Arriverà mai la sveglia ?

In una delle serate più nere nella storia sportiva di Boston, coi Celtics brutalizzati in casa dall’onnipotenza cestistica di Lebron James, i Sox non hanno certo aumentato l’umore degli sportivi di Beantown perdendo la seconda partita contro gli Athletics e restando in quell’anonimo .500 o poco più, che sembra il target possibile per una squadra davvero grigia, che gioca un baseball modesto e che oltre tutto è divertente da vedere quanto lo può essere una visione prolungata del monoscopio RAI dei tempi che furono.

Il brodino preso in quel di St.Louis, vincendo anche con rimonta da infarto, aveva dato un attimo di sollievo, è bastato il ritorno nei territori più tradizionali dell’American League per spegnere gli ardori, per riconoscere i soliti problemi che ormai analizziamo da tempo e per ritornare a quell’apatia data proprio da quei problemi per i quali non si vede una soluzione a breve termine. Ci vorrebbe una sveglia, ai bei tempi era Ortiz che in questi casi convocava una bella riunione “players only” , oddio … queste cose mica sempre funzionano, nell’anno delirante di Bobby V di queste riunioni ce ne furono più di una e di risultati non ne vedemmo, ma mi pare comunque che serva una bella sveglia, che questo “driiin” possa arrivare da Farrell mi pare impossibile, come immaginare che dalle fontane esca Sangiovese; potrebbe volerci un giocatore a svegliare l’ambiente ma francamente mi chiedo se l’abbiamo l’uomo con gli skills per mettere in moto l’ambiente.

Dicevamo dei problemi, sempre i soliti : non avremo un quinto partente presentabile fino al ritorno di Price e anche quando tornerà il mancino del Tennessee dovremo incrociare le dita ogni volte che vedremo uno dei cinque accusare anche il minimo malessere, anzi devo dirvi che mi spiace vedere dei giocatori, che hanno il solo “torto” di non essere abbastanza bravi, essere mandati al macello come agnelli sacrificali; la colpa non è assolutamente la loro, semmai è di chi non riesce a tirare fuori dalle Minors nulla di decente da un decennio, forse gli scegliamo male, forse siamo degli incapaci a far percorrere a questi giocatori il sentiero della crescita, fatto sta che se prendete la classifica dei migliori prospetti dei Sox, tra i primi dieci trovate Groome selezionato al draft l’anno scorso che però fino ad ora ha giocato solo per un inning causa infortunio e che se va tutto bene potrà arrivare in prima squadra nel 2020, c’è Lakins appena arrivato in Doppio A e Brian Johnson (già visto in prima squadra) che non ci esalta certo. Se aggiungete una caso come Trey Ball (che chiamammo col 7° pick assoluto nel 2013) definito uno dei più grossi “draft bust” di sempre capirete che c’è poco da essere contenti.

Vedo che si continua nella bacheca anche a parlare della terza base, anche qui cosa possiamo dire di nuovo ? Assolutamente nulla. Era un punto debole durante la Stove League, lo era all’inizio dello Spring Training, lo è oggi e lo sarà fino a che non capiterà un miracolo. Oltretutto qui aggiungiamoci anche che il titolare mancante regala certezze e sicurezze simili a quelle che avevano i piccoli azionisti della Parmalat dell’epoca Tanzi, in pratica il dilemma di oggi è se far giocare Marrero che con la mazza è pericoloso come un barboncino ma almeno difende abbastanza bene o Rutledge che sbattocchia qualcosa di più ma in difesa è stato friabile come la pasta frolla. Cosa scegliere non lo so, è come dire se è meglio uno sputo nell’occhio destro o in quello sinistro, in pratica è sempre uno sputo in un occhio da qualunque lato la si veda, mi viene da dire che lo scempio in terza base è il prezzo che paghiamo per avere Sale sul monte, lo abbiamo voluto a tutti i costi ma abbiamo dovuto cedere chi poteva reggere la terza per molti anni, in pratica c’era da scegliere se scoprire la testa o scoprire i piedi. Che questi siano i prodromi di una stagione vincente mi pare azzardato dirlo, in dicembre c’erano scommesse da fare e sono state fatte, accidenti se ne abbiamo azzeccata una.

