Comincia l’era Devers

Ieri sera, dopo l’ennesima partita asfittica di un attacco sempre più in difficoltà, è stata presa la decisione di far salire in prima squadra Devers. Decisione che oramai era attesa ma che lascia in bocca un retrogusto amaro. Così, dopo la miseria di 8 partite, è terminata la carriera in Triplo A del nostro giovane prospetto, ma non è solo questo che lascia un attimo perplessi.

Anzitutto la tempistica, fare questa mossa il 24 luglio può significare alcune cose : potrebbe essere che DD non creda alla possibilità di una trade oppure che non vede nessuna soluzione così appetibile, gli amanti della dietrologia aggiungono una possibile diversa chiave di lettura, ovvero far vedere che non siamo poi così disperati e che possono smettere semmai di chiederci delle contropartite impossibili per degli onesti mestieranti, anche perchè il mercato non finisce al 31 luglio, per i giocatori messi tra i waivers continua anche dopo; ovvio però per far cadere le pretese altrui occorre che Devers dimostri che può reggere la parte; come si vede da ciò, è difficile comparare questa mossa con la salita di Benintendi l’anno scorso che avvenne al 1 agosto, dopo non essere riusciti a prendere Carlos Beltran.

Cosa aspettarsi da Devers ? Mah … col bastone sembra pronto, col guanto proprio no e questo può essere un problema; infatti non dobbiamo scordarci che i numerosi difensori dell’hot corner non solo hanno fanno pena col bastone ma anche in difesa visto che sono penultimi come errori nell’American League ed oggi Devers potrebbe essere un altro che fa traballare l’infield, per dare qualche cifra quest’anno ha già commesso 16 errori, 4 di questi nel suo velocissimo passaggio in Triplo. Necessitiamo di un upgrade col bastone, ma non possiamo assolutamente permetterci un regresso in difesa, visto che possiamo concedere davvero poco creando pochissimi punti.

Cosa non dobbiamo aspettarci da Devers ? Non dobbiamo aspettarci che sia il salvatore della patria, fare paragoni con l’Ellsbury del 2007 o col Bogaerts del 2013 o col Benintendi dell’anno scorso mi pare ingiusto; negli esempi precedenti erano innesti che andavano ad integrarsi in strutture consolidate e con la possibilità che una difficoltà nell’approccio alle Grandi Leghe fosse comunque coperta dai veterani che andavano a sostituire, se Ellsbury falliva avevamo comunque Crisp che era un buon giocatore in attacco ed un difensore superbo, se Devers fallisce potremmo tornare alla litania di Marrero, Holt (che sembra un ex giocatore) e compagnia cantante, non so se è chiara la differenza. Il rischio di caricare un ragazzo ventenne di troppe responsabilità c’è.

Per rimanere al concetto che non può essere il salvatore della patria non posso che reiterare un concetto che espressi tempo fa, dicendo che per essere davvero un contender non servivano solo nuovi ingressi, serviva soprattutto che i titolari si rimettessero a fare il loro. Vi invito a leggere il pezzo di Rob Bradford sul sito della nostra radio WEEI; il succo è semplice : OK Devers, ma in luglio i nostri titolari hanno le seguenti cifre, vi passo gli OPS perchè  ci riflettiate : Benintendi 709, Young 670, Marrero 667, JBJ 583, Holt 540, Leon 511, Bogaerts 484 (!), Moreland 424 (!!), Vazquez 389 (!!!). Con cifre simili occorrerebbe che Devers fosse Mike Schmidt o George Brett per risollevare l’attacco.

Questa è la situazione prima dell’inizio della tre giorni a Seattle, speriamo di divertirci un po’ di più, perchè questi Sox del 2017 sono noiosi come la corazzata Potemkin, un paio di settimane fa comparve un articolo sul Boston Globe nel quale ci si chiedeva come mai gli indici d’ascolti dei Sox su NESN fossero molto più bassi dell’anno scorso, la risposta mi pare facile : vedere sequenze di inning “tre su, tre giù” non è il massimo.

PS – Stanno venendo fuori notizie su cosa sia davvero successo sull’aereo quando Price prese Eckersley a male parole. Se ciò che si racconta è vero, Price potrebbe essere il nuovo Josh Beckett, quello che si incarica di fare il cancro dello spogliatoio, vedendo il personaggio il dubbio viene.

 

Share

Forza Longobarda !

Ieri sera ammirando (si fa per dire) gara-4 tra Sox e Jays mi pareva di assistere alle gesta della mitica Longobarda allenata dall’unico ed inimitabile Oronzo Canà (in arte Lino Banfi); la squadra per la quale il presidentissimo Borlotti aveva coniato il motto : “Perdere … e perderemo”. Una ricerca continua della sconfitta, ricerca condotta con successo quasi in maniera pervicace. Ovviamente capisco le esigenze di gestire le forze in un campionato da 162 partite in sei mesi e capisco pure che veniamo da 8 partite in 7 giorni condite da due maratone di extra-inning che non finivano più, anche se mi chiedo quale sollievo possa ricevere Sale da una dilazione di 24 ore del suo impegno oppure come possa migliorare la tenuta atletica di Pedroia giocando solo in attacco. Diciamo che abbiamo provato di rinunciare a qualcosa oggi, sperando di avere di più domani; se questo auspicio si materializzerà lo vedremo da stanotte in California.

