Buona domenica (ma anche no)

Sarà che questa domenica è il mio ultimo giorno di ferie prima d’un ritorno in ufficio che attendo più o meno come lo attendeva il Ragioniere Ugo Fantozzi, sarà che c’è in giro quell’aria sempre un po’ malinconica che compare quando si intravede la fine dell’estate, fatto sta che l’umore non è certo altissimo. Uno vorrebbe che la propria squadra del cuore lo aiutasse a risollevarsi un po’. Da qualche tempo a questa parte invece guardare i Red Sox è gradevole quanto lo è andare in ufficio il lunedì mattina e “spettacoli” come quelli andati in onda in questa orrida settimana sembrano davvero mettere uno stop alle nostre speranze.

Vi dirò la verità : a me ha fatto più male la sconfitta coi Rangers in gara-2 che la tripletta subita dai pigiamini. Vi potrà sembrare strano ma la spiegazione è semplice : purtroppo oggigiorno gli Yankees sono fuori portata; la forma atletica ed anche lo status psicologico sono troppo differenti. L’idea che avevo in testa era di mietere molte vittorie in questo stretch contro squadre già fuori da ogni gioco (Texas, Cleveland & Minny) nella speranza che i nostri bioritmi tornassero positivi per il fine mese quando riprenderanno le sfide contro i contender. Ed invece …

Invece in questo sabato notte (o domenica mattina) abbiamo assistito ad una recita che Cora ha definito semplicemente inaccettabile, quel che è peggio è che tutti gli aspetti del gioco sono altamente deficitari, come se fosse chiaro che il tracollo sotto i nostri occhi è un tracollo di squadra. Il campionario dell’orrore andato in onda stanotte al Fenway ha mostrato alcune cose rimarchevoli : l’attacco che non combina nulla contro Lyles (che ad agosto aveva un ragguardevole 9 come ERA), il baserunning comico (vedi l’out a casa di JD), la difesa che commette cinque errori … e così via.

Se tutto ciò è un segno di una squadra che lotterà col coltello tra i denti … beh … ci vuole molto ottimismo per vedere ciò. L’altro giorno Brian O’Halloran (il numero due di Bloom) ha detto che l’eventuale mancato ingresso nei playoffs sarebbe tutta colpa del Front Office, delle Baseball Operations. La risposta generale è stata : ” e di sarebbe la colpa altrimenti ? di mia nonna in carriola ?”. Permettetemi però di ribadire la cosa già detta le volte scorse : Bloom & Co. hanno certamente offerto un rendimento gravemente negativo, ma non dobbiamo a loro dare la colpa se, ad esempio, Vazquez manca un tag elementare a casa base o se Bogaerts spara un assistenza che finisce in tribuna.

Avremo tempo di parlare di tutto ciò se, per il terzo anno consecutivo, saremo liberi da impegni in ottobre. Nel frattempo, a questo punto dell’anno, spero solo di non vedere i Sox sbracare ignobilmente. Se anche il manager definisce inaccettabile il rendimento qualcuno in campo dovrebbe prendere in mano il team, altrimenti non c’è altro nel nostro futuro che un mediocrissimo affondare, cosa davvero avvilente per un team che, giova ricordarlo, ha dettato legge per quattro mesi.

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Un brodino ?

Con questo caldo assassino ci vuole uno fuori di testa per farsi un brodino caldo, eppure a me è parso che i Sox in questo weekend si siano fatti una tazza di brodo che in effetti li abbia rinvigoriti almeno un  po’; tale secondo me è la lettura da dare a questa sweep contro gli Orioles, squadra di una bruttezza epocale; bene siano arrivate le tre vittorie, restiamo però in attesa di verificare cosa succederà in sfide più pregnanti a partire dalle tre partire in due giorni che ci aspettano nel Bronx.

Il weekend è stato all’insegna dell’ effetto Chris Sale. Bastava sentire il tono della voce della crew di NESN per capire quanto fosse atteso da tutti il ritorno del nostro mancino malefico. Positivo che sia stato fatto entrare in una partita abbastanza agevole, bene la sua velocità di lanci, ma soprattutto migliore l’effetto psicologico sul Fenway che ruggiva quasi in modalità playoffs. Aggiungete a ciò le dichiarazioni di alcuni compagni che sembravano quasi testimoniare il ritorno del messia. Insomma … c’è un attesa quasi spasmodica, direi quasi eccessiva, considerando che potrà giocare, se tutto va bene, 6 o 7 partite.

