Miseria e nobiltà

Se c’era un modo per farci capire cos’erano i Sox e cosa sono diventati direi che la giornata di ieri è l’esempio perfetto. Da un lato avevamo il Mito, la Leggenda di David Ortiz, con un numero sproporzionato di membri della Nation che si son fatti il viaggio fino a Cooperstown semplicemente per rendergli omaggio, per dirgli grazie, per aver trascinato questa franchigia con la mazza, ma soprattutto con l’esempio.

Mentre il nostro Lider Maximo arringava la folla, un numero più o meno simile di membri della Nation assisteva all’ennesimo recital di una versione pallida, sbiadita dei Sox; un gruppo di giocatori di Triplo A, con l’aggiunta dell’unico giocatore “vero” a nome Xander Bogaerts metteva in scena un ennesimo spettacolo all’insegna della povertà di talento, col risultato di rendere ancora più grigio un campionato che sembra aver virato definitivamente verso sud.

Lo so … la squadra, già debole, che affronta questa fase della stagione è ulteriormente indebolita dagli infortuni; ma se riempi il roster di giocatori da triplo A (Dalbec, Cordero) in aggiunta ad un gruppo di “prospetti” che non sembrano destinato a diventare mai dei giocatori “veri”, il risultato è quello che abbiamo visto in questo tristissimo weekend al Fenway, weekend che potrebbe aver sigillato, una volta per tutte, il nostro futuro.

Già … la possibilità che dopo questo weekend cominci la stagione dei saldi, coi Sox che vendono tutto ciò che possono, è una possibilità più che reale. Alla fine s’avvererebbe il sogno dei nostri vertici, cedendo tutti i Sox legati alla precedente gestione, per iniziare finalmente la versione francescana di questa gloriosa franchigia, quella dei roster costruiti al minimo di payroll possibile, tanto la gente al Fenway c’andrà lo stesso. Premesso che ho i miei dubbi, come già espresso altrove, che gli abbonamenti (a NESN ed al Fenway) fiocchino con questa politica, c’è chi dice che tutto ciò sia propedeutico ad un cambio di proprietà. A questo punto lo spero ardentemente.

Questa versione dei Sox, che dei contributori di Over The Monster chiamano Bloom-ball, non mi eccita, non mi lascia nulla; chi, come il sottoscritto, ha vissuto l’epopea di Ortiz e Pedro Martinez, non può entusiasmarsi per Downs e Cordero. Davvero non può. La prossima volta che scriverò avremo le idee più sicure, circa il nostro futuro immediato ed a medio termine, un futuro che mi entusiasma più o meno come una seduta dal dentista.

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I tigrotti di Mompracem

Assistendo a queste prime tre partite contro i pigiamini ho avuto una visione che proveniva direttamente dalla mia infanzia : Sandokan con Yanez de Gomera assieme a tutti i tigrotti che combattevano contro lo stra-potente Impero Britannico. I veloci prahos malesi contro le cannoniere di Sua Maestà Britannica. Come spesso succede la preponderanza negli armamenti conta, ma qualche volta i ribelli la spuntano, semmai puntando sulla scaltrezza e sulla velocità.

Se affronti questi Yankees con una rotation che dice Winchowski, Seabold e Crawford salvare la sweep è già un risultato, avere giocato due partite alla pari per me è tanta roba, segno che comunque questa squadra ha uno spessore emotivo e morale molto alto, merito sempre di quello che comanda nel dugout ovvero Sandokan Cora. Penso che si sia visto anche che Devers non ha paura di nessun bipede sul monte di lancio, Cole è il miglior pitcher che oggi calchi i campi (le avete sentite le cifre dell’ultimo quinquennio ?), Devers non ha paura nemmeno di lui. Io aspetto sempre l’estensione del contratto, spero di non aspettare in eterno come successo con Lester e Betts per esempio.

C’è stato però anche qualcosa che mi ha fatto sacramentare : vedere Cordero che fa cadere un pop in diamante o Arroyo che si perde la pallina su un fly esterno è un qualcosa che mi crea acidità di stomaco, la colpa non è assolutamente dei due ragazzi, è di chi ha creato un team carente in certi ruoli, con una dose di faciloneria non comune, così siamo stati costretti a buttarci in queste acrobazie di lineup che fanno la fortuna dei nostri avversari. Chissà … spero prima o poi di tornare a vedere dei Sox che rispettano le regole del Gioco, anche se ho il dubbio che arriverò prima all’età pensionabile.

