L’ultimo gradino … il più difficile

I Pawtucket Red Sox hanno vinto per la seconda volta in tre anni l’International League, ok … hanno perso contro Omaha quella specie di World Series del Triplo A ma ricordatevi sempre che il baseball in partita singola è un non-sense. Inoltre se alle due vittorie nel 2012 e 2014 sommate anche la vittoria nella division nel 2011 e 2013 ne viene fuori un quadro che fa della squadra del Rhode Island l’autentica “powerhouse” del Triplo A.

Detto questo mi sorge spontanea una domanda : com’è che a questi successi al piano di sotto non corrisponde (o corrisponde in maniera parziale) una produzione adeguata di giocatori per il livello di sopra ? Sembra che lo sviluppo dei nostri giocatori proceda benissimo fino al penultimo gradino ma quell’ultimo gradino resti un rebus irrisolvibile per tantissimi dei nostri. E’ un’impressione sbagliata ?

Chiaro che queste valutazioni debbano essere fatte coi piedi di piombo, specialmente la valutazione dei pitcher richiede un supplemento d’indagine, spesso è un ruolo che richiede una maturazione lenta, tanto per farvi un esempio il Gausman importantissimo per questi Orioles vincenti nei primi tempi beccava cannonate in fondo al recinto; fatto salva questa logica cautela mi chiedo se le scelte che vengono fatte non portino però a creare delle Minors con buoni giocatori ma senza stelle ovvero delle buone squadre, vere squadre, compatte, decise ma mancanti un po’ di talento, politica questa buona per vincere i campionati di Triplo ma che non riesce a produrre i talenti per le Majors.

Per vedere di confutare questa tesi sono andato a ripescare il roster di Pawtucket che vinse nel 2012, i partenti più impiegati erano Justin Germano, Duckworth, Billy Buckner (oh mamma), Nelson Figueroa. Nel lineup c’erano Andersen (ex promessa fallita), Mauro Gomez (visto dal sottoscritto giocare in Giappone), Lavarnway e Hassan (che sono ancora lì) e poco altro. Ne viene fuori una bella compilation fatta da veterani del Triplo A e da giovani che dovevano esplodere come bombe e che invece non sono stati nemmeno dei petardi. Insomma verrebbe da dire che si cerchi di vincere il campionato, quando invece servirebbe più produrre due campioni coadiuvati da broccacci e chi se ne frega se l’International League non finisce a Pawtucket.

Viste le difficoltà dei vari Ranaudo, Workman & Co. e i flop dei vari Lavarnway e Bradley, viene da chiedersi se anche la generazione del 2013/14 sia un’altra compilation di giocatori buoni per il Triplo e nulla più; mi ritorna anche in mente la valutazione fatta da Farrell qualche tempo fa circa il gap sempre crescente tra le Minors e le Majors. Forse lo schema che prevede di draftare giocatori di 19 anni per svilupparli in 5-6 anni fino alle Majors comincia ad essere non più attuale. Faccio fatica ad immaginare come ciò possa attuarsi ma mi piacerebbe che tra draft ed effettivo impiego passasse poco tempo, nella NBA chiami Kyrie Irving e quello produce subito, idem dicasi nella NFL. Scommettere su dei bambini imberbi mi pare un gioco pericoloso per un mondo iper-competitivo come le Majors, chiaro che passare ad un sistema “NBA-style” non garantisce dalle bufale, per esempio credereste che Darko Milicic sia stato chiamato come n.2 prima di Dwayne Wade, Bosh e Carmelo Anthony ?

Detto ciò, speriamo di ricevere un “boost” per la nostra prima squadra dai giovanotti … e che invidia vedere gli Orioles festeggiare !!!

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Siamo ai saldi

Sono stato un po’ troppo speranzoso o semplicemente sono stato improvvido e me la sono tirata un po’ addosso, avevo detto che i nostri continuavano a stare sul pezzo nonostante le lacune che la squadra di questa fine d’anno indubbiamente ha. Direi che l’ultima settimana di gioco ha sancito il definitivo “rompete le righe”, un po’ per le giuste precauzioni verso dei veterani che necessitano di una sosta ai box e un po’ anche perchè le motivazioni che possiamo avere noi oggi non sono certo quelle che possono avere gli affamati Orioles che finalmente torneranno a vincere la AL East dopo 17 anni di astinenza.