L’altra cosa che mi fa sorridere ripensando alla sfida con Bautista & Co. è questa : come vi sareste sentiti voi se dopo aver comprato il biglietto nei giorni scorsi, credendo di vedere Sale sul monte, vi avessero mostrato Fister ? In America è normale, anche spulciando negli angoli più remoti del web non ho trovato uno che abbia rimarcato la cosa, dalle nostri parti le persone più civili avrebbero presentato una denuncia tramite il Codacons, quelle meno civili avrebbero comprato un litro di benzina, poi con la benzina avrebbero riempito una bottiglia ed avrebbero tirato una molotov contro gli uffici dei Sox. Non voglio assolutamente ergermi a moralista, io pure non credo avrei reagito benissimo. Mi immagino immerso in una vacanza baseball/cultura nel Massachussetts, compro il biglietto gasatissimo credendo di vedere quel marziano di Sale, poi il giorno dopo Mr.Farrell mi comunica che vedrò invece dei bravi ragazzi che fino ad ora hanno giocato al Fenway come io ho corso a Montecarlo. Non avrei tirato la molotov, ma una sequenza di improperi irriferibili nel mio più puro dialetto romagnolo credo proprio di sì. Quando dico che l’America è lontana intendo anche cose simili, l’approccio tra noi e loro è opposto … non c’è verso.

Tornando al baseball giocato, non c’è moltissimo da raccontare se non che si continua a reggere più concedendo poco che producendo molto e mi sembra chiaro che l’unico che abbia le chiavi per sbloccare la situazione in attacco sia Hanley Ramirez, quando lui gira il motore dei Sox suona bene, quando lui non gira sferraglia come una Fiat Panda scassata. L’altro giorno ho letto un articolo dove si diceva che Ramirez, col suo carattere molto “easy”, era assai funzionale nel tenere in piedi una squadra dove c’erano un po’ troppe facce scure e preoccupate; io, se devo essere sincero, l’approccio al gioco di Ramirez non l’ho mai adorato; è vero però che c’è in giro un’aria che assomiglia un po’ troppo a quella del 2011, con un manager che non sembra avere il polso della squadra, coi giocatori che decidono di loro iniziativa le strategie in momenti topici (mi riferisco alla ormai famosa doppia rubata al 9° contro gli Yanks) e con un po’ troppa gente che sembra portare in campo delle paure ingiustificate. Forse l’atteggiamento da “bambinone” di Han-Ram ci può alleggerire il clima, ma comincio ad avere un po’ paura di ciò che vedo e di quel poco che si può percepire.

Capitolo mercato : un must di questi tempi. I pigiamini han fatto la loro mossa, io resto dell’idea che Frazier non mi faceva impazzire, Robertson invece lo avrei accolto molto volentieri. Ed ora che si fa ? Di sicuro sembra ormai deciso, tutti i segnali portano in quella direzione, che noi staremo bassi con le contropartite. Purtroppo aver dato via quasi tutto il farm system nello scorso inverno ci porta ora ad avere pochi asset spendibili. Insomma … se uno ci chiede Devers, la trattativa nemmeno comincia. Devo essere sincero, dopo la mossa di Cashman avevo il timore che Dombrowski vendesse anche l’anima al diavolo pur di dare una risposta, è trapelata la notizia di una riunione con la proprietà proprio nella sera del comunicato dal Bronx. Ovviamente il contenuto dell’incontro è top secret, ma non ci vuole un genio a capire di cosa abbiano parlato, tempo per fare delle mosse ce n’è ancora tanto, ma non devono essere mosse fatte tanto per fare. Io mi sto sempre più orientando verso un’idea : ovvero che i vari Nunez e Lowrie possono stare dove sono. A settembre quando si espande il roster facciamo salire Devers e vediamo come se la cava, insomma … come con Bogaerts nel 2013. Andare a prendere due giocatori storicamente fragili non mi pare una gran idea, diverso è il discorso del bullpen, lì l’innesto ci vuole, meglio se izquierdo, anche se si mi pare che ci sia molta più abbondanza di destri.

Per ora bene così … rotta ad ovest. Anaheim e poi Seattle ed il solito vantaggino minimo in classifica, vantaggino che poteva e doveva essere molto più corposo, ma oramai ce lo diciamo sempre … chissà … con Oronzo Canà al posto di Farrell le cose migliorerebbero. Ne sono sicuro

Share

Condannati ai miracoli

Non c’è verso, o monte di lancio e difesa producono gemme in serie o si perde. Sotto un certo aspetto è bello e me lo faccio piacere, sebbene io mi sia innamorato del baseball grazie a Roberto Bianchi che sul campo di gioco ci entrava per fare una cosa : boooom !!! Sotto un altro aspetto è una roba di una pericolosità unica, perché chiedere miracoli è sempre complesso e perché ci espone a perdere quelle partite che vengono decise da una scelta, semmai una piccola, misera scelta che sposta inesorabilmente l’ago della bilancia in una direzione o nell’altra; poi dato che coloro che devono fare le scelte strategiche non godono esattamente dei favori del mondo (in primis uno il cui cognome inizia per “F” e finisce per “arrell”), ovvio che anche un piccolo errore sia decisivo in una partita che finisce 1-0 o 2-1.

Dicevamo dei miracoli, i nostri sono andati ad un niente da fare due shutout contro gli Yanks, che fino ad ora mai erano stati tenuti a zero. Abbiamo visto il bullpen, il tanto disprezzato (anche da me) bullpen di inizio stagione reggere in una maniera quasi commovente, abbiamo visto un esterno volare come Superman o saltare come Lebron James; il pubblico del Fenway s’è sgolato con delle ovazioni fino ad ora riservate al n.34, solo che stavolta erano per il “terrore dei media” Price o per l’aspiratutto JBJ. Davvero … se uno è innamorato del baseball difensivo, si innamora di questi giocatori, solo che …

