E’ tutta una questione di BABIP ?

Ciao a tutti. E’ passata un’altra settimana ed i Sox sono ancora in testa, in un periodo dove per noi abbondano i pareggi, coi White Sox, poi coi Blue Jays ed infine in queste prime due coi Mariners. Se i pareggi sono sufficienti per mantenere il nostro piccolo vantaggio significa che le altre viaggiano a corrente molto ridotta, diciamo che la AL East deve ancora mostrare le potenzialità che venivano prospettate in inverno. E se queste qualità presunte rimassero sulla carta per sempre noi dovremmo essere solo contenti.

Quindi restiamo in testa e molta gente sta cercando di capire il perchè, scrutando le cifre c’è chi dice che la ragione del sorprendente inizio dei Sox sia la famigerata BABIP. Per chi non lo sapesse la BABIP è la Batting Average Ball In Play, insomma … la media battuta che conta solo i turni nei quali il battitore mette la palla in gioco, quindi escludendo strikeout e homerun. Viene ritenuta da molti la statistica “fortunata”, chi ha una media alta significa che ha battuto un sacco di palline nel buco tra gli interni o nella terra di nessuna tra infield e outfield, oppure con la biglia che cade in mezzo agli esterni. Questa cifra ha la tendenza a normalizzarsi, chi ha media bassa tenderebbe a vederla in crescita, chi l’ha alta dovrebbe andare a calare. I Sox in questa classifica sono primissimi, con un vantaggio consistente sulla seconda e con delle cifre che se fossero confermate a fine anno batterebbero tutti i record.

Quindi ? Come direbbero dalle mie parti in Romagna “abbiamo più culo che anima” ? Calma un passo … Che ci possa essere un calo fisiologico ci sta, è nell’ordine logico delle cose, altre cifre lasciano pensare ciò, ma abbiamo anche un nucleo di giocatori che sono davanti alle classifiche che ci lasciano sperare che continueranno ad essere in quella posizione. Diciamocelo pure … col quartetto JD, X-Man, Verdugo e Devers cominciamo a fare pensieri moooolto sostanziosi, sembrano poter trascinare il resto del team, per esempio Arroyo a 333 di avg e 852 di OPS è fantascienza pura.

Confessiamolo tutti … all together now … stiamo cominciando a pensare che questo anno possa essere meglio della quaresima a cui sembravamo destinati. Non tutto luccica, sia chiaro, Richards sembra un lancia-patate e Cordero in attacco pare un impiegato del catasto mentre in difesa ricorda mia zia 85-enne. Detto ciò viviamo meglio che si può questo tempo che, almeno per me, è totalmente inatteso. Oggi le tre capoliste nell’American League sono Red Sox, Royals e Athletics, definire sorprendente questo terzetto è un puro eufemismo, la difficoltà è restarci davanti, come scrisse Lorenzo De’ Medici : “chi vuol esser lieto sia, di doman non c’è certezza”

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Il mondo dei sogni

Primo tentativo : riempirsi di pizzicotti. Risultato : un livido sull’avambraccio

Secondo tentativo : rovesciarsi addosso una secchiata di acqua ghiacciata. Risultato : un incipiente raffreddore.

Terzo tentativo : bersi un bricco di caffè. Risultato : un’insonnia conclamata (e poi io sono un italiano atipico … odio il caffè)

Insomma amici … anche provandole tutte non mi sveglio, sto sognando, e non capisco come sia possibile che in questo sogno, alla mattina del 15 aprile, la squadra col miglior record dell’American League siano i Boston Red Sox. L’immenso Manlio Scopigno, che condusse 50 anni fa il Cagliari allo scudetto, disse che mai si sarebbe aspettato di vedere Niccolai via satellite quando il Re degli autogol fu chiamato in nazionale. Io, molto più modestamente, mai mi sarei aspettato che in testa ad un campionato ci fossero Arroyo, Franchy Cordero, Martin Perez e compagnia cantante.