Dicevamo che qualche veterano logoro s’è fermato, qualcuno per qualche partita e qualcun’altro per il resto della stagione; proprio in questi momenti Pedroia si sta sottoponendo all’intervento chirurgico al polso sinistro che l’ha fatto dannare in questi ultimi anni. Pedroia ha convissuto con questo malanno praticamente per gli ultimi due anni, molti pensano e sperano che il suo vistoso calo di potenza sia ascrivibile a questo problema. La regressione nella media bombardieri (SLG) è chiara : 2011 .474, 2012 .449, 2013 .415, 2014 .379, il malanno gli impediva di spingere col bastone, speriamo che tutto vada bene e che torni ad essere nel box il giocatore che ricordiamo, in difesa ha continuato a dare spettacolo ma ad una squadra anemica nel box come la nostra serve un Pedroia da 15 HR e 70/80 RBI. Quindi portiamo pazienza se da qui alla fine vedremo in maglia Sox onesti mestieranti come Jemile Weeks o semi-sconosciuti come Carlos Rivero che se non altro porta lo stesso cognome del giocatore che pochi giorni fa m’ha fatto vivere la più grossa goduria baseballistica che mai abbia vissuto in un diamante italiano.

Aggiornamento sulle audizioni : Workman non sembra proprio avere l’X Factor ed ha messo insieme una stecca come nemmeno una campana stonata potrebbe fare, francamente credo che il suo livello massimo sia quello di un onesto rilievo ed onestamente se finisse nel trading block per arrivare a qualche grosso calibro non credo che si straccerebbero le vesti in molti. Bel momento di Bogaerts, mi piace che non si sia smontato dopo dei mesi centrali orribili e che sia rimasto concentrato, Betts sempre molto sveglio, Craig che resta imbarazzante (un bel 5/50 per lui da quando è a Boston) e s’è rivisto anche Bradley … con 0/4 nel box, e segnamoci il giovane Barnes che ha debuttato (bene) seppure in una partita che non aveva più molto da dire in quel punto.

Per evitare di rivivere nel 2015 questo melenso 2014 occorrerà munirsi di ben’altri giocatori e poche ore fa Tom Werner ha rilasciato dichiarazioni bellicose dicendo che i Sox saranno aggressivi nel mercato dei free-agent; di sicuro di altri Sizemore o di altri Pierzynski non sapremmo che farcene. Posso già fare una mia lista dei desideri ? Ovviamente il n.1 ed il n.2 della rotation, un terza base veterano che ci dia due anni di qualità per vedere nel mentre se Cecchini diventa il Wade Boggs del XXI ° secolo … o il gemello di Middlebrooks, un interbase di riserva affidabile (un Alex Cora tanto per interderci) che possa darci un po’ di sollievo difensivo dato che il guanto di Bogaerts è ancora un punto di domanda e se si trovasse un “Davis Ross” un po’ più abile nel box di David Ross sarebbe un aiuto, chiaro che se arriva un simil-polacco teniamoci Ross fino al giorno del giudizio. Sugli esterni c’è tutto un discorso da fare, un discorso prematuro oggi dato che ci mancano dei parametri importanti come il valore di Castillo. Ne riparleremo più avanti. Secondo voi sono troppo pretenzioso o la mia wish-list è realistica ?

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Se non altro i nostri non mollano

Lo ammetto … avevo paura che l’ultima parte della stagione, soprattutto dopo la partenza di Lester e Lackey, fosse vissuta da tutto l’ambiente con un’aria di svacco totale, un po’ come successe in quel settembre 2012 surreale con Bobby V già insalutato ospite, con un ambiente che necessitava di una sveglia. Quest’anno non accade, si perde (abbastanza spesso), si vince (non come vorremmo tutti), ma non si fanno quelle figuracce da cioccolatai che vedemmo nel 2012; il motivo è semplice, il bambino “settembre 2012” fu il frutto di una gravidanza indesiderata (se così possiamo dire), il settembre 2014 invece è un alunno che deve fare ancora tantissima strada davanti ma che se non altro porta dietro di sè tante speranze dei suoi genitori, che saremmo un po’ tutti noi.

Mi piace molto che le squadre in lotta per la post-season perdano qualche partita coi nostri, se non altro è un segno di serietà che non vedemmo due anni fa, peccato per non aver portato via la serie allo Yankee Stadium, una partita contro Chris Capuano mi aspetterei di portarla a casa ma sappiamo tutti cosa sia successo in quel nono inning, comunque siamo sul pezzo e si gioca a baseball, dovessimo farlo con questa intensità fino alla fine, e non c’è segno che le cose cambino, potermmo archiviare questo disgraziato 2014 non certo col sorriso sulle labbra ma se non altro con una certa speranza per il 2015.

Le nostre audizioni andate in onda negli ultimi giorni ci danno un Bogaerts in gran spolvero, un Mookie Betts che sembra un giocatore vero anzi “super-vero” , un Vazquez che mostra più arte da catcher in un mese di quanta ne abbia mostrata Pierzynski in una carriera, un Webster che invece si merita ancora una volta dei grossi punti interrogativi anzichè i punti esclamativi che vorremmo dargli, però oltre a queste note segnamoci la partita di stanotte perchè una squadra che in teoria dovrebbe essere in vacanza che rimonta due volte una partita persa contro una squadra ancora in lotta per la post-season dimostra di essere una squadra ancora fortemente motivata … e le squadra che giocano motivate fanno mandare più facilmente giù una stagione perdente ai suoi tifosi.

