The Price is right

Io 217 milioni non so nemmeno scriverli. Quanti cavoli di zeri occorrono ? Posso però mostrarvi una foto di Price davanti a casa sua download

Cosa dire ? Anzitutto vi dico che sono scioccato, io ho saputo la notizia alle 21 di stasera, dopo aver avuto una giornata bestiale guidando per 700 km e litigando anche parecchio, forse se fosse stata una giornata tranquilla sarei rimasto meno sconvolto ma ne dubito. Sono sconvolto per la cifra che siamo disposti a pagare per un giocatore che lancerà una partita e che ne guarderà altre quattro da una posizione privilegiata … e non vi nascondo che cifre simili le pagherei più tranquillamente per chi invece ne gioca 162. Sono sconvolto anche per il fatto che al 2 dicembre la trattativa sia già in porto … e noi di che cavolo parliamo da qui al play-ball ? Sono sconvolto anche per il fatto che il Nemico giochi da noi, lo so … leggevo che la possibilità c’era e si capiva che di sicuro si stava discutendo però non riuscivo a crederci, era più forte di me, il giocatore che più ho detestato per quanto fortissimo non verrà da noi … dai … firmerà coi pigiamini, no ragazzi … nessun pigiama, se un po’ d’anni fa Danilovic avesse firmato per la mia amata Fortitudo credo sarei rimasto meno sorpreso, per i lettori amanti dei Patriots : immaginatevi Tom Brady che si toglie la maglia di New England e si veste col verde dei New York Jets, oppure Rex Ryan che sostituisce il vostro amato Belichick, come vi sentireste ?

In parecchi hanno tirato fuori la scarsa stima (ohhh dolce eufemismo) che ha unito Price ed Ortiz in questi anni, col climax raggiunto per una “tirata” di Ortiz alla stampa in una di quelle serate dove Price tirava allegramente alle teste dei nostri giocatori. Vi riporto la “pacata” dichiarazione del Lider Maximo risalente al maggio dell’anno scorso : “So first at-bat of the season against him he threw at me. I mean, it’s a war. It’s on. Next time he hits me he better bring the gloves. I have no respect for him no more.”  Ed ora ? Io sono fiducioso perchè credo ciecamente al cervello di Big Papi. Guardate ragazzi che Ortiz non è solo un leader immenso, ha anche un cerebro funzionante. Ha anche una voglia immensa di congedarsi con un gran risultato, semmai non il quarto anello, ma non vuole certo vedere un’altra annata andare a putt… prima che da noi inizi la raccolta delle ciliegie; Ortiz sa che ora la possibilità di rigiocare in ottobre è cresciuta, semmai non amerà Price, mica devono andare a cena assieme e probabilmente quando tra un po’ di anni i figli di Ortiz si sposeranno, Price non riceverà l’invito per assistere alla cerimonia, ma chissenefrega, quello che devono fare è sopportarsi civilmente da fine febbraio all’ottobre (si spera) 2016. Credo ci si posso riuscire anche senza richiedere l’intervento dei Caschi Blu dell’ONU.

Non chiedetemi stasera considerazioni tecniche, datemi almeno qualche giorno per metabolizzare la cosa, per rendermi conto appieno della giornata storica appena trascorsa anche se impossibile da pronosticare anche solo poche settimane fa. Quindi ragazzi … Benvenuti nell’universo alternativo !!! Benvenuti in quel posto dove Messi giocherà nel Real Madrid, Cristiano Ronaldo nel Barcellona … e David Taylor Price da Murfreesboro, Tennessee nei Boston Red Sox

Share

Forever Young

In un mercato che stenta a decollare, non solo a Boston ma in tutti i 50 stati, i Sox oggi emettono un segnale che non sarà uno squillo di tromba ma se non altro ci da qualcosa di cui parlare, ovvero l’ingaggio di Chris Young con un contratto pluriennale di cui però non c’è ancora dato conoscere durata e corrispettivo da versare.

La chiave di lettura più ovvia è che i Sox si siano muniti di un buon veterano da usarsi come quarto esterno; se le cose stanno così mi sembra una buona mossa, avremmo messo in casa un battitore eccellente contro i mancini che potrebbe quindi alternarsi in un certo senso con Bradley, ma c’è un però … le cifre di Young dello scorso anno sono quelle di uno abituato a giocare spesso, d’accordo sul fatto che abbia avuto una dozzina di presenze da pinch-hitter, ma anche escludendo quelle ha giocato comunque un’ottantina di presenze da titolare, più un’altra cinquantina come subentrante … insomma … tanta roba, onestamente mi par strano che s’accontenti di quello che gli può dare un ruolo da platoon player; viceversa fosse l’ipotetico contraltare di un Bradley messo sul mercato (eventualità questa non probabile ma possibile) non ci saremmo proprio perchè il suo rendimento è carente per essere un everyday player, fate conto che ci sono 400 punti di OPS di differenza tra quanto combina nel box contro i mancini e quanto (poco) mette in cascina contro i destri.

