Notte prima degli esami

Un esame passato, tu pensi di avere un po’ di tregua … sì … tregua … due / tre giorni al massimo e poi un altro esame, anche più difficile del precedente, un esame dove bisogna essere quindi ancora più preparati che l’esame precedente altrimenti diventa difficile scamparla. I Sox sono a questo punto, hanno passato un esame difficile per trovarsi davanti ad uno ancora peggiore.

D’accordo che il battage che segue il baseball non è così carico come prima di un Red Sox – Yankees, Houston ovviamente non ha il fascino di New York, la storia del gioco è stata scritta nel castello di Dracula nel Bronx, mica tra il caldo umido del Texas, oggi però gli Astros sono i campioni ed hanno tutto per potersi tenere la corona, ma i nostri hanno tutto per detronizzarli, c’è solo da fare le cose un po’ meglio di come sono state fatte contro gli Yanks, in tanti di voi l’hanno scritto ed io non posso che accodarmi a voi, giocando allo stesso livello di come s’è giocato la scorsa settimana non credo che si vinca, serve crescere di una marcia in alcuni aspetti del gioco.

Prendo spunto dalla bacheca : serve il vero Mookie Betts, per dare una pericolosità maggiore al cuore del lineup, per fare in modo che ci sia gente a bordo quando si presentano col bastone i vari Martinez e Bogaerts, un Betts da 3/16 come contro NY abbassa pericolosamente la produzione collettiva ci tutta la combriccola. Continuando coi vostri spunti possiamo dire che serve il vero Kimbrel, quel quarto d’ora di follia che ha attentato alle coronarie di molti non può ripetersi con Houston, per esempio non credo che nessuno degli Astros ci farebbe la cortesia che ci ha fatto Stanton andando strikeout girando due palle che hanno quasi toccato terra. A fronte dei propositi resi noti da Cora servirebbe anche che David Price uscisse per una volta dalle sue turbe, chissà che non sia l’ennesimo miracolo di motivazione che Cora riesce a cavare dai suoi giocatori.

Sotto l’aspetto medico c’è da dire che è ancora fortemente in dubbio Moreland, anzi è più no che sì, quindi è probabile che Pearce e Holt si dividano il sacchetto di prima, per il resto c’è poco altro da dire, ci sono ancora nottate insonni che ci aspettano e speriamo grandi vittorie, se saranno tali sarà proprio perchè si battono grandi avversari e gli Astros lo sono eccome. Vorrei salutarvi regalandovi l’ascolto di quello che da qualche giorno è diventato uno dei nostri inni, cantato da chi l’ha portato alla notorietà planetaria. Enjoy the rivalry !

https://www.youtube.com/watch?v=EEjq8ZoyXuQ

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Ricomincio a respirare

Non so quanto sia il record mondiale di apnea, quando ero un bambino c’era Enzo Maiorca che batteva record su record e raggiunse una grande notorietà a livello nazionale; oggi, 10 ottobre 2018, io sono certissimo di aver fatto molto meglio, ho smesso di respirare appena visto il primo lancio di Craig Kimbrel e solo ora sto riprendendo una normale ventilazione per il mio organismo. Detto ciò provo di buttar giù qualcosa su questa giornata epica.

Ovviamente la soddisfazione stamattina la misuro a tonnellate, fatto salvo per il quarto d’ora di Kimbrel, abbiamo vissuto una “due giorni” nel Bronx che rasenta la perfezione baseballistica, si è vinto con l’attacco, col baserunning, con la difesa e col monte (anche col tanto vituperato bullpen in gara-4). Ma forse si è vinto anche con una conduzione tecnica migliore, l’esempio è sotto i nostri occhi : per Cora il setup primario è Barnes, anzichè usarlo nel canonico ottavo inning l’ha messo al sesto perchè si giocasse il cuore del lineup di New York, ha cavato Sale dal cappello a cilindro pensando che un po’ di stanchezza in più in gara-4 poteva fargli saltare gara-5. Il paragone con Farrell è facile da farsi e piuttosto impietoso col nostro ex-manager. Spesso se hai idee il dio del baseball ti aiuta, se ti limiti a gestire la normale amministrazione non sei un manager da Grandi Lega ma un burocrate.