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Alla ricerca del sereno

Sembrava di essere a novembre, il problema è che non era solo un sentimento dettato da condizioni meteo più adatte ad una partita dei Patriots che ad una dei Red Sox, eravamo in autunno anche nel cuore vedendo i Sox che continuano a giocare un baseball dallo spessore tecnico veramente modesto; non è solo un problema circoscrivibile ad una fase del gioco, molti parlano dell’attacco e possiamo essere d’accordo nel continuare ad indicare nella difficoltà a concretizzare le occasioni uno dei talloni d’achille, ma c’è anche altro : una difesa che continua a ballare come in gara-1 con Tampa, il baserunning creativo che si vede a volte con una menzione extra per l’out a casa di Vazquez partito dalla terza su una battuta a due metri da lui, il bullpen tornato a sbarellare … insomma … si fa molto prima ad elencare le cose che vanno rispetto a ciò che non va. Leggendo un pezzo sul sito di ESPN si diceva che era quasi un affarone essere 19-18 giocando un baseball di modesta caratura ed aggiungendo gli infortuni e gli intoppi che abbiamo avuto. C’è quindi da essere speranzosi ? Possiamo aspettarci che l’autunno dentro e fuori il campo ceda il posto ad un’estate gradevole ?

Ovviamente sul meteo non posso dare ragguagli accettabili, su ciò che succede in campo un po’ si può sperare, sarà banale dirlo ma mancano ancora una marea di partite, poi sembra che finalmente Price sia quasi pronto e solo l’Onnipotente sa quanto ci serva un Price in versione “regular season” e non quello sbiadito che mostra normalmente ai playoffs, c’è poi Pomeranz che dice non sarà necessario saltare una partita, lo speriamo, chiaro che ieri vedendolo uscire e sapendo la storia infortunistica molto complessa del giocatore abbiamo cominciato a sudare freddo, perchè per quanto il mancino non sia il pitcher dei sogni, è comunque incommensurabilmente meglio del suo eventuale sostituto, chiunque esso sia.

Sul discorso del baserunning mi soffermo un attimo; la sensazione è che ci sia una certa anarchia in campo (ripeto trattarsi di sensazione), mi sembra che le difficoltà a segnare stiamo cominciando ad obnubilare il cervello, torno all’episodio di Vazquez : se il corridore decide di partire è anarchia perchè un “non-corridore” come il nostro giovane catcher non può avere il semaforo verde per partire in un caso simile, se è Butterfield ad avergli dato il via è doppia anarchia, perchè una decisione suicida presa da chi dovrebbe avere il sangue freddo nasce da un manager che non si riesce ad imporre ai suoi vice. Sul bullpen che ha pestato qualche cacca … diciamocela chiara, abbiamo un closer che sta facendo una stagione storica, ma arrivare al suo inning non sarà facile, non abbiamo né Miller e nemmeno Betances, abbiamo dei giocatori di medio livello, qualche volta tiri il dado ed esce il numero giusto e qualche altra volta quello sbagliato, l’ennesima ricaduta di Thornburg non migliora certo il pacchetto con ulteriore rinvio “sine die” del suo rientro, se penso al comodo che ci avrebbe fatto Shaw che abbiamo ceduto per prenderlo, mi piange il cuore.

Speriamo nel sereno quindi cari fratelli della Nation, come dice una canzone a me molto cara : “At the end of the storm. There’s a golden sky”. Sarà fede, sarà incoscienza, se solo le cose si incastrassero un po’ meglio c’è ancora da avere fiducia, cos’altro possiamo fare ?

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Una squadra da .500 ?

Lo scorso 5 aprile battendo i Pittsburgh Pirates, i Red Sox chiusero con una sweep la prima corta serie iniziale da due partite, eravamo quindi col bilancio a 2-0 oppure dicendolo in altro modo eravamo due partite sopra media .500, ora dopo l’11 maggio, svariate partite dopo siamo ancora due partite sopra media .500, quindi se non sono totalmente impazzito significa che abbiamo fatto tutto questo tragitto vincendone una e perdendone un’altra, decisamente troppo poco per chi era partito con bel altre ambizioni e con altre aspettative.

Non va come ci aspettavamo, il monte regge bene fatte salve alcune eccezioni tipo l’impresentabile Kendrick, ma sapevamo che la nostra profondità in quel ruolo era davvero modesta, il bullpen va addirittura meglio di quanto mi aspettassi, quello che ci sta facendo andare fuori strada è la difficoltà a mettere punti sul tabellone, ad esprimere in pieno il potenziale del nostro attacco che crea molte occasioni ma poi non le concretizza; stiamo cominciando a subire quelle situazioni che furono la nostra fortuna in passato, i nostri erano capaci di ottenere punti, di fare spesso la battuta che ti risolve la partita, ora l’attesa sembra ucciderci, come novelli Giovanni Drogo anche noi aspettiamo una valida alle soglie del nostro Deserto dei Tartari, spesso non l’abbiamo ottenuta e siamo usciti con le ossa rotte, altre volte (troppo poche) la battuta arriva e portiamo a casa la vittoria dopo inenarrabili sofferenze, questa gara-3 a Milwaukee è la perfetta sintesi di questa quarantina scarsa di partite, occasioni sprecate e molti rimasti in base, così non può durare oppure se durerà vedremo la targa di Orioles e Yanks sempre più da lontano.