Visto che altro di certo non c’è su cui discutere, io mi ponevo una domanda : cosa può comportare per i nostri “sogni dorati” chiamati Price o Greinke il fatto che Zimmermann si sia già accasato ? Beh … anzitutto può aver fissato un metro di paragone sul prezzo, se Zimmermann costa un contratto 5yrs-110 mil $ credo proprio che Price abbia un cartellino che chiama 7-200/210. Poi c’è da fare un altro discorso da fare : Zimmermann era uno dei premi di consolazione per chi avesse perso i pesci grossissimi, anzi … verrebbe da dire il pesce grossissimo perchè molti sono convinti che Greinke rifirmerà a LA, per chi perde Price resta Cueto (che avrebbe risposto picche ad un 6-120 dei D-Backs) … e non tantissimo altro, in pratica per chi davvero desidera Price l’urgenza (ed anche il prezzo) potrebbero essersi alzati, di culatello ce n’è poco e costa tanto e chi non riesce a comprarlo rischia di accontentarsi di un salume molto meno pregiato.

Non c’è molto altro se non rumors : Ramirez verrebbe offerto a destra e manca, ma anche se i Sox fossero disposti a mangiarsi metà stipendio di amatori non se ne trovano, si legge che si cercano ulteriori rinforzi per il bullpen (si spera ad un costo più contenuto rispetto a Kimbrel) e si discute cosa fare coi catcher visto che l’anno prossimo ne avremmo tre con giustificate ambizioni di fare la squadra.

Per finire : avrete notato che non ho parlato dell’annunciato ritiro di Ortiz, cosa dovevo fare ? Cominciare già a piangere ? Abbiamo un anno intero per consumare un TIR di kleenex … e non possiamo fare altro, manco ingaggiassimo Trout o Harper riusciremmo a sostituire uno così

Share

Il primo step

La prima mossa è fatta, siamo partiti dal closer come un po’ avrebbero fatto in tanti ed il nome è certamente di quelli importanti : Craig Kimbler, un pluri-All Star, un giocatore che da closer è finito in passato anche nelle top-ten del Cy Young Award, vestirà la maglia dei nostri. Lo scambio merita di essere analizzato anche perchè cedere quattro prospetti per un closer è parecchia roba.

Anzitutto mi pare chiaro che il cambio di regime abbia cominciato a colpire nel senso che lo stile di Dombrowski è questo : cedere prospetti per giocatori già fatti, ovvio che io non abbia la controprova ma faccio fatico ad immaginarmi lo stesso movimento durante il regno di Cherington. La cosa mi può star bene, basta che non si ecceda, sono le esagerazioni che non approvo : fare delle trades è lecito, demolire le proprie Minors non lo è. Questo a mio parere è uno scambio un po’ borderline : per un closer mi sembra si sia dato fuori parecchio, forse un po’ troppo, è vero che stiamo ancora parlando di giocatori distanti dal raggiungere le Majors, però quattro per un closer mi pare davvero tanto.

E’ anche vero che la politica di proteggere il proprio orticello dei prospetti non è che ci abbia dato molte soddisfazioni, ci siamo buttati sui free-agent ed ora abbiamo contratti pesanti che non sappiamo come ammortizzare ed i lanciatori che abbiamo provato di allevarci in casa sono stati molto deludenti. Insomma … siamo reduci da due ultimi posti, mica da stagioni di trionfi; diciamo poi anche che ci siamo comunque tenuti in casa i “pezzi grossi” della nostra farm : Margot è il più avanti nella maturazione tra quelli ceduti, ma tra gli esterni credo che se abbiamo un giocatore che promette questo sia Andrew Benintendi che ha giocato una prima stagione (anzi mezza stagione) da urlo, anche Guerra mi dicono non sia per nulla male ma noi in quel ruolo abbiamo Bogaerts (e speriamo d’avercelo per un decennio), un Bogaerts che dovrebbe chiudere le possibilità per qualsiasi aspirante shortstop dei Red Sox per molto tempo a venire.

E sia Kimbrel quindi; il contratto a cui i Sox subentrano prevede 2 anni a 24 milioni di $ complessivi ed una opzione per i Sox per un terzo anno a quota 13 milioni, che tipo di pitcher sia Kimbrel penso sia chiaro : come lancio migliore ha una fastball bomba, come secondo lancio ha una fastball bomba e come terzo lancio ha … indovinate un po’ … una fastball bomba. Scherzi a parte si conferma anche il trend che ha sempre visto Dombrowski amare i power pitcher e se pensiamo che oltre a Kimbrel avevamo anche sondato il terreno per Aroldis Chapman si capisce quale era il desiderio dei ns. maggiorenti. Col suo arrivo il piano prevederebbe il passaggio di Uehara al ruolo di setup dell’ottavo e semmai Tazawa al settimo, detto così la cosa mi piace, se poi sarà anche un’idea redditizia lo vedremo.

Quelli che vedono sempre il bicchiere mezzo vuoto fanno notare che negli ultimi anni non siamo per nulla andati bene coi rilievi presi dalle squadre di National League e ci dicono che l’ultimo anno a San Diego è stato il peggiore nella sua carriera, è vero … però evitiamo di credere alle maledizioni : Melancon, Varvaro o chi volete voi hanno fallito non perchè venivano dalla National ma per motivi tecnici e sull’ultimo anno è vero che è stato il peggiore ma non scordatevi che fu scambiato a San Diego la vigilia dell’Opening Game ed è parecchio difficile dover assorbire un cambio in questi termini, questa volta avrà tempo per familiarizzare con l’ambiente, se guardate le cifre di Kimbrel vedrete che ad aprile e maggio ebbe delle difficoltà, dovette un minimo ambientarsi al nuovo ambiente, ma da lì in poi andò come un treno.

