Non sprechiamo tutto ora

La settimana “gialla”, che ci aveva permesso di mettere da parte una piccola scorta di sicurezza, è bruscamente terminata appena si sono presentati i pigiamini al Fenway. Ammetto di esserci rimasto un po’ male, non tanto per le sconfitte, che ci possono stare contro una squadra che, anche se non ci piace dirlo, ha più cavalli nel motore di quanti ne abbiamo noi, quanto per le due partite un po’ “miserelle” giocate dai nostri, non si sono viste castronerie e nemmeno stravizi, semplicemente mi sono sembrate due partite giocate con un approccio più adatto ad un match di maggio che ad uno scontro in piena playoff race.

Leggendo un po’ i media di oggi vedo che per la prima volta c’è un po’ di maretta circa le scelte di Cora, il tema del contendere è l’ingresso di Darwinzon Hernandez, lanciatore che ha un rapporto parecchio conflittuale con la location, e si sa che se sbagli la location con dei Stanton, Judge & Co. rischi di ritrovarti la biglia a 400 piedi e passa dal piatto di casa base. Se ciò sia una critica corretta o sia la solita sentenza del senno di poi creata da quelli che facevano 13 al totocalcio sempre al lunedì, davvero non lo so. Io so solo che vedendo il talento che hanno i nostri e confrontandolo con quello di Rays, Jays e Yanks mi viene da dire che stiamo facendo andare un motore abbastanza “sgonfio” ad un regime di giri che non è il nostro ed il merito principale di ciò va ascritto al “meccanico” Alex Cora.

Detto ciò io resto abbastanza confidente che la Wild Card possa essere raggiunta, alla fine avere l’ultima settimana con partite teoricamente “soft” potrebbe essere decisivo. Yankees e gli enigmatici Jays si scanneranno tra di loro in una serie che comunque vedrà quelli del Bronx partire con del vantaggio; dobbiamo considerare anche i Mariners che sono una sorpresa colossale a mio parere, dicevamo dei nostri che hanno un talento globale non eccelso … vero … ma quello di Seattle è ancora incommensurabilmente inferiore. Piuttosto guardando le cifre mi chiedo come sia possibile che i Jays non siano in comando della corsa playoffs addirittura insidiando Tampa. Perchè dico cio ? Il differenziale punti fatti/subiti dei Jays è +169, il nostro è +77, quello degli Yanks addirittura +41, come sia possibile che Toronto non sia più avanti è un discreto mistero, a volte gli “effetti intangibili” sono davvero preponderanti.

Chiudo con l’invocazione che vedete nel titolo, speriamo davvero che si regga ancora una settimana, la wild card potrebbe significare poco, al limite solo un paio di giorni di stagione in più; credo però che il nostro “mucchio selvaggio” meriterebbe di restare in pista qualche giorno in più di Orioles, Rangers e gli altri che non hanno partecipato alla Race. Se poi qualcuno mi dovesse dire che una squadra che lottava per imassimo s’è ridotta a sperare di acciuffare una wild card … beh … è vero … ma di questo avremo tutta la stove league per parlarne

 

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W lo split screen

Corsa playoffs tra i nostri e quegl’altri. Sabato sera, entrambe le partite ad orari perfetti. Quindi cosa si fa ? Semplice … si resta a casa, una telefonata al “pizza-a-casa” per farsi consegnare una “pizza al tutto”, una di quelle dove il pizzaiolo inserisce qualsiasi cosa sia commestibile ed anche alcuni ingredienti che proprio commestibili non sono, una bella weizen fresca in frigo per testimoniare ancora una volta la superiorità teutonica nel produrre birra e ci si concentra sul pc. Ma che bella invenzione è lo split screen !!! Così oltre a guardare i nostri buttiamo un’occhiata anche sugli altri. E credo che raramente la visione combinata sia stata più goduriosa di questo sabato sera.

