Facciamo un poster ?

Come scrivo nel titolo ci sarebbe quasi il materiale per fare un poster. Con quale immagine ? Per agevolarvi ve la metto qui sotto

Non so quanto durerà la cosa, forse anche solo queste 24 ore, ma vedere una classifica dove i nostri sono al primo posto e quelli col pigiamino a righe chiudono la fila è una di quelle cose che rendono la colazione della domenica mattina ancora più gustosa.

La squadra batte abbastanza bene, più di media che di potenza per la verità, ma sappiamo che non abbiamo, Martinez escluso, degli slugger. Quindi i punti vanno costruiti, cosa che non è mai facile, con pazienza ed applicazione. Se vogliamo guardare alle cose che non vanno possiamo aggiungere che, dato che non siamo lo squadrone di bombardieri questa benedetta pazienza ed applicazione è merce davvero rara per uno dei nostri titolari, uno di quelli che dovrebbe guidare il nostro futuro.

Se non si fosse capito di chi sto parlando ve lo esplicito subito : Rafael Devers mi fa impazzire, nella stessa partita può fare tutto … ed il contrario di tutto. Stanotte è stato capace di addormentarsi sulle basi riuscendo a farsi piccionare, ma permettendo ad un compagno di segnare mentre lui evoluiva in ballerina, si è scordato il conto degli out in un’altra occasione … poi ovviamente ha sparato un HR che rischiava di spedire in orbita la biglia, oltre a fare altre belle cose. E’ come una bomba dal potenziale enorme, solo che è impossibile da settare col timer, non sai mai quando può esplodere, può deflagrare nel campo degli avversari, ma può anche esploderti tra le mani. Vi potrà sembrare che insisto un po’ troppo spesso su di lui, ma se lo faccio è perchè solo un ipovedente non si accorgerebbe del potenziale che possiede, questo ha tutto per eccellere, basterebbe stare un po’ lì con la testa.

Per il resto la squadra sembra proprio il “Cora’s team”; resiliente come nei giorni migliori e con scelte che a volte stupiscono, per esempio mai mi sarei immaginato Andriese (fino ad ora il Calimero del nostro bullpen) impiegato al decimo inning. Per chiudere invito tutti ad incrociare le dita per JD Martinez, non impiegato ieri perchè in “protocollo Covid”; JD ha quello che viene definito un raffreddore, ma per gli stringenti ed ovvi protocolli deve sottoporsi al tampone prima di tornare ad essere eleggibile, tampone che dovrebbe essere fatto oggi. Per noi farà un mucchio di differenza se il motivo del malanno sarà il maledetto virus o se sarà l’aria condizionata furiosa che chiunque sia stato negli USA ha potuto sperimentare in qualsiasi hotel o ristorante. Forse l’inizio  di stagione “normale” ci aveva fatto scordare il particolare che siamo sotto ancora una pandemia che non da tregua, le squadre non devono solo fare i conti con tendini, ginocchi e polsi infortunati; il malefico virus può cambiare in un nonnulla l’equilibrio del campionato, un motivo in più per odiarlo con tutte le nostre forze.

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Eppur si vince … ogni tanto …

Mi ero ripromesso di scrivere solo dopo la prima vittoria, diciamo pure che ho dovuto attendere un tempo maggiore rispetto a quello che mi sarei aspettato. Da queste prime quattro ci aspettavamo certamente un raccolto migliore, la sweep subita dagli Orioles (squadra ritenuta una delle due o tre peggiori) è stata una secchiata di acqua ghiacciata per una tifoseria che già non ha molti motivi di speranza.

Cosa abbiamo visto in queste quattro partite ? La premessa di fondo è che ovviamente il campione statistico è troppo piccolo per trarre delle linee di tendenza ma diamoci lo stesso un’occhiata. Il monte di lancio sta facendo il suo : tre partenti su quattro hanno retto bene il campo, nonostante perduri l’assenza di E-Rod; Tanner Houck a me è piaciuto, sebbene tutti (lui per primo) dicano che è un lanciatore che necessita di un ulteriore sviluppo sotto forma di arsenale di lanci più vario. Garrett Richards invece è da mani nei capelli, se ci aggiungiamo che anche nello Spring Training aveva destato molte perplessità (eufemismo) diciamoci pure che il suo travaso a Boston sta andando malino. Il bullpen è quello che è, Barnes dovrebbe tornare a breve, non male il nuovo acquisto Sawamura, Matt Andriese fa capire perchè i Rays se ne siano liberati in fretta negli anni scorsi, ma mi riservo di dare giudizi tra un po’ visto l’esiguità degli inning lanciati.