Giudizio finale quindi ??? Abbastanza contento tutto sommato e poi a me i power pitcher son sempre piaciuti, mi esalta di più una sassata devastante che una curva pennellata e spero che di sassate Craig Kimbrel ne abbia in serbo davvero tante.

Share

L’importanza degli ultimi

Siamo alla Stove League anche se la temperatura, almeno ad Imola, invoglia più ad un cono gelato che alle caldarroste. Scaduti i canonici cinque giorni dalla fine delle World Series sono passati i termini per options e qualifying offers; non che avessimo un granchè da decidere quest’anno, avevamo solo da far valere o meno l’opzione su Buchholz, cosa che è stata fatta; se poi Buchholz riuscirà a giocare un anno intero, metà stagione come consuetudine o se verrà tradato altrove lo vedremo; coi prezzi che girano i suoi 13 milioni sono quasi un contratto “team-friendly” e sappiate già che, imperando su di noi la legge di Murphy, qualora lo vendessimo giocherà benissimo e sarà sanissimo.

Il tema su cui però volevo soffermarmi un attimo è la scala delle priorità del nostro inverno. Qualsiasi giornale si legga o qualsiasi sito web si decida di aprire c’è solo un tema all’ordine del giorno ovvero il famoso (o famigerato) asso dello staff partenti da comprare. Posso dire di non essere d’accordo ? Non che ci farebbe male … sia ben chiaro, ma a me è sembrato chiaro che il disastro sul monte sia avvenuto soprattutto a livello di rilievi, come dice Mauro nella bacheca messaggi : ” non vi piacciono i ns partenti, aspettate che scenda in campo il bullpen, così vi fate quattro risate. ” 

Mai commento m’è sembrato più appropriato, io vorrei smettere di ridere (un riso amaro comunque) quando il nostro partente scende dal monte o quando il manager decide di lasciarlo anche se ha finito la benzina dato che il rilievo è un ciappetto (termine molto bolognese che denota un giocatore di livello modesto). Non vorrei che con la ricerca del nome a tutti i costi, anche per tirar su i declinanti rating di NESN, ci si scordasse ancora dell’importanza di coloro che lanciano gli ultimi inning, ci servirebbero più Wade Davis e Duffy di Price o Zimmermann; quando invece leggo che Breslow potrebbe ricevere un contatto anche per il 2016 resto quanto meno perplesso, mi chiedo se ho visto lo stesso baseball che vedono a Boston o se ho avuto un’allucinazione vedendo il nostro mancino beccare spesso delle cannonate.

C’è poi da fare un altro discorso : se ho fatto bene i miei conti, per l’anno prossimo abbiamo già circa 145 milioni di $ di salari da pagare, pensate per esempio che dobbiamo ancora versare meno di un milioncino cadauno al simpatico duo Crawford-AGon. Se a questa cifra ci aggiungete il contrattone per l’ipotetico asso arriviamo a 170/175, un contratto per Price o Greinke si può tranquillamente ipotizzare tipo un 7yrs-$210 mil., quindi a meno che Mr. Henry non allarghi i cordoni della borsa, con il payroll dell’anno scorso resterebbe un decina di milioni per tutti il resto (bullpen, semmai un esterno, etc…) e non è molto. Non lo so … la situazione mi sembra molto complessa e mi pare che un Price comporterebbe la fine di una qualsiasi flessibilità salariale, io qualche dubbio su questa procedura ce l’ho.

Ah … per chiudere … se v’ho detto che per me il primo problema è il bullpen, sappiate che il super-pitcher non è nemmeno al n.2, per me il secondo punto su cui focalizzarsi è la prima base, io di veder Hanley Ramirez in prima non ne ho proprio alcuna voglia … ma semmai di questo ne parleremo un’altra volta

Share

Pagelline 2015 (2° parte)

Mentre i Red Sox hanno generato la notizia più divertente dell’ultimo secolo ovvero l’ingaggio di Ruben Amaro Jr. come coach di prima base … giuro … non ridevo tanto da quando uscì al cinema Animal House e mentre Royals e Mets battagliano per l’anello, io chiudo definitamente questo 2015 con la parte finale delle pagelline, quelle dedicate agli uomini sul monte. Una piccola spiegazione per quelli che dicono che i voti sono un po’ alti parametrando il tutto con l’annata poco positiva dei nostri : può sembrare vero, considerate però che do i voti solo ai giocatori che sono ancora in forza ai Sox e che più di uno di quelli che hanno reso poco o nulla (qualche nome … Napoli, Masterson, Nava) sono già altrove, facessimo la media globale anche con costoro le cifre generali verrebbero molto più basse, diciamo che in corso d’opera s’è fatta una buona pulizia.

Miley (6½) – E forse meritava anche 7. Dopo un inizio tragico ha saputo risollevarsi, c’ha dato quella durabilità che c’aspettavamo (32 partenze) e le cifre finali sono anche buone (2.6 di WAR) specie se consideriamo cosa ci sembrò dopo i primi 40 giorni di campionato. Sia chiaro che stiamo parlando di un n.4 della rotation, il livello superiore non è il suo, comunque serve e se saprà mitigare certe asprezze caratteriali potrà anche migliorare.

