Una mossa difficile da capire

Mentre a Fort Myers sono cominciate le operazioni a organici completi, il nostro management ha sorpreso un po’ tutti aggiungendo un uomo al roster nella persona del veteranissimo Chris Capuano. Contratto annuale, un po’ più di 2 milioni di $ garantiti che possono arrivare a 5 se verranno centrati vari bonus. Detta così sembra una normale operazione di sostituzione del “dimissionario” Dempster, in realtà faccio fatica a farmi piacere la logica.

Mi spiego meglio : siamo andati a prendere un giocatore per il ruolo ibrido di “rilievo lungo – sesto partente”. Onestamente mi aspettavo che dopo la partenza di Dempster questo posto fosse appannaggio di uno dei nostri giovani che premono alle soglie della prima squadra o che ne hanno già fatto parte, penso a Webster o Workman, ma anche ad altri. Scusate la franchezza : ci hanno scartavetrato i testicoli su quanto siano belle le nostre minors, su quanto sia importante allevarsi in casa i giocatori e poi quando puoi attingere ad essi per un ruolo nemmeno troppo decisivo non lo facciamo ? Quindi la morale qual’è ? Che la promozione a titolare dei giovani serve per tacitare i tifosi delusi quanto un titolare all-star va altrove perchè becca più soldi. Insomma visto che per tenere un Ellsbury occorre una barca di soldi ci facciamo andare bene le matricole e ci si riempie la bocca sulla giustezza di questa politica, se invece troviamo veterani a costi giudicati interessanti allora i giovani possono anche restare a Pawtucket. Per farla breve : godetevi questo gioco meraviglioso ma vi invito sempre a metterci un po’ di sano cinismo quando sentite tutti quei “pistolotti” assurdi, parecchi dei quali scritti sotto dettatura.

Detto questo … cominciamo a prepararci : tra una settimana partiranno le prime amichevoli e lo spring training, specie nelle ultime due settimane, da una prima indicazione su come andranno le cose da aprile in poi. Non è mica un caso che l’anno scorso assistemmo a buoni spettacoli e che invece nel 2012 vedemmo gente darsi la pallina in faccia. Sembrerà un po’ come indovinare il futuro dalla lettura dei fondi del caffè, ma lo spring training è anche quello. Grazie al cielo il play ball è veramente molto vicino …

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La sorpresa del primo giorno

Quando pensi al primo giorno dello spring training pensi ad un giorno molto tranquillo, con la caccia agli autografi dei vacanzieri che si sono rifugiati in Florida scappando da una Boston ancora sommersa dalla neve, con i giocatori che si salutano e con un allenamento molto leggero. Onestamente nessun giornalista penserebbe di essere convocato ad una conferenza stampa per l’annuncio del ritiro o di un simil-ritiro di un giocatore che invece doveva essere parte della squadra. I Red Sox riescono ad essere sorprendenti anche in questo … non c’è che dire.

Così abbiamo appreso che Ryan Dempster non farà parte della squadra a causa di problemi fisici ed anche a causa di una motivazione che forse non lo sosteneva più con sufficiente forza per andare avanti in una stagione chilometrica. Ammirevole che sia stato così onesto con se stesso, con il team e con la Nation tutta. Si fosse accontentato di vivacchiare, avrebbe intascato più di 13 milioni di $ senza colpo ferire, semmai voi mi direte che se il buon Ryan rimane molto probabilmente possessore di un conto in banca assolutamente ragguardevole, ma credetemi che non si sente molta gente a questo livello dire  “I have enough money” come fatto ieri dal nostro ex giocatore. Tecnicamente non è un ritiro, nel senso che lui stesso vedrà se nel 2015 avrà ritrovato forma e motivazioni, rimane comunque curioso il momento e le modalità scelte per l’annuncio, come se il ritorno al lavoro fosse stato uno scoglio troppo difficile da affrontare.

Cosa comporterà l’abbandono di Dempster ? Anzitutto da stasera abbiamo la certezza che Felix Doubront sarà il quinto partente; un Doubront che, leggendo le prime cronache da Fort Myers, s’è presentato in buone condizioni di forma avendo seguito con scrupolo una tabella molto serrata di allenamenti che gli era stata consegnata dal nostro staff dopo che l’anno scorso si presentò al training camp con uno stato di forma degno del classico “Impiegato del Catasto”. La nostra dirigenza farà qualcosa coi 13 milioni risparmiati ? Nessuno crede che si andrà alla caccia di altri lanciatori. Se servirà (come è normale che sia) un sesto o settimo partente si andrà coi giovani che abbiamo, coi Webster o Workman, che così dovrebbero avere occasione per farsi vedere e per farsi valutare dallo staff.

