A metà primavera

Mentre nel calendario ufficiale adottato in tutto l’emisfero settentrionale la primavera comincerà lunedì prossimo, nello stranissimo calendario del baseball siamo già a metà della stagione “primaverile”; in Florida ed in Arizona vanno avanti le partite e si comincia a sentire nell’aria il piacevolissimo odore dell’Opening Day. I nostri Sox stanno continuando le loro partite che fino ad ora non hanno dato adito a particolari commenti, è vero che le sconfitte sono molte di più delle vittorie, ma ricordatevi anche che nelle prime settimane i punteggi di queste partite sono poco più che numeri tirati coi dadi. Da questo fine settimana le cose cominciano ad essere un po’ più serie, i dugout sono meno affollati visto che parecchi vengono mandati ai minor leagues camp e si può cominciare a capire che inizierà la stagione in buona forma e chi invece avrà necessità di un avvio un po’ più simile a quello delle macchine diesel della mia giovinezza.

Fino ad ora cosa s’è visto di interessante ? Partendo dal monte i titolari sono andati un po’ così e così, ma questo è abbastanza normale. Ormai sembra acclarato che che Rodriguez partirà la stagione in injured list, quindi almeno teoricamente servirà in principio il sesto partente : tra chi fino ad ora non ha certo spinto la sua candidatura c’è Owens, che è andato parecchio in difficoltà nelle prime uscite, in generale comunque il pacchetto dei partenti non sembra pronto, ma è logico sia così, un po’ meglio invece i rilievi, un ottimo Kimbrel (almeno per il pochissimo impiego) e buone prove di altri candidati come Barnes e Layne. E’ da pochissimo riapparso dopo l’infortunio Uehara, un paio di partite nell’ultimo periodo, ma non sembra ancora pronto. La domanda è d’uopo : “e Price ?”. Per il nostro costosissimo gioiello ci sono solo due partenze, malino la prima, un po’ meglio la seconda, ma non vedo chi lo possa scalzare dal ruolo di partente dell’Opening Day, non certo Porcello e Buchholz che sembrano ancora più indietro di preparazione rispetto al nostro nuovo acquisto … che detto tra di noi continua a sembrarmi strano vestito coi nostri colori.

Dal lineup forse vengono note un po’ più interessanti, per esempio è da rimarcare che uno dei giocatori più impiegati sia Travis Shaw ed il giocatore stia sfruttando più che bene le sue chances, se questo porterà ad un impiego più continuo rispetto a quello che è lecito aspettarsi non lo so, ma il ragazzo sta facendo tutto il possibile nel far crescere dubbi tra i parecchi non convintissimi del nostro “corner infield” , bene anche Betts (3 HR per lui), Holt e JBJ; mentre Ortiz come di consueto parte pianino (ma arriverà … eccome se arriverà). Se c’è però un MVP dei Sox di questa prime settimane di marzo il nome che sale agli occhi è quello di Sam Travis, che avevo già brevemente introdotto nell’ultimo pezzo, ma che si sta guadagnando uno spazio non comune per un giocatore che dodici mesi fa cominciò la stagione a Salem in Singolo A Avanzato. Ovvio che le sue cifre siano quelle che leggete anche voi perchè stiamo parlando di un campione ridottissimo di partite, ha un altro anno per mettere nel carniere un bel po’ di turni di esperienza, semmai con questo spring training s’è guadagnato la promozione in Triplo dopo sole 60 partite in Doppio. Io penso che l’anno prossimo avremo da cercare un prima base con Ramirez che dovrebbe diventare DH full-time, riuscissimo ad allevarci un prima base a costo controllato potremmo dirottare altri soldi dove serviranno di più, sarebbe una gran cosa.

C’è poi il capitolo a parte chiamato Sandoval : ormai siamo alla mera sopportazione, c’è stato anche un confronto, c’è chi dice agitato e chi dice molto meno, con un giornalista che aveva rimarcato la sua difesa declinante associando la cosa ad un interesse ridotto (eufemismo) per le sorti del team. Non so più cosa pensare, quello che vedo mi ricorda la breve presenza di Carl Crawford o l’ultimo anno di Manny Ramirez, un rapporto che non è mai decollato rischia di andare a fondo ancora prima di iniziare la nuova stagione; bisognerebbe che tutti si dessero una calmata, io stesso amo pochissimo questo giocatore, ma penso che dobbiamo anche farcelo piacere, volenti o nolenti, visto che un cambio di maglia a breve termine è probabile quanto una nevicata a Rio de Janeiro. Chiaro che lui non stia facendo nulla per farsi amare, prima con dichiarazioni quanto meno stupide, poi con prestazioni rivedibili (già 4 errori), fatto sta che non possiamo non schierarlo, a lui dimostrare che il tempo in campo è il frutto delle prestazioni e non del contratto fattogli incautamente firmare lo scorso anno, che questi 16 giorni che mancano all’inizio delle danze gli servano per assestarsi un po’, lecito per voi pensare che questa sia una mera speranza, con quanta logica onestamente non so.

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Spingendo per un posto

Che bello scrivere tenendo due finestre aperte : una con l’editor del blog ed una ovviamente con la partita dei Sox impegnati con gli Orioles, in passato si scriveva durante le partite di playoffs, diciamo che il pathos della scrittura durante lo Spring Training non è proprio lo stesso che si prova in ottobre ma nell’attesa di scaldarci più avanti va benissimo anche così. Insomma … la voglia di baseball è tanta, la valenza di queste partite è poca, tra un dieci giorni potremo cominciare ad avere semmai alcune linee di tendenza, oggi invece è assolutamente prematuro ed anche chi ha fatto notare l’esordio difficoltoso di Buchholz può rasserenarsi, queste partite delle prime settimane sono semplicemente degli allenamenti e tanto per darvi un’idea del clima sappiate che al momento abbiamo già fatto giocare sei catcher differenti, negli ultimi dieci giorni di marzo si vedrà chi arriva in forma all’Opening Day, all’8 marzo invece tutto è scritto sulla sabbia.

