Alternate universe

Siamo veramente in un universo alternativo a quello che avevamo considerato, i partenti incespicano seppur con la grossa eccezione di Sale ed invece i rilievi ci regalano altre vittorie. Tutto previsto … no ? Manco per nulla, è assolutamente qualcosa che sfugge a tutti i pronostici prestagionali; sarebbe carino capire se c’è una spiegazione a tutto ciò.

Se la scorsa volta ho parlato dei rilievi questa volta tocca ai partenti : di Porcello davvero faccio fatica a capire il motivo dei suoi problemi, ho provato di guardare un po’ di lanci di quest’anno ed un po’ di quelli dell’anno scorso per vedere se c’è qualche differenza nella meccanica, sebbene questa sia un’analisi complessa; francamente non ci vedo cose da riconoscere ad occhio nudo, semplicemente i lanci sono più alti di quello dovrebbero essere. Analizzando i tipi di lanci si vedono molte più fastball a 4 cuciture e meno a 2 cuciture, se sia questo che lo manda in crisi … beh qualcuno glielo dica, comunque se guardate Fangraphs vedrete che è proprio sulle fastball che Porcello viene massacrato

Su Wright c’è da considerare, secondo me, semplicemente il fatto che sia un po’ arrugginito dopo la lunga assenza, anche l’anno scorso le sue farfalle nelle prime due / tre partite prendevano traiettorie impreviste, speriamo che qui ci sia semplicemente da aspettare la luna nuova. Di Pomeranz cosa si può dire invece ? Che sappiamo di non poter contare su di lui fino in fondo, non è continuo, sebbene faccia vedere che i numeri li ha, poi se uno becca HR da Beckham (non David lo spice-boy) ti fa venire dubbi estremi.

Poi c’è il “buco” del primo inning; qualcuno ricorderà che nei primi mesi capitò anche l’anno scorso. Qualche cifra : senza considerare gara-3 con Tampa i Sox avevano una ERA globale di 4,09, considerando solo la prima ripresa la cifra è esattamente doppia 8,18, e dopo il mezzo disastro di Pomeranz tali cifre si sono ulteriormente allargate. C’è qualche problema nella routine di riscaldamento ? Una cosa del genere è incomprensibile, Pomeranz nei primi 10 lanci ne avrà tirati almeno 6 o 7 che hanno mancato la zona di strike di mezzo metro, possibile che nessuno si ponga la domanda visto che siamo recidivi della cosa ?

Comunque con tutte le stranezze di questa squadra chiudiamo la seconda settimana a 7-5 e non è male, le stranezze che dicevo prima ci sono e negarle è inutile ma ci sono anche tante cose buone, solo per dirne alcune : c’è un giovane catcher che cresce di partita in partita e che prima o poi bisognerà considerare per il ruolo di titolare, ci sono le Killer Bees che danno sempre spettacolo e se poi il miglior fuoricampista nonchè miglior produttore di RBI è un giocatore che batte a .150 di average cosa diciamo ? Che siamo fatti così, mica ci piacciono le cose normali

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Abbiamo un bullpen ?

Abbiamo vinto un’altra partita (non è la prima) grazie al fatto che il nostro bullpen ha retto bene ed invece quello degli avversari ha collassato. OK OK OK OK … come direbbero gli ammalati di statistiche, siamo in “small sample size”, nove partite sono poco più del 5% della stagione, tutto molto vero e molto giusto. Fatto sta che fino ad ora, quello che era l’incubo che non ci faceva dormire la notte, non si materializzato.

E’ una tendenza che continuerà ? Vigliacca se lo so, dico solo che alcune cose che ho visto mi piacciono, per esempio quella che sembra una crescita di Barnes che ora possiamo e dobbiamo considerare come il candidato naturale al ruolo di setup n.1, un giocatore che impiegherei quando conta, non solo all’ottavo inning in maniera schematica, ma quando comincia a “fare caldo”, indipendentemente dal fatto che sia il sesto, settimo o ottavo.

C’è poi Kimbrel che merita qualche discorso in più. Le salvezze fino ad ora le ha portate a casa, ma il costo in termini di coronarie saltate per i membri della Nation è altissimo, anche contro Pittsburgh puntualmente ha passato il primo uomo in base con 4 balls e poi ha beccato un picchione che Betts ha raccolto praticamente spalle al muro. Fino ad ora sono sospiri di sollievo, se continua così i sospiri possono trasformarsi in improperi. Un’idea fuori di testa mi passa per la mente : invertire closer e setup ? Una grossa controindicazione : normalmente dove le gerarchie sono “liquide” le cose vanno tendenzialmente male, un po’ come quelle squadre di calcio che alternano un po’ troppo i portieri; butto però lì l’idea conscio del fatto che non costa nulla e certo che un iper-tradizionalista come Farrell non la prenderebbe mai in considerazione.