Consiglio anche un po’ di prudenza nella valutazione delle performances dell’attacco, troppo modesto il valore del monte di Baltimore, abbiamo visto all’opera un parco lanciatori che si sarebbe trovato in serissima difficoltà anche coi bomber che animavano anni fa il campionato italiano (Bianchi, Carelli, Gambuti e Liverziani avrebbero fatto a fettine questi Orioles), figurarsi come potevano andare a nozze Martinez e Devers. Insomma … attendiamo controprove più pregnanti per vedere se la febbre di inizio agosto è passata.

Due parole sui movimenti nel roster : la rotation sembra settata con Perez e Richards a godersi, per modo di dire, una sedia all’ombra del bullpen. Ciò che possiamo dire per entrambi è : “complimenti … begli acquisti”. Se ci aggiungiamo che Marwin Gonzalez è stato gentilmente accompagnato all’uscio, direi che è assolutamente lecito porsi una domanda sulla capacità del nostro GM di selezionare i giocatori, per tacere poi di Andriese, di Ottavino e così andando. Intanto riportiamo a Boston Shaw, che non gioca da più di due mesi causa infortunio, quale aiuto possa dare davvero non lo so, direi che fare la riabilitazione a Boston sembra diventata una moda. Forse un vero prima base serviva, per dare cambio a Dalbec; Schwarber DH in un certo senso è uno spreco, perchè ci costringe al impiegare Martinez nell’outfield che per me non è certo una soluzione ottimale, insomma … mi pare si stia agendo un po’ a casaccio. Resto davvero perplesso

Per il momento buona così, ora dicevamo che ci aspettano tre meeting nel Bronx, coi padroni di casa che sono in spinta. Se anche noi fossimo tornati in spinta lo vedremo tra poco, tra pochi giorni la risposta. Saluti … e godetevi l’afa (si fa per dire).

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Che non sia un alibi

Ciao a tutti ! Cosa sta capitando ? La squadra che doveva arrivare ventesima ha vissuto 4 mesi al vertice ed ora tornerà ad essere ventesima ? Non posso che reiterare ciò che scrissi la volta scorsa : non esiste sulla faccia del pianeta Terra un giocatore che potevamo prendere sul mercato che poteva essere un antidoto al crollo verticale che questa squadra sta avendo. Di sicuro il non aver rinforzato il team in maniera adeguata, come pure io dico andava fatto, non deve essere un alibi per quelli che vanno in campo.

Fatto sta che tra Toronto e questa gara-1 con Tampa sembra proprio che si sia scritto un bel pezzo del nostro destino, i Rays sembrano definitivamente decollati verso il titolo divisionale ed anche un posticino alla wild card non è così agevole per i nostri, con Oakland che ci ha superati e con gli Yanks e i Jays che oramai sono ad una corta incollatura dai nostri. Quello che è peggio è quella sensazione di “un-modo-per-perdere-lo-si-troverà” che sembra diventata di casa dalle parti del Fenway

Lasciamo però perdere le sensazioni e torniamo al campo. Problema n°1 al momento è il bullpen, tre partite buttate al diavolo in una settimana scarsa con Barnes che sembra diventato un ectoplasma. E’ vero però che il nostro closer sia stra-usato, 4 volte in campo nelle ultime 4 partite, col neoarrivato Robles che invece non è mai stato impiegato nello stesso lasso di tempo. Viene da chiedersi se esista piena identità di vedute tra GM e manager, con giocatori usurati che continuano ad essere impiegati ed il nuovo acquisto fornito dal GM che resta a sedere in uno stretch così complicato per noi. Forse Cora non ritiene Robles all’altezza ? Idem con Davis, non impiegato nell’ultimo periodo tragico. Certo che fa pensare che nel momento più difficile della stagione i due teorici rinforzi restino comodamente seduti.