Dato che quindi non c’è molto di agonistico di cui parlare volevo buttare un occhio sulle possibile battaglie per un posto nel roster dei 25 che inizieranno la stagione : comincio dai catcher perchè dato per scontato Blake Swihart c’è da capire se sarà Hanigan o Vazquez a dividere con lui le partite dietro il piatto. Propendo per il primo, Vazquez è reduce da un anno saltato e non dovrebbe essere ancora pronto, sintomatico che si sia aspettato oggi per farlo debuttare dietro il piatto, per impegnarlo anche solo due inning. Vazquez è il futuro e non sembra aver disimparato il mestiere dato che gli ho appena visto stoppare una palla impossibile lanciata in maniera estremamente scontrollata dal nuovo venuto Elias, però dobbiamo capire se il bazooka che possiede nel braccio è tornato o se necessita di un po’ di tempo extra. Dato che Hanigan è un veterano affidabile, direi di pazientare col giovane virgulto.

Nell’infield tutto fissato ? Direi di sì, i quattro titolari li conosciamo e anche se uno ha ricevuto dei “boooo” persino durante il debutto contro gli universitari (indovinate di chi sto parlando), direi che qui non ci dovrebbero essere scoperte strane, Shaw e Holt daranno una mano dalla panchina e se la situazione non cambierà drasticamente per infortuni o per cali di rendimento che possiamo anche ipotizzare, ma che non speriamo proprio, la squadra è fatta. Poi chiaro che esiste l’imponderabile, Sam Travis è un gran prospetto, ma fino ad ora ha giocato zero partite in Triplo A e sarebbe già un mezzo miracolo se desse una mano dopo l’All Star Game, c’è ancora chi spera in Allen Craig, ma ricordiamoci che c’è ancora chi crede al ritorno di Elvis Presley, Moncada piace sempre più ma è acerbo come una ciliegia in questo periodo dell’anno.

E in esterno ? Mah … continuo a credere che non tutto sia scritto, mi chiedo il senso di essersi provveduti di parecchi giocatori in prova con esperienza comunque di MLB (Murphy, Boesch, etc.). Ovvio che una squadra come la nostra, col DH fisso, metta in formazione solo quattro esterni e verrebbe facile nominare quelli che tutti ci aspettiamo; io dico che mi dispiacerebbe mandar via Murphy se questo si dimostrasse ancora in condizione accettabili, dato che era un giocatore con notevole “kazzimma”, se non prendo cantonate sia Bradley che Castillo hanno ancora options per essere mandati a Pawtucket, sta a loro dimostrare di valere il posto in prima squadra.

Sul monte un posto a cui parecchi possono ambire è quello di quinto partente, Kelly è il primo candidato; Owens, Elias, Barnes e semmai anche qualcun’altro potranno nutrire delle ambizioni. Con Rodriguez ancora non impiegato dopo l’infortunio potrebbe davvero esserci posto per un sesto nome nelle prime partite. Leggo di un Owens in crescita, che comincia a solleticare molti, chissà che una volta tanto uno dei nostri prospetti sul monte si elevi dal livello di eterna promessa non mantenuta. Insomma mi piacerebbe anche testare ancora un po’ il polso dei giovani virgulti, la scelta di puntare su un Wright nel caso di emergenze mi piacerebbe poco, mi parrebbe un po’ troppo conservativa.

Nel bullpen servono 7 uomini, ma questa è anche la parte del roster più soggetta a promozione e retrocessioni, io avrei 6 nomi scritti nel marmo (il duo Nippon, Kimbrel, Smith, Ross & Elias), resterebbe un nome solo e dato che ho una fissa per i rilievi mancini, secondo me non ce ne sono mai abbastanza, do il mio supporto a Layne, che mi è sempre sembrato molto affidabile nel fare quello che fece Breslow durante il magnifico 2013.

Questo è un po’ il quadro, che ovviamente cambierà in caso di infortuni, di crescite improvvise (vedi Betts in un recente passato) o di altrettanto improvvisi crolli. Un augurio ai Sox di un promettente Spring Training, che porti il team in forma subito. Io sono un fanatico delle partenze veloci, semmai andando un po’ in rilascio nella fase centrale della stagione : per una squadra un po’ nell’occhio del ciclone una bella partenza allontana molto le perturbazioni che possono essere create da un ambiente che non è facilissimo, poi non se se avete visto il calendario : escludendo il primo trittico a “casa Francona”, giocheremo molte partite all’interno della division nel mese di aprile, con due serie tra le prime cinque contro i campioni della division che stanno oltre le cascate del Niagara; un inizio rombante ci servirebbe proprio.

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Panda, sempre Panda, fortissimamente Panda

Il giorno bisesto non è così funesto, non lo è perchè i Sox entrano in campo per la prima volta e questa è sempre una bella cosa, il doubleheader contro gli universitari è una tradizione che va avanti negli anni, così se non altro ci saranno futuri impiegati del catasto che potranno raccontare ai nipotini che hanno giocato una partita contro Ortiz o Price. Il tema però più caldo non è l’inizio della stagione della Grapefruit League, bensì il Panda, il nostro amato (ma da chi ?) orsetto che ormai sembra un sopportato dai più.

L’antefatto è semplice : il nostro si è presentato alla ripresa degli allenamenti ed ha mostrato una silhouette ancora più imbarazzante di quella già inquietante che aveva messo in mostra l’anno scorso, alla faccia delle comunicazioni date da Farrell poco fa, comunicazioni nelle quali il nostro manager dichiarò “urbi et orbi” che Sandoval era in buona forma ed aveva perso una decina di chili, in tutta onestà posso dirvi che se le foto che giravano in rete non erano photoshoppate, la decina di chili persi erano stati riguadagnati oppure, molto più semplicemente, la dieta del Panda era nella mente dei ns. dirigenti ma non in quella del terza base venezuelano; davvero buffe le dichiarazioni del dopo con Werner che si diceva poco contento e John Henry che si salvava in calcio d’angolo citando un misterioso calo della massa grassa del boiler in terza base.