Due parole anche sull’attacco : al momento siamo l’ultima squadra come HR battuti al pari dei Blue Jays, anche qui c’è il discorso dell’esiguità del campione, ma dovete anche considerare il tourbillon di cambi dovuto all’influenza … e la partenza di Ortiz. Aspettarsi un calo nelle “long balls” è comunque ovvio, a fronte di ciò mi sarei aspettato un gioco un po’ più scoppiettante cercando di creare punti, rubate non così tante, il batti & corri resta uno sconosciuto e la smorzata è desaparecida, siamo una delle sei squadre a non averne eseguita manco una. Non di potrebbe o dovrebbe anche tentare qualcosa di differente dall’aspettare il picchione che ti risolve la serata ? Cercasi un po’ di fantasia, male non fa

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Cercasi aspirine

Deve più o meno essere andata così : siamo a Boston a febbraio e c’è da preparare il camion pieno di tutte le attrezzature per lo spring training; dice il magazziniere : ” allora … le mazze le abbiamo caricate, le palline pure, anche una marea di chewing-gum, bene … cosa manca ? Nessuno ha comprato aspirine e tachipirine !!! Beh, semmai le compriamo in Florida. ” Solo che in Florida nessuno se l’è ricordato ed il risultato è sotto l’occhio di tutti. Un morbo maligno ha colpito giocatori, allenatori, persino i telecronisti ed i Sox stanno giocando con una formazione che non è certo quella che avevamo sognato a Natale. Se poi ci aggiungete un paio di giocatori che si sono dovuti assentare per dei lutti familiari, capirete la difficoltà di assemblare una squadra per questo weekend a Motown.

Non so voi, ma io prendo la vittoria in gara-3 come oro colato e se poi Sale saprà regalarci il pareggio, contro Verlander comunque, non contro Piripicchio, sarà una grande cosa. Dicevamo delle difficoltà e di tutte le insidie, alcune non le possiamo certo controllare e dobbiamo semplicemente accettarle, come febbroni da cavallo, infortuni o peggio ancora i lutti familiari, quello che invece potremmo controllare noi e semmai cercare di dominare non lo facciamo. Mi riferisco a errori nel gioco non da squadra di vertice, ve ne cito un paio dalla partita di stasera : l’out a casa di Moreland su una corsa senza senso dalla terza e l’errore quando, su doppio gioco prima-seconda-prima, né Moreland né Porcello sono andati a coprire la prima base.

C’è poi il discorso del bullpen, dove ormai regna l’anarchia, escluso Kimbrel che sa qual’è il suo ruolo, il resto mi viene da dire che è deciso con un sorteggio, in gara-1 un Kelly già debilitato è stato messo dentro in situazione hot, polemiche sul fatto che non sia entrato Kimbrel a cercare una salvezza da 4 out, sarà erratico ma sempre meglio di un Kelly sceso dal monte e andato direttamente a letto. Tenete in conto che sono due anni consecutivi che l’uomo preso per essere il setup designato nemmeno riesce a scendere in campo, Smith l’anno scorso e Thornburg quest’anno, se siano poi gli altri che si divertano a mollarci giocatori rotti è un dubbio assolutamente lecito. Il risultato è che Farrell, già lento di suo nei cambi, si fida ancora meno del solito del materiale umano che ha e lascia i partenti a cuocersi, ditemi voi se un Porcello in difficoltà come non mai doveva essere lasciato sul monte al 7° ad affrontare il cuore potentissimo del lineup dei Tigers.

Ma prendiamoci comunque il buono che c’è : per esempio rinnovo il discorso che feci l’altra volta, abbiamo dei ruoli veramente profondi, Marco Hernandez è un giocatore convincente e non molte squadre hanno un Young in panchina e con molti titolari assenti è una cosa senza prezzo, ma fatemi dire la cosa che più mi ha lasciato impresso di questa tre giorni : vi rendete conto la differenza che fa la freschezza, la prontezza, la bravura di Mookie Betts ? Tra il non averlo in gara-1 e 2 e l’averlo in gara-3 c’è un gap abissale. Grande nelle cose visibili ma anche in quelle intangibili, come la difesa al nono di questa sera che ha impedito ai Tigers di mettere in posizione punto l’uomo del pareggio. Giocatore a tutto tondo come pochi …

3-2 come prima settimana va più che bene e speriamo che tornino tutti, Ramirez addirittura è stato lasciato a Boston in una specie di quarantena, come capitava agli astronauti delle missioni Apollo che rimanevano chiusi per settimane per essere sicuri che non ci fossero dei morbi sconosciuti portati dalla luna. Non potevamo farli vaccinare evitando tutto ciò ?

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Chiacchere sotto la pioggia

La pioggia che blocca i Sox almeno mi lascia il tempo di buttare giù qualcosa su queste due partite; i Pittsburgh Pirates non sono la miglior squadra del pianeta ma comunque hanno gente in gamba, quindi non buttiamoci nelle fontane per la contentezza ma nemmeno si dica che si sono vinte partite contro una squadra oratoriale. Un piccolo elenco dei punti forti emersi … ed anche di quelli un po’ meno convincenti.