In attacco qualche segno di vita s’è visto nelle ultime partite, non siamo tornati quelli di luglio, ma se a Toronto non ti bastano 8 punti per vincere il match non puoi certo accusare le mazze, idem dicasi con Tampa, bastava che il bullpen non collassasse ed invece non è andata così; l’unico che sembra davvero in crisi è Martinez che, esclusa l’ultima a Toronto, continua a non carburare, lo swing è sempre in ritardo, specie sulle fastball che sono sempre state il suo terreno di caccia preferito. E’ “uno di quei momenti”, anche i bimbi in età prescolare capiscono che o torna in fretta il Martinez che conosciamo o cominciamo a pensare al 2022.

Al momento non c’è altro, proviamo di restare confidenti ed attendiamo che il grande acquisto Schwarber emerga prima o poi dalle nebbie, ieri s’è letto che aveva avuto una ricaduta ed il suo recupero sarebbe slittato, oggi invece ci dicono che si sente bene. Siamo contenti per lui se sente bene, se non si sente bene da rientrare in campo però a noi importa pochissimo, siamo all’11 agosto ed al momento non ha iniziato nemmeno la classica routine con qualche partita nelle Minors. Non c’è che dire … sembra davvero l’acquisto del secolo

 

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Nella buca

Non so se aver pareggiato il doubleheader darà un po’ di sprint alla squadra, lo spero, ma non nascondiamoci, i nostri sono finiti in una “buca” discretamente profonda. Il grandissimo e compianto Beppe Viola (i giovani non sanno che giornalista spettacolare si siano persi) creò l’Ufficio Facce. Dal volto di una persona capiva praticamente tutto : vita, morte e miracoli, ma soprattutto appartenenza sportiva del soggetto dell’indagine. Mi piacerebbe sapere quale indagine avrebbe tirato fuori dall’analisi del volto di Cora apparso subito prima della partita poi persa nel sabato pomeriggio canadese. Per la prima volta m’è sembrato vedere un Cora che non sapeva che pesci prendere.

Parliamoci chiaro : se un attacco si ferma del tutto, come sta capitando a noi, non ci sono mosse che un manager possa fare, non esistono alchimie magiche, esiste solo il lavoro e la possibilità di reiterare i concetti che hanno sempre contraddistinto la sua guida tecnica. Mi fanno quasi ridere ora tutti i discorsi sul mercato estivo; se tutti i tuoi giocatori, tutti quelli che hanno trascinato il team da marzo, si fermano di blocco non sarebbe servito Rizzo e nemmeno Berrios o chi per lui; serve che il nostro “core” torni ad essere il mostro a tre teste che ha animato gli incubi di parecchi nostri avversari.

Intanto qualche cambiamento è stato annunciato come la retrocessione nel bullpen dell’impresentabile Martin Perez che sarà la “vittima” del ritorno di Sale; io nel mio piccolo candiderei anche Garrett Richards ad una comoda sedia nel bullpen per dare più spazio ad Houck. Ma come ? Ci dobbiamo sorbire la solita melensa retorica sull’importanza dei prospetti ogni volta che facciamo un “non-mercato” come nelle settimane scorse e poi, quando finalmente abbiamo un prospetto che sembra valere, lo lasciamo a bagnomaria per farci vedere Richards ? Cos’è ? Il tentativo di trovare una logica nel suo fallimentare acquisto ?

Insomma … non ci resta che affidarci a Cora, che una volta di più, mi sembra sempre più la “faccia della franchigia”, l’uomo che supperisce ad una proprietà assente ed ad un GM che sto facendo una gran fatica ad inquadrare. Poi però non dobbiamo raccontare storielle : se Devers non ritorna ad essere il vero Devers, se JD resta l’ectoplasma che vediamo dall’All Star Game, se Bogey, Renfroe e tutti gli altri combinano per un misero punticino in 14 inning allora potremmo anche avere il miglior GM al mondo e la proprietà più coinvolta che ci sia … ma non cambierebbe molto. Alla fine è sempre il campo a dominare, è lì dove riscuoti o paghi le tasse e i nostri, negli ultimi tempi, di tasse ne hanno pagate davvero tante … troppe.

