Colpo in canna

Alla fine c’è rimasto un po’ un colpo in canna, abbiamo perso gara-3 ma non per i motivi che avevo anticipato : Wright ha fatto il suo, chi non ha fatto il suo è l’attacco che s’è preso una serata di ferie dopo aver martellato nelle prime partite; un po’ come qualche giorno fa butto giù un po’ di pensieri sparsi, forse senza un grosso filo logico, ma d’altra parte non è che la logica regni sovrana in questo blog e non da ora …

  • Wright ha fatto il suo, dicevo prima. Anzi … statisticamente parlando è stato il pitcher migliore del primo giro di rotation; resto tuttavia estremamente dubbioso sulla scelta, nel senso che se ti serve una partenza spot non sarebbe meglio darla a un giovane per fargli fare esperienza piuttosto che a un veterano che non farà certo parte del tuo futuro ? Poi ammetto di avere una idiosincrasia conclamata verso i knuckleballers, capisco Varitek che non voleva ricevere Wakefield nemmeno con un mitra alla schiena; per un catcher, specialmente per uno giovane come Swihart, non so quanto sia formativo ricevere una di queste partite. Ma ce l’abbiamo un pitcher giovane che valga questo palcoscenico ? Ne riparlo dopo …
  • Prima dell’Apocalisse vorrei vedere i Sox non finire sotto immediatamente al primo inning, rimontare tutte le volte non è possibile, è divertente ma mi sembra un modo un po’ troppo pericoloso di vivere
  • Mi sembra che si forzi parecchio sulle basi; per quello che può contare è una scelta che mi piace, non abbiamo l’artiglieria pesante che una squadra come Toronto ha e quindi i punti ce li dobbiamo costruire usando anche un po’ di creatività, poi ricordatevi che in campo ci stanno anche gli altri, per esempio nell’out a casa su Pedroia di stasera c’è da dire un bravo a Goins, che ha sparato una bordata … dopo un lancio un po’ mozzarella di Bautista.
  • A proposito di Bautista … sono in tanti a dire che il prossimo DH dei Sox, dopo che Ortiz avrà appeso gli spikes al chiodo, sarà lui oppure il suo “compare” Encarnacion; ricordo che entrambi saranno free agent a fine stagione e che il prima base, non avendo trovato l’accordo per una estensione prima dell’Opening Day, ha già detto che se riparlerà a fine stagione.
  • Ammetto che non amo John Farrell, mi sembra anche lui uno di quei cantanti che ha centrato un successone estivo (anello 2013) e che poi tradisce le attese. A volte sembra piovuto da Marte e compie delle scelte che ti fan dire : “ma cosa gli è venuto in mente ?”. Vi faccio un piccolo esempio : abbiamo preso Chris Young come cambio degli esterni e mi sembra corretto che ogni tanto lo si faccia giocare per tenerlo in caldo. L’anno scorso Young ha battuto .327 contro i mancini e .182 contro i destri, quando lo facciamo debuttare ? Ovviamente contro il destro Estrada
  • Porcello … insomma, Buchholz … affidabile come una ventenne innamorata, Kelly … buon Dio … è Kelly mica Sandy Koufax, per farla breve c’è da sperare che Eduardo Rodriguez si rimetta in fretta, che completi il suo apprendistato e che si dimostri il giocatore fortissimo che ha lasciato intravedere l’anno scorso. Ah … ci vorrebbe anche che dalle Minors prima o poi arrivassero dei rinforzi degni, invece l’autoproclamato farm-system migliore del pianeta non ci fornisce un partente degno delle Majors da dieci anni.

Buona così … prima settimana da 3-2, poteva andare meglio, poteva andare peggio, domani si riapre il Fenway e per la nostra gioia si gioca ancora ad orari ottimi per noi tifosi italici. Continuasse così …

 

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Fra un acquazzone e l’altro

Piove sul baseball e non sembra esserci differenza tra il multimiliardario baseball americano ed il baseball nostrano “Made in Italy” molto pane e salame … anzi ormai il salame nemmeno possiamo permettercelo più. In questa serata, uggiosa come un ottobre senza i Red Sox ai playoffs, volevo buttar giù due righe su quei temi riguardanti il monte che avete sollevato voi nella bacheca messaggi.

Comincio su Buchholz : detta un’ovvietà dicendo che la partita dell’altra sera a Cleveland sia stata orrenda, voglio però puntualizzare un concetto : cosa è lecito aspettarsi da lui ? Mi sembra che il sempre puntuale Mauro abbia centrato in pieno il bersaglio. Semplicemente dobbiamo dimenticarci il giocatore che ci ricordiamo e che aveva fatto intravedere delle qualità immense e sono assolutamente d’accordo che per lui esista un prima ed un dopo e che lo spartiacque sia proprio quell’infortunio che subì a metà stagione 2013 e che gli tarpò una stagione che semplicemente sembrava avviata verso un Cy Young Award. Quel giocatore non c’è più … basta fare paragoni tra quel Buchholz e questo, sono cose diverse. Io non so cosa si aspettino nelle alte sfere, onestamente per il Buchholz che abbiamo visto da quel giugno 2013 in poi, lo spot di partente n.2 di una squadra con ambizioni mi sembra un po’ troppo, ma se non è Buchholz dovete però anche dirmi chi sia il n.2 di questa squadra. Semmai è lecito chiedersi se far valere l’opzione che avevano i Sox sul suo contratto sia stata una buona idea, per non essere avido : per 13 milioni di $ si poteva trovare di meglio ? Anche qui non lo so … col mercato iper-inflazionato di oggi 13 milioni non sono nemmeno tantissimi, però è anche vero che stiamo parlando di un giocatore injury-prone e che se porta a casa una stagione da 4.50 di ERA va anche bene, non lo so … ammetto di avere sempre remore a parlare di questo giocatore, dubbi tanti e risposta pochissime.