Poi ci sono stati i due “tocchi di magia”, altrove potranno dirvi che sono “botte di culo”, giudicate voi cosa sono. La prima idea è Kinsler in campo e Holt di nuovo a sedere, mi chiedo in quanti l’avrebbero fatto, d’accordo … lanciava un mancino ma la scelta di escludere il grande Brockstar era quanto meno complessa, ovviamente Kinsler in slump ha stampato un bel doppio contro il recinto portando un punto. Ma questo è nulla, secondo me, rispetto all’idea di far giocare Vazquez, che mai, ripeto MAI, aveva fatto quest’anno batteria con Porcello. La scelta di mettere una batteria non collaudata in una partita di questo spessore è davvero particolare ed immagino le critiche se le cose non fossero andate bene, visto che una mazza leggera come il nostro catcher ha spedito una biglia dai milordini dei bleachers ed in difesa ha fatto ampiamente il suo direi che è andata benissimo. Ok … quindi Cora cos’è ? Bravissimo ? Fortunato ? Ci terrei ad avere i nostri pensieri

Quel po’ di analisi tecnica che la mia mente disconnessa riesce a fare finisce qui, fatemi ora assaporare un attimo le sensazioni, quanto era bello vedere certi volti in tribuna ? Noi abbiamo sofferto come dei cani, ma non è stato divertente vedere al nono rianimarsi il loro pubblico per poi avere la delusione finale quando sembravano ormai sul traguardo ? Poi fatemelo dire … vedere gente tirare le birre quando uno dei nostri entra in campo è una roba da calcio becero più che da sport americano, da quelle parti son fatti così e ve lo posso testimoniare anche per esperienza diretta, d’altra parte nel 2004 si arrivò quasi alla sospensione della partita perchè i suddetti abitanti del Bronx non furono in grado di recepire la sacrosanta decisione di sancire l’out quando ARod provò di fare il furbo con Bronson Arroyo, non mi piacciono visti da casa ed ancora meno mi piacquero visti dal vivo, sono snob, pensano che solo per il fatto di chiamarsi Yankees meritino di più dei comuni mortali e noto anche che sono lenti nell’apprendimento di un concetto che oramai dovrebbe essere chiaro : THE CURSE IS OVER !

Per oggi basta così, nei prossimi giorni comincerò a pensare agli Astros, oggi non sono in grado, mi spaventa una cosa : sento in me un certo appagamento, c’è il rischio che l’ambiente possa essere un po’ scarico dopo la battaglia campale ? Sarebbe un peccato mortale perchè da sabato ci saranno da maneggiare Verlander, Correa, Cole, Bregman, Springer e tanta altra roba. I milordini del Bronx possono continuare con le loro birre, semmai gettandole sulla moquette del salotto … se si divertono così


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La serata impossibile

Certo che aspettarsi una serata dove gli Yankees mandano un catcher sul monte a chiudere la partita non era per nulla facile, di solito queste cose capitano in quelle giornate di regular season dove non ti va bene nulla, in un playoff fa specie. Fa ancora di più specie il fatto che i Sox siano esplosi in attacco, come vi scrissi ieri era chiaro l’impatto negativo di Price, ma quello che ci stava uccidendo era un attacco stitico, i cambi di Cora hanno dato un fatturato gigantesco ed anzi viene da chiedersi se Holt in primis non sia stato dimenticato un po’ in panchina nelle prime due sfide.

Dicevamo di Holt … il baseball ha avuto decine di leggende che hanno giocato in ottobre, Brock Holt resterà col suo posticino negli annali per essere il primo a fare un cycle nella postseason, giova anche ricordare come lo acquisimmo : come pedina supplementare in una trade con Pittsburgh, i due cardini di quella trade furono Melancon e Hanrahan (due tra i tanti rilievi che hanno toppato da noi), direi che il destino a sei anni di distanza da quel momento abbia deciso in maniera molto diversa.

C’è poi il caso Eovaldi, dico caso perchè qui occorrerebbe chiamare un fine detective per capirci qualcosa, ricapitolo : abbiamo un lanciatore con una carriera mediocre, un mestierante tra i tanti, che però quando incontra la squadra simbolo del baseball impazzisce lanciando in maniera divina. Viene ovvio pensare ai 2 milioni di $ che prende Eovaldi paragonandoli ai 30 di Price, purtroppo il baseball non è algebra, se lo fosse potremmo anche districarci in queste diatribe, a New York potrebbero confrontare i due soldi che prende Judge coi 21 milioni che prende un ex-giocatore come Ellsbury, in questo mondo di casi simili ce ne sono a bizzeffe, per ciò che riguarda i nostri problemi leggo che Price per il momento dovrebbe restare nel bullpen, l’anno scorso fu utile, anche se è vero che lo fu in condizioni dove non c’era tanta pressione su di lui, se poi uno di voi mi dice che per il suo corposo salario è lecito attendersi di più non posso che essere d’accordo … ma la questione non si sposta d’un centimetro.

Alcune piccole note in chiusura : 1) ovviamente indecifrabile gara-4, non spreco nemmeno un byte in un pronostico impossibile da fare; 2) la serie che si allunga ha un vincitore dichiarato ovvero gli Houston Astros comodamente sbarazzatisi degli Indians, Houston è tanta roba, forse meglio anche dell’anno scorso. 3) In un bullpen fortissimo e pieno di potenziali closer (Betances, Britton, etc.) Boone continua ad uscirsene con Lance Lynn quando c’è da mettere uno stop ad una partita che deraglia. Faccio fatica a capirlo. 4) Meravigliosa la faccia di Holt nell’intervista post-partita in campo. Sembrava dire : “cosa ci faccio io qui ?” Non molto abituato alle luci della ribalta.