La volata è partita ed i nostri sembrano in un buon momento di forma, siete tutti caldamente invitati a tastare con convinzione i gioielli di famiglia mentre scrivo questo, ma anche l’ondata covid sembra passata. E come al solito in questi momenti Cora spreme il meglio da quello che ha, In squadra tutti hanno ben chiaro che queste due settimane sono un playoff anticipato e come ai playoffs si vedono partenti che diventano rilievi, un po’ come nei trionfali playoffs 2018 quando, fidandosi il giusto del bullpen, fece lanciare agli inning finali Sale ed Eovaldi, oggi lo ripete con Houck e semmai se ha spremuto molto, volente o nolente, un rilievo giovane come Whitlock e questo semmai è un po’ in “fatigue mode” gli si fa lanciare un inning in situazione tranquilla per fargli riguadagnare confidenza. Questo significa condurre un team, quando si cerca di provocare un cambiamento, non ci si limita a subirli.

Il baseball mi affascina sempre più, perchè sempre più appare chiaro che è giocato con la mente più che con le braccia ed il fisico. Al principio di agosto discutevamo se la squadra si fosse abbattuta dopo il mercato deludente; io non credevo alla cosa, comincio a crederci ora perchè ho una chiave di lettura sulla situazione opposta, mi riferisco a Bobby Dalbec che dal mercato in poi è sbocciato come una rosa a maggio. Quel mercato che avrebbe dovuto panchinarlo l’ha confermato titolare e da quel momento è stato un crescendo di fiducia che inevitabilmente ha provocato un crescendo di rendimento. La mente umana è un meccanismo così complesso da far paura … non c’è verso.

Guardiamo avanti. 12 alla fine. La serie contro gli Yanks ed altre 9 partite contro squadre fuori dai giochi. Inutile fare tabelle dato che poi capita di perdere anche contro questi team teoricamente demotivati come si è visto anche nei giorni scorsi a Jays e Yanks. Quello che io vorrei vedere è “la gravità del momento”. Vedere semmai un errore difensivo per una giocata poco intensa o addirittura un giocatore che sbaglia perchè non tiene il conto degli out mi disturberebbe assai. Abbiamo avuto casi simili da noi anche recentemente, abbiamo già dato. 

Volevo chiudere con un’ultima considerazione. Come al solito la AL East si conferma una battaglia. Quattro squadre che si scannano mentre le vincenti delle altre due division passeggiano abbastanza, con risultato che arriveranno meno sfibrate al playoff. Resto un convinto sostenitore di un calendario più bilanciato, giocare 19-20 partite contro ogni squadra della division e sole due serie contro quelle degli altri due raggruppamenti provoca delle distorsioni che secondo me sono nocive per il prodotto MLB, se in fondo arrivano non i migliori ma bensì i meno spremuti non credo poi che i rating di ascolto godano. Comunque stanchi o meno i nostri sono chiamati a sprintare alla grande, perchè se le cose non dovessero andare bene tra due settimane avrebbero il semaforo verde per riposarsi per svariati mesi ed è una cosa che non vorremmo proprio

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Giano bifronte

Non so davvero se essere contento o scontento. Da un lato la squadra vanta una resilienza che non esito a definire epica, dall’altra quando mi arrivano notizie come quella di Sale fermato dal covid mi viene voglia di mandare tutti al diavolo, di staccare la spina per quest’anno … e semmai di pensare alla stagione della NFL che parte oggi. Come un novello Dio Giano mi trovo a guardare aspetti discordanti di questa stagione che, quanto a livello di follia, non è seconda a nessun’altra.

Partiamo da Sale. Dire che è una disdetta è davvero poco. Tra presentarsi a queste partite di “quasi-playoff” con Sale invece che Connor Seabold c’è la sua differenza; è il secondo passaggio in lista covid per Sale che fu toccato dalla malattia lo scorso gennaio interrompendo la riabilitazione post Tommy John. Non ci sono certezze se Sale fosse vaccinato o meno, la maggioranza ritiene di no, io dico solo una cosa che non piacerà a qualcuno. Sono stufo di sentire questi discorsi; sarebbe bene che John Henry e la MLB tutta prendesse esempio dall’altro business sportivo del nostro owner : nella Premier League, dal prossimo 1 ottobre, sarà obbligatoria la vaccinazione completa per giocatori e staff tecnico. Punto e basta.