Ma il vero problema non è questo, qualche chilo in più o qualche chilo in meno non so quanto potrà incidere nella stagione di Sandoval, la cosa che mi ha veramente disturbato sono le sue dichiarazioni nella prima conferenza stampa, insomma … un giocatore reduce da una stagione oscena, che dovrebbe essere un minimo scafato per poter cercare di ricucire un rapporto, se ne è uscito con “non ho nulla da dimostrare”, “nessuno m’ha chiesto di dimagrire”, “durante l’inverno non mi sono mai pesato”. Ragazzi … non credo assolutamente che la dirigenza non si sia fatta sentire, che non abbia richiesto a Sandoval di presentarsi in condizioni più accettabili, invece sembra proprio che siamo da capo con quello che abbiamo visto nel triste 2015, un giocatore che dopo aver firmato il contrattone sembra davvero essersi seduto e questo per noi potrebbe davvero essere un brutto problema, primo perchè dobbiamo ancora tenercelo a contratto per quattro anni e non credo che ci sia un pazzo che ce lo viene a prendere, secondo perchè proprio a causa del suo contratto siamo costretti a farlo giocare e questo può essere una mina nel nostro campionato che inizierà a breve.

Ci sono anche un po’ di notizie non legate alla bilancia di Sandoval : il primo infortunio ed un acquisto imprevisto; l’infortunio è quello di Eduardo Rodriguez, che s’è infortunato inseguendo una palla in campo esterno (!!!) durante dei defensive drills. Ad oggi i Sox non sono in grado di dire se questo infortunio, molto simile a quello che stese Mariano Rivera qualche anno fa, avrà un impatto sulla sua disponibilità per l’Opening Day; non ci voleva ma dobbiamo conviverci, non ho mai capito il senso di mandare i pitcher a fare gli esterni durante i batting practice, se qualcuno è in grado di spiegarmi la logica lo ringrazierò assai.

L’altra novità è l’ingaggio (al momento con un minor league contract) di David Murphy, in pratica cerchiamo un piccola polizza assicurativa perchè all’esterno i punti di domanda ci sono e, nonostante le smentite di comodo, non siamo poi così sicurissimi dello staff assemblato. Quasi 400 turni nel box nella scorsa stagione, passata tra Cleveland ed Anaheim. Giocatore certamente in parabola discendente di carriera, una carriera che ha vissuto momenti importanti in Texas dove fu un membro importante di quei Rangers che sfiorarono l’anello. Chissà cosa potrà darci, diciamo che con Young (che a mio parere viaggia comunque ad un livello più alto) dovrà farsi trovare pronto se le circostanze lo richiederanno, abbastanza emblematica la dichiarazioni di Dombrowski che ha dichiarato di non essere ancora sicuro che Castillo sia un giocatore da MLB. Prima abbiamo parlato del Panda, ora di Castillo … insomma … diciamo che gli acquisti degli ultimi anni non è che siano una fonte di soddisfazioni enormi.

Si comincia con le partite quindi …  i nottambuli potranno collegarsi con MLB.TV già giovedì, chi invece non è ancora pronto con le notti insonni dovrà aspettare fino a sabato, il baseball è tornato ed io ne ho una voglia estrema e non credo proprio di essere l’unico.

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Buon lavoro Sox

I lavori sono ufficialmente iniziati al caldo della Florida, al momento ci sono i pitcher, i catcher e gli allievi che necessitano di qualche lezione extra, un po’ come come certi alunni che sono deboli in alcune materie ed hanno bisogno di ripetizioni, che tra questi alunni in ritardo con le lezioni ci sia Hanley Ramirez non credo sia proprio un caso. Ovvio che questo sia il momento delle nobili intenzioni, degli istinti repressi e delle storielline raccontate ad uso e consumo dei baseball-maniacs che sono appena usciti dal letargo invernale, per esempio non si può non sorridere quando si vuole far passare Big Papi e Price come due amiconi che andranno in vacanza assieme; era spazzatura mediatica tutta la letteratura che fiorì al momento della firma di Price circa i problemi che potevano nascere tra i due visti i trascorsi burrascosi, è spazzatura anche volerceli far passare come compagni di merende, semplicemente Ortiz e Price sono due professionisti che ambiscono ai massimi traguardi e sanno che questi traguardi sono più facilmente raggiungibili se entrambi remano dalla stessa parte, il resto è fuffa.

Tra le notizie ce ne sono un paio che meritano un po’ di commenti, la prima è quella che Farrell vorrebbe dare al nostro amato coltellino svizzero Brock Holt 350-400 turni nel box, sebbene lo stesso non sia, almeno per il momento, uno dei titolari. Sono parecchi 400 turni, fate conto che l’anno scorso giocando praticamente da titolare se ne fece poco più di 500 giocando 130 partite. Quindi facendo le debite proporzioni stiamo parlando di circa 100-105 partite, che sono molte di più di quelle che gioca il normale giocatore di complemento. Come possono essere raccolte tutte queste partite, barrando eventuali infortuni prolungati dei titolari sulla carta ? Possono essere raggiunte solo in un modo, dando un numero superiore di “day-rest” rispetto a quelli dati di solito. Mi chiedo però se questo sia o meno una buona idea, non tanto per l’impiego di Holt sul quale credo che siamo tutti d’accordo, quanto sul fatto che facendo saltare una quarantine di partite al Sandoval di turno, questo possa perdere un po’ il ritmo della stagione, un day rest ogni quattro partite può essere buono per il giocatore con qualche acciacco, sennò mi sembra un po’ troppo : Ramirez più gioca e meglio è se deve imparare il mestiere di prima base, se Pedroia è sano con me gioca dalle 150 partite a crescere, idem dicasi per Bogaerts, il Sandoval che ricordiamo sulla Baia era il classico giocatore di striscia, di ritmo, non da fermarsi ogni quattro giorni. Ed anche in campo esterno non ci sarebbe tanto spazio per Holt, dato che abbiamo preso Chris Young come polizza assicurativa nel caso che i numerosi punti di domanda che abbiamo nell’outfield ci diano risposte non gradite. Ripeto : buona ipotesi quella di Farrell di dare molto campo ad Holt, la vedo solo di difficile attuazione.