Solo che c’è l’altra faccia della medaglia, i Sox col bastone in mano sembrano non sapere più come mettere un quantitativo di punti decente sul tabellone. Come Giano Bifronte abbiamo due volti, uno guarda verso un sole splendente ed uno guarda verso le tenebre più oscure, quale prevarrà non mi è dato sapere. La macchina da punti del 2016, s’è trasformata in un qualcosa di indefinibile nel 2017, come se l’esercito degli Stati Uniti fosse diventato potente come quello di San Marino. Rimedi ? Sui rimedi esterni (leggi mercato) io ci credo poco, di sicuro rispetto a quando iniziai a scrivere su questo blog, credo molto di meno ai rimedi salvifici. Credo che si possa fare un piccolo lifting, però non credo che la figlia di Fantozzi possa trasformarsi in Gisele Bundchen. Di sicuro arriverà un terza base, che Todd Frazier abbia la funzione del bacio del principe che sveglia Biancaneve faccio fatica a crederlo. Di sicuro l’ingloriosa fine dell’epoca del Panda porterà qualcosa, ma se dovessero chiederci contropartite esose, mi tengo la trimurti Marrero – Holt – Lin … e spero che il Dio del baseball me la mandi buona. Ma non ho nessuna voglia di farmi prendere per il collo da dei San Diego Padres qualsiasi, che semmai per il primo scalzacane ci chiedono prospetti di prima fascia.

Però il problema non è solo la mancata produzione dei terza base e non credo sia nemmeno solo legata alla mancanza del nr. 34, abbiamo giocatori che faticano a produrre battute lunghe; Pedroia e Bogaerts sembrano aver perso in slugging, sono degli eccellenti contattisti, ma ricordatevi sempre che la differenza tra un singolo ed una battuta in doppio gioco è spesso una pallina che passa in un punto o mezzo metro più in là, Moreland è un buon giocatore ma fa il suo, anche Young è in un calando enorme ed adesso faccio fatica a capire come possa giocare sempre contro i mancini, per di più spesso in posizioni del lineup sopra le sue possibilità, tipo lo spot n.5. Questo è ciò che ci serve, non l’arrivo del mammasantissima che ci risolve la situazione, che Pedey e tutti i suoi compari tornino ad essere quelli dell’anno scorso

Dicevamo della fine della “Sandoval Era”, è stata forse la peggior firma di free agent della ns. storia e stavolta non abbiamo nemmeno trovato i Dodgers disposti a prenderselo; immagino che la mossa sia stata fatta in accordo con coloro che dovranno pagare al Panda altri 49 milioni di $, anche se vorrei essere un passerotto per vedere la reazione di Mr.Henry quando gli hanno comunicato che il suo corposo (in tutti i sensi) investimento era andato definitivamente a putt… Del Panda non possiamo certo incolpare Dombrowski, del fatto di aver rinunciato ad ogni alternativa possibile (Shaw) però sì. Il senso di scommettere tutto sul ritorno a livelli buoni di un giocatore su cui c’erano dubbi enormi davvero non l’ho capito, di sicuro il rischio non ha pagato … com’è giusto che sia.

Alla fine abbiamo ricavato il pareggione con quelli del Bronx, pareggio che lascia la situazione invariata e per come si era messa è andata bene, ricordate che gara-1 ci è stata offerta su un piatto d’argento e che abbiamo segnato i due punti decisivi senza far uscire la pallina dall’infield. Di sicuro continuo a chiedermi se sia possibile continuare a vincere facendo il minimo indispensabile di punti, il baseball “by Roberto Bianchi” prevedeva cose diverse, altri tempi e altri luoghi direte voi. Porsi però il dubbio sull’andamento di questa stagione mi pare sacrosanto … e se siete troppo giovani per aver visto giocare o anche solo per sapere chi sia stato Roberto Bianchi, stasera potete fare un po’ di ricerche in rete, chissà … forse trovate anche qualche immagine. Vi garantisco che era uno spettacolo di livello assoluto.

Share

Uffa !!! Quando si riparte ?

Ma perchè esiste l’All Star Game ? E’ nettamente il momento più noioso e melenso dell’intera stagione, ci spezza il ritmo, ci toglie il pepe della discussione, di cosa cavolo parliamo da qui a venerdì ? E’ vero … veniamo da due partite piene di rimpianti, con una incavolatura che aveva bisogno di una partita immediatamente il giorno dopo per sbollire ed invece abbiamo cinque giorni per ripensare ad una squadra che butta via partite come fossero giocattoli rotti … ma che comunque è pur sempre la seconda miglior squadra dell’American League ed ha un un vantaggio che non sarà certo abissale nella division, ma che è comunque meglio di una martellata sui gioielli di famiglia.

Freme il mercato boys and girls e cominciano a fioccare le voci, ce ne sono un paio di voci abbastanza ricorrenti che riguardano i nostri Sox … e tanto per cambiare sono voci che vanno esattamente in direzione opposta rispetto a quella che avevo auspicato. La prima voce riguarda un doppio possibile arrivo da Miami, ovvero Martin Prado (ovviamente terza base) ed il rilievo David Phelps, l’altra voce è un altro rilievo ovvero Pat Neshek dai Phillies. Dicevo che non sono voci che vanno nella giusta direzione … almeno secondo il sottoscritto : l’altra volta espressi i miei dubbi su Prado, dubbi che ovviamente persistono pochi giorni dopo, dubbi riguardanti la sua tenuta fisica essendo reduce da quasi due mesi saltati per infortunio e dubbi sull’opportunità di prendere un giocatore che sarebbe comunque sotto un contratto oneroso anche per il 2018 e 2019; è vero che, secondo sempre i rumors, una trade così prevederebbe che i Marlins si mangiassero comunque una discreta fetta del suo salario, anche con questo “guadagno” in più è comunque una cosa che mi convince poco.