Se però una faccia di Giano è ingrugnita per il pressapochismo e la mancanza di leadership che vengono fuori dalla gestione “sanitaria” del team, l’altra faccia non può non essere ammirata dalla squadra che va in campo, che regge in una situazione folle, con giocatori che spariscono da un giorno all’altro, con rimpiazzi che si ergono a trascinatori e con tutte le caratteristiche tipiche dell'”Alex Cora style”. Mi fa quasi rabbia pensare che questa squadra possa restare fuori dalla post season, la possibilità che ciò accada è assolutamente reale, c’è un mischione di 5 squadre per soli 2 posti. Restare in ballo non è uno scherzo.

Giano aveva due volti perchè uno guardava il passato e l’altro guardava il futuro. Cosa c’è nel nostro futuro ? Anzitutto speriamo che prima o poi si finisca col perdere giocatori, l’ultimo è Santana … ok … non una gran perdita. L’altra attesa, forse irrazionale, è che Cora tiri fuori un coniglio dal cilindro; anche se con quello che è capitato questo cilindro di Cora deve essere capiente come la leggendaria borsa di Eta Beta da cui usciva di tutto. Pensavo ad una cosa : mi sembrava che il calendario, dopo Chicago, non fosse malaccio; poi vedi Seattle che rimonta ed ovviamente capisci che non è così, sembra davvero che tutto contribuisca a rendere epica questa stagione anche se a me resta quel retrogusto amaro che mi fa dire che con uno sforzo in più da parte di proprietà e dirigenza questa squadra avrebbe già raggiunto quel traguardo della post-season che quelli che vanno in campo hanno abbondantemente meritato.

 

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Non vorrei … ma mi adeguo

Cominciai a scrivere in questo blog nel 2011; ora, dopo 10 anni abbondanti, è la prima volta che c’è da fare un pezzo (perchè non si può non fare) che so già che non vorrei fare. Mai mi sarei immaginato che avrei dovuto scrivere un post parlando di vaccini, immunizzazioni, etc. etc. in un blog che (teoricamente) è dedicato al baseball. Visto che però l’argomento rischia di avere un impatto grandicello anzichè no sulla nostra stagione, eccomi qua con pc e tastiera a tentare di buttare giù qualcosa. Come sempre esporrò le mie idee in maniera spero chiara per tutti e come sempre anche chi vorrà potrà esporre le sue nella bacheca messaggi. Visto che stiamo parlando di un tema che definire divisivo è un puro eufemismo, vi chiedo di farlo con la civiltà che ha credo sempre contraddistinto questo blog, dovetti intervenire a cancellare messaggi solo in un caso; ci terrei veramente che non ci fosse un secondo caso. Vi ringrazio in anticipo.

Allora … partente Pivetta, rilievi Barnes, Sawamura, Taylor, Perez; infield Bogaerts, Arauz e Munoz esterni Duran, Kikè e Santana più vari assistenti dell’area tecnica. Ci manca un catcher, un interno ed il DH ed avremmo una squadra intera fuori per il Covid. Ammetto di essere totalmente basito, che ci fosse qualche caso me lo potevo anche aspettare, anzi ero convinto che prima o poi ci saremmo passati anche noi, che avremmo dovuto maneggiare questa problematica che già aveva toccato altri team. Però un disastro simile è troppo : reputo questo caso una gigantesca sconfitta per il “sistema Red Sox”. Ma che diavolo di procedure venivano effettuate nel team ? Come è stato possibile che le due positività emerse a Cleveland siano diventate una quindicina una settimana dopo ? I controlli (sia medici che sul comportamento dei players) venivano fatti da GM, Cora, staff e da tutti i personaggi preposti ? Direi che è lecito dubitare di ciò.

C’è poi l’altro aspetto, ovvero … la MLB aveva consigliato un 85% almeno di vaccinati, ci sono sei squadre che non hanno raggiunto questo target, una sono i Red Sox. E questa la considero una sconfitta ancor più grave della precedente. Lo so … stiamo vedendo il casino intorno a noi su questo tema, dico la mia e spero di non accendere un flame. A me pare folle che la proprietà o meglio ancora le Majors non abbiano agito per forzare la mano, so anch’io che un obbligo avrebbe causato una levata di scudi da parte del Sindacato Giocatori; quello che sarebbe servito, in una lega che ha come motore i soldi, è una misura per toccare il portafoglio di chi non si fosse vaccinato nel momento del contagio, ovvero : “Caro Bogaerts … mi salti 10 partite (ipotesi) perchè hai contratto il virus, dato che non ti sei voluto vaccinare ti trattengo una cifra in rapporto al tuo stipendio.” Sarebbe scoppiata la guerra civile tra Sindacato e MLB ma a volte si deve anche scatenare un conflitto. Faccio anche notare d’aver usato il nome di Bogaerts non a caso, ammetto di essere delusissimo del personaggio. Dal leader della squadra mi sarei aspettato tutto un altro atteggiamento, invece non è andata proprio così.

