Chiacchere sotto la pioggia

La pioggia che blocca i Sox almeno mi lascia il tempo di buttare giù qualcosa su queste due partite; i Pittsburgh Pirates non sono la miglior squadra del pianeta ma comunque hanno gente in gamba, quindi non buttiamoci nelle fontane per la contentezza ma nemmeno si dica che si sono vinte partite contro una squadra oratoriale. Un piccolo elenco dei punti forti emersi … ed anche di quelli un po’ meno convincenti.

Si sono subiti punti solo in un inning su 21 : ovviamente aver giocato la coppia d’assi Porcello / Sale aiuta ma non è solo quello, il bullpen (tranne un tremebondo Barnes in gara-1) ha fatto un lavoro eccellente. Ma ovviamente il più l’ha fatto Sale che non ha fatto toccare palla agli avversari. Quando vedi un giocatore appena arrivato lo osservi più intensamente, avendolo fatto con Sale non posso non dire : “ma chi gli ha insegnato a lanciare così ?” Un punto di rilascio che hanno in pochissimi è la sua fortuna, il movimento a strappi è un attentato alle nostre coronarie perchè è lecito temere che possa farsi male.

Si è segnato solo in due inning su 21 : il discorso è speculare a quello fatto prima, Cole e Taillon sono giovani ma molto forti e poi penso che sia chiaro a tutti che dobbiamo scordarci le grandinate di punti del 2016. Aggiungiamo Betts che ha beccato l’influenza saltando gara-2, qualche occasione sprecata e si ottiene il risultato di cui sopra. Una tendenza che proseguirà ? Onestamente non lo credo

Lo spettacolo nell’outfield : vedere giocare JBJ nel giardino è qualcosa di quasi mistico. Mi sembra addirittura migliorato nei tempi di risposta al “toc” della mazza ed il territorio che riesce a coprire raggiunge le dimensioni di una provincia. Ma forse la cosa migliore è che Benintendi sembra beneficiare del compagno di squadra, tanto è vero che il momento che ha deciso gara-1 è stata la presa davvero complessa che ha limitato a 3 i punti dei Pirates.

Toh … un cambio pitcher in ritardo : che novità ! Siamo all’inizio di stagione, inizia il settimo, i nostri avanti 5-0 ed in controllo, forse Porcello comincia ad avere qualche sintomo di stanchezza, addirittura altrove non gli avrebbero fatti iniziare il settimo … ma lasciamo stare. Il lead-off becca singolo (allarme), poi il secondo fa doppio (allarme ancora più forte … sveglia !!!), invece si fa in modo che resti ancora a lanciare in modo che becchi un’altra valida. E se Benintendi non avesse fatto una presa al alto coefficiente di difficoltà avremmo rischiato di perdere una partita già vinta.

Questo è ciò che ho visto, ma che bello che sia ricominciata la giostra. Addirittura tre partite a Detroit tutte ad orari “giusti” per noi membri della Nation, avevo voglia di tornare in trincea, ma quanta ne avevo !!!

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Comincia il cammino

Mancano 48 ore all’inizio del campionato, di quella lunga maratona che dopo una spaventosa serie di 162 partite darà i suoi verdetti tra sei mesi esatti; se fosse possibile pensare a tutte le cose che possono capitare in questo intervallo di tempo lunghissimo impazziremmo, le variabili sono così numerose da far si che il baseball resti un mistero insondabile perfino per un docente del MIT.

Nel lungo letargo s’è discusso come matti, le scelte sono state fatte, alcune convincono, altre decisamente molto meno. D’altronde si sapeva che non poteva essere un inverno facile essendo il primo dell’era A.O. (After Ortiz) e quando viene a mancare un giocatore del genere è ovvio che ci possano essere delle ricadute; senza un giocatore così carismatico occorre ricostruire delle gerarchie che ormai erano più solide di una montagna di basalto e questo deve essere il primo compito in chi, in teoria, dovrebbe guidare il dug-out ovvero il manager, se non fosse poi che il suddetto manager mi ispira una fiducia molto relativa.

La formazione è fatta, ed anche l’Opening Day roster è settato, chiaramente è una cosa più procedurale che altro, ma è comunque un momento importante nell’inizio dell’anno. Partendo dai catchers i titolari del ruolo sono, come logico, la coppia Leon e Vazquez, col secondo che in pre-season è tornato a far vedere che il bazooka nel braccio non ha sofferto dopo l’infortunio dell’anno scorso, nell’infield tutto come previsto, con una pattuglia che alterna esperienza a giovinezza, col Panda che speriamo rinasca e con un gruppo che può contare su una eccellente profondità dato che come cambi Holt e Hernandez non sono per nulla male.