Sui rilievi resto ancora più perplesso in un certo senso, ovvero che entrambi i nomi che abbiamo letto sono lanciatori destri. Mah … Fate un attimo mente locale e tornate alla partita degli improperi, ovvero l’ultimo match di domenica a Tampa e tornate ai maledetti inning nr°7 e nr°8; nei due attacchi fatidici i Rays hanno avuto 10 turni nel box, 5 di questi turni erano a carico di battitori mancini ed in una situazione simile il nostro management ha affrontato questo lineup con soli lanciatori destri ed il motivo principale è la scarsa o nulla fiducia in situazione di “high leverage” nei confronti di Abad e Robby Scott. Se in un inning “caldo” c’è a battere Dickerson, noi dobbiamo trovare il mancinaccio che lo metta in difficoltà, sebbene sia un giocatore che ha cifre molto simili tra destri e mancini, abbiamo subito il fuoricampo decisivo da un altro mancino (Miller) affrontato da un lanciatore destro, nel baseball di oggi a parer mio questo conta.

Per rimanere in tema mercato vedo che parecchi, dopo qualche partita di troppo dove i nostri han segnato pochissimi punti, auspicano l’arrivo di un bomber. Grazie … chi non lo vorrebbe ? Però semplicemente è irrealistico. E’ possibile, come ribadito dal sempre ottimo Danilo Freri durante l’All Star Game, che i Marlins non siano così alieni dal vendere Stanton. Facciamo un gioco … i Sox tentano di portare a casa Giancarlino. Già … ci troveremmo un giocatore a contratto fino al 2028 (!!!) quando avrà 38 anni e solo l’Onnipotente sa in che condizioni sarà e già questo non mi sembra un’idea fantastica, quale contropartita potrebbero chiederci da Miami ? Semplice … c’è chi dice almeno un giocatore di grosso calibro a prezzo controllato, che so … Bogaerts o Betts e prospetti vari. C’è anche chi dice che i Marlins tirino semplicemente ad abbassare il payroll e si accontentino di meno. Non lo so … io mi chiedo solo se vogliamo azzerare quel po’ di farm system che abbiamo. Prenderci in casa un giocatore fortissimo che costa come una legge finanziaria per cederne uno fortissimo che per qualche anno costa due ceci e tre lenticchie è una cagata pazzesca “stile Corazzata Potemkin” e se anche non fosse così ovvero che non dobbiamo cedere un asso, manderemmo a rotoli la politica dell’anno ovvero il tenerci sotto la luxury tax per permetterci di azzerare i penalty per i prossimi anni. Permettetemi di restare della mia idea, anch’io cercherei di potenziare l’attacco, ma non voglio farlo a qualunque costo, voglio farlo in modo furbo … una volta tanto.

Non c’è molto altro, finalmente venerdì finisce la solfa dell’All Star Game e relativo battage mediatico, una partita dove un giocatore chiede all’arbitro se si possono fare una foto assieme non è una roba seria. Piacerà agli americani che di solito amano le cose colorate e buffe; a noi, scafati tifosi allevati dalle contese europee più toste, piace di più quello che inizierà tra 48 ore al Fenway : una bella serie da 4 partite in 3 giorni contro i Pigiamini. Possiamo solo augurarci non sia un pigiama party, ma d’altra parte con quest’afa opprimente chi se lo mette il pigiama ?

Share

Abbiamo sbagliato bersaglio ?

Fino ad ora la scena al mattino era la seguente : durante la colazione accendevo il PC, cercavo se c’era il condensed game dei Sox oppure mi guardavo i nostri highlights e come secondo step guardavo il risultato degli Yankees, ormai ero posizionato su un’idea che richiamava a suggestioni del nostro recente passato, quel magnifico scontro nei primi anni del nuovo millennio : ” noi contro loro”. Non ci sono più Varitek e A-Rod, Pedro e Don Zimmer, ma la suggestione di un duello Red Sox vs Yankees era troppo allettante. Ma mi sta venendo il dubbio di essermi sbagliato. Sta a vedere che i soliti Raggetti della Florida, molesti come quei cagnolini che abbaiano a tutti e mordono i polpacci, vogliono rompere le uova nel paniere …

Come facciano a tirare fuori lanciatori a ripetizione ce lo siamo chiesti ripetutamente senza trovare uno straccio di risposta, stanotte abbiamo fatto la conoscenza con Jacob Faria e ci è rimasto indigesto; se storicamente i Rays hanno sempre avuto ottimi lanciatori, stavolta uniscono un attacco decisamente pesante (terzi come HR), non è che mixando tutto ciò viene fuori che sono una minaccia da prendere dannatamente sul serio ?

Sia ben chiaro, siamo messi più che bene, non sono un paio di sconfitte dopo la serie di vittorie che possono farci prendere troppa paura. Sappiamo di avere un attacco che non è certo al fulmicotone e per stare in partita ci servono grandi prestazioni dai lanciatori, prestazioni che fino ad ora stiamo avendo, basta un Sale un po’ meno dominante del solito per farci andar sotto. Se questo sia di ispirazione per il prossimo mercato lo vedremo tra pochi giorni.

E’ già … è ora di guardare alla sessione estiva del mercato e sono in molti a dire che i Sox dovranno muoversi. Io su questo mi pongo in una situazione di attesa, nel senso che non voglio veder partire contropartite eccessive e vorrei che finalmente chi compriamo non finisca in injured list in 48 ore. Leggo per esempio che i nostri stiano attentamente seguendo Martin Prado dei Marlins, allora … stiamo parlando di un onesto mestierante, che oltretutto è stato recentemente assente per una cinquantina di giorni a causa di malanni muscolari ed è portatore di un corposo stipendio per il 2018 e 2019.