E’ tutto … alla prossima

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Ora è in salita

Per il post gara-2 direi che è il caso di abolire i pallini visto che non mi pare che abbiano portato tantissima fortuna, scherzi a parte anche in questa seconda sfida c’è tanto da dire e da discutere.

Ovviamente stamattina ovunque si parla dell’ennesima partita da coniglio bagnato disputata da Price al playoff; non so davvero cosa dire, nel senso che a questo punto l’unico dilemma che possiamo avere è se il problema sia di testa oppure sia semplicemente un lanciatore che in tanti hanno sopravvalutato, io sono dell’idea che l’aspetto psicologico sia fondamentale, ovviamente non ho avuto l’opportunità di conoscere un pitcher MLB, durante i miei dieci anni da radiocronista della Fortitudo a Bologna ho avuto però il privilegio di conoscere alcuni tra i più forti pitcher dello Stivale ed i loro coach, credetemi … sono gente strana, vi faccio un esempio : un lanciatore fantastico, forse il mio preferito, tutte le volte però che vedeva lo Jannella di Grosseto era un calvario, c’era un motivo ? OK … il Grosseto in quegli anni era molto forte, ma lo erano anche Rimini, Nettuno, etc. Io sono convintissimo fosse un blocco mentale e credo che sia ormai la stessa cosa che accade alla psiche di Price. Problema enorme questo visto che dobbiamo tenercelo altri 4 anni : un braccio lo puoi curare, la testa è quasi impossibile. Anzi, se devo essere sincero avrei provato di lasciarlo sul monte, perchè tentasse di uscire coi suoi mezzi dalla buca dove era finito; ora temo che avesse anche l’opportunità di lanciare un altro match (tutto da dimostrare) c’è davvero da temere sulle sue condizioni psicologiche.

Il motivo però di discussione di gara-2 non è solo Price, c’è anche un attacco che sonnecchia. Anche qui direi che la sorpresa è relativa, nel senso che anche in questo aspetto del gioco non è che settembre sia stato un mese così scintillante, alcuni correttivi però potremmo tentarli, francamente son rimasto un po’ sorpreso dal fatto che Brock Holt non abbia ancora visto il campo, francamente uno tra Kinsler e Nunez può prendersi un po’ di riposo, Holt ultimamente era uno dei pochi che era sembrato caldo, non certo i due che vi ho messo sopra. Poi ragazzi … diciamoci anche che vincere una partita dove il duo Betts e Benintendi fa cilecca è per noi praticamente impossibile, nel senso che poi il lanciatore si trova Martinez a basi vuote e può giocarsi il nostro slugger con molta più discrezione. Normale invece il sacrificio di Leon nel tentativo di rimonta al 7°, al vecchio Sandy vogliamo bene e deve ritornare come titolare in gara-3, però visto che abbiamo tre catcher Leon deve essere sostituito se l’inning può essere importante in attacco, anche se però la mia scelta sarebbe stato anche qui Holt non certo Devers.

Ed ora la serie come prosegue ? Prosegue con gli Yanks che hanno un certo vantaggio : sembrano più in palla, avranno il Bronx dalla loro e, cosa più importante, il duo Severino / Sabathia ha un peso specifico migliore di Porcello / Eovaldi, tra parentesi direi che il settimo inning di ieri sera ha anche sancito definitivamente il ruolo defilato di E-Rod, dobbiamo anche ricordare la censura pubblica fatta da Cora nei suoi confronti in una delle ultime partite di regular season, unico caso in tutto il 2018, che il ragazzo non sia un genio mi sembra ormai conclamato, peccato perchè mettere in piedi una rotation negli anni a venire non sarà facile e E-Rod deve essere una delle basi. Ma di ciò avremo tutto l’inverno per parlarne, ora stringere le ch… e proviamo di tornare al Fenway per gara-5, chiedere di più adesso non mi pare realistico, perchè nell’ultimo triennio i Sox di ottobre non sembrino quelli di agosto è una domanda alla quale non ho francamente risposta.