OK … OK … OK … Sono state giocate solo 12 partite che fanno il 7,4% dell’intera stagione. Ci sono altre 150 partite ed il nostro “io logico” non può concepire che quest’insieme di giocatori un po’ così possa reggere in questa posizione. Però … nel frattempo … mentre attendiamo il calo fisiologico abbiamo una sola cosa da fare : DIVERTIRCI COME DEI PAZZI. Ragazzi miei … godiamoci il momento totalmente inatteso e mettiamo da parte questo spirito positivo per i momenti bui che arriveranno

Se credete che oggi riesca a scrivere qualcosa di tecnico vi sbagliate di grosso, perchè non so capire cosa stia succedendo : si vincono le partite strette e quelle simil-vendemmia. Si vince a 9 inning, ma anche a 7. A volte con la difesa ed a volte bombardando, partendo sparati o semmai aspettando il crollo del pitcher come Berrios ieri sera. Davvero … non so cosa pensare … boh … posso solo credere che conti l’uomo nel dug-out. E’ odioso autocitarsi, quando nel pezzo di presentazione della stagione scrissi che il nostro miglior acquisto era stato Cora ovviamente trasmettevo grande fiducia in lui … anzi … solo in lui. Ma questo è troppo, caro Alex ! Davvero troppo !

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Facciamo un poster ?

Come scrivo nel titolo ci sarebbe quasi il materiale per fare un poster. Con quale immagine ? Per agevolarvi ve la metto qui sotto

Non so quanto durerà la cosa, forse anche solo queste 24 ore, ma vedere una classifica dove i nostri sono al primo posto e quelli col pigiamino a righe chiudono la fila è una di quelle cose che rendono la colazione della domenica mattina ancora più gustosa.

La squadra batte abbastanza bene, più di media che di potenza per la verità, ma sappiamo che non abbiamo, Martinez escluso, degli slugger. Quindi i punti vanno costruiti, cosa che non è mai facile, con pazienza ed applicazione. Se vogliamo guardare alle cose che non vanno possiamo aggiungere che, dato che non siamo lo squadrone di bombardieri questa benedetta pazienza ed applicazione è merce davvero rara per uno dei nostri titolari, uno di quelli che dovrebbe guidare il nostro futuro.

Se non si fosse capito di chi sto parlando ve lo esplicito subito : Rafael Devers mi fa impazzire, nella stessa partita può fare tutto … ed il contrario di tutto. Stanotte è stato capace di addormentarsi sulle basi riuscendo a farsi piccionare, ma permettendo ad un compagno di segnare mentre lui evoluiva in ballerina, si è scordato il conto degli out in un’altra occasione … poi ovviamente ha sparato un HR che rischiava di spedire in orbita la biglia, oltre a fare altre belle cose. E’ come una bomba dal potenziale enorme, solo che è impossibile da settare col timer, non sai mai quando può esplodere, può deflagrare nel campo degli avversari, ma può anche esploderti tra le mani. Vi potrà sembrare che insisto un po’ troppo spesso su di lui, ma se lo faccio è perchè solo un ipovedente non si accorgerebbe del potenziale che possiede, questo ha tutto per eccellere, basterebbe stare un po’ lì con la testa.

Per il resto la squadra sembra proprio il “Cora’s team”; resiliente come nei giorni migliori e con scelte che a volte stupiscono, per esempio mai mi sarei immaginato Andriese (fino ad ora il Calimero del nostro bullpen) impiegato al decimo inning. Per chiudere invito tutti ad incrociare le dita per JD Martinez, non impiegato ieri perchè in “protocollo Covid”; JD ha quello che viene definito un raffreddore, ma per gli stringenti ed ovvi protocolli deve sottoporsi al tampone prima di tornare ad essere eleggibile, tampone che dovrebbe essere fatto oggi. Per noi farà un mucchio di differenza se il motivo del malanno sarà il maledetto virus o se sarà l’aria condizionata furiosa che chiunque sia stato negli USA ha potuto sperimentare in qualsiasi hotel o ristorante. Forse l’inizio  di stagione “normale” ci aveva fatto scordare il particolare che siamo sotto ancora una pandemia che non da tregua, le squadre non devono solo fare i conti con tendini, ginocchi e polsi infortunati; il malefico virus può cambiare in un nonnulla l’equilibrio del campionato, un motivo in più per odiarlo con tutte le nostre forze.

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Eppur si vince … ogni tanto …

Mi ero ripromesso di scrivere solo dopo la prima vittoria, diciamo pure che ho dovuto attendere un tempo maggiore rispetto a quello che mi sarei aspettato. Da queste prime quattro ci aspettavamo certamente un raccolto migliore, la sweep subita dagli Orioles (squadra ritenuta una delle due o tre peggiori) è stata una secchiata di acqua ghiacciata per una tifoseria che già non ha molti motivi di speranza.

