Come mille altre volte

Comincio ad aver perso il conto di quante volte l’omone abbia salvato la nostra barca che affondava, davvero … ditemi se conoscete un giocatore che in uno sport a vostro piacimento abbia cambiato così profondamente le sorti di una franchigia, mi viene in mente Michael Jordan che ha “inventato” i Chicago Bulls spariti poi dopo il suo ritiro; David Ortiz è una cosa simile, prima o poi dovremo comprare il bronzo per tirar su una statua in Yawkey Way.

Già … è stato un salvataggio in piena regola perchè non possiamo mica non esserci accorti di quello che è successo prima di quello swing in queste due giornate di baseball al Fenway. Due giornate tristi, con una versione dei Sox così pallida da far paura, con parecchi giocatori che sembrano in preda ad una malattia che li rende più simili a zombie che a quello che erano fino a sei mesi fa, una versione dei Sox che comincia anche ad avere problemi di qualità perchè nel momento che ti presenti con Ryan Roberts capisci che c’è qualcosa che non va. Ed infatti mi chiedo se piuttosto che prendere un giocatore che, come fatto notare perfidamente da Jerry Remy, l’anno scorso è andato su e giù quattro volte con Tampa non era il caso di dare una chance a Holt e/o Snyder; abbiamo o non abbiamo un farm team ? Servirà solo per avere una scusa quando Lester firmerà altrove ?

Aggiungo due temi : la partita brutta da far paura di Doubront. Il ragazzo sembra arrivato al punto massimo di sviluppo delle sue capacità, onestamente qualcuno mi dica se ha visto il minimo progresso negli ultimi due anni o se addirittura non vede un regresso, il venezuelano ha il grosso problema di non saper navigare quando i flutti sono tempestosi, quando comincia ad imbarcare acqua va a fondo come un ferro da stiro, senza remissione.

L’altra cosa che volevo aggiungere riguarda la partita di stanotte : siamo all’ottavo inning in una partita che sarebbe d’uopo vincere vista la partenza di stagione col freno a mano tirato, la cosa che m’ha reso furente è vedere Miller all’ottavo inning che ovviamente ha debuttato subito beccando il punto che ci mandava al diavolo la partita. Tazawa un uomo ed un inning a Miller ? Mah … Con tutto il rispetto Miller oggi sembra una macchina lancia palle da batting practice, sicuri che fosse Workman quello da rimandare in Triplo A, Ok … è mancino, anzi è un mancino che fa dei tiri mancini ai suoi compagni.

Vabbè … chiudiamola qui, è andata bene ed ora presentiamoci nel Bronx, sarò sincero : un pareggio nella serie da quattro mi va benone, i Sox ora sono qualche lanciatore partente, Ortiz, Pedey e i giappi, poco altro; il team compatto come granito dello scorso ottobre si fa fatica a ritrovarlo.

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La birra ci fa male

Non proprio l’inizio al Fenway che si saremmo aspettati. Tra sabato e domenica due brutte sconfitte, brutte per come sono maturate, per quello che c’è stato mostrato e per le conseguenze che possono avere almeno nel medio periodo. I birrai del Wisconsin festeggiano e invece noi dobbiamo digerire il primo momento no del 2014. La birra ci resta sullo stomaco … non c’è che dire.

Cominciamo con sabato : anzitutto vorrei congratularmi (per essere ironico) con chi ha deciso di far giocare una partita nel weekend in orario serale costringendo giocatori e pubblico ad una temperatura più consona ad un playoff della NFL in gennaio; anche i sassi sanno che il freddo è nemico dei muscoli, semmai Middlebrooks si sarebbe infortunato lo stesso, non lo possiamo sapere, ma di sicuro lo strappo al polpaccio nei primi momenti del riscaldamento pre-partita viene agevolato dal termometro pungente. Così perdiamo subito (per un tempo che potrebbe anche eccedere di un po’ i classici 15 giorni) il nostro unico vero terza base, ci dovremo arrangiare con Jonathan Herrera e con il richiamato Brock Holt. Come diceva il compianto Freak Antoni : “la fortuna è cieca e la sfiga ci vede benissimo”; dopo aver costruito una squadra debolissima come alternative ai titolari in certi ruoli ovviamente si va ad infortunare proprio un uomo in uno di questi ruoli. Addirittura c’era chi pensava di chiamare Garin Cecchini, scelta che sarebbe stata un po’ folle considerando che parliamo di una grandissima promessa ma con una esperienza di 3 (dico TRE) partite in Triplo A. Così dovremo tener botta con quello che abbiamo … bei tempi quando pensavamo a Bogaerts-Middle-Drew per due posti.