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I pallini di gara-1

Un po’ di concetti sparati di corsa dopo una gara-1 che offerto un incredibile compendio di emozioni. E’ bello ritrovare la bacheca messaggi in tutto il suo delirio, siamo un branco di pazzi ed è bello esserne consapevoli

  • Sale sembrava quasi il vero Sale, dico quasi perchè ha avuto parecchi “conti pieni”, parecchi turni dove sono occorsi molti lanci, cosa per lui abbastanza inusuale essendo anche un pitcher molto “risparmioso”, questo è un concetto importante perchè un Sale capace di chiudere il sesto o addirittura capace di fare qualcosa al settimo ci evitava molti patemi. Almeno la velocità però sembra quella giusta, fastball a 95 mph anche con 80-90 lanci sul groppone. Con quel bullpen i nostri destini saranno decisi dai partenti che devono essere ottimi.
  • Io non avevo mai visto una squadra di baseball vincere una partita coi propri lanciatori che lanciano così tante pallina in terra ben prima di raggiungere il piatto di casa base. Giustamente stamattina in tanti glorificano Sandy Leon, il quale ha dimostrato l’importanza difensiva del catcher che può andare ben al di là dei colti rubando o del framing dietro il piatto, stanotte il vecchio Sandy sembrava un portiere di hockey più che un catcher
  • I playoffs sono uno sport diverso rispetto alla regular season e l’entrata di Porcello all’ottavo lo dimostra, dico subito che ero poco convinto dalla mossa essendo Porcello un pitcher che in passato aveva avuto discreti problemi al primo inning, ma giustamente come m’ha risposto qualcuno nella bacheca l’alternativa era Kelly che è stato portato nel roster ma che oramai gode di una fiducia simile a quella di cui godeva Charlie Brown. Motivo ulteriore dell’ingresso di Porcello è la nuova ricaduta di Wright sotto risonanza magnetica al solito ginocchio. Peccato … da quel famoso turno da pinch runner è stato un calvario continuo.
  • Si poteva fare qualcosa di più in attacco ? Se devo essere sincero vi direi che specie Lynn mi sarei aspettato di toccarlo un po’, buono comunque il raccolto di 5 punti, siamo ai playoff ragazzi, mica giochiamo contro la squadra dell’oratorio.
  • L’importanza del fattore campo. Ovvio che è solo una sensazione e non ho modo di confutare quello che sto dicendo, ma se la partita si fosse giocata nel Bronx il risultato sarebbe stato lo stesso ? Io non lo credo assolutamente, l’essere arrivati allo spot n.1 qualcosa conta.

Per il momento la stanchezza non mi consente di dire altro, 1-0 e speriamo che Price faccia il miracolo, da partente ai playoff è 0-8, la tanto vituperata legge di grande numeri servirà a qualcosa ?

 

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Era scritto

Parliamoci chiaro : io come macumbeiro non valgo nulla, il mio rito voodoo è iniziato alle 2 di notte ed è finito pressappoco alle 2,15, dopo il picchione di Judge ho buttato nel cestino dell’immondizia le bambole e gli spilloni ed ho spostato la mia attenzione a venerdì sera al Fenway. Era scritto almeno dal mese di maggio, quando si era visto che Red Sox e Yankees era molto forti, che una avrebbe visto il divisionale con un punteggio enorme e l’altra sarebbe stata la wild card n°1 con un punteggio quasi altrettanto enorme, era scritto che ad una quindicina di anni dai duelli rusticani del 2003/2004 Red Sox e Yankees si sarebbero reincontrate sul palcoscenico migliore.

E’ una sfida stellare che capita troppo presto, diciamocelo francamente : sono le due squadre più forti dell’anno, le regole MLB fanno cadere questa sfida in un ipotetico quarto di finale, verrebbe quasi da dire che quest’anno era meglio finire allo spot n.2 con annessa sfida agli Indians, squadra che è ai playoffs in virtù di una division facilissima e che forse in termini di valore avrebbe meritato di essere in vacanza con Tampa al suo posto nella postseason.

Invece sarà la quarta sfida in postseason tra “noi” e “loro”, dopo una stagione da 108 vittorie abbiamo tantissimo da perdere, una squadra che per alcuni mesi è stata praticamente ingiocabile mette tutto in gioco in una settimana, è crudele dirlo ma qualora le cose non dovessero andare come ci aspettiamo le 108 W saranno dimenticate in pochi giorni e purtroppo in tanti abbiamo l’impressione che la squadra arrivi al duello in condizioni di forma non eccelse, sembra quasi una maledizione ma è ciò che c’è successo sia nel 2016 che nel 2017, una squadra che da un colpo di gas per vincere la division ma che poi va in riserva negli ultimi giorni di settembre e si trova un po’ sgonfia in ottobre, speriamo di sbagliarci.

Quando una squadra gioca il playoff io guardo soprattutto al monte di lancio, credo sempre sia più facile vincere subendo un punto in meno che facendone uno in più, poi semmai ci sono partite come nelle scorse World Series che finiscono 13 a 12, ma sono casi rari. Quindi il peso maggiore è sulle spalle del monte di lancio, che alla difficoltà dello scontro deve aggiungere quella gigantesca scimmia sulla spalla che grava sui nostri partenti, non manca servizio in TV dove non si dica che i nostri partenti non hanno certo un bilancio vincente in ottobre (eufemismo) e dove non si parli della scarsa affidabilità del bullpen.