Questo, secondo il mio modestissimo parere, è proprio il tipo di giocatore che faremmo bene ad evitare, tralasciando il discorso degli infortuni (si spera che i nostri medici non dormano in piedi), metteremmo in pista un altro ipotetico giocatore che può essere un blocco per la carriera di Devers che prima o poi, meglio prima che poi, dovrebbe sbocciare e arrivare in prima squadra. Tra parentesi può essere un rischio fare affari coi Marlins visto che la franchigia sembra vicina ad un passaggio di proprietà e non è difficile immaginare che si voglia monetizzare prima della vendita. Il tipo di giocatore che vorrei cercare è il classico “rent” di tre mesi, un giocatore che a fine anno sia free agent in modo da poter fare considerazioni più libere sul ruolo durante il prossimo inverno, anche perchè non scordiamoci che abbiamo a libro paga anche il Panda ed avere due veterani da pagare nel ruolo, con un prospetto di primissima fascia quasi pronto, non mi pare l’idea del secolo.

E sul monte faremo qualcosa ? Una cosa la farei, mettendo sempre i paletti sulla sicurezza medica e sulla contropartita non eccessiva : abbiamo bisogno di un rilievo mancino, secondo me un bisogno grosso, il nostro mancino più impiegato nel bullpen è Robby Scott che non è certo il giocatore che ti fa girare la testa, insomma cerco un simil-Craig Breslow del 2013. Son possibili altre cose ? Onestamente faccio un po’ fatica a crederlo, E-Rod tra un po’ tornerà (sebbene le due partite giocate nelle Minors siano state orrende) e così si dovrebbe ricomporre la nostra rotazione. Chiaro che avere un partente “n.6/rilievo lungo” migliore di Fister o Johnson sarebbe ottimo, ma faccio fatica a pretendere il cast “all star”.

Comunque dai … siamo in testa alla division, abbiamo un vantaggino, c’è ogni ragione per essere fiduciosi e speriamo di toglierci di torno i Raggetti. Future looks bright !!!

Share

I premi di metà stagione

81 partite fatte ed 81 da fare; alla boa di metà stagione ho deciso di assegnare alcuni premi, tutto con un approccio semi-serio o scemo-serio … o semplicemente scemo. Comunque arriviamo alla fine del teorico girone d’andata in testa alla division col secondo miglior record dell’American League e con tutto quello che c’è capitato mi pare un mezzo miracolo. Comincia la distribuzione dei premi … and the winner is …

Premio O’ Fenomeno : Chris Sale. I numeri li sapete leggere anche voi, ci ha dato quella stabilità al ruolo di “ace of staff” che ci mancava da un po’ di tempo. 11 vittorie per lui sono persino poche se considerate che l’unico blown save di Kimbrel l’ha fatta in una partita che Sale aveva dominato. Ha rovinato la festa ai canadesi per il Canada Day, in America gente simile è definita “party-crasher”.

Premio Tutti a Casa : Craig Kimbrel. Sale sul monte, spara un quindicina di siluri che farebbero scattare tutti gli autovelox del pianeta e poi la gente può prendere la strada di casa. Sta mettendo insieme una stagione da .100 di average concesso, 0,48 di WHIP e per ogni base ball concessa piazza 13 strikeout !!! Anche meglio del Uehara 2013. E’ vero che i rilievi hanno carriere e stagioni altalenanti, ma questo al momento è ingiocabile.

Premio 100% : Gary DiSarcina. Due partite dirette da manager e due vittorie. Chi vuole fare delle facili ironie sul nostro manager titolare e sul fatto che potrebbe assentarsi più spesso può farle. Ovviamente non so dirvi se DiSarcina sia una carta per il nostro futuro, mi piace anche ricordare che il suddetto sia stato uno degli assistenti dell’Italia anni fa al WBC ed abbia una bella dose di sangue italiano, se ricordo bene Latina e dintorni. Anni fa venne anche in Italia alla Coach Convention, personaggi del genere che hanno comunque un cuore abbastanza tricolore sarebbe bello che venissero in qualche modo coinvolti dalla nostra disastrata FIBS.

Premio Big Three : Ben Cherington. Leggo l’altro giorno che Craig è stato rilasciato e per prendere il suo corposissimo stipendio non dovrà nemmeno più presentarsi allo stadio di Pawtucket. Se alle sue performances assommate il rendimento del Panda e quello dell’UFO Rusney Castillo (che però quest’anno in Triplo va bene) viene fuori un quadro disarmante delle ultime mosse del nostro ex-GM; peccato perchè il personaggio qualcosa valeva.

Premio Guantone D’Oro : David Price. Ho detto guantone, non guanto; dato che c’è il serio rischio che Price faccia a cazzotti con i media. L’altra sera, sull’aereo che portava la squadra in Canada, c’è stato un diverbio molto pesante tra Price e Dennis Eckersley, diverbio così aspro che ha richiesto un meeting a porte chiuse tra Farrell e Dombrowski. La cosa buffa è che gli stipendi di Price e quello di Eckersley sono pagati dalla stessa persona. Speriamo che la grinta messa dal nostro pitcher nel fare a cornate coi media venga messa anche in campo.

Premio “Capite che livello ha la MLB ?” : Mookie Betts. Il fatto che un giocatore che offre quel rendimento non sia tra i tre esterni che giocheranno da titolare all’All Star Game vi dimostra ancora di più che razza di livello ci sia in questo campionato, quanto sia alta l’asticella. Una cosa un po’ più seria : visto che in mezzo al lineup non abbiamo più il Papi, non sarebbe il caso di avere Mookie n.3 o n.4 ? L’uomo da leadoff ideale lo avremmo ed è Xanderino, giocatore di alto average, comunque veloce e non molto bombardiere.