L’attacco dei Sox fino ad ora porta un unico nome agli onori della cronaca, abbiamo un JD Martinez che, come Fausto Coppi, sembra “un uomo solo al comando”. Anche se la sua maglia non è biancazzurra come quella dell’immortale airone di Novi Ligure, viaggia a 5 extrabase in 4 partite. Il problema è il resto, per esempio il duo Devers – Dalbec che fino ad ora viaggia con un ragguardevole 0-su-21. Sapete una cosa ? Comincio ad averne un po’ le scatole piene di Devers, gli swing sembrano sempre presi un po’ a casaccio ed in difesa ha già al passivo un buco che è costato parecchio in gara-2 con Baltimore. Sta migliorando Devers oppure il suo plafond è questo ? Dei buchi in difesa ne abbiamo già parlato, idem del rendimento offensivo sempre erratico, direi che è ora di salire di un livello oppure resterà il classico “mezzo giocatore”.

Per ora è tutto, sapevamo che ci sarebbe stato da pedalare in salita, dopo quattro partite è dura capire se stiamo parlando di una salitella appenninica che potrei fare anch’io oppure se siamo davanti al mostro Zoncolan. Cora ha un compito che mi sembra abbastanza improbo, c’è solo da lavorare, lavorare … ed ancora lavorare.

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La gioia dell’inizio

Anche se non si sa bene cosa attendersi da questa squadra, siamo al momento nel quale la gioia per il fatto che finalmente si aprono le danze è certamente maggiore di tutti i dubbi, di tutte le problematiche che nell’ultimo biennio ci siamo posti. Vedere partite vere è un sollievo in questi giorni, nei quali qualsiasi cosa che strappi un sorriso è preziosa come acqua nel deserto. Ed il fatto che cominci un campionato in modalità quasi normale è comunque di conforto e speriamo che presto il Fenway possa aprire le porte per l’intera capienza e non limitarsi ai 4500 fortunati che potranno assistere all’Opening Day

Vi dicevo nell’inciso iniziale che non so cosa aspettarmi da questa squadra, forse vi sto dicendo una bugia, nel senso che non mi aspetto certo playoffs o titoli ancora superiori, ma tra il non andare al playoff lottando ed il farlo sbracando in maniera ignobile c’è un mare di differenza. Io credo che la presenza di Alex Cora (il nostro vero acquisto dell’inverno) sia una garanzia che le cose vengano almeno fatte bene, non gli si potrà chiedere di trasformare il piombo in oro, gli alchimisti c’hanno provato per secoli con risultati modestissimi, però mi aspetto che non si veda quel “andare a fondo col sorriso” che nel 2020 era la nota dominante del nostro dugout.

L’unico dubbio su questo modo d’agire è che mi sembra che si costruiscano delle edizioni dei Sox che possono durare un anno per l’altro, politica che sembra ormai consolidata dalle ns. parti. Attendiamo la crescita dei nostri virgulti e nell’attesa si prendono onesti mestieranti con contratti massimo biennali perchè ovviamente non si vogliono più spendere molti soldi con contrattoni di lunga durata. Così abbiamo un team zeppo di bei giocatori di complemento senza però che ci siano più quei fuoriclasse che indicavano la rotta, giocatori di complemento che poi l’anno prossimo potrebbero essere altrove … e come Penelope dovremo ritessere la nostra tela.