Il quartetto degli esterni era ovvio e sarei poco sincero se non vi dicessi che mi aspetto davvero molto da loro, anche qui con una teorica riserva come Young direi che siamo messi davvero bene come profondità; poi ovvio che molti occhi siano su Andrew Benintendi che dovrà dimostrare di essere quel gioiello che tutti (anche fuori da Boston) dicono essere, dovrà imparare a maneggiare gli up & downs che in una stagione da 600 turni nel box ovviamente capitano, di Betts non parliamo quasi più e JBJ speriamo continui a fare magie col guanto e torni ad essere in attacco quello dei primi 4 mesi del 2016.

Al momento di starting pitchers ne abbiamo 4, con Pomeranz e Price ancora in bacino di carenaggio; il primo potrebbe tornare a brevissimo, in teoria il primo impegno sarebbe il 9 aprile, vedremo se ci sarà; di Price invece filtrano pochissime notizie, siamo ancora mancanti di una schedulazione che ci dica quando è previsto che torni, il segnale non mi pare buonissimo, speranze di vederlo in aprile poche o nulle; questo è il tallone d’Achille che mi fa più paura, perchè sotto i 6 teorici titolari c’è davvero il vuoto cosmico, qualche mestierante raccattato come Kendrick ed ex-promesse come Owens, promesse alle quali ormai non credono più nemmeno i genitori dello stesso Owens.

Il bullpen poi è imprevedibile per definizione, non solo a Boston ma in tutte le 30 franchigie, un giocatore che ha dominato l’anno prima può sparire l’anno dopo, anche qui abbiamo dei buchi rispetto al previsto come Carson Smith che arriverà a giugno se tutto va bene e con Thornburg che fino ad ora ha assommato 3 orrende uscite in Florida ed una moltitudine di infortuni diversi, per essere uno che abbiamo comprato in cambi di 4-giocatori-4 (sebbene non dei fenomeni) c’è davvero da stare poco allegri, nel bullpen c’è anche tale Ben Taylor che se lo conoscevate siete degli intenditori mica da ridere … e fatemi dare un “imbocca al lupo” a Koji Uehara, di gran lunga il migliore come rendimento ed anche come persona tra la colonia giapponese che ha popolato il Fenway in questi anni.

Le altre figure non giocano, ma contano come i giocatori se non più; a baseball si vince più facilmente con degli executives che decidono bene e con degli allenatori che fanno rendere al meglio il materiale umano che hanno, chi ha avuto la pazienza di leggermi in passato sa come la pensi su queste figure del nostro organigramma, parliamone un’altra volta che è meglio …

48 ore ancora quindi poi si inizierà sebbene in modo inusuale, perchè è raro che i Sox inizino in casa, nei primi giorni di aprile il clima in Massachussetts può essere inclemente, inusuale ancor di più il fatto che i primi avversari siano i Pittsburgh Pirates, un’interlega per iniziare mi sembra una roba bizzarra, ma tant’è. Ci siamo, buon campionato a tutti, finalmente si torna a giocare sul serio, non ne vedevo l’ora.

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Comincia lo show

Le 162 partite sono ufficialmente finite e finalmente cominceremo con i playoffs da giovedì, alla fine chiudiamo con un titolo divisionale, con 93 vittorie e voglio ricordarvi che sono 21 in più di quelle che raccogliemmo nel gramo 2015 e 24 in più dell’ancor più gramo 2014. Poteva andare meglio ? Certo … tutto nella vita è perfettibile, posso dirvi che conservare almeno il fattore campo nella Division Series contro gli Indians non mi sembrava uno sforzo atroce, purtroppo però un’ultima settimana nella quale i nostri hanno giocato un baseball di una cifra tecnica complessivamente modesta ci ha portato un’unica vittoria e quell’unica vittoria non è stata abbastanza per ascendere ad una testa di serie superiore alla n.3 . Però permettetemi di dire che in questo momento, almeno nel sottoscritto, è nettamente maggiore la soddisfazione per aver colto il titolo divisionale in un contesto dove tre squadre sono arrivate ai playoffs, abbiamo detto per tutto l’anno che la AL East non era più il macello di una volta, mi sa che m’ero sbagliato, visto che Blue Jays ed Orioles domani sera si affronteranno in una sfida da OK Corral ed invece nelle altre division tutte, tranne le vincenti, hanno già iniziato il riposo.

Dicevo prima che quest’ultima settimana è stata modesta e non credo che ci sia qualcuno che possa contraddirmi, credo che l’aspetto peggiore sia stato il ritorno a vecchie brutte abitudini che erano un po’ sparite durante la splendida corsa che ha deciso la nostra vittoria ovvero un bullpen ballerino che ha perso 3 partite. Vorrei pensare che sia l’effetto appagamento dopo lo champagne, ma se devo essere sincero credo poco a questa ipotesi, resta un bullpen affidabile il giusto, un bullpen che ha fatto la differenza nei momenti belli e la fa anche nei momenti difficili e comunque non è bello che ad inizio ottobre ci siano domande su quest’aspetto del gioco che sembra decisivo ogni anno di più, addirittura nella conferenza stampa di un paio di giorni fa è stata posta la domanda a Farrell se si stia considerando un cambio del closer, la risposta è stata “per il momento no” ed una risposta di questo tono non è un “no” bello secco, secondo Carl Willis i problemi di controllo di Kimbrel, con delle palline finite dirette contro la rete dietro il piatto, sono dovuti a problemi nella meccanica di lancio che sono facilmente risolvibili, non possiamo che sperare che abbia ragione.