Kelly (6) – Campionato simile a Miley, inizio tragico poi in crescita sul finale, 5.67 di ERA prima dell’All Star game, 2 punti in meno nel prosieguo. Possibile pedina di scambio ? Ci potrebbe stare, nel mio futuro ideale faccio fatica a trovare un posto per Joe Kelly, chiaro che se vorrà restare dovrà dimostrare di saper fare anche altro oltre a scagliare dei missili a 100 mph, quello lo sa fare ma per lanciare ad alto livello serve anche altro

Uehara (7½) – Finchè c’è c’è. Già … peccato che il nostro amato Koji-san sembri onestamente logoro e possiamo anche capirlo considerando che stiamo parlando di uno capace di vincere 20 partite nella Lega Giapponese la bellezza di 16 anni fa. Nonostante la stagione accorciata c’ha dato 25 salvezze e una sicurezza globale nel ruolo di closer, fa però bene Dombrowski a cercare chi posso sostituirlo nel caso abbia altri problemi fisici

Wright (5) – E chi è Wright ? Ah già … quello che lancia knuckle. Vabbè … ha lanciato più di 70 innings solo perchè non avevamo altri per farlo, onestamente è parte molto relativa del nostro presente e non credo proprio che abbia una qualsiasi parte del nostro futuro. Può stare a Pawtucket per dare profondità all’organizzazione, se cercherà altro possiamo anche liberarcene

Porcello (4½) – La delusione dell’anno sul monte, anche lui ha finito in crescendo ma tutto ciò è maledettamente poco in cambio di 22 milioni di $. I 25 HR subiti sono davvero troppi, speriamo che sia come con Beckett che al primo anni beccò HR anche da mia zia e poi il secondo anno fu l’architrave del trionfo

Rodriguez (7) – La grande speranza che può diventare certezza se saprà migliorare aspetti del gioco come la meccanica di lancio troppo leggibile dagli avversari, comunque il ragazzo è stato il secondo per numero di W e se pensiamo che fu ceduto per due mesi di Miller potrebbe essere lo scambio del decennio. E’ a un bivio : diventare un campione … o diventare il nuovo Doubront, a lui l’ardua scelta

Buchholz (7½) – Che si fa ? Nonostante abbia giocato solo 18 partite ha raccolto 3,2 di WAR dimostrando che il talento ce l’ha e sappiamo tutti invece cosa non ha. Ad oggi la famosa option non è ancora stata fatta valere, c’è tempo fino a cinque giorni dopo la fine delle World Series, credo che aspetteremo fino all’ultimo minuto perchè nel frattempo Buchholz potrebbe farsi male ad un ginocchio giocando alla carampina con sua figlia, oppure potrebbe avere problemi al gomito aprendosi una birra o alla schiena trom… facendo sana attività sessuale.

Tazawa (5½) – Usato troppo o in declino ? Giocatore passabile o potenziale fenomeno del bullpen ? Sapete che dopo tutti questi anni non riesco ancora a dare un valore definitivo al nostro “giapponese di scorta” ? Il finale di stagione è stato veramente brutto, non è difficile immaginare che la prossima sia la stagione da “cartina di tornasole”. Uno dei pochi del bullpen a restare

Owens (6) – Alla fine credo arrivi alla sufficienza anche se sembra l’eterna promessa destinata a sbocciare il giorno che faranno latte anche le galline. Non mi stupirebbe che nel pacchetto per arrivare ad un asso ci fosse anche lui, le occasione le ha avute e le ha sfruttate solo in parte, il tallone d’Achille è un controllo rivedibile, il pregio è che può ancora migliorare, non ci esalta ma c’è di peggio

Barnes (5) – Da noi non nascono dei lanciatori come De Grom e Thor Syndergaard, nascono i Barnes del quale si fa fatica a vedere anche il minimo progresso, becca un sacco di HR e chiude questa sua annata con un eloquente – 0,4 di WAR. Serve altro ?

Layne (6) – Il lanciatore più impiegato (64 partite) finisce con un “senza infamia e senza lode”, decente specialista mancino che fosse un po’ più accurato con l’area di strike potrebbe anche essere meglio, tenerlo o non tenerlo non è il quiz che ci farà stare svegli la notte.

Ross (5½) – Il profilo su Robbie Ross tratto da wikipedia è lungo dieci righe in tutto e può essere un buon metro di paragone per un giocatore che non accende, impiegato anche come closer nell’ultimo mese del campionato c’ha salvato 6 partite ma facendoci patire le pene dell’inferno. Lo acquistammo in cambio di Ranaudo, la cosa buffa è che chi c’ha guadagnato siamo stati noi … e ciò non è bello per Ranaudo

Breslow (4) – Dispiace dato che stiamo parlando di un pitcher che ci diede una bella mano nell’anno del trionfo, ma da due anni non è più un giocatore presentabile per questo livello, chiude con -0,6 di WAR e con l’impressione di essere giunto al capolinea. Potrà comunque appendere gli spikes al chiodo con bei ricordi, s’è meritato rispetto e considerazione.

Ogando (4) – Un altro della “Banda del Buco”, certo che il nostro bel pacchetto di rilievi ha migliorato il bilancio delle farmacie del New England, visto l’elevato consumo di Alka Seltzer per i tifosi tutte le volte che entravano in campo … e pensate che spettacolo se mettessi anche il voto di personaggi tipo Machi, Mujica, Noe Ramirez

Che il 2016 sia diverso !!!