Play ball … quindi ! L’ordine di merito aggiornato sul sito MLB continua a metterci in 20ma posizione, ben staccati da Yankees (3°), Rays (8°), Blue Jays (9°). Il compito è di provare a sovvertire questi pronostici il più possibile, cercando di rianimare una tifoseria che da un biennio sente solo parlare di payroll e non di baseball giocato. Abbiamo bisogno di esaltarci un po’, di vedere un’inversione di tendeza, perchè di tornare ad essere gli “adorabili perdenti” che siamo stati per decenni invece non ne abbiamo alcuna voglia

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Il campionato che non c’è stato

Stasera quindi il campionato che i Sox non hanno giocato, o che per meglio dire hanno trasformato in una estensione dello Spring Training, terminerà e si tireranno le somme per cercare di capire quali prospettive future avremo, quali giocatori salutare e quali invece accompagnare alla porta pur con un grosso punto di domanda su quale possa essere il 2021 per il baseball, in un contesto sanitario che spinge doverosamente molto in avanti l’apertura degli stadi.

Già … la malefica pandemia … ha quasi azzerato il campionato 2020 ed io faccio ancora fatica a capire quale valenza tecnica abbia un campionato così corto e rischia di avere una grossa incidenza anche sulle squadre per il 2021; coi proventi legati agli stadi (biglietti, merchandising, ristorazione, etc. etc) in fortissimo dubbio anche per l’anno a venire non credo che ci siano molti team disposti ad ipotecare cifre da capogiro sui giocatori, per farla breve … per un giocatore è l’anno sbagliato per diventare free agent (per esempio penso a JBJ) oppure è meglio per chi ha diritti di opzione (ogni riferimento a JD Martinez è voluto) non farli valere a meno che non si sia assolutamente sicuri di avere un contratto altrove. Come si evolverà la cosa lo vedremo tra un mesetto, ma non credo sia difficile immaginare che JD non faccia valere l’opzione e resti a Boston (visto anche il campionato insufficiente che ha fatto) e che JBJ possa anche essere disposto ad un contratto “corto” in modo da tornare free agent per il 2022 … ed in quel caso i Sox potrebbero anche essere interessati.

Dicevamo delle audizioni che sono andate in onda in queste 60 partite dei Sox. Ovviamente un nome ora sulla bocca di tutti è Tanner Houck. Quando è stata l’ultima volta che un lanciatore prodotto dalle nostre Minors abbia così impressionato al debutto ? Mi viene in mente Buchholz che fece una no-hit alla seconda partita, ma stiamo parlando di 13 anni fa !!! Poi c’è stato qualche sprazzo di Doubront, ora miseramente finito tra campionato messicano e venezuelano, poi il nulla cosmico … il vuoto assoluto. Io vi giuro una cosa, con Houck ho quasi paura di sperare e solo il dio del baseball sa il bisogno che avremmo di sviluppare un lanciatore valido in casa, senza bisogno di impegnare montagne di dollari in free-agent che se poi falliscono o si infortunano ti lasciano a piedi come noi quest’anno. Per un po’ di valutazioni estese vi rimando poi a thread futuri dove proverò di analizzare la stagione in maniera più articolata.

Se sul monte le azioni di Houck stanno crescendo, in campo ci siamo lustrati gli occhi con l’inizio di Dalbec; la situazione per il futuro del nostro infield è assai fluida, il suo futuro potrebbe essere in prima, ma considerando che la difesa del sacchetto di terza da parte di Devers è sempre meno convincente non bisogna escludere uno switch tra i due, tenendo anche presente che c’è anche Chavis che, seppur reduce da un’annata orrenda, non mi sento di buttare ancora tra i rifiuti. L’altro che ha saputo sfruttare bene “l’audizione 2020” è Alex Verdugo, la partenza di Betts è uno shock dal quale non mi sono ancora ripreso, almeno però in cambio qualcosa abbiamo ottenuto, a Verdugo il compito improbo di farci passare la Mookie-nostalgia e la responsabilità di essere oggi la nostra certezza nell’outfield con JBJ (forse) ai saluti e con Benintendi diventato un oggetto misterioso.