Questo è tutto : stasera comincia il girone di ritorno, una bella sweep ci manca da un po’ di tempo, farlo su in Canada sarebbe una gran cosa e non voleteci male cari canadesi se vi abbiamo rovinato la festa. Comunque Auguri al Paese della Foglia d’Acero. Un gran posto per viverci ed una delle nazioni più civili che io abbia visitato … ma se portassimo via tre vittorie resterebbe civile lo stesso. Dico bene ?

Share

Red Sox made in Taiwan

Colgo lo spunto dato dall’arrivo inaspettato in prima squadra di Tzu Wei Lin, per una durata che non immaginiamo molto lunga, per fare un piccolo parallelo tra i Red Sox e certi apparecchi “made in Taiwan” che funzionano semmai bene ma hanno delle lacune, semmai per qualche mese vanno alla grande, ma poi ti lasciano a piedi quando ormai hai pensato di aver fatto l’acquisto della tua vita; i Red Sox sono un po’ così, quando funzionano sembrano veramente fantastici, poi però ogni tanto si bloccano e tutto quello che ti verrebbe voglia di fare è un bel “spegni e riaccendi”, fattibile con un PC ma decisamente più complesso con una squadra di baseball.

Anzitutto abbiamo visto arrivare giocatori presi dai waivers, ovverosia dal ricettacolo dove sono presenti i giocatori tagliati dalle altre squadre; normalmente queste mosse sanno di disperazione ed in effetti quei due ruoli di cui discutiamo da una vita, ovvero terza base e starter n.5, ci stanno provocando crisi di panico. Di solito detesto queste mosse che ritengo figlie dell’improvvisazione e di una visione davvero a corto respiro, ma leggendo poi le statistiche dei nostri terza base o leggendo del prospetto (o ex-prospetto) Owens retrocesso dal Triplo al Doppio A viste le sue performances orribili, se vogliamo provare di settare questi buchi allora mi sta anche bene buttare una fiches sul tavolo sotto forma di Fister e Peralta.

Sul primo dico subito che mi piaceva un sacco, poco sotto i luci della ribalta ai tempi di Detroit ma decisamente efficace, addirittura nella Top Ten del Cy Young Award nel 2014 a Washington, da allora però il rendimento è stato un calando continuo. La prima è andata bene e sarebbe stata un trionfo se un doppio gioco non chiuso per un millimetro non l’avesse rovinato. Certo che lascia molto perplesso che gli Angels (che non hanno certo fenomeni sul monte) non lo abbiano fumato di striscio dopo averlo avuto nelle proprie Minors. Peralta al momento non lo abbiamo ancora visto in prima squadra, per ora si alternerà tra terza e DH col Panda in quel di Pawtucket, sperando che almeno uno dei due abbia qualche momento decente; se abbiamo piazzato il giovane taiwanese sull’angolo caldo, giocatore che oltretutto in terza c’ha giocato davvero poco nelle nostre Minors, dimostra il livello di creatività che occorre per uscire da certe situazioni. Da qui al 31 luglio forse ci saranno altre notizie su questo fronte, ma non so se essere contento della cosa.

Per il resto continua tutto come al solito, grazie a Dio Sale fa il Sale, Kimbrel fa il Kimbrel, JBJ pure ed ogni tanto però ci capitano quelle serate dove i nostri primi tre del lineup producono un bel 0/12. In quel caso c’è poco da fare, fatemi anche dire che avremo dei giocatori che non stanno dando quello che ci aspettavamo, ma diciamoci anche che nessuno si aspettava il rendimento più che eccellente di Moreland, un n.4 del lineup che non potrà mai essere ciò che non sarà mai (Papi), ma che comunque sta ancorando bene sia il suo ruolo in attacco che quello in difesa.

Siamo così, una squadra davvero strana in una division indecifrabile, dove ad un certo punto sembrava che Sox e Yanks facessero un gigantesco ciapanò, chi riuscisse a fare uno scatto in avanti avrebbe un vantaggio davvero cospicuo visto che al momento sembra una gara di surplace. Fatemi chiudere con una facezia : in gara-2 contro Minny i Sox saranno senza Farrell dato che è stato squalificato per un turno causa lo scontro robusto con l’arbitro Miller di qualche sera fa (tra parentesi c’è un recidiva tra i due). Seconda voi l’assenza del manager è un vantaggio o no ?

Share

Il ritorno del Re

Oggi non ho voglia di parlare della solita fuffa, non mi va di sprecare ancora tempo per parlare del solito Farrell che lascia un rilievo mancino nemmeno di prima fascia ad affrontare Salvador Perez, dei magici rilievi acquisiti da Dombrowski e tutta questa paccottiglia. Oggi l’argomento è ben altro, stasera è la sera nella quale verrà reso il dovuto omaggio al giocatore più importante della storia dei Red Sox, stasera David Ortiz, l’unico re che abbia mai governato il Massachussetts dopo la cacciata degli inglesi 250 anni fa, torna nel suo regno dove è signore assoluto e non sono molti i sovrani che godono di un rispetto così sconfinato.

Io penso che avevamo il sospetto ed ora ne abbiamo la certezza : un personaggio così lo incontri una volta nella vita e non abbiamo la più pallida idea di come poterlo sostituire; io ho la soluzione : semplicemente è da fuori di testa pensare di poterlo sostituire uno così, dobbiamo cercare di arrangiarci facendo il meglio possibile, sapendo che potremo trovare negli anni a venire un giocatore che offra in campo il suo rendimento (difficilissimo … ma possibile), ma uno con quella leadership semplicemente non esiste.