E quindi ora che si fa ? Si raccolgono i cocci e si fa il meglio che si può con ciò che si ha. Io non so se l’emergenza continuerà, fatto sta che rischia davvero di incidere. Leggendo il nostro roster attuale mi viene da dire che non è strano aver perso domenica da Cleveland. Lo stravizio è aver vinto le prime due. Sarei curioso di sapere che cosa passa nella testa della proprietà, visto che anche loro (più d’ogni altro) badano alla vil pecunia vorrei chiedergli come vedono questo mix di inadeguatezza e pessima gestione di quello che ho chiamato “sistema Red Sox” , un mix che rischia di intaccare anche il loro investimento. Comincio a pensare sempre più che il distacco della proprietà dalle vicende del team cominci ad essere eccessivo e controproducente.

Per il momento questo è tutto, delle cose belle e delle cose brutte che avvengono in campo ne parleremo più diffusamente alla prossima. Fatemi fare solo un piccolo elenco. Buone : Sale che sembra davvero lui, Houck a volte sembra Sale che lancia di destro (ho sparato forte), Verdugo che sembra davvero uno dei nostri, Schwarber che si candida a sostituire Martinez come DH del futuro. Cattive : Ottavino che è un agente degli Yanks infiltrato tra noi, i day off dati a Devers con un team che perde i pezzi, l’insipienza dei rilievi presi a luglio, JD Martinez che a volte sembra davvero in calando di carriera. Alla prossima !!!

PS – Se qualcuno mi dovesse dire : “comoda dire così di Bogaerts, se toccassero il tuo di portafoglio cosa diresti ?”. Ebbene direi la stessa cosa. Se io non vengo in ufficio l’azienda ha un danno (almeno credo), non mi sembrerebbe sbagliato si rifacesse sul mio salario.

 

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Grasso che cola

Parliamoci chiaro ! Aver portato a casa un pareggio dalla trasferta a Tampa, specie iniziando con due sconfitte che sembravano veramente senza speranza, è un risultato eccellente, non vorrei dire miracoloso … ma quasi. Ovviamente va considerata la squadra che possiamo allestire in questo momento, con un lineup messo insieme con giocatori trovati sulla strada, a partire dalla keystone che non è proprio quella dei vostri sogni. E con un bullpen che costringe Cora a scelte che possono essere coraggiose … o forse sono le sole che può mettere in campo ora con parecchi rilievi alle prese col virus.

Però non dobbiamo piangerci addosso, siamo alla prese con un’emergenza che ha toccato moltissime squadre; come le squadre saranno state capaci di reagire a questa eventualità è uno egli aspetti che farà la differenza nello stilare la classifica finale. Diciamoci pure che con un roster che non eccelle certo per profondità diventa decisiva la resilienza di chi gioca e non credo valga molto oggi porci la domanda circa le motivazioni che hanno portato i Sox ad avere un roster che va in crisi con qualche assenza; se fate caso le annate gaudiose dei Sox presentano dei giocatori in panchina che chiaramente erano inferiori ai titolari ma erano comunque dei veterani che conoscevano le battaglie delle MLB, ora per allestire un roster dobbiamo andare a cercare giocatori tra i waivers delle altre squadre. Ci dicono che i Sox siano maestri di programmazione, resto perplesso ….