Sulla guida tecnica dirò qualcosa più avanti, anche se chi ha avuto la pazienza di leggermi in passato sa bene chi vorrei avere come manager nel 2021; invece vorrei dire qualcosa sulla proprietà. Ho letto con un certo fastidio la settimana scorsa un’intervista a Tom Werner che ha definito “disappointing” la stagione 2020. L’intervista mi è sembrata risibile perchè l’annata deludente è stata tale in primis a causa della scelta della proprietà di ridurre il monte stipendi; la scelta era assolutamente legittima, ma il risultato di tale scelta era abbastanza ovvio, quando ti affidi a Mazza, Osich e compagnia cantante è dura poi aspettarsi granchè. Il 2021 sarà un anno importante anche per capire se la spinta propulsiva, che l’attuale proprietà ha portato ad una franchigia che prima di loro appariva decotta e stracotta, è ancora presente. Non nascondo il dubbio che John Henry & Soci, essendo anche proprietari di un marchio di importanza planetaria e vincente come il Liverpool, possano aver pensato di ridurre l’impegno a Boston. Lo sapremo a breve, se tra un mesetto o due sentiremo un discorso tipo : “vogliamo restare sotto la soglia di … X dollari “, allora possiamo anche pensare ad un futuro da Cincinnati Reds o Seattle Mariners, franchigie rispettabilissime … ma che fanno i playoffs una volta ogni decennio. Un futuro che mi pare decisamente poco eccitante.

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Demolizione o costruzione ?

Ammetto di stare seguendo poco la parte agonistica della stagione, francamente non sono molto eccitato; capire se vinceremo 20 o 21 partite, perchè è di questo che si parla, è un tema che credo interessi poco i tifosi negli States … ed anche quelli nello Stivale. Ammetto di essere molto più interessato e preoccupato dalla Trade Deadline che, esattamente tra una settimana, darà il suo responso e questo responso sarà un primo spartiacque del nostro futuro.

Che i Sox in questo mercato ci vadano per vendere mi pare ovvio, è il cosa si vende che mi preoccupa e leggere molteplici articoli che adombravano la possibilità di cessione per Bogaerts mi ha procurato una notevole acidità di stomaco che non va via nemmeno ingerendo degli Alka Seltzer. E’ da chi verrà venduto che vedremo se si andrà al mercato per provare di ricostruire o se andrà semplicemente per distruggere tutto e la smania che spesso prende i neo-entrati gestori di voler dimostrare che ogni scelta precedente era errata, non è certo positiva nel nostro caso.

Credo che ognuno di noi abbia nella testa la lista degli incedibili, la mia consta di Bogey, Devers, E-Rod e Verdugo. Tutti gli altri possono essere messi sul mercato, mi dispiacerebbe uscisse Benintendi dalle nostre fila, ma sono perfettamente consapevole che potrebbe essere un sacrificio necessario per una contropartita importante, anche se dopo un inizio stagione così in salita ed ora anche in injured list potrebbe essere il momento sbagliato per una cessione. Ovviamente sono altrettanto consapevole che una logica puramente mercantile spinga per la cessione di Xanderino nostro, a settembre arriverà all’anzianità di servizio per avere la clausola “no-trade” in automatico e forse solo lui potrebbe portarci la contropartita che forse stanno cercando, ovvero un pitcher di prima fascia, ma in tal caso si andrebbe in un tipo di trade totalmente differente da quello “classico”. In questo periodo normalmente chi acquista un “all-star” non lo fa per cederne un altro e di una trade “Bogaerts vs prospects” non voglio nemmeno sentire parlare.

Nel frattempo abbiamo salutato Workman e Hembree, con un unanime rimpianto maggiore per il primo, in cambio abbiamo preso Pivetta (che un paio di anni fa era un titolo in crescita … ma che poi è crollato come un’obbligazione argentina) ed un prospetto, tale Connor Seabold, che ha delle cifre interessanti, sebbene un infortunio lo abbia un po’ rallentato nel 2019. Dicevo di Pivetta : se per un motivo imperscrutabile tornasse quello del 2018 avremmo pescato un buon giocatore, se invece sarà quello del 2019 e soprattutto di questa breve stagione 2020 allora avremo pescato l’ennesima ciofeca da unire alla lunga lista che già possediamo.

Una piccola chiosa finale : mi piacerebbe (anche se so che non capiterà) sentire qualcosa da parte della proprietà, sentire parlare un minimo di programmi, aspettative. Due anni fa eravamo la più bella squadra di baseball che si fosse vista in parecchi decenni ed ora siamo un’accozzaglia di Godley, Hall e bibitari simili, è come se la Mercedes che sta dominando la Formula 1 si trasformasse in due anni in una riedizione della mitica Minardi, anche nell’atmosfera sincopata delle MLB non è proprio una cosa normalissima; ci piacerebbe capire se possiamo avere speranze per un futuro che non sia lontano come un miraggio o se, vendendo Bogey e semmai qualcun’altro, possiamo andare in letargo fino al 2025 o giù di lì.