Il trio Sale, Price, Porcello ha l’occasione della vita per passare all’eccellenza o per rischiare di essere ricordati come “quelli che al playoff non vincono mai”, la rotazione sarà quella attesa, nell’ordine che v’ho scritto sopra e sembra proprio che Eovaldi sia destinato a gara-4. Non so cosa dire, col Sale di giugno/luglio partiremmo 1-0 e si può anche evitare di stampare i biglietti, da agosto in poi ha lanciato 15 inning e nemmeno tanto bene, mi fa specie che Cora ribadisca ogni giorno che il giocatore è al 100%, l’impressione ricavata dalle ultime uscite racconta una storia diversa. Price è il caso più “clinico”, nel senso che l’aspetto psicologico è enormemente preponderante su quello tecnico, lui non ha una scimmia gigantesca sulla spalla, ha un bestione delle dimensioni di King Kong, le sue cifre in postseason le conosciamo,  non credo serva dire altro, Porcello è Porcello nel senso che è talmente bipolare che può darci una gemma o una ciofeca indifferentemente, sulla gara-4 ho già detto ciò che penso, specie se si andasse sotto 1-2 voi dareste gara-4 a Eovaldi ? Sul bullpen ne parliamo da marzo e forse siamo abbastanza stanchi, io rimango dell’idea che i Sox siano come un uomo vestito con un capo di alta sartoria, pantaloni fantastici … ed un paio di scarpe dozzinali. Vedremo, semmai tutto verrà deciso da altri aspetti del gioco, non dal bullpen, la storia dei playoff negli ultimi anni invece ci racconta di quanto contino i rilievi, peccato che questo concetto non sia stato espresso nei canali televisivi mostrati a casa  Dombrowski.

Non ho parlato dei giocatori in pinstripes, Happ e Tanaka si divideranno gara-1 e 2, dovrebbero andare con Sabathia in gara-3, a meno che non ripresentino un Severino sebbene con riposo accorciato, il bullpen è più solido del nostro, le cifre di settembre sono illuminanti, ma anche i titoli annui raccontano tanto sotto quest’aspetto, anche qui lo spartiacque è ferragosto o giù di lì, fino a quel momento avevamo retto bene il colpo da quel momento in poi le cose sono peggiorate e non è solo il fatto che si siano testati molti lanciatori.

Fine dei discorsi ragazzi ed inizio della battaglia, ad inizio anno ricordo che si parlava di ritorno della rivalry, è possibile pensare che quest’anno sia solo l’inizio di un ciclo pluriennale, entrambe le franchigie hanno un “core” giovane di giocatori che potranno diventare i degni successori dei Pedro, Manny, Jeter e Rivera. Ci son state tre sfide playoffs nello spazio di sei anni, poi una lunga attesa, ora la battaglia ricomincia ed è più bella che mai, più dura che mai. Le generazioni di giocatori passano, la sfida rimane, da domani sera soffriremo, ma è bello esserci. Siamo pronti : FORZA SOX !

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Tra una settimana …

Manca una settimana all’inizio dei nostri playoffs, prepariamoci a nottate terrificanti, mi immagino che i nostri vadano sempre in prime-time, purtroppo il loro prime time corrisponde alla nostra notte fonda … ma ormai ci siamo abituati. Dicevamo che si comincia e se devo dirla tutta mi sarebbe piaciuto arrivarci con una squadra un po’ più in palla, non siamo quelli di luglio e della prima parte di agosto, lì i nostri erano veramente ingiocabili, adesso onestamente non ho quell’impressione, se poi questo sia solo la tipica paura del playoff o il retrogusto amaro per esempio dell’ultima partita dove sono andati mali quelli che devono reggere la barca (Sale, Barnes e Kimbrel), questo non so dirvelo. La speranza è che certe prestazioni siano anche il frutto dell’aver raggiunto tutti i traguardi possibili ed immaginabili, che quando si tornerà a fare sul serio scatti un click per far salire il livello di gioco.

Ovviamente il sottoscritto (come immagino quasi tutti) sta cominciando a pensare a rotazioni, lineup ed argomenti simili. Ok … in un mondo ideale, con Sale in forma, nemmeno si stava a discutere del n°1 … già … ma questo Sale ? Io, se devo dirla tutta, mi giocherei i lanciatori a secondo del ns. avversario. Caso A (Yankees) Sale in gara-1 e speriamo, Price in gara-2 che contro gli Yankees quest’anno ha fatto pena in casa ma addirittura peggio nel Bronx, quindi preferirei averlo in casa, gara-3 a Porcello che è matto come un cavallo ma di sicuro non si impressiona nel Bronx, se perde lo fa perchè becca legnate, non perchè se la fa nelle braghe … e non so se possiamo dire la stessa cosa di Price. C’è poi il passaggio di E-Rod nel bullpen, cosa che ho capito ed apprezzato poco, quindi Eovaldi in gara-4 ? Mah … mah … ed ancora mah … OK che contro gli Yankees ha fatto più che bene, ma la gara-4 è sempre un macello, sia che tu stia sotto o che tu sia davanti. Ripeto … Nathan Eovaldi ?

