Io non so se nella message-board prevale l’umorismo o se ci credete davvero, ma vedo che si sta addirittura contando in che giorno JBJ raggiungerebbe il record di Joe DiMaggio della hitting streak più lunga di ogni epoca. Credo che sia solo frutto della vs. simpatia più che della cognizione tecnica, 56 partite consecutive con una valida è un record destinato a durare per sempre, almeno a mio avviso … e forse è bello che sia così, il nostro gioco ha dei simulacri, degli idoli che mi sembra quasi blasfemo andare a toccare. Sono 75 anni che nessuno riesce a replicare quell’incredibile performance dello Yankee Clipper, davvero incredibile quella stagione 1941 !
Così incredibile che successe un’altra cosa che non s’è mai più ripetuta : Ted Williams, il nostro “Teddy Ballgame” chiuse con l’incredibile .406 di media battuta e da allora mai nessuno ha avuto un’average da .400 o più in alto; vedendo come si comportano nel box alcuni nostri pupilli (Ortiz, Bogaerts o JBJ) viene quasi da dire che anche quel record possa correre dei rischi; se Ortiz è Ortiz e Bogaerts è un predestinato, quello che fa strabuzzare gli occhi è JBJ; divertente quel giornalista che ha detto che quest’anno sarà Rookie of The Year … con due anni di ritardo. Non potrà vincere quel premio, ma il giocatore più migliorato non può che essere lui se continua con questi ritmi; la storia di JBJ vi dimostra anche, una volta di più, l’importanza della difesa nella valutazione dei giocatori; non fosse stato per le sue straordinarie doti difendendo il giardino, forse JBJ non sarebbe stato più uno dei Sox e semmai a quest’ora sarebbe compagno di squadra in Triplo A d’un Middlebrooks o di un Cecchini qualsiasi; dicevamo : “se solo arrivasse ad un .700 di OPS con quel guanto che si ritrova sarebbe comunque un titolare per un decennio” … diciamo che ora è un po’ sopra a .700 di OPS.
Scrivendo questo strano pezzo, dove salto in scioltezza dal nostro baseball a quello dei nostri nonni e bisnonni, mi viene in mente una considerazione che c’entra poco coi normali temi che dibatto su queste pagine : m’è venuto in mente che, mentre DiMaggio e Williams stavano scrivendo pagine di baseball che verranno tramandate per chissà quante generazioni a venire, a Tobruk o nelle steppe russe ci si combatteva e si moriva a migliaia. Non è certo il problema peggiore di quegli anni, ma ci pensate a quali altre meravigliose imprese sportive avremmo potuto vedere se non ci fosse stata la guerra ? Williams non sarebbe partito per la guerra nel ’43 e chissà cosa avrebbe combinato dopo aver vinto la tripla corona nel ’42 ? Ma anche nella vecchia Europa … per esempio un Fausto Coppi sulla sua bici, anziché deperire in un campo di prigionia inglese, cosa avrebbe fatto ? Lutz Long si sarebbe preso la rivincita su Jesse Owens nel lungo nelle Olimpiadi del ’40 o del ’44 anziché morire combattendo in Sicilia ?
Fortunatamente invece Bogaerts, Betts e JBJ devono pensare solo all’OPS … e permettetemi di dirlo, pur con tutte le contraddizioni di questi tempi, il progresso mi pare incalcolabile.