Share

Pagelline con rimpianto

Rimpianto … un rimpianto gigantesco per non essere riusciti nemmeno quest’anno a partecipare a questo ballo meraviglioso che sono i playoffs MLB, ogni partita che vedo mi aumenta il dispiacere di non essere più un contender per questa follia d’ottobre, una follia all’insegna del pathos, dei gesti atletici fatti da superstars, della bellezza di un gioco che riesce ancora a sorprendermi anche se sono passati più di 30 anni dalla prima volta che sono entrato in un diamante, come dice l’ottimo Pietro Nicolodi di Fox : “se non vi piace il baseball … sono solo problemi vostri”. Soffocato il rimpianto per un attimo e non essendoci notizie particolari da Boston, anche per una regola non scritta che dice di non “disturbare” i playoffs con notizie extra, direi che è il momento di fare le pagelline del 2015, come al solito metto solo i giocatori che hanno finito l’anno a Boston e che abbiano un numero significativo di presenze.

Swihart (7) – Mi piace sia cresciuto durante l’anno, mi piace che sia uno dedito al lavoro … almeno secondo i reports che arrivano, ha ancora tanta strada da fare, sia come backstop che nel box (va K il 25% dei turni … troppo), ma è chiaramente parte del nostro futuro, l’anno prossimo oltre a Swihart avremo altri due catcher come Hanigan e Vazquez ed uno sarebbe di troppo, non credo proprio sia lui a lasciarci

Hanigan (6) – Ha fatto più o meno ciò che si attendeva da lui, prima d’avere i suoi bravi problemi fisici. Bel catcher, mazza nella media, come back-up catcher sarebbe ottimo, se ci serve un “titolare-bis”  da 80 partite è onestamente un po’ poco. Potrebbe avere valore sul mercato, ed allora si potrebbe andare coi due virgulti dietro il piatto, scelta rischiosa ma affascinante.

Shaw (7½) – Troppo bello per essere vero. Arrivato sul palcoscenico per caso, ha saputo guadagnare rispetto e forse anche un posto nel roster dei 25 per il prossimo Opening Game. E’ in grado di ripetere una stagione da .820 di OPS ? Faccio una bella fatica a crederlo ma considerando chi dovrebbe essere il prossimo prima base, Shaw va assolutamente lasciato nel roster, se non altro come polizza assicurativa.

Pedroia (7½) – Il talento è ancora immenso, la leadership pure, l’integrità fisica invece diventa sempre più una grossa incognita. Fantastico finchè c’è stato, 12 HR su 93 partite, 290 di avg. e la solita difesa da Gold Glove. Nonostante i dubbi sulla sua tenuta considererei un affronto personale venisse ceduto

Holt (7½) – Forse un po’ in calando sul finire dell’anno, s’è sorbito però 130 partite giocando in 7 ruoli diversi, anche per l’insipienza di qualche suo compagno. Alla fine porta comunque a casa cifre buone(280 di avg. e 728 di OPS). Tornasse a fare il suo mestiere da cambio sarebbe un buon segno, vorrebbe dire che quelli che dovevano fare il fatturato l’hanno fatto, leggere quello che ho scritto su Shaw : ci serve l’assicurazione sulla vita

Sandoval (3) – Per gli statistici ogni punto di WAR dovrebbe essere pagato circa 7,5 milioni di $; considerando che il Panda è finito a -2,0 dovrebbe essere lui a versare 15 milioni, invece ne ha incassati 17,6, quindi chiude con un utile di 32,6. Vabbè … parliamo di nulla, semplicemente il peggior giocatore MLB per il 2015 secondo i guru di Fangraphs, anche io che non sono un guru me ne ero ampiamente accorto.

Bogaerts (8) – L’annata della consacrazione, il duello degli shortstop per il prossimo decennio è scritto : “Bogaerts vs Correa” , sicuro in difesa e con un 320 di media, 196 valide che sono tanta, tanta roba … Boras ha già bussato alla porta per discorsi che cominciano con una E e finiscono con XTENSION, eviterei di ripetere l’esperienza Lester … please

Ramirez (3½) – Perchè mezzo voto in più del Panda ? Semplicemente perchè ha giocato in ruolo non suo. La domanda è : “Qual’è il suo ruolo ?” A Boston adesso dicono prima base, chissà … io allora posso fare Macbeth recitando a Covent Garden. Quando fu da noi da giovane c’erano dubbi sulla sua etica lavorativa, idem a Miami, a Los Angeles anche peggio, ci lamentiamo se dimostra pigrizia ??? Sarebbe strano il contrario

Betts (8½) – Il mio MVP dei Sox 2015 è lui, difesa spaziale con uno sprezzo del pericolo degno di … Victorino, 18 HR, un complessivo 4,8 di WAR … insomma … abbiamo trovato un giocatore di un’altra dimensione, voi vedete candidati migliori per il Golden Glove ? Io mica tanto

Bradley (7½) – E’ lui o non è lui ? Dottissima citazione di Ezio Greggio per il rinato JBJ. E’ la volta buona ? Dobbiamo crederci ? Il settembre in calando è il segno che sta tornando il JBJ che abbiamo conosciuto e che era finito stabile a Pawtucket ? Non lo so … davvero non lo so. 2,4 di WAR in poco più di 70 partite è tanta roba, lo teniamo o lo etichettiamo come “trade chip” visto che ora il suo valore è certamente crescuto ?