L’altra notiziola di questi ultimi giorni è l’ingaggio col classico “minor league contract with invitation to the camp” per Carlos Marmol. La notizia sarà meritevole al massimo di tre righe a pagina 12 di un ipotetico giornale, però è la classica mossa che mi fa tornare alla mente un passato sgradito, quando in certi inverni ingaggiavamo quattro o cinque giocatori reduci da annate distrutte da infortuni o giocatori finiti nel sottoscala del baseball MLB sperando che almeno uno facesse un miracoloso rimbalzo e tornasse ad essere un giocatore vero. Carlos Marmol credo abbia fatto venire un numero esponenziale di ulcere ai suoi passati datori di lavoro; dalle parti di Wringleyville a Chicago, quando entrava Marmol, i tifosi più religiosi dei Cubbies cominciavano con le preghiere verso l’Altissimo, se l’ingaggio è semplicemente un cercare profondità per i ragazzi di Pawtucket mi può anche andare bene e tutto verrà scordato in una settimana, se è una ricerca di un possibile impiego è una di quelle mosse che fanno tornare in mente gli ingaggi di Carlos Padilla, Grady Sizemore e paccottiglia simile … abbiamo già dato.

OK … ci siamo veramente ragazzi, ancora pochi giorni e poi si riparte, stiamo scaldando i motori, c’è da versare il consueto obolo annuale a MLB.TV (tredicesima stagione per il sottoscritto) e tra soli otto giorni cominceranno già le prime partite di pre-season, ci saranno da guardare le battaglie per certi ruoli (quinto partente, perchè no ? … catcher dato che Vazquez viene dato molto avanti nel recupero e semmai da settare qualche gerarchia nell’outfield), insomma c’è il classico menù dello spring training, menù sempre affascinante anche se sempre il solito, un po’ come quel ristorante in cui torni perchè sai bene che mangerai le solite cose … ma sai che queste cose ti piacciono sempre.

PS – Una piccola nota tecnica : un post di Davide sul mio pezzo precedente è stato pubblicato solo oggi, con colpevole ritardo (del sottoscritto). Il motivo è che certe volte (non saprei di preciso dirvi quale sia la causa scatenante) i pezzi che contengono links a siti esterni vengono messi in un limbo dove io poi li devo approvare o meno. Solo che in questo periodo dell’anno vado a vedere il menù di amministrazione del blog una volta ogni morte di papa. Semmai se vedete che un vostro post non viene pubblicato mandatemi una e-mail (p_berti@alice.it) … così mi sveglio prima

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I rimbalzanti

Ci possiamo rimettere in moto quindi … passata la sbornia del Super Bowl siamo quasi pronti per svegliarci dal letargo e dalle parti di Fort Myers comincia a sentirsi l’odore della pelle dei guantoni. Ovviamente in questo periodo dell’anno non ci sono grandi notizie, c’è l’accordo trovato per Robbie Ross evitando quindi l’arbitrato … e non c’è nient’altro. Non potendo mettersi a discutere di aria fritta, volevo prendere spunto da un pezzo apparso sul sito MLB ieri, un pezzo che parla dei giocatori che sono reduci da annate stortissime, delle loro prospettive nella speranza che per loro e quindi anche per i nostri amati Sox le cose possano migliorare.

Andando in stretto ordine alfabetico il primo giocatore da mettere sotto le luci della ribalta è Clay Buchholz. Cosa dobbiamo aspettarci ? Francamente nessuno può dirlo, delle ultime 5 stagioni che ne sono tre completamente deragliate per gli infortuni, con sprazzi da autentico Cy Young winner e con tanti infortuni da due settimane che diventano da tre mesi. Buchholz … o per meglio dire il suo agente, avrebbe cominciato a bussare per una eventuale estensione del contratto. Scusatemi ma da questo orecchio non ci sento proprio, oggi mi pare a dir poco prematuro dato che stiamo parlando di un giocatore con tanti dubbi sulla sua durability, prima di questa stagione potrei prendere solo in considerazione un contratto con una base modesta e tanti incentivi a secondo degli inning lanciati. C’è di buono che l’arrivo di Price toglie tanto pressione su di lui, speriamo solo che la pressione non se la crei da solo come varie volte in passato.

Il secondo membro a cui chiedere molto più di ciò che abbiamo avuto fino ad ora è Rick Porcello; nella rotation che ho in testa Porcello scende al n.4 se non altro per provare di rendergli la vita più facile affrontando ipoteticamente dei lanciatori più malleabili, il dubbio sull’effettivo livello del giocatore ce l’ho, usando la statistica ERA+ , cara ai sabermetrici, viene fuori un giocatore che solo 2 volte nelle sue 7 stagioni ha passato la fatidica quota 100. Anno importante per Rick questo, per capire una buona volta per tutte se stiamo parlando di un mediocre o di uno che semplicemente fino ad ora non ha saputo tradurre nel concreto le doti che molti giurano abbia.