Sotto un certo aspetto però mi fa più paura la partita di Buchholz, probabilmente la peggiore della sua carriera. Fosse stato un altro giocatore ce la saremmo cavata con le classiche invocazioni alla stagione appena iniziata al freddo, etc. etc. Considerando invece che parliamo di un giocatore fragile come il cristallo di Boemia e vedendo una velocità carente nella fastball e dei grossi problemi nella location, leggasi palline che restavano alte per la gioia dei battitori dei Brewers, siamo tutti (anche in America) a chiedersi se Clay non abbia di nuovo dei problemi; le risposte un po’ reticenti alle ovvie domande dei media aumentano la paura. Dalla prossima partita che Buchholz giocherà nel Bronx avremo le prime risposte che arriveranno dalla “radar-gun” in primis e poi dall’impressione che ricaveremo, chiaro che ci fossero problemi dovremo riconsiderare tante cose. Rimango dell’idea che con un Buchholz che s’infortuna anche solo facendo un pisolino con la figlia non firmare l’estensione a Lester sia un comportamento suicida.

Diversa e sotto un certo aspetto più triste la visione della partita domenicale : con un paio di titolari importanti già fermi ai box e con parecchi giocatori che sembrano totalmente aver perso la magia del 2013 (Gomes & Nava tanto per essere chiari) siamo sembrati semplicemente ancora fermi ai box, non in grado di essere competitivi in attacco da spaventare l’ottimo Gallardo di queste prime due partite. Avete presente quella sensazione che ti prende quando capisci che potresti attaccare per novanta inning anzichè nove senza fare punto ? Bene … ciò è quello che ho provato io in questa giornata. A queste pessime sensazioni aggiungo anche la visione di un Big Papi che mi sembra visibilmente menomato nella corsa, ricordatevi che saltò tutta l’ultima settimana di pre-season, se questo sia l’inizio di un Armageddon di infortuni ovviamente non lo so, io però comincio le macumbe, non pensavo proprio di dover tirare fuori bambole di pezza e spilloni dopo solo una settimana di gioco.

Fatto sta che chiudiamo la prima settimana col bilancio molto deludente di 2-4 e con tanti punti interrogativi per l’immediato futuro. Cominciamo subito a pagare gli azzardi di alcune scelte da “politica della lesina” (e sono buono) del nostro management, ed anche una buona dose di sfortuna. Il meraviglioso aprile del 2013 che ci lanciò verso una stagione al vertice con un bilancio stellare di 18-8 ora è molto lontano. Dopo sei partite siamo già al cercare di resistere in attesa di tempi migliori, con una settimana non facile avanti a noi (Rangers & Yankees) non sarà facile. Non vorrei ma tant’è

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I signori degli anelli

Facciamo così : mentre i ragazzi giustamente si godono il loro anello, Edward Mujica dovrà restituire qualsiasi tipo di gioiello posseduto da lui e dalla sua famiglia, compresa la fede nuziale (qualora sia sposato … onestamente lo ignoro), in quanto a chi è venuto dopo di lui, ovvero Andrew Miller, possiamo solo dire che è la prova vivente di come il baseball sia uno sport veramente bizzarro, leggende assolute come Rice o Yastrzemski non hanno mai vinto l’anello, un pitcher che quando tira (verbo più appropriato di lanciare) non ha la più pallida idea di dove la pallina possa finire invece mostrerà ai nipotini il gioiello … oh sublime ingiustizia.

Tralasciando l’infausto nono inning, io non ho avuto poi sensazioni così malvagie nemmeno dalla partita di ieri, nel senso che si sono viste buone potenzialità. Cosa intendo ? Intendo che il nostro attacco secondo me anche ieri ha mostrato di poter dare più di due punti, abbiamo avuto battute in momenti importanti che sono state discretamente sfortunate, soprattutto due : una di Bogaerts presa dall’ottimo Carlos Gomez con un discreto “bambino” ed una di Pierzynski difesa molto bene da Overbay. Onestamente m’ha convinto un filo di meno Jake Peavy spesso in difficoltà con gente a bordo e colpito anche pesantemente contro il muro ed anche oltre.

Il vero “busillis” per me sta in testa al lineup ovvero o Nava torna ad essere quello del 2013 oppure un discreto surrogato o dobbiamo inventarci qualcosa di differente. A Baltimore s’è provato Johnny Gomes, scelta quanto meno bizzarra che credo resti un tentativo isolato, parliamoci chiaro : le scelte possibili sono Bradley, Sizemore o Victorino. Alternative tutte con dei punti di domanda in quanto stiamo parlando di un ragazzo che deve ancora imparare tanto e di due veterani che non hanno nella salute la loro principale caratteristica e sappiamo bene di come sia faticoso il mestiere di lead-off. Comunque non piangiamo troppo per questa sconfitta, se non altro nelle prossime due partite avremo i nostri partenti più talentuosi e finalmente siamo riusciti a dare un turno di riposo a Tazawa e Uehara ed immagino che ieri tutti abbiate capito quanto valgono i due samurai mentre guardavate Mujica preso a pallate e Miller che imitava Rick “Wild Thing” Vaughn.