Esplicito meglio il concetto : in questi giorni il sito MLB ha fatto una classifica dei 10 migliori “Big Papi moments”. La mia classifica è un po’ diversa e vede al primo posto questo gesto : https://www.youtube.com/watch?v=yYUKp7SPj1Y Eravamo alle World Series 2013 e quella serie sembrava stesse scappando via, Ortiz si fece carico di arringare la squadra, se sentite Joe Buck dice :”queste cose non si vedono spesso nel baseball”. Già … io vedo baseball da qualche decennio e una roba del genere non l’avevo mai vista. Guardate il volto di Dustin Pedroia (ho detto Pedroia, uno che è stato MVP della Lega, All-Star, etc. etc.) mentre parla Papi e capirete cosa significa carisma, quella dote che il nostro 34 si portava appresso in dosi spaventose.

Ortiz in questo 2017 da “pensionato” s’è dimostrato anche uno col cervello funzionante : è stato ben lontano dal Fenway fino a stasera, per evitare il solito porcaio mediatico … e per dare modo alla squadra di trovare una sua dimensione in questo anno 1 A.O. (after Ortiz), è venuto a Boston, per esempio ricevendo un’ovazione oceanica dal pubblico del Garden durante un match di playoffs dei Celtics, ma giustamente non è stato attorno ai Sox e son sicuro che non è stato per disinteresse; immaginate fosse stata da queste parti mentre la squadra zoppicava, si sarebbero sprecati i titoli tipo : “Ritorna ?”, nulla di tutto ciò. Lui ha dato ora tocca agli altri.

Quindi ora è il momento degli onori. Alcune idee sono davvero carine, per esempio gli hanno dedicato il gate 34 dell’aeroporto Logan, mi piace molto quello che propone “Over The Monster” ovvero rinominare l’intera Yawkey Way in David Ortiz Way; che l’indirizzo degli uffici dei Sox e del Fenway siano in una strada dedicata a Tom Yawkey, che è stato per un quarantennio il proprietario della squadra ma è stato anche un razzista della peggior risma, m’è sempre sembrata una gran brutta roba; dedicare la strada all’uomo che nei giorni bui dell’attentato della maratona se ne uscì con quel discorso iconico “this is our (beep) city” sarebbe un bel modo per fare pace con la storia passata non proprio rispettabile dei Sox.

Questo piccolo tuffo nel passato finisce qui, al presente ci penseremo la prossima volta, per esempio penseremo che la produzione offensiva dei nostri attuali DH è modesta : 13mi in American League come HR, ultimi (!!!) come slugging … e così via. Eravamo abituati diversamente. Mi viene un dubbio : che Ortiz sia stato per noi ciò che è stato Michael Jordan per i Chicago Bulls. Il grande 23 ha fatto godere enormemente i tifosi dello United Center, ma cosa avevano vinto prima del suo arrivo ? Nulla. E dopo il suo ritiro ? Meno di zero. Capite perchè dico che certa gente è impossibile da sostituire ?

Share

Siamo primi ? E’ uno scherzo ?

E’ stato difficile stamattina rendersi conto di essere primi, semmai la cosa durerà solo per una notte, ma al termine della settimana i Sox sono in testa alla division, grazie ad una buona raccolta negli ultimi 7 giorni … e grazie agli Yankees che hanno davvero maldigerito la trasferta in California. Lo abbiamo detto e ripetuto che questa squadra, seppure tra errori e qualche contro-prestazione, sta comunque galleggiando e se qualche cavallo da corsa smettesse di comportarsi come un ronzino probabilmente saremmo ancora più di corsa.

Tra questi cavalli di razza che stanno dando poco c’è di sicuro Porcello che ormai è un caso, decine di pezzi per analizzare il campionato di quello che è il Cy Young Award in carica che invece sta andando in crisi ogni giorno di più; c’è sempre l’annoso problema degli inizi partita : 5,40 di ERA nei primi tre inning, 3,74 nei successivi tre; se prendete altre cifre come strikeout, OPS etc. troverete cifre simili; questo problema lo avevamo anche visto in passato, il problema è la sua fastball che resta clamorosamente alta e non mancano i battitori di palla alta. Rimedi ? Certamente curare la tecnica che sembra un po’ essersi persa e spesso in questi casi si potrebbe anche prendere la decisione di cambiargli il catcher. Differente il caso di Price, su di lui aspetto un po’ a preoccuparmi perchè è tornato da poco da un infortunio e forse darebbe un contributo migliore se la nostra ineffabile guida tecnica non lo lasciasse a cuocersi sul monte beccando punti extra come capitato in gara-3.

Ma se siamo primi e nello stesso tempo consapevoli dei nostri punti deboli, significa che abbiamo anche dei punti positivi. Ne voglio elencare alcuni : anzitutto abbiamo il closer che distrugge le speranze degli avversari, se arriviamo al nono inning e siamo davanti … game, set and match; il campionato che sta facendo Kimbrel ha dell’irreale, se la gioca col Uehara 2013 o col Papelbon 2007, ho preso due esempi di stagioni che ci hanno visto trionfare, guarda caso nei tre anelli del XXI° secolo c’è anche l’impronta di closer devastanti; Foulke, Paps e Koji-san furono importantissimi e ciò dimostra a tutti noi cosa conta avere il closer, nel baseball di questi tempi l’uomo del nono inning è uno degli asset che è impossibile non avere se si vogliono coltivare delle legittime ambizioni.

L’altra cosa di cui non si può parlare è la bellezza di una partita vinta al pelo con un out fantastico di Benintendi (ma non scordatevi il tag di Vazquez) ed un colto rubando dello stesso Vazquez al nono inning; i nostri catcher hanno un discreto cannone nel braccio, Vazquez ne secca uno su tre, addirittura Leon è sul 40% di colti rubando. Gran cosa questa, aiuto immenso per una difesa che ha stretto le file e che dopo un inizio traballante ha settato alcune cose, purtroppo uno dei settaggi è aver messo il Panda a sedere in panchina, almeno per una discreta percentuale di partite … ma non si poteva fare diversamente. Sull’out di Benintendi, fatemi dire una cosa : in tanti avete lodato il braccione – bazooka del nostro giovane esterno ed io non posso che accodarmi a voi, ma ammirate anche il tag di Vazquez che non è per nulla banale, avendo solo una frazione di secondo per beccare quel satanasso di Altuve.