Hanley Ramirez è l’oggetto misterioso, un anno terrificante da esterno lo condurrà nel 2016 a difendere il sacchetto di prima base; sento un po’ troppi credere ad un passaggio facile, vero che Ramirez è stato un interno per l’intera sua carriera e vero che “peggio di così non può andare”, ma andare in prima non è uno scherzo, non è il ruolo da assegnare a quello “meno capace” come quando al campetto della parrocchia mandi in porta il meno bravo, nel caso le cose dovessero andare male c’è il piano B ? Travis Shaw una mano potrebbe darla e poi c’è sempre il coltellino svizzero Holt. Però diciamocelo che per Ramirez il discorso mentale ha la predominanza su quello tecnico, è possibile vedere da lui un approccio migliore rispetto a quel dopolavorista in vacanza che è sembrato nel 2015 ?

Piano con le battute di spirito circa il Panda che deve rimbalzare. Farrell l’ha incontrato e dice che è calato di 20-22 libbre (sono dieci chiletti), se questo sia ciò che farà invertire la rotta ad un giocatore che pare in calando negli ultimi anni non riusciamo certo a saperlo oggi, se non altro speriamo di non vedere più quell’approccio troppo easy che in tanti hanno associato alla rilassatezza che prende quelli che col contrattone della vita han raggiunto lo scopo della loro carriera baseballistica. Ripeto : il suo scopo deve essere questo ovvero interrompere quel trend in calando con una media OPS partita da .909 nel 2011 arrivando passo dopo passo all’orrendo .658 dell’anno scorso. Il Panda è ancora un giocatore o è semplicemente uno che per il prossimo quadriennio incasserà dei robusti paycheck ?

L’ultimo di cui parliamo è Vazquez, giustamente partirà in Triplo e vedremo se ha assorbito il Tommy John a cui s’è sottoposto quasi dodici mesi fa. Ci sono decine di casi di lanciatori tornati alla grande dopo questo intervento, sui catcher c’è meno giurisprudenza in materia, per esempio uno come Matt Wieters l’anno scorso ha dovuto remare parecchio in salita. Il sogno che ho è fargli fare il salto a metà stagione, anche se con Hanigan in squadra non forzeremo certo il recupero, la coppia del futuro è Vazquez e Swihart, più difensore il primo, miglior bastone il secondo ed anzi vorrei tanto che diventassero così bravi da farci dire che uno dei due è sprecato per fare la riserva.

Che bei discorsi da fare … il football è finito, ora ritocca a noi

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Ci siamo ancora ?

Leggendo in questi giorni i media bostoniani viene quasi da domandarsi se i Red Sox esistano ancora, in questo delirio di Patriots, Gronkowski, Brady e Belichick lo spazio dedicato ai nostri diventa simile a quello che ottiene il badminton sulla Gazzetta dello Sport. Onore a quelli di Foxboro … sia ben chiaro ed anche un po’ di sana invidia, loro sono capaci di arrivare quasi sempre in fondo dato che sono per la decima volta tra le Final Four da quando c’è Tom Brady, noi invece siamo reduci da due ultimi posti consecutivi. Già il baseball in generale soffre un po’ la crescente popolarità della NFL, oggi lo sport n°1 è il football … poche storie, se poi ci aggiungiamo che in zona-Boston c’è una franchigia che mantiene negli anni livelli di eccellenza assoluta capirete che per i Sox un po’ declinanti di questi ultimi anni il rischio di finire un po’ ai margini ci sia eccome.

Possono cambiare le cose ? Forse sì, almeno secondo i guru di Fangraphs le cose potrebbero cambiare. Le proiezioni dei santoni della sabermetrica ci danno per il 2016 a quota 92 vittorie, da un lato la cosa ci conforta, dall’altro è facile ricordare che simili proiezioni per il 2015 sono state sbagliate completamente. Io se arrivasse oggi un mago certificato (Otelma o Oronzo … fate voi) che mi facesse firmare un contratto che ci garantisce quota-92 firmerei subito e se devo essere sincero ne firmerei anche qualcuna meno, in realtà il discorso più importante per me non è 70, 81 o 92 vittorie, questi sono solo numeri oltretutto nemmeno buoni per la tombola dato che c’è il 92; quello che non vorrei vedere è un’altra stagione andare in vacca dopo due mesi, posso veder sorgere settembre coi Sox ancora in contention ? Chiedo troppo ? Altrimenti a luglio la gente si concentra sul training camp dei Patriots e noi finiamo ancora di più nel sottoscala.

Di notizie non c’è moltissimo, le uniche che contano sono gli accordi coi giocatori in odor di arbitrato, al momento gli accordi stretti riguardano Kelly e Tazawa. Come spesso accade in questi casi ci si è trovati a metà strada tra quando richiesto dai players e quanto offerto dai Red Sox, Lo stipendio per Tazawa sarà a quota 3,375 mentre a casa Kelly entreranno 2,6 milioni, non mi sembra male per entrambi. L’altra notiziola dell’ultim’ora è che Sandoval avrebbe perso una decina di chili rispetto al peso che accusò l’anno scorso, se ciò sia sintomo di aver riguadagnato consistenza fuori e dentro dal campo lo vedremo tra un po’, quello che so è che la cosa mi ispira assai tanto è vero che lunedì prossimo visiterò per la prima volta in vita mia un nutrizionista (è vero … non è una battuta), ho sparato sul peso del Panda per tutto il 2015, come posso essere credibile se anch’io sono sovrappeso … giusto no ?

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Boston e Cooperstown

Nell’attuale assenza di notizie, perchè non si possono considerare tali l’invio dell’oggetto misterioso Rusney Castillo a giocare i playoffs della Lega Invernale Portoricana oppure l’arrivo a Boston d’una seconda mascotte a far compagnia a Wally (se ne avvertiva proprio l’esigenza), volevo buttar giù qualcosa sul nuovo giro di voti per l’elezione alla Hall of Fame e sulle tornate future, specialmente per coloro che hanno avuto impatto a Boston in qualche modo.