Due parole sulla festa ad Ortiz, parlerò poi di lui più diffusamente quando appenderà la mazza al chiodo e grazie al cielo ce lo godremo almeno per un’altra settimana. Molto bello il tributo dei suoi compagni, bello rivedere al Fenway Lowell e Johnny Gomes, ma forse ancora meglio vedere il tributo che gli hanno fatto le leggende del passato, Jim Rice e Yaz, leggende immense che non sono mai riuscite a portare a Boston quell’anello che avrebbero meritato. Ancora la meglio la decisione, che credo frutto anche di una intensa pressione da parte della Nation, perchè venisse ritirata la maglia di Big Papi by-passando quella regola, che reputo stupida, nella quale bisognava aspettare l’immissione nella Hall of Fame. Le maglie ritirate è bene che le decida la nostra gente e non un gruppo di giornalisti, parecchi dei quali rancorosi, che pensano di essere furbi; ben fatto quindi che già l’anno prossimo avvenga la cerimonia dove appenderemo il 34 su in alto all’esterno destro, dobbiamo solo ricordarci di preparare un camion di kleenex perchè non nascondiamoci che l’addio di Ortiz chiude un’epoca meravigliosa e ne apre un’altra che è impossibile sia meglio visto che questa è stata speciale oltre ogni immaginazione.

Un po’ di notiziole : gara-1 quindi sarà Porcello vs Bauer e gara-2 Price vs Kluber, diciamo 1-1 e ci si vede al Fenway ? Sarà davvero importante gara-1 perchè non vorrei mai trovarmi sotto 1-0 ad affrontare Kluber con un Price che avrà già di suo una bella scimmia sulla spalla dato il record estremamente deficitario che ha in carriera nella postseason. Per chi se lo fosse scordato nelle Division Series è 1W-6L con una media ERA di 5,48. Gara-3 sarà di E-Rod e poi si vedrà; se ci trovassimo sotto 2-1 voi a chi fareste lanciare gara-4 ? A Buchholz o a Porcello con “three days rest” ? La seconda che ho detto. Pomeranz darà un contributo dal bullpen se sarà necessario; a proposito del nostro nuovo acquisto … leggo una dichiarazione di ieri da parte del Commissioner Manfred, ha detto papale papale che era stato offerta ai Sox la cancellazione della trade visto l’illecito dei Padres ed i Sox l’hanno rifiutata. Ecco … se questa trade m’era piaciuta poco dall’inizio ora mi piace ZERO !!! Ci rifilano dolosamente un giocatore sul quale ci sono dubbi (poi dimostratisi reali) sulla tenuta e noi preferiamo tenercelo ? Se il voto di Dombrowski era basso, dopo questa diventa sottoterra.

Ci siamo quindi finalmente, comincia la postseason e già con Toronto-Baltimore si vedrà una bella rumba, ammetto di sperare in una vittoria dei canadesi anche se li reputo complessivamente più pericolosi degli Orioles, il motivo è che spero in una serie Texas-Toronto che, dopo i trascorsi dell’anno scorso e delle partite di quest’anno in regular season, si preannuncia giocata con scimitarra e mazza ferrata anzichè con delle normali Louisville Slugger. Son anche curioso di vedere quali saranno le scelte di Farrell per il roster da 25 da presentare a Cleveland, da decidere chi mettere nel bullpen ed il backup catcher, gli altri posti mi paiono ovvi, occhio che Cleveland ruba a più non posso ergo dopo Leon scegliere semplicemente il miglior bazooka.

Mancano un’ottantina di ore e poi raggiungeremo quel nirvana fatto di passione che aspettiamo da tre anni. Siete pronti ?

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E Cleveland sia …

I risultati del venerdì notte se non altro hanno fatto chiarezza e c’hanno consegnato definitivamente l’avversario della division series ovvero i Cleveland Indians del nostro amico Terry Francona e non è difficile immaginare che anche lui aspettasse questo incrocio a cinque anni da una partenza da Boston intrisa di polemiche, una partenza nella quale i Sox non si comportarono come avrebbe meritato l’uomo che, volenti o nolenti, aveva guidato il team nell’epopea del 2004 e nel trionfo del 2007. Dobbiamo ancora capire se la serie iniziarà al Fenway o nella città che Dan Peterson nelle sue mitiche telecronache degli anni ’80 chiamava “The Mistake on The Lake” , tra parentesi non è nemmeno escluso che resteremo all’oscuro della sede di Game-1 anche domenica sera, gli Indians potrebbero dover recuperare la partita contro Detroit rinviata l’altra sera, recupero che ci sarà solo se la partita sarà decisiva per decidere qualcosa : un ingresso ai playoffs o un fattore campo, non credo sia difficile immaginare che quella partita servirà.

