Non sarà ancora l’ora di stappare lo champagne, ma di sicuro stasera lo mettiamo in fresco perchè berlo caldo non da molta soddisfazione. Io sono disposto ad aspettarmi tutto e nello sport ho visto tutto, ma pensare che i nostri sprechino un vantaggio di cinque partite quando ne mancano sette alla fine va contro anche la fantasia più ardita, una di quelle sere dove vai a vedere le statistiche della domenica e pensi di essere sotto una maledizione perchè leggi che nel giorno di festa sei appena un pelo sopra media .500 (13W-12L) e ti chiedi come sia possibile che la squadra giochi così male, poi vedi il punto del 4-1 e ti viene voglia di passare direttamente alla NFL, ma basta una scintilla chiamata Mookie Betts per cambiare la partita, prima con un picchione in fondo al recinto, poi con una di quelle giocata sulle basi a testa alta che ne hanno fatto uno dei giocatori più spettacolari da vedere.
Un po’ di cifre per rendere meglio l’idea, con quella di stasera i Sox hanno vinto 11 partite dopo essere stati sotto alla fine del settimo inning, nettamente i primi in questa particolare classifica, frutto di una squadra che non molla e frutto di un bullpen che ha reso molto, ma molto, ma molto di più di quanto fosse stato lecito attendersi a marzo. Inoltre sono 14W-3L dal 5 settembre, quando c’è stato da dare il colpo di reni direi che il colpo di reni è venuto. In rete ho trovato un altro conteggio, ovvero che con con questa stagione fanno 13 campionati degli ultimi 20 nei quali i Sox hanno raggiunto o superato le 90 vittorie; in questo lungo intervallo di tempo, direi un paio di generazioni di giocatori, si contano davvero poche annate da buttare nel cestino e questo è un grosso merito per una dirigenza che non sarà composta da simpaticoni, ma ha saputo cambiare l’esistenza di una franchigia che una volta era più simile al Circo Barnum che ad una organizzazione sportiva vincente; i ventenni faranno fatica a rendersene conto, ma i Sox prima di Duquette e di Epstein erano proprio questo : un circo.
Nei prossimi giorni comincerò a buttar giù qualcosa sui playoffs, specialmente sulla composizione del roster, visto che c’è tanto da dire e tanto da discutere, io qualche idea la sto maturando, vedremo se c’azzecco. Per oggi basta così, chissà se l’attuale inquilino della Casa Bianca troverà da eccepire anche sul baseball, dopo averlo fatto sul basket e sul football e farà giocare i playoffs in un clima accettabile. Visto che questo è un sito sportivo non mi va di commentare uno che giustifica i suprematisti, ma io mando avanti questo sito anche perchè ho sempre voluto bene all’America, quell’America che col Piano Marshall diede da mangiare ai nostri nonni, quell’America che pur con mille contraddizioni ha dato al mondo JFK e Martin Luther King, il paese da cui sono usciti Ernest Hemingway e Jack Kerouac. Da un po’ di tempo voler bene all’America è diventato davvero complesso … anche per me