Due cosettine per chiudere : anzitutto non posso che dare l’anello (seppur virtuale) a tutti noi, soprattutto a tutto il branco di sfasati che ha passato le notti d’ottobre praticamente insonne. Un piccolo gift per tutti voi :anello

La seconda è un messaggio a tutti quelli che guardano al futuro : non so in quanti abbiano letto della prima partita di Henry Owens, sei riprese, 0 valide, 2 basi, 9 strikeout in doppio A; secondo tanti, tantissimi, questo è destinato ad essere il nostro “ace of staff” per gli anni a venire, abbiamo visto tanti prospetti non diventare mai adulti se così possiamo dire, chissà se invece il nostro “pennellone” (vicino ai due metri) saprà mantenere le tante promesse che ci fa.

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Opening game : dico la mia

Non potevamo che perdere, davvero … non c’erano chances. Non perchè abbiamo sprecato, non perchè Farrell ha dormito un po’ nel dug-out e Carp ha fatto semmai altrettanto sulle basi. Nossignore. Abbiamo perso perchè abbiamo messo un individuo con la stessa espressività di un tonno al posto di Jenny Dell. Questo è stato lo scempio dell’Opening Game. Ma si potrà ? Il ruolo di field reporter per i Sox era ad uso e consumo dei maschietti alla TV (ovvero il 90% degli spettatori); e dopo Tina Cervasio, la mia Heidi e Jenny Dell c’infilano ‘sto tizio ? Ma dove andremo mai a finire ? Scherzi a parte … ecco qualche mia personalissima nota sull’Opening Game.

Cose positive : La partita di Lester, perchè 2 punti in 7 inning contro un attacco potente come quello degli Orioles è una gran performance; vabbè … peccato per quello stampone di Cruz che è uno dei suoi eversori riconosciuti.

Sarò strano ma l’attacco non è stato poi così male. Le battute profonde ci sono state perchè un homerun è stato messo a segno e altri due ci sono andati ad un palmo. Come quel pozzo di scienza baseballistica che si chiama Jerry Remy ha fatto notare, i due stamponi presi contro il muro in estate viaggeranno di più data la differenza nella densità dell’aria. Poi se dessimo un po’ più di consistenza all’inizio del lineup …

Ovviamente m’è piaciuto Sizemore, incrociate le dita perchè ci servirebbe come il pane che tornasse ad essere un lead-off e ci servirebbe ancora di più accoppiarlo ad un numero 2 come Victorino. Senza un vero lead-off e con l’hawaiano infortunato ovvio che la consistenza dello starting nine non sia la stessa.

Cose negative : Un turno da pinch-hitter per Gomes era d’uopo, direi al posto di Pierzynski più che a quello di Bradley. Vi dico subito di non tenere conto, per tutto il corso dell’annata appena iniziata, delle mie considerazioni su AJ Pierzynski, l’ho sempre trovato abbastanza detestabile. Faccio una bella fatica a tifare per lui. A proposito di Bradley, speriamo che il sù e giù tra Boston e Pawtucket non lo mandi definitivamente fuori di testa; nel turno al 9° m’è sembrato in possesso delle stesse speranze che può avere un condannato di fronte al plotone d’esecuzione.

La difesa di Middlebrooks è sempre un pò tremebonda, alla fine ne è uscito vivo ma l’impressione che mi dava era della serie : Speriamo che me la cavo. Tanto per parlare di roba nuova (scherzo …) perchè non ricordiamo che Drew è a spasso ?

Tra le cose negative c’è l’infortunio di Victorino che ci scombussola il lineup e la difesa (soprattutto) in maniera più profonda anche di quanto sia lecito pensare. Tra parentesi già si dice che sia dura che torni allo scadere dei 15 giorni canonici. Specie nelle partite al Fenway non sarebbe bene mettere nel nostro “scabroso” esterno destro un uomo di più spiccate doti difensive come JBJ rispetto a Nava ?