Si sono subiti punti solo in un inning su 21 : ovviamente aver giocato la coppia d’assi Porcello / Sale aiuta ma non è solo quello, il bullpen (tranne un tremebondo Barnes in gara-1) ha fatto un lavoro eccellente. Ma ovviamente il più l’ha fatto Sale che non ha fatto toccare palla agli avversari. Quando vedi un giocatore appena arrivato lo osservi più intensamente, avendolo fatto con Sale non posso non dire : “ma chi gli ha insegnato a lanciare così ?” Un punto di rilascio che hanno in pochissimi è la sua fortuna, il movimento a strappi è un attentato alle nostre coronarie perchè è lecito temere che possa farsi male.

Si è segnato solo in due inning su 21 : il discorso è speculare a quello fatto prima, Cole e Taillon sono giovani ma molto forti e poi penso che sia chiaro a tutti che dobbiamo scordarci le grandinate di punti del 2016. Aggiungiamo Betts che ha beccato l’influenza saltando gara-2, qualche occasione sprecata e si ottiene il risultato di cui sopra. Una tendenza che proseguirà ? Onestamente non lo credo

Lo spettacolo nell’outfield : vedere giocare JBJ nel giardino è qualcosa di quasi mistico. Mi sembra addirittura migliorato nei tempi di risposta al “toc” della mazza ed il territorio che riesce a coprire raggiunge le dimensioni di una provincia. Ma forse la cosa migliore è che Benintendi sembra beneficiare del compagno di squadra, tanto è vero che il momento che ha deciso gara-1 è stata la presa davvero complessa che ha limitato a 3 i punti dei Pirates.

Toh … un cambio pitcher in ritardo : che novità ! Siamo all’inizio di stagione, inizia il settimo, i nostri avanti 5-0 ed in controllo, forse Porcello comincia ad avere qualche sintomo di stanchezza, addirittura altrove non gli avrebbero fatti iniziare il settimo … ma lasciamo stare. Il lead-off becca singolo (allarme), poi il secondo fa doppio (allarme ancora più forte … sveglia !!!), invece si fa in modo che resti ancora a lanciare in modo che becchi un’altra valida. E se Benintendi non avesse fatto una presa al alto coefficiente di difficoltà avremmo rischiato di perdere una partita già vinta.

Questo è ciò che ho visto, ma che bello che sia ricominciata la giostra. Addirittura tre partite a Detroit tutte ad orari “giusti” per noi membri della Nation, avevo voglia di tornare in trincea, ma quanta ne avevo !!!

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Comincia il cammino

Mancano 48 ore all’inizio del campionato, di quella lunga maratona che dopo una spaventosa serie di 162 partite darà i suoi verdetti tra sei mesi esatti; se fosse possibile pensare a tutte le cose che possono capitare in questo intervallo di tempo lunghissimo impazziremmo, le variabili sono così numerose da far si che il baseball resti un mistero insondabile perfino per un docente del MIT.

Nel lungo letargo s’è discusso come matti, le scelte sono state fatte, alcune convincono, altre decisamente molto meno. D’altronde si sapeva che non poteva essere un inverno facile essendo il primo dell’era A.O. (After Ortiz) e quando viene a mancare un giocatore del genere è ovvio che ci possano essere delle ricadute; senza un giocatore così carismatico occorre ricostruire delle gerarchie che ormai erano più solide di una montagna di basalto e questo deve essere il primo compito in chi, in teoria, dovrebbe guidare il dug-out ovvero il manager, se non fosse poi che il suddetto manager mi ispira una fiducia molto relativa.

La formazione è fatta, ed anche l’Opening Day roster è settato, chiaramente è una cosa più procedurale che altro, ma è comunque un momento importante nell’inizio dell’anno. Partendo dai catchers i titolari del ruolo sono, come logico, la coppia Leon e Vazquez, col secondo che in pre-season è tornato a far vedere che il bazooka nel braccio non ha sofferto dopo l’infortunio dell’anno scorso, nell’infield tutto come previsto, con una pattuglia che alterna esperienza a giovinezza, col Panda che speriamo rinasca e con un gruppo che può contare su una eccellente profondità dato che come cambi Holt e Hernandez non sono per nulla male.

Il quartetto degli esterni era ovvio e sarei poco sincero se non vi dicessi che mi aspetto davvero molto da loro, anche qui con una teorica riserva come Young direi che siamo messi davvero bene come profondità; poi ovvio che molti occhi siano su Andrew Benintendi che dovrà dimostrare di essere quel gioiello che tutti (anche fuori da Boston) dicono essere, dovrà imparare a maneggiare gli up & downs che in una stagione da 600 turni nel box ovviamente capitano, di Betts non parliamo quasi più e JBJ speriamo continui a fare magie col guanto e torni ad essere in attacco quello dei primi 4 mesi del 2016.

Al momento di starting pitchers ne abbiamo 4, con Pomeranz e Price ancora in bacino di carenaggio; il primo potrebbe tornare a brevissimo, in teoria il primo impegno sarebbe il 9 aprile, vedremo se ci sarà; di Price invece filtrano pochissime notizie, siamo ancora mancanti di una schedulazione che ci dica quando è previsto che torni, il segnale non mi pare buonissimo, speranze di vederlo in aprile poche o nulle; questo è il tallone d’Achille che mi fa più paura, perchè sotto i 6 teorici titolari c’è davvero il vuoto cosmico, qualche mestierante raccattato come Kendrick ed ex-promesse come Owens, promesse alle quali ormai non credono più nemmeno i genitori dello stesso Owens.