Caso B (Oakland). Qui farei cose diverse che vi spiego. Price in gara-1 e Porcello in gara-2 con lo scopo di far lanciare Sale a Oakland, con un meteo che si presume migliore, per uno malandato può essere importante, poi il campo di Oakland con i suoi foul giganteschi offre qualche out in più al lanciatore e semmai questo potrebbe essere un aiuto per accorciargli un po’ il conto dei lanci. Chiaro che in questo modo ci giochiamo la possibilità di averlo nell’ipotetica gara-5, pensare ad una gara-5 con Price (con suo terrificante curriculum playoffs) non è il massimo, ma non stiamo nemmeno parlando del Sale che abbiamo visto fino ad agosto, al quale probabilmente avremmo potuto chiedere di lanciare anche con un riposo accorciato.

Sul bullpen poi non so davvero cosa pensare. L’unica cosa che sappiamo è che Thornburg ha finito di lanciare per quest’anno (e se non avesse mai cominciato era lo stesso), poi se devo dirla tutta non credo che ci sia un bipede sul pianeta Terra che faccia lanciare Pomeranz che tutti pensiamo sia ai titoli di coda della sua carriera bostoniana, per il resto, fermi alcuni spot imprescindibili come Kimbrel, Barnes, forse Wright, tutto il resto è in divenire, Brasier s’è guadagnato rispetto ma è un signor Nessuno piovuto non si sa da dove, ve lo immaginate al 7° inning in una partita stretta ? Workman non mi dispiace e siamo a cinque, prendiamo Poyner ? Forse sì, Kelly mi terrorizza. Comunque spero sia chiaro che stiamo parlando di un bullpen messo in piedi con lo scotch, Poyner e Brasier apparsi dal nulla, un knuckleballer che in teoria dovrebbe essere l’antitesi del rilievo, insomma … ci sarà davvero da stringere le chiappe, d’altra parte i giocatori presi per rinforzarci in quel ruolo e acquisiti con contropartite molto onerose sono Carson Smith e Thornburg, ogni commento mi pare superfluo.

In campo c’è ovviamente meno da decidere, i punti di domanda son sempre i 3 catcher e l’infield, personalmente sono per portare i 3 catcher con Swihart che può darmi anche una mano altrove, il dubbio su chi sia titolare in terza è palese, Devers sta finendo l’annata molto forte, Holt però è carico come una molla, quasi quasi li faccio giocare entrambi con Kinsler un po’ a sedere, fermo restando poi il discorso riguardante il ginocchio di Nunez che sacrificherei se non fosse guarito, Phillips ovviamente resta in tribuna. In prima base direi un 50/50 tra Moreland (apparso in calando) e Pearce. Incisi sul marmo chiaramente l’outfield ed il DH.

Ultimo weekend quindi … e speriamo vivamente che sia l’ultima volta che vediamo gli Yanks, per me ci sono precise ragioni tecniche che ci farebbero preferire un viaggio in California piuttosto che nella Grande Mela. Ma se tornasse quel click di luglio/agosto potremmo affrontare chiunque a petto in fuori, perfino i mostri di Space Jam, venerdì prossimo si comincia, ad avere tutte le risposte manca poco, veramente poco.

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Three in a row

Tre titoli divisionali in striscia i Sox non li avevano mai vinti, non sarà una cosa da farci ubriacare ma comunque è un traguardo importante e farlo in una division dove ci sono anche “loro” aumenta il valore dell’impresa, il valore di una vittoria è dato dal valore di chi hai sconfitto; peccato solo che esistano i playoffs verrebbe da dire.

I meriti sono di tanti, di sicuro l’approccio di Cora al mondo dei Sox è stato fantastico, impossibile chiedere di più, ha tenuto la barra dritta anche quando in tanti gli dicevano di virare, vi faccio un piccolo esempio di cosa intendo : si sprecavano consigli di panchinare JBJ, semmai di metterlo come trade chip in uno scambio, lui continuava a credere nel ragazzo, urlandolo ai quattro venti. Quando hai autorevolezza e non autoritarismo la gente ti ascolta, i giornali ti ascoltano ed anche i giocatori ti seguono; JBJ probabilemente, sentendo che c’era chi lo difendeva a spada tratta, non si è lasciato andare come era capitato altre volte in passato, quando finito in una buca non era in grado di uscirne, è rimasto sul pezzo ha ricominciato a battere abbastanza e visto che è l’esterno centro più eccitante del pianeta Terra ci siamo ritrovati un giocatore stellare.