Nel momento del bisogno comunque abbiamo tirato fuori due partitone dai nostri starter : Sale e Rodriguez. Se il primo sembra tornato ai livelli che contraddistinguono una carriera che potrebbe e dovrebbe portarlo a Cooperstown, sul secondo davvero non so più cosa dire, diventa impossibile giudicare il nostro venezuelano; alterna momenti di dominanza assoluta con altri dove ti fa maledire il momento in cui ti sei appassionato al baseball, siamo arrivati ad uno snodo decisivo della sua carriera e della sua permanenza presso di noi, il giocatore infatti sarà free agent a fine stagione; non si è parlato ancora di rinnovi e mi viene quasi da pensare che questa scarsezza di informazioni sia un prologo dell’addio, speriamo che i nostri vertici non pensino solo agli 8 milioni che risparmiano senza E-Rod, qui a forza di risparmi stiamo creando una squadra perfetta per i vari Robles ed Soci.

Con questa serie in Florida comunque terminano, salvo sorprese immense, le nostre speranze di titolo divisionale; speranze che non c’ero all’opening day ma che erano fiorite durante l’anno. Di sicuro oggi, con la crisi Covid, paghiamo un prezzo ancora più alto al mercato micragnoso andato in scena a fine luglio, ma di questo ne parleremo durante la Stove League, quindi concentriamoci sulla wild card che con questi chiari di luna io considererei una conquista e non una sconfitta. Due partite di ritardo nei confronti degli Yanks e due di vantaggio sugli A’s, situazione ancora fluida, non mi sembra impossibile il ns. calendario da qui alla fine, anche se dovremo vedere se e quando i nostri assenti torneranno; ai Sox l’esperienza della wild card manca, non sarebbe bella una sfida contro i pigiamini ? Un bel duello Cole vs Sale ? Dite che rischieremmo l’infarto ?

 

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Sbuffando sbuffando

Non so se i Sox si sono immedesimati in me o (più facilmente) io mi sono immedesimato nei Sox, fatto sta che come il sottoscritto, arrancando con fatica, riesce a fare le salitelle appenniniche, i nostri Sox anche loro arrancando parecchio sono riusciti a portare a casa il fatturato che ci si poteva aspettare in questa settimana che veniva da noi considerata quasi un aperitivo in previsione della prossima quando visiteremo per quattro volte lo stadio “Ikea-ma-manca-una-brugola” di Tampa.

Dico arrancando perchè delle cinque vittorie della settimana ce ne sono quattro che sono state delle faticacce infami, con dei grandi slam all’ultima chiamata, con dei bunt eseguiti con modalità da campionato parrocchiale che si trasformano come per magia in homerun decisivi, col tuo closer che collassa ma viene salvato da uno raccolto dal cestino degli scarti … insomma … non si può dire che non si sia vissuto pericolosamente, ma visto che vivere pericolosamente è vivere intensamente e a noi l’intensità non ci fa difetto direi che possiamo archiviare la settimana con soddisfazione.

Ma giocando alla stessa maniera cosa si otterrà a Tampa ? Ecco … dubito che i Rays ci concedano le seconde o terze chanches che abbiamo avuto con Minnesota o Cleveland, per ottenere un buon risultato a Tampa occorrerebbe rifare un cambio di marcia, bisognerebbe ritornare a quel rendimento misteriosamente sparito con la fine di luglio. Parliamoci chiaro : la concorrenza è spietata, avrete visto tutti cosa hanno combinato pigiamini e raggetti nell’ultimo periodo, se i nostri vogliono competere con loro occorre che tutti (squadra, staff & dirigenza) rendano al massimo o anche sopra il massimo, la squadra e lo staff tecnico lo hanno fatto per quattro mesi, la dirigenza molto ma molto meno.

Detto che comunque stasera si giocherà per l’ultima volta nella nostra storia a casa degli Indians, scusate ma Cleveland Guardians non si può ascoltare, cosa aspettarsi dalla trasferta a Tampa ? Se si vuole coltivare qualche speranziella di titolo divisionale ci vorrebbero tre vittorie, bersaglio che per gli attuali Sox mi pare molto complesso, un 2-2 sarebbe un buon timbro per la wild card, un risultato inferiore ci renderebbe ancora più impervia la salita.

Fatemi chiudere con una nota di dispiacere : avrei voluto rivedere Terry Francona nel dugout a Cleveland anche se sapevo che era impossibile, è il secondo anno che il nostro vecchio Tito è costretto a chiudere l’anno in ampio anticipo a causa della sua salute cagionevole e non credo che ci voglia la sfera di cristallo per immaginare che a fine anno lasci. Io ero franconiano, lo sono tuttora e probabilmente morirò franconiano. Era l’uomo al comando quando un team di eroi BROKE THE CURSE, e questo per me basta e avanza per essere adorato per una vita.