Il tema più caldo però è la situazione Uehara. Anzitutto andrebbe fermato per questa stagione, poi si dovrà decidere cosa fare con lui quest’inverno. Non ha senso tirargli ancora nel collo, non fai nemmeno il suo bene a fargli prendere delle cannonate visto che è free agent, anch’io sono tra quelli che pensa che sia soprattutto un problema di stanchezza, oltretutto parlando di un giocatore che ha avuto qualche problema di infortuni. Per il futuro si vedrà, ovviamente i nostri maggiorenti analizzeranno la sua situazione medica per capire se davvero questo grosso calo sia solo un fattore momentaneo come speriamo o se sia il segno di un giocatore logoro. Koji-san è un giocatore che ne ha viste tante, con più di 200 partenze in Giappone coi suoi Yomiuri Giants, addirittura con 56 partite complete, poi con una carriera da rilievo di primissima fascia in America, che ci possa essere un po ‘ di logoramento ci potrebbe anche stare a quasi 40 anni. Anch’io mi aspetto che i Sox un’offerta la facciano, certamente un’offerta annuale e credo anche molto distante dalla “qualifying offer”, il giocatore addirittura qualche tempo fa vagheggiò una richiesta pluriennale, sebbene io adori Koji credo proprio che i Sox non debbano fare un’offerta simile e sono sicuro che non la faranno, non avrebbe senso e sarebbe un rischio. Alternative ? Il giocatore che avrei visto come alternativa l’abbiamo venduto a Baltimore, altre idee al momento non ne ho.

Questo è il punto della situazione. E se qualcuno pensa a Papelbon fatemi dire la mia. No .. Grazie

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Come vanno le audizioni ?

Tempo fa scrissi che queste partite da qui alla fine della stagione servono più per la definizione del roster di domani che per i risultati intrinsechi di questa stagione, sebbene vincere nello stadio finto di Tampa sia pur sempre una soddisfazione. Dicevamo quindi dei candidati per il posto nel roster 2015, vediamo come stanno andando un po’ i giocatori sotto la lente d’ingrandimento.

Partendo dal settore esterni così deficitario in questa stagione : il primo che avevamo accantonato e che sta risorgendo è Nava, chiaro che facendo una botta di conti Nava nella depth-chart potrebbe essere solo il quinto esterno (o giù di lì) il prossimo anno, ma teniamo in considerazione l’innata capacità di sopravvivenza di Daniel Nava, io di uno specialista come lui non mi separerei. Un bel candidato è Mookie Betts, chiaro che 24 partite siano un campione statistico assolutamente insufficiente ma se non altro dimostra una bella faccia tosta, dobbiamo poi capire cosa “farà da grande” il buon Mookie che, ricordiamoci bene, fino a pochi mesi fa era un buon interno. Tra i candidati non c’è Cespedes, nel senso che il suo posto 2015 è assodato, però si voleva vedere il suo adattamento ad una realtà molto differente da Oakland; il responso direi che è buono, fornisce quel punch che ci mancava in attacco ed in difesa non ha avuto ancora modo di andare in crisi contro il flipper del muro. Chi invece sembra essere uscito (non so se definitivamente) dalle idee future è Jackie Bradley a cui non ha giovato nemmeno il ritorno in Triplo A dove fino a d ora batte un modestissimo .224, possibile che a questo punto il ragazzo sia nell’elenco delle possibile trade-chip.

Con l’infield invece come siamo messi ? Molto semplice … dobbiamo archiviare la stagione molto negativa di Bogaerts, se sia un semplice passo falso non lo so, certo che il ragazzo sta facendo di tutto per far nascere dei dubbi, unendo ad una difesa che balla un attacco semplicemente orrido (un osceno .106 di avg. ad agosto tanto per dirne una). Verrà confermato anche perchè le possibile alternative sono ancora acerbe ed abbiamo grossi buchi da completare in altri ruoli, ma ammettiamolo pure che la delusione su questo giocatore è grande. Tra i buchi c’è il terza base, direi che Middlebrooks ha fatto il suo tempo e può essere una trade-chip, continua a vedere la pallina di rado (sotto la Mendoza-line anche in agosto) anche se va detto che sembra parecchio migliorato col guanto. Però direi che ha fatto il suo tempo, l’alternativa interna è Cecchini che non è che in Triplo abbia furoreggiato, non escluso che si possa andare con un giocatore da fuori, semmai con un short-term.

Con la posizione di catcher direi che ci siamo … mi sbilancio. Christian Vazquez in difesa è un portento. Non pronto … di più. E’ veramente bello da vedersi con un caricamento ed un rilascio micidiale, batte poco ma lo si sapeva e se c’è un ruolo nel quale bisogna rinunciare ad un po’ di attacco per una difesa superiore è davvero l’uomo dietro il piatto, gli serve ancora qualche lezione di Ross e poi se e quando arriverà Swihart potremmo avere la coppia del futuro.