Volevo ritirare fuori un tema interessante venuto dalla bacheca messaggi qualche giorno fa. Soncio79 si pose e ci pose una domanda assolutamente legittima : se eravamo stati un po’ troppo pesanti nelle critiche a John Farrell e se l’eccellente finale di stagione non fosse da accreditare al manager, così come gli abbiamo addebitato i momenti difficili che pure si sono succeduti durante la stagione. Premetto che ovviamente il giudizio che diamo di Farrell, anzi di qualsiasi manager, è legato a quello che vediamo in campo che non è l’interezza del lavoro del manager; gli aspetti off the field, che nella gestione di un team professionistico sono fondamentali, non possiamo certo valutarli perchè non li sappiamo e quando li veniamo a sapere è solo se succedono disastri, come nella querelle “birra e pollo fritto” a fine 2011.

Il giudizio quindi è solo between the lines, ed io resto convinto che le gestione del personale in campo potrebbe essere di gran lunga migliore, specialmente sotto l’aspetto tirato in ballo mille e mille volte della gestione del bullpen, per quanto mi sforzi non capisco il reiterato ritardo capitato in molte partite nei cambi dei pitcher; anche in questa settimana abbiamo avito un esempio lampante nella gara-1 allo Yankee Stadium, anzi mi verrebbe quasi da dire che abbiamo visto un epitome di questa gestione insufficiente, quando è stato rimandato in campo un Price in evidente difficoltà, facendogli beccare il fuoricampo decisivo. Posso capire se non ti fidi del bullpen, ma in questo settembre il bullpen è stata l’arma in più che c’ha fatto svoltare la stagione; perchè richiedere altri lanci, oltretutto in un contesto climatico orrendo con pioggia ed umidità, ad un pitcher che era chiaramente in una serata down ?

Anche l’accusa di scarsa strategia si può circostanziare : siamo nettamente l’ultima squadra per numero di bunt messi a segno, la miseria di 8 in un’intera stagione di 160 partite, mi si potrà dire che con un attacco esplosivo come il nostro, sprecare un out sia deleterio e sappiamo benissimo che i sabermetrici non amano i bunt. I Sox che hanno fatto della metrica avanzata un mantra hanno estremizzato un concetto, non credo sia un caso che le squadre che eseguono pochi bunt siano squadre di vertice, tra le ultime cinque dell’American League ci sono 4 squadre che faranno i playoffs o che sono in lotta per gli stessi, verrebbe da dire che la smorzata è il rifugio dei deboli. Quindi ? OK fare pochi bunt, ma in quelle serata dove si produce poco si potrebbe farne qualcuno in più senza attendere il line-drive.

Quindi il giudizio finale qual’è ? Io onestamente resto dell’idea che un cambio del manager sia preferibile allo status-quo, anche se mi aspetto che ciò non accada. A meno che non ci sia il desiderio, specie se il playoff dovesse essere insoddisfacente, di promuovere Lovullo che, se ricordo bene, ha il diritto di chiudere anticipatamente il suo contratto qualora un’altra squadra gli offrisse un lavoro da manager. Intrigante comunque il duello tra Francona e Farrell, amici per la pelle, tanto che Francona fu vicino a Farrell in ospedale il giorno della prima chemioterapia del nostro manager, si conoscono come pochi altri e non credo ci siano molti segreti da difendere, un duello quindi a carte scoperte e fatemi dire che prenderei in seria considerazione Francona per il premio di Manager dall’anno, è stato in testa tutto l’anno con un team che ha dovuto rinunciare a colui che doveva essere il giocatore cardine dell’attacco ovvero Brantley. Ce l’avrebbe Farrell la capacità di reggere una stagione al vertice sconfiggendo le avversità ? Fatemelo dubitare, quando le cose vanno bene la sua guida leggera nel management può essere una scelta vincente, ma se c’è da capovolgere una situazione difficile non mi sembra all’altezza, come il 2014 e 2015 testimoniano. Questo è quanto … ovviamente attendo pareri contrari. Saluti a tutti.

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Nonostante tutto … AL East Champs !!!

Boston Red Sox's David Ortiz celebrates with teammates after clinching the American League Eastern Division after a baseball game against the New York Yankees Wednesday, Sept. 28, 2016, in New York. (AP Photo/Frank Franklin II)

Se non altro ci dimostriamo una squadra originale visto che abbiamo scelto un modo davvero curioso di vincere il titolo divisionale, con una partita davvero bizzarra, un po’ così. Ci sarà tempo per le analisi sui playoffs e su tutto il resto. Stamattina limitiamoci a gioire per il successo in una maratona, in uno sport dove per 6 mesi giochi per ogni giorno che è stampato sul calendario.