 

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Buona domenica (ma anche no)

Sarà che questa domenica è il mio ultimo giorno di ferie prima d’un ritorno in ufficio che attendo più o meno come lo attendeva il Ragioniere Ugo Fantozzi, sarà che c’è in giro quell’aria sempre un po’ malinconica che compare quando si intravede la fine dell’estate, fatto sta che l’umore non è certo altissimo. Uno vorrebbe che la propria squadra del cuore lo aiutasse a risollevarsi un po’. Da qualche tempo a questa parte invece guardare i Red Sox è gradevole quanto lo è andare in ufficio il lunedì mattina e “spettacoli” come quelli andati in onda in questa orrida settimana sembrano davvero mettere uno stop alle nostre speranze.

Vi dirò la verità : a me ha fatto più male la sconfitta coi Rangers in gara-2 che la tripletta subita dai pigiamini. Vi potrà sembrare strano ma la spiegazione è semplice : purtroppo oggigiorno gli Yankees sono fuori portata; la forma atletica ed anche lo status psicologico sono troppo differenti. L’idea che avevo in testa era di mietere molte vittorie in questo stretch contro squadre già fuori da ogni gioco (Texas, Cleveland & Minny) nella speranza che i nostri bioritmi tornassero positivi per il fine mese quando riprenderanno le sfide contro i contender. Ed invece …

Invece in questo sabato notte (o domenica mattina) abbiamo assistito ad una recita che Cora ha definito semplicemente inaccettabile, quel che è peggio è che tutti gli aspetti del gioco sono altamente deficitari, come se fosse chiaro che il tracollo sotto i nostri occhi è un tracollo di squadra. Il campionario dell’orrore andato in onda stanotte al Fenway ha mostrato alcune cose rimarchevoli : l’attacco che non combina nulla contro Lyles (che ad agosto aveva un ragguardevole 9 come ERA), il baserunning comico (vedi l’out a casa di JD), la difesa che commette cinque errori … e così via.

Se tutto ciò è un segno di una squadra che lotterà col coltello tra i denti … beh … ci vuole molto ottimismo per vedere ciò. L’altro giorno Brian O’Halloran (il numero due di Bloom) ha detto che l’eventuale mancato ingresso nei playoffs sarebbe tutta colpa del Front Office, delle Baseball Operations. La risposta generale è stata : ” e di sarebbe la colpa altrimenti ? di mia nonna in carriola ?”. Permettetemi però di ribadire la cosa già detta le volte scorse : Bloom & Co. hanno certamente offerto un rendimento gravemente negativo, ma non dobbiamo a loro dare la colpa se, ad esempio, Vazquez manca un tag elementare a casa base o se Bogaerts spara un assistenza che finisce in tribuna.

Avremo tempo di parlare di tutto ciò se, per il terzo anno consecutivo, saremo liberi da impegni in ottobre. Nel frattempo, a questo punto dell’anno, spero solo di non vedere i Sox sbracare ignobilmente. Se anche il manager definisce inaccettabile il rendimento qualcuno in campo dovrebbe prendere in mano il team, altrimenti non c’è altro nel nostro futuro che un mediocrissimo affondare, cosa davvero avvilente per un team che, giova ricordarlo, ha dettato legge per quattro mesi.

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Un brodino ?

Con questo caldo assassino ci vuole uno fuori di testa per farsi un brodino caldo, eppure a me è parso che i Sox in questo weekend si siano fatti una tazza di brodo che in effetti li abbia rinvigoriti almeno un  po’; tale secondo me è la lettura da dare a questa sweep contro gli Orioles, squadra di una bruttezza epocale; bene siano arrivate le tre vittorie, restiamo però in attesa di verificare cosa succederà in sfide più pregnanti a partire dalle tre partire in due giorni che ci aspettano nel Bronx.