Stasera chiudiamo la serie coi pigiami, finalmente la giochiamo mettendo uno “starter” vero (Pivetta) anche se affronterà Taillon che nelle ultime è sembrato un pelo in calando dopo un inizio eccellente, per poi andare alla prossima settimana sfidando … Rays e Yankees, alla faccia della novità. Tutto tace intanto sul fronte mercato, c’è chi si muove, ad esempio Tampa s’è preso l’utility Bethancourt da Oakland; i nostri invece, che sono in una grossa crisi da infortuni sono fermi come un semaforo; sapete cosa vi dico ? Che prendere iniziative non sembra una caratteristica di questa gestione, non facendo nulla non si fanno errori. E’ un comportamento un po’ pavido ? Eh … abbastanza

P.S. – Volevo ringraziare per le attestazioni di stima nei miei riguardi dopo il mio proposito di chiudere il blog a fine anno. Siete molto gentili … ma non è quello che serve. Serve uno che dica : “lo faccio io il blog l’anno prossimo”. Credetemi : non serve mica un dottorato ad Harvard. Serve solo un po’ di verve 

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Salagadula magicabula bibbidì boddidì boo

Ciao amici ! Torno a scrivere dopo un po’, ritardo dovuto a un piccolo intervento chirurgico subito (nulla di che … day hospital), poi c’è stato un problema alla linea internet e poi, per essere molto onesti. un problemino ad una certa vena creativa del sottoscritto che s’è fortemente inaridita (di ‘sta cosa ne riparleremo), sempre ammesso che la vena creativa ci sia stata in passato.

Austin Davis, Kutter Crawford & John Schreiber. Fino a poco tempo fa avremmo pensato che i tre potessero essere i soci d’uno studio legale, oppure un terzetto che furoreggia in quelle sale dove si ascolta musica country col pubblico tutto in stivaloni e stetson. Invece, da ieri, sappiamo che sono i tre che hanno messo insieme la partita più goduriosa (contro chi ???) che ricordi da anni. Tre carneadi, con carriere modestissime da mestieranti, che ieri non hanno fatto scheggiare la biglia da Arozarena, Franco & Co.

A mio parere, mi sbaglierò … ma non credo, il merito è che nel dugout abbiamo un mago, uno capace di far fare latte anche alle galline. Se avessimo affidato la figlia dii Fantozzi ad Alex Cora lui l’avrebbe trasformata in Miriam Leone e probabilmente se lavorasse alla Ferrari a quest’ora Leclerc sarebbe già Campione del Mondo e Binotto lavorerebbe da un distributore di benzina. Grazie ai miei potenti agganci posso  pubblicare qui sotto la sua foto più recente.

Però non vi nascondo che vorrei vedere anche qualcos’altro. Il calendario ci ha messo in questa prima metà di luglio una sequenza di partite che abbiamo tutti ben presente, purtroppo questa serie di partite s’accompagna a molti infortuni di lanciatori. E’ troppo chiedere un rinforzino ? Vorrei vedere un Cora non costretto a delle acrobazie continue, vorrei vedere una franchigia partecipe di ciò che accade in campo e non assente. Invece l’unica cosa che i Sox sanno fare è chiedere ai mestieranti di elevarsi ai vertici, è vero che abbiamo il manager giusto, ma non si potrà andare avanti in eterno a questo modo.

Chiudo con l’inciso dell’inizio : la vena creativa è evaporata. Questo blog ha bisogno d’una cosa : d’un nuovo blogger. C’avevo già un po’ provato mesi fa avendo individuato la persona che mi sembrava più adatta, ma senza successo. Ci fosse qualcuno che ha voglia di ereditare questo blog mi farebbe solo contento. Viceversa non credo che ci sarebbe una stagione 2023. Veramente … la sorgente s’è seccata, continuare così per vivacchiare non avrebbe molto senso. Quindi … blogger nascosti !!! fatevi avanti !!!