Vabbè … finisco qui … una è andata e 161 mancano. Se però imbastissimo già un bel “Processo del Lunedì ?” Come diceva Aldone Biscardi : “Sguuub

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Pagelline dell’anno di grazia – 1° parte

Siamo alle pagelline di fine d’anno, la musica è un bel po’ diversa rispetto alle annate scorse. Il blogger ripone (non del tutto) la matita rossa che usava per dei votacci ignobili, la vittoria m’ha trasformato in un professore bonario tipo “L’Attimo Fuggente”. Stasera si inizia con gli uomini della collina

Lester : 9 – Era 7½ prima dei playoffs, poi ha deciso di regalarci 5 partite meravigliose di post-season con una media ERA di 1,56, in regular season non era stato così mortifero, partito bene poi un passaggio a vuoto a metà stagione, ritornato in auge per la volata finale ad agosto e settembre. Le cifre finali (3,75 di ERA) non rendono abbastanza merito alla bontà della sua campagna 2013

Lackey : 8½ – Il titolo di comeback player doveva essere il suo, alla fine le sue cifre sono le migliori tra quelle dei nostri partenti : 1,16 di WHIP e .247 di average. Devo ancora dire che ho sempre creduto al suo ritorno ? eh eh … scherzo. In pratica è stato come comprare un gran pitcher … anche se in realtà era un pezzo che era qui. Curioso di vedere cosa sarà il suo futuro.

Dempster : 6 – Ha fatto quello che era lecito aspettarsi, nulla più e nulla meno, è un onesto n.5 della rotation e francamente se emergessero i prospetti che abbiamo nelle minors sarebbe anche un serio candidato a lasciarci; il suo 1,45 di WHIP è un po’ troppo alto, insomma … non certo il giocatore che ti va girare la testa, ma non puoi costruire una squadra con solo degli All-Star. Giocatori del genere però dovremmo produrceli da soli

Doubront : 6½ – Brillantemente riciclato come rilievo ai playoffs, il buon Felix è arrivato probabilmente allo snodo principale della sua carriera, al punto dove dovrà dimostrare cosa vale. Le sue cifre sono simili a quelle di Dempster e probabilmente il suo standard è quello. Un buon giocatore, non un asso, mi piace il fatto che mentalmente il ragazzo valga parecchio. Se resterà anche lui, (potrebbe essere una trade chip) non è detto che non venga convertito in un rilievo full-time. Potrebbe essere un’idea.

Buchholz : 8 – Se i Sox sono partiti sparati facendo corsa di testa per tutto l’anno è soprattutto merito suo. Aveva cifre da Cy Young poi l’infortunio l’ha fermato; c’è sempre quel retrogusto amaro parlando di Buchholz : giocatore fenomenale ma fragile come il cristallo di Boemia e secondo molti insider nemmeno un cuor di leone. Peccato perchè finchè c’è stato questo tirava a 1,74 di ERA. Avesse il cuore di Pedroia …

Uehara : 10 – Se non gli do il massimo dei voti cos’altro posso fare ? Rifacciamoci gli occhi : 0,57 di WHIP, .130 di average, 101 SO e sole 9 BB. Verrebbe da dire che mai nessun infortunio sia stato più redditizio di quello del povero Hanrahan. Ci spiace per lui ma soprattutto è dispiaciuto a quei poveri tapini che hanno fatto figure barbine contro Koji.

Tazawa : 8 – Chiudete gli occhi e tornate a quella notte a Detroit. Ottavo inning, Sox avanti 1-0, due uomini in base e il miglior battitore al mondo nel box. Io ero con le coperte che mi coprivano il volto perchè non avevo il coraggio di guardare. Fortunatamente Tazawa era più freddo del sottoscritto. Se Tazawa capirà che si può dare una base-ball beccherà meno legnate in fondo al recinto e quindi diventerà un uomo di assoluta elite.

Peavy : 7 – Ha ottenuto il suo scopo vincendo l’anello che mai aveva sfiorato, noi abbiamo ottenuto il nostro ingaggiandolo, c’ha dato quella profondità che ci serviva. Bel personaggio e anche belle cifre in fondo, 1,16 di WHIP e .230 di average. Se è vero che abbiamo 6 partenti ne abbiamo uno di troppo, io però non rinuncerei a Peavy. Mi piacerebbe vederlo in una stagione completa con noi.

Breslow : 8½ – Se non è stato il miglior set-up della Lega c’è andato molto vicino; merita di essere considerato un rilievo affidabile in toto, non l’uomo buono per un out e basta. 1,12 di WHIP e .228 di average sono cifre di assoluta eccellenza . E’ vero che le carriere dei rilievi sono molto aleatorie però direi che con Breslow abbiamo in casa un piccolo tesoro.

Workman : 6½ – Ha iniziato l’anno sfidando i Trenton Thunder, l’ha finito lanciando nella bolgia del Fenway all’ottavo inning d’una partita che valeva l’anello. Non male come escalation direi. Ha ancora tanta strada da fare ma la stoffa c’è. L’anno prossimo dovrebbe restare nel bullpen, tutto da vedere se sarà la sua destinazione finale.

Morales : 6 – Alla fine una sufficienza risicata la potrebbe anche spuntare. Tra infortuni e rendimento altalenante non è stata certo una stagione da ricordarsi. 15 BB in 25 inning sono decisamente troppi. Credo che possiamo separaci da lui senza strapparci le vesti.