Un discorso in previsione di Toronto : i Jays sono i campioni divisionali e c’hanno un attacco che fa paura; proprio in funzione di queste semplici constatazioni faccio una maledetta fatica a capire la scelta di posticipare di un giorno la partenza di Price in ragione della partita saltata per pioggia a Cleveland, così Price passa da gara-3 in Ontario a gara-1 contro gli Orioles lunedì al Fenway. Mi pare chiaro che tra Price ed il resto della rotation ci sia una differenza sensibile, non voglio dire abissale, dico solo che c’è un certo distacco tra il n.1 ed il resto del gruppo. Proprio a causa di ciò Price deve lanciare ogni benedetti 5 giorni, il n.5 si sarebbe dovuto fare un salto di turno e semmai potrebbe dare una mano nel bullpen … tutto da dimostrare poi che oggi il n.5 sia Wright data la forma orrenda mostrata da Porcello in pre-season. Invece così ci presenteremo al cospetto di Donaldson, Encarnacion e Bautista coi nostri lanciatori n. 4-5-6 (dato che il n.3 è fermo ai box), tralascio poi il commento alla dichiarazione di Farrell che s’è detto contento della cosa, così il pubblico al Fenway potrà vedere Price subito, dicessi quello che penso mi farebbero chiudere il blog per eccesso di turpiloquio. Vi faccio notare una cosa : anche i Jays hanno un numero 1 nella persona di Stroman, che per me è un fenomeno in divenire … ammesso non lo sia già. I Jaya hanno fatto 4 partite cominciando domenica ed hanno avuto un day-off, Stroman ha ovviamente lanciato domenica e casualmente rilancerà stasera … ogni benedetti 5 giorni ed il n.5 dei Jays darà il suo contributo più avanti. Coraggio Farrel … non è difficile, non tutti i giocatori sono uguali

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Pensierini sull’Opening Day

Pensierini buttati giù un po’ a caso su questo Opening Day “a scoppio ritardato”.

  • A parer mio un ottimo Price, sfortunato solo a subire un paio di valide di quelle “con gli occhi” che passano proprio nei soli trenta centimetri che la keystone non può difendere, valide che poi gli sono costati i due punti, forse non economicissimo dati i 100 e passa lanci per chiudere 6 inning ma ben vengano altre partite così. Price deve anche pagare la birra a Betts per quella presa su Rajai Davis (nostro storico eversore)
  • Come sono contento di vedere la nouvelle vague produrre : Betts, JBJ, Swihart che dietro il piatto comincia davvero a sembrare un catcher da MLB (come rimarcato anche da Jerry Remy), ma soprattutto Shaw dal quale potevamo aspettarci anche un po’ di tremarella per un Opening Day che fino a poche settimane fa poteva solo sognarsi e per di più giocato a pochi chilometri da dove è cresciuto. In quanto all’uomo che ha sostituito potremmo dargli un consiglio : “Vamos a comar compañeros”
  • Sembrerò ripetitivo ma … come sono contento di vedere quelli che non fan più da un pezzo parte della “nouvelle vague” produrre tanto : prima di tutto ovviamente il Lider Maximo, ma anche Koji-san. Normalmente la carburazione di Ortiz avviene un po’ a scoppio ritardato, ma sai mai che quest’anno partisse forte. Risultato odierno per Big Papi : una mancata salvezza per Kimbrel … ah già … anche un legno contro il recinto, uno fuori dal recinto e così via.
  • Il debutto di Dave O’Brien dietro il microfono ? Anzitutto non è un vero debutto visto che ha fatto un numero infinite di radiocronache dei Sox prima di passare in TV quest’anno. Un po’ scolastico forse ed un intesa ancora da migliorare con Remy (tipo quando il nostro veterano del microfono voleva fare il siparietto parlando dei vestiti). Io penso che il suo vero valore lo vedremo in quelle partite di scarso appeal con un punteggio tipo 10-1 al settimo inning, in quello la coppia Orsillo-Remy era fantastica, nel tenerti lì anche se in campo si sbadigliava. E poi il sottoscritto, da ex … molto ex-radiocronista di baseball italiano, non può non tifare per O’Brien
  • Quoto un pensiero detto dalla coppia di NESN : nel primo weekend di stagione sarebbe bene giocare in città al caldo o in stadi coperti, Uno scontro come Tampa-Toronto non ha senso visto che i Jays hanno un dome, ancora più ridicoli i Dodgers in trasferta. Evitare partite con un 1°C non sarebbe male, anche per precludere la visione di quei giocatori con delle tutine da sembrare Diabolik.

Una è andata ragazzacci, ne mancano solo 161 … alla prossima !!!