Dal monte invece arrivano responsi misti : continua a piacermi molto Ranaudo che a questo punto vorrei veder lanciare fino alla fine ogni canonici cinque giorni, mi pare il più pronto. DeLa Rosa è l’altro da cui non voglio assolutamente, forse un po’ erratico e becca qualche cannonata di troppo ma il ragazzo c’è. Detto che Kelly non entra in questa tabella perchè ormai lo do come giocatore da MLB fatto e finito veniamo a qualche nota dolente; uno secondo me che esce un po’ dal giro è Webster, movimento di lancio abbastanza disarmonico e una sensazione generale di disagio, anche su Workman bisogna mettersi d’accordo, non sono convintissimo che abbia le stimmate del partente, un futuro da rilievo mi pare più pronosticabile. Buono anche Layne, sebbene non sia un giovane, è certamente uno specialista rilievo mancino di buon livello.

Davvero … alcuni ingredienti non sono male, chiaro che manca parecchio per tornare in cima, tanto per dirne una mancano i primi due della rotation ma chissà che una piccola risalita non si riesca a vedere anche in questa fine di 2014 che altrimenti è davvero una minestra scondita.

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Effetti indotti

Per effetti indotti io intendo quegli effetti secondari che nascono involontariamente da altre cose : per esempio a causa della mia vacanza all’altro capo del mondo adesso, appena tornato a casa, mi capita di addormentarmi per poi svegliarmi ad orari strambi, per esempio stanotte mi capita di svegliarmi alle quattro ed ovviamente cosa faccio dato che non se ne parla di riaddormentarsi ? Semplice … accendo il notebook, vedo che i Sox sono avanti 3-0 e quindi decido di vedermi l’ultimo inning della partita … così riesco a vedermi il crollo di Koji-san, insomma … avete presente una stagione storta che così storta non si può ? Ecco … allora beccatevi questo 2014 dei Sox che sotto l’aspetto del gioco mostrato in campo sembra quasi peggio del 2012.

Dicevamo di cause ed interrogativi primari ed effetti indotti. Un grosso punto di domanda è cosa fare col nostro corpo di esterni, inutile dire che nell’ambiente traspare una delusione chiaramente percettibile di come sia andata la stagione di Jackie Bradley che è stato rimandato a Pawtucket per disperazione (e a dirla tutta ce ne sarebbero altri che meriterebbero lo stesso tragitto). La domanda se il ragazzo possa essere un giocatore da Majors è un quesito assolutamente legittimo, Nava è al massimo un complemento, Victorino è troppo soggetto ad infortuni e così via …

Quindi, giustamente, Ben Cherington prova di smuovere le acque ed anzi diciamo pure che nello spazio di poco più di un mese ha completamente stravolto il futuro prossimo dei nostri jardineros. Craig e Cespedes sono stati i primi effetti indotti della debolezza intrinseca del nostro outfield, però diciamocela che sono giocatori che qualche dubbio se lo portano dietro : il primo è un altro di quei giocatori che hanno sempre la spada di Damocle sulla testa sotto forma di infortuni, il secondo va preso per quello che è, ovvero uno capace di sparare un missile nel parcheggio contro nientepopodimeno che Felix Hernandez oppure di andare a sedere con tre lanci che passano ad un metro dal piatto, Cespedes inoltre è sotto controllo dei Sox solo per il 2015 e sappiamo come siano refrattari alle extension i nostri dirigenti.

Ci serviva una risposta a più lungo respiro, risposta che è arrivata sotto forma di ingaggio di Rusney Castillo. Lo dico subito : non conosco assolutamente il giocatore quindi le valutazioni sono un po’ basate sul nulla. Rimango perplesso davanti alla durata del contratto (7 anni contando anche questo) ad all’importo considerando che stiamo parlando di un giocatore non provato al livello MLB. Questa bivalenza dei Sox che non danno estensioni a livelli di mercato a giocatori provati per poi spendere 72 milioni per un giocatore con zero partite in Grande Lega è un modo davvero inconsueto di muoversi, non lo so … Cherington sembra davvero muoversi in territori inesplorati, ripeto … non conoscendo per nulla Castillo posso solo augurarmi che c’abbiano visto giusto, certo che abbiamo preso un giocatore che non colpisce per il fisico, le misure ufficiale lo danno 5’9″ che tradotto nelle nostre misure significa che siamo sotto il metro e settantacinque.

Davvero … meglio pensare al futuro perchè il presente è anche peggio di quello che era lecito attendersi dopo la partenza di Lester. A proposito … per chi spera ancora nel ritorno di Lester credo non sia stato belle leggere nel sito della CBS che il ritorno del mancino viene definito un “long shot” e che le squadre più probabili per lui sono i Cubbies e … indovina un po’ … gli Yankees. Sappiamo già come finirà e dovremo mandare giù un altro boccone amarissimo. Tutto previsto

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Troppa pressione sui rookies ?