Quindi dopo una lunga traversata nel deserto possiamo dire che i Sox sono

AL EAST CHAMPIONS !!!

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L’ultimo giorno di quiete

Uno strano lunedì, l’ultimo di riposo prima delle sei partite finali e prima che inizino le danze vere. Il tema del giorno mi pare che sia questo : se giocare duro per cercare di avere la testa di serie n°1 del tabellone playoffs oppure se sia meglio usare un ampio turnover di giocatori per far tirare il fiato a chi ha portato a casa una fetta enorme del fatturato durante tutto l’anno. Se c’era da prendere una posizione tra bianco e nero mi pare che la risposta dei Sox sia stata “è meglio il grigio” almeno giudicando lo strano giro dei rilievi di gara-3 a Tampa, ma notando che il lineup era comunque per 8/9 quello titolare.

Anch’io faccio fatica a prendere una posizione, da un lato giocare un’eventuale “bella” in casa può contare, per esempio quella dell’anno scorso tra Toronto e Texas se si fosse giocata a campi invertiti come sarebbe finita ? Non sono mica convinto che avrebbero vinto i Blue Jays in un contesto diverso dal marasma dello Skydome di quel giorno, però se ho qualche giocatore acciaccato o qualcun’altro che necessita di qualche giorno di break perchè è in slump mi parrebbe un delitto non darli in questi giorni di stacco, quindi insistiamo pure per cercare di migliorare il nostro piazzamento … ma con giudizio. Siamo avanti a Cleveland di 1 partita e mezzo e per di più col tie-break a nostro favore e siamo pari a Texas col tie-break contrario ed i Rangers hanno un calendario teoricamente molto agevole in questa settimana. E per dirla tutta, non sono convinto che sia meglio beccare una wild-card come Toronto (esempio) piuttosto che gli Indians con qualche problemino di salute (Carrasco, Salazar, etc.).

Uno di quelli a cui darei qualche break è David Ortiz, ovviamente non per motivi tecnici ma essenzialmente fisici; m’ha fatto davvero impressione sentirgli dire che è il suo fisico a voler appendere le scarpette al chiodo non lui, anzi lui ne ha ancora una voglia che giocherebbe fino al giorno del giudizio; se il fisico comincia ad essere in riserva, non sembra ma solo lui può saperlo, non voglio correre nemmeno lo 0,0001 % di rischio e preferirei vederlo nel dug-out, inoltre Ortiz ha anche detto, ed è la prima volta, che vorrebbe restare nell’ambiente. Io spero che chi deve decidere recepisca il messaggio, non vorrei mai vederlo operare altrove, mi chiedo però se un presenza come la sua, ingombrante e non per motivi volumetrici, sia gradita al 100% da un proprietario. Addirittura Ortiz da qualche tempo s’è messo a corteggiare giocatori per indurli a prendere i Sox in considerazione, uno che corteggiava pesantemente era proprio il compianto Jose Fernandez e con Encarnacion l’ha fatto in maniera così palese che i Jays si sono anche incavolati. Lo faceva di sua iniziativa o qualcuno gli chiedeva di farlo visto l’ascendente enorme che gode tra moltissimi giocatori ispanici ? Se un domani hai un Ortiz nello staff e ci fosse scarsa identità di vedute, non vorrei essere in chi dovesse rimuoverlo, il tutto in una città nella quale si potrebbe benissimo candidare come sindaco dato che vincerebbe con percentuali da Corea del Nord.

Due parole su gara-3 a Tampa : fantastica la performance degli strikeout, hanno calcolato che i Rays beccando 11 K consecutivi sono rimasti più di due ore senza mettere la palla in gioco, inoltre mi chiedevo se Kelly è davvero salito d’un livello o se ci tradirà di nuovo tra breve, la sassata che tira è davvero impressionante, riuscisse a comandarla sempre e non solo a sprazzi diventerebbe un’arma illegale. Ancora più fantastica la performance da ballerino di Dustin Pedroia, meglio di un vero tanguero argentino, se devo essere sincero mi pareva out in diretta e anche al replay visto che c’è un primo tag ed è col secondo tentativo che il catcher perde la biglia, ma resta comunque una scena fantastica. Contento d’aver rivisto Vazquez dietro il piatto, un Vazquez che era un po’ sparito dal nostro radar anche a causa di qualche atteggiamento che non era piaciuto. Nella off-season ci sarà molto da discutere sulla situazione dei catcher … ma c’è tempo.