Ciclico come le fasi lunari ho visto che nella bacheca è ricomparso il discorso Betts, il buon Mauro ci ha propinato un incubo peggiore dell’invasione degli alieni ovvero Mookie che passa dal barbiere e si veste con le pinstripes; sarebbe ben peggio che il caso Damon o quello Ellsbury, lì si trattava di giocatori che andavano verso il crepuscolo della carriera, Betts andrebbe via nel momento del suo “prime” anche se è difficile immaginare un “prime” più “prime” di quello che abbiamo visto in questo fantasmagorico 2018. Speriamo che il prossimo inverno arrivi il momento della firma, sarebbe dura immaginarsi un futuro senza Betts, ripeto ciò che dissi in passato, va rifirmato anche a costo di dover sacrificare qualcosa sul payroll dei lanciatori.

Dopo lo champagne, i buffi occhialoni da sciatore ed il party negli spogliatoi del Bronx cosa ci aspetta ? Intanto stanotte ci vediamo la terza partita di Sale dopo l’infortunio, io continuo a credere che senza un Sale in piena forza i playoffs potrebbero essere molto in salita, partita importante quindi, continueranno le rotazioni più ampie, piuttosto c’è da segnalare un malanno al ginocchio per Nunez, esattamente come l’anno scorso al momento topico del campionato il suo ginocchio cigola, per il resto saranno partite più simili allo spring training che ad una pennant race, ma il nostro pennant noi ce lo siamo già portati a casa, festeggiando nel Bronx davanti ai loro milordini, davanti ad un Boone che è rimasto a guardare i nostri che saltellavano sul monte, aveva una faccia che mostrava cosa significa “essere dall’altra parte”. Io che comincio ad essere anziano sono tra quelli che spera di vedere Oakland in ottobre, una serie coi pigiamini farei fatica a reggere, ci credo poco comunque … molto poco.

 

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Uno scopo ci sarebbe

Dicevamo che la cavalcata di questa regular season quasi trionfale ci aveva un po’ tolto le motivazioni che una pennant race stretta può offrire. Inseguire i vari record è una cosa che ci intriga il giusto, su cosa puntare i nostri sguardi nell’attesa che comincino i balli di ottobre ? Neanche io avrei saputo cosa dirvi. OK … i test di Cora possono anche essere interessanti, ma non nascondiamoci che sapere se giocherà Brasier o Workman eccita poco. Invece da sabato sera ho trovato un nuovo scopo al finale della nostra regular season : conquistare il titolo divisionale ed inscenare la festa rituale a casa del nemico, nel malefico castello di Dracula situato sulla 161ma strada nel Bronx.

Vi racconto brevemente la scena : sabato sera la nostra partita e quella degli Yanks in contemporanea, come spesso accade mi guardo la diretta con lo schermo diviso, ovviamente guardo la nostra e durante gli spot passo a quella dei nostri rumorosi vicini di casa. Durante uno di questi cambi, mentre il canale “loro” mostrava la classifica, sento un commento della storica voce degli Yankees Michael Kay che diceva più o meno così : “c’è la possibilità che i Sox raggiungano il titolo qui da noi, gli Yankees faranno tutto per non farli festeggiare nella nostra casa.” Ma la cosa che non posso rendere in un testo è il tono con cui lo diceva, con lui c’erano ex giocatori come Fletcher e O’Neill, ebbene si parlava della cosa come di un affronto, quindi per noi quale goduria maggiore che piantare il nostro stendardo a casa loro ? Ve la ricordate la baldoria del 2004 dopo la storica rimonta ? Ecco cosa cercare … vincerne una nel Bronx che, dopo i risultati nel weekend, significherebbe certezza del titolo divisionale.

Non sappiamo però in quali condizioni ci presenteremo, quante sperimentazioni verranno fatte da Cora : di sicuro il nostro manager farà ciò che sembra meglio per raggiungere lo scopo finale, che non è darmi la gioia effimera di una vittoria in questo fine settembre. Si cercherà di vincere, ma comunque non si caricheranno i lanciatori più del necessario e potrà anche capitare che una sera Martinez e Bogaerts stiamo a sedere come fatto ieri sera contro un satanasso come DeGrom. Mi hanno fatto molto ridere certi appelli che sono arrivati a rispettare “l’integrità del gioco”, a non giocare in pantofole queste partite, ditemi voi se questa squadra, anche quando presenta qualche riserva in campo, stia giocando in pantofole. Poi se voglio fare il cattivo non mi ricordo che questi esteti del gioco abbiano profferito verbo quando nel 2011 i nostri non si qualificarono per il playoff, certo per grosse colpe nostre ma anche perchè qualcuno prese l’integrità del gioco e la buttò nel cestino della carta straccia, facendo giocare chiunque nella partita decisiva dei nostri avversari per quella qualificazione playoff,