Thornton : 4 – Dovessimo dare un giudizio di Thornton per la sua breve e poco significativa presenza con noi verrebbe da rispolverare la mitica immagine dei “fenomeni parastatali” nata negli anni d’oro della Gialappa’s Band. Il suo 1,76 di WHIP e . .349 (!!!) di average lo pongono davvero alla stessa stregua di certi stranieri del calcio come Luis Silvio, Luther Blissett e Darko Pancev.

Alla prossima per gli uomini del lineup !!!

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Tampa … che strano

Volevate sfidare i Texas Rangers ? Speravate in una sfida contro il nostro vecchio amico Terry Francona e la sua Tribù ? Tiè … Spencer Tracy (in arte John Maddon) e la sua gang invece non vedevano l’ora di venirci a trovare, come se non li vedessimo abbastanza durante la regular season. Così da domani sera dovremo sorbirci nuovamente i volti dei vari Moore, Longoria, Zobrist e compagnia cantante. Se devo essere sincero la cosa mi piace quanto ricevere degli sputi, ma non c’era verso ragazzi … è vero che il baseball in una partita singola è una cosa aleatoria come poche altre al mondo, ma mi sembra palese che i Rays sono più forti, e non di poco, dei Rangers e degli Indians, chi emerge dalla AL East esce vivo da una vera zona di guerra, chi gioca quasi 40 partite contro Seattle e Houston, oppure contro Chisox e Minny invece ha un percorso molto più comodo, le 91 vittorie dei Rays hanno un peso specifico ben maggiore delle 92 di Cleveland, se si tornasse ad un calendario più bilanciato come era fino a metà anni ’90 mi parrebbe una cosa sacrosanta.

Quindi che Rays siano, sarà più difficile, non è impossibile. Io credo che gara-1 sarà decisiva, nel senso che tutti si aspettano che i loro mancini ci mettano in difficoltà, se gara-1 fosse da parte nostra una fatica di Sisifo girando a vuoto sulle palle di Matt Moore allora penso che si caricherebbe una pressione notevole sui nostri ed in gara-2 probabilmente ci beccheremo Price rischiando di farci sentire fin troppo davanti ad una montagna troppo difficile da scalare. La nostra arma non può che essere la solita ovvero estrema pazienza nel box cercando di far salire il tassametro dei lanci il più possibile, cosa più facile con Moore che concede in media un “4 balls” ogni 2 inning piuttosto che contro Price che da un passaggio gratis in prima ogni 7 inning (!!!) . Tampa non è certo solo solo Price & Moore, Cobb e Archer sono ormai da considerarsi lanciatori di prima classe col solo punto interrogativo di un’esperienza nulla a questi livelli, onestamente qualche spiraglio in più lo offre il bullpen, il problema è arrivarci al bullpen in condizioni di vantaggio, più facile arrivarci in situazione “chiusa” come successo parecchie volte in regular season.

Da parte nostra è stata reso ufficiale quello che ormai sapevamo tutti : Lester in gara-1, Lackey a seguire poi Buchholz e Peavy, dovessimo affrontare qualsiasi altra squadra vi direi che il nostro pacchetto di partenti non teme nessuno, contro Tampa invece la sensazione è di dover trovare risorse altrove, dove sia questo altrove … beh … questo lo lascio dire a voi. Dovessi dire un uomo dei nostri che dovrà assumere un ruolo importante vi dico Salty, il motivo è semplice : Tampa, come da tradizione, ci metterà un sacco di pressione sulle basi, se Salty fosse in grado di regalare un paio di out piccionando i corridori potrebbe fargli cambiare il game-plan, con tutto quel che ne consegue ovvero poter tirare qualche curva o qualche cambio in più per i nostri pitchers e qualche chance in più di chiudere dei double-play visto che nel loro lineup ci sono anche parecchi ground-ball hitters.

Ci siamo cara Italian Red Sox Nation … ancora 24 ore e poi cominceremo. Come spessissimo accade gli avversari non ce li possiamo scegliere, ci sono capitati quelli più ostici per le nostre caratteristiche, i barbudos per tante volte quest’anno hanno ribaltato situazioni non dico disperate ma complicate parecchio, questo è solo un’altra situazione tosta. Cosa servirà ? In Romagna si dice : “och, pazienza e bus de cul . E’ tutto lì quello che ci vuole

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I sogni cominciano ora

Così il lungo percorso iniziato in una fredda sera ad inizio aprile nel Bronx termina. Nelle due precedenti stagioni a quest’ora cominciavano le recriminazioni, le polemiche ed i processi stile Biscardi. Stavolta invece la fine di settembre è solo l’inizio dei sogni, è tutto un susseguirsi di ipotesi sugli accoppiamenti dei lanciatori, si disserta su chi metteremo nel roster per ottobre e chi no, se mettere 10 o 11 lanciatori, se è meglio Tampa o Cleveland, se Texas è una minaccia … Bellissimo … sono eccitato come un bimbo che scarta i regali la mattina di Natale; ottobre è il Natale del baseball e noi quest’anno ci meritiamo proprio un albero straboccante di pacchi dono.

