Così non ci si pensa più

Con quattro partite da dopolavoristi giocate ad Anaheim, i Red Sox chiudono in pratica la stagione e mettono il timbro ad un’altra annata di transizione. Già … non eravamo partiti per questo ed invece ci ritroviamo a vivere un deja-vu ed abbiamo davanti due mesi di purissima aria fritta, si proverà di vendere qualcosa al mercato e si chiuderà con due mesi di una inutilità assoluta, come ormai sembra diventato il nostro clichè.

Ammetto di essere sconfortato, non ho nemmeno voglia di scrivere e di discutere. Cosa diavolo c’è da discutere ? Io credo sia arrivato il momento, a fine stagione intendo e non ora perchè non servirebbe a nulla, di cominciare un vigoroso repulisti in tutti i reparti : dal campo, al dug-out per concludere con gli uffici. Il personale che abbiamo ora ci porta a stagioni insipide, cambiare il più possibile mi pare doveroso.

Dicevo che si va per vendere il vendibile al prossimo mercato, non venderemo però quello che vorremmo. Tranquilli che Sandoval nessuno ce lo prenderà, diciamo che sono tutti vendibili tranne (spero) Bogaerts, Betts, Swihart, i lanciatori giovani e poco altro. Vedremo chi riscuoterà interesse.

Non c’è molto altro da aggiungere, è forse il mio pezzo più corto ma cosa dire che non sia già stato detto, che non risulti ormai trito e ritrito, siamo governati da dirigenti ritenuti tra i migliori che però ottengono risultati disarmanti; Farrell, Cherington e compagnia sono i classici Carneadi che hanno fatto il tredici della vita nel 2013 e s’erano convinti che quello fosse il loro vero livello. Errore ! D’altra parte tutti gli albi d’oro riportano presenze strane : la Grecia ha vinto un Europeo di calcio e per scendere sul leggero i Jalisse (chi ???) hanno vinto il Festival di Sanremo, se penso poi che Damon Hill ha vinto un Mondiale di Formula 1 il quadro è completo.

Davvero … non ne ho voglia … e comincio anche ad averne pochina di continuare questo blog; un blogger dei Pittsburgh Pirates avrebbe continuato imperterrito a scrivere durante i 20 anni di fondo classifica che s’è sorbita la franchigia di Steeltown ? Voi dite che vedo tutto troppo nero ? Può darsi, ma stasera è logico vedere qualcosa di diverso da un futuro fosco ?

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Un calcio al secchio

Il sommo professor Aza Nikolic, uno dei tre o quattro personaggi più importanti nella storia del basket italiano, aveva un modo di dire che faceva scuola, quando una squadra o un giocatore produceva momenti importanti per poi cacciar via tutto in pochi attimi diceva che : “Tu sei come mucca di Erzegovina: prima fare tanto buon latte e poi dà calcio a secchio.” Paragonare i nostri prodi del Fenway ad una mucca della ex-Jugoslavia potrà sembrare irrispettoso ma aver giocato delle settimane di eccellente baseball per poi giocare una serie così loffia contro gli Yankees m’ha fatto tornare in mente la mitica mucca del professore di Sarajevo, avrei voluto vedere un po’ più di spirito, invece sembra che tutto avvenga con il solito tran-tran. Non so se è anche una questione di filosofia, nel senso che gli europei hanno un senso della necessità immediata più acuto degli americani, ma questa era la serie che ci serviva, portare a casa due partite anziché una significava essere a 4,5 anziché a 6,5, invece l’abbiamo giocata come fosse una normalissima serie, una delle mille di cui è composta una stagione.

Cosa intendo con la frase di cui sopra ? Beh … nel momento che vado a leggere che Dustin Pedroia è pronto per tornare DEVE GIOCARE . Senza se e senza ma, invece leggere che “gli diamo anche questo weekend di riposo così torna più fresco dopo l’All Star Break” mi pare una boiata immensa. Purtroppo il destino poi c’ha punito (e ce lo meritiamo), ieri malanno respiratorio (???) per Big Papi, così ci siamo trovati a giocare una delle partite chiave della stagione senza i due leader carismatici della squadra. E’ vero che la stagione è lunga ma ragionare nei termini che sembrano normali negli uffici di Yawkey Way è logico ? Mi ricorda un po’ la storia degli otto giorni di riposo dati a Tazawa (l’unico setup degno di tal nome che abbiamo), riposo che c’è costato un paio di partite, senza quel riposo Tazawa avrebbe lanciato come un prospettino da Singolo A ? Dopo la sosta Pedey picchierà più di Babe Ruth grazie a queste tre partite di sosta extra ?

Ad un weekend che non è certo andato come speravamo dobbiamo anche mettere in conto l’infortunio di Buchholz. Vi racconto la scena : mi preparo ben bene, partita su Fox in TV … ah che bello sul TV grande in HD, una fruttiera colma di ciliegie, pesche ed albicocche fresche, picchione subito da A-Rod, pareggio poco dopo, infortunio … e chiudo il TV, rimetto la frutta in frigo e me ne vado a nanna. Il pensiero è “Alè … siamo alle solite”, l’infortunio ad essere sinceri è una novità nel senso che non è coinvolta la schiena che era il suo storico tallone d’Achille però siamo qui tutti chiederci quando tornerà Clay visto che i suoi infortuni sono come i lavori sulla Salerno-Reggio Calabria … sai quando iniziano ma non sai quando finiscono; non ci sarebbero danni strutturali ma sappiamo anche come Buchholz sia uno di quei giocatori che non sono il massimo se sentono anche un poco di “disconfort”, lui necessita di essere fisicamente al 100% ed il 99% non gli basta. Speriamo bene … perché la mia reazione di andare a letto all’infortunio potrebbe quasi simboleggiare il crollo di parecchie se non tutte delle nostre speranze.