Il bullpen poi è imprevedibile per definizione, non solo a Boston ma in tutte le 30 franchigie, un giocatore che ha dominato l’anno prima può sparire l’anno dopo, anche qui abbiamo dei buchi rispetto al previsto come Carson Smith che arriverà a giugno se tutto va bene e con Thornburg che fino ad ora ha assommato 3 orrende uscite in Florida ed una moltitudine di infortuni diversi, per essere uno che abbiamo comprato in cambi di 4-giocatori-4 (sebbene non dei fenomeni) c’è davvero da stare poco allegri, nel bullpen c’è anche tale Ben Taylor che se lo conoscevate siete degli intenditori mica da ridere … e fatemi dare un “imbocca al lupo” a Koji Uehara, di gran lunga il migliore come rendimento ed anche come persona tra la colonia giapponese che ha popolato il Fenway in questi anni.

Le altre figure non giocano, ma contano come i giocatori se non più; a baseball si vince più facilmente con degli executives che decidono bene e con degli allenatori che fanno rendere al meglio il materiale umano che hanno, chi ha avuto la pazienza di leggermi in passato sa come la pensi su queste figure del nostro organigramma, parliamone un’altra volta che è meglio …

48 ore ancora quindi poi si inizierà sebbene in modo inusuale, perchè è raro che i Sox inizino in casa, nei primi giorni di aprile il clima in Massachussetts può essere inclemente, inusuale ancor di più il fatto che i primi avversari siano i Pittsburgh Pirates, un’interlega per iniziare mi sembra una roba bizzarra, ma tant’è. Ci siamo, buon campionato a tutti, finalmente si torna a giocare sul serio, non ne vedevo l’ora.

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L’ora dei pronostici

Tutti gli anni, poco prima che inizi la stagione, ho l’abitudine di buttare un’occhiata alle quote dei bookmakers di Las Vegas; non significa nulla il pronostico di questi professionisti, solo per darvi un’idea nel magico 2013 ci mettevano attorno alla 15ma posizione, però mi da un po’ il mood della stagione che andremo a vedere. Come siamo messi quindi ?

Facendo una somma generale tra vari siti, ci danno in quarta posizione, dietro a Cubs, Indians e Dodgers; secondo gli allibratori il vantaggio dei Cubs è sensibile (una quota inferiore a 4/1), Tribù e Dodgers attorno a 7 ed i nostri a 8, seguono poi Astros, Mets e Nats a 12, Giants a 14 e gli altri sensibilmente staccati, se volete buttare un euro per fare il colpo della vita potete puntare su White Sox e Padres che pagano 500 volte la posta. Sono cifre sensate ?

Ovviamente la risposta è sì, quella è gente che perde soldi (molti soldi) se le cifre gli escono sbagliate, che i Cubs siano in pole position (si vede che è iniziata la Formula 1 ?) è normale avendo confermato la quasi totalità del team che ha scritto la storia nel 2016, e mi sembra appropriato che gli Indians con un Encarnacion in più ed un Brantley recuperato possano ambire al secondo posto nella griglia di partenza, secondo posto in griglia che non porta malissimo … eh eh eh (si vede che il vostro blogger è esultante per la vittoria Ferrari ?); onestamente sono un po’ meno convinto dei Dodgers che mi ricordano quelle squadre che arrivano sempre vicino al bersaglio senza colpirlo mai … e poi vengono i nostri.

Meritiamo quel posto nel quale veniamo messi dai bookmakers ? Io dico di sì, onestamente se dovessi scommettere la casa sul vincente del titolo divisionale punterei sui Sox, e non solo perchè spero in un 2017 sportivamente molto rosso, sinceramente la completezza dei Sox non è paragonabile a quella degli Yankees (che pure sono in crescita), Blue Jays ed Orioles mi paiono un po’ in ribasso rispetto al 2016 ed i Rays, per quanto siano capaci di allevare giocatori come pochi, non mi paiono da corsa. E se riesci a vincere la division vuol dire che giochi in ottobre evitando l’ingresso secondario della wild card … e quello che succede da lì in poi dipende dallo stato di forma in cui ti troverai in quel momento, cosa che ad oggi ci è ovviamente impossibile sapere.

Poi ovvio che quando dico che la nostra completezza è eccellente non significa che sto parlando della perfezione, che è un concetto chimerico in questo mondo; alla fine. nonostante la partenza di un giocatore dal peso specifico immenso come Ortiz, la sensazione è che i punti di domanda siano sul monte, sul fronte partenti abbiamo la situazione Price sul quale non abbiamo ancora una schedulazione circa il suo ritorno, e c’è Pomeranz … che è Pomeranz. Ed anche nel bullpen arriveremo all’Opening Day con le gerarchie tutt’altro che definite, per esempio non credo che a Thornburg che riprende a lanciare solo oggi, possa essere affidato il delicatissimo ruolo di uomo dell’8° inning; verrebbe da dire che i setup sono apparsi generalmente indietro in questo spring training, abbastanza orrendo Ross ed Hembree non molto meglio, han fatto bene Kelly e Barnes, ma sono due dei quali non riesco a fidarmi fino in fondo.