Cosa abbiamo visto in queste quattro partite ? La premessa di fondo è che ovviamente il campione statistico è troppo piccolo per trarre delle linee di tendenza ma diamoci lo stesso un’occhiata. Il monte di lancio sta facendo il suo : tre partenti su quattro hanno retto bene il campo, nonostante perduri l’assenza di E-Rod; Tanner Houck a me è piaciuto, sebbene tutti (lui per primo) dicano che è un lanciatore che necessita di un ulteriore sviluppo sotto forma di arsenale di lanci più vario. Garrett Richards invece è da mani nei capelli, se ci aggiungiamo che anche nello Spring Training aveva destato molte perplessità (eufemismo) diciamoci pure che il suo travaso a Boston sta andando malino. Il bullpen è quello che è, Barnes dovrebbe tornare a breve, non male il nuovo acquisto Sawamura, Matt Andriese fa capire perchè i Rays se ne siano liberati in fretta negli anni scorsi, ma mi riservo di dare giudizi tra un po’ visto l’esiguità degli inning lanciati.

L’attacco dei Sox fino ad ora porta un unico nome agli onori della cronaca, abbiamo un JD Martinez che, come Fausto Coppi, sembra “un uomo solo al comando”. Anche se la sua maglia non è biancazzurra come quella dell’immortale airone di Novi Ligure, viaggia a 5 extrabase in 4 partite. Il problema è il resto, per esempio il duo Devers – Dalbec che fino ad ora viaggia con un ragguardevole 0-su-21. Sapete una cosa ? Comincio ad averne un po’ le scatole piene di Devers, gli swing sembrano sempre presi un po’ a casaccio ed in difesa ha già al passivo un buco che è costato parecchio in gara-2 con Baltimore. Sta migliorando Devers oppure il suo plafond è questo ? Dei buchi in difesa ne abbiamo già parlato, idem del rendimento offensivo sempre erratico, direi che è ora di salire di un livello oppure resterà il classico “mezzo giocatore”.

Per ora è tutto, sapevamo che ci sarebbe stato da pedalare in salita, dopo quattro partite è dura capire se stiamo parlando di una salitella appenninica che potrei fare anch’io oppure se siamo davanti al mostro Zoncolan. Cora ha un compito che mi sembra abbastanza improbo, c’è solo da lavorare, lavorare … ed ancora lavorare.

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La gioia dell’inizio

Anche se non si sa bene cosa attendersi da questa squadra, siamo al momento nel quale la gioia per il fatto che finalmente si aprono le danze è certamente maggiore di tutti i dubbi, di tutte le problematiche che nell’ultimo biennio ci siamo posti. Vedere partite vere è un sollievo in questi giorni, nei quali qualsiasi cosa che strappi un sorriso è preziosa come acqua nel deserto. Ed il fatto che cominci un campionato in modalità quasi normale è comunque di conforto e speriamo che presto il Fenway possa aprire le porte per l’intera capienza e non limitarsi ai 4500 fortunati che potranno assistere all’Opening Day

Vi dicevo nell’inciso iniziale che non so cosa aspettarmi da questa squadra, forse vi sto dicendo una bugia, nel senso che non mi aspetto certo playoffs o titoli ancora superiori, ma tra il non andare al playoff lottando ed il farlo sbracando in maniera ignobile c’è un mare di differenza. Io credo che la presenza di Alex Cora (il nostro vero acquisto dell’inverno) sia una garanzia che le cose vengano almeno fatte bene, non gli si potrà chiedere di trasformare il piombo in oro, gli alchimisti c’hanno provato per secoli con risultati modestissimi, però mi aspetto che non si veda quel “andare a fondo col sorriso” che nel 2020 era la nota dominante del nostro dugout.

L’unico dubbio su questo modo d’agire è che mi sembra che si costruiscano delle edizioni dei Sox che possono durare un anno per l’altro, politica che sembra ormai consolidata dalle ns. parti. Attendiamo la crescita dei nostri virgulti e nell’attesa si prendono onesti mestieranti con contratti massimo biennali perchè ovviamente non si vogliono più spendere molti soldi con contrattoni di lunga durata. Così abbiamo un team zeppo di bei giocatori di complemento senza però che ci siano più quei fuoriclasse che indicavano la rotta, giocatori di complemento che poi l’anno prossimo potrebbero essere altrove … e come Penelope dovremo ritessere la nostra tela.