Più difficile dire se i soldi risparmiati verranno messi, in tutto o in parte, nelle caccia molto ipotetica a Stephen Drew. Il discorso è sempre quello : Boras cerca un triennale e si diceva che volesse anche un “escape” dopo il primo anno. Facile immaginare che se l’agente non calerà le pretese Drew si troverà a giocare a golf assieme a Dempster. I Sox sono per un contratto annuale con al massimo una option (lato squadra) per un ipotetico secondo anno. C’è un’opzione ulteriore : ovvero tenere il gruzzoletto per dare la caccia a qualche pesce grosso nel prossimo mercato estivo, quanto ciò sia credibile questa cosa considerando la politica instaurata da due anni a questa parte lo capite anche da soli. Quindi tirando le somme mi aspetto o Drew alle condizioni di Boston … o un payroll più basso di 13 milioni.

Come primo giorno davvero non male. Resta solo da augurare un buon anno sabbatico a Dempster, unanimemente considerato un ottimo professionista ed un buon compagno di squadra, come la presenza di un bel pezzo di squadra al suo annuncio è lì a testimoniare. Se davvero non lancerà più si sarà ritirato dopo aver vinto un anello di Tiffany e ricorderà volentieri che i suoi ultimi lanci saranno quelli fatti ai suoi familiari ed ai suoi amici dal mound del Fenway alle 4 di mattina dopo aver appena vinto le World Series … e non credo esista una maniera migliore di piantarla col baseball giocato.

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Truck Day !!!

Passato il Superbowl, vero spartiacque temporale dell’annata sportiva americana, è ora di rimettersi in pista. Domani è il Truck Day : quella strana usanza molto bostoniana che vede un bel po’ di gente riunirsi per salutare un camion … sì avete capito bene … gente che si raggruppa per vedere dei facchini riempire un camion che poi parte per il Sud. Se questo non è amore per i Red Sox non saprei come altro definirlo. Quel camion porta svariate tonnellate di materiale che servirà per lo spring training, partendo con le mazze e per finire con le bubble-gum, ma soprattutto porta un bel carico di speranze alimentate per tutti noi che spasimiamo per questa squadra.

Le scelte ormai sono state fatte, non sono quelle che avrei fatto io ma francamente credo importi poco. Di sicuro non partiamo in prima fila nonostante siano passati pochi mesi dal giorno in cui i nostri sollevarono il Commissioner Trophy; fermo restando che oggi non possiamo conoscere moltissime variabili dell’equazione che andremo a svolgere da aprile, come ad esempio gli infortuni che già hanno colpito qualcuno (Hellickson a Tampa), resto comunque curioso di vedere come si evolverà la division con quattro squadre che hanno mosso molto poco le acque ed una … indovinate quale … che invece ha fatto fuoco e fiamme. Mi fa sghignazzare comunque la reazione degli Yankees in tutte le annate successive alle nostre vittorie, quasi uno sfogo per esorcizzarci, acquisti bomba, titoloni sui giornali … stiamo per caso diventando la loro nemesi ?

Detto che di notizie sulle squadra c’è davvero poco ovvero qualche minor league contract e la presenza già di parecchi titolari a Fort Myers per allenarsi in anticipo sui tempi “comandati” volevo buttar giù qualcosa su temi collegati al ns. mondo. Anzitutto c’è da fare gli auguri a Curt Schilling, l’ovvia speranza di tutti è che vinca anche questa partita e che la malattia non gli addolcisca la sua proverbiale “lingua lunga”, adoro il suo modo di commentare il baseball dicendo pane al pane e vino al vino, secondo molti è pure troppo diretto, secondo me assolutamente no … come non ricordare certi suoi commenti salaci durante l’anno dello zoo di Bobby V ? Piuttosto … prima o poi ci diranno tutta la verità sul numero straordinariamente alto di giocatori di quell’epoca che poi si ammala con patologie simili a quelle di Schilling. Non siete verginelle candide, avete certamente capito a cosa sto pensando.