Viene da dire che i nostri giocano anche un baseball dallo spessore modesto, penso per esempio alla partita di oggi con un Pedroia in seconda ed una palla che sfugge di parecchio dal catcher, il nostro veterano non ha avuto lo spunto per partire verso la terza come sarebbe stato possibile, con la valida successiva sarebbe arrivato il punto, invece ciò non è capitato, anche il baserunning non è quello che si aspetterebbe da una squadra che fa fatica ad ottenere punti, ogni occasione di avanzamento dovrebbe essere colta, anche perchè stiamo vedendo che mettere in fila valide su valide non è che ci riesca facilmente.

Due parole finali su Kimbrel, forse anche questo certifica che non siamo proprio messi benissimo, il Kimbrel che fino a poco tempo fa doveva essere usato solo in condizioni ortodosse al 9° inning, ora viene usato anche per salvezze lunghe o addirittura con partita in pareggio. Per due volte in questa settimana ha lanciato più di un inning, facendolo entrare “quando il gioco si fa duro”. Stasera con lo spauracchio Thames (la sorpresa dell’anno) nel box, Farrell ha fatto una bella mossa, aveva tre mancini utilizzabili, ma Thames sta picchiando durissimo coi mancini, ergo ha optato per Kimbrel, così come denunciamo le scelte mediocri che spesso fa, per senso della verità bisogna dire quando prende scelte brillanti.

Insomma … nella nostra squadra da .500 ci sono eccellenze e bufale, abbiamo giocatori che stanno dando spettacolo come Sale e Kimbrel ed abbiamo una terza base dove il giocatore più affidabile è Josh Rutledge e credo con questo di aver detto tutto, abbiamo un Rodriguez sempre più convincente e nello stesso tempo non sappiamo a chi far lanciare una quinta partita; forse se prendi tutti questi ingredienti, li metti nello shaker, gli dai una vigorosa scossata, quello che ne viene fuori è proprio un 50% di vittorie, davvero poco per ciò che speravo … troppo poco

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Decisionismo

Ogni tanto i Sox, o per meglio dire i suoi vertici, mi sorprendono. Diciamocelo chiaramente : la stagione non è certo iniziata come ci saremmo aspettati, tentennanti in attacco e col monte a volte erratico. Mi aspettavo o forse è meglio dire che tutti si aspettavano il proseguimento del solito tran-tran, dichiarazioni a priori di fiducia in un cambio di marcia, frasi tipo “la stagione è ancora lunga” e semmai nel frattempo Yankees e O’s che se ne andavano in classifica. Invece no, sembrerà strano ma John Farrell ha cominciato a prendere decisioni, che poi è la cosa che dovrebbe fare un manager, perchè è pagato per prendere decisioni, per rendere conto se le decisioni si dimostrano errate … o per ricevere credito se le decisioni sono giuste. Insomma : una bella rimescolata al lineup, un po’ di panchina per un JBJ imbarazzante nel box ed anche una gestione più coraggiosa nella gestione del bullpen, come la mossa di Kimbrel all’ottavo è lì a testimoniare. Un po’ di aria fresca l’abbiamo respirata, se sarà un venticello passeggero o una tempesta che perdurerà non lo posso sapere. Di sicuro tendo ad apprezzare chi fa scelte e, detta come va detta, apprezzo di più una scelta anche errata rispetto ad una “non-scelta”.

Quindi qualche decisione presa ma altre da prendere a breve, per esempio come gestire il quartetto di esterni visto che JBJ annaspa e Young invece s’è fatto valere con mazzate anche oltre il recinto. Anzitutto non dobbiamo dare a queste promozioni / retrocessioni il valore di un giudizio divino, ciò che vale oggi non è detto sia valido domani. Il ritorno dall’infortunio è stato davvero complesso per JBJ ed una squadra in difficoltà nel box non può supportare un giocatore da .170 di average; non dobbiamo assolutamente però metterlo troppo ai margini, un giocatore con quei fondamentali difensivi non può essere messo da parte a cuor leggero, fin tanto che i bioritmi non tornano positivi è bene per lui immaginare un impiego da 40/50 % di partite, salvo rimetterlo in pianta stabile appena possibile dato che siamo parlando di uno che con solo metà delle partite giocate è 13mo nella classifica della WAR difensiva.