Dicevamo delle audizioni per cercare il posto nel roster da 25, ricordo comunque che se il playoff non si limitasse ad un turno potremmo poi fare cambiamenti in un secondo tempo. Di sicuro so chi non vorrei : uno è Kelly, che da un mese (forse più) offre un rendimento altamente negativo, l’altro è Thornburg che il rendimento negativo lo offre dal momento che è tornato dopo la sua assenza infinita per infortunio. Luci accese su un paio di posizioni nel diamante : terza base e catcher. Sinceramente : Devers è giovane, avrà ancora tante possibilità, non mi sembra ancora pronto per l’intensità che verrà richiesta, Holt ? Nunez ? Sul catcher son davvero in crisi, vedo che Swihart ha saputo conquistare credito anche presso la nostra bacheca, resto però sempre dubbioso sull’opportunità di portare tre catcher, preferirei un infielder in più visto che da quelle parti non abbiamo gerarchie così rigide, poi è vero che c’è Leon che da tempo batte meno di un pitcher, però di rinunciare alla sua difesa sembra non essercene voglia, anche se poi lo dobbiamo sostituire con un pinch-hitter come capitato in questo weekend.

Questo è tutto, amici … siamo pronti per un party “on enemy soil” ?

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Non è mica banale

Ho fatto una botta di conti : ai playoff ci vanno 10 squadre su 30; se lo fai per tre anni di fila, se la matematica non mi lascia a piedi, c’è una possibilità su 27, circa il 3,7%. Forse troppi numeri, ma alla fine il succo del discorso è che fare i playoff per tre anni in striscia non mi pare una cosa così banale, non è per nulla facile.

Mi si può dire che con gli investimenti fatti questo traguardo sia il minimo, detto oggi la cosa può essere vera, se torniamo però ai pronostici di inizio stagione le cose vanno inquadrate con una chiave di lettura differente, i nostri erano valutati al di sotto degli Yankees, semmai detentori di un posticino alle Wild Card, buon per noi che la stagione abbia raccontato una storia differente, ieri è arrivata la certezza matematica del posto playoff, tra pochi giorni arriverà il titolo divisionale (alla faccia della scaramanzia) e poi saremo pronti per ottobre, con la speranza che stavolta non sia una toccata e fuga.

Ho notato che nella bacheca va per la maggiore il dibattito sul tema “ed ora cosa fare ? ” Continuare a giocare duro o stare un po’ in panciolle ? Io mi aggrego a chi ha scritto che perdere non aiuta a vincere, ovviamente se c’è un giocatore che necessita di un turno di riposo, questo va dato, specialmente per i lanciatori, sui quali si possono usare tutte le cautele del caso. Detto ciò però … quelli che andranno in campo sono sicuro che ci andranno per accumulare altre W, vincere è contagioso, diventa quasi un’assuefazione, poi spero che chi era qui negli ultimi due anni ricordi bene che in entrambe le occasioni si è arrivati ai playoff giocando un’ultima settimana a livelli molto bassi e la cosa non portò decisamente fortuna.

La notizia più importante degli ultimi giorni è il ritorno del duo Price / Sale, dopo una breve assenza del primo ed una più lunga del secondo. Se per Price c’è la conferma che ricevere delle pallate sul polso non gli fa molto male, è recidivo in materia, c’era soprattutto da vedere lo status di Sale : un solo inning, abbastanza laborioso e un altro po’ di lanci nel bullpen, non male l’impressione generale, c’è però da dire che curiosamente il giorno importante per Sale non era ieri quando è salito sul monte, il giorno che conta è oggi o al massimo domani, sapremo se la spalla ha assorbito bene lo sforzo ed allora semmai la prossima volta i lanci saranno 50 o 60, se invece sentirà dolore allora possiamo cominciare a sacramentare in tutte le lingue del mondo.

Quindi speriamo che i nostri continuino bene questo “riscaldamento competitivo” da qui ad ottobre, ormai il quadro delle magnifiche cinque dell’American League è settato, oltre ai nostri ci sono i pigiamini che devono lottare per conquistare il diritto del campo nella Wild Card, gli Indians che hanno vinto una division talmente debole nella quale anche una squadra italiana avrebbe fatto la sua figura, Houston che sebbene non sia ancora sicurissima del titolo divisionale a me fa una gran paura e gli Oakland Athletics che sono a mio parere la vera sorpresa, addirittura con la speranza di titolo divisionale o di superare gli Yanks per il fattore campo nello spareggio, insomma … dalle parti di Moneyball City c’è ancora Billy Beane che con pochi dollari è capace di fare belle squadre. A me piace molto la storia “what if”, non è un mistero che quando John Henry comprò i Sox fece la prima telefonata a Beane offrendogli il posto che poi andò ad Epstein, Beane rifiutò … ma se invece avesse accettato ?

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