Castillo (6) – E forse sono stato largo, qualche amnesia difensiva di troppo ed un bastone che convince il giusto portano ad un’annata a luci ed ombre per l’esterno cubano. Si parla che Dombrowski voglia imbastire una trade per arrivare ad un asso, onestamente se tra le contropartite ci fosse Rusney Castillo non mi straccerei le vesti … anche perchè il sottoscritto senza vesti non è un gran spettacolo

Ortiz (8) – Prima metà da 6 (ad essere generosi) e seconda metà da 10. Alla fine mette in carniere 37 ovetti, 913 di OPS e via andare. Il discorso è che non dobbiamo più dipendere da lui, ci sta che un uomo della sua età e del suo peso possa avere un avvio un po’ a scoppio ritardato, se fermato lui si fermano i Sox, come successo troppe volte anche quest’anno, non ci siamo proprio.

I pitchers alla prossima puntata …

Share

What if ?

Mentre i playoffs cominciano a scaldarsi e si dimostrano una volta di più come un qualcosa di totalmente avulso dal resto della stagione e avendo dimostrato ancora il valore dei miei pronostici con un bel “zero-su-due” alle Wild Card, volevo buttar giù un pezzetto di storia alternativa; in passato m’era successo di colloquiare con alcuni di voi lettori nella bacheca messaggi su quanto mi piacessero i romanzi del genere (tanto per dare un paio di titoli “Il complotto contro l’America” di Philip Roth oppure “Fatherland” di Robert Harris), immaginare cosa sarebbe successo se i sudisti avessero vinto la Guerra di Secessione o se l’Impero Romano fosse sopravvissuto ai secoli lo trovo un esercizio carino. Mi son detto : “Perché non applicare lo stesso schema al baseball, anzi alla stagione 2015 dei Sox ?” Io ci provo … non so cosa verrà fuori … vedremo.

Cosa sarebbe successo avessimo giocato tutto l’anno con la squadra di agosto/settembre ?

Beh … siamo seri. Se a marzo ci avessero presentato una formazione con Shaw in prima, JBJ nell’outfield e così via avremmo visto le barricate a Boston sul ponte che dalla metro di Kenmore Square porta al Fenway e tutti avremmo sacramentato come degli scaricatori di porto. Appurato questo avremmo avuto giovamenti dalla classifica ? Onestamente non lo so … l’unico aspetto che mi lascia dubbioso sugli ultimi due mesi è proprio il fatto che abbiamo reso bene quando non contava e non sappiamo cosa ci potranno dare questi giocatori quando la situazione sarà più hot. Alla fine ne avremmo vinte di più o di meno ? Onestamente credo sarebbe cambiato poco, qualche mese l’avremmo dovuto concedere a questi giocatori per adattarsi alla situazione, aspettarsi 6 mesi stellari da Shaw mi sembra davvero tanto, pure un po’ troppo

Avessimo preso Hamels ?

Alla fine il matrimonio più atteso non s’è mai celebrato e provateci voi di sposare, se ne siete capaci, una donna figlia di Ruben Amaro Jr., poco casualmente il cambio di casacca è avvenuto praticamente in simultanea col cambio del GM ai Phillies, peccato solo che in quel momento a noi Hamels non serviva più. Diciamo quindi dentro Hamels e fuori chi ? Probabilmente Porcello, beh … dato l’inizio tragicomico del nostro nuovo acquisto qualcosa sarebbe cambiato, credo che 3 o 4 vinte in più le avremmo viste correlato il tutto con una solidità generale maggiore del monte di lancio. Quindi un upgrade ma non quello che ti fa svoltare una stagione

Fosse arrivato il siluro a Farrell lo scorso inverno ?

Invece del siluro gli arrivò l’estensione del contratto, estensione che per molti maligni è poi anche la causa del suo ritorno l’anno prossimo. Qui è dura giudicare perché non ho un nome alternativo, non posso dire che avessimo tagliato Farrell avremmo preso Maddon o Scioscia o chi diavolo volete voi, è indiscutibile che il cambio forzato con Lovullo abbia giovato, credo poco alle coincidenze temporali. Quindi credo di poter dire che, evitando scelte naif alla “Lucchino-Bobby V”, un cambio avrebbe portato qualche beneficio, faccio però fatica ad immaginare che questo beneficio avrebbe potuto essere decisivo, non credo che la pigrizia mentale di certi giocatori dipendesse da Farrell o da chiunque altro

Se Billy Beane c’avesse venduto Donaldson ?

Eh … eh … se Mr.Moneyball c’avesse venduto Donaldson probabilmente ieri le luci del Fenway erano accese. Esagero ? Forse. Cavolo … era la nostra prima scelta, a quello che si dice siamo i primi ad averlo cercato, ma c’hanno risposto picche dicendo che non era cedibile, salvo mandarlo a Toronto un mese dopo. Cosa abbia fatto cambiare idea a Beane non c’è dato di saperlo, se l’offerta nostra fosse poco appetibile, se certe dinamiche degli Athletics siano cambiate nel mentre, insomma … non si sa, cosa sia contato il suo “NO” nella nostra stagione penso invece sia chiaro, avremmo avuto in squadra il probabile MVP della Lega anziché un giocatore che è arrivato in fondo a tutte le classifiche di rendimento. Quanto sarebbe contato in termini di vittorie ? Preferisco non pensarci sennò mi sale la pressione

Questi sono solo alcune possibilità per questo giochino … ovviamente si accettano idee extra nella message board … e buoni playoffs a tutti !!!