Se per l’outfield Farrell ha potuto operare dei cambi, è perchè in quel ruolo ha giocatori da poter mescolare, non certo la stessa cosa si può dire per la terza base, lì più che Farrell servirebbe il Mago Silvan, per far apparire dei terza base che non ci sono o per trasformare in terza base giocatori che non lo sono mai stati. Come ci siamo ridotti così ? Un po’ la sfortuna ed un po’ anche le decisioni di mercato che c’hanno portato a puntare tutte le fiches sul Panda, mandando via nello spazio di 24 ore Travis Shaw e poi Moncada. Purtroppo fino ad ora queste scelte stanno dando risultati simili a quelli dei piani di ristrutturazione dell’Alitalia che abbiamo visto succedersi negli anni. Il Panda dimagrito ha cifre sinistramente simili a quelle del Panda che mangiava bistecche di brontosauro come Fred Flinstone, Holt è spesso rotto, Marco Hernandez ha provato di dare una mano ma non è un terza base, così come non lo sono Rutledge e Marrero … e se Marrero gioca nelle Majors capisci che c’è davvero una speranza per tutti nella vita. Per acuire il nostro disagio Shaw è partito discretamente a Milwaukee e Moncada a Charlotte sta dando spettacolo (lo vediamo poi tra qualche anno chi ha fatto l’affare migliore nello scambio Sale/Moncada). E quindi che si fa ? Giocoforza dare fiducia al Panda … anche perchè non si può fare altro, ma a luglio se si liberasse il classico giocatore ” da tre mesi e via” un pensiero andrebbe fatto, anche se temo la “simpatica” tradizione dell’ultimo biennio che ci vede fare trades per giocatori rotti e con contropartite troppo onerose. Ad un giusto prezzo un “rent” sarebbe una bella cosa. Non ho parlato di Rafael Devers, io continuo a pensare che non possiamo mandare allo sbaraglio un giocatore che ha 23 partite di Doppio A in tutto e non ha mai visto un match di Triplo A, prima parlavo di JBJ e se vogliamo fare un parallelismo, dobbiamo ammettere che il salto diretto dal Doppio A alla MLB non gli fece per nulla bene, non vorrei ripetere l’esperienza; Devers speriamo tutti sia il futuro di quel ruolo che dalla partenza di Lowell non riesce ad avere un minimo di stabilità e certezza, oggi (a 20 anni) è una forzatura assoluta … almeno io penso così; intanto godetevi il grande slam dell’altra sera, che sia uno sprazzo di futuro :

http://www.milb.com/multimedia/vpp.jsp?content_id=1359009383&sid=milb

Non c’è molto da aggiungere per ora, Yankees e Orioles secondo voi reggono ? Io comincio ad aver paura … preferivo i Blue Jays, pigiamini e passerotti arancioni li digerisco davvero male, se continuo così devo attrezzarmi con del Jagermeister.

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Gli ostacoli si alzano

Cominciano quei momenti che spesso fanno la differenza in un campionato lungo come la stagione MLB; in questa maratona spesso vince chi riesce a districarsi meglio nelle avversità, quando cominciano gli infortuni, quando c’è semmai da inventarsi una soluzione ad un problema che pare irrisolvibile, ovvio che se poi gli infortuni colpiscono ripetutamente solo certi ruoli c’è poco da fare, non so se ci avete fatto caso ma i Sox sembrano aver codificato una regola assurda : si infortunano solo lanciatori o difensori dell’angolo caldo. E francamente la cosa inizia ad essere difficilmente maneggiabile dal nostro roster.

Ovviamente l’infortunio di Wright è l’intoppo peggiore; dato che il rientro di Price viene posticipato di giorno in giorno come il termine di molti lavori pubblici in Italia, dovremmo giocare per tutto maggio con 4 partenti, peccato che ne servano cinque, ieri è stato estratto a sorte Kendrick, in una presenza spot in aprile toccò a Johnson, semmai la prossima volta daranno una chance ad Owens, potete mescolare questi elementi come volete ma, senza offesa per questi degnissimi giocatori, c’è da essere disperati. Sapevamo che sotto questo aspetto eravamo deboli, sei partenti (teorici) li avevamo, se dovevamo arrivare al settimo era un casino. Cosa fare ? Purtroppo non c’è molto da fare, dare un po’ più di supporto in attacco non sarebbe male, è vero che era lecito attendersi 8 punti subiti da Kendrick, però era assolutamente lecito pensare di farne più di tre ad un carneade come Tyler Wilson. Poi chiaro che se dalle nostre minors uscisse ogni tanto un lanciatore decente, noi saremmo un po’ più protetti contro questi colpi della sf…

Cosa abbiano fatto poi di male i nostri terza base non lo so proprio, in pochi giorni vanno fuori gioco Sandoval, Holt, Hernandez. Ora siamo ridotti a Rutledge ed al rimpiazzo in corsa di D’Arnaud. Due considerazioni : Dombrowski non è fortunatissimo visto che cede Travis Shaw e poi si spaccano i terza base in sequenza; l’altra cosa è che per quanto Rutledge possa contribuire poco data la sua modestia, non è che i titolari stessero facendo sfracelli, dato che sommando tutti i nostri uomini dell’hot corner viene fuori che siamo 28mi come OPS, 29mi come WAR e tragicamente ultimi come errori difensivi commessi. Addirittura qualcuno ha vagheggiato di un impiego di Rafael Devers, talentuosissimo ventenne, miglior prospetto tra tutti i terza base della nazione ed autore di un eccellente inizio a Portland in Doppio A. Calma, calma … ed ancora calma, facciamo maturare i giocatori, non buttiamoli nella mischia solo per una breve necessità.