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Red Sox o Longobarda ?

Ciao amici … lo scorso lunedì 10 partivo per una settimana di scarpinate sulle Dolomiti ed i Sox erano a quota 6 vittorie, oggi lunedì 17 tornato a casa dopo aver consumato per bene le suole dei miei scarponi da trekking i Sox sono ancora a quota 6 vittorie. Come direbbero quelli che ne sanno : “bene … ma non benissimo.”

Ad un certo punto, mentre nella mia camera d’albergo mi guardavo i tristissimi recap delle partite dei Sox ho avuto una visione, neanche fossi Giovanna d’Arco; la visione era quella del presidentissimo Borlotti e della sua Longobarda, mitica squadra di calcio condotta dall’immenso Oronzo Canà, il creatore della bizona e dello schema 5-5-5. Che una squadra di baseball vincitrice solo due anni fa del massimo alloro mi faccia venire in mente una squadra macchietta del “meraviglioso” cinema italiano anni ’80 dimostra che tanto si è sbagliato e che la strada davanti a noi è ardua e che la traversata del deserto sarà lunga e difficile.

Delle colpe di Dombrowski abbiamo già parlato mille volte in passato, comincia ad essere ora invece di guardare all’oggi a quello che si poteva fare ed è stato fatto male. Il manager mi sembra in balia degli eventi, i vetarani danno poco e sembrano semplicemente in attesa che arrivi il momento di una trade o che finisca questa insulsa annata, il valore aggiunto di Roenicke è pari a zero (al momento) e se questa stagione era una specie di test per il suo futuro direi che il test sta avendo lo stesso successo della crociera inaugurale del Titanic.

Su Bloom resto con la mia idea che non sia giudicabile, aveva poco da spendere e le nozze coi fichi secchi sono sempre difficili; c’è da dire che sarebbe stato bello che i pochi soldi spesi avessero dato frutti migliori, Peraza è eccitante come una sagra di sbadigli, la nidiata dei lanciatori di terzo livello che ci ha portato si sta comportando … come lanciatori di quarto livello. Mi sembra che ci sia davvero poco da essere allegri, se essere fiduciosi o no per il futuro onestamente non riesco ancora a capirlo.

Chiudo con un grazie a chi mi ha avvisato del fatto che i commenti non siano più visibili; oggi, appena tornato a casa dalle ferie, ho avvisato il webmaster della cosa, appena ci sarà la soluzione ovviamente ve lo comunicherò, quello che vi posso dire è che i vostri commenti sono tuttora presenti nel menù di amministrazione del blog, il motivo per cui siano spariti mi è totalmente ignoto, spero che chi ne sa più di me mi dia una mano per ripristinare tutte le funzionalità del blog

Il Comm. Borlotti a colloquio con Oronzo Canà

Per i giovani (o diversamente anziani) che non sappiamo chi siano Borlotti e Canà e che ignorassero le gesta della Longobarda metto questo link. Non sapete cosa vi siete persi !!! .

https://it.wikipedia.org/wiki/L%27allenatore_nel_pallone

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Siamo questi …

Oramai lo abbiamo capito : il valore dei Red Sox 2020 è quello che vediamo ovvero complessivamente modesto, con dei buchi attesi (siamo 25mi su 30 come ERA), ma anche con delle altre mancanze che onestamente non aspettavamo come il rendimento di alcuni giocatori ormai veterani che sono veramente in crisi. Sviscerate le scorse volte le scarse aspettative sul monte, vorrei stavolta provare di capire perchè gente come Benintendi, Devers, Martinez stiano offrendo un campionario di prestazioni così deficitarie facendoci mancare quel supporto offensivo che da subito avevamo definito come essenziale per provare a mettere una toppa ad un monte di lancio raffazzonato.