Share

La scuola è finita

Come degli allievi al termine dell’annata scolastica, anche i Red Sox oggi andranno a svuotare gli armadietti, si saluteranno, caldamente o meno non ci è dato di sapere e si daranno semmai appuntamento alla ripresa delle lezioni all’ultima decade di febbraio alla scuola primaverile di Fort Myers, Florida. Ho provato di creare un po’ di pathos, prima di tutto per me stesso, per questi ultimi due mesi di stagione, devo però confessarvi di non esserci riuscito ed anche ieri sera ho usato il pc per vedere l’NFL e non l’ultima dei nostri nella casa (ancora per poco … credo) di Terry Francona. In un certo senso il brutto del baseball è quello, coi playoffs molto elitari (sia chiaro che li preferisco così), se non sei in lotta, giocarne o vederne 162 diventa un po’ noioso e generare interesse non è facilissimo.

Alla fine ultimo posto doveva essere e ultimo posto è stato e sono dispostissimo ad ammettere che i miei desideri di evitarlo erano più che altro un tentativo di dare un po’ di sapore alla minestra che sarebbe comunque risultata abbastanza insipida, in realtà tra essere ultimi a quota 78 o terzi a quota 80 cambia davvero poco ed anzi, reggere il fanalino di coda per il secondo anno consecutivo, semmai rende tutti più consapevoli della difficoltà della strada che abbiamo davanti a noi, di quanto sia in salita il sentiero che dovrebbe portarci ad essere dei contender non dico perenni, ma almeno più frequenti, infatti ricordo a tutti che la postseason ci ha visti protagonisti solo una volta nelle ultime sei stagioni.

Per tornare all’esempio scolastico abbiamo anche avuto la notizia che il preside Farrell tornerà in carica, salute permettendo, ed anche il resto del corpo insegnante tornerà a tenere lezione ai nostri virgulti. Fatemelo dire subito : decisione che non capisco e che mi sembra profondamente errata. Farrell ha cavalcato l’onda di quel 2013 dove le coincidenze astrali fecero in modo che anche le galline facessero latte, ma per il resto ha una carriera manageriale che si può definire mediocre ad essere buoni e che quelli che sono meno buoni definiscono abbastanza fallimentare, prima in quel di Toronto e poi negli ultimi due anni da noi. Quale sia il valore aggiunto che può darci Farrell non lo capisco, visto che anzi la sua assenza non sembra certo aver fatto male alla squadra in questi ultimi due mesi. Se questa conferma sia legata al rispetto per quello che sta passando causa la sua malattia, lo posso capire umanamente ma non ci porterà certo lontano; aggiungo poi che è tutto il pacchetto di conferme a lasciarmi almeno perplesso, per esempio avrei voluto vedere un coach di terza meno “creativo” di Brian Butterfield.

Alla fine quindi il risultato di due anni sul fondo è via Lucchino – via Cherington – dentro Dombrowski … sinceramente un po’ poco. Faccio un parallelo con l’altro giochino di Mr.Henry (il Liverpool); ieri è stato tardivamente defenestrato il manager (Brendan Rodgers), prendendo una decisione che andava presa la scorsa estate, ora ovviamente è tardi perché la stagione avrà la zavorra di scelte fallimentari compiute da lui, speriamo di non ripetere l’esperienza a Boston con un cambio in corsa (che di solito serve a poco) quando invece il cambio andava fatto nella off-seson.

Si chiude quindi la stagione, come al solito tra breve butterò giù un po’ di voti e giudizi su quel che s’è visto in questo 2015 e su dove andare a parare nel 2016 per provare l’anno prossimo di vivere un’annata un po’ più eccitante. Francamente l’esperienza di essere fuori dai giochi che contano in giugno comincia ad essere davvero avvilente.

Share

Cambio nella continuità

Il titolo potrà sembrare un ossimoro, ma calza a pennello con le ultime operazioni di Dombrowski che con le nomine degli ultimi giorni ha preso effettivamente le redini del comando negli uffici di Yawkey Way. Liquido in poche parole la nomina di Frank Wren come “Senior Vice-President of Baseball Operations”, titolo molto pomposo ma operatività che dovrebbe essere abbastanza limitata, in pratica una specie di consigliere personale di Dombrowski almeno secondo quello che si legge in giro, guardando certi movimenti di mercato fatti da Wren negli ultimi anni agli Atlanta Braves c’è quasi da augurarsi che le sue opinioni vengano tenute in una considerazione molto modesta, però ci può stare che Dombrowski voglia avere vicino un uomo col quale già aveva lavorato per parecchio tempo in passato.

La nomina molto più importante è però quella di Mike Hazen come nuovo GM; premetto che è sempre difficile dare un giudizio a queste nomine, è molto più facile giudicare l’acquisto del giocatore X al posto del giocatore Y che periziare i cambi nel front office, quello che posso dire è che resto un po’ sorpreso dal fatto che si sia operato con un cambio interno, mi sarei aspettato un “cambio di regime” molto più netto, piuttosto che la nomina di un uomo che, nel bene o nel male, ha fatto parte dello staff che non è che abbia prodotto stagioni così gloriose nell’ultimo biennio. Quindi verrebbe da dire che Dombrowski alla fine abbia apprezzato ciò che ha trovato a Boston in termini di organizzazione e di competenze specifiche, ragionando così allora ci si potrebbe davvero domandare come mai non si rimasto Cherington oppure che le dimissioni dell’ex-GM siano state davvero una sorpresa inattesa per i nostri vertici, un po’ improvvidamente perchè se hai messo Cherington di fronte al fatto compiuto della nomina di Dombrowski te lo puoi anche aspettare le sue dimissioni … almeno per come la vedo io.