Insomma, strada in salita e sparizione quasi totale delle troppe fanfare che avevamo ascoltato nella pre-season, se non altro in questo maggio avremo un calendario con pochissime partite divisionali e questo penso sia positivo per un team un po’ in difficoltà, c’è di sicuro meno stress affrontando le partite che abbiamo davanti rispetto a quelle battaglie con Yanks e O’s che hanno saturato il calendario di aprile, per esempio spero vivamente di non rivedere per un po’ gli Orioles e tutta la letteratura circa i colpiti intenzionali, le vendette e via discorrendo, resto dell’idea che in tutta la faccenda Machado siamo stati tutto tranne che furbi, ma spero davvero che non se ne parli per un po’. Che si cominci da stanotte a Minneapolis, qualche panorama diverso dal solito può aiutare.

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Un’occasione mancata ?

Sembrerà strano ma al termine della serie coi Cubs non so se essere felice per un 2-su-3 che comunque è bello dato anche che si giocava contro una squadra forte o se chiedermi se non si sia sprecata un’occasione per fare un bel cappotto che avrebbe fatto certamente rumore. Un po’ come la Ferrari in Russia, anche noi ci interroghiamo sul grado di riempimento del famoso bicchiere, mezzo pieno, pieno al 60% , al 75% o pieno in toto visto che comunque la serie l’abbiamo portata a casa.

Non lo so … vi posso dire che sabato sera ero abbastanza furente perchè si era persa una partita a causa della solita litania : cambio ritardato con relativi punti beccati nel momento topico della partita, a me non piacciono i manager che agiscono seguendo la loro filosofia non supportando, non aiutando i giocatori in difficoltà, ho esempi in America ed anche in Italia. Steven Wright è chiaramente un giocatore in difficoltà, ha già subito 9 HR, peggio di lui ha fatto solo Jered Weaver dei San Diego Padres, se ti lancia 6 inning tenendo botta, ma comunque chiudendo il sesto con molta difficoltà devi ringraziare, gli dai una bella pacca sulla spalla e lo mandi sotto la doccia affidando la partita ai rilievi deboli o forti che siano. Rimandandolo in campo al settimo, suscitando sorpresa anche in Jerry Remy e non solo in lui, non aiuti il giocatore e non aiuti la squadra, lo sottoponi a delle brutte figure e rischi di demolirlo psicologicamente, cosa gravissima questa perchè, come ripeto spesso, abbiamo questi 5-partenti-5 e non possiamo non tutelarli al meglio.

Passiamo alle note positive : sempre per rimanere ai 5-partenti-5 vincere la partita di Pomeranz e di Rodriguez è bella roba, bella come gli slider di E-Rod che i Cubs hanno tentato di girare per tutta la sera, per la verità molti di quei lanci era balls ma, come mi hanno insegnato molti anni fa, il pitcher eccelle non quando lancia strike ma quando induce i battitori avversari a girare i ball. Bene anche un certo risveglio delle mazze, una fetta discreta del nostro destino dipende dalla spalla di Hanley Ramirez, spalla che viene descritta come ancora dolorante. Certo che Hanley quando riesce a beccare la pallina “a barrell pieno” fa ancora paura, spedisce un paio di biglie nel weekend nel parcheggio dietro al Monster, dove io non parcheggerei nemmeno sotto tortura e fa vedere che forse la dieta di homerun finirà a breve.

Altra cosa che mi piace è che sembra … sottolineo sembra, Vazquez sia diventato il catcher titolare. Sia chiaro, assolutamente nulla contro Leon che è e sarà un giocatore importante di questi Sox del 2017, ma Vazquez è un pezzo del nostro futuro, sta sviluppando una “connection” importante con certi giocatori, Rodriguez in primis e mi sembra un investimento che le partite vengano divise con un 60/40 in favore di Vazquez, Leon avrà modo comunque di giocare, anche perchè Swihart a Pawtucket è abbastanza orrendo, ma penso proprio che sia ora di un passaggio di consegne, sperando che si sia trovato l’erede dell’immenso Jason Varitek.