La cosa migliore di questi tre giorni è invece il nostro Rodriguez ( lo chiamiamo E-Rod ?). Ha passato un esame, un altro, con una bellissima valutazione, l’esame “rivalry” è uno di quelli che contano di più nel “libretto universitario” del nostro giovane pitcher e se questo non è un bel 30 allora ditemi voi cos’è. Non siamo ancora alla discussione della tesi ed alla laurea, ma la sensazione di aver preso uno di quelli che non finiranno fuori corso c’è tutta. La trade dello scorso anno potrebbe davvero essere una di quelle “sante”. Abbiamo rinunciato a due mesi di Miller, che avremmo perso comunque a fine anno, e ci ritroviamo in casa il lanciatore prospetto più eccitante forse dai tempi del debutto di Buchholz. Spesso parlo male dei nostri vertici ma in questo caso va detto un “good shot” a Cherington & Co.,  tra parentesi ho anche notato che il cambio di Rodríguez sabato sia avvenuto al momento giusto, un po’ meno domenica quello di Miley … ma tant’è, sembra quasi che si vogliano proteggere più i giovani dei veterani, semplicemente invece occorrerebbe avvicendare i lanciatori quando serve, una cosa che nel nostro dugout sembra molto complessa.

Arriviamo quindi alla sosta in posizione ancora di retroguardia, le partite divisionali con le altre contendenti della AL East ci stanno uccidendo, siamo 17W-27L in questo contesto e se pensate che sono le partite che contano doppio diventa quasi un affare essere a 6½ dal primo posto ed ad una distanza accettabile dalle altre. Non so realmente cosa pensare, cosa attendermi e cosa sperare dalla seconda parte della stagione che inizierà da venerdì. Vi dicevo che anche prima della serie con New York io ci credevo poco e questi tre match non hanno certo aumentato le speranze. In Yawkey Way vanno avanti col loro tran-tran, chissà se siamo noi ad essere un po’ troppo arteriosclerotici.

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Toh … guarda chi c’è stasera al Fenway

Mi piacerebbe sapere quante volte è successo nei 115 anni di esistenza dei Sox di arrivare a giocarsi una serie importante contro i vicini di casa del Bronx. Sempre meglio giocare una serie importante che una inutile, come avrebbe detto l’ineffabile Catalano di “Quelli della notte” … ed i giovinastri mi perdonino se non sanno chi era Catalano; già … perchè la serie è importante e ci vorrebbe un risultato bello per alimentare quella speranziella che comincia a fare capolino nei cuori di molti.

Sono i Sox con le recenti vittorie ad aver reso un po’ più appetibile questa serie, il distacco c’è ancora dato che cinque partite e mezzo non sono uno scherzo, ma dato come eravamo messi un tre settimane fa sembra quasi di essere in un piccolo paradiso, quindi giochiamocela al meglio perchè se i nostri prendessero quella confidenza che si vede ancora in maniera intermittente, e portarne a casa un paio contro gli Yanks aiuterebbe a raggiungere questa confidenza, dopo si potrebbero davvero cominciare certi discorsi. Ci crediamo o non ci crediamo ? La rimonta è possibile, probabile o stiamo vivendo solo un piccolo sogno di mezza estate ? Tanto per dirne una … il mio mentore ci crede poco o nulla ed anch’io faccio fatica a crederci fino in fondo dopo un campionato e mezzo di batoste assortite anche perchè qualcosa che non funziona c’è sempre.

Per esempio continua a convincermi poco o nulla Mr.Farrell, anche in gara 1 contro i Marlins ha rischiato di buttar via la partita con un cambio del partente che definirsi tardivo è veramente un puro eufemismo e perdere contro questi Marlins che senza Stanton sono davvero poca roba, sarebbe stato un delitto. La scarsa fiducia nel bullpen l’abbiamo tutti ma Miley è stato tenuto tre uomini di troppo a lanciare e quel che più mi fa pensare è che al settimo inning … ripeto … settimo inning non c’era nessuno nel bullpen a scaldarsi all’inizio … e venivamo da una serata dove non avevamo giocato e quindi tutti erano abili ed arruolati.

Due quiz da risolvere a breve per John Farrell : il primo è come trovare un posto stabile e continuo per Brock Holt ora che Pedroia dovrebbe essere quasi pronto. Non credo sia possibile considerare ormai Holt come un succedaneo per qualcun’altro; il buon Brock è un pezzo importante della squadra, s’è meritato giustamente la convocazione per l’All Star Game a forza di prestazioni e non raccontando barzellette sconce. Una delle ipotesi possibili per Holt potrebbe portare anche alla soluzione del secondo quesito, ovvero chi metterci sul sacchetto di prima stante la perdurante crisi di Napoli ? Un diamante Holt-Pedey-Bog-Panda potrebbe essere un’idea, mi chiedo anche se non sia il caso di provare Ramirez, nulla contro Napoli sia ben chiaro, ma in questo momento è una tassa che una squadra che tenta una rimonta non può assolutamente pagare.