Salve a tutti ! Mentre la stagione va avanti, a dire il vero un po’ stancamente per noi, volevo mettere in risalto una cosa che forse ha una logica, ovvero se non si metta troppa enfasi e quindi troppa pressione sui giocatori del farm-team e di conseguenza non si rischi in questa maniera di bloccarne un attimo lo sviluppo.

Diciamo che prendo lo spunto da un pezzo, se non ricordo male proveniente dal Chicago Tribune, che commentava le gesta fino ad ora peraltro ottime del nuovo innesto Javier Baez dei Cubbies e dalle performances non proprio esaltanti dei nostri rookies con l’ultimo esempio dell’errore concettuale di Bogaerts che ha generato lo stranissimo punto che c’è costata la partita nella sfida con gli Houston Astros quando ha eseguito un flip strettissimo in seconda (non riuscito) anzichè un out classico in prima con tutto il tempo del mondo.

Il concetto è semplice : fino a non tantissimi anni fa i giocatori di Triplo A erano degli emeriti sconosciuti, non dico qui in Italia dove era già un’impresa titanica seguire le Majors, ma anche negli USA. Il territorio delle minors era terreno di caccia per pochi appassionatissimi oltre che per i tifosi dove giocano le squadre; ora è palese che non sia più così, tanto per restare dalle nostre parti basta guardare quanto vengono seguite, addirittura con trasmissioni apposite, le gesta dei ragazzi di Pawtucket, Portland ed anche più giù.

Se questo per un addetto ai lavori deve essere il suo pane quotidiano, per un tifoso che semmai non è contentissimo del rendimento della squadra genera una serie di aspettative che ovviamente vengono scientemente coltivate dalla stampa che fornisce poi di base al tifoso quello che lui chiede. Ammetto che in questo caso, almeno per ciò che riguarda i nostri Sox un po’ c’ero cascato anch’io; non dico che mi aspettassi Bogaerts come nuovo Garciaparra però di sicuro erano state pompate molte speranze, anche uno Webster portato da molti come esempio del pitcher che rende ottimo per noi lo scambio coi Dodgers non è che stia avendo i progressi sperati.

Facciamo del male ai ragazzi a caricarli subito di pressione ? Un po’ è ovvio, specie in un big market team come i Red Sox, molto dipende anche dal carattere del ragazzo, per esempio uno come Jackie Bradley, che non pare questo guerriero del campo, da un approccio più sfumato c’avrebbe guadagnato, invece bastarono alcune partite buone nello spring training 2013 e per lui partirono subito le luci della ribalta.

Questo anche per dire di portare un attimo di pazienza, io per primo sono scontentissimo di Bradley ma ogni tanto bisogna anche che dimostri, prima di tutto verso me stesso, un po’ di calma. Resta da capire quale sia il tempo accettabile per insistere su un giocatore per vedere se può servire o se è solo un complemento cambiabile tranquillamente. Io dico che un paio di stagioni complete o al limite tre mezze stagioni sono il limite di tempo richiesto, tanto per non fare nomi, per Middlebrooks a mio parere l’orologio sta ticchettando verso la fine.

Questi giocatori giovani sono un bel pezzo del nostro futuro e se devo essere sincero faccio ancora un po’ di fatica a vedere quanti di loro sono grano e quanti crusca, da questa separazione ovvia capiremo quale tipo di futuro c’aspetta almeno nei prossimi tre o quattro anni, ma ricordiamo comunque che ci toccherà, volenti o nolenti, esercitare un po’ l’arte della pazienza.

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Audizioni

Lo sapevamo … queste partite che ci separano dal termine della stagione sono un po’ come delle audizioni, un po’ come succede quando si cercano attori e ballerini per uno spettacolo a Broadway, siamo al casting per i Red Sox 2015, una spettacolo che vorremmo tutti fosse più di successo di quello dei Red Sox 2014 dove non è che il pubblico si sia divertito moltissimo, abbiamo dovuto rinunciare a malincuore ad alcune star che sapevano stare sul palcoscenico in maniera impareggiabile nella speranza, ripeto S-P-E-R-A-N-Z-A, di poterne prendere altre per mettere insieme un cartellone che accontenti i tifosi e raccolga quelle soddisfazioni che questi non hanno saputo darci.

Come succede quando si fa il casting ci sono audizioni che convincono ed altre nelle quali gli interpreti non sembrano pronti per Broadway e semmai nemmeno per “La Corrida” , in questi due giorni è proprio capitato questo : alcuni hanno saputo districarsi bene di fronte agli esigentissimi esaminatori (Ranaudo, Betts … niente male il numero all’esterno centro di quello che fino a due mesi fa era sempre stato un seconda base) altri invece hanno steccato di brutto come Webster che sembrava necessitare di un’area di strike delle dimensioni di un brontosauro.