Di quelli che abbiamo nel cuore quello che aveva più chances restava Curt Schilling; il risultato è stato negativo anche questa volta ma se non altro c’è da dire che c’è stato un deciso aumento nella percentuale dei voti positivi, forse la drastica diminuzione nei votanti abilitati ha portato un aumento della competenza media dei votanti stessi e direi che l’elezione di Piazza (alleluja !!!) va in questa direzione; la strada per Schilling resta in salita, passare dal 52% al 75% necessario non è uno scherzo, ma ci si può sperare. Forse le sue 216 vittorie sono un po’ poche e non c’è nessun Cy Young Award, ma stiamo parlando comunque di uno che è nella top 30 all-time come WAR in carriera e poi c’è quell’incredibile carriera da fenomeno nella post-season da 11W-2L, con tre anelli, premio da MVP della World Series e così via … dai … con una buona campagna stampa (come un po’ successo a Piazza) anche il grande Curt ce la può fare.

Clemens si ferma al 45%… e faccio sempre fatica a considerare Clemens come “uno dei nostri”, le cifre sarebbero sicuramente da elezione, ma c’è ancora un muro tra i giocatori dell’epoca PED (almeno tra quelli chiaccherati) e Cooperstown, se poi tutto ciò sia corretto oppure no resta da vedere, sappiate che comunque ci sono almeno un paio di giocatori eletti qualche anno fa sui quali gravano vari sospetti, sospetti nati dopo la loro elezione … ed in questo caso che si fa ? Si torna a votare per vedere se confermiamo la loro elezione ? Non lo so … su tutta questa storia ammetto d’avere sentimenti contrastanti, da un lato la pulizia etica del gioco è un valore che mi piace tenere in considerazione, dall’altro però mi chiedo se è corretto punire dei giocatori che agirono seguendo quelle che erano le linee guida di quel tempo ? E ricordatevi sempre che c’erano dirigenze che anche ai vertici chiudevano un occhio o anche entrambi ,,, come ha scritto anche Josè Canseco nel suo libro senza che nessuno abbia avuto il coraggio di querelarlo.

Un altro paio dei nostri sono entrati nel ballottaggio quest’anno e rapidamente ne sono usciti ovvero Nomar Garciaparra e Mike Lowell, non c’erano chances ed anche arrivare al 5% per rimanere nel ballottaggio del 2017 sembrava un’impresa ardua … ed infatti nessuno dei due c’è riuscito, addirittura Lowell non ha beccato nemmeno un piccolo piccolissimo voto. Mi dispiace ma nemmeno il sottoscritto, per con tutto l’amore che ha nutrito per loro, li avrebbe votati; nessuna delle loro carriere, per quanto rimarchevoli, meritano Cooperstown. Posso solo sperare che comunque trasmettano la loro bravura ai loro epigoni moderni, Bogaerts può imparare tanto da Garciaparra e se Lowell trasmettesse un po’ della sua tenacia a Sandoval, il “simpatico cicciottello” venezuelano se ne gioverebbe assai.

Uno sguardo poi al futuro : l’anno prossimo toccherà a Manny Ramirez provare ad essere eletto e tra qualche anno sarà il turno di Big Papi. Speranze ? Credo proprio che Manny ne abbia zero ed anche Ortiz non ne abbia tantissime. Se rimane l’ostracismo verso i giocatori in odor di doping Ramirez avrà lo stesso successo che stanno avendo Sosa e McGwire, nel suo caso c’è anche una squalifica quando ormai il doping era perseguito, quindi non credo proprio che ci siamo. Su Ortiz il discorso è diverso, nel suo caso c’è solo qualche pettegolezzo (il famoso “esame ombra” del 2003), basterà questo a tenerlo fuori dalla considerazione ? Poi per Papi è ancora più difficile perchè come DH c’è solo un lato del campo, l’unico DH eletto è stato Molitor che comunque ha giocato in campo molte più partite di Ortiz. Non lo so … parliamoci chiaro : Ortiz non è per nulla amato ed è pochissimo benvoluto in molti posti in America, la BBWAA si riuscirà ad astrarre da ciò al momento che toccherà ad Ortiz ? Io ne dubito, lo spero tanto ma ne dubito … ed è per questo che l’altra volta dicevo che il ritiro della maglia dei Sox non dovrebbe avere il prerequisito dell’elezione a Cooperstown, la maglia dei Sox è il nostro mondo, è la nostra storia, cosa c’entra ciò con la Hall of Fame ? Boston è Boston, Cooperstown è altra roba.

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Nessun regalo extra

Nessun regalo supplementare sotto l’albero di Natale dei Red Sox, i regali grossi li abbiamo avuti (specialmente uno) per il Giorno del Ringraziamento e per Natale invece riceveremo al massimo una telefonata con gli auguri dalla zia. Devo essere sincero, io sotto sotto ci speravo in un altro colpetto, semmai non uno di quei colpi di mercato che fanno saltare in aria le redazioni dei giornali, ma su qualcosina di diverso ci speravo; Dombrowski invece ha detto e ribadito che, salvo rivolgimenti improbabili ma sempre possibili, il roster che inizierà la stagione è questo, alla faccia del sottoscritto che continua ad avere (a differenza di parecchi di voi della message board) dubbi sul nostro outfield e che onestamente non è granchè convinto dall’idea di vedere Castillo e Bradley (più il primo che il secondo) come titolari nel nostro lineup.

Ad un certo punto poi era nata nella mia mente (probabilmente un po’ bacata) una folle speranza. Cos’era successo ? Era capitato che l’agente di Johnny Cueto, col suo cliente ancora sul mercato, se ne era uscito con una dichiarazione “urbi et orbi” dove confessava a tutti il desiderio del suo pitcher di giocare coi Red Sox. Lì veramente avevo cominciato a pensare cose folli : “vuoi vedere che possiamo arrivare anche a lui ?” Mi pareva (e lo era) assolutamente fuori di testa che i Sox potessero spendere un’altra cifra come quella richiesta, ma era altresì davvero curioso che un agente facesse una dichiarazione così. Il sogno bagnato è durato non più di tre giorni, dato che dopo quel termine il dominicano ha firmato per San Francisco … che è sempre un posto eccellente dove vivere; chissà solo cosa avrà voluto dire l’agente con quell’uscita ? Chissà se era un tentativo per vedere se Dombrowski si muoveva o chissà semplicemente cosa gli passava per la testa. Fatto sta che andare a prendere un secondo free-agent costosissimo era decisamente troppo, direi proprio che è il caso di accontentarsi di quello (e non è poco) che abbiamo.