Rimonta … rimonta … ci sei o rimonta mia ? Comunque è sconvolgente la Nation, son bastate alcune vittorie per tornar a far tabelle, schemi e così via, basta davvero poco per essere contenti, un weekend di contentezza ci darebbe un po’ più di ossigeno, ci farebbe salire un gradino di più, la scala per il Paradiso è davvero lunga, ma fino a ieri eravamo in cantina oggi almeno al pianterreno ci siamo arrivati.

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Come certe donne …

Passerò per maschilista ma i Boston Red Sox versione 2015 mi ricordano ogni giorno di più certe donne che ho conosciuto, soprattutto quel tipo di donna che ti promette mari e monti e poi al momento giusto … tac … arriva l’emicrania fortissima. Possibile che dopo una bella settimana in trasferta da 5 vittorie si debba buttar via una partita facendo un mucchio di boiate ? I Red Sox appena promettono stanno già pianificando il modo di tradire le promesse, un po’ come le donne che quando lanciano languidi sorrisi hanno già le chiavi dell’auto in mano per sgattaiolare via.

Lasciando perdere i sentimenti per passare in toto al baseball non possiamo non notare che gli ultimi quattro o cinque giorni sono un compendio del bene e del male che i nostri possono mostrare in campo, finalmente l’attacco produce ma rimangono quei problemi che ci assillano dall’inizio e che si possono ricondurre ad una domanda : “Come avvengono le scelte del personale ? “

Già … la scelta Porcello fino ad ora, RIPETO … fino ad ora si sta dimostrando sciagurata ed il nostro pitcher viene rosolato sul fuoco come una porchetta da tutti i lineup che incontra. Pensavamo d’aver preso un gran pitcher ed invece ci ritroviamo l’oggetto perfetto per parecchie sagre che si organizzano di questi tempi in Romagna. C’è un però … quelli che analizzano il Vecchio Gioco fino ai particolari più minuti sostengono, ed io non ho la competenza per negare o per confermare la cosa, che il nostro nuovo acquisto abbia variato di parecchio la sua tipologia di lanci, nel tentativo fino ad ora deleterio di aumentare gli strikeout col risultato di ottenerne di più ma di ottenere anche parecchi stamponi oltre il recinto. Se accettiamo questa motivazione chiediamoci però cosa ci stanno a dire nel nostro staff, non c’è nessuno a farglielo notare ed a dirgli di ritornare al suo vecchio “pitching style” ?

Sempre per ciò che riguarda le scelte del personale chiediamoci anche chi è che ha creato questa banda del buco del nostro bullpen. Come è stato possibile arrivare a giocarsi un decimo inning con un Noe Ramirez ? Ormai stiamo dando una chance nel bullpen a chiunque, i Sox sono davvero democratici se hanno dato una maglia a Aro, Hinojosa, all’eterna promessa Matt Barnes e così via. E poi oltre al livello dei giocatori c’è da chiedersi anche se la gestione sia la migliore, siamo ultimi e dovremmo cercare una rimonta molto difficile, ebbene in un contesto simile era proprio necessario far continuare il riposo a Tazawa ? Era impossibile chiedere un secondo inning a Uehara che nel nono aveva fatto un “tre su, tre giù” con 11 lanci in tutto ? Secondo voi una squadra che dovrebbe lanciarsi in una disperata rimonta ha più chances ripresentando Koji al decimo (seppur non il Koji del 2013) o mandando al macello Noe Ramirez ?

Io comincio davvero ad averne abbastanza di John Farrell e di parecchi altri suonatori della nostra orchestra. Ieri si sono riviste anche parecchie perle come l’ennesima difesa amatoriale di Han-Ram sotto il Green Monster, abbiamo visto quello che sarebbe il nostro catcher titolare farsi piccionare da una doppia rubata, gente che gioca senza sapere il conto a casa o il conto degli out, Napoli continua a prendere camionate di strikeout ed a Toronto s’è perfino fatto scappare un pop in diamante … insomma si continua a vedere del brutto baseball e se mi permettete in questo caso il responsabile è la guida tecnica. Se c’è davvero il desiderio di tentare la rimonta per quanto difficile, è il momento di prendere decisione coraggiose, per esempio chiedi uno sforzo ai pochi rilievi decenti che hai, se Napoli è nel pallone gli si trova un infortunio, proveremo Ramirez in prima e così semmai miglioreremo la difesa, è l’ora della sveglia, si spera che lo capiscano anche a Boston

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Incavolatura (2° parte)

L’incavolatura cresce, quasi come la temperatura. Cresce perchè da qualche tempo i Sox non sono per nulla male, chiaro che non sono uno squadrone ma sembrano aver trovato una quadratura decente, da qualche tempo non si vedono più nefandezze e si gioca ad un baseball onesto, forse un po’ minimalista ma è baseball, diversamente da quello che abbiamo visto per due mesi e più che non sembrava baseball bensì una pallida controfigura, troppo brutta per essere vera. Insomma ci siamo messi a giocare attorno a metà giugno, decisamente troppo tardi per fare qualsiasi sogno, anche perchè in una division che non è poi così male come ci si aspettava noi siamo la pecora nera. Rimontare 8 o 9 partite  ad una squadra si potrebbe anche fare, rimontarle a quattro squadre è impossibile.