Il caso più grave mi pare Benintendi, fermo alla miseria di 2 battute valide (!!!). Ho come il timore che i continui cambi nella “mentalità di battuta” abbiamo prodotto in lui dei guasti. Al principio era un battitore di contatto con buona potenza, potenza che ha provato di aumentare l’anno scorso col risultato di beccare una camionata di strikeout, ora ha provato di affidarsi al suo swing del 2018 e francamente sembra ben lungi dall’averlo trovato. Urge affidarlo ad un batting coach provato, ruolo coperto nei Sox da Tim Hyers con risultati che paiono oggettivamente modesti. Spero solo che il periodo di down non incide nella mente del ragazzo, lo swing lo si può correggere, un tarlo mentale è molto, molto, molto più difficile.

Su Devers mi sono già espresso in passato, talento enorme ed etica lavorativa non impeccabile, l’essersi presentato alla ripresa degli allenamenti sovrappeso non depone certo a suo favore. La speranza è che sia un po’ diesel avviandosi lentamente mentre si rimette in forma anche se in un campionato che dura 8-9 settimane mettersi in moto in ritardo equivale a mandare al diavolo una fetta preponderante di stagione. Su Martinez invece spero solo sia un momento passeggero e non un calo motivazionale come qualcuno immagina. Non nascondiamoci che Martinez viene dato come possibile partente alla prossima deadline, visto che il suo valore col DH anche in National League è aumentato esponenzialmente. Scarsità di motivazioni nel giocare in una squadra dalle prospettive ben diverse rispetto a quelle che c’erano al momento della forma del contratto ? Potrebbe essere

Ho introdotto l’argomento trade deadline perchè in un campionato così compresso manca poco e saremo già nell’orgia del mercato, solo che coi Sox a 5-9 e con prospettive future poco appetitose stavolta ci si andrà per vendere. I nomi che vengono fatti, oltre a Martinez, sono JBJ e forse Workman che avrebbe parecchi amatori. Detto ciò vorrei tanto che Bloom cominciasse a pensare a questo mercato a ricostruire un gruppo partenti decenti, così come è stato bravo a prendere Verdugo (che ogni volta che lo vedo … mi piace di più) per avere un outfielder con un bel futuro. Insomma … vorrei che le eventuali cessioni non fossero solo un salary dump per alleggerire le spese di Mr.Henry, vorrei che le contropartite fossero un passo in avanti per la ricostruzione, vorrei che la eventuale cessione di un bastone come JD Martinez comportasse l’arrivo di uno starter giovane, ma pronto o quasi per la ribalta del Fenway, una specie di Verdugo lanciatore.

Una nota per chiudere : ho visto che nella bacheca in tanti hanno sposato il mio invito per “Alex Cora for 2021”, ed anche a Boston gli innammorati di AC sono numerosi. Ricordiamoci però che non è un uomo miracoloso, cerchiamo di fornirgli gli strumenti adatti, se mai tornerà. Per trasformare i vari Osich, Weber, Brice in giocatori veri non serve Cora, servirebbe il Mago Silvan.

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La tampizzazione

Ho inventato un neologismo. I Sox si stanno “tampizzando” ovvero stanno diventando simili ai Tampa Bay Rays, il problema è che non sono quelli di quando in Florida c’era Joe Maddon, le nostre amate Calzette Rosse sembrano diventati i Rays del prima lustro del nuovo millennio, quelli che erano un inno alla futilità, mettevano insieme semmai anche alcuni giocatori buoni accoppiandoli ad una discreta serie di nullità; verrebbe da dire che anche noi accoppiamo buoni giocatori a degli “scappati da casa” e se questa è la tassa da pagare al nuovo corso, è una tassa che paghiamo perchè non possiamo farne a meno, ma chiaramente non paghiamo volentieri.

Da dove cominciamo ? General Manager, Manager o giocatori ? Io comincio sempre da chi va in campo; cosa dicevamo in questi mesi ? Dicevamo che occorreva un attacco super per sostenere un monte di lancio da mani nei capelli. Mi pare chiaro che il monte sembra peggio di quel poco o nulla che pure ci aspettavamo e che il motore dell’attacco non è che stia girando ai massimi regimi. Il risultato è una squadra di una pochezza complessiva disarmante e che al momento non vedo come possa raggiungere i playoffs pure nella nuova formula a 16 squadre.