Ammetto che ieri sera su MLB.TV ho usato la possibilità dello schermo multiplo ed ammetto anche che più che guardare i nostri a Baltimore ero concentrato sull’incrocio della Wild card; sui nostri posso dire che una versione molto sperimentale dei Sox è andata incontro ad una sconfitta indolore che però presenta spunti interessanti : m’è piaciuto vedere il fuoricampo di Ellsbury che ora avrà altri 4 giorni per rimettersi in sesto del tutto ma che però sembra essersi ripreso, non sarà al 100% ma potrà dare il suo contributo. Il secondo aspetto è, che se la partita di ieri era una specie di test per vedere che apporto può dare Doubront dal bullpen, tale test è stato fallimentare. Il venezuelano sembra davvero aver finito la benzina nel serbatoio, e questo almeno da qualche settimana; facendo una botta di conti se Farrell andrà alle Division Series con dieci pitchers Felix ha finito, se dovesse sceglierne undici ha qualche chance in più ma resta fortemente a rischio, probabilmente si giocherebbe l’undicesimo posto con Workman; va detto comunque che anche quest’anno il giovane venezuelano arriva in fondo totalmente scarico, se questo diventasse un problema costante del futuro rischierebbe di essere un bel macigno nello svilupparsi della sua carriera.

Le due sconfitte finali a Camden Yards sono quindi da assommarsi tra quelle causate dal bullpen, non nascondiamoci che questo è il nostro tallone d’Achille, ma d’altra parte mi sembra che questi playoffs dell’American League abbiano un set di partecipanti tutte con qualche imperfezione, non c’è la squadra all’apparenza totalmente pronta come furono i Sox del 2007 o gli Yanks di fine anni ’90, quelli erano team che avevano tutto per poter vincere. A mio parere invece tutte le squadre del Junior Circuit non sono perfette, Detroit ha problemi col bullpen, noi idem, Oakland sembra mancare un po’ di talento ed ha giocatori acciaccati … insomma non c’è chi può dominare a priori, il tasso d’incertezza aumenta come l’arteriosclerosi del sottoscritto, noi abbiamo il fattore campo in tutte le serie e secondo i giocatori questo è un gran vantaggio viste le particolarità del Fenway.

Due parole sugli incroci delle Wild Card, il buon Tito e la sua Tribù arriva ad ottobre dopo un settembre da 21 vittorie, complimenti a lui ed occhio agli Indians, quanto ciò sia frutto di un calendario facilissimo in questo mese è un tema dibattuto, comunque striscia finale di 10 e speranza di essere la mina vagante stile Colorado 2007, io però nonostante tutto l’amore che nutro per Tito mi chiedo quante vittorie avrebbero gli Indians col calendario della AL East anzichè quello della AL Central, l’anno scorso ci fu chi propose un calendario più bilanciato per tutte le squadre, le TV si opposero perchè in questa maniera calavano gli scontri classici che son poi quelli che fanno audience … quindi rassegnamoci.

Rays e Rangers si giocano stasera il biglietto per Cleveland, i Rays stavano per suicidarsi come nemmeno un generale giapponese sconfitto farebbe, contro i Blue Jays senza Encarnacion, Bautista, Cabrera e non so chi altro hanno salvato il cappotto rischiando di perdere dopo essere stati avanti 7-0, Texas avrà il vantaggio del fattore campo, Tampa avrà Price, visto anche che sembrano dei fortunelli io scommetterei 10 euro sui nostri amici Raggetti. Una dose extra di ginger sulla partita potrebbe essere Nelson Cruz, con la partita della scorsa notte è finita la squalifica da 50 partite che gli era stata comminata e quindi è eleggibile per il match di stanotte, onestamente l’etica direbbe di non farlo giocare, il bisogno dice di sì, l’anno scorso i Giants non fecero più giocare Melky Cabrera … anche per la stupidità del soggetto e non è che pagarono la cosa, curioso di vedere come reagiranno i Rangers, resta però l’impressione che tutto il “Dipartimento di Giustizia” della MLB sia amministrato alla carlona come il caso A-Rod è lì a testimoniare.

Fatto sta che non sappiamo ancora con chi giocheremo il prossimo venerdì, tra parentesi il prossimo 4 ottobre ci sarà calendario pieno con quattro matches, non sappiamo ancora l’orario visto che dovranno sfalsare il più possibile le partite, considerando che i Sox fanno molta audience credo che giocheranno nel “prime time” americano che purtroppo per noi è notte fonda, ma ci siano già fatti parecchie nottate insonni, le prossime che faremo sono nulla più che il prezzo da pagare per continuare a sognare e mi sembra un prezzo molto abbordabile anche per il piccolo nucleo della Italian Red Sox Nation. Dico bene ?