Archiviati i Cubs con la relativa invasione dei suoi tifosi è ora di riaffrontare gli Orioles in una serie da 4 partite che speriamo non venga inquinata da una rivalità che sta salendo a vette non toccate da tempo. Due franchigie che sembrano detestarsi (poco) amabilmente ed i bollenti spiriti che speriamo restino in controllo dopo l’affaire “Pedroia-Machado”. Ammetto che avrei preferito riaffrontare i passerotti arancioni più avanti, lasciando un po’ di tempo per decantare la tensione. Non siamo stati geniali nella gestione di quell’evento, la pallata a Machado ci stava, il ragazzo è recidivo e va educato anche a pallate se necessario, quello che non dovevamo assolutamente fare era tirare alla testa, così ci è toccato anche chiedere scusa, mi è piaciuto poco anche quella specie di distinguo che Pedroia fece in campo a Machado, non mi sembra il massimo dato che stiamo parlando del teorico leader del gruppo e visto che era comunque coinvolto un compagno di squadra. Chissà … forse con l’addio di Ortiz siamo un po’ carenti a livello di leadership ? Possibile …

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Otto inutili minuti

Dopo tanti anni di frequentazione di MLB.TV l’ho imparato : se la sintesi “condensed” dura 8-10 minuti significa pochi punti, partita veloce, gran duello di lanciatori. Se giocano questi Sox del 2017 significa che quei pochi punti segnati non sono a nostro favore e gli avversari, chiunque essi siano, portano a casa una vittoria per 2-1 3-1 o punteggi simili, anche stamattina ho ripetuto il rito, mentre con la mano destra mescolavo il muesli col latte a colazione, con la sinistra lanciavo il condensed senza sapere il risultato, poco più di otto minuti dopo avevo una faccia da ebete e cominciavo a chiedermi come fosse possibile che una macchina da punti nel 2016, si fosse trasformato in un attacco sgangherato nel 2017.

Voi ce l’avete una spiegazione ? Perchè nessuna di quelle alle quali ho pensato io sono soddisfacenti; io per esempio non credo che la mancanza di Ortiz spieghi la cosa, se non in una percentuale modesta. Bogaerts, dimostrando un certo candore giovanile, ha invece tirato in ballo proprio l’addio del Grande Leader ; io scusatemi ma non ci credo, spiegatemi perchè senza Ortiz, quando c’è l’uomo in base, si finisca quasi inevitabilmente col battere una palletta in diamante per un doppio gioco che riuscirebbe a fare anche una squadra di dopolavoristi. Se per trovare uno dei Sox nella classifica della WAR bisogna scendere attorno alla 30ma posizione e se abbiamo 5 titolari con una WAR negativa faccio fatica ad associare il tutto alla mancanza di Big Papi.

Quello che dico io è che bisognerebbe aiutare un attacco in difficoltà, vi faccio un esempio : abbiamo avuto un paio di casi contro Tanaka col leadoff in base, provare qualcosa dopo di diverso da cercare una valida ? Penso soprattutto al quinto inning, uno rapido come Bogaerts è in base, nel box c’è JBJ che sta facendo una fatica boia col bastone, c’è qualcuno in quel cavolo di dug-out che riesca a pensare ad un bunt, ad un batti-e-corri, a qualcosa che non sia un tentativo di line drive che finisce spesso col doppio gioco ? Si fa il bene del giocatore ad insistere col il solito andazzo ? Io non lo credo, in questo modo lo si fa cadere ancora di più nella buca. Sul fatto poi che si sia lasciato Sale a beccare punti al nono non voglio sprecare byte, c’è da meravigliarsi quando non succede, una gestione da campionato parrocchiale di una squadra che invece costa un 200 milioni di $ scarsi.

In questo contesto grigio come il meteo di Boston in questi giorni arrivano i Cubs per una serie che in molti si sono appuntati sul calendario. Il ritorno di Epstein, Lester (che grazie a Dio non è schedulato che lanci, non lo potrei sopportare), ci aggiungiamo Lackey, mamma mia … temi ce ne sono a bizzeffe. Epstein ad anni 43 ha già un posto prenotato a Cooperstown, se penso che in passato gli ho detto delle cattiverie non posso non dire che poi mi sono meritato le punizioni divine che mi stanno arrivando sotto forma di Bobby V, Farrell con rinnovo annesso e così via. Avendo pensato male di Epstein in quei giorni, mi fa meritare oggi quelle belle trades nel quale sembra specializzato il nostro capoccia, quelle trades per giocatori che dovrebbero essere dei perni e che invece spariscono nelle nebbie, tipo Carson Smith. Epstein ha perso ultimamente solo in un campo, per chi non lo sapesse è stato un generoso contributore della campagna elettorale di Hillary Clinton staccando un più che cospicuo assegno. Lì non gli è andata benissimo, ma purtroppo nel baseball invece ne sbaglia poche, noi al duo Epstein/Francona preferimmo Lucchino/Valentine. Come dice Flavio Tranquillo : “bene ma non benissimo”