Comunque bella cosa il due su tre in Texas, sebbene con partite allo spasimo, ma abbiamo sempre detto che vincere le partite strette è un segnale molto positivo, che mette in buona luce la stagione, tra Phila e Houston quattro vittorie col minimo scarto, continuasse così … Chiudo facendo uno scongiuro per la partita di stasera a Kansas City, non per il valore intrinseco della stessa, ma per il fatto che qualora perdessimo torneremmo al secondo posto e semmai pensereste che il titolo non è stato foriero di grandi risultati. Mi sono scelto un scontro complesso, se non fosse altro per il fatto che lancerà Velazquez, che non è Greg Maddux e nemmeno Tom Glavine. Me la sono tirata ?

Share

Quando uno fa scelte intelligenti

Sono volutamente ironico : stanotte ho compiuto una scelta veramente intelligente; approfittando di un venerdì di ferie ed anche a causa del calendario che fa giocare poche volte i Sox ad orari consoni per noi italiani mi son detto : “perchè non guardare gara-4 a Philly ?”. Molto bene, ho di sicuro messo insieme una certa insonnia ed anche una certa incavolatura, è vero che perdere una partita giocata in maniera storta ci può stare in una regular season di 162 partite, ma ci sta capitando troppo spesso, sprecare una partita in cui Sale è dominante (come al solito) è davvero come buttar via il biglietto vincente della lotteria … ed anche questo non è la prima volta che ciò accade. Poi chiaro che vincere la serie è sempre quello che serve, sebbene i Phillies siano probabilmente la peggior squadra della Lega, ma lascia comunque perplesso il fatto che i Sox non riescano a fare quel saltino in avanti col bastone che servirebbe, concepisco tante cose nella vita ma non che Chris Sale sia anche l’uomo più pericoloso in attacco, abbiamo visto anche questo anche se ci sembra incredibile.

La seconda scelta intelligente di cui mi va di parlare è quella che c’ha visto in due anni scialacquare un sacco di giocatori per andare a prendere il famoso setup col risultato di non averli mai visti questi setup, reggendo comunque molto meglio del previsto il confronto del bullpen … ed ogni riferimento al fatto che per Thornburg se ne riparlerà nel 2018 non è per nulla causale. Io spero che negli uffici di Yawkey Way abbiano imparato la lezione, il rendimento dei rilievi è la cosa più volatile che esista nel baseball MLB, tre mesi fa avevamo le mani nei capelli pensando a Kelly, tanto per fare un nome; invece sta andando molto meglio del previsto e potremmo anche fare altri nomi. Svenarsi mandando quattro giocatori a Milwaukee per un uomo da bullpen è una follia ed oltretutto il nostro brizzolato Presidente è pure recidivo, poi sul discorso perchè tutti ci rifilino giocatori rotti sotto il naso … beh … quello è tutto un altro paio di maniche; io non credo assolutamente che questi si spacchino una volta volta da noi mentre erano sanissimi al momento della trade. Passi una volta, specie se c’è dolo da parte di chi ce li vende (vedi la querelle Pomeranz coi Padres), ma prendere tre lanciatori rotti in un anno solare credo sia un record difficilmente battibile. Io nella vita non mi occupo certo di analisi cliniche sui lanciatori, ma porsi domande sul nostro reparto medico mi sembra doveroso.

La terza scelta intelligente è andata in scena in questa nefasta gara-4 a Phila. Non so come, non so perchè ma al nono disperato inning riusciamo a mettere in base un velocista come JBJ, abbiamo due out, in panchina ci sono un paio di mazze discrete come Hanley e Young ed il nostro ineffabile manager lascia a battere quella specie di ectoplasma bipede che corrisponde a tale Sandoval. Io resto senza parole, probabilmente non sarebbe cambiato nulla, ma perchè negarsi una chance in più di pareggiare il match ? Con Speedy JBJ a correre, una battuta profonda nel cavernoso impianto dei Phillies può essere sufficiente, ed invece ci affidiamo ancora al Panda ? Ma le leggono le cifre nel nostro dugout oppure vivono in un universo parallelo ? Non voglio far sembrare il venezuelano l’uomo su cui scagliarsi, nemmeno fosse l’Emmanuel Goldstein di 1984, ma io continuo a credere che sovraccaricarlo di responsabilità sia altamente contro-producente anche per il Panda stesso. Avete visto che barzelletta di lancio è andare a sventolare per andare strikeout ? Cosa dobbiamo sopportare ancora per vedere delle menti mediamente pensanti prendere questo tipo di scelte ?

Insomma … belle decisioni; per ciò che mi riguarda ritratto ciò che ho fatto e vi prometto che il venerdì notte lo passerò dormendo (se sconfiggo l’afa), ma la partita ben più difficile con Houston me la vedo con tutta calma durante la giornata di sabato. A proposito, grandissima stagione da parte degli Astros che beneficiano di una division debole, ma anche di un roster cresciuto esponenzialmente con personaggi come Mc Cullers e soprattutto Keuchel che sta lanciando meglio di Sale … ed è tutto dire. Pericolosi anche in attacco coi vari Altuve, Springer e compagnia cantante, tanta roba ed un primo posto netto nella classifica dell’American League con un vantaggio abissale per il titolo divisionale. Mi sa che per uscire vivi da partite simili occorrano decisioni intelligenti, sul serio però … non come quelle di cui sopra

 

Share