La squadra ha limiti ben precisi e ve lo dimostra un aspetto : siamo partiti con con terrore pensando ad una rotation ritenuta intrinsecamente debole, quando poi la rotation s’è settata è stato il turno del box di battuta troppo deficitario, ora che si comincia a sbattocchiare qualcosa, vedi la partita di stasera con tre homerun ad un grande come Archer, è il bullpen che da segni di squilibrio, ad oggi l’ultimo mohicano (ovvero l’ultimo rilievo su cui contare è Tazawa) e come dice il mio mentore questo è l’aspetto sul quale si può e si deve chiedere conto a Cherington avendo probabilmente il nostro GM sottovalutato il problema ed essendosi affidato a giocatori di non eccelso livello, partendo dal Varvaro già scaricato per proseguire con un Breslow ormai non più presentabile e così via.

Ho letto anch’io l’intervista concessa da Lucchino al Boston Globe, nulla di decisivo e nulla che resterà nella storia del baseball, nel senso che le domande erano anche quelle giuste, per esempio quella se è lecito porsi domande sulle capacità di coloro che devono valutare i giocatori, quindi domande giuste e risposte men che banali, fiducia a piene mani verso Cherington e Farrell e generiche locuzioni tipo “questo è il baseball” quando non si riesce a spiegare come mai questo sia il terzo anno degli ultimi quattro nel quale si sta nel sottoscala delle Majors e non nell’attico. Tempo fa lessi delle quattro fasi che completano la stagione delle squadre di bassa classifica. La prima fase è quella delle speranze di inizio stagione, la seconda è quella della presa di coscienza del fatto che ad ottobre saremo liberi da impegni, la terza è quella del “fuori tutto” del mercato di luglio, la quarta è segnata dagli ultimi due mesi insignificanti. L’intervista di Lucchino mi sembra quella di gente rassegnata agli eventi, direi che dalle sue parole si è già alla fase due preparando la tre, Le idee erano altre, come diceva Lorenzo il Magnifico : “Chi vuol essere lieto sia, di doman non c’è certezza.”

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E’ sacrosanto incavolarsi

Direi proprio che imbufalirsi sia assolutamente legittimo, vedo una serie come quella contro Kansas City che è una squadra che è andata a 30 yards da vincere l’anello ed ha ambizioni giustificate anche quest’anno, si vince la serie e poteva essere anche una sweep senza il “solito” Porcello tremebondo, poi però penso a cosa poteva essere questa stagione senza tutte le contro-prestazioni a cui abbiamo assistito, vedo un attacco che batte con continuità e mi vengono in mente tutte quelle nottate dove si assommavano inning con degli zero, penso a tutte quelle occasioni quando c’era l’uomo in terza con un out … e con un paio di pop in diamante si chiudeva l’inning e se avessi cinque euro per ogni volte che ciò è capitato negli ultimi due mesi e mezzo a quest’ora girerei per Imola guidando una fiammante Lamborghini. Veramente … ripensando a tutto ciò penso che ingastrirsi sia il minimo, viene quasi da dover prendere un Alka-Seltzer per mandar giù il boccone.

Sia ben chiaro, semmai in questa settimana si tornerà  battere come dei dopolavoristi, qualcuno sta continuando a farlo specie i veterani, viene da dire che questa squadra ormai è arrivata al cambio generazionale, Betts & Bogaerts a suonare la carica e quelli che dovevano reggere il timone hanno invece lasciato la nave e sono andati sulle scialuppe, vi dico che desidererei sempre più essere nella stanza dei bottoni per capire cosa si sta pensando per esempio per Mike Napoli, le cui cifre ne fanno un candidato al “designed for assignment” … e lo dico con la morte nel cuore. I Sox sono questi ragazzi miei … un curioso mix con delle potenzialità inespresse, con alcuni fenomeni inaspettati, il “coltellino svizzero” Brock Holt merita di essere titolare e becca mezzo milione, i B&B pure, ora anche con un giovane pitcher che sta facendo faville … insomma … quelli che stanno reggendo la baracca hanno uno stipendio cumulativo di parecchio inferiore anche ad uno solo di quelli che stanno deragliando … e ciò se permettete è davvero curioso.