Play ball … quindi ! L’ordine di merito aggiornato sul sito MLB continua a metterci in 20ma posizione, ben staccati da Yankees (3°), Rays (8°), Blue Jays (9°). Il compito è di provare a sovvertire questi pronostici il più possibile, cercando di rianimare una tifoseria che da un biennio sente solo parlare di payroll e non di baseball giocato. Abbiamo bisogno di esaltarci un po’, di vedere un’inversione di tendeza, perchè di tornare ad essere gli “adorabili perdenti” che siamo stati per decenni invece non ne abbiamo alcuna voglia

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Un Lebron nel motore

Ciao a tutti ! Ve lo dico subito senza troppe cerimonie : sono un estimatore di Lebron James, mi piace il personaggio ed io trovo sacrosanto che una figura di portata planetaria, perchè è di questo che stiamo parlando, dica la sua anche su temi che non sono attinenti alla sua attività principale; considerando i progressi, o per meglio dire i non progressi fatta dalla società americana, che James dica la sua sulla situazione mi pare assolutamente normale, esattamente come negli anni ’60 fecero i vari Jim Brown, Kareem Abdul Jabbar ed ovviamente Mohammad Alì.

Detto ciò si conferma la connessione che lega James con John Henry ed il suo clan, cosa che aveva fatto si che il campione dei Lakers fosse già titolare del 2% delle azioni del Liverpool, sarei curioso di sapere a quanto ammonterà l’impegno di James col Fenway Sports Group, la percentuale non dovrebbe essere altissima ma comunque è un’altra notizia che conferma che qualcosa bolle in pentola nella compagine societaria dei Sox. Fa ridere comunque che una stella dei Lakers entri in una squadra a Boston, vi faccio un esempio : vi immaginate Totti che compra una quota dell’Olimpia Milano di basket ? Io non riuscirei a pensarlo nemmeno trincassi una damigiana di sangiovese. Quando dico che l’America è per lo sport un mondo a parte penso anche a casi simili.

Veniamo un attimo al campo anche perchè a due settimane dall’inizio cominciano a muoversi alcune cose. Anzitutto diciamo che la squadra mi pare stia giocando benino, non si vede quello “svacco” che si vide in quello spezzone di spring training che andò in scena l’anno scorso prima che il lockdown spegnesse tutto. La speranza che abbiamo tutti è che il ritorno di Cora sia la causa di tutto ciò, quando espressi la mia gioia sul suo ritorno non nascondo che avevo la speranziella che riuscisse a far rendere un gruppo qualitativamente modesto oltre il suo vero livello.

Intanto ci sono già alcune decisioni prese : Cora ha definito “solida” la nostra rotation (non male come fiducia) e detto ciò ha comunicato che si partirà con un’ortodossa rotazione a 5 uomini e non coi 6 che si era pensato. Gli uomini dovrebbero essere Rodriguez, Eovaldi, Richards, Perez e Pivetta con E-Rod che avrà l’onore dell’Opening Day, cosa bella per uno che è passato attraverso un 2020 dove ha dovuto dubitare della sua salute in senso generale, non per ciò che riguarda il ballgame. Cora ci dice che è bene impressionato dal mix di lanciatori che si trova, nel senso che ci sono i “bombaroli” e quelli che vanno di “finesse”. Al campo il compito di dire se sarà vero o se queste sono le classiche parole di circostanza. Tanner Houck e Andriese saranno i due che subentreranno in caso di infortuni, il primo comincerà in triplo A sperando che nelle Minors la stagione inizi prima o poi.

Per chiudere torno un attimo al discorso Lebron : che un personaggio con le sue idee diventi azionista della franchigia che per ultima ha inserito giocatori di colore nel roster e che per quarant’anni è stata governata col pugno di ferro da un razzista della peggior specie come Tom Yawkey è comunque significativo. Parlare di queste cose nel XXI° secolo è avvilente, prima parlavo dei tempi di Jabbar e Alì, a volte sembra che il mondo non si sia evoluto molto da quegli anni. Se pensiamo alla vicenda di Colin Kaepernick questo pensiero diventa quasi certezza.

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Ventesimo posto ?

Ciao a tutti ! So di stare un po’ trascurando il blog, sarà la tristezza che ormai ci schiaccia da un anno e della quale non si intravede la fine oppure sarà la squadra allestita a Boston che reputo eccitante quanto una cambiale da pagare … insomma … la voglia non è certo ai massimi e rimpiango quelle annate dove c’era comunque un formicolino ai polpastrelli per cliccare sulle partite e per cominciare ad intuire quali potevano essere le aspettative realistiche della squadra.