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Che la musica cominci

Ancora poche ore e poi inizierà la 116ma stagione nella storia dei Boston Red Sox, ovvio che in questo momento la speranza e la voglia di baseball abbiano il sopravvento, avremmo voglia di spaccare il mondo, di annientare qualsiasi squadra che ci parasse davanti anche se sappiamo che la realtà non sarà mai così facile. Non so davvero cosa ci possiamo aspettare, veniamo da due anni orrendi con delle stagioni che non sono mai nemmeno iniziate, da una preseason con delle grandi fanfare durante il mercato e con parecchi punti di domanda invece quando si è iniziato a giocare le partite di preparazione. Davvero non so … mi posso aspettare di tutto ed il contrario di tutto.

Non arriviamo all’inizio con un mese di marzo facile, il risultato di quello che è considerato il mese pazzariello è una squadra un po’ folle, ditemi voi se è normale che una squadra parta la stagione con una quarantina di milioni di $ in panchina; tra Sandoval, Castillo e Craig (quest’ultimo addirittura in Triplo A) siamo a quota 38, non c’è mai stato nulla di simile nella storia delle Majors, se questi panchinamenti saranno temporanei non possiamo saperlo, di sicuro non sembrano di primo acchito gli ingredienti di un’annata trionfale, dovranno essere brave le persone preposte a trovare un equilibrio ad una squadra che non sembra di facilissima gestione.

Alla fine quindi la “Panda saga” è terminata in quella che ora è la soluzione più logica, col venezuelano in panchina e con Shaw titolare, è comunque un insuccesso, perchè ci serviva un Panda coinvolto nel sistema e non avulso allo stesso, ci sarebbe stato anche un piccolo approccio per spostare il corpulento terza base verso la California sponda Padres, ma un semplice abboccamento … nulla più … in un contesto che avrebbe obbligato comunque i Sox a pagare una fetta enorme del suo ingaggio, direi che è quasi meglio che il giocatore sia rimasto, sai mai che succeda il miracolo, se dobbiamo pagarlo per giocare altrove posso anche immaginare che a John Henry girino un po’ le scatole, tanto vale tenercelo e sperare che questa terapia un po’ shock faccia qualche effetto.

Alla fine la squadra è fatta, almeno per iniziare sappiamo chi sono i 25, speriamo che le prestazioni traballanti di alcuni giocatori in prestagione siano solo un momento no, per esempio dopo aver visto Rick Porcello prendere cannonate in Florida sia dai veterani MLB che da imberbi ragazzini, c’è da avere un po’ di paura, speriamo bene di non dover panchinare anche i suoi 22 milioni di $, ai nostri maggiorenti potrebbero venire le convulsioni. Non c’è molto altro da dire, la trincea ci aspetta ed anche il piccolo gruppo della Red Sox Nation italiana può calarsi l’elmetto ed imbracciare il fucile. Cosa ci auguriamo ? Io per esempio mi auguro un po’ di positività, mi aspetto un qualcosa o un qualcuno che riaccenda una scintilla che si è un po’ spenta. Ragazzi … divertiamoci !!!

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Pagelline 2015 (2° parte)

Mentre i Red Sox hanno generato la notizia più divertente dell’ultimo secolo ovvero l’ingaggio di Ruben Amaro Jr. come coach di prima base … giuro … non ridevo tanto da quando uscì al cinema Animal House e mentre Royals e Mets battagliano per l’anello, io chiudo definitamente questo 2015 con la parte finale delle pagelline, quelle dedicate agli uomini sul monte. Una piccola spiegazione per quelli che dicono che i voti sono un po’ alti parametrando il tutto con l’annata poco positiva dei nostri : può sembrare vero, considerate però che do i voti solo ai giocatori che sono ancora in forza ai Sox e che più di uno di quelli che hanno reso poco o nulla (qualche nome … Napoli, Masterson, Nava) sono già altrove, facessimo la media globale anche con costoro le cifre generali verrebbero molto più basse, diciamo che in corso d’opera s’è fatta una buona pulizia.

Miley (6½) – E forse meritava anche 7. Dopo un inizio tragico ha saputo risollevarsi, c’ha dato quella durabilità che c’aspettavamo (32 partenze) e le cifre finali sono anche buone (2.6 di WAR) specie se consideriamo cosa ci sembrò dopo i primi 40 giorni di campionato. Sia chiaro che stiamo parlando di un n.4 della rotation, il livello superiore non è il suo, comunque serve e se saprà mitigare certe asprezze caratteriali potrà anche migliorare.

Kelly (6) – Campionato simile a Miley, inizio tragico poi in crescita sul finale, 5.67 di ERA prima dell’All Star game, 2 punti in meno nel prosieguo. Possibile pedina di scambio ? Ci potrebbe stare, nel mio futuro ideale faccio fatica a trovare un posto per Joe Kelly, chiaro che se vorrà restare dovrà dimostrare di saper fare anche altro oltre a scagliare dei missili a 100 mph, quello lo sa fare ma per lanciare ad alto livello serve anche altro

Uehara (7½) – Finchè c’è c’è. Già … peccato che il nostro amato Koji-san sembri onestamente logoro e possiamo anche capirlo considerando che stiamo parlando di uno capace di vincere 20 partite nella Lega Giapponese la bellezza di 16 anni fa. Nonostante la stagione accorciata c’ha dato 25 salvezze e una sicurezza globale nel ruolo di closer, fa però bene Dombrowski a cercare chi posso sostituirlo nel caso abbia altri problemi fisici