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Dopo aver vinto la serie B … ora si va in serie A

Ciao Nation ! Anzitutto volevo ringraziare tutti quelli che m’hanno mandato gli auguri per il mio giretto sull’ottovolante chiamato Covid, il giro è finito e son tornato più o meno al massimo regime. Ma andiamo alle cose dei nostri Sox perchè, come diceva Flavio Oreglio a Zelig, il momento è catartico

Bello essere tornati nella corsa playoffs, eh ? Addirittura siamo attaccati ai Jays e davanti ai Raggetti per i quali è lecito corrispondere lo stesso amore che nutro per il Covid. Aggiungiamo che siamo pari praticamente alla coppia Minny e Cleveland ed il resto dell’American League West e Central ci legge la targa. Tutto molto bello, se non fosse che per fare questa bella rimonta abbiamo assommato vittorie su vittorie … contro una splendida compilation di squadre di bassa classifica e prima o poi le squadre di “serie B” finiscono, quel prima è arrivato ed è stasera a Cleveland.

Avete visto la sequenza di match che c’aspetta ? a Cleveland, a Toronto, a Chicago sponda Cubs (l’unica agevole), poi un tourbillon andata/ritorno con Yanks e Rays, di nuovo Toronto e Cleveland, per arrivare tra fine luglio ed il principio di agosto a sfidare Milwaukee e Houston. Non male. I nostri sono pronti per digerire questo menù parecchio indigesto ?

Io dico di sì … e vi do la motivazione. E’ vero che il calendario recente era morbido, ma è anche altrettanto vero che le partite di aprile non è che avessero un coefficiente di difficoltà molto differente, se in questo giugno s’è vinto partite che ad aprile si perdevano significa che ora i nostri “fanno baseball” e non anti-baseball. Il monte continua a reggere e tra breve dovremmo rifare la conoscenza di Chris Sale, che se anche tornasse al 60% sarebbe un rinforzo coi fiocchi ed in attacco non sembriamo più quella strana squadra che affrontavi tirando 4 palle in terra a Bogey, Devers e JD e ti giocavi gli altri sei in scioltezza. I tre amigos son sempre caldi ma ora non sono più dei profeti in mezzo al nulla, a noi basta che gli altri facciano “il loro”, aggiungo una menzione per Duran che non sembra più il pulcino spaventato che parve l’anno scorso, e poi a me un leadoff con le ali ai piedi piace proprio come concetto di base, un po’ come tutte le “regole storiche” del Vecchio Gioco.

Quindi stasera prima tappa del tour-de-force in quel di Cleveland. Pecco di scarsa considerazione dei nativi se dico che Guardians mi fa pena ? Son cresciuto con gli Indians ed il capo Wahoo in Ohio … ed a Nettuno, così come quando iniziai a guardare la NFL c’erano i Washington Redskins che facevano faville. Erano così lesivi questi nicknames ? Tempo fa lessi un’intervista al capo della Nazione Navajo che dichiarò di non essere offeso per nulla dal termine “redskin” e che anzi tifava come un matto per la squadra della capitale. In America sono fatti così : seguono in maniera pedissequa queste “questioni d’immagine” e poi tralasciano i temi davvero decisivi. Forse qualcuno ricorderà che anni fa arrivarono a vietare Speedy Gonzales su Cartoon Network perchè lesivo, a loro dire, dell’immagine dei messicani. Furono gli stessi messicani che, con petizioni di protesta, imposero il ritorno di Speedy, a loro vedere “el raton mas rapido de todo el Mexico” che disponeva a piacere del gatto gringo divertiva assai. Forse se ci fosse più equità da parte della polizia ed in certe corti di giustizia i nativi, i latini e le altre minoranze sarebbero ben più contente che non vedere Indians e Redskins.

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Basterà essere rispettabili ?

Sarà il fatto di essere da martedì agli arresti domiciliari, causa un certo signor Covid che, dopo due anni e mezzo, ha trovato il mio indirizzo. Fatto sta che ho avuto un bel po’ di tempo per considerare con un pelo più di profondità la stagione dei Sox, provo di fare un pezzo con un minimo più di prospettiva, vediamo cosa viene fuori

Il primo aspetto è che, dopo l’inizio tragico, i nostri hanno trovato un andamento rispettabile, la posizione di classifica ora è quella che, più o meno, era attesa ad inizio stagione; verrebbe da dire che quindi siamo in linea per portare a casa quello che era l’obbiettivo che ci veniva assegnato, ovvero un posticino alla Wild Card … e poi si vedrà. Ad oggi per essere sincere siamo mezza partita dietro Cleveland, ma insomma siamo in quel gruppo lì, non la creme-de-la-creme ma chi dovrebbe lottare.