Ultima settimana di pre-season che comunque servirà a decidere il roster iniziale dei 25, abbiamo da scegliere in alcuni ruoli, per esempio aspetto di vedere cosa si deciderà circa il ruolo di catcher, oppure se Kendrick farà la squadra come partente d’emergenza, ovvio che si parli dei ruoli di rincalzo, ma non sono comunque ruoli poco importanti per una squadra che deve competere in un campionato dove per sei mesi giochi per ogni giorno che è stampato sul calendario, vi sembrerà poco importante sapere se Marco Hernandez o Blake Swihart entreranno in squadra, credetemi … non è per nulla banale, per tornare al magico 2013  … ma non vi ricordate quanto furono importanti Carp, Nava & Co. ? Ecco … questa è la settimana nel quale il nostro Stato Maggiore deve decidere che può essere il nuovo Nava … le vittorie si costruiscono anche con queste cose che sembrano piccole, ma non lo sono.

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A due settimane dall’inizio

Ancora un paio di settimane e saremo in ballo, dico subito che in questo ultimo periodo ho guardato molto più il World Baseball Classic che lo Spring Training, se non altro per la differenza nell’intensità dei match, in Florida (come sempre) si gioca in un’atmosfera ovattata e per essere sinceri a volte entrambe le squadre sembrano affrontarsi con le ciabatte infradito. Nel WBC invece vanno in onda partite con un pathos grandissimo e se volete vedere cosa conti per certi giocatori, per certe nazioni, questo torneo guardate solo la faccia di Yadier Molina quando gioca, la grinta di quell’uomo ammetto mi fa quasi paura.

Poi tornerò brevemente sul WBC, ma intanto guardiamo un po’ in casa nostra per vedere cosa sta capitando in quel di Fort Myers : anzitutto c’è da dire che si stanno cominciando a definire certe gerarchie che almeno all’inizio potranno anche definire chi farà la squadra e chi no; alcuni giocatori sono già stati invitati a presentarsi agli allenamenti delle Minors, ed anche qui c’è qualcosa da dire.

Comincio dal monte : i titoli in crescita sono Wright che ha due ottime uscite e sembra più avanti di Pomeranz (ad esempio), Kelly che potrebbe vincere il delicato compito di lanciare l’ottavo inning visto che Thornburg dopo le due sciagure di inizio marzo deve ancora riprendere a giocare in partita, E-Rod che salvo robe strane ha uno spot da partente assicurato, un Sale che due buone le ha giocate (ma anche una così così), ma soprattutto un Kyle Kendrick che partendo dal sottoscala è arrivato a godere di una certa considerazione.

C’è caso che, almeno all’inizio, Kendrick ci serva ed abbia qualche partita da partente. Ricapitolando : Price inizierà in injured list, Pomeranz meno lo facciamo lanciare (almeno all’inizio) e meglio è, ergo i 6-partenti-6 restano in quattro. A chi facciamo fare il quinto ? Normalmente in un caso simili ti affidi al tuo farm system, peccato che i due giocatori che in teoria avrebbero l’esperienza per aspirare a questo ruolo, sembrino persino inadatti a giocare nella nostra IBL, e mi sto riferendo a Brian Johnson ed ancora di più ad Henry Owens, ex-speranze ed ora così in ribasso da essere entrati (giustamente) nel primo giro di tagli. Quindi qualche partita a Kendrick potrebbe essere data, pitcher non esaltante, ma questo passa il convento, una carriera buona a Philadelphia, ma ultimi due anni molto deficitari con un 2015 coi Rockies dove è stato preso a pallate (ma dubitate sempre delle cifre a Denver), ed un 2016 dove gli Angels l’hanno lasciato in Triplo A.

Tra i giocatori in campo tiene banco il Panda Quiz. Come scriveva Manzoni : fu vera gloria ? Se rispondo “ai posteri l’ardua sentenza” sembrerò banale ma è l’unica risposta che possiamo dare a metà marzo, son davvero curioso di vedere cosa sarà in grado di fare dopo due annate buttate nel WC. C’è poi un altro giocatore al quale dovremo dare un’occhiata un po’ più intensa e sto parlando di Sam Travis del quale ricordiamo anche l’anno scorso un eccellente spring training, seguito però poi purtroppo da un infortunio molto serio che lo ha limitato ad una quarantina di partite a Pawtucket. Lo spring training eccellente lo sta replicando anche in questo 2017, considerando che Moreland (peraltro positivo in questo marzo) è bloccato solo per un anno, potrebbero aprirsi orizzonti succosi per lui.