 

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Dopo lo schiaffo

Come si reagisce dopo la sberla presa in Florida ? Io ovviamente non lo so, di sicuro proveremo la febbre ai nostri, vedremo se questa squadra possiede o meno la capacità di reagire all’evento più difficile che ci sia capitato in questa stagione. Vediamo un po’ però di analizzare il momento.

Anzitutto vi dico che io faccio una certa fatica a immaginarmi che il mercato pressochè nullo abbia “smontato” la nostra squadra, ovvio che da Imola non possa avere la minima certezza, ma mi viene molto più facile pensare ad una semplice coincidenza temporale. Per fare un esempio cito JD Martinez, faccio molta ma molta fatica a credere che il weekend “stortissimo” a Tampa dipenda da un disagio psicologico dovuto al mancato arrivo di rinforzi. Vedo che invece parecchi sia nella bacheca messaggi che anche oltre oceano pensano ciò. Ripeto … zero certezze, ma la professionalità della stra-grande maggioranza dei giocatori mi fa propendere per la mia ipotesi. Poi chiaro … se JD o qualcun’altro è fuori forma gli si potrebbe dare un turno di riposo, ma se poi le alternative sono Arauz o Cordero, anzichè il Rizzo mai arrivato è ovvio che si debba insistere su chi tira la carretta dallo scorso marzo.

A tutti poi credo che piacerebbe assai sapere cosa è realmente successo, se è stata la proprietà a non concedere un extra esborso o se è stato Bloom a muoversi col freno a mano tirato. A naso mi verrebbe da dire che stavolta, a differenza dello scorso autunno, sia più opera del nostro GM. La spiegazione porta il nome dei due giocatori ambiti : Scherzer e Rizzo. Ad un certo punto è comparsa su vari media (ricordo NBC) la notizia che la proprietà spingeva per Scherzer, con un articolo subito dopo dove si chiedeva alla proprietà stessa di lasciare lavorare in pace Bloom. In quanto a Rizzo … beh … il giocatore si farà questi mesi nel Bronx col bonifico relativo al suo stipendio che invece arriverà dal North Side di Chicago. Esborso monetario degli Yankees : ZERO !!! Faccio fatica a immaginare la proprietà che si oppone ad una trade con questi termini. Bisognava chiaramente dare un paio di prospetti di medio livello, forse medio/alto, gli Yankees hanno dato il loro n.9 e n.12 della loro classifica; per noi una trade simile sarebbe stata troppo dispendiosa in termini di giocatori ? Credo proprio che Bloom pensasse di sì.

Avanti così quindi … se apprezzate la coerenza direi proprio che i Sox “versione Bloom” sono la squadra che fa per voi, hanno scelto una politica e crollasse anche il mondo la portano avanti. A me è un concetto che fa un po’ paura, non solo nel baseball ma anche in senso generale; è ok credere nelle proprie idee, però le idee è bene aggiustarle a seconda delle circostanze. Anche i Giants erano chiamati ad una stagione di rebuilding, ma visto che reggono bene seppure in una division con Padres e Dodgers si sono regalati un Bryant, diciamo che mi riconosco meglio in un approccio simile. Noi andremo alla guerra coi nostri giocatori + Schwarber quando arriverà + Sale idem come sopra. Vi faccio però notare una cosa : la scarsa consistenza dei nostri rimpiazzi, son bastati un paio di infortuni leggeri (Arroyo e Marwin Gonzalez) per farci schierare un Arauz qualsiasi in uno scontro diretto. Non ci resta che sperare che la sfortuna ci lasci in pace un altro po’, così non fosse rischieremmo davvero di andare a fondo come un sasso. Speriamo bene …

 

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Partorito un topolino ?

Se non altro dal titolo tutti capiranno immediatamente cosa penso del mercato estivo dei Sox. Forse sarò in disaccordo con una parte della bacheca messaggi ma al sottoscritto sembra proprio che se la montagna non ha partorito il classico topolino, non ha certo partorito … un elefante; ci serviva un prima base e ci ritroviamo con un esterno sinistro che forse proveranno di impiegare in prima base … sempre ammesso che guarisca dal malanno muscolare che lo ha fermato ormai un mese fa. Se questo è un mercato di cui essere contenti significa che siamo degli inguaribili ottimisti.