E’ tutto … pronti per l’ultima settimana di regular season, parleremo poi delle scelte di roster da fare per la post-season e di tante altre cose, ma abbiamo ancora un po’ di tempo. Intanto possiamo dire che bisogna mettere una croce su Wright che non è stato ancora giudicato pronto per iniziare a tirare da un monte di lancio in allenamento. Pensare che possa guarire, raggiungere un decente livello di forma e dare un contributo ai playoffs mi pare davvero eccessivo. Sul paventato ritorno del Panda dico solo che spero sia una boutade, anche sulla situazione in terza ci sarà tanto di cui parlare con un bicchiere di brulè in mano. Una volta per far paura ai bambini nominavi l’uomo nero, per far paura al sottoscritto nomini Sandoval.

PS – Ci tenevo anche a dire che sono contentissimo che usiate la bacheca messaggi per scambiarvi indirizzi, per gruppi di facebook, per fissare appuntamenti etc. etc. Io mi vanto della mia asocialità, non sono registrato né su facebook, né su twitter … ma se il blogger è un orso non dovete mica esserlo anche voi … eh eh eh eh eh !!!

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Il mondo capovolto

E così sembra proprio che ad ottobre ci saremo. Come uno sprinter olimpionico, al momento buono i nostri sono scattati dai blocchi ed hanno messo insieme 8 vittorie che credo ricorderemo per un pezzo e sebbene si siano dimostrati per tutto l’anno una squadra un po’ così, ad oggi per vedere i Sox non vincenti della AL East ci vuole uno sforzo di fantasia non comune. Sono abituato a cercare motivazioni tecniche; non che la cosa cambi i destini del mondo, ma mi piacerebbe capire cosa diavolo è successo per trasformare il nostro bullpen disastrato in un insieme di giocatori che in settembre viaggia a 0,83 di ERA e gli starter sui quali avevamo più dubbi che certezze, c’hanno portato in saccoccia 11 vittorie. Sembra veramente che ci sia stata l’inversione nella polarità : un mondo completamente sottosopra.

L’unica spiegazione (o simil tale) è che possiamo parlare finchè vogliamo ma alla fine il monte conta più dell’attacco, forse a qualcuno è sfuggito ma in questa striscia meravigliosa di vittorie giocatori come Pedroia e Leon, che hanno tirato la carretta per mesi, hanno battuto poco o nulla e sembrano in slump; contro gli Orioles abbiamo prodotti 5 punti a partite, ma nel mondo nel quale abbiamo vissuto per quasi tutta questa stagione, quei 5 punti ci sarebbero serviti per un paio di vittorie al massimo perchè un paio le avremmo perse 8-5 o anche 11-5, invece questa volta quei 20 punti in 4 partite sono stati più che sufficienti per impallinare i simpatici uccellini arancioni.

I simboli di questo rinascimento del monte di lancio secondo me sono due : Clay Buchholz e Koji Uehara, perchè ci hanno dato quel rendimento che c’è mancato per tutto l’anno in due spot che erano stati quanto meno problematici ovvero la parte bassa della rotation ed il fatidico ottavo inning, quell’inning nel quale molti di noi hanno guadagnato un posto all’inferno maledicendo tutto e tutti mentre osservavamo partite che sembravano vinte andare alla parte avversa. Ora la domanda che pongo è : possiamo fidarci di questi due giocatori ? Se per Koji la domanda verte solo ed esclusivamente per ciò che riguarda il fisico, per Buchholz c’è sempre quel dubbio sulla sua tenuta psicologica, per lui questi 40/50 giorni sono stati tanta roba, ma come una donna molto fedifraga Clay Buchholz c’ha tradito tante troppe volte, però alla fine torniamo da lui, ed anche ai playoffs ci servirà eccome, con Pomeranz che sembra in riserva e Wright ancora disperso nella riabilitazione a Fort Myers, Buchholz si candida allo spot n.4 o addirittura n.3 della rotation. Anche questo sembra un mondo capovolto.

Mancano quindi tre serie di partite alla fine, partendo da stasera a Tampa dove proveremo la febbre proprio al neo-acquisto Pomeranz; non sarà facile perchè i Rays, per quanto una delle squadre più modeste della Lega, non hano regalato nulla a nessuno; potessi scegliere vorrei vedere la vittoria matematica della division in territorio nemico, ovviamente nel Bronx perchè i trionfi a casa d’altri hanno secondo me un sapore migliore, se poi andrà come tutti ci auguriamo avremo tutto il tempo per discutere sulle scelte da fare per ottobre. Mi pare un sogno … discutere su chi mettere nel roster playoffs, domandarsi se è meglio affrontare Cleveland, la vincente della Wild Card o chissà cos’altro, che spettacolo … non vedo l’ora, ma vi ricordate i discorsi che facevamo l’anno scorso in questo periodo … anche questo è un segno che il mondo s’è capovolto, anzi questo è il segno più importante di tutti.