Mi attacco al concetto messo sopra per esprimerne un altro. Già in passato vi avevo detto di tenere parecchio in considerazione Ken Rosenthal e non solo per il suo modo di vestire, l’uomo dal papillon svolazzante è uno che di solito ci becca e l’altro giorno s’è chiesto se non ci sia nel futuro dei Sox un pensiero di ripetere il 2012 vendendo quei giocatori acquisiti costosi e che si stanno dimostrando dei flop o dei mezzi flop. Il trio Ramirez, Panda & Porcello ci costa un bel TIR di quattrini e fino ad ora ci soddisfa come una visita dal dentista; per Porcello gli appunti sono solo tecnici, supposto “ground-ball pitcher” che becca 13HR e che viaggia con una ERA più vicina al 6 che al 5, sui primi oltre al discorso tecnico c’è anche quello comportamentale con Ramirez che fa quello che ha fatto per tutta la sua carriera (gran bastone ma attitudine inferiore a quella d’un moscerino) e col Panda che vince il Premio Nobel dedicandosi ai social network durante un match … per tacer di come gioca. Dice Rosenthal : “i Sox stanno guardandosi attorno per vedere di liberarsi di costoro ?” Non lo so … faccio fatica a vedere chi possano essere gli ipotetici Dodgers del 2015 e soprattutto mi chiedo quale sarebbe il motore dello scambio, nel 2012 il sacrificio fu A-Gon ed i Dodgers pur di prenderlo furono disposti a papparsi anche Beckett e Crawford, oggi nessuno sano di mente prenderebbe Han-Ram ed il Panda senza qualcosa di “forte” in aggiunta e poi c’è da considerare che quei Dodgers avevano una proprietà molto danarosa  appena arrivata che voleva farsi vedere, tutte condizioni che faccio fatica a trovare in questo 2015.

Così si va avanti … si diceva all’inizio dell’incavolatura, ditemi se non c’è da esserlo pensando di essere 14mi tra le quindici squadre dell’American League, verrebbe da dire che con giovani di vaglia che finalmente cominciano a dare dividendi non dovrebbe essere difficile completare la squadra con qualche free-agent scelto bene. Sembra invece molto complessa questa scelta, certo che nell’ultimo lustro non siamo stati fortunatissimi coi giocatori presi con contratti pesanti … diciamo dai 15 milioni a salire. A cosa sia dovuta questa sfortuna resta per me un mistero, se ripenso a com’ero contento dell’arrivo del Panda e come sono incavolato ora …

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Una luce nell’oscurità

Negli ultimi giorni avevo rinunciato a scrivere, che fortuna … direte voi, lo avevo fatto perché non sapevo realmente cosa buttare giù, avrei potuto cominciare una litania poco godibile di giocatori e manager che andrebbero dimissionati, di ipotesi strampalate per provare di spiegare l’inspiegabile ovvero come fosse possibile il crollo che ammiravamo ogni 24 ore, ho aspettato una piccola luce, una modestissima stella cometa che portasse almeno per una giornata un minimo di sorriso in una Red Sox Nation che definirsi sfiduciata è poco. Il cycle battuto da Brock Holt è quel piccolo evento che aspettavo per sorridere almeno un po’, purtroppo non l’ho nemmeno visto perché ho dedicato la serata ai miei nipoti con annessa visione al cinema dei lucertoloni di Jurassic World, ma sono lo stesso contento che sia avvenuto e sono anche contento che sia capitato al giocatore giusto, uno di quelli che cerca sempre di fare il suo massimo coi mezzi tecnici (non eccelsi) che Madre Natura gli ha fornito.

Già … purtroppo Holt è in una compagnia ristretta, se il buon Brock è una piccola luce pare chiaro a tutti che l’oscurità ci avviluppa, sembra di essere in una grotta carsica senza neanche la luce nel caschetto. Le prestazioni assurde fatte di turni nel box buttati via in momenti chiave, di palline che cadono in mezzo a nostri difensori che dicono “vai tu, no vado io”, di giocatori che si fanno piccionare sulle basi come matricole spaventate … insomma … tutta questa “bella roba” l’avete vista anche voi e non voglio nemmeno parlarne molto, possiamo dire solo che o questo anti-baseball finisce o non ha nemmeno senso parlare della stagione 2015. Io invece volevo soffermarmi su due aspetti legati a John Farrell : la gestione del caso Miley e se sia opportuno o meno silurarlo.

Parto dal caso Miley. Alla fine quindi il pitcher è tornato ieri nella rotation e la sua litigata di qualche giorno fa è passata senza sanzioni (in campo), non c’è dato sapere se non sia intervenuta qualche sanzione pecuniaria dato che i Sox non comunicano mai questo genere di notizia. Ammetto però che tutta la gestione del caso mi sia sembrata rivedibile. La sera stessa Farrell ha derubricato la cosa al tipico “scazzo” che capita a tutti salvo poi definire il giorno dopo la cosa come inaccettabile. Quindi ? E’ una discussione come capita spesso o è molto peggio ? Perché chiaramente la gestione deve essere diversa a seconda di come consideri la cosa. Se hai dichiarato inaccettabile la cosa come detto a mente fredda allora diventava obbligatoria la classica sospensione di durata imprecisata (dico per dire … un turno di rotation), altrimenti rischi una delegittimazione importante, una punizione in questi termini serve per tenere in riga la squadra che si sta scollando di suo e bisogna offrire meno alibi possibili. S’è scelto invece di non fare nulla (almeno sul piano sportivo) e resto molto perplesso per ciò, non dico che servissero i metodi draconiani tipici di certi grandi allenatori di basket della ex-Jugoslavia, non so se avete presente come operano i vari Ivanovic, Obradovic, etc. etc., ma comunque un segnale doveva essere dato, se un Signor Nessuno come Miley può fare impunemente una sparata del genere allora cosa può capitare da giocatori ben più importanti ?