Due parole anche sul team di NESN per la prossima stagione, esce di formazione Jenny Dell e ritorna Jerry Remy; per la piccola Jenny posso dire che trovo abbastanza ridicola la motivazione dell’imbarazzo che proverebbe frequentando la squadra del fidanzato. Mah … senza offesa … dalla bordocampista dei Sox mica ci si aspetta che debba vincere un Premio Pulitzer, per me poteva anche restare, comunque visto che è andata si scelga una bionda … please. Sul ritorno di Remy sono combattuto, da un lato contento per il ritorno di un bel pezzo di storia dell’etere, dall’altro mi chiedo se avrà conservato la sua verve dopo le tragedie che l’hanno colpito e semmai mi chiedo che effetto farà a tutti vederlo ridere e scherzare con Don Orsillo dopo tutto quello che è successo.

Basta così … siamo pronti a ripartire ed io comincio ad averne voglia, non credo di essere solo nel sentire questo pizzicorino … quasi quasi do un pulitina al PC, anche per lui sta per finire la stove league, tra un po’ comincerà il suo super-lavoro.

PS – Leggo di Facebook e cose simili, io sono ignorantissimo in materia e non aderisco ad alcun social network, tendenzialmente si interagisce più facilmente col sottoscritto con un bicchiere di Cannonau piuttosto che con una tastiera, se volete mettere dei link col blog … fate pure, tra parentesi c’è chi lo fa già.

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Il mondo del baseball cambia, i Red Sox no

Certo che il mondo cambia … basti vedere che una squadrina chiamata Italia, sebbene una metà dei giocatori non sappiano nemmeno dov’è l’Italia, rischia di vincere contro un’altra squadra che schiera nell’infield Encarnacion, Cano, Reyes e Ramirez; insomma verrebbe quasi da dire che non ci sono più le certezze di una volta, che anche nel baseball ci sono ancora tante sorprese all’orizzonte e che non sai mai cosa aspettarti dal domani. Errato ! Assolutamente errato ! Una cosa sulla quale potete giocarvi il futuro, la casa, il/la consorte c’è. La certezza del domani è che i Red Sox avranno problemi di infortuni e che assisteremo alle solite querelle tra giocatori che dicono di essere mal curati, medici che minacciano querele ed il manager in carica che deve fare un corso sprint per imparare tutto su tendini, legamenti ed affini.

Ovviamente il tema caldo è Ortiz : su quante partite scommettereste possa giocare ? E anche qualora giocasse che tipo di apporto sarà in grado di dare ? Tutte domande che ovviamente sono senza risposta al 13 di marzo, domande però che fanno fare sonni decisamente agitati a tutti coloro che amano la Nation. Pensate solo cosa sono stati i Sox l’anno scorso fino a metà luglio (quando Big Papi si ruppe definitivamente) ed invece cosa furono da lì in poi. Alternative ? Ci sono un paio di correnti di pensiero : una assolutamente minoritaria che dice di provare con un veteranissimo che possa dare una mano nel breve periodo, s’era anche sparso il nome di Jim Thome; invece al 99% la scelta cadrà sulla soluzione interna, i due candidati ovvi sono Lavarnway o Napoli, anche se poi con Napoli DH mi dovranno spiegare chi giocherà in prima. Comunque quale che sia la risposta ai problemi fisici di Ortiz ricadiamo nei soliti clichè dei Sox con più cerotti che vittorie .

Di notizie spicciole non c’è molto altro : la squadra sta continuando il camp, generalmente con dei buoni risultati, discreta soprattutto l’impressione lasciata dai partenti, Buchholz e Lester sembrano in buona forma e anche l’inabile al baseball capisce che ci servono un bel po’ di vittorie da quei due, altrimenti possiamo rassegnarci ad essere assolutamente marginali nel contesto del baseball MLB … Ah … scordavo … Manny Ramirez per lucrare altri due soldini finirà a giocare a Taiwan … che tristezza … bisognerebbe capire quand’è ora di piantarla.

Non avendo quindi molto da dire posso parlare del libro di Francona che ho appena finito. Anzitutto bel lavoro del duo Francona e Shaughnessy (giornalista che ha promesso che si raperà a zero se Ellsbury l’anno prossimo sarà ancora coi Sox), il libro è godibile ed è una miniera di aneddoti; il rischio di questi libri è quello di essere troppo di parte, in questo caso il rischio sembra evitato, per completezza d’informazione occorrerebbe ci fosse anche un libro scritto dal trio Henry – Werner – Lucchino per vedere il fronte dall’altro campo, un po’ come Clint Eastwood che ha fatto un film sulla battaglia di Iwojima vista dalla parte degli americani e poi subito dopo ne ha fatto un altro con la stessa battaglia dal lato dei giapponesi.