Il weekend è stato all’insegna dell’ effetto Chris Sale. Bastava sentire il tono della voce della crew di NESN per capire quanto fosse atteso da tutti il ritorno del nostro mancino malefico. Positivo che sia stato fatto entrare in una partita abbastanza agevole, bene la sua velocità di lanci, ma soprattutto migliore l’effetto psicologico sul Fenway che ruggiva quasi in modalità playoffs. Aggiungete a ciò le dichiarazioni di alcuni compagni che sembravano quasi testimoniare il ritorno del messia. Insomma … c’è un attesa quasi spasmodica, direi quasi eccessiva, considerando che potrà giocare, se tutto va bene, 6 o 7 partite.

Consiglio anche un po’ di prudenza nella valutazione delle performances dell’attacco, troppo modesto il valore del monte di Baltimore, abbiamo visto all’opera un parco lanciatori che si sarebbe trovato in serissima difficoltà anche coi bomber che animavano anni fa il campionato italiano (Bianchi, Carelli, Gambuti e Liverziani avrebbero fatto a fettine questi Orioles), figurarsi come potevano andare a nozze Martinez e Devers. Insomma … attendiamo controprove più pregnanti per vedere se la febbre di inizio agosto è passata.

Due parole sui movimenti nel roster : la rotation sembra settata con Perez e Richards a godersi, per modo di dire, una sedia all’ombra del bullpen. Ciò che possiamo dire per entrambi è : “complimenti … begli acquisti”. Se ci aggiungiamo che Marwin Gonzalez è stato gentilmente accompagnato all’uscio, direi che è assolutamente lecito porsi una domanda sulla capacità del nostro GM di selezionare i giocatori, per tacere poi di Andriese, di Ottavino e così andando. Intanto riportiamo a Boston Shaw, che non gioca da più di due mesi causa infortunio, quale aiuto possa dare davvero non lo so, direi che fare la riabilitazione a Boston sembra diventata una moda. Forse un vero prima base serviva, per dare cambio a Dalbec; Schwarber DH in un certo senso è uno spreco, perchè ci costringe al impiegare Martinez nell’outfield che per me non è certo una soluzione ottimale, insomma … mi pare si stia agendo un po’ a casaccio. Resto davvero perplesso

Per il momento buona così, ora dicevamo che ci aspettano tre meeting nel Bronx, coi padroni di casa che sono in spinta. Se anche noi fossimo tornati in spinta lo vedremo tra poco, tra pochi giorni la risposta. Saluti … e godetevi l’afa (si fa per dire).

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Che non sia un alibi

Ciao a tutti ! Cosa sta capitando ? La squadra che doveva arrivare ventesima ha vissuto 4 mesi al vertice ed ora tornerà ad essere ventesima ? Non posso che reiterare ciò che scrissi la volta scorsa : non esiste sulla faccia del pianeta Terra un giocatore che potevamo prendere sul mercato che poteva essere un antidoto al crollo verticale che questa squadra sta avendo. Di sicuro il non aver rinforzato il team in maniera adeguata, come pure io dico andava fatto, non deve essere un alibi per quelli che vanno in campo.

Fatto sta che tra Toronto e questa gara-1 con Tampa sembra proprio che si sia scritto un bel pezzo del nostro destino, i Rays sembrano definitivamente decollati verso il titolo divisionale ed anche un posticino alla wild card non è così agevole per i nostri, con Oakland che ci ha superati e con gli Yanks e i Jays che oramai sono ad una corta incollatura dai nostri. Quello che è peggio è quella sensazione di “un-modo-per-perdere-lo-si-troverà” che sembra diventata di casa dalle parti del Fenway

Lasciamo però perdere le sensazioni e torniamo al campo. Problema n°1 al momento è il bullpen, tre partite buttate al diavolo in una settimana scarsa con Barnes che sembra diventato un ectoplasma. E’ vero però che il nostro closer sia stra-usato, 4 volte in campo nelle ultime 4 partite, col neoarrivato Robles che invece non è mai stato impiegato nello stesso lasso di tempo. Viene da chiedersi se esista piena identità di vedute tra GM e manager, con giocatori usurati che continuano ad essere impiegati ed il nuovo acquisto fornito dal GM che resta a sedere in uno stretch così complicato per noi. Forse Cora non ritiene Robles all’altezza ? Idem con Davis, non impiegato nell’ultimo periodo tragico. Certo che fa pensare che nel momento più difficile della stagione i due teorici rinforzi restino comodamente seduti.