Fatemi finire con qualche discorso sul WBC, anche semmai se non riguarda direttamente i Sox che comunque hanno un Bogaerts ancora in ballo con gli Orange. Anzitutto ben venga una manifestazione che al 19 marzo fa vedere gesti atletici della bellezza della presa di Adam Jones contro il recinto vista stanotte o il fuoricampo di Stanton la cui pallina non credo sia ancora atterrata; potrei pensare a qualche cambio di formula ma è importante il giusto. Quello che mi ha davvero disturbato sono i commenti snob da parte di soloni italici, compreso ex-giocatori da nazionale circa il fatto che “non era una vera squadra italiana”. Allora … intendiamoci … il roster viene deciso dalla MLB almeno in larga parte e se dall’Italia si volesse portare una squadra intera by-IBL, dall’America risponderebbero picche. Se frequentate i diamanti italiani vedrete l’estrema difficoltà nel portare pubblico, interesse, sponsor, etc. etc.. Per quattro serate una squadra con scritto “Italia” ha fatto in modo di poter ricevere qualche articolo di giornale in più, ha goduto di telecronache di qualità (Nicolodi e Freri sempre top-class), semmai ci sono quattro bimbi (ho detto quattro, non quattromila e nemmeno quaranta) che si sono appassionati e proveranno di giocare cercando di emulare Drew Butera e Andreoli e noi, del nostro malridotto baseball italiano, ci lamentiamo ?

Mi sembra di sognare, i discorsi poi sull’italianità mi fanno ridere, in quella squadra c’era un paisà che gioca tutto l’anno con un piccolo tricolore nell’armadietto dello spogliatoio in America e ce n’è un altro che quando disse a suo nonno (che era emigrato in America da bambino) che era stato contattato per giocare con la squadra azzurra ha rischiato di perderlo il nonno, perchè dalla commozione aveva iniziato a piangere e non la smetteva più. Son più italiani costoro o quello slittinista che dopo aver vinto una medaglia (teoricamente) per l’Italia alle Olimpiadi di Torino disse che lui in Italia ci veniva per le vacanze ? Lasciamo stare … complimenti alla squadra che ha giocato perchè ha fatto il massimo possibile e sincero rimpianto per l’addio di Mazzieri alla nazionale, se poi penso a chi gli subentrerà il rimpianto diventa doppio.

Alla prossima …

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Baseball all around the world

Verrebbe quasi da dire che siamo passati dal nulla al troppo, dopo mesi di astinenza c’è da guardare un mucchio di baseball, tra lo spring training in Florida ed Arizona ed il World Baseball Classic c’è così tanta carne al fuoco che si rischia di perdere la bussola. Spazio per discutere dei Sox ne abbiamo in entrambi i contesti, quello usuale della prestagione americana ma anche in quello più “moderno” del torneo mondiale. Eccovi qualche spunto di discussione :

  1. La situazione Price : s’è sentito un sospiro di sollievo così forte che ha rischiato di diventare un uragano, in quei due-tre giorni a Boston non s’è parlato d’altro. Bene che il malanno sia circoscritto al muscolo e non coinvolga il legamento, ma ne sapremo di più quando avverrà il check nei prossimi giorni. Dobbiamo però mettere nel conto che al 99% la stagione di Price inizierà in injured list, se aggiungete che Wright e Pomeranz non hanno ancora tirato un singolo lancio in partita, verrebbe da pensare che almeno per il primo periodo potrà servire aggiungere qualcuno alla rotation.
  2. Xanderino alla coreana : bella roba (avevate dubbi ?) del nostro X-man in quel di Seul con la casacca arancione. Quando sei un giocatore di prima fascia puoi giocare in terza con la stessa faccia tosta di quando giochi nel tuo ruolo originale, c’è quasi da pensare che potrebbe essere una soluzione da tener conto per i Sox nei casi di emergenze.
  3. WBC poco invasivo : nei vari sport le nazionali divertono ma rompono un po’ le scatole ai club, sotto quest’aspetto come siamo messi ? Direi abbastanza bene visto che abbiamo pochi giocatori coinvolti nell’evento, col problema fisico di Hanley Ramirez restano coinvolti Bogaerts, Abad ed E-Rod che però potrebbe entrare nel roster del Venezuela solo nella seconda fase (se non mi sbaglio). Ho letto che i Tigers (per esempio) hanno invece 14 possibili giocatori nei vari roster. Specie ad inizio stagione aver avuto allenamenti a ranghi completi potrebbe essere un fattore. Ricordatevi che da noi tornò un Matsuzaka”cotto” dopo il WBC 2009.
  4. Tyler Thornburg : se esistesse il premio di MSP (Most Schifos Player) di questo spring training, credo proprio che sarebbe suo, due presenze e due sciagure. OK … è presto per disperarsi, ma fare qualche scongiuro possiamo farlo. C’è chi ha tirato in ballo il ricordo di certi rilievi presi dalla NL Central che a Boston hanno fallito, semmai per tornare in auge altrove (il nome di Mark Melancon vi ricorda qualcosa ?)
  5. Il Panda : lo dico piano piano … quasi sussurrandolo, ma verrebbe quasi da pensare che sia tornato ad essere un giocatore di baseball presentabile. OK … è spring training, però si sono rivisti buoni contatti con la mazza e una copertura dell’angolo caldo che non sarà quella di Manny Machado, ma non è nemmeno quella da dopolavorista che aveva mostrato nel suo 2015 ed in quello spezzone indecoroso del 2016 prima dell’infortunio.
  6. Le sorprese : tutti gli anni gli spring training hanno una sorpresa, chi potremmo candidare quest’anno ? Verrebbe quasi da dire Rusney Castillo, giocatore che è in una situazione quasi paradossale. Essendo passato dai waivers e tolto dal 40-men roster, il corposissimo stipendio del giocatore cubano non è più conteggiato per il calcolo del monte stipendi per eventuali penalità se si eccede il salary cap. Qualora dovessimo reimmetterlo in prima squadra ovviamente dovremmo riconteggiare il suo stipendio, sforando il limite, mandando nel cestino tutta la strategia volta ad evitare ciò. Le regole MLB hanno aspetti davvero curiosi …
  7. Andrew Benintendi : non so voi, ma io comincio a sacramentare sentendo tutti incensare le doti del giovane esterno sinistro. Ho quasi paura che portino jella. Non sto parlando solo di gente dei Sox ma anche di esterni, anche i commentatori della TV dei Mets che ho sentito oggi hanno alzato alti canti nei confronti del nostri bel giocatorino. Anche dalla squadra azzurra si son fatti sentire nei seguenti termini : “Salve Andrew, ti andrebbe giocare in una squadra con scritto Italia sulla maglia ?” “No coach, I need an intense training with my beloved Sox”.