Detto questo il libro sembra votato alla sincerità : Francona non è reticente, non nasconde le sue debolezze : i grossi problemi fisici, le quasi dipendenza dai farmaci antidolorifici, il quanto sia  difficile essere un uomo sotto i riflettori per il baseball mentre hai un figlio in Afghanistan e mentre il matrimonio di 30 anni sta andando a rotoli. Umanamente il libro vale e fa capire quanto sia difficile fare il manager in quel tritacarne chiamato Red Sox; lo scontro emerso tra proprietà e manager a fine 2011 in realtà covava da un po’ : due modi diversi di interessarsi al ballgame : Francona guardava al campo, mentre Lucchino si preoccupava degli indici d’ascolto di NESN; ovvio che un rapporto in questi termini non potesse durare nonostante l’opera di Epstein (che esce molto bene dal libro) che cercava di mediare neanche fosse Kissinger.

Visto che doveva finire io ripeto che poteva, anzi doveva finire meglio. Il manager che ha vinto (con quanti meriti lo lascio dire a voi) due anelli che mancavano a Boston dalla Prima Guerra Mondiale è stato cacciato come un indesiderato, se Boston fosse normale Francona diventava l’icona anche dopo essere uscito dal dug-out, un po’ come Tommy Lasorda che sarà sempre il “volto” dei Dodgers anche se ha smesso da decenni. Purtroppo la Trimurti ha creato una macchina splendida e dopo un po’ di anni l’ha distrutta con scelte che sfidano ogni logica. Non vi nascondo quale sia il mio sogno : i Sox in mano ad altra proprietà, la quale nella prima conferenza stampa annuncia l’ingaggio di Francona come executive. Almeno avremmo a decidere uno che prende decisioni per quello che vede in campo, dell’appeal televisivo e degli indici d’ascolto di NESN a me francamente non importa nulla.

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Un tranquillo spring training

Se riesco a smettere di ridere dopo aver sentito certe pronunce dei telecronisti di ESPN riguardo ai cognomi dei giocatori italiani del WBC (oddio … italiani) posso provare di buttar giù qualcosa su queste due prime settimane.

La prima cosa da dire è che non sembra nemmeno uno spring training dei Sox, tutto così normale, tranquillo, direi quasi rassicurante; ma vi ricordate cos’è stato lo spring training l’anno scorso ? Sembrava il Circo Barnum, mancavano i trapezisti ed i giocolieri, ma di clown ne eravamo provvisti in gran numero. Invece quest’anno sembriamo una normale squadra di baseball che cerca di preparare una lunga e difficile stagione senza occupare le pagine dei giornali con dichiarazioni che al 99% erano delle ottime occasioni perse di rimanere in silenzio. Non so voi, ma io sento davvero poca nostalgia del circo mediatico che abbiamo conosciuto fin troppo bene.

Tornando alle tematiche più legate al campo il primo dato da sottolineare è la preoccupazione ormai diffusa circa le condizioni fisiche di Big Papi, avendo ben presente l’importanza dell’omone di Santo Domingo e non avendo un Piano B per sostituirlo c’è da incrociare le dita. Viene ancora espresso ottimismo circa la possibilità che il nostro DH sia pronto per l’Opening Day, però siamo al 7 marzo ed il giocatore è ancora impegnato in corse leggere; anche se il timing per la prima partita a NY fosse rispettato c’è da chiedersi in quali condizioni si presenterebbe il giocatore, ma soprattutto c’è chi comincia a domandarsi se il ricco biennale concesso a Big Papi non sia stato un grosso azzardo dato il punto di domanda sulla sua salute.

Altre tema caldo ricorrente rimane Mike Napoli che finalmente ha debuttato e l’ha fatto in pompa magna con un HR; che il nostro nuovo pupillo abbia uno swing che attizza lo sa anche un bambino di due anni, che abbia la possibilità di dimostrarlo in una stagione di 162 partite è tutta un’altra questione. Oltre a lui tra i titolari (o semi-titolari) sono sembrati già in buona forma Salty, Pedroia ed ovviamente Iglesias che tutti gli anni sembra un fenomeno … fino al 31 marzo. Degli uomini sulla collina segnalo un ottimo Uehara ed un Lester ancora migliore, mentre la “maglia nera” la guadagna Joel Hanrahan toccato pesantemente ogni volta che s’è presentato sul mound.