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Sarà una lunga estate

Prendo una frase detta stasera da Jerry Remy come titolo, dopo questo weekend caliente sarà una lunga estate quella delle sfide tra Orioles e Red Sox; tanto per darvi un’idea del clima, mentre io sto scrivendo queste note pochi minuti dopo la fine della partita, a Baltimore sullo schermo gigante dello stadio stanno mandando le immagini di Robert Andino che eliminò i Sox nel 2011, sarà davvero una lunghissima estate. Per chi mai fosse interessato al mio parere su tutta la storia io vi dico che Machado è uno che gioca sporco ed ha già una casistica in materia ed anche l’intervento su Pedroia era sporco, semmai non intenzionale (qualche dubbio l’ho), ma se tu arrivi in quella maniera sulla gamba di uno (anzi sembra sollevare il piede per centrarlo), sai che puoi romperlo; se io passo col semaforo rosso non sono sicuro di provocare un incidente, ma so che corro e faccio correre agli altri un rischio enorme. Detto ciò la pallata che avevo auspicato di tirare a Machado andava fatta la prima sera e non alla testa, tutto sarebbe finito lì, ora invece c’è da preparare le scimitarre, amen.

Fatto sta che tra polemiche di stampo italico si chiude un’altra settimana in trasferta con 3 vittorie e 3 sconfitte e ad un certo punto avevo la fondata paura di uscire da Baltimore con la sweep, fortunatamente una partita molto solida ha rimesso un po’ in sesto una barca che sembra comunque avere difficoltà a digerire tutti questi cambi di lineup per cause di forza maggiore, si torna a casa prima d’una serie con gli Yankees con Pedroia e Sandoval in condizioni fisiche da definire, quindi con la possibilità di dover giocare con un infield un po’ raffazzonato.

Alcune cose da sottolineare dopo questa trasferta in Maryland : ovviamente tutti siamo spaventati della penuria di homerun, spesso però queste cose si mettono a posto da sole, mi lascia perplessa la grandissima percentuale di contatti soft da parte di Ramirez (ovviamente non stasera) spero che non siano i problemi fisici alla spalla che esigono un tributo, questo sarebbe davvero grave. Se devo essere sincero più che la carenza di homerun mi faceva paura il fatto che i partenti con un nome di battesimo diverso da Chris avessero una media ERA pari a 6, con la partita di stasera le cose sono un po’ migliorate, ma per esempio dobbiamo cominciare a porci il problema di Wright perchè un knuckle-baller che non sfarfalla bene fa diventare la partita simile ad un batting practice. C’è solo un problema : ad oggi non abbiamo un’alternativa, basti dire che abbiamo considerata buonina la partita di Johnson qualche giorno fa ed io vi posso assicurare di non considerare buone le partite da 5 inning-4 punti.

Diciamo poi qualcosa su un ragazzo che fino a due anni di questi tempi giocava ancora al college con la mazza di alluminio ed ora si permette di fare cinque valide in una partita del genere, di personaggi simili io ne ho visti pochi; se per i motivi che dicevo prima, ovvero la scarsissima esperienza, pensiamo a quanto può ancora progredire Andrew Benintendi c’è da uscirne pazzi perchè rischiamo di aver davvero pescato la matta dal mazzo e ne abbiamo tanto bisogno. Fatto sta che inizia una settimana da urlo al Fenway : prima gli Yankees e poi i Cubs, peccato solo che ci arriviamo con qualche acciacco di troppo, con Price che non si sa bene quando possa tornare, con Pedey che dovrà farsi vedere a causa del regalino di Machado e con qualche punto di domanda in più rispetto a quelli che onestamente pensavamo di avere.

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Special Sale

Amo il baseball da tempo immemorabile, però per quanto ami questo gioco ci sono un paio di regole che mi sono sempre sembrate stupide : una è quella che un colpito a basi cariche genera un RBI per il giocatore colpito che altro merito non ha se non quello di aver fatto da bersaglio, l’altra è quella dell’assegnazione della vittoria al lanciatore che fa si che stasera il vincente sia Kimbrel e non un Sale che in questi quattro turni di rotation ha dato semplicemente spettacolo

Quattro partite per il pitcher neo arrivato, 0,91 di media ERA (sembra il prefisso di Palermo, non una cifra statistica del baseball) ma una sola vittoria ed il motivo di questa stranezza è facile da indovinare, ovvero uno scarso run support. A baseball si può vincere in vari modi, col gioco corto e con le battute oltre il recinto, è come avere due pistole, se si inceppa una puoi sempre usare l’altra, purtroppo noi al momento abbiamo solo l’arma del corto raggio, dato che la dieta di homerun prosegue inesorabile.