Poi si discute se mettere alla porta Farrell subito. M’ha sorpreso che anche commentatori solitamente molto posati comincino a prendere posizione in questo senso. Che troppi uomini stiano mollando gli ormeggi mi sembra palese e mi pare corretto che di questo debba essere chiesto conto a Farrell, quello che mi domando è quale sia la giusta tempistica. Onestamente se il trend della squadra resterà questo il siluramento a fine anno di Farrell mi pare sacrosanto e ci sarà da discutere sulla buonuscita data l’improvvida estensione fattagli firmare durante la Stove League; resto dubbioso sul cambio in corsa, di un interim-manager non saprei che farmene e credo poco alla teoria della “scossa” almeno che non ci siano gravi problemi interni di cui noi non siamo resi edotti. Ragionerei diversamente se venisse individuato subito l’uomo a cui affidare definitivamente il team ed esso fosse disponibile subito (sparo un nome a caso : Jason Varitek). In quel caso il cambio immediato avrebbe molto senso, si darebbe al nuovo manager l’opportunità di testare i giocatori e di conoscere l’ambiente da dentro prima di dover poi fare alcune scelte (che è facile immaginare parecchio dolorose) prima della prossima Stove League.

Non c’è molto altro da aggiungere in questo momento che è forse il peggiore da parecchi anni a questa parte, io mi sento molto peggio che l’anno scorso ed anche l’anno del Circo Barnum di Bobby V non mi distrusse le speranze come questo. L’altro giorno ho letto la notizia della nomina del “Ladro Di Basi Del Nostro Cuor” Dave Roberts come interim-manager dei San Diego Padres, ma ve li ricordate gli anni quando giocavano quelli lì Quegli anni lì ? Non so di chi fosse il merito, se era di Epstein, Francona, Varitek, Damon o di chi volete voi … Ma che epopea fu quel primo decennio del secolo ??? Si andava molto spesso ai playoff e per non andarci (es. il 2006) servivano infortuni in scala industriale, vincendo comunque 86 partite. Sia data gloria eterna a tutti coloro che operarono in quelle stagioni, ora al secondo probabilissimo ultimo posto nelle ultime due stagioni capiamo il valore immenso di quella gente.

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The end

« This is the end
Beautiful friend
This is the end
My only friend, the end »

Jim Morrison, The End, 1967

Un campionato iniziato e praticamente già finito, OK … sparatemi … ditemi pure che sono un pessimista cosmico, che vedo sempre l’aspetto negativo delle cose, ditemi quello che volete, ma se mi venite a dire che i Sox sono ancora una squadra “in questo campionato” io vi posso consigliare degli eccellenti oculisti, semmai posso anche richiedervi di passarmi quello che state bevendo che di sicuro deve essere una cosa potente, una sbronza di gruppo non deve essere male per un tifoso della “squadra che doveva risolvere tutto con l’attacco mitraglia” .

Ma sì … proseguiamo così fino a fine settembre !!! Quando il monte gioca alla grandissima, l’attacco fa pietà e misericordia, quando l’attacco produce qualcosa (che non capita poi spessissimo) ci pensa il pitcher e la difesa a fare la contro-prestazione. E’ un’intera squadra che sta cedendo e che sta cominciando a dare segni abbastanza precisi di scollamento, anche se mi sembra chiaro che l’occhio del ciclone siano gli uomini n.3 – 4 – 5 e 6, faccio dei bei distinguo però : nel caso di Big Papi ed anche di Napoli mi sembra che l’anagrafe cominci a chiedere un tributo molto pesante, il crollo è veramente verticale e soprattutto velocissimo, però dai … come si può dire qualcosa a Napoli ed a Ortiz ? Il secondo è forse l’uomo più importante nella storia dei Red Sox da Babe Ruth in poi, il primo comunque è un uomo che è stato tanta roba nel magico 2013 e che anche l’anno scorso fin quando ha giocato s’è meritato ogni penny pattuito a contratto.

Chi invece faccio fatica a digerire sono Ramirez e Sandoval. Per il primo stiamo sentendo questo mantra : “il problema è fisico dovuto a quella volta che si stampò sul foul del Fenway”. Mah … io la ricordo bene quella botta, l’ho anche rivista, ok … te ne stai fuori una settimana (come capitato) e poi torni in pista, Mike Trout ha beccato delle pacche, anche recentemente, molto peggiori; Victorino pure, credo che nel solo 2013 abbia preso più cazzotti dalle recinzioni che un pugile suonato. Però perdonatemi … una stagione di un giocatore non può andare in vacca per quello scontro. Scusatemi ma non ci credo.

Sandoval ancora peggio, orrendo in ogni aspetto del gioco come nemmeno il più pessimista avrebbe potuto immaginare, le squadre della NL West sono quelle che seguo meno visto che il fuso orario della California non è certo accessibile a noi e dato il fatto che si gioca “nell’altra lega”. Chiedo a chi ha più esperienza di me dei San Francisco Giants : “ma era solo lontanamente immaginabile la robaccia che stiamo vedendo dal nostro terza base ?” Perché sia ben chiaro, fino ad ora l’acquisto di Sandoval sta facendo rimpiangere quello di Carl Crawford, pensavamo d’aver messo sotto contratto Kung Fu Panda ed invece ci troviamo uno al livello di Peppa Pig.