Detto tra noi : abbiamo un gruppo di giocatori che giocano nelle Majors e forse nemmeno loro si rendono conto del motivo. Ditemi cosa stanno a dire nel nostro team gente come Osich, Brice oppure pensate che abbiamo fatto fare il partente n.2 a Perez ed il n.3 a Weber. Nulla qualifica meglio il nostro declino come il fatto che Perez da noi è il n.2 e l’anno scorso a Minneapolis era il n.5. Se uniamo questo alla partenza in salita dei vari Devers, Chavis, Bogaerts & Co. otteniamo il risultato insufficiente contro gli Orioles (per molti la peggior squadra delle Majors) e le difficoltà contro i Mets.

A Boston si fa in fretta a finire sulla graticola e sembra già che ci sia gente pronta a cuocere costoline di Roenicke e di Bloom. Facciamo un bel distinguo : parto da Bloom, io ricordo a tutti che il cane si muove a seconda di quanto guinzaglio gli lasci il padrone. La proprietà ha lasciato a Bloom davvero poco spazio per agire, con quel poco che aveva, coi diktat imposti da Mr.Henry era possibile fare qualcosa di meglio ? Mah … non lo so. I 6 milioni per Perez faccio fatica a giustificarli col suo passato, è vero però che tanto di più non si sarebbe potuto fare. Il vero banco di prova per Bloom sarà il 2021 quando dovrebbe avere più campo libero. Per Roenicke mi verrebbe invece da dire che dimostra perchè era un assistente e non il manager. Onestamente mi lasciano perplesso alcune cose come Bogaerts in riposo alla seconda partite di una stagione di sole 60; sulla sua gestione del monte gli do ancora qualche tempo, diciamo che certe volte, in partite iniziate male e semmai riaperte mi sarei aspettato l’impiego di Barnes e non semmai di uno dei “dilettanti allo sbaraglio” di cui siamo pieni. Io resto della mia idea che già vi enunciai, se si potesse votare per “Alex Cora in 2021” io lo farei subito.

Questo è il mio resumè per questa prima settimana di gioco, siate su di giri amici !!! 60 partite passano in fretta, sarà la nostra pena del contrappasso, le colpe di Dombrowski vanno espiate, il 2020 è qui per questo.

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Voglia di emozionarsi

E così stanotte comincerà qualcosa. Cosa sia mi riesce difficile dirlo; lascio a voi, al vostro cuore il trovare una definizione. E’ il baseball comunque, in una forma strana, con delle regole speciali e con una valenza che ognuno di voi potrà valutare. Come scrivevo nel titolo c’è voglia di emozionarsi, di vivere sensazioni antiche e che sono mancate in questi mesi. Non è un caso che gli indici di ascolto delle partite “inter-squad” che sono state trasmesse in TV abbiamo avuto dei responsi molto buoni, anche la gente in America avrebbe voglia di parlare di homerun, strikeout prendendosi una pausa da vaccini ed anticorpi. Il compito delle Majors, prima lega a ripartire, è proprio quello : donare un sorriso dove ne esiste un gran bisogno.

Anche nel Massachussetts si vorrebbe sorridere un po’. Diciamo che si potrà farlo pensando al ritorno del baseball in generale, più a ciò che può venire offerto da questi Red Sox in tono minore. L’altro giorno sul sito ufficiale MLB hanno diviso le 30 squadre in sette “gruppi di importanza”, i Sox sono stati messi nel quinto, giudizio previsionale che ha scontentato qualcuno, ma che si può condividere perchè i buchi nella squadra mi sembrano palesi. D’altra parte gli incipit dati dalla proprietà erano stati ben chiari ed a causa di questi non si è potuto fare altro, se non allestire una squadra guardando più al restare sotto la luxury tax che ai potenziali risultati sul campo.

Ovviamente quando cito le deficienze della squadra mi riferisco al monte di lancio che è davvero mille miglia lontano da quello che occorrerebbe per poter competere ai vertici, sia in una stagione accorciata come questa che in una ipotetica stagione completa. Stante ancora l’assenza di E-Rod, guarito dal Covid ma non ancora pronto al debutto, andremo alla guerra coi seguenti starter : Eovaldi, Martin Perez, Ryan Weber e Brian Johnson, oltre al famoso quinto che sarà un “bullpen game”. Con tutto il rispetto se questa rotazione è tra le migliori 20 delle Majors io emigro in Papua Nuova Guinea.