Detto che s’è fatto vivo Carl Crawford (chi ???) per dire che la colpa del suo flop a Boston è della stampa e detto che io invece pensavo fosse colpa della crisi economica, dei Maya e degli alieni che vengono da Saturno, sono a farvi una preghiera personale. Dal 1° agosto ESPN America chiuderà i battenti e sparirà il canale tv che è diventato una droga per tutti i maniaci dello sport USA. Se tenete alla salute mentale del vostro blogger, vi prego … inondate Sky di mail, telefonate, telegrammi, minacce, di quello che volete per indurli a creare un’alternativa nel loro palinsesto. Non voglio ridurmi a guardare la solita trita e ritrita trasmissione basata sul nulla che emerge dal calcio italiano. Meritiamo di meglio.

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Potere ai giovani !

Volevo riportare un po’ di impressioni di queste primissime partite di pre-season estendendo il tutto con ciò che viene riportato da giornalisti, manager e commentatori vari ovvero da tutti coloro che, con somma invidia, sono a godersi seppur lavorando il sole della Florida mentre il vostro blogger ha passato lo scorso weekend sbadilando della neve. Dico sempre che la pre-season diventa seria dopo due settimane e provare di indovinare le cose ora è come indovinare i risultati elettorali con gli exit-poll, però dai … vediamo cosa è venuto fuori in queste partite.

L’uomo che si gode il suo quarto d’ora di popolarità è Jackie Bradley Jr. ovvero l’uomo che fuor di metafora dovrà sostituire l’anno prossimo Ellsbury, l’impressione che possa già dare un contributo quest’anno cresce giorno dopo giorno; lo stesso Farrell non ha assolutamente escluso che possa far parte dell’Opening Day Roster; come al solito in questi casi ci sono i due partiti : quelli che vorrebbero osare e quelli che non vogliono bruciare il giocatore, io non ce lo vedo tra i 25 che inizieranno il campionato a New York, però con Ellsbury che non sai mai quante partite giocherà, con Johnny Gomes … che è Johnny Gomes non vedo perchè non dare una chance da subito ad uno che comunque dovrebbe essere un bel pezzettino del futuro.

La coppia di “young guns” Webster & De la Rosa, arrivata da Los Angeles dal “fuori tutto” dello scorso agosto ha raccolto ottime recensioni, di sicuro abbiamo due power pitcher. In partita hanno già toccato rispettivamente le 99 e le 100 miglia orarie, la cosa non significherà moltissimo, ma dobbiamo pur attaccarci a qualcosa per poter sperare in un upgrade nel settore più debole del nostro roster. Improbabilissimo che siano in formazione subito, anche loro potrebbero debuttare nel corso dell’estate, in più c’è da considerare che De la Rosa è reduce da un Tommy John e ci viene comunicato che probabilmente non si vorrà eccedere con l’utilizzo e dovrebbe entrare in essere un conteggio inning di strasburghiana memoria.

Di buono c’è anche da aggiungere un po’ di debutti previsti tra pochi giorni : Buchholz, Napoli, mentre Ortiz sembra ancora indietro; chi non è rimasto indietro con la forchetta invece è Doubront apparso un po’ appesantito, evidentemente l’inverno in Venezuela l’ha portato spesso a tavola. Doubront sarà un “gourmand” ma di sicuro con atteggiamenti simili fa capire che deve fare ancora tanti passi in avanti sotto il discorso della professionalità.

Non c’è moltissimo altro da dire, al momento non s’è ancora tenuta, e chissà mai se ci sarà, la tradizionale conferenza stampa con la Trimurti al gran completo, non so se sia voglia di sottrarsi al prevedibile fuoco di fila, però se deve poi essere la solita fiera dell’auto-assoluzione, allora tanto vale che non si sprechino fogli di carta e byte, viviamo poi bene lo stesso.

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Prime news dal camp

Torno a scrivere dopo molto tempo, un po’ a causa delle mie peregrinazioni lavorative per lo Stivale … ed un po’ anche perchè non è che abbondino le notizie; il primo periodo dello spring training è la solita fiera dei buoni propositi, un po’ come leggere i giornali sportivi la domenica mattina quando persino Luther Blissett ed Egidio Calloni promettevano reti a caterve.