Wright (5) – E chi è Wright ? Ah già … quello che lancia knuckle. Vabbè … ha lanciato più di 70 innings solo perchè non avevamo altri per farlo, onestamente è parte molto relativa del nostro presente e non credo proprio che abbia una qualsiasi parte del nostro futuro. Può stare a Pawtucket per dare profondità all’organizzazione, se cercherà altro possiamo anche liberarcene

Porcello (4½) – La delusione dell’anno sul monte, anche lui ha finito in crescendo ma tutto ciò è maledettamente poco in cambio di 22 milioni di $. I 25 HR subiti sono davvero troppi, speriamo che sia come con Beckett che al primo anni beccò HR anche da mia zia e poi il secondo anno fu l’architrave del trionfo

Rodriguez (7) – La grande speranza che può diventare certezza se saprà migliorare aspetti del gioco come la meccanica di lancio troppo leggibile dagli avversari, comunque il ragazzo è stato il secondo per numero di W e se pensiamo che fu ceduto per due mesi di Miller potrebbe essere lo scambio del decennio. E’ a un bivio : diventare un campione … o diventare il nuovo Doubront, a lui l’ardua scelta

Buchholz (7½) – Che si fa ? Nonostante abbia giocato solo 18 partite ha raccolto 3,2 di WAR dimostrando che il talento ce l’ha e sappiamo tutti invece cosa non ha. Ad oggi la famosa option non è ancora stata fatta valere, c’è tempo fino a cinque giorni dopo la fine delle World Series, credo che aspetteremo fino all’ultimo minuto perchè nel frattempo Buchholz potrebbe farsi male ad un ginocchio giocando alla carampina con sua figlia, oppure potrebbe avere problemi al gomito aprendosi una birra o alla schiena trom… facendo sana attività sessuale.

Tazawa (5½) – Usato troppo o in declino ? Giocatore passabile o potenziale fenomeno del bullpen ? Sapete che dopo tutti questi anni non riesco ancora a dare un valore definitivo al nostro “giapponese di scorta” ? Il finale di stagione è stato veramente brutto, non è difficile immaginare che la prossima sia la stagione da “cartina di tornasole”. Uno dei pochi del bullpen a restare

Owens (6) – Alla fine credo arrivi alla sufficienza anche se sembra l’eterna promessa destinata a sbocciare il giorno che faranno latte anche le galline. Non mi stupirebbe che nel pacchetto per arrivare ad un asso ci fosse anche lui, le occasione le ha avute e le ha sfruttate solo in parte, il tallone d’Achille è un controllo rivedibile, il pregio è che può ancora migliorare, non ci esalta ma c’è di peggio

Barnes (5) – Da noi non nascono dei lanciatori come De Grom e Thor Syndergaard, nascono i Barnes del quale si fa fatica a vedere anche il minimo progresso, becca un sacco di HR e chiude questa sua annata con un eloquente – 0,4 di WAR. Serve altro ?

Layne (6) – Il lanciatore più impiegato (64 partite) finisce con un “senza infamia e senza lode”, decente specialista mancino che fosse un po’ più accurato con l’area di strike potrebbe anche essere meglio, tenerlo o non tenerlo non è il quiz che ci farà stare svegli la notte.

Ross (5½) – Il profilo su Robbie Ross tratto da wikipedia è lungo dieci righe in tutto e può essere un buon metro di paragone per un giocatore che non accende, impiegato anche come closer nell’ultimo mese del campionato c’ha salvato 6 partite ma facendoci patire le pene dell’inferno. Lo acquistammo in cambio di Ranaudo, la cosa buffa è che chi c’ha guadagnato siamo stati noi … e ciò non è bello per Ranaudo

Breslow (4) – Dispiace dato che stiamo parlando di un pitcher che ci diede una bella mano nell’anno del trionfo, ma da due anni non è più un giocatore presentabile per questo livello, chiude con -0,6 di WAR e con l’impressione di essere giunto al capolinea. Potrà comunque appendere gli spikes al chiodo con bei ricordi, s’è meritato rispetto e considerazione.

Ogando (4) – Un altro della “Banda del Buco”, certo che il nostro bel pacchetto di rilievi ha migliorato il bilancio delle farmacie del New England, visto l’elevato consumo di Alka Seltzer per i tifosi tutte le volte che entravano in campo … e pensate che spettacolo se mettessi anche il voto di personaggi tipo Machi, Mujica, Noe Ramirez

Che il 2016 sia diverso !!!

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Pagelline con rimpianto

Rimpianto … un rimpianto gigantesco per non essere riusciti nemmeno quest’anno a partecipare a questo ballo meraviglioso che sono i playoffs MLB, ogni partita che vedo mi aumenta il dispiacere di non essere più un contender per questa follia d’ottobre, una follia all’insegna del pathos, dei gesti atletici fatti da superstars, della bellezza di un gioco che riesce ancora a sorprendermi anche se sono passati più di 30 anni dalla prima volta che sono entrato in un diamante, come dice l’ottimo Pietro Nicolodi di Fox : “se non vi piace il baseball … sono solo problemi vostri”. Soffocato il rimpianto per un attimo e non essendoci notizie particolari da Boston, anche per una regola non scritta che dice di non “disturbare” i playoffs con notizie extra, direi che è il momento di fare le pagelline del 2015, come al solito metto solo i giocatori che hanno finito l’anno a Boston e che abbiano un numero significativo di presenze.