Quindi Kyle Schwarber sia … intendiamoci è un buon giocatore, una mazza mancina che potrebbe fare dei danni a patto che scenda in campo. Chi ha avuto la pazienza di leggermi in questi anni forse ricorderà che ho una smodata idiosincrasia verso gli acquisti di giocatori che hanno problemi fisici; sensazione di insicurezza aumentata dal fatto che Schwarber al 99% giocherà per noi due mesi, non lustri, non anni … DUE MESI; se un giocatore che deve fare due mesi ti salta anche solo 15/20 giorni s’è giocato un terzo della sua presenza a Boston … mah … io resto quanto meno perplesso. Il ricordo di Drew Pomeranz e del “gancio” che ci diede AJ Preller (GM dei Padres) è ancora lì a tormentarmi.

C’è poi la questione del ruolo : “semmai lo proviamo in prima”. Ragazzi … giocare in prima non è come nel calcio quando eravamo ragazzini, quando il meno bravo finiva immancabilmente in porta. Leggendo certi commenti sembra quasi che anche mia madre possa giocare in prima … non è così, non è assolutamente così. Chiaro che la routine possano maneggiarla in tanti, ma l’extra routine ? Per esempio … alcuni giorni fa in parecchi (anche nella bacheca) si sono esaltati per un gran tuffo con presa da parte di Dalbec; siamo così convinti che un prima base messo lì per caso, sia che si chiami Schwarber, Cordero o chissà chi, possa prenderla ? Io ho i miei dubbi. Diciamo che un 4-volte Gold Glove come Rizzo forse la prende più facilmente.

Sul fronte monte di lancio io sono tra coloro che non avrebbero agito sul mercato dei partenti, il nostro rinforzo per agosto deve essere Sale, un po’ perchè DOBBIAMO crederci, ed un po’ perchè sennò come giustifichiamo il contratto folle che Dombrowski gli fece firmare ? E poi aggiungo che Houck ogni volta che lo vedo lanciare mi piace di più. Sotto questo aspetto abbiamo, almeno secondo me, qualche carta da giocare, non siamo in mutande.

Io speravo in un rilievo da “high leverage”, l’acquisto dell’ultimora è (o dovrebbe) essere Hansel Robles. Non credo che ci saranno caroselli di auto per festeggiare la cosa, ma un braccio in più ci serve assai. Molto bene ad Anaheim nel 2018 e 2019, lasciando perdere il 2020 della short season, lo prendiamo da Minnesota che ha messo in atto una svendita da sembrare un outlet. Il suo 2021 da closer è stato abbastanza in salita, da noi dovrà dare un aiuto come setup. Altre volte dicevo della imprevedibilità del mercato dei rilievi, la cosa vale anche per Robles, è un tentativo (a basso costo), si vedrà …

PS – ULTIMORA !!! Sembra ci sia uno scambio con Pittsburgh. Scambiamo Chavis per prendere tale Austin Davis, rilievo anche lui con limitatissima esperienza nelle Majors. Mah …

A fronte di tutto ciò sembra che il team per giocarsi la stagione sia fatto, se dico che le altre della AL East hanno fatto mosse migliori dico un’eresia ? Sono un pessimista irrimediabile ? Diciamo che si continuano a chiedere miracoli in serie al comandate supremo Alex da Puerto Rico. Saluti a tutti !!!

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Elogio della follia

Mi perdonerà l’immenso Erasmo da Rotterdam se uso il titolo del suo capolavoro, riletto recentemente dal sottoscritto, ma non riesco a fare di meglio stasera. A cosa abbiamo assistito ? C’è una logica oppure la follia è davvero di natura divina come il testo del Maestro Olandese lascia intendere ? Dite voi, io stasera è già miracoloso che riesca a trovare le lettere sulla tastiera del mio notebook. Butto giù qualche pensiero sparso con i miei amati pallini:

