che il nostro amico Babe Ruth aveva seminato sul nostro cammino. Ma per noi in Italia nel 1986 il baseball MLB era una cosa lontana, cominciavano però i primi vagiti, l’anno prima furono trasmesse (in differita) le World Series col commento di Dan Peterson e cercando, con molta cura, si trovavano addirittura edicole con l’International Herald Tribune, a Bologna l’edicola della stazione e guarda caso io tutti i giorni di lavoro ero in stazione come bravo pendolare. Potete fare 1+1 ed il sottoscritto che pensava che il baseball fosse Roberto Bianchi e Ricky Matteucci, Roberto Radaelli e Greg Zunino (il padre del catcher di Tampa) improvvisamente si trovò paracadutato sul pianeta America dove c’era una squadra sfigatissima che aveva perso in maniera folle le World Series 1986. Se poi aggiungete la mia conclamata sindrome di Robin Hood capite perchè Buckner abbia avuto un ruolo davvero importante nel farmi decidere da che parte stare.
Alla fine non c’è verso, scrivi Buckner e parli del 1986, ed è quasi una bestemmia perchè il soggetto era ben altro che quella pallina passatagli tra le gambe. Stiamo parlando di una carriera ventennale, con sei stagioni nella Top Ten della media battuta, 2700 valide, insomma molto più che un errore difensivo. Mi piace ricordare un momento, quando nella giornata della consegna degli anelli dopo la trionfale campagna 2007 fu invitato al Fenway per fargli ricevere una ovazione da un popolo che aveva sconfitto la nemesi e che poteva regalargli un tributo.
Passiamo alla conferenza stampa di Pedroia. Ovviamente non credo che ci siano persone sorprese, ogni volta che giocava qualche partita nelle Minors doveva fermarsi ed il linguaggio del corpo che trasmetteva durante l’incontro sapeva tanto di interruzione di un sogno, lui non ha esplicitamente parlato di ritiro ma anche il fatto che nella conferenza fossero presenti Cora e DD fa capire che la battaglia biennale contro il ginocchio malandato sia ormai persa.
Dispiace … e tanto. Un grande giocatore, uno che nei suoi primi due anni assomma un Rookie of The Year ed un MVP Trophy, mica pizza e fichi. Un .299 di media battuta in carriera e tanta altra roba, forse poco per un Hall of Famer, ma non troppo distante. Peccato che a 33 anni fosse in pratica ai titoli di coda, diciamo pure che dal giorno di quell’intervento da carogna del solito infimo Manny Machado, Pedroia non è più stato lui. Nel 2017 mise insieme un centinaio di partite tra enormi dolori, il 2018 ed il 2019 in pratica per lui non sono esistiti e ci sta che sia mentalmente e fisicamente stanco dopo tutti gli interventi chirurgici, le riabilitazioni e le maledette ricadute. Ora si prende un break con la famiglia, sarei davvero sorpreso rivedendolo in campo, spero tanto di sbagliarmi … ma non credo.
Vorrei concludere tornando un attimo a quell’intervento di Machado che è stato l’inizio della fine per Pedey. Stiamo parlando di un personaggio che ha riprovato simili giochini in maniera recidiva (anche agli scorsi playoffs); forse la sparo grossa ma uno che fa interventi che rischiano di compromettere carriere come si incastra con tutti i discorsi sulla pulizia del gioco, discorsi che vengono reiterati spesso ? OK … chi bara con sostanze dopanti becca 80 partite alla prima sanzione, un Machado che entra con gli spikes su ginocchia, caviglie è eticamente migliore ? Non vi pare che certe sentenze (quando son date) non siano eccessivamente leggere ? Sono troppo giustizialista ?