Swihart (7) – Mi piace sia cresciuto durante l’anno, mi piace che sia uno dedito al lavoro … almeno secondo i reports che arrivano, ha ancora tanta strada da fare, sia come backstop che nel box (va K il 25% dei turni … troppo), ma è chiaramente parte del nostro futuro, l’anno prossimo oltre a Swihart avremo altri due catcher come Hanigan e Vazquez ed uno sarebbe di troppo, non credo proprio sia lui a lasciarci

Hanigan (6) – Ha fatto più o meno ciò che si attendeva da lui, prima d’avere i suoi bravi problemi fisici. Bel catcher, mazza nella media, come back-up catcher sarebbe ottimo, se ci serve un “titolare-bis”  da 80 partite è onestamente un po’ poco. Potrebbe avere valore sul mercato, ed allora si potrebbe andare coi due virgulti dietro il piatto, scelta rischiosa ma affascinante.

Shaw (7½) – Troppo bello per essere vero. Arrivato sul palcoscenico per caso, ha saputo guadagnare rispetto e forse anche un posto nel roster dei 25 per il prossimo Opening Game. E’ in grado di ripetere una stagione da .820 di OPS ? Faccio una bella fatica a crederlo ma considerando chi dovrebbe essere il prossimo prima base, Shaw va assolutamente lasciato nel roster, se non altro come polizza assicurativa.

Pedroia (7½) – Il talento è ancora immenso, la leadership pure, l’integrità fisica invece diventa sempre più una grossa incognita. Fantastico finchè c’è stato, 12 HR su 93 partite, 290 di avg. e la solita difesa da Gold Glove. Nonostante i dubbi sulla sua tenuta considererei un affronto personale venisse ceduto

Holt (7½) – Forse un po’ in calando sul finire dell’anno, s’è sorbito però 130 partite giocando in 7 ruoli diversi, anche per l’insipienza di qualche suo compagno. Alla fine porta comunque a casa cifre buone(280 di avg. e 728 di OPS). Tornasse a fare il suo mestiere da cambio sarebbe un buon segno, vorrebbe dire che quelli che dovevano fare il fatturato l’hanno fatto, leggere quello che ho scritto su Shaw : ci serve l’assicurazione sulla vita

Sandoval (3) – Per gli statistici ogni punto di WAR dovrebbe essere pagato circa 7,5 milioni di $; considerando che il Panda è finito a -2,0 dovrebbe essere lui a versare 15 milioni, invece ne ha incassati 17,6, quindi chiude con un utile di 32,6. Vabbè … parliamo di nulla, semplicemente il peggior giocatore MLB per il 2015 secondo i guru di Fangraphs, anche io che non sono un guru me ne ero ampiamente accorto.

Bogaerts (8) – L’annata della consacrazione, il duello degli shortstop per il prossimo decennio è scritto : “Bogaerts vs Correa” , sicuro in difesa e con un 320 di media, 196 valide che sono tanta, tanta roba … Boras ha già bussato alla porta per discorsi che cominciano con una E e finiscono con XTENSION, eviterei di ripetere l’esperienza Lester … please

Ramirez (3½) – Perchè mezzo voto in più del Panda ? Semplicemente perchè ha giocato in ruolo non suo. La domanda è : “Qual’è il suo ruolo ?” A Boston adesso dicono prima base, chissà … io allora posso fare Macbeth recitando a Covent Garden. Quando fu da noi da giovane c’erano dubbi sulla sua etica lavorativa, idem a Miami, a Los Angeles anche peggio, ci lamentiamo se dimostra pigrizia ??? Sarebbe strano il contrario

Betts (8½) – Il mio MVP dei Sox 2015 è lui, difesa spaziale con uno sprezzo del pericolo degno di … Victorino, 18 HR, un complessivo 4,8 di WAR … insomma … abbiamo trovato un giocatore di un’altra dimensione, voi vedete candidati migliori per il Golden Glove ? Io mica tanto

Bradley (7½) – E’ lui o non è lui ? Dottissima citazione di Ezio Greggio per il rinato JBJ. E’ la volta buona ? Dobbiamo crederci ? Il settembre in calando è il segno che sta tornando il JBJ che abbiamo conosciuto e che era finito stabile a Pawtucket ? Non lo so … davvero non lo so. 2,4 di WAR in poco più di 70 partite è tanta roba, lo teniamo o lo etichettiamo come “trade chip” visto che ora il suo valore è certamente crescuto ?

Castillo (6) – E forse sono stato largo, qualche amnesia difensiva di troppo ed un bastone che convince il giusto portano ad un’annata a luci ed ombre per l’esterno cubano. Si parla che Dombrowski voglia imbastire una trade per arrivare ad un asso, onestamente se tra le contropartite ci fosse Rusney Castillo non mi straccerei le vesti … anche perchè il sottoscritto senza vesti non è un gran spettacolo

Ortiz (8) – Prima metà da 6 (ad essere generosi) e seconda metà da 10. Alla fine mette in carniere 37 ovetti, 913 di OPS e via andare. Il discorso è che non dobbiamo più dipendere da lui, ci sta che un uomo della sua età e del suo peso possa avere un avvio un po’ a scoppio ritardato, se fermato lui si fermano i Sox, come successo troppe volte anche quest’anno, non ci siamo proprio.