Ed ora che si fa ? Nulla … amici miei, nel senso che una rottura prolungata di tutti quelli che dovevano portare di peso l’attacco non è by-passabile in alcun modo, non esiste una squadra in nessuno sport che possa reggere se quelli che dovevano essere i produttori di gol-punti-canestri etc. etc. crollano tutti in modo sistematico, non se ne esce, punto. C’è solo da sperare che chi di dovere faccia le analisi del caso e ponga in essere dei correttivi che, gioco forza, riguarderanno il 2016 e non certo quest’anno. Temo proprio che per quest’anno il dilemma sia solo : “chi vendere a fine luglio ?” Ed anche lì non sarà facile agire visto che gli uomini che sarebbe bene vendere non verrebbero acquistati da alcuno.

Santo cielo che incubo !!! Peggio che l’anno scorso, veramente da uscirne pazzi e forse sto cominciando davvero a dare i numeri, basti dire che comincio un pezzo con Jim Morrison e lo finisco con Peppa Pig, se non è un indice di follia questo ?

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C’è vita sul pianeta rosso

Aver trovato (e mi sembra d’aver usato il verbo giusto) una sweep mi sembra un’impresa come potrebbe esserla trovare delle forme di vita su Marte, pianeta che possiamo tranquillamente associare ai Red Sox essendo per definizione rosso. Essere arrivati al 7 giugno prima di poter assommare quelle tre vittorie su tre partite dimostra quanto sia difficile per noi pensare ad una rimonta, sarà difficile quasi come un volo extra-planetario, se poi Farrell sarà capace di guidare il nostro viaggio spaziale verso un approdo tranquillo è una cosa tutta da vedere, con certi chiari di luna che ci siamo gustati negli ultimi due mesi il rischio di schiantarci contro un asteroide mi pare un rischio concreto.

Non so se la rocambolesca vittoria di ieri sera sarà il classico click che farà scattare la stagione; nel 2004 la famosa partita di luglio contro gli Yankees, quella della rissa tra A Rod e Varitek, fu la svolta della stagione e nel 2013 ricorderete una vittoria similare a quella di ieri sera contro i Mariners, una vittoria che ci fece definitivamente convincere di essere invincibili. Non so se il mezzo miracolo che abbiamo visto avrà lo stesso potere salvifico, le condizione tecniche mi paiono parecchio differenti, non ci dobbiamo nascondere che stavamo assistendo al solito scempio offensivo con una squadra che non riusciva a far male, anzi … che non riusciva a far nulla contro Graveman (tralascio la traduzione in italiano del cognome del pitcher degli A’s).

Il giocatore che ha deciso ieri la partita con la sua battuta è colui che sta crescendo sempre più nella valutazione globale ovvero Xander Bogaerts, ad oggi è primo in moltissime statistiche offensive tra tutti gli shortstop dell’American League ed anche gli affanni difensivi che mise insieme l’anno scorso sembrano scomparsi, forse i competitori non sono il massimo, non è un grandissima generazione per gli shortstop, però non si può non vedere la grossa crescita del nostro antillano, poco tempo fa si lesse che nel caso (probabile) i Rockies avessero messo Tulowitzki sul mercato i Sox avrebbero fatto un’offerta molto seria ed in quest’offerta ci sarebbe stato Bogaerts. Non so se queste chiacchere erano scritte sulla sabbia, credo proprio di sì e lo spero, perchè se troviamo in Xander l’interbase del prossimo decennio non lo cambio con una superstar oltretutto fragile come il cristallo.

Finisce quindi un mese di sfide contro le squadre delle altre division ed in questa settimana si torna sui sentieri più battuti della AL East, in pratica avremo una settimana di incontri contro le altre delusioni della nostro division ovvero Baltimore e Toronto, è un po’ come  una serie di spareggi per vedere chi può tenere la scia degli Yankees che si sono messi di buzzo buono e sono in una bella (per loro) striscia di vittorie. Un piccolo extra : stanotte c’è il draft e c’è molta eccitazione nell’aria perchè sceglieremo molto presto, come settimi. E’ la seconda volta che ci capita in tre draft, sono andato a rivedere come scegliemmo due anni fa visto che avemmo la settima scelta anche allora, ci dirottammo verso il pitcher mancino Trey Ball, ora gioca a Salem in A+, un primo anno difficile, meglio quest’anno, attualmente al posto n.13 nella classifica dei nostri prospetti. Difficile l’arte del draft, trovo divertente andare a vedere i vecchi draft per vedere chi ha avuto il biglietto vincente della lotteria e l’ha strappato, per esempio che ne pensate di tale Bobby Borchering che ora gioca in A+ e fu scelto prima di Mike Trout, oppure di Casey Weathers (chi ???) chiamato prima di Mad Bum. Difficile condurre una franchigia … eh ???