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Il benessere

Posso candidamente ammettere che avrei firmato 2 vittorie nella trasferta a Baltimore, come posso ugualmente confessarvi che se mi avessero detto che a questo punto avremmo avuto un +4 sulle inseguitrici più immediate avrei pensato ad uno scherzo di un buontempone. Invece ora mi sto chiedendo se posso cominciare a pensare ad un ottobre di lotta e non ad uno di riposo, ho quasi timore di gioire e mi sto rendendo conto di come sia difficile maneggiare un primo posto in classifica dopo essere stato il fanalino di coda dell’ultimo biennio ed anche il passare dalla mischia a questo vantaggio, che non sarà rassicurante al 100% ma è comunque un bel cuscino, è un fatto che mi sembra troppo grosso, è capitato troppo in fretta, l’ultima settimana è stata troppo bella, come uno che dopo un’astinenza durata anni si ritrovasse in una festa di Playboy, come tutto quel ben di Dio a disposizione.

Negli ultimi due giorni abbiamo visto Porcello fare il Porcello, Rodriguez fare il Porcello anche lui ed un paio di giocatori del lineup che a turno si prendono le luci della ribalta e spediscono la palla “dove nessun uomo è mai giunto prima”; su Porcello abbiamo già detto tutto, su Rodriguez possiamo solo dire che è il rompicapo più irrisolvibile che mi ricordi da anni, quando gioca bene sembra Roger Clemens da giovane, quando va male sembra Charlie Brown e non sa dove sia di casa una mezza misura; Rodriguez è alfa o omega, bianco o nero ed il grigio non sa nemmeno dove stia di casa; il suo passo successivo, per entrare definitivamente nell’elite, sarà proprio imparare a governare meglio le partite dove le cose non vanno benissimo, dovrà capire come barcamenarsi nella cattiva sorte e non solo a godere della buona sorte.

Se non altro, con Rodriguez che dimostra di poter lanciare bene partite dall’altissima valenza, con un Buchholz che nell’ultimo mese il suo lo sta facendo, possiamo assorbire anche gli effetti davvero poco simpatici della questione Pomeranz, perchè se le MLB hanno chiuso la questione, dalle parti di Boston la cosa continua ad essere digerita davvero male. Facciamo un piccolo riassunto della situazione : di sicuro a San Diego hanno tenuto nascosti dei referti medici su Pomeranz, referti che denuncerebbero una difficoltà di Pomeranz nel raggiungere un chilometraggio alto in termini di inning lanciati, con risultato che il ragazzo potrebbe già avere il braccio in riserva e le ultime due partite davvero brutte potrebbero essere una testimonianza di questo fatto. Di sicuro abbiamo il serio rischio di aver presa una “sola” non tanto sotto l’aspetto del talento del giocatore che è indiscusso, quanto sulla durabilità dello stesso. C’è da aggiungere che i Sox sono davvero contrariati dalla sentenza ridicola comminata a AJ Preller (GM dei Padres) e dal fatto che non sia stata data nessuna compensazione ai Sox, in termini di denaro o più probabilmente di giocatori (non dico la restituzione di Espinoza, ma comunque qualcosa più del nulla che c’hanno dato). Di come funzioni il nostro reparto medico è meglio non parlare (come fanno gli esami pre-contratto ?) ed aggiungiamo che anche questa perla non depone certo bene nel curriculum di Dombrowski … e mi fa quasi ridere la proposta fatta ieri da Over The Monster di dare il premio di executive dell’anno a Ben Cherington … e se uno pensa che Porcello è stato venduto a suo tempo da Dombrowski a Cherington qualche pensierino viene.

Quindi ad undici dalla fine siamo con un magic number a quota 8, siamo in ballo come non ci capitava dal 2013, per nulla casualmente sto guardando i Blue Jays contro Seattle mentre sto scrivendo questo thread, lo scopo dei nostri dovrebbe essere arrivare alla vigilia della serie finale al Fenway con gli stessi canadesi con quattro partite di vantaggio, così da giocare l’ultimo weekend in infradito e non calzando gli spikes, non so quanto sia facile la cosa, onestamente non credevo che Bautista & Co. vincessero le prime due tra i boschi del Nordovest, ma se i nostri continuano ad essere cinici come in quest’ultima settimana possiamo anche infischiarcene di cosa fanno in Canada, hanno già goduto parecchio l’anno scorso e verrebbe da dire che ora tocca a noi. Vedete … sto cominciando a maneggiare il benessere.

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Un sabato bestiale

Il sabato c’è molta gente che lo dedica allo shopping, c’è chi fa esercizio fisico, chi pulisce casa, etc. etc. Io, oltre ad alcune di queste attività sopra citate, se ho fatto bene i miei conti, ho passato circa otto ore guardando i Red Sox, finendo la giornata stravolto, ma alla fine con due vittorie sante in più nel carniere, che se non ci danno ancora le certezze che vorremmo e che credo mai avremo, ci danno comunque un po’ di respiro. E poi diciamocelo che battere quelli lì, ci da un retrogusto delizioso, come certi whisky molto torbati che continui ad assaporare anche ore dopo la mescita. Una volta tanto gli eroi sono proprio quelli della “sporca dozzina del bullpen” che hanno retto due partite, una abbastanza facile e una che non lo era diventata per nulla anche grazie ad una ennesima partita negativa di Price contro gli Yankees, una squadra che quest’anno è stata un rebus irrisolvibile per il mancino del Tennessee.