  • sempre più convinto che si debba cercare un rinforzo in prima, quando stasera ho visto Cordero ho avuto pensieri strani, ho pensato che Cora volesse mandare un messaggio nell’executive box dove siedono i vertici.
  • come scrissi l’altro giorno aver messo Duran al secondo spot del lineup è di sicuro una mossa coraggiosa, ma espone il ragazzo ad una pressione che potrebbe fare fatica a reggere, ricordiamoci che in Triplo A ha giocato due mesi in tutto, averlo sostituito con un onesto mestierante come Plawecki nell’inning “buono” è forse un’ammissione di aver esagerato un po’ troppo.
  • anche la sconfitta di sabato è abbastanza folle, Erasmo sarà sempre più contento; è vero che ha pagato un paio di “sculazzate” degli Yanks (scusate se adopero parole troppo tecniche), ma comunque Ottavino mi da la stessa sicurezza di un titolo di stato argentino. Se fosse possibile trovare un rilievo da “high leverage” al mercato non sarebbe male
  • con questi Yankees un po’ sconclusionati, aver giocato senza dover affrontare Judge non è un vantaggio piccolo, bisogna avere l’onestà intellettuale di ammetterlo.
  • torno all’argomento mercato; è buffo che si leggano miriadi di possibili trades e nessuna di esse riguarda noi, tra una settimana scarsa sapremo se Bloom stia agendo silenzioso come un sottomarino oppure se non facciamo niente, faccio rispettosamente presente che i Rays hanno preso Cruz, il quale sta immediatamente pagando dei dividendi.

Per il momento la chiudo qui perchè ho i pochi neuroni rimasti abili nel mio cervello che sono ancora in confusione dopo una serata simile. Mi venisse in mente qualcos’altro lo aggiungerò più tardi o domani. Ringrazio sentitamente Erasmo per avermi dato una mano … oggi senza di lui non sarei stato in grado nemmeno di accendere il pc.

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Il mercato comincia nel Maine

Bel posto il Maine … splendida costa, il Parco Nazionale di Acadia è incantevole, si mangia perfino bene, soprattutto crostacei deliziosi. A Portland, Maine potrebbe, in un certo senso, essere iniziato il mercato estivo dei Sox, perchè con la casacca dei Sea Dogs è tornato a lanciare Chris Sale e la cosa può spostare un sacco di equilibri.

Diciamocelo pure … siamo usciti dalla serie nel Bronx col muso lungo, i nostri Sox avevano perso la serie contro degli “strani” Yankees, strani perchè avevano un sacco di giocatori con delle maglie con dei numeri che nemmeno ti puoi giocare a tombola visto che erano maggiori di 90; nonostante ciò ne siamo usciti malino, con i dubbi che crescevano su un corpo di lanciatori partenti che continuava ad assommare prestazioni con molte ombre e poche luci.

Dato che non crediamo che si allarghino molto i cordoni della borsa, la nostra risposta al monte che comincia a cedere può essere solo Chris Sale. Come diceva JD Martinez : “se ritorna al 70 – 80% siamo a cavallo”; anche perchè, se volessimo essere particolarmente cattivi, un Sale al 70% è comunque molto meglio di Garrett Richards. La prima uscita è stata davvero buona, se non ci saranno difficoltà o ricadute possiamo aspettarcene che gliene tocchino altre quattro o cinque, semmai facendolo crescere di difficoltà passandolo a Worcester e poi il ritorno alle Grandi Leghe.

Per il resto cosa bolle in pentola ? Mi è piaciuto molto che, come al solito, Cora non subisca gli eventi ma cerchi di provocarli. Shakerando il lineup, cercando di trovare scintille di luce anche quando c’è un po’ di penombra. Semmai una scintilla l’ha chiesta anche a Duran, che dopo il debutto a NY, è stato subito posizionato nel pesantissimo spot n.2 del lineup in gara-1 con Toronto. Il nostro batting coach Tim Hyers ha definito Duran “senza paura”. Se davvero lo è io non lo so, ma però senza paura è anche Cora che gli concede subito così tanto credito.