Le uniche notizie degne di menzione sono i primi problemini fisici, una costante per molte squadre a questo punto dell’anno, che hanno colpito alcuni, Buchholz e Doubront in primis; nulla di particolarmente preoccupante ed al massimo qualche giorno di allenamenti meno intensi per smaltire la cosa; onestamente destano più preoccupazione certi propositi di far provare un po’ a Daniel Nava (!!!) l’ebbrezza della prima base durante qualche partita in Florida. Se questo è un esperimento naif come capita spesso a marzo mi può anche star bene, se invece la cosa denota terrore per la situazione instabile in quel ruolo vista la nota querelle Napoli allora c’è da incominciare a pregare, tra parentesi lo stesso Napoli aveva ieri un appuntamento per una risonanza magnetica; ovviamente l’esito lo conosceremo tra breve perchè sarà proprio l’esito di questo esame a dare il semaforo verde per permettere al paisà di allenarsi in difesa.

Molto altro non c’è, tralascio per carità di patria certi tentativi della proprietà di riaccreditarsi agli occhi della gente; stando ai “si dice” la vendita dei biglietti che è già partita non starebbe andando a pieno vapore, a conferma della sfiducia diffusa che si percepisce in giro. Per misurare il grado di fiducia non c’è termometro migliore dei mitici allibratori di Las Vegas che già danno le quote per la prossima stagione. Come sono posizionati i Sox ? Metà classifica, attorno alla 15ma posizione; se avete un po’ di soldini e volete provarci, i nostri come vincenti delle World Series sono pagati circa 30 a 1. Già che ci siamo volete sapere come andrà a finire la stagione ? I Dodgers vinceranno la National e l’American sarà un duello tra Angels e Tigers.

Un paio di facezie : Matsuzaka firma un minor league contract con Cleveland, la cosa buffa è che avrebbe dichiarato, tramite interprete perchè questo non spiccica ancora verbo in inglese, che ha preferito una squadra dell’American per giocare contro Boston. Quindi Dice-K avrebbe rivincite da prendersi contro di noi ? Come diceva l’immortale Totò : “ma mi faccia il piacere …”. Questo dovrebbe ringraziare Boston tutte le mattine perchè l’ha tenuto a libro paga anche se rubava lo stipendio. Per cortesia …

Infine sappiate che ho iniziato la lettura del libro di Francona (libro vero cara Raffa … non roba elettronica, come fa un e-book ad avere un’anima ?) ; sono appena agli inizi ma una cosa la posso dire da subito : bastano 4 pagine per capire la differenza che passa tra un uomo di baseball come Francona, che potrà fare anche mille errori ma che resta un uomo di baseball ed un affarista del baseball come Larry Lucchino. Il problema è che l’affarista è più che mai saldo sul ponte di comando … ma questa è tutta un’altra storia.

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Alle soglie di una rivoluzione ?

Uno degli spring training più noiosi di ogni epoca sta finendo con i Sox che devono ancora comunicare ufficialmente alcune cose tipo i partenti n.4 e n.5, favoriti Bard e Doubront.

Nulla però di paragonabile rispetto ai rumors che stanno cominciando ad affiorare in siti solitamente bene informati. Per farla breve  John Henry & soci starebbero trattando la cessione dei Sox ad un gruppo capitanato dalla famiglia reale del Brunei che vorrebbe entrare in grande stile nello sport emulando i vari emiri arabi che hanno comprato Manchester City, Paris SG etc. La trattativa sarebbe stata avviata nello scorso dicembre a Londra durante uno dei viaggi di Henry e consorte al seguito del Liverpool. La volontà dell’attuale proprietà nascerebbe proprio dal desiderio di investire maggiormente nel Liverpool visto che i pur cospicui soldi spesi hanno portato ad una stagione miserrima dei Rossi di Anfield Road.

Ancora più interessante sarebbe l’uomo che verrebbe messo dai reali del Brunei a capo del progetto Red Sox : Joe Torre !!! Ai più sarà sfuggita la notizia che Torre, dopo aver chiuso mesi fa la sua esperienza come assistente del commissioner Selig nelle alte sfere delle MLB, è uscito da qualsiasi discorso riguardante le cordate che ambivano ai Dodgers assegnati poi al duo Magic Johnson e Stan Kasten. Torre sarebbe stato contattato per essere il referente americano della cordata del Brunei. Se la cosa andrà in porto ci sarà da ridere visto l’addio abbastanza brusco di Torre dagli Yankees e vista la disponibilità economica che un gruppo come quello del Brunei potrebbe mettere in campo.