Tema “storico” ora ovvero il ritiro della maglia di Wade Boggs. Ammetto di restare, e come me parecchi altri, abbastanza perplesso; non certo per il valore del giocatore che secondo tanti resta quello con la miglior combinazione “occhio/swing” che si sia mai vista e gli svariati titoli come miglior media battuta sono lì a dimostrarlo. Quello che è rimasto sul gargarozzo a molti è stato il finale di carriera, con la firma da free-agent nel Bronx e quella famosa scena con Boggs sul cavallo del poliziotto newyorchese che in parecchi non mandarono proprio giù. Ora, ben dieci anni dopo la sua elezione a Cooperstown, questa decisione mi pare un po’ assurda; se credevi che il giocatore valesse questo onore non aspettavi il 2016; faccio presente che, avuti tutti i requisiti, per decidere di ritirare la maglia di Pedro abbiamo impiegato circa cinque minuti non dieci anni. Facendo il verso a cosa scriveva oggi “Over The Monster” … prima Dwight Evans, poi semmai Boggs. Un’altro discorso sulle procedure del ritiro della maglia : tra i requisiti c’è l’obbligatorietà di essere eletti alla Hall of Fame. Vogliamoci deciderci a togliere questa regola ? Due esempi del perchè mi pare una regola assurda : per Jim Rice (ripeto … J-I-M R-I-C-E) abbiamo dovuto aspettare il 2009, per David Ortiz rischiamo di non ritirare mai il suo numero dato che non credo sia eletto a Cooperstown. Ma siamo pazzi ? Big Papi è semplicemente il giocatore più importante negli ultimi 80 anni, dico il più importante non il migliore, è colui che ci riscattati da un passato di eterni perdenti, non gli ritiriamo il numero di maglia perchè una masnada di inutili giornalisti (gli stessi geni che non hanno ancora eletto Mike Piazza) pensa che non valga la HoF ? Pregasi ritirare il 34 un minuto dopo il ritiro del Lider Maximo !!!!

Ultimo tema : come di consuetudine in questo periodo dell’anno escono le quote degli allibratori di Las Vegas sulla nuova stagione. Quote che hanno abbastanza meravigliato il sottoscritto, in pratica ci danno come favoriti per il pennant dell’American League e come terza forza in generale (dopo Cubbies e Giants). Sinceramente non vi pare un po’ troppo ? Che si sia migliorato il personale mi pare lampante, ma che si sia costruito il miglior impianto dell’intero Junior Circuit a me sembra eccessivo. Certo che se avessero ragione i bookmakers verrebbero fuori delle World Series da tramandare ai posteri “Cubs vs Red Sox” … wow … indici d’ascolto che arriverebbero in orbita. Se volete divertirvi i pronostici sono : AL East (Boston) – AL Central (Kansas City) – AL West (Houston) – AL Wild Card (Texas & Toronto) – NL East (NY Mets) – NL Central (Chicago) – NL West (San Francisco) – NL Wild Card (Pittsburgh & Washington)

Non mi resta altro da fare se non gli auguri per le festività cari Fratelli della Nation, divertitevi in questi giorni e poi dopo Capodanno cominciamo il count-down per l’inizio della nuova stagione, sto cominciano davvero ad averne voglia, Natale è bello ma senza il “toc” della mazza sulla pallina mi manca qualcosa

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Cambi frenetici

Non si può certo dire che Dombrowski stia con le mani in mano, volevamo una Stove League con molti temi su cui discutere ? Eravamo un po’ annoiati gli anni scorsi ? Ora di sicuro non lo siamo e i cambi si susseguono in maniera vorticosa. L’ultimo è la trade imbastita con i Seattle Mariners che ha visto Wade Miley e Jonathan Aro (visto brevemente anche in prima squadra l’anno scorso) andare tra i boschi del Nordovest in cambio di altri due pitcher Carson Smith e Roenis Elias.

Nella bacheca messaggi Lilgoosy (che immagino un po’ sconcertato dopo lo spettacolo andato in onda domenica da Foxboro) chiede cosa ne pensiamo. Io dico subito che non è il tipo di trade che mi aspettavo, mi attendevo una cessione di lanciatori (dove esiste una certa profondità) in cambio d’un rinforzo in altri settori dove siamo più scoperti ed ovviamente mi riferisco al settore esterni. Così non è stato, il cambio è alla pari nel senso che sia in entrata che in uscita vanno un partente ed un rilievo, per i Sox c’è anche da dire che con questa mossa c’è un risparmio nel monte stipendi di circa 5 milioni di dollari e non è male dato le spese ingenti già sostenute.

Cosa perdiamo ? Soprattutto la durabilità di Miley che è uno di quei carretti del lattaio che sai che non si fermerà mai, non è un purosangue ma sai che tiene botta. Cosa guadagniamo ? Anzitutto direi un altro bel braccio nel bullpen come Carson Smith, sembra proprio che DD voglia costruire un bullpen coi fiocchi, il mancino cubano di Guantanamo Roenis Elias lo conosco meno, è un paio d’anni che bazzica il monte di lancio del Safeco e mi pare d’aver visto una sua partita, ammetto che non è molto; Smith è discretamente veloce, per Elias invece leggo di un approccio basato più sulla finesse. Smith farà certamente parte del 25-men roster, Elias non è detto, concorrerà al ruolo di quinto partente in una rotation che al momento chiama Price, Buchholz, Porcello, Rodriguez … e Mister X. Lo scoglio maggiore per entrambi sarà adattarsi al Fenway, ballpark molto amico dei battitori, partendo dal Safeco che invece è un paradiso dei lanciatori.