Torno al video … dal Tokyo Dome a Fort Myers, da Guadalajara a Seul, il baseball s’è ufficialmente rimesso in moto.

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Le parole maledette

Cominciare a tirare improperi al 2 marzo credo che sia un record difficilmente battibile; la stagione dei Sox rischia già di aver subito un colpo durissimo ieri alle ore 16.22, l’ora in cui Giacomo, che non conosco ma ringrazio per la sua solerzia, ha postato nella bacheca un messaggio semplicissimo : “problemi per Price”. Già … neanche un paio d’ore prima i Sox avevan fatto sapere che ci sono problemi molto seri per David Price e che il suo debutto previsto per il match contro i Braves di domenica è stato posticipato ad una data che ora solo l’Onnipotente sa.

La mia consueta lettura serale degli articoli dall’America ha chiarito in peggio la situazione. Quali sono le parole maledette a cui accenno nel titolo ? Quando cominci a leggere cose tipo : “risonanza magnetica sul gomito” , “seconda opinione”, “avambraccio dolorante” e “Dott.Andrews” cominci a bestemmiare. Molto spesso, mixando nello shaker quei quattro ingredienti di prima, il cocktail che si ottiene si chiama Tommy John Surgery e Price, da cui tutti aspettavamo una stagione in crescita dopo un 2016 ad alti e bassi, avrebbe già terminato la campagna 2017 e ce lo saremmo giocato anche per il primo tratto della 2018, visto che il decorso per quell’intervento è 15/16 mesi.

L’umore poi non è certamente migliorato leggendo di un Farrell che s’è dichiarato molto preoccupato della cosa, oppure un articolo sulla partita di Rodriguez che iniziava con : “Eduardo, la cui importanza è drasticamente aumentata dalla 9 di stamattina …”; mi son poi messo a piangere quando Over The Monster ha pubblicato l’elenco dei pitcher ancora disponibili sul mercato dei free-agent perchè ricordatevi bene che Pomeranz ha la tenuta di un pitcher 45-enne e di Wright mancano notizie certe. Insomma … con un Price che potrebbe essere andato i sei partenti restano cinque, dei quali due non sappiamo bene come son messi, ergo potrebbe servire altro. Chi c’era in quell’elenco ? Mah … il pezzo lo potete trovare da soli se volete farvi del male, il giudizio (corretto) che veniva dato era : “teniamoci il nostro gruppo di Johnson, Owens, Elias e speriamo che il Dio del baseball ci aiuti.”

Inutile dire che se le sensazioni venissero confermate dopo la visita di Price dal dott. Andrews avremmo ricevuto un colpo durissimo, per le implicazioni attuali e future; attuali perchè ovviamente s’era puntato molto sui pitcher per compensare un attacco che, mancando Big Papi, non sarà certo produttivo come l’anno scorso. Future perchè c’è sempre in ballo il discorso che Price, dopo la stagione 2018, avrà l’opzione per estendere il contratto di altri quattro anni, il ritorno da un Tommy John non è mai una cosa agevole ed abbiamo casi di ritorni in pompa magna ma anche di gente che non è più stata quella di prima dell’operazione. Quindi un Price col gomito traballante ce lo vedremmo nel libro paga fino a tutto il 2022 a 30 e passa milioni di dollarucci all’anno, con ripercussioni più che ovvie su tutti i discorsi di salary cap e luxury tax che possiamo fare.