I pitchers alla prossima puntata …

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What if ?

Mentre i playoffs cominciano a scaldarsi e si dimostrano una volta di più come un qualcosa di totalmente avulso dal resto della stagione e avendo dimostrato ancora il valore dei miei pronostici con un bel “zero-su-due” alle Wild Card, volevo buttar giù un pezzetto di storia alternativa; in passato m’era successo di colloquiare con alcuni di voi lettori nella bacheca messaggi su quanto mi piacessero i romanzi del genere (tanto per dare un paio di titoli “Il complotto contro l’America” di Philip Roth oppure “Fatherland” di Robert Harris), immaginare cosa sarebbe successo se i sudisti avessero vinto la Guerra di Secessione o se l’Impero Romano fosse sopravvissuto ai secoli lo trovo un esercizio carino. Mi son detto : “Perché non applicare lo stesso schema al baseball, anzi alla stagione 2015 dei Sox ?” Io ci provo … non so cosa verrà fuori … vedremo.

Cosa sarebbe successo avessimo giocato tutto l’anno con la squadra di agosto/settembre ?

Beh … siamo seri. Se a marzo ci avessero presentato una formazione con Shaw in prima, JBJ nell’outfield e così via avremmo visto le barricate a Boston sul ponte che dalla metro di Kenmore Square porta al Fenway e tutti avremmo sacramentato come degli scaricatori di porto. Appurato questo avremmo avuto giovamenti dalla classifica ? Onestamente non lo so … l’unico aspetto che mi lascia dubbioso sugli ultimi due mesi è proprio il fatto che abbiamo reso bene quando non contava e non sappiamo cosa ci potranno dare questi giocatori quando la situazione sarà più hot. Alla fine ne avremmo vinte di più o di meno ? Onestamente credo sarebbe cambiato poco, qualche mese l’avremmo dovuto concedere a questi giocatori per adattarsi alla situazione, aspettarsi 6 mesi stellari da Shaw mi sembra davvero tanto, pure un po’ troppo

Avessimo preso Hamels ?

Alla fine il matrimonio più atteso non s’è mai celebrato e provateci voi di sposare, se ne siete capaci, una donna figlia di Ruben Amaro Jr., poco casualmente il cambio di casacca è avvenuto praticamente in simultanea col cambio del GM ai Phillies, peccato solo che in quel momento a noi Hamels non serviva più. Diciamo quindi dentro Hamels e fuori chi ? Probabilmente Porcello, beh … dato l’inizio tragicomico del nostro nuovo acquisto qualcosa sarebbe cambiato, credo che 3 o 4 vinte in più le avremmo viste correlato il tutto con una solidità generale maggiore del monte di lancio. Quindi un upgrade ma non quello che ti fa svoltare una stagione

Fosse arrivato il siluro a Farrell lo scorso inverno ?

Invece del siluro gli arrivò l’estensione del contratto, estensione che per molti maligni è poi anche la causa del suo ritorno l’anno prossimo. Qui è dura giudicare perché non ho un nome alternativo, non posso dire che avessimo tagliato Farrell avremmo preso Maddon o Scioscia o chi diavolo volete voi, è indiscutibile che il cambio forzato con Lovullo abbia giovato, credo poco alle coincidenze temporali. Quindi credo di poter dire che, evitando scelte naif alla “Lucchino-Bobby V”, un cambio avrebbe portato qualche beneficio, faccio però fatica ad immaginare che questo beneficio avrebbe potuto essere decisivo, non credo che la pigrizia mentale di certi giocatori dipendesse da Farrell o da chiunque altro

Se Billy Beane c’avesse venduto Donaldson ?

Eh … eh … se Mr.Moneyball c’avesse venduto Donaldson probabilmente ieri le luci del Fenway erano accese. Esagero ? Forse. Cavolo … era la nostra prima scelta, a quello che si dice siamo i primi ad averlo cercato, ma c’hanno risposto picche dicendo che non era cedibile, salvo mandarlo a Toronto un mese dopo. Cosa abbia fatto cambiare idea a Beane non c’è dato di saperlo, se l’offerta nostra fosse poco appetibile, se certe dinamiche degli Athletics siano cambiate nel mentre, insomma … non si sa, cosa sia contato il suo “NO” nella nostra stagione penso invece sia chiaro, avremmo avuto in squadra il probabile MVP della Lega anziché un giocatore che è arrivato in fondo a tutte le classifiche di rendimento. Quanto sarebbe contato in termini di vittorie ? Preferisco non pensarci sennò mi sale la pressione

Questi sono solo alcune possibilità per questo giochino … ovviamente si accettano idee extra nella message board … e buoni playoffs a tutti !!!

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La scuola è finita

Come degli allievi al termine dell’annata scolastica, anche i Red Sox oggi andranno a svuotare gli armadietti, si saluteranno, caldamente o meno non ci è dato di sapere e si daranno semmai appuntamento alla ripresa delle lezioni all’ultima decade di febbraio alla scuola primaverile di Fort Myers, Florida. Ho provato di creare un po’ di pathos, prima di tutto per me stesso, per questi ultimi due mesi di stagione, devo però confessarvi di non esserci riuscito ed anche ieri sera ho usato il pc per vedere l’NFL e non l’ultima dei nostri nella casa (ancora per poco … credo) di Terry Francona. In un certo senso il brutto del baseball è quello, coi playoffs molto elitari (sia chiaro che li preferisco così), se non sei in lotta, giocarne o vederne 162 diventa un po’ noioso e generare interesse non è facilissimo.