Qualche nota : amo il baseball aggressivo e quindi dovrei accettare le volte che l’aggressività ti si ritorce contro come un boomerang, solo che negli ultimi due giorni direi che abbiamo esagerato con gli out in giro per le basi, il primo inning di gara-2 poteva passare alla storia che tre out tutti sul sacchetto di seconda, poi fortuna che un challenge vincente ci ha levato questa possibilità storica di dubbia soddisfazione; in quanto al tentativo stasera di Ramirez di cogliere Romine disattento, tentativo che è andata a pochi centimetri dal realizzarsi, potremmo dire che la creatività di Ramirez eccede le possibilità che il baseball gli offre. Il buon Hanley è un creativo che un talento sconfinato ha relegato su un campo da baseball, chissà … forse il mondo ha perso una altro architetto di fama mondiale.

Ed ora ? Ora innanzi tutto potremmo provare di dare un bel cappotto su 4 partite agli Yankees, cosa che ci farebbe cancellare quelli del Bronx dalla post season. Non sarà mica facile, perchè la sfida Sabathia vs Pomeranz non credo ci veda in vantaggio, tra parentesi stasera Farrell ha dichiarato che si sta considerando di dare un turno di riposo ad Ortiz. Così di primo acchito dare un riposo ad Ortiz, a questo punto della stagione, sembra un’idea partorita da una mente che ricorda quella di una scienziato pazzo della Spectre che mira al dominio del mondo. C’è però un motivo che potrebbe rendere la cosa meno folle di come appare, ovvero le condizioni del famoso tallone di Big Papi che necessiterebbe di riposo. Comunque in un caso del genere, in un momento del genere io farei prendere la decisione ad Ortiz in persona, che conosce meglio di chiunque le proprie condizioni di salute e percepisce anche il ritmo, che una sconfitta inopinata potrebbe un minimo stoppare.

E’ ora di andare a nanna, a riposare per almeno una notte, le 14 partite che mancano alla fine saranno una sofferenza, c’è chi nella bacheca si chiede come sarà possibile arrivare ad ottobre in queste condizioni, io sono talmente a pezzi che mi sto chiedendo come arrivare al 20 settembre, diciamo che ho un orizzonte molto più limitato. La dolce sofferenza di una pennant race ci sta permeando, sono passati tre anni e fatemi dire che ne sentivo una nostalgia assoluta, le notti in trincea non ci fanno paura.

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La partita dell’anno

Non posso non fare un pezzetto, seppur brevissimo, per la partita dell’anno. Leggo che nella bacheca c’è chi ha mollato al sesto inning, io molto prima, quando Farrell è stato costretto a riprendersi nel dug-out Rodriguez io ho spento la abat-jour e mi son messo a dormire. Vi tralascio la mia faccia quando stamattina ho visto il risultato, un sorriso da pubblicità di dentifricio ed una colazione che, sebbene avesse i soliti ingredienti (muesli, frutta e latte) m’è sembrata più dolce e buona che mai. Possibile che il muesli sia può buono quando i Sox vincono ? Per gli amanti dei corsi e ricorsi storici : secondo gli adorabili pazzi di Elias Sports Bureau era dal 1908 che i Red Sox non vincevano contro gli Yankees una partita dove erano sotto di tre punti ad un out dal termine, stiamo parlando di un’epoca talmente remota che a quel tempo gli Yankees non si chiamavano ancora così bensì New York Highlanders. Bravi ai giocatori, una volta tanto il bullpen ha dato un gran contributo e speriamo che sia una bella spinta morale in più per le 16 partite che mancano, qualcuno ricorderà che nel 2013 vincemmo un’altra partita contro gli Yankees a settembre con una rimonta terrificante all’ultimo, regalando una blown save a Rivera, una di quelle che c’è piaciuto molto affibbiargli. Da lì fummo praticamente invincibili, chissà che la storia non si ripeta.

PS – Prima ho tirato fuori il 1908, casualmente noto che è l’anno dell’ultima World Series vinta dai Cubs. E’ un segno del destino ? Il Commissioner Trophy farà davvero rotta per il North Side di Chicago ?

PPS – Leggo che AJ Preller (GM dei San Diego Padres) è stato squalificato per 30 gg. perché aveva tenuto nascosto dei referti medici riguardanti Pomeranz al momento della trade. Tutto qui ? Vista la squalifica di durata ridicola non deve essere stata una mancanza gravissima, o no ? Mi piacerebbe sapere qualcosa di più, visto poi che Pomeranz non c’è costato pochissimo in termini di prospetti

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