E’ vero che nello sport non è mai detto nulla ma sarà molto probabile che quest’anno (anzi … anche quest’anno) i Sox viaggino nelle parti basse delle classifiche. L’altro giorno il sito MLB ha fatto la sua proiezione elencando tutte le squadre e mettendole in ordine di valore (teorico); la classifica ci vedeva al posto n.20 di questa ipotetica classifica ed è una previsione che vede abbastanza concordi gli analisti; chiaramente se sei la ventesima squadra in una lega che ne conta trenta significa che vivremo un’altra stagione di passione ed a meno che i nostri non si reincarnino in un Leicester o in un Verona godremo veramente poco.

Buttiamo però un’occhiata in campo, anche se le prime partite dello spring training sono sempre molto aleatorie. E’ partito forte Dalbec continuando un po’ sulla falsariga dello scorso anno, il ragazzo è una promessa ormai davvero importante, ha il fisico (passa il metro e novanta), ha lo swing e mi immagino che abbia tanto campo quest’anno. Tra i virgulti si può segnalare anche Duran, immaginiamo che dopo aver saltato il 2020 causa il blocco delle Minors abbia una voglia assurda di giocare. Ora però si pone il dilemma di come fargli proseguire la carriera in questi anni folli : buttarlo in prima squadra sembra affrettato, ricordiamo che fino ad ora ha giocato ZERO partite in Triplo A, ma se non lo facciamo rischiamo che continui a giocare pochissimo, dato anche quest’anno le Minors sono in dubbio, col Triplo A che ha annunciato un ritardo di un mese per il loro Opening Day. Chiaro che questo un tema che potremmo collegare a decine di giocatori, ma come dicevo .. stiamo vivendo anni folli.

A proposito di giocatori dell’outfield, abbiamo definitivamente perso il miglior esterno difensivo che abbia mai visto, con JBJ messo sotto contratto dai Birrai del Wisconsin salutiamo l’ultimo pezzo di quel trio da sogno che controllava il giardino come nessun’altro. Ammetto che il fatto al principio di marzo JBJ fosse ancora libero mi aveva fatto nascere una speranziella ed invece abbiamo salutato un altro pezzo di quella squadra che era comunque stata capace di vincere per tre anni in fila la AL East. La demolizione dei Sox che furono direi che oramai è quasi completata, in questo fino ad ora Bloom è stato molto efficiente, speriamo lo sia anche quando si tratterà di costruire perchè fino ad ora più che un General Manager abbiamo visto all’opera un curatore fallimentare.

PS – Ringrazio l’amico Xtef che mi ricorda il decimo compleanno del blog. Lo avevo completamente rimosso. Vorrei tornare a parlare di baseball e non di salary cap, vi assicuro che c’è molto più gusto nel parlare del primo tema piuttosto che del secondo, se negli ultimi tempi vi sono sembrato un po’ moscio è perchè sono oramai due anni che non si parla di baseball a Boston ma si parla di finanza, per un po’ va bene ma dopo ci si stanca, se volevo parlare di finanza mi sarei abbonato al Sole 24 ore o al Wall Street Journal, se non l’ho mai fatto ci sarà un perchè

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Fuori un altro

Ormai siamo alle liste di proscrizione; sembra che ci sia un disegno chiaro : distruggere tutto il passato, il nostro passato che poi non è stato così male in nome di un futuro quanto luminoso non ci è dato ancora di capire. Ve lo ricordate il nostro outfield che ci fece stropicciare gli occhi nel 2018 ? Sparito … volatilizzato … un ricordo che sebbene vicino nel tempo sembra ora lontano come un’oasi irraggiungibile. La trasformazione dei Sox in una versione appena più luccicante dei Pittsburgh Pirates o dei Seattle Mariners procede inesorabile; potevo capire la partenza di un Betts visto lo stipendio che poteva ricevere altrove, la partenza di Benny invece non la capisco proprio.