Alla fine ultimo posto doveva essere e ultimo posto è stato e sono dispostissimo ad ammettere che i miei desideri di evitarlo erano più che altro un tentativo di dare un po’ di sapore alla minestra che sarebbe comunque risultata abbastanza insipida, in realtà tra essere ultimi a quota 78 o terzi a quota 80 cambia davvero poco ed anzi, reggere il fanalino di coda per il secondo anno consecutivo, semmai rende tutti più consapevoli della difficoltà della strada che abbiamo davanti a noi, di quanto sia in salita il sentiero che dovrebbe portarci ad essere dei contender non dico perenni, ma almeno più frequenti, infatti ricordo a tutti che la postseason ci ha visti protagonisti solo una volta nelle ultime sei stagioni.

Per tornare all’esempio scolastico abbiamo anche avuto la notizia che il preside Farrell tornerà in carica, salute permettendo, ed anche il resto del corpo insegnante tornerà a tenere lezione ai nostri virgulti. Fatemelo dire subito : decisione che non capisco e che mi sembra profondamente errata. Farrell ha cavalcato l’onda di quel 2013 dove le coincidenze astrali fecero in modo che anche le galline facessero latte, ma per il resto ha una carriera manageriale che si può definire mediocre ad essere buoni e che quelli che sono meno buoni definiscono abbastanza fallimentare, prima in quel di Toronto e poi negli ultimi due anni da noi. Quale sia il valore aggiunto che può darci Farrell non lo capisco, visto che anzi la sua assenza non sembra certo aver fatto male alla squadra in questi ultimi due mesi. Se questa conferma sia legata al rispetto per quello che sta passando causa la sua malattia, lo posso capire umanamente ma non ci porterà certo lontano; aggiungo poi che è tutto il pacchetto di conferme a lasciarmi almeno perplesso, per esempio avrei voluto vedere un coach di terza meno “creativo” di Brian Butterfield.

Alla fine quindi il risultato di due anni sul fondo è via Lucchino – via Cherington – dentro Dombrowski … sinceramente un po’ poco. Faccio un parallelo con l’altro giochino di Mr.Henry (il Liverpool); ieri è stato tardivamente defenestrato il manager (Brendan Rodgers), prendendo una decisione che andava presa la scorsa estate, ora ovviamente è tardi perché la stagione avrà la zavorra di scelte fallimentari compiute da lui, speriamo di non ripetere l’esperienza a Boston con un cambio in corsa (che di solito serve a poco) quando invece il cambio andava fatto nella off-seson.

Si chiude quindi la stagione, come al solito tra breve butterò giù un po’ di voti e giudizi su quel che s’è visto in questo 2015 e su dove andare a parare nel 2016 per provare l’anno prossimo di vivere un’annata un po’ più eccitante. Francamente l’esperienza di essere fuori dai giochi che contano in giugno comincia ad essere davvero avvilente.

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Cambio nella continuità

Il titolo potrà sembrare un ossimoro, ma calza a pennello con le ultime operazioni di Dombrowski che con le nomine degli ultimi giorni ha preso effettivamente le redini del comando negli uffici di Yawkey Way. Liquido in poche parole la nomina di Frank Wren come “Senior Vice-President of Baseball Operations”, titolo molto pomposo ma operatività che dovrebbe essere abbastanza limitata, in pratica una specie di consigliere personale di Dombrowski almeno secondo quello che si legge in giro, guardando certi movimenti di mercato fatti da Wren negli ultimi anni agli Atlanta Braves c’è quasi da augurarsi che le sue opinioni vengano tenute in una considerazione molto modesta, però ci può stare che Dombrowski voglia avere vicino un uomo col quale già aveva lavorato per parecchio tempo in passato.

La nomina molto più importante è però quella di Mike Hazen come nuovo GM; premetto che è sempre difficile dare un giudizio a queste nomine, è molto più facile giudicare l’acquisto del giocatore X al posto del giocatore Y che periziare i cambi nel front office, quello che posso dire è che resto un po’ sorpreso dal fatto che si sia operato con un cambio interno, mi sarei aspettato un “cambio di regime” molto più netto, piuttosto che la nomina di un uomo che, nel bene o nel male, ha fatto parte dello staff che non è che abbia prodotto stagioni così gloriose nell’ultimo biennio. Quindi verrebbe da dire che Dombrowski alla fine abbia apprezzato ciò che ha trovato a Boston in termini di organizzazione e di competenze specifiche, ragionando così allora ci si potrebbe davvero domandare come mai non si rimasto Cherington oppure che le dimissioni dell’ex-GM siano state davvero una sorpresa inattesa per i nostri vertici, un po’ improvvidamente perchè se hai messo Cherington di fronte al fatto compiuto della nomina di Dombrowski te lo puoi anche aspettare le sue dimissioni … almeno per come la vedo io.