Il problema è che il dominio della AL East prosegue indefesso, cosa significa per noi ? Significa che da qui alla fine saranno in numero maggiore le partite divisionali, dato che i pigiamini ad ora fanno un campionato per conto loro, rischia di venir fuori una tonnara tra i nostri, Jays e Tampa, levandosi partite reciprocamente si potrebbe aprire degli spazi per gli stessi Guardians o per i White Sox che a mio parere valgono ben di più della classifica che occupano.

Tema aggiuntivo : visto che siamo almeno un po’ in ballo rinforzeremo la squadra al mercato estivo ? Lo spero vivamente. Vi prego in ginocchio : un paio di rilievi decenti, ma soprattutto un closer che sia tale, ad oggi abbiamo NOVE giocatori che abbiano salvezze o “saves opportunities” , un’assurdità; riconosco che il collasso di Barnes abbia complicato un sudoku che già prima era complesso, anche per questo motivo non rinforzare il team sarebbe veramente colpevole.

Fatemi finire con un concetto generale : nel titolo parlavo di questa rispettabilità raggiunta dai Sox nel corso dell’annata che è anche quello che sembra essere il modus operandi della franchigia, una buona squadra, non eccelsa, che sta almeno due spanne sopra il fondo della classifica ma che non fa certo sogni particolarmente arditi : mi chiedo se questa politica sia sufficiente per Boston. In una città con anche Patriots e Celtics ho paura che questa politica accorta ma poco eccitante possa portare i Red Sox ad essere marginali. Non so se ci avete fatto caso, ma nonostante il grande campionato 2021 non è che il Fenway sia pienissimo, la media dice un riempimento dell’80 %, andremo verso una stagione dove rischiamo di perdere Martinez e Bogey oltre alle “one year wonders” come Wacha, Come avverranno queste sostituzioni ? Il prossimo sarà un inverno decisivo, si vedrà se i Sox sono ancora una franchigia con ambizioni o se si accontenteranno della loro rispettabilità borghese.

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Stanno ricominciando i miracoli ?

La più fruttuosa trasferta ad Ovest dai tempi della presidenza di Bill Clinton è finita con una di quelle partite che mi lasciano un dubbio … sia ben chiaro … un bel dubbio ovvero se, dopo l’avvio con la retromarcia, non sia ripartita la fabbrichetta dei miracoli, quello strano modo di fare che fa sì che dei Signori Nessuno si ergano a protagonisti oppure, molto più prosaicamente, quello strano sistema by Alex Cora che fa fare latte anche alle galline. Kutter Crawford rientra nella categoria, 8 presenze da rilievo ad inizio stagione che sono bastate a farlo maledire dall’intero New England, compreso dalla anime dei Padri Pellegrini, ieri sbattuto come starter a causa degli infortuni ha sciorinato una prestazione irreale,

Altro miracoletto ? In quanti, su un ball alto e parecchio esterno si avventano come indemoniati sulla biglia come fatto da Devers ? Secondo Martinez nessuno. Solo lui può scagliare una bombarda in campo opposto su una pallaccia simile. Lo penso anch’io per quel poco che valgo. Ce la faremo a tenercelo ? Riusciremo a fargli un’estensione prima che raggiunga la free agency ? Betts, Lester, vi prego … non Devers. E’ un tipo particolare, sembra a volte capitato lì per caso e il dubbio che decida un quarto d’ora prima se girare la mazza o meno è un dubbio che abbiamo in tanti. Ma vi prego … muoviamoci in tempo con un’offerta congrua.