Fatto sta che abbiamo il nuovo GM, l’ennesimo uomo nato e cresciuto nel New England che arriva ai vertici dell’organizzazione, sembra quasi che le origini vicino al Fenway siano un prerequisito per ottenere certe poltrone. Quello che posso dire è che spero ardentemente che ci siano confini ben precisi tra le attribuzioni dei vari membri del nostro staff; in un passato anche recente abbiamo sofferto parecchio proprio per le invasioni di campo, il caso più clamoroso resta quella fatta da Lucchino quando impose la nomina di Valentine come manager al posto di Sveum che era stato selezionato da Cherington che era l’uomo preposto per queste scelte. La cartina di tornasole sarà la prossima fermata nella fiera delle poltrone, ovvero la scelta del manager, sempre ammesso che non sia riconfermato Farrell e visto che sembra piacere una certa continuità a questo punto non sarei sorpreso di una sua permanenza se le sue condizioni di salute lo permetteranno. Il puzzle per il 2016 comincia quindi a completarsi e vedremo se tutti i pezzi si incastreranno bene, vedendo certi numeri di Betts o di Bogaerts c’è da mettere in campo una fiducia che non è normale per una squadra reduce da due annate abbastanza orrende.

PS – Appena ho detto di sperare di lasciare indietro Rays e Orioles ne abbiamo perse tre di fila dai Raggetti … “Ma allora ditelo !!!”

PPS – Non fregherà a nessuno ma per i playoffs il blogger dice Forza Chicago Cubs

Share

Il fattore X

Anche noi abbiamo il nostro fattore X, viene da un’isola dove la lingua più diffusa è il papiamento … e se sapevate questa cosa senza interrogare Wikipedia allora potete risolvere anche i cruciverba di Batterzaghi, quell’isola è Aruba, un posto di gente saggia, così saggia da preferire di rimanere sotto la madre patria olandese piuttosto che buttarsi su un’indipendenza che da quelle parti non si sa mai a cosa porti. Da un posto di gente saggia non poteva che nascere un giocatore con la testa a posto, un giocatore che ha resistito senza perdere la trebisonda quando le cose non andavano benissimo e che ha saputo ormai elevarsi all’eccellenza della Lega, per chi non lo avesse ancora capito quel giocatore è Xander Bogaerts.

Bogaerts è un autentico patrimonio per noi e lo è anche perché eccelle in un momento dove non è che ci siano molti shortstop di primissima fascia in giro; mi viene in mente un nostro Minor-leaguer di qualche anno fa (direi Drew Sutton) che dichiarò : “quelli che parlano di tradare Bogaerts per prendere Cliff Lee non hanno mai visto giocare Bogaerts.” Direi che aveva ragione, abbiamo alcuni problemi in ottica 2016 (io continuo a pensare con paura a Hanley Ramirez in prima ad esempio), di sicuro potremmo aver trovato colui che reggerà il ruolo di interbase per un paio di lustri, ruolo che dalla partenza dell’immenso Garciaparra non aveva mai trovato una stabilità seppur minima.

Intanto, zitti zitti, non siamo più ultimi nella division. Qualcuno potrebbe dirmi che “freguntubo”, sono anch’io consapevole che all’atto pratico non cambia nulla ed anzi in questa maniera chiameremo più tardi nel draft, ma reggere il fanalino mi deprime, provoca un rigetto nell’animo di pessimo perdente che mi contraddistingue dai giorni della mia infanzia, quando mal digerivo persino le sconfitte al campetto da basket della parrocchia. Quindi se possiamo lasciarci dietro i Passerotti Arancioni di Baltimore ed i Raggetti dell’IKEA Stadium perché non farlo ?

Forse però la notizia più “pesante” è l’inizio ufficiale della caccia al nuovo GM, il primo nella lista di quelli da intervistare è Quinton McCracken che i più attenti ricorderanno come esterno in parecchie franchigie a cavallo del cambio di millennio. Onestamente non lo conosco come dirigente e non prendo posizione, ultimo impiego agli Houston Astros dove sovra-intendeva alla Farm e visto che da quel vivaio sono usciti dei Correa e degli Springer direi che il suo lavoro l’ha fatto anche bene; forse il salto da Farm Director a GM di una franchigia complicata come la nostra potrà sembrare un po’ alto, ma può avere anche senso provare un nome nuovo anziché ricorrere ai soliti Wren, Dipoto e compagnia cantante che non mi paiono eccellere particolarmente poi non scordatevi che ci sarebbe Dombrowski a fare da scudo e da mentore

Speriamo davvero di ritornare in auge … vedere in questi giorni il Fenway con parecchi spazi vuoti è sempre triste, ovvio che le partite non siano proprio accattivanti per lo spettatore casuale e c’è anche da dire che i Red Sox cominciano un po’ a risentire della vicinanza scomoda di una franchigia iper-vincente come quella dei Patriots. Sarà il campionato poco allettante giocato dai nostri, sarà quell’aria da “noi vs il resto del mondo” che dopo il Deflagate aleggia dalle parti di Foxboro, sarà anche che generalmente il baseball comincia a soffrire in termini di rating d’ascolto in tutta America e specialmente verso le giovani generazioni, fatto sta che oggi i nostri Sox sono un po’ di retroguardia in termini di spazio sui media. Ammiro tanto (da neutrale) la grandezza di Brady e Belichick, ma vorrei tanto tornare a leggere tanto anche su Pedroia, la pagina 3 lasciamola a qualcos’altro.

Share