Ora però devo invitare tutti a non prendere una partita singola come fosse un giudizio di Dio, non è che Ranaudo diventerà il nostro nuovo ace of staff e Webster tra breve andrà a lavorare come commesso in “7-eleven” , una partita è troppo poco per qualsiasi tipo di valutazione, diciamo però che parecchi report danno Ranaudo come pronto per poter reggere la scena, non sarà certo un fenomeno ma  potrebbe diventare un buon #3 – #4 della rotation, invece su Webster c’è un po’ più di difficoltà perchè il ragazzo non sta avendo lo sviluppo che in tantissimi pronosticavano dopo il suo arrivo nella mega-trade coi Dodgers del 2012.

Non nascondiamoci che lo sviluppo dei giovani è una scienza tutto tranne che esatta e che i risultati possono essere ben diversi dalle attese. In questi giorni in rete ho beccato questa ovvero la lista dei migliori dieci prospetti dei Sox compilato da quella Bibbia del baseball che corrisponde alla rivista “Baseball America” nel novembre del 2008. I nomi sono :  Lars Anderson, Michael Bowden, Nick Hagadone, Daniel Bard, Josh Reddick, Casey Kelly, Ryan Westmoreland, Michael Almanzar, Yamaico Navarro and Stolmy Pimental. Non ne viene fuori un gran quadro, alcuni di questi ex-prospetti stanno davvero lavorando probabilmente come commessi e purtroppo uno ha avuto problemi di salute così gravi da mettere in pericolo lo sua stessa vita; questo semplicemente per darvi un’idea di come sia difficile e complicata questa strada e non scevra di rischi, si tratta di portare un po’ di pazienza e di vedere cosa accadrà.

Poi c’è l’altro tema : ovvero le mosse che dovranno essere fatte il prossimo inverno per tornare competitivi, qui ammetto di avere qualche difficoltà in più a credere al progetto. Ci serve il #1 ed il #2 della rotation e mi sembra davvero tanta roba considerando le note direttive sui contratti che ora imperano negli uffici in Yawkey Way. I nomi che alcuni sperano (Scherzer, Lester) non sono raggiungibili coi contratti “max. 4-yrs”, mi piacerebbe Iwakuma ma non credo che i Mariners (con proprietà giapponese) lascino scadere  l’option che hanno, Shields mi piace ma a dicembre va per i 33, non so … credo che più che i free-agent si andrà verso delle trades, il nome che rimbalza spesso, addirittura come possibile arrivo agostano via-waivers, è Cole Hamels visto come una specie di Lester versione NL, avrebbe il guadagno di avere “solo” quattro anni di contratto anzichè i sei o sette che occorrerebbero per riprendere Lester, ammetto che il nome mi lascia tiepido. Insomma … non sarà una ricerca facile e credo che servirà proprio tutta la creatività che bisogna riconoscere a Ben Cherington.

Questo è quanto : ora è possibile che il blog abbia qualche pausa perchè il blogger sta chiudendo le valigie per andarsene verso una vacanzina nel paese del Sol Levante ed onestamente non so quante occasioni avrò di vedere i Sox e di aggiornare il sito. Statemi bene, fate i bravi nella message board e Dōmo arigatō a tutti.

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Una calda vigilia

Stando ai report sempre più numerosi che arrivano dagli Stati Uniti, Ben Cherington è più corteggiato di quanto potrebbero esserlo Beyoncè o Rihanna; il fatto che i Sox siano ufficialmente tra i “sellers” ha dato la stura ad un numero pressochè infinito di possibili trades. Per i prossimi quattro giorni c’è così tanta carne al fuoco che ci sarebbe da discuterne per quattro anni non per quattro giorni, ma direi che si può cominciare da ciò che è già stato deciso ovvero la partenza pronosticatissima di Jake Peavy.

Il buon Jake quindi è diventato giocatore dei San Francisco Giants dove dovrebbe avere l’opportunità di giocare un’altra post-season, la trade non ha sorpreso nessuno se non per la contropartita che non è così modesta considerando che Peavy resterà tre mesi ai Giants per poi tornare free-agent e forse appendere le scarpette al chiodo. Onestamente per questo Peavy tremolante m’aspettavo poco o nulla invece il duo Edwin Escobar / Heath Hembree non è pochissimo. Specialmente il primo era molto quotato nei farm team dei californiani;  lanciatore partente mancino arrivato in fretta in Triplo A, ha avuto fino ad ora un 2014 abbastanza complicato ma potrebbe essere un buon tentativo per noi, il secondo invece è un closer con una fastball che fischia, ha già debuttato in Grande Lega, insomma non abbiamo ottenuto pochissimo per tre mesi di Peavy.