Un pensiero finale : chi ha avuto la pazienza di leggere questo blog dai primi tempi avrà forse intuito un cambio di pensiero nel sottoscritto : diciamo che sei anni fa ero certamente più attratto dai giocatori di nome, volevo vedere i Sox competere per i free-agent di primissima fascia, con passare del tempo questo pensiero è cambiato, direi quasi maturato. Per farla breve credo sempre meno che sia quella la strada maestra per il vertice della MLB. Il triplice trionfo dei Giants o quello dei Royals fa capire che si vince di più agendo diversamente, che andare ad infognarsi coi contratti “7 yrs-210 Mil.” è una scorciatoia che non porta da nessuna parte, ora rischiamo di avere un bel 15% del nostro monte salari bloccato su un giocatore con punti di domanda enormi. Guardate un po’ ai nostri “contrattoni” negli ultimi 6/7 anni : Crawford (disastro), A-Gon (mai adattatosi), Panda (lasciamo perdere …), ora Price. Insomma … non possiamo certo accusare Dombrowski se un giocatore che non è mai andato in injured list si sbraga un gomito, ma semplicemente non è quella la strada giusta, come diceva il mio mentore ieri sera : “Moneyball non gli ha insegnato nulla”. Rischiamo seriamente di impararlo a nostre spese e la prima lezione, molto dura, potrebbe essere andata in onda ieri … maledetto 2 marzo.

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Buon lavoro cari e vecchi Sox

Di sicuro a Boston non sanno cosa sia la scaramanzia, schedulare di venerdì 17 la prima giornata di allenamenti “full-squad” è uno scongiuro mica da ridere, scherzi a parte … sapere che tra poco ricominceremo le danze e si smetterà di parlare dei chili persi da Sandoval è un sollievo notevole.

Sappiamo i punti che verranno focalizzati in questo spring training : dobbiamo decidere i partenti n.4 e n.5, cercare semmai di fare un po’ di chiarezza nella posizione di catcher che mi sembra tutto fuorchè stabilizzata e vedere cosa possiamo aspettarci dal livello di sotto visto che nel corso dell’anno è lecito aspettarsi un tasso di infortuni e servirà ricevere un po’ di sangue giovane dai virgulti delle Minors.

Mio parere personale : dando per scontato un ritorno in saluto del trio Wright, Rodriguez e Pomeranz (cosa non certissima), l’uomo che sposterei nel bullpen è certamente l’ultimo nominato, anche l’altro giorno alla stampa il giocatore ha riferito “urbi et orbi” di sentirsi un partente e di voler assolutamente competere per quel ruolo. Dato però che il suo “medical record” è abbastanza traballante, anche per l’operato del suo ex-datore di lavoro AJ Preller, non vorrei correre il rischio di trovarmi Pomeranz in riserva appena raggiunti i 100-120 inning di utilizzo, se poi le iniezioni di cellule staminali a cui s’è sottoposto quest’inverno per cercare di migliorare la salute del suo gomito faranno effetto sarà meglio per tutti ma per il momento deciderei di andarci molto cauto.

Sul discorso del catcher ho tanti dubbi, ovviamente in partenza il titolare sarà Sandy Leon, se l’è meritato sul campo (che è sempre il giudice a cui affidarsi), aspettarsi però che ripeta l’annata scorsa mi pare parecchio azzardato, la regressione che ebbe nella fase finale della scorsa stagione è lì a minacciare i nostri sogni. Dovesse ritornare ad essere il Sandy Leon che è sempre stato prima del rinascimento targato giugno 2016, davvero non saprei che pesci prendere. Ovviamente sotto Leon abbiamo Vazquez e Swihart, credo molto più il primo del secondo, però nessuno dei due può dare delle garanzie, mi sbaglierò ma questo è un settore in cui dovremo un po’ “stringere le chiappe”.

Due parole su Sandoval : ok … è arrivato al camp pesando 40 libbre in meno di quante ne denunciò la bilancia l’anno scorso, fatemi dire però che ne ho un po’ le balle piene di sentirmi dire questo, vediamo cosa farà in campo e basta, anch’io sono dimagrito d’una dozzina di chili ma non pretendo di giocare in MLB; ieri Tom Werner ha detto che il giocatore deve dimostrare tanto, non possiamo che essere d’accordo, che sia in grado di farlo è tutto un altro discorso, aver rinunciato all’unico giocatore che poteva essere un rimpiazzo credibile nel corso dell’anno è un rischio che faccio ancora fatica a comprendere, con un Holt che sembra un po’ in calando e Rutledge e Marrero che sono giocatori da Triplo A (ad essere generosi) capirete quanto sia potenzialmente pericolosa la situazione nell’angolo caldo. L’anno scorso la produzione globale dalla terza è stata pessima, ma ricordatevi che toccato il fondo si può sempre iniziare a scavare.

Ok così. Ho una voglia fottuta di vedere del baseball giocato, aspetto quelle belle partite di spring training, anche quelle piene di giocatori improponibili con numeri di maglia superiori all’80 da farli sembrare tutti dei wide receiver della NFL. Ne ho così voglia che guarderei anche il classico scontro tra scapoli ed ammogliati con la stessa enfasi di una gara-7 di World Series. La musica sta per partire e le danze cominceranno tra poco … are you ready ?

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