Ed ora ? Sia chiaro … la battaglia è brutale, anche con la splendida tournee sul Pacifico i nostri sono con un vantaggio nella Wild Card Race di ben … mezza partita. E se pensavate che un record di 8-2 nelle ultime dieci servisse per accorciare anche su chi è davanti vi sbagliate di grosso visto che nello stesso lasso di tempo i pigiamini (che oggettivamente oggi sono ingiocabili) hanno fatto 9-1

All’orizzonte, come sempre accade dopo una lunga trasferta, ora c’è un turno con tre serie “domestiche” : Oakland, St.Louis e Detroit. Mi intriga soprattutto la sfida coi Cards, squadra e franchigia che sa sempre cosa vuole, sfida che rimanda a bellissimi momenti ed a fantastici personaggi : Bellhorn che vince con una palla precisa sul Pesky Pole, o Uehara che ci vince una partita con un pick-off, Johnny Gomes e Trot Nixon, Damon che fa un lead-off HR e Big Papi che raduna a rapporto il team in un momento difficile dimostrando più leadership lui in quel momento che l’intero resto del pianeta, prima di chiudere una serie battendo .688 con in più un numero sconfinato di basi su ball: Pecco di eccesso di romanticismo se dico che non tutte le serie sono uguali ?

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Una squadra da playoffs !!!

Chi lo avrebbe mai detto che ci saremmo trovati al principio di giugno in zona playoffs ? Ora nessun traguardo ci è precluso, non ci fanno paura gli Yankees e nemmeno i Dodgers, i Mets ce li mangiamo a colazione ed il resto è robetta … aspetta un attimo … cosa c’è scritto nell’etichetta di questo liquido a cui ho fatto onore generosamente ? L’etichetta dice Chianti Classico … mmhhh … che abbia fatto troppo onore al vignaiolo ? Il dubbio mi sovviene.

Bando agli scherzi amici. Il vecchio Coliseum di Oakland oltre a farci capire perchè i Raiders della NFL si siano spostati a Las Vegas ed i Warriors della NBA a San Francisco, ci consegna anche una tripletta che ci ringalluzzisce un po’ dopo il passaggio a vuoto tra Baltimore e Cincy. Tutto ciò, abbinate alle 11 sconfitte consecutive degli Angels, fa si che al termine della settimana i Sox siano la Wild Card #3. Al momento la nostra storica avversione alle trasferte pacifiche è accantonato, sarebbe bello capire perchè si va a strappi, ma se non riescono a dircelo fior di giornalisti da Boston, Mass. come posso saperlo io da Imola, Romagna ?

Volendo essere maligni potremmo dire che s’è vinto ad Oakland perchè il bullpen non è dovuto intervenire in situazioni scabrose; di sicuro io crederò alla rinascita dei Sox quando avremo vinto qualche partita per 3-2 con un closer che ti sigilla il nono inning con sicurezza. Nel frattempo continuano a rendere bene i partenti ed il core del lineup, i nostri sembrano quasi i Tigers degli anni di Verlander, Scherzer, Ordonez & Co, come mai ci sia qualcuno che sotto-dimensiona ancora l’importanza del bullpen rimane per me un mistero, ma me ne farò una ragione.

Per chiudere prendo spunto dall’intervento di Mauro nella bacheca, intervento che riguardava l’operato del Commissioner che ha espanso il numero di squadre ammesse ai playoff. Quali sono le regole per un buon playoff ? Numeri e formule corrette ? Dico la mia. Ho due leggi : 1) il playoff deve essere abbastanza elitario 2) ci deve essere un premio chiaro per le prime teste di serie. Spiegazione : mai e poi mai un playoff dove sono più le squadre che sono ammesse rispetto a quelle escluse, per esempio nella NBA è così, nelle MLB si qualificano 12 su 30, è il 40%; a parer mio è il limite massimo, altrimenti svaluti la regular season. Sul premio per le prime teste di serie ho sempre ritenuto che il semplice vantaggio del fattore campo nella gara-7 sia un po’ poco; una formula come quella delle Wild Card non mi dispiace, tutte le 3 ipotetiche partite si giocheranno sul campo della meglio piazzate, non mi sembrerebbe eticamente errato se la regole si applicasse in tutte le serie, World Series esclusa, in Giappone funziona così.

Questo è l’argomento di discussione, intanto prosegue il tour californiano dei nostri che raggiungono Anaheim per una serie contro la franchigia che ha il miglior giocatore al mondo (ovviamente Trout) che in vita sua ha giocato lo steso numero di partite di playoffs che avete giocato voi, se non è il peggior delitto nella storia del Gioco poco ci manca. Al momento ce la giochiamo con loro per l’ultimo posticino … quindi perchè non continuare a vincere ?

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Mi viene il nervoso

Tema : Come mandare a ramengo un tentativo di rimonta.