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Tampa all’orizzonte ?

Non riusciamo proprio a cavarceli dalle scatole, non c’è verso ma i nostri amici “Raggetti”, che in tanti qui amano quanto una visita dal dentista con annessa trapanatura, sembra proprio che vogliano partecipare anche loro al Grande Ballo; dovranno sudarselo il biglietto d’ingresso con la lotteria dell’ultimo ticket ma hanno tutta la volontà di presentarsi al Fenway il prossimo 4 ottobre quando l’orchestra comincerà a suonare.

Mentre i nostri erano impegnati nella scampagnata in Colorado per una delle serie più inutili che mai sia esistita, gli “altri” si sono affrontati nelle serie che hanno sancito, quasi definitivamente i partecipanti ai playoffs. Dobbiamo salutare Orioles e Yankees (o per meglio dire ciò che resta degli Yankees) con i Texas Rangers che restano invece aggrappati all’ultima linea di difesa, sperando che davanti si suicidino. Davvero strano il capovolgimento di fronte degli Orioles, l’anno scorso micidiali nelle partite strette e quest’anno invece incredibilmente sofferenti nelle stesse occasioni. Per gli Yanks il discorso è diverso, l’età media altissima (leggasi infortuni) ha colpito ed i ricambi non sono stati all’altezza se non per poco tempo.

Due parole sui nostri a Denver : semplicemente prendete il tutto con “non-chalance”, le partite ai 1600 mt. di quota del Colorado sono finte, le palline viaggiano e le curve non spezzano il piatto, ovvio che con caratteristiche simili una squadra non abituata a giocare da quelle parti vada un po’ in crisi, più interessante saranno le partite del weekend a Baltimore, pur tenendo in considerazione l’ovvio “rilascio” fisico e mentale che colpisce tutte le squadre che hanno raggiunto il traguardo, un po’ come quello che sta capitando a Dodgers o Braves.

Torniamo al tema principale, ormai il best record è nostro, a meno di risultati improbabili nell’ultimo weekend e quindi aspetteremo la wild card. Meglio o peggio rispetto a prendere Detroit ? A me i mancini di Tampa non piacciono, ovviamente preferirei Cleveland, ammettendo che comunque indovinare un match “secco” è complicatissimo la possibilità maggiore è beccare Tampa, con Price che m’immagino lanci la Wild Card dovremmo rivederlo sul monte per gara-3. Comunque Tampa non è solo Price, ricordiamocelo bene. Io avrei preferito pescare altrove, i Rays hanno anche quello stile di gioco sulle basi iperveloce che soffriamo … inutile negarlo. Io resto dall’idea che i Tigers che cercano tutti il picchione in fondo al recinto siano un team che si può maneggiare meglio ma come sempre accade non siamo noi a decidere gli accoppiamenti e spesso ti becchi chi non vorresti.

Alla fine chissà che tutte queste non siano chiacchere inutili … vedremo … venerdì 4 ottobre è solo tra una settimana ed io sto iniziando a contare le ore.

PS – Bella l’idea del maxischermo al Flaminio, da quelle parti ci sarebbe anche l’opzione di Piazza del Popolo.

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Affilando le sciabole

Nella message board, fonte inesauribile per me di spunti, leggevo qualche giorno fa di come fosse bello vedere che gli altri si sgozzavano per un posto nelle Wild Card mentre noi siamo belli serafici già proiettati alle Divisione Series. Confermo … è meraviglioso, la questione se arrivare col primo o col secondo record della Lega è importante, non la considero però importantissima; quindi questi match me li sto gustando in maniera distaccata pensando a come saremmo tutti più sclerotici se fossimo lì a contare una vittoria in più o una vittoria in meno come stanno facendo in tanti.

Abbiamo archiviato la serie coi Jays, importante perchè la sweep mancata ha quasi azzerato il nostro vantaggio su Oakland; il risultato ci sta, nel momento stesso che sostituisci Pedroia con John McDonald mandi un certo messaggio al mondo, si poteva vincere lo stesso ma era più importante far tirare il fiato a chi non lo ha mai fatto, credo che in quest’ultima settimana si ragionerà in maniera differente, si lavorerà per “settare il tono” in vista dell’esordio di venerdì 4 ottobre. Due notizie : Ellsbury dovrebbe tornare in formazione mercoledì e quindi avrebbe quattro partite per vedere le sue condizioni e Lackey avrebbe guadagnato il posto n.2 nella rotation dei playoffs a scapito di Buchholz. Se la seconda mi scuote il giusto visto che, come dicevo un po’ di tempo fa, abbiamo quattro uomini intercambiabili per la rotation, ben più importante il discorso su Ellsbury; anche la serie con Toronto ha confermato che come esterno centro il n.1 è sempre il navajo e anche in attacco senza di lui manca la candela che accende il motore, provate voi di viaggiare in auto togliendo la candela dalla testa del cilindro, finirete per muovere la macchina con lo stesso sistema che adottava Fred Flintstone, ovvero coi piedi. I Sox non sono proprio messi così, però non diciamo che con Ellsbury o senza è la stessa cosa, non lo è per nulla … e la cosa dovrebbe far riflettere anche per la prossima off-season.