Ovviamente sarà mia cura tenere monitorata la situazione il più possibile. Chi volesse informarsi di suo può vedere alcuni blog : quello di John Mullet, quello di Derek Swordfish ed il migliore … Anyone takes the bait … titolo strano, ma rende l’idea.

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Sinistri scricchiolii

Con la bella vittoria di stasera contro i Phillies con un grande Lester sul monte termina un periodo abbastanza dispari nella preparazione dei Sox per la nuova stagione. Un periodo dispari dicevo, con parecchi indicatori poco belli che possono incidere sul prossimo campionato. Ricordo sempre che indovinare la stagione dalla preseason è come indovinare il futuro dai fondi delle tazzine di caffè, però ci si prova … sennò cosa sto qui a dire ?

Cominciamo subito da Jenks : allora … Jenks, che per la cronaca è sposato e padre di quattro figli, ha pensato bene di passare la serata in uno strip-club, ha assunto sostanze non proprio legali e guidando sotto l’influsso di queste sostanze ha colpito due macchine e s’è dato alla fuga, fuga durata pochissimo in quanto è stato presto acchiappato dalla polizia della Florida. Ora andrà sotto processo, anche perchè è recidivo con problemi simili dovuti all’alcool ai tempi di Chicago. Per ciò che concerne i Sox si può vedere la cosa sotto il punto di vista che ci dice che perderemo sicuramente un rilievo in un bullpen non così solido, però possiamo anche immaginarci che il contratto preveda la rescissione con mancato pagamento e quindi i Sox risparmiano un bel 6 milioni di $, cifra che potrà fare comodo nel prossimo mercato di luglio.

A proposito di monte di lancio : lo scricchiolio del titolo potrebbe riguardare Daniel Bard. Nelle ultime tre uscite il nostro ha raccolto 15 punti in 18 innings ed una diffusa sensazione di essere fuori posto. I soliti rumors dicono che Bobby V, vedendo in lui il volto di un giocatore non proprio deciso, gli avrebbe chiesto se se la sente ancora di tentare la carriera da starter, ricevendo dal giocatore attestati di estremo desiderio nel continuare su questa strada. Speriamo bene … situazione comunque da monitorare in futuro, anche perchè abbiamo anche Aceves che non sta dando grandi prove sul mound.

Uno scricchiolio in senso letterale è purtroppo quello della schiena di Youkilis che per i suoi arcinoti problemi fisici ha saltato le ultime 3 o 4 partite. E’ vero che in preseason i giocatori vengono fermati, ovviamente, al minimo accenno di malanno; ma è preoccupante che si cominci subito con questa litania che ascoltiamo da due anni, il giocatore stesso ha tenuto a tranquillizzare tutti ma avrei preferito cento volte che si fosse fermato per qualsiasi altro problema piuttosto che per quella schiena maledetta che ha dato un grande contributo nel fare deragliare le ultime due stagioni.

L’ultimo scricchiolio che starebbe emergendo è la quasi totale dissonanza che sta nascendo tra Valentine e Cherington su tutti i temi caldi all’ordine del giorno. Brevemente : Bobby V vorrebbe Iglesias subito in campo, Cherington preferisce Aviles; Bard è sponsorizzato dal GM quando invece Valentine preferirebbe Aceves e perchè no anche Lavarnway che secondo Cherington deve invece andare in triplo A per imparare a ricevere, se aggiungiamo che Cherington si sarebbe adombrato vedendo i Sox giocare il tipico Bobby-game fatto anche di squeeze e bunt potremmo stare preparando un menù esplosivo che certamente non ci farà annoiare , ma che non è foriero di grandi vittorie. Speriamo che non si ripeta la storia di quando Valentine era ai Mets con Steve Phillips come GM, si racconta di meeting molto spumeggianti … pure troppo, non ne abbiamo bisogno, non possiamo permettercelo : quest’annata non sarà certo rose e fiori, se poi nella barca dei Sox i rematori si mettessero a remare in direzioni opposte allora la nostra corazzata o presunta tale si trasformerebbe in breve in una bagnarola pronta per raggiungere il Titanic.