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Sono sconfortato

Ammetto di essere davvero giù di corda, sempre baseballisticamente parlando; la serie coi Twins è finita con una delle partite più grottesche che la mia mente possa ricordare, con tutta una sequenza di corbellerie come rare volte mi sia capitato di vedere non sono negli States ma anche nel molto più modesto baseball italico. Chiudete gli occhi … siete in un qualsiasi stadio italiano e la squadra per cui tifate si esibisce nel baserunning penoso a cui abbiamo assistito ieri dal Fenway. Cosa fate ? Boiate a chi deambula per le basi, surplus di boiate al suggeritore di terza e così via, sarebbero stati tutti epiteti assolutamente meritati … se lo sono meritati per giocatori/staff italiani che sono dei semplici dilettanti ditemi se non se lo sarebbero meritati gli improperi i nostri eroi ??? Non so chi scegliere nel mazzo tra i players e lo staff, per esempio Butterfield mi pare un assoluto pazzo in parecchie scelte da suggeritore di terza, ma su certi pick-off e su certe prestazioni difensive le colpe vanno chiaramente ascritte a chi va in campo … guardate è più facile dire che è un’intera organizzazione che sta andando, scientemente o meno, verso il disastro.

Davvero incredibile questa serie contro i Molitor Boys, in pratica portiamo via un pareggio ed avremmo potuto tranquillamente fare una sweep da 4 !!! Su quattro partite ce ne sono state almeno tre illogiche, se ci pensate l’unica partita di baseball “vero” è la stata la prima del doubleheader, abbiamo visto due partite di quelle che ormai conosciamo bene col pitcher che deve fare i miracoli per portarla a casa con un attacco che produce tra uno e zero punti … ed una l’abbiamo persino vinta. Poi il cadeau di ieri sera, se queste sono le stimmate della squadra che può rimontare io sono il futuro sposo di Kate Upton. Volevo segnalare alcune perle passatemi dal mio guru : con queste ultime siamo a 14 partite nelle quali s’è segnato 0 o 1, nell’annata del circo di Bobby V con quella squadra zeppa di Podsednik, Repko & Co. furono 18, poi cosa diciamo a Buchholz ? Verrebbe da chiedergli scusa, le ultime 4 sono state delle prestazioni da “prima fascia” ed il suo attacco l’ha supportato segnando coerentemente un punto a partita … e mi viene da ridere a ripensare a tutte le chiacchere fatte da noi quest’inverno sulla rotation che offriva poche garanzie.

Ed ora ??? Beh … un po’ alcune seggiole cominciano a scottare, o forse ad essere un po’ caldine. La sensazione diffusa è che un’annata da 70 wins non sarebbe ben assorbita dalla proprietà e faccio fatica a darle torto. Quando un nucleo intero di giocatori cede di schianto è dura non trovare delle colpe nello staff, io continuo a pensare che l’estensione del contratto fatta firmare a Farrell in pre-season sia stata assolutamente prematura, bene o male era reduce da un ultimo posto e prima di intavolare discorsi mi sembrava dovuto dare un’occhiata a come si sarebbe svolta la stagione in corso, ovviamente non so se il contratto preveda clausole di rescissione con penali ed ammennicoli vari ma francamente sono in parecchi che cominciano a domandarsi se John Farrell non sia un manager mediocre che ha indovinato la stagione del miracolo nel 2013 inframezzata da anni orrendi prima a Toronto ed anni altrettanto orrendi poi a Boston.

Capitolo giocatori : qui è veramente fatica fare qualcosa, chi sta mandando la barca sugli scogli è chi doveva reggere il timone (diciamo tutti i position players veterani tranne Pedroia), verrebbe da dire che occorrerebbe spedire una nuova infornata di giocatori ai Dodgers, come capitò nel 2012, in primis l’inguardabile Panda di questi tempi … mi rendo conto però di dire una battuta, Sandoval non può essere questo ancora per molto, forse è un gregarione e non un trascinatore, ma quello che stiamo vedendo è molto diverso dall’essere gregario, Ramirez pure … diverso ancora è il discorso su Ortiz dove diventa doveroso chiedersi se non sia un semplice deperimento anagrafico. Faccio un vaticinio facile, se si dovesse arrivare all’addio ad Ortiz non sarà un addio indolore e ci saranno scorie tossiche a iosa, Ortiz ha tutto tranne il carattere di chi si ritira in buon ordine ma ovvio che i Sox (se il campionato del lider maximo continuasse così) dovrebbero pensarci bene.

Ultimo capitolo lanciato nella message board : colpe o meno del front office. Non lo so … ammetto d’avere idee poco chiare; è lampante che tutti nel mondo pensavano che il nostro front office avesse costruito un lineup di satanassi e non di agnellini che vanno al macello alla vigilia di Pasqua. La domanda è semplice : il front office va valutato a priori o col senno di poi ? Mi si potrebbe dire che il front office non ha colpe se Sandoval, Ramirez, Ortiz & Co stanno avendo la peggior annata in carriera; ma mi si potrebbe anche dire che il front office è pagato per prendere decisioni che si rivelino giuste, se diciamo “pensavano tutti che fossimo forti” allora cosa serve un GM ed una pletora di collaboratori ? La campagna acquisti la potrebbero fare i tifosi con un bel sondaggione sul Boston Globe. Giuro … non lo so … entrambe le posizioni mi paiono assolutamente lecite. Aspetto le vostre … lancio questo come possibile tema di discussione.

Chiudo qui, mi sembra di vivere un incubo, rischio di rimpiangere l’anno scorso dove si perdeva per limiti oggettivi della squadra, perdere perché un lineup di stelle gioca come una massa di dopolavoristi è molto ma molto ma molto peggio.

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