L’equazione che in molti fanno ora è se tre mesi di Peavy valgono così, cosa possono valere tre mesi di Lester ? La risposta secondo alcuni potrebbe essere Matt Kemp. Io non so se questo scambio andrà in porto, i termini sarebbero questi : uno scambio alla pari coi Dodgers che si dovrebbero mangiare una fetta molto consistente dell’onerosissimo contratto dell’esterno. Dico subito la mia : secondo me a Los Angeles sono pazzi o sanno qualcosa che noi non sappiamo ovvero che Kemp ha ancora seri problemi fisici. Scambiare alla pari tre mesi di Lester con cinque anni e mezzo di Kemp pare una follia, considerando anche che dovrebbero pagare una parte corposa dei 107 milioni che Kemp aspetta fino al 2019 a meno che non stiano trattando anche una estensione per Lester o a meno che non considerino Kemp ormai troppo injury-prone, questo può essere un rischio anche per noi considerando che tra 2012 e 2013 l’esterno dei “blue” ha saltato la bellezza di 140 partite. Poi chiaro che un po’ di acquolina in bocca è lecita : tornasse anche vicino ad essere l’uomo da 93 HR nel triennio 2009-2011 sarebbe un gran colpo.  Questi sono i termini … lascio a voi le considerazioni

Detto ciò c’è anche da aggiungere che tra tante trades vere o presunte, c’è chi ha detto apertamente di volerla una trade, ovvero Mike Carp e Felix Doubront che hanno manifestato la loro contrarietà per lo scarso (a loro dire) impiego. Francamente in questo caso il mio istinto dice : “quella è la porta”. Fuor di metafora : se Carp facesse qualcosa di meglio in attacco di un .210 di average ed un .633 di OPS potremmo stare a discutere, idem dicasi di Doubront che meriterebbe più considerazione se non avesse un ERA sopra il 5. Francamente penso sempre più che si stia parlando di due platoon-players, se ritengono che altrove potrebbero aver miglior fortuna che si accomodino, gli diamo un bel ringraziamento, semmai gli ricordiamo che entrambi hanno dato molto ma ricevuto ancor di più (un anello per esempio) e li accompagniamo alla porta.

Chiudo sulla partita di ieri notte a Tampa : bella partita di Webster che comunque dovrebbe pagare una cena a Jackie Bradley perchè gli ha fatto un bambino coi baffi e vittoria ottenuta grazie ad un “batazo” da tre punti del nostro leader supremo che poi s’è divertito col bat flip facendo incacchiare ancora i simpaticoni di Tampa. Diciamola tutta : la vera rivalry al giorno d’oggi è quella coi Rays e noi non facciamo nulla perchè la tensione si allenti ed ammetto che la cosa mi fa parecchio piacere, con quelli lì non ci sono regole se non vincerne il più possibile. Abbiamo bisogno di più bat-flip da Big Papi, non di meno e applausi se qualcuno lo vorrà emulare.

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I sogni son desideri

Passo da Shakespeare a Cenerentola con la stessa velocità con cui i Sox son passati da averci dato qualche timida speranziella ad una nuova serie di sconfitte che mette queste piccole possibilità nel cestino della carta straccia, mi spiace solo vedere che il bersaglio della seconda ipotetica Wild Card resta a distanza non impossibile, quello che è impossibile è che una squadra che difetta in maniera evidente della benchè minima continuità possa poi farla questa rimonta.

Sono reduce da Price vs Lester, che non è come Coppi vs Bartali o Alì vs Foreman ma resta uno spettacolo di una bellezza sopraffina, tra parentesi con l’incognita supplementare ovvero che fossimo arrivati all’ultima recita dell’uno in maglia Rays e dell’altro in maglia Sox. La partita non era andata nemmeno male : il nostro era avanti ma ovviamente il baseball, per dimostrare una volta in più di essere un sudoku irrisolvibile, cosa ti combina ? Spesso ci siamo lamentati dei cambi tardivi di Farrell … beh … una volta che esegue il cambio per tempo ovviamente il bullpen implode. Segni come questi sono molto esaustivi per mostrare come possa andare al diavolo una stagione intera.

Dicevamo di Lester e del mercato : entriamo nei cinque giorni caldi anche se poi ricordiamoci che resta anche il “giro” supplementare di agosto via waivers; comunque il grosso verrà fatto in questi giorni. Da segnalare subito che negli ultimi tempi è decisamente aumentato il numero di coloro che pensano che Lester abbia molta voglia di testare il mercato : ovvero “io amo Boston, ci sto bene, ma se poi trovo un’offerta a condizioni migliori in maniera decisa altrove non è che in quel posto mi troverò male.” Ragazzi … siamo sinceri : credere oggi all’attaccamento alla maglia o ad altre cose simili è come Linus che credeva al Grande Cocomero. Lester è un professionista ed i Sox lo sono pure loro. Di pazzi nelle Majors ne girano parecchi e uno disposto a spaccare il porcellino per John Lester, sia in termini di salario che di durata del contratto, rischiamo di trovarlo. In un caso simile i Sox dovrebbero pareggiare l’offerta ? Ovvio che il cuore dica di sì ora, ma supponiamo tra quattro anni, con un Lester a 35 primavere, semmai con acciacchi vari e con altri tre anni di contratto a cifre onerosissime che ci bloccano altri ingaggi, cosa diremmo ?