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A metà del camp …

Mentre sto guardando con un occhio la classica partita di spring training con pochissimi titolari in campo e con non tantissime cose interessanti si può fare un resumè di cosa hanno mostrato i Sox in questa prima parte della loro permanenza in Florida cercando, anche se è difficile, di intravedere il futuro. Uno potrà anche dire che vedendo giocare Jason Repko e Nate Spears è impossibile indovinare cosa combineranno tra un po’ Ellsbury e Youkilis; questo può essere vero, però ricordiamoci che la prima avvisaglia che l’annata 2011 sarebbe stata un rebus mica così facile da risolvere l’avemmo proprio allo spring training dell’anno scorso, quando specie a ridosso dell’inizio della regular season imbroccammo una striscia di sconfitte pesanti coi pitcher presi regolarmente a pallate.

Primo aspetto di questa prestagione è che i Sox stanno giocando bene, sarà banale dirlo ma il livello di gioco è mediamente alto e specie in attacco si comincia a vedere qualche sprazzo tipico del Bobby V-style, al futuro il compito di dirci se vedremo ancora Cody Ross rubare 3 volte in poco tempo o se si tratta solo di un’idea del mese di marzo; anche i lineup sono sembrati sperimentali, a volte pure un po’ troppo, alcune tendenze forse però stanno emergendo, ad esempio ci si comincia a chiedere se Ellsbury non sia un po’ sprecato come leadoff. Una considerazione : dipenderà molto da cosa farà Crawford, tornasse ad essere un giocatore incisivo e non un n.8 del lineup si potrebbe portarlo ad aprire l’ordine di battuta con Ellsbury spostato in una zona “nobile”.

Per ciò che concerne gli abitanti del monte, l’uomo che al momento sembra in testa alle primarie per lo spot da lanciatore partente è Felix Doubront, con Aceves dietro di una stretta incollatura. Buone cifre per entrambi fino ad ora, il favore per Doubront nasce da considerazioni tecniche che fanno preferire per Aceves il ruolo da rilievo, ruolo coperto bene l’anno scorso e sul quale quest’anno non è che siamo coperti alla stra-grande; invece che è sembrato ancora un po’ indietro è Bard che ha alternato buone cose ed una prestazione tragica da 7 punti subiti in due inning; comunque, giustamente, a meno che Bard non imploda da qui all’Opening Day il partente n.4 sarà lui. A proposito … Bobby V non ha ancora fatto trapelare nulla circa il partente dell’Opening Day. Parere personale : vorrei che il prescelto non fosse Beckett, se non altro come segnale per le malefatte del passato.

Altra situazione spinosa è quella dell’interbase. Iglesias sta cercando di far nascere dei dubbi nel ns. staff che ha già dichiarato che il prospetto partirà in Triplo. Aviles è Aviles e se uno ha avuto la pazienza di vedere la partita contro Tampa in corso ora avrà visto all’inizio lo stesso sparare una palla in terra 4 mt.  prima del prima base. Nick Cafardo del Boston Globe (fonte sempre attendibile) riporta che si potrebbe aprire una finestra di mercato qualora Iglesias fosse giudicato rischioso non più di tanto. Sul mercato ci sono squadre che stanno cercando infielders anche ora come i Phillies ed i Brewers, che terrebbero monitorato la situazione di Aviles. La cosa non capiterà oggi e nemmeno domani, ma sul dopodomani è un’ipotesi possibile.

Infine un po’ di giudizi spiccioli su altri singoli : grande impressione ha destato Pedro Ciriaco interbase ormai 26-enne con limitata esperienza MLB a Pittsburgh, difficilissimo però che rientri nel ballottaggio all’interbase; caldo come una fornace anche Lavarnway, partirà comunque a Pawtucket che però è solo ad un’ora di macchina dal Fenway; bene anche Cody Ross, Pedroia e McDonald che di sicuro inizierà in formazione, poi si vedrà quando tornerà Crawford, improbabile che si schierino nel roster 5 esterni e McDonald sarebbe il quinto. Indietro ancora col bastone Youk e Salty.

Sul monte oltre a ciò che ho detto prima aggiungo che Carlos Silva ha già terminato la sua esperienza senza aver giocato un inning visto che era rotto. Fino ad ora nella colonna dei buoni sulla lavagna appaiono anche Beckett, Cook ed anche Buchholz, così così Lester, ancora da rivedere Bailey e Melancon. Malino Tazawa e Vicente Padilla che potrebbe essere avviato a seguire la scia di Carlos Silva. Confermo quello che scrissi qualche tempo fa : provare come partente un Doubront può avere un senso, provare vecchie ammiraglie in disarmo che non tirano una cannonata decente da due anni invece grosso senso non ce l’ha.

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