In attacco qualche segno di vita s’è visto nelle ultime partite, non siamo tornati quelli di luglio, ma se a Toronto non ti bastano 8 punti per vincere il match non puoi certo accusare le mazze, idem dicasi con Tampa, bastava che il bullpen non collassasse ed invece non è andata così; l’unico che sembra davvero in crisi è Martinez che, esclusa l’ultima a Toronto, continua a non carburare, lo swing è sempre in ritardo, specie sulle fastball che sono sempre state il suo terreno di caccia preferito. E’ “uno di quei momenti”, anche i bimbi in età prescolare capiscono che o torna in fretta il Martinez che conosciamo o cominciamo a pensare al 2022.

Al momento non c’è altro, proviamo di restare confidenti ed attendiamo che il grande acquisto Schwarber emerga prima o poi dalle nebbie, ieri s’è letto che aveva avuto una ricaduta ed il suo recupero sarebbe slittato, oggi invece ci dicono che si sente bene. Siamo contenti per lui se sente bene, se non si sente bene da rientrare in campo però a noi importa pochissimo, siamo all’11 agosto ed al momento non ha iniziato nemmeno la classica routine con qualche partita nelle Minors. Non c’è che dire … sembra davvero l’acquisto del secolo

 

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Nella buca

Non so se aver pareggiato il doubleheader darà un po’ di sprint alla squadra, lo spero, ma non nascondiamoci, i nostri sono finiti in una “buca” discretamente profonda. Il grandissimo e compianto Beppe Viola (i giovani non sanno che giornalista spettacolare si siano persi) creò l’Ufficio Facce. Dal volto di una persona capiva praticamente tutto : vita, morte e miracoli, ma soprattutto appartenenza sportiva del soggetto dell’indagine. Mi piacerebbe sapere quale indagine avrebbe tirato fuori dall’analisi del volto di Cora apparso subito prima della partita poi persa nel sabato pomeriggio canadese. Per la prima volta m’è sembrato vedere un Cora che non sapeva che pesci prendere.

Parliamoci chiaro : se un attacco si ferma del tutto, come sta capitando a noi, non ci sono mosse che un manager possa fare, non esistono alchimie magiche, esiste solo il lavoro e la possibilità di reiterare i concetti che hanno sempre contraddistinto la sua guida tecnica. Mi fanno quasi ridere ora tutti i discorsi sul mercato estivo; se tutti i tuoi giocatori, tutti quelli che hanno trascinato il team da marzo, si fermano di blocco non sarebbe servito Rizzo e nemmeno Berrios o chi per lui; serve che il nostro “core” torni ad essere il mostro a tre teste che ha animato gli incubi di parecchi nostri avversari.

Intanto qualche cambiamento è stato annunciato come la retrocessione nel bullpen dell’impresentabile Martin Perez che sarà la “vittima” del ritorno di Sale; io nel mio piccolo candiderei anche Garrett Richards ad una comoda sedia nel bullpen per dare più spazio ad Houck. Ma come ? Ci dobbiamo sorbire la solita melensa retorica sull’importanza dei prospetti ogni volta che facciamo un “non-mercato” come nelle settimane scorse e poi, quando finalmente abbiamo un prospetto che sembra valere, lo lasciamo a bagnomaria per farci vedere Richards ? Cos’è ? Il tentativo di trovare una logica nel suo fallimentare acquisto ?

Insomma … non ci resta che affidarci a Cora, che una volta di più, mi sembra sempre più la “faccia della franchigia”, l’uomo che supperisce ad una proprietà assente ed ad un GM che sto facendo una gran fatica ad inquadrare. Poi però non dobbiamo raccontare storielle : se Devers non ritorna ad essere il vero Devers, se JD resta l’ectoplasma che vediamo dall’All Star Game, se Bogey, Renfroe e tutti gli altri combinano per un misero punticino in 14 inning allora potremmo anche avere il miglior GM al mondo e la proprietà più coinvolta che ci sia … ma non cambierebbe molto. Alla fine è sempre il campo a dominare, è lì dove riscuoti o paghi le tasse e i nostri, negli ultimi tempi, di tasse ne hanno pagate davvero tante … troppe.

 

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