Non lo so … davvero non lo so … sul Globe online stamattina viene ventilata la possibilità che Lester possa andare via adesso per poi rifirmare coi Sox da free agent quest’inverno e lui avrebbe risposto con un “perchè no” alla cosa. Qualche caso in passato lo trovate di giocatore partiti e tornati poco dopo, non moltissimi in verità, quello che penso è che se i Sox contano ancora di rifirmarlo nella prossima Stove League mandarlo via ora non abbia molto senso per questo motivo : chi prenderà Lester ora sa che rischia di essere una presenza bimestrale e nulla più e non credo si svenerà, ci arriverà qualche prospettino acerbo, se teniamo John potremo fargli la qualifying offer a fine anno che ci farà guadagnare una scelta extra al draft. Tra un prospettino acerbo ed una scelta al draft c’è poi tutta questa differenza ?

Insomma … son partito parlando di sogni infranti e finisco coll’aridità del mercato. Mi sa che ne vedremo delle belle in questi giorni, ovvio che dei nostri non ci sia solo Lester nella lista dei possibili partenti, ci potete mettere anche Drew, il Gomes molto stralunato in difesa di questi tempi, Miller, Uehara … facciamo prima a dire chi è incedibile. Mi piacerebbe vederci una speranza dopo questo mercato, cosa assolutamente non avvenuta la scorsa Stove League coi vari AJ & Herrera, sarebbe già tanto che si realizzasse questo auspicio …. credetemi

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Sogno d’una notte di mezza estate

Mi ritrovo in una notte d’estate combattendo l’afa con bibite varie ma l’aria resta quasi irrespirabile; per rendere il dopocena un po’ più vivibile c’è però da guardare i Red Sox … già … sono gli stessi Red Sox che non sembravano più in grado di giocare un baseball decente, gli stessi Red Sox “capitanati” da AJ Pierzynski o da Sizemore, una squadra che stava insieme solo per ipotesi ma che non era in grado di dare un minimo sentore di come si dovesse “giocare insieme”.

Ovviamente non so se questa sweep contro i Royals che segue una buona parte finale della prima metà della stagione sia l’inizio di una rimonta che resta quanto meno problematica o sia semplicemente un fuoco di paglia, di sicuro mi aspettavo che la chimica di squadra fosse migliorata, non si tratta di indicare solo Pierzynski come capro espiatorio, bersaglio fin troppo facile, ma di sicuro è stato già ampiamente riportato di come il clima in squadra sia parecchio migliorato, specialmente nel reparto pitchers che ormai non sopportava più il nostro ex catcher.

Dicevo che il sogno che parecchi di voi stanno già cullando, come si evince dalla bacheca messaggi, non è dovuto solo alla partenza del polacco, abbiamo da mettere a segno altre note positive come il ritorno dell’hawaiano volante, che oltre ad essere un eccellente giocatore, è anche uno di quelli che catalizzano energie positive, anche per Victorino non dobbiamo montarci troppo la testa, sappiamo che resta un giocatore a rischio e che dobbiamo centellinarlo con prudenza, a partire dalla prossima settimana quando giocheremo sul durissimo turf di Toronto e poi in quello altrettanto duro di Tampa, non certo il fondo più adatto per un giocatore con i malanni del nostro Shane.

Cambierà qualcosa nell’approccio al mercato dopo queste sette vittorie in otto partite ? Non lo credo e non lo ritengo nemmeno giusto; queste dinamiche guardano al futuro con un respiro temporale molto maggiore che un paio di settimane di risultati positivi, spero che si guardi a questo mercato con un po’ più di acume di quello messo in essere lo scorso inverno, da alcune dichiarazioni sembra proprio che la lezione sia rimasta bene impressa, non ci sarà più la “volontà politica” di prendere giocatori affermati con contratti pesanti ma non facciamo certo il bene della squadra imbottendo il team di giocatori a fine carriera o di scommesse su personaggi che possiamo mettere nel “carrello dei bolliti”. Lo dico ora : abbiamo altri giovani che premono alle soglie della prima squadra, non ho la competenza per dirvi quanti di questi entreranno tra i titolari l’anno prossimo, di sicuro non faremo una cosa giusta se riproporremo qualche “fossile” al posto di uno di loro. Anticipare l’ingresso di un giocatore può essere un azzardo, secondo alcuni si rischia di “bloccargli lo sviluppo”, non lo so … forse per certi giocatori è vero, di sicuro invece mi aspetto che quelli dotati di faccia tosta supperiscano all’inesperienza con una sana incoscienza giovanile.

Quindi continuate pure tutti a vivere il vostro sogno di mezz’estate, è assodato che i sogni aiutano a vivere, rimanete però coi piedi ben piantati sul duro suolo, lo scrissi già l’altra volta : non so perchè, ma mi aspetto una seconda metà di stagione con uno spettacolo molto migliore, non credo che torneremo a lottare per il vertice ma se possiamo vincere 80 partite perchè accontentarsi di 78 ?

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