Eravamo partiti parlando del mercato e finirei con lo stesso argomento, se speriamo con Sale di risolvere la questione starters e semmai con Duran pensiamo di poter reggere in un outfield un po’ altalenante, ci sono un paio di acquisti che si dovrebbero (faccio presente il condizionale) tenere in considerazione. Un onesto rilievo (che non guasta mai), ma soprattutto uno che produca dalla prima base un po di più del poco che abbiamo avuto fino ad ora. Il nome del giocatore che vorrei l’ho ben presente nella mia testa, il suo cognome comincia per R e finisce per “izzo”. Motivi : 1) sebbene sia forse in calando è ancora forte 2) l’abbiamo allevato noi 3) non dovrebbe costare molto perchè a fine anno è free agent 4) è una brava persona, basta sapere la marea di beneficenza che fa 5) è anche una mossa patriotticamente valida dato che ha vestito la maglia azzurra dell’Italia nel WBC 2013. Non me ne voglia Dalbec, ma se i Sox vogliono provare di “fare qualcosa di serio” hanno bisogno di un fatturato maggiore da quello spot. Il futuro sarà suo, il presente non lo è ancora a sufficienza. Andiamo a vedere …

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Cosa sperare ?

Ciao amici ! Mi prendo questo periodo di sospensione, prima che la giostra ricominci con una bella serie da 4 partite nel Bronx, per pensare un attimo. Il quesito che pongo, prima di tutti a me stesso, è cosa sperare per i Sox a questo punto dell’anno. Ammetto la mia debolezza; faccio una grande fatica a girare l’interruttore dal “modello austerità” al modello “caccia ai trofei”.

Non credo che le ultime due serie perse incidano più di tanto nel mio pensiero, gli “up & downs” sono assolutamente fisiologici in una stagione di 162 partite; chiaro che anch’io, come molti di voi, dopo aver saputo il risultato dei Sox vado a vedere quello dei Rays e poi quello degli Yanks, uno potrebbe dirmi che se non pensassi in termini di titolo divisionale non avrei istituito questa routine. A questo punto mi pare ovvio guardare in alto e sono molto curioso di vedere le prossime 18 partite dove giocheremo solo contro Yankees, Tampa e Toronto.

Cosa ci spinge ? Di sicuro avere Cora, che ormai nella mia testa è “colui che trasforma il piombo in oro”; c’è poi il “core” della squadra, quel nerbo del team che, trasferito in blocco a Denver per l’All Star Game, sta ricevendo un’attenzione dal mondo baseballistico come mai in passato; poi a questo punto, e mi pare quasi folle dirlo, il nostro bullpen degli “sconosciuti” passa ad essere uno dei plus di questo team, non so di chi sia il merito, se di Bloom, di Cora, del pitching-coach o del destino, fatto sta che stanno rendendo al massimo, mostrandoci una volta di più, quanto sia problematico assemblare il bullpen, un settore del gioco dove si fa fatica a trovare delle certezze consolidate.

Cosa ci può spingere indietro ? Io due timori li ho. Il primo è il nostro staff dei partenti, le cifre le ho esposte anche recentemente; sento ripetermi, da quando mi cominciarono ad insegnare i rudimenti del gioco 40 anni fa, che le squadre si cominciano a costruire dai partenti, Cora è così magico da sovvertire anche questo assioma vecchio come il gioco stesso ? Per l’altra paura che ho vi consiglio di porre una mano sui “gioielli di famiglia”. Fino ad ora abbiamo pagato un pedaggio molto modesto agli infortuni. Anche loro sono fisiologici in una stagione, spesso vince chi riesce a trovare le alternative a chi s’è dovuto fermare. Ovviamente nessuno di noi può sapere come si evolverà questo aspetto della stagione, quello che mi fa paura è che non vedo tutte queste alternative ai titolari che stanno tirando la carretta.

Questo è il punto della situazione, stiamo per vivere 3 settimane che avranno un’incidenza enorme sulla nostra stagione, in evoluzione c’è anche il tema del possibile intervento sul mercato, in più il possibile ritorno di Sale … insomma c’è così tanta carne al fuoco da farci un barbecue da Guinness dei primati. L’inutile All Star Game è passato, quello che ci aspetta da domani in poi è tutto tranne che inutile. Comincia la volata ….

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Due campionati in uno

Voglio archiviare subito la serie a Tampa, la rocambolesca sconfitta in gara-3 fa male come una frustata, un Pivetta stellare non porta a casa una vittoria che avrebbe meritato 100 volte. Questa partita è la dimostrazione che il baseball è uno sforzo globale, è un risultato di un sacco di componenti : infatti i nostri hanno lanciato benissimo, aggiungendoci però un una difesa ballerina, una selezione altamente deficitaria nel box di battuta, un baserunning orrendo … ed un Vazquez che ieri era sintonizzato altrove. Fa male ma archiviamo anche perchè arrivano egli Yankees in crescita nelle ultime settimane, quindi due sacrosanti improperi … ma proviamo di pensare ad altro.