Il lineup sembra più nella parte, è più simile a quei Red Sox che lottavano per il vertice, sembra una vita fa ed invece sono solo passati 21 mesi da quando i nostri alzarono il Commissioner Trophy. Dovrebbe essere la squadra di Bogaerts e di Devers, più del primo che del secondo in verità, visto che il venezuelano ha una etica lavorativa che non mi pare il massimo, a me pure sembra un po’ sovrappeso già in un fisico abbastanza tondeggiante. JD Martinez poi dovrà fare quello che sa fare, sbatterla fuori, essere il nostro bomber. Da questo triangolo di giocatori dobbiamo attenderci tanto o sarà davvero difficile per noi competere.

Andiamo quindi a vederci questo mini-campionato. Due mesi di partite e poi sarà tutto finito, forse è già molto che cominci, visto che in America sono ancora nel pieno della pandemia e non si vede all’orizzonte uno squarcio di sereno. Se saranno i Sox ad offrire questo squarcio lo vedremo tra breve, sarebbe una grossa sorpresa, ma non succede qualche volta che i campionati vedano dei protagonisti inattesi ?

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Obiettivo 208

In questa atmosfera da ultimo giorno di scuola, dove ci tocca vedere dei Sox con Jhoulys Chacin che lancia e Chris Owings che gioca, c’è stato un momento decisamente più importante e non è avvenuto in campo ma bensì negli uffici dove è adata in scena una conferenza stampa della proprietà. 25 minuti assolutamente non banali dove sono state date notizie che pesantemente influiranno nel corso del campionato 2020.

Il messaggio è arrivato forte e chiaro, per l’anno prossimo il monte stipendi dovrà essere più basso, soprattutto dovrà essere sotto il limite della luxury tax posta a 208 milioni di dollari, in modo che si azzerino le penalità per gli anni a seguire. Detto così sembra una cosa più che lecita ed anche logica , se però facciamo due conti vedremo che il compito del nuovo GM si fa decisamente arduo in un contesto che chiede comunque di eccellere.

Perchè dico che si fa arduo il sentiero davanti a noi ? Perchè abbiamo una pesantissima eredità di contratti, che vanno ovviamente onorati, che Dombrowski ci ha lasciato. Se volete partecipare al giochino fatelo pure anche voi, ci sono numerosi siti dove si possono trovare i dati dei contratti, fatto sta che se sommiamo gli stipendi di Sale, Price, Bogaerts, Pedroia e Eovaldi siamo già a 112 milioni, in pratica con soli 5 giocatori ci siamo già mangiati più della metà del monte stipendi.

Ve lo dico chiaramente : se si potessero cancellare i contratti di Price e Sale i Red Sox lo farebbero immediatamente senza pensarci nemmeno un minuto, impegni pesantissimi per molti anni con due lanciatori che denotano chiari segni di usura. Se poi JD Martinez decidesse di restare a Boston dovremmo aggiungere i 24 per lui. Insomma … sarà un bel rebus da risolvere e mi pare chiaro che siano aumentate le possibilità che Betts e JBJ vengano ceduti visto che aggiungeremmo cifre importantissime.

Insomma … sbizzarritevi e fate le vostre considerazioni, ne aggiungo una io su John Henry, dalle sue parole si capisce chiaramente che fosse poco convinto delle mosse di Dombrowski, mi verrebbe da dire che l’ha tenuto un anno di troppo allora, chiaro che sarebbe stato estremamente difficile silurarlo appena vinte le World Series ma quest’anno in più ha reso la possibile ricostruzione più difficile, specie il contratto di Sale rischia di essere un macigno sul nostro futuro. Insomma … poteva Mr.Henry agire diversamente ? Sarebbe stato difficile, ma sarebbe stato meglio. Ritorno ad un concetto già detto : “Dombrowski semmai ti fa vincere, ma lascia anche delle macerie”. La vittoria l’abbiamo avuta (a Detroit ancora la aspettano), ora ci toccano i detriti, compito del nuovo GM sarà rimuoverli e non sarà un compito facile … Good luck !!! Credo ne abbia un gran bisogno, chiunque esso sia

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