Intanto il weekend ha dato alcuni verdetti che, se non decisivi, sono comunque importantissimi. Orioles e Yankees rischiano d’aver scritto la parola fine sulle loro speranze … avanti … non fate i cattivoni … tirate fuori i kleenex e lasciatevi andare ai pianti. Texas sta ripetendo un settembre in caduta libera come quello di dodici mesi fa e rischia di rimanere col cerino in mano. Detroit è riuscita a perdere dai White Sox, impresa non facile di questi tempi, è probabilmente sarà allo spot n.3 dei playoffs. Ad oggi la Wild Card probabile è Tampa-Cleveland, la differenza a livello di simpatia tra le due è simile a quella che c’è tra me e Sebastian Vettel a guidare una automobile. Chi merita veramente che ci ti tolga il cappello sono ancora gli Oakland A’s oppure come li chiamo io Oakland Billybeans. Quanto pagavano a marzo Oakland e Boston nei primi due spot della American League ? C’era da sbancare un allibratore … averlo saputo.

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Celebration

Quando iniziò settembre tirai fuori un titolo ispirato ad un brano meraviglioso della PFM; un utente della message board, chiedo scusa ma non ricordo chi, disse che non sarebbe stato male, se avessimo vinto la division, festeggiare con un altro enorme successo di Mussida, Di Cioccio & Co. : “Celebration”. Io che sono qui per fare quello che dite voi non posso che essere d’accordo e quindi … vai con la musica : https://www.youtube.com/watch?v=esHEPt41Sjc

Un altra notte con poco sonno e molto baseball quindi, non potevo non assistere ad un evento che a marzo faceva perfino fatica ad albergare nei sogni più arditi e sia stramaledetto MLB.TV che ha tagliato prestissimo la diretta. Comunque “worst to first” suona così bene da dire che meriterebbe non una canzone ma un’interno album, vedere il lider maximo dirigere i festeggiamenti mi fa sghignazzare e credo proprio che Big Papi potrebbe avere una carriera da maestro di cerimonie per matrimoni, feste di lauree, etc. etc.

Un altro personaggio di cui mi va di parlare è questo di cui metto una foto tratta da ieri sera, il signore che vedete con l’elmetto è Johnny Gomes, oltre a far capire in quale stato psicologico si trovi uno che raggiunge un traguardo simile, mostra anche uno che ha vinto la division tre volte negli ultimi quattro anni con tre squadre diverse : Cincy 2010, A’s 2012, Sox 2013

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Sarà un caso ? L’esperienza mi insegna che il baseball è uno degli sport dove il caso conta di meno, quindi mi vien da dire che non è per nulla un caso e che un giocatore simile è assai funzionale nella costruzione di un team vincente, Ben Cherington lo capì, io per nulla e difatti accolsi il suo arrivo con degli sbadigli. Ora avete capito perchè Cherington fa il GM ed io faccio un blog, fosse viceversa il blog sarebbe migliore visto che lui ha frequentato college esclusivi ed io l’ITC “Paolini” di Imola, però se io comandassi ai Sox probabilmente farebbero fatica a vincere anche il campionato lussemburghese.

Avrete capito che oggi non si parla di tecnica ma di emozioni, sono emozioni che ci meritiamo tutti noi, che abbiamo fatto la lunga traversata del deserto iniziata col collasso del settembre 2011 e proseguita col Circo Barnum di Bobby V, vorrei abbracciare tutti quelli che come me, e vedo che dai messaggi non sono pochi, ormai vivono più sul fuso orario della East Coast che su quello del Bel Paese, con ovvie ricadute negative sulla produttività lavorativa o scolastica. Chi va a lavorare a quest’ora si chiederà se è valsa la pena una ramanzina dal capoufficio per questa esaltante stagione. Chi va a scuola si interroga se quel “quattro” nel compito in casse valeva vedere la rimonta al nono inning contro i pigiamini. Io dico che valeva moltissimo la pena ed anzi … vi vorrei tutti con le occhiaie ad ottobre, con tante altre giornate passate con in testa il fuso orario del Massachussetts.

BUONA DIVISION A TUTTI !!! 

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