Alla fine sembra proprio che sia una semplice mossa per risparmiare metà dello stipendio di Benintendi, visto che l’altra metà la pagheremo noi; non ci vedo un’altra chiave di lettura dato che la contropartita è Franchy Cordero, giocatore mai esploso a Kansas City ed oltretutto con una lunga storia di infortuni (i giocatori injury-prone devono sembrarci molto appetibili), un oscuro prospetto dai Mets e ben tre “players to be named later”, e se qualcuno si illudesse che tra questi giocatori che prenderemo ci fosse qualche “top prospect” sappia che ciò non accade quasi mai, con questa formula vengono quasi sempre esclusi i prospetti di vaglia.

Sono davvero amareggiato. Io avrei concesso a Benny un anno per vedere se rimbalzava, cavolo … era uno dei nostri, lo avevamo allevato e buttato in prima squadra anche in anticipo sui tempi. Forse il 2018 era irripetibile, già il 2019 era andato nel verso sbagliato, ma avrei voluto vederlo di nuovo sotto la guida di Cora, invece risparmiare 3,8 milioni di $ è la stella polare di un’organizzazione che sta sempre più abdicando dal ruolo che aveva assunto dal 2002. Una squadra che come esterni ha avuto dei fenomeni, l’anno prossimo si presenterà con Verdugo, Renfroe e Cordero con JD Martinez semmai a dare una mano pur con le sue doti difensive scarsine. C’è chi dice che questa trade possa avere l’effetto secondario di riportare JBJ a Boston, ci crederò quando lo vedrò, le idee mi sembrano altre, i desideri della proprietà sembrano andare in altra direzione, quella dell’assoluta marginalità dei Sox nell’attuale contesto MLB.

Mi rendo conto di non aver dedicato nemmeno un byte al ritiro di Pedroia, il fatto che in realtà il buon Pedey fosse assente da un triennio ha ovviamente diluito l’impatto del suo ritiro. E’ stato comunque un grande, la sua partenza ha generato un buco gigantesco che non è stato ancora colmato, nel suo sacchetto di seconda, nella clubhouse ed anche in altri aspetti. Ripensando alla sua figura mi pare anche chiaro che i Sox, oltre alla grande carenza di talento, difettino anche nell’uomo che prende in mano il dug-out. Per anzianità potrebbe essere Bogaerts, ma non mi pare il tipo, lo dico così … a naso …

Non c’è molto altro da aggiungere e tra una settimana (covid permettendo) dovrebbe riaprire il training camp a Fort Myers. Non credo che anche a Boston siano molto carichi per l’inizio della stagione, poche aspettative ed una “politica aziendale” che a Tampa o a Milwaukee possono anche accettare e che a Boston invece si accetta molto più malvolentieri. Che ne dite ? Mettiamo il blog nel freezer fino a quando finirà il rebuilding ? Il 2025 o giù di lì ?

 

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Speriamo abbiate ragione voi

Da quando aprii questo blog, quasi dieci anni fa, m’è capitato solo in casi rarissimi di essere fuori sintonia con la bacheca messaggi. Questo è uno di quei casi … oh ragazzi … sono contento della cosa, sia chiaro, così almeno si fa della sana discussione. Ovviamente il tema del contendere è il mercato dei Sox che nei giorni scorsi ha avuto un’accelerazione con un paio di arrivi sul monte : Garrett Richards ed Adam Ottavino. Vedo che tra voi ci sono pareri positivi, i miei francamente non lo sono molto, andiamo ad analizzare un attimo la cosa.

Partiamo da un concetto di base; l’anno scorso, per farci digerire l’indigeribile ovvero la partenza di Betts, ci fu detto che era un sacrificio dovuto per riacquistare la famosa flessibilità salariale, necessaria per tornare ad essere incisivi sul mercato; se la rinuncia a Betts è servita per portarci a casa i giocatori che sono arrivati in questa Stove League credo che sia lecito definirsi delusi, come io lo sono. A parer mio c’è ovviamente un problema a livello di proprietà che dopo quasi vent’anni di gestione, umanamente mi sembra meno coinvolta e focalizzata sui Sox, ma c’è anche più di un punto di domanda sulla selezione dei giocatori ed questo il caso dei nostri ultimi acquisti.

Dico subito la mia : 18 milioni di dollari, sia pure per una sola stagione, mi sembrano davvero troppi per due giocatori come Richards ed Ottavino. Se dovevamo tornare ai limiti della famigerata luxury tax, come ora siamo, mi sarei aspettato qualcosa di più incisivo, oppure se vogliamo leggerla in altro modo avrei immaginato giocatori di valore maggiore. Non è neanche il concetto che “anzichè spendere