Un po’ di notiziole brevi su nostri giocatori presenti, passati … o chiaccherati. Lackey va ai Cubs, ad un certo punto s’era anche sparsa la voce che potessimo essere interessati ad un suo ritorno … meglio di no, se le cose van bene Lackey è una grande addizione, se vanno male lui le fa andare peggio. Ci siamo liberati di Cecchini, un’altra speranza mai diventata certezza, pensare che un paio d’anni fa era molto più valutato di Betts; rimanendo nel ruolo i Padres hanno messo alla porta Middlebrooks, la storia non è fatta coi “se” ma mi piacerebbe aver visto la sua carriera senza quell’infortunio che gli fece perdere metà anno nel suo eccellente campionato da rookie, chissà se cambiava qualcosa. Un bersaglio mancato è stato Chapman e verrebbe da dire che abbiamo schivato un proiettile dato che si sta indagando su un caso di violenza domestica che lo coinvolge.

Cosa attenderci ancora ? Giuro … non so davvero cosa attendermi, io continuo a non credere che si parta con questo trio di esterni, aver preso gente come Kimbrel e Price e poi giocare con un trio d’esterni non proprio testato mi pare una scelta troppo strana. Un po’ come avere una giacca di gran sartoria per poi abbinarci dei pantaloni dozzinali. C’è anche chi dice che anche il parco dei partenti non sia quello che vedremo all’Opening Day, l’oggetto del contendere è Buchholz, in quel caso però servirà un altro ingresso di peso e c’è chi dice anche che un arrivo di peso è ancora possibile anche senza cessione di alcuno, ed in questo caso significherebbe proprio che Mr. Henry ha fatto a pezzi il porcellino dei risparmi. Insomma … di carne al fuoco ne abbiamo avuta parecchia e potremmo vederne ancora, di sorprese io me ne aspetto ancora.

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Red Sox risparmiosi

Non sono impazzito anche se dal titolo sembrerebbe. Come sarebbe a dire risparmiosi ? Abbiamo appena servito un contratto che darà 31 milioni di $ per i prossimi 7 anni a Price e siamo risparmiosi ? Si … lo siamo (sto scherzando … per chi non lo avesse ancora capito), lo siamo perchè il nostro record di maggior salario annuo è durato esattamente 24 ore ovvero fino alla firma di Greinke a Phoenix. Cosa stia diventando la MLB penso sia chiaro a tutti, i nuovi contratti televisivi permettono spese che sembravano folli solo pochi anni fa e i 31 milioni che oggi sembrano dettati dalla follia tra tre anni saranno un contratto non dico “team-friendly” ma sembrerà già più nella logica. Comunque sto iniziando ad abituarmi a Price, anche il Leader gli ha dato il benvenuto … ed io di questo non avevo dubbi e quindi direi che possiamo buttarci su qualche considerazione tecnica.

  • Non sono granchè d’accordo con quelli che dicono che Price è un rischio perchè è una Ferrari per la regular season, ma ai playoff sembra una Fiat Duna. OK che i risultati sono quelli, ma considerato che per noi da un paio d’anni i playoffs sono lontani più della Galassia di Andromeda direi intanto di preoccuparci di arrivarci ai playoffs, poi comunque ricordatevi che per esempio quest’anno stava dominando una partita prima che Goins si incaricasse di fargliela perdere.
  • Con Price i mancini della nostra rotation salgono a quota tre e considerando la configurazione del Fenway davvero particolare potrebbe anche non essere l’ideona del secolo. Dato che vendere Eduardo Rodriguez sarebbe giustamente considerata una mossa da TSO, resterebbe Miley, secondo me se ne potrebbe anche parlare
  • Giustamente i nostri maggiorenti ci dicono che la legge che impediva i contrattoni ai pitcher trentenni ed oltre comporta anche l’eccezione e questa è l’eccezione. La differenza nella politica del mercato è stata causata da una decisione dei vertici o dal cambio drastico nel personale ? Oppure se vogliamo dirla in altre parole, Cherington non spendeva molto sui pitcher perchè glielo ordinava Mr.Henry o perchè era proprio lui che pensava di dover agire così ? Domanda non di lana caprina, il giudizio sull’operato del nostro ex-GM cambierebbe molto

Arriviamo quindi al Winter Meeting dei GM, che tra parentesi si svolgerà a Nashville, praticamente nel cortile di Price … anche questi son segnali. Cosa ci andranno a fare Dombrowski, Hazen & Co ? Ci si andrà come dice DD con la mente aperta, diciamo che un’occhiata al mercato degli esterni verrà data, considerate però che ad oggi abbiamo 180 milioni già bloccati per soli 13 giocatori; è vero che abbiamo dopo di questi dei giocatori fortissimi a costo controllato ma non credo che i nostri possano buttarsi nella mischia per una trade che faccia salire di molto il monte stipendi. Ma è anche vero che la coppia Castillo-JBJ non lascia poi tranquillissimi. C’è poi l’altra questione : ovvero provare di liberarsi di Ham-Ram o del Panda; sul Boston Herald di oggi c’è una facezia : Provvedersi d’un closer di rango, Dombrowski : “Fatto”; un partente di primissima fascia , DD : “Fatto”; tradare Ramirez, DD : “Hey … non sono mica Miracle Man.” Ecco … questa rende esplicito il sentimento comune, se Dombrowski riuscirà in quest’impresa allora meriterà davvero un encomio, mettere un TIR di dollari per prendere Price non è un’impresa, liberarsi di certi giocatori sarebbe invece una mossa degna d’una statua equestre

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