Se credete che ciò sia dovuto al fatto che Ortiz ha appeso gli spikes al chiodo secondo me siete fuori strada; il quintetto Betts, Ramirez, JBJ, Bogaerts e Pedroia l’anno scorso ha contribuito con 123 HR, considerato che abbiamo giocato il 10% della stagione costoro, se avessero tenuto le stesse medie dovrebbero aver assommato 12 HR invece siamo a quota 1 e vincere dovendo mettere su inning da tre o quattro valide può essere complesso.

Comunque cosa portiamo a casa dopo questa serie in Ontario e prima di iniziare un succoso weekend a Baltimore ? Anzitutto aver portato a casa due vittorie in una terna nella quale Toronto aveva i suoi partenti n°1 n°2 e n°3 mi pare una gran cosa, specialmente aver vinto gara-1 col loro n°1 contro il nostro n°7 è tanta roba; poi l’aver ritrovato Porcello che ha perso solo per un paio di boiate in difesa, ottima l’imitazione di Bill Buckner fatta da Moreland; altre cose che mi piacciono sono l’affidabilità di Moreland col bastone che è anche maggiore di ciò che era lecito aspettarsi, il fatto che si sia dato un po’ di spazio a chi ne aveva avuto molto poco come Holt dato che ci serve tenere caldi i giocatori.

Tra i valori negativi oltre al fatto d’aver fatto sembrare Liriano e Estrada i nuovi Maddux e Glavine, ci metto i due errori che son costati gara-2 e che ci portano il totale a 10 (tantini) e la notizia dell’ultimora che vede Bogaerts impegnato in una radiografia alla mano per l’infortunio che s’è causato nel tentativo di rubata al nono inning. Incrociare le dita please …

La chiudo qui, prossima fermata Camden Yards, davvero succulento il calendario nelle prossime due settimane : Orioles, poi Yanks, Cubbies e di nuovo Orioles, il campionato non si deciderà ora ma non nascondiamoci che coi Blue Jays che sembrano in rottura prolungata ed i Rays che fanno quel che possono, il titolo divisionale sembra una questione tra i nostri, i passerotti arancioni ed i pigiamini del Bronx. Tirate voi le somme

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I pallini del Patriots Day

Piccole considerazioni in velocità sul Patriots Day, sullo stile dei mitici pallini di Superbasket degli anni leggendari di Aldo Giordani, chi ha meno di 50 anni farà fatica a sapere chi era Giordani, sappiate che è colui che ha inventato il giornalismo di basket in Italia.

  • Faccio una promessa solenne : il giorno che Farrell non lascerà il partente a beccarsi una o due valide extra per lucrare (senza riuscirci) un out, vi prometto che mi presenterò a lavorare in ufficio in pigiama e posterò le immagini sul blog. Anzichè ringraziare che gli ha retto alla grande sei inning rinascendo dall’inizio tragico ha pensato bene di farlo entrare al settimo, il risultato è un validone e la strada che si fa in salita per i rilievi. Same old song
  • Andrew Benintendi non è umano, è chiaramente un droide partorito da una mente superiore, deve ancora imparare qualcosa nell’outfield, ieri in gara-3 l’ha dimostrato, ma col bastone è un qualcosa che apre il cuore
  • E’ poco elegante autocitarsi, ma mi sono sentito fortissimo oggi quando la crew di NESN s’è posta il problema del primo inning tragico, che abbiano letto il blog ieri ? Il problema s’è ripresentato anche oggi, impossibile sia un caso, il baseball è uno sport dove queste cose non capitano per un disegno divino, urge trovare una soluzione, partire sempre 2-0 o 3-0 non porta lontano. A proposito di NESN, molto bene O’Brien che si sta “orsillizzando”, fare sorridere chi ti ascolta è importante, in fin dei conti si parla di baseball non del dialogo sui massimi sistemi
  • Qualche giorno fa Farrell non fece fare una salvezza da 4 out a Kimbrel, mandando al macello un Kelly debilitato dall’influenza e perdendo così la partita, dicendo che ad inizio stagione non si fanno queste cose. Secondo voi per un closer è più pesante una salvezza da 4 out o tre giorni di fila a lanciare ? Parere personale : la mossa di oggi mi piace, spesso si vince assumendosi rischi, era senza senso la frase dell’altro giorno, le partite di aprile contano esattamente come quelle di agosto e settembre
  • A me non è dispiaciuta nemmeno la mossa di dare l’intenzionale a Longoria, è un rischio mettere in base il punto del potenziale sorpasso, ma assumersi rischi è parte del mestiere del manager, per me la scelta era giusta anche se Longo non sembra più il castigamatti che c’ha fatto male in passato e poi comunque apprezzo di più una scelta sbagliata che una “non-scelta” come spesso fa il nostro manager
  • L’ultimo : ma mi sapete dire perchè le partite contro i Raggetti sono sempre una sofferenza ? Ma vincerne una 9-1 o 10-2 non capiterà mai ?

Alla prossima !!!

 

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