Esecuzione : Basta giocare come hanno fatto i Sox nella serie con Baltimore ed in gara-1 con Cincy e vedrete che non avrete più problemi di qualsiasi rimonta.

Mi sto facendo prendere dalla nevrastenia. Baltimore e Cincinnati sono squadre d’una pochezza evidente, testimoniata dalla loro classifica ed i Sox, che per qualcuno sono tuttora squadra da playoffs, riescono in 6 partite a raggranellarle un paio. C’è però da dire che le sconfitte, che sono da analizzare molto più attentamente delle vittorie, sono uno specchio assai fedele delle manchevolezze che oramai da due mesi stanno castrando il nostro campionato.

Vi faccio due esempi lampanti di cosa intendo per sconfitte illuminanti. La partita persa con gli Orioles subendo 10 punti nelle ultime tre riprese è una di queste. Che il bullpen sia un insieme di giocatori “scappati da casa” lo diciamo da quando nella mia amata città di Imola comandava Caterina Sforza ed il nemico era Cesare Borgia. Posso dire che un bullpen già malridotto è stato impoverito ancor di più per essere stati costretti a mettere Whitlock tra gli starter ? E che i 10 milioni spesi per un Paxson che forse vedremo e forse no, erano da spendere per un “onesto” lanciatore … ma sano ? E con un partente sano in più avremmo potuto tenere Whitlock nel bullpen a mettere una pezza ai vari Sawamura. Brasier & Co ?

Continuo ? La sconfitta di stanotte coi Reds. OK … l’attacco è tornato in stato catatonico, ma comunque almeno uno dei due punti subiti era facilmente evitabile ed in una partita finita 2-1 conta parecchio. Come ? Semplice … basta avere un primo base “vero” e non uno inventato. La palla di Devers è imprendibile per chiunque, quella di Bogey no, è una palla bassa, tocca terra abbondantemente prima del sacchetto ma mi gioco gli ammennicoli che con un Moreland (per esempio) quella pallina termina il suo tragitto nel guantone del prima base che esegue uno scoop come insegnatogli dai tempi dell’high school. Invece, come dicevano gli inimitabili Sandra e Raimondo . “noi no … noi no”, noi non abbiamo il piacere di giocare con un prima base

Ragazzi miei … il baseball è una brutta bestia, perdona pochissimo, quasi nulla. Se poi vai contro le regole del gioco, il gioco stesso ti manda il conto che è particolarmente salato. Perchè non possiamo fare le cose seguendo un percorso lineare ? Dopo tre anni di questo regime siamo ancora agli esterni che fanno i prima base, ai rilievi che tappano i buchi dei partenti ed ai closer tirati a sorte con un sorteggio. E’ ancora colpa della politica che fece Dombrowski a suo tempo come dice qualcuno ? I 30 milioni per Sale sono un bel macigno ma non è che oramai siamo al “piove … governo ladro!” E comunque … anche con questa tara, non si potevano fare le cose molto meglio ?

 

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Incendio o fuocherello ?

Lo ammetto : il baseball non ha fatto parte del mio ultimo weekend, ho preferito dedicare il mio tempo all’arte ed alla buona tavola, due cose che aiutano notevolmente a vivere. Avendo tradito i Red Sox, sono oggettivamente in difficoltà ad articolare qualcosa di sensato sul momento della squadra, reduce dalla sweep che ha rimesso un minimo in carreggiata la stagione che stava andando più a sud del Capo di Buona Speranza.

Cosa è successo ? Semplice … i nostri hanno iniziato a battere. Appurato che nel baseball lo zero-a-zero è inutile, provare di dare un po’ di supporto al monte di lancio pare una buona idea. Volete un nome ? Trevor Story … passato con la velocità di Marcell Jacobs da un encefalogramma piatto agli onori di giocatore della settimana. Se poi Cordero (non quello vero, ma quello venuto da un universo parallelo come dice Mauro nella bacheca) batte uno slam agli extra … allora il nostro futuro potrebbe schiarirsi.