Detto ciò voglio buttare giù qualcosa su quello che è il caso delle ultime settimane, ovvero le sostanze “aliene” che i pitcher adoperano per “dottarare” la pallina, oppure come diremmo in un italiano più ortodosso per truccare la palline per avere più grip sulla stessa. Dire che si sia aperto il vaso di Pandora mi sembra riduttivo … ma proviamo di spiegare qualcosa. Truccare la biglia è vietato più o meno dai tempi di Adamo ed Eva, però diciamoci pure che era la classica regola che veniva osservata ma soprattutto controllata in maniera molto elastica, venivano alla luce solo i casi più smaccati, qualcuno ricorderà Pineda (allora degli Yankees) contro i nostri.

Poi cosa è successo ? Improvvidamente un tema che era abbastanza dietro il sipario è venuto improvvisamente in scena; ci siamo ritrovati un’annata dove la media battuta era la più bassa dal 1968, un anno che fu talmente storico che dopo quel campionato il mound fu abbassato per riequilibrare la situazione. Questa volta però è ancora peggio, abbiamo visto no-hitter come se piovesse all’interno di una stagione che offensivamente è povera a livelli storici. Sports Illustrated in una copertina all’inizio di giugno ha chiamato questo sistema di trucchi “i nuovi steroidi” per spiegarci il contesto. La Lega, tanto per cambiare mi sembra che abbia dormito, visto che la cosa andava avanti da tempo; s’è poi svegliata improvvisamente, divulgando una nota che istituiva controlli sistematici e sanciva pene rinforzate per i trasgressori.

Apriti cielo !!! E’ iniziata una bagarre epica, con scene meravigliose tipo la querelle Joe Girardi vs. Max Scherzer, ma soprattutto abbiamo giocatori che lanciavano bene che hanno iniziato a lanciare molto meno bene. Quindi noi cosa dovremm0 pensare ? Facciamo le statistiche del “prima” e del “dopo” ? Una bella raffica di asterischi sulle performances di quest’anno un po’ come facemmo coi record dei vari McGwire, Sosa & Bonds ? Dico la mia … anche se sembrerò un po’ lassista. L’applicazione della regola è sacrosanta, la tempistica è oscena. I segnali di ciò che capitava erano presenti da molto tempo, secondo i bene informati dei fatti. Lo “stop” andava fatto a febbraio, subito prima dello spring training in modo da avere una stagione uniforme, così si sono giocate due mezze stagioni con le stesse regole ma con applicazioni ben differenti, con risultati che possono essere completamente diversi. Capisco i motivi che hanno animato le Majors, il concetto che l’attacco vende i biglietti e la difesa vince le partite è ancora più importante in questo periodo dell’Era Covid dove convincere la gente ad andare allo stadio non sembra essere facilissimo. Detto ciò però mi pare che il cambio di marcia a stagione ampiamente iniziata equivalga ad aver cambiato le carte in tavola, a questo punto mi sembrava più sensato fare tutto ciò al termine della stagione per tirare una riga decisa, facendolo semmai in maniera un po’ più riservata, un bel “erase & rewind”, così ci troviamo due campionati diversi, un po’ come se avessimo un romanzo scritto da due autori differenti.

Ultima nota : abbiamo avuto lo scandalo steroidi, quello dei segnali rubati, ora c’è la querelle sulle palline truccate … beh … non mi pare che il ballgame si stia facendo una gran pubblicità, per uno sport che ha nei propri statuti specificata “l’integrità del gioco” come suo pilastro non mi sembra il massimo. Negli uffici della Lega a Manhattan devono decidersi : se vedono comportamenti non corretti fanno sanzionati dall’inizio, altrimenti la palla di neve rischia di diventare una valanga, poi fermare la valanga è molto più difficile che fermare la palla di neve. Fu così per gli steroidi, quando si chiusero tutti e due gli occhi, e sappiamo poi cosa successe ed è così ora, il risultato di tutto ciò è il discredito del gioco

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