Fatto sta che abbiamo il nuovo GM, l’ennesimo uomo nato e cresciuto nel New England che arriva ai vertici dell’organizzazione, sembra quasi che le origini vicino al Fenway siano un prerequisito per ottenere certe poltrone. Quello che posso dire è che spero ardentemente che ci siano confini ben precisi tra le attribuzioni dei vari membri del nostro staff; in un passato anche recente abbiamo sofferto parecchio proprio per le invasioni di campo, il caso più clamoroso resta quella fatta da Lucchino quando impose la nomina di Valentine come manager al posto di Sveum che era stato selezionato da Cherington che era l’uomo preposto per queste scelte. La cartina di tornasole sarà la prossima fermata nella fiera delle poltrone, ovvero la scelta del manager, sempre ammesso che non sia riconfermato Farrell e visto che sembra piacere una certa continuità a questo punto non sarei sorpreso di una sua permanenza se le sue condizioni di salute lo permetteranno. Il puzzle per il 2016 comincia quindi a completarsi e vedremo se tutti i pezzi si incastreranno bene, vedendo certi numeri di Betts o di Bogaerts c’è da mettere in campo una fiducia che non è normale per una squadra reduce da due annate abbastanza orrende.

PS – Appena ho detto di sperare di lasciare indietro Rays e Orioles ne abbiamo perse tre di fila dai Raggetti … “Ma allora ditelo !!!”

PPS – Non fregherà a nessuno ma per i playoffs il blogger dice Forza Chicago Cubs

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Il fattore X

Anche noi abbiamo il nostro fattore X, viene da un’isola dove la lingua più diffusa è il papiamento … e se sapevate questa cosa senza interrogare Wikipedia allora potete risolvere anche i cruciverba di Batterzaghi, quell’isola è Aruba, un posto di gente saggia, così saggia da preferire di rimanere sotto la madre patria olandese piuttosto che buttarsi su un’indipendenza che da quelle parti non si sa mai a cosa porti. Da un posto di gente saggia non poteva che nascere un giocatore con la testa a posto, un giocatore che ha resistito senza perdere la trebisonda quando le cose non andavano benissimo e che ha saputo ormai elevarsi all’eccellenza della Lega, per chi non lo avesse ancora capito quel giocatore è Xander Bogaerts.

Bogaerts è un autentico patrimonio per noi e lo è anche perché eccelle in un momento dove non è che ci siano molti shortstop di primissima fascia in giro; mi viene in mente un nostro Minor-leaguer di qualche anno fa (direi Drew Sutton) che dichiarò : “quelli che parlano di tradare Bogaerts per prendere Cliff Lee non hanno mai visto giocare Bogaerts.” Direi che aveva ragione, abbiamo alcuni problemi in ottica 2016 (io continuo a pensare con paura a Hanley Ramirez in prima ad esempio), di sicuro potremmo aver trovato colui che reggerà il ruolo di interbase per un paio di lustri, ruolo che dalla partenza dell’immenso Garciaparra non aveva mai trovato una stabilità seppur minima.

Intanto, zitti zitti, non siamo più ultimi nella division. Qualcuno potrebbe dirmi che “freguntubo”, sono anch’io consapevole che all’atto pratico non cambia nulla ed anzi in questa maniera chiameremo più tardi nel draft, ma reggere il fanalino mi deprime, provoca un rigetto nell’animo di pessimo perdente che mi contraddistingue dai giorni della mia infanzia, quando mal digerivo persino le sconfitte al campetto da basket della parrocchia. Quindi se possiamo lasciarci dietro i Passerotti Arancioni di Baltimore ed i Raggetti dell’IKEA Stadium perché non farlo ?

Forse però la notizia più “pesante” è l’inizio ufficiale della caccia al nuovo GM, il primo nella lista di quelli da intervistare è Quinton McCracken che i più attenti ricorderanno come esterno in parecchie franchigie a cavallo del cambio di millennio. Onestamente non lo conosco come dirigente e non prendo posizione, ultimo impiego agli Houston Astros dove sovra-intendeva alla Farm e visto che da quel vivaio sono usciti dei Correa e degli Springer direi che il suo lavoro l’ha fatto anche bene; forse il salto da Farm Director a GM di una franchigia complicata come la nostra potrà sembrare un po’ alto, ma può avere anche senso provare un nome nuovo anziché ricorrere ai soliti Wren, Dipoto e compagnia cantante che non mi paiono eccellere particolarmente poi non scordatevi che ci sarebbe Dombrowski a fare da scudo e da mentore

Speriamo davvero di ritornare in auge … vedere in questi giorni il Fenway con parecchi spazi vuoti è sempre triste, ovvio che le partite non siano proprio accattivanti per lo spettatore casuale e c’è anche da dire che i Red Sox cominciano un po’ a risentire della vicinanza scomoda di una franchigia iper-vincente come quella dei Patriots. Sarà il campionato poco allettante giocato dai nostri, sarà quell’aria da “noi vs il resto del mondo” che dopo il Deflagate aleggia dalle parti di Foxboro, sarà anche che generalmente il baseball comincia a soffrire in termini di rating d’ascolto in tutta America e specialmente verso le giovani generazioni, fatto sta che oggi i nostri Sox sono un po’ di retroguardia in termini di spazio sui media. Ammiro tanto (da neutrale) la grandezza di Brady e Belichick, ma vorrei tanto tornare a leggere tanto anche su Pedroia, la pagina 3 lasciamola a qualcos’altro.

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