Insomma … siamo all’inizio di un periodo “furioso” dei Sox che come un incendio travolgeranno chiunque gli apparirà davanti oppure è un fuoco di paglia dovuto anche al valore non eccelso (dolce eufemismo) dei Seattle Mariners ? Vigliacca a saperlo … diciamoci però che la squadra della Città di Smeraldo non è poi peggio di altre che hanno banchettato con gioia contro i Sox nei primi 40 giorni di campionato. Questo per dire che i bioritmi sembrano un minimo dalla nostra, la serie a venire contro le Calzette Pallide di Chicago sembra fatta su misura per provare la febbre. Squadra quella del South Side che a mio parere vale più del record di 21-20 che possiede ora.

Chiudo con una considerazione : i Red Sox, nonostante il campionato deludente (altro eufemismo) sono solo a 2 partite e mezza di distacco dal sesto posto nell’American League, posto che varrebbe l’ultima wild card nei playoffs espansi di questo 2022. Distacco che salirebbe a 5 partite se si usasse il regolamento degli ultimi anni. Che considerazioni mi vengono ? La prima è che ora è diventato un po’ troppo facile accedere alla post-season (parere personalissimo). l’altra è che con questo regolamento dovrebbero diminuire le squadre che svendono tutto al 31 luglio … e questo mi piace perchè se c’è una cosa che non ho mai apprezzato è lo svacco dal 1° agosto di chi pensa di non avere più obiettivi.

E se pensate che con questo ultimo inciso mi riferisca anche ad una squadra proveniente dal magnifico Commonwealth of Massachusetts … beh … è vero !!!

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Gli avvoltoi sopra di noi

Avete notato ? In questo tristissimo (per noi) inizio di stagione i Red Sox erano spariti dal radar dei mass-media, li si trovava solo per un attimo alla voce “delusione dell’anno” e basta. Improvvisamente nell’ultima settimana abbiamo trovato i Red Sox dappertutto, potremmo essere contenti della cosa se non fosse che il motivo di tale esposizione mediatica è la possibilità che i Sox a luglio vendano quelli che sono stati e sono tutt’ora i giocatori cardine del nostro team, aggiungendo con ciò ulteriore tristezza ad una stagione che fino ad ora sta andando “a sud”.

Il rischio c’è ed è grosso : Martinez, Eovaldi, Bogaerts sono tra coloro che a fine anno sono a scadenza di contratto e nel caso che i Sox a luglio siano ancora in fondo avremo parecchi avvoltoi che offrendo il solito pacchetto di prospetti sconosciuti ci chiederanno i nostri big e come di consueto i questi casi si vende a ritmo di saldi. Saranno in tanti a voler spolpare la parte buona dei Sox, fidatevi che nessuno ci chiederà Cordero, Strahm, Sawamura o qualcun’altro della masnada di mezzi giocatori che c’hanno propinato nell’ultimo triennio. Forse i siti (ed anche il mio blog) precorrono troppo i tempi … ma avete presente che cosa sarebbero gli ultimi due mesi se al posto dei Red Sox vedessimo in campo i rimasugli dei Red Sox ?

Intanto in campo veniamo da una settimana “meno peggio” del solito, “sole” 5 partite con tre vittorie e con i Rangers (squadra comunque mediocrissima) vinceremo una serie, cosa che in un recente passato capitava spesso e che invece in questo 2022 è un piccolo evento. Comunque le tre vittorie testimoniano l’andazzo, ovvero si vince quando si batte molto facendo così in modo che il bullpen non possa incidere; quando invece il bullpen conta, come mercoledì ad Atlanta, si perde. Ma sapete … i Braves al nono hanno buttato in pista Kenley Jansen, noi Brasier … e non è la stessa cosa. Forse ci vorrebbe qualcuno che, con carità cristiana, spiegasse al nostro front office che costruire un bullpen con giocatori di terza scelta può essere pericoloso.

La chiudo qui, potreste dirmi che c’è una nota di fondo di pessimismo nei miei ultimi pezzi e se lo dite mi sa che avete ragione; il problema è che fatico sempre di più ad emozionarmi di fronte a quello che vedo, ovvero una franchigia che sembra aver abdicato al ruolo che ha avuto per molti anni, una proprietà che sembra oramai distratta dai mille interessi sportivi sparsi per il mondo. Vorrei vedere una destinazione al nostro pellegrinaggio, sembriamo quelli che percorrevano la Francigena in direzione di Roma, solo che noi la nostra Roma non abbiamo idea di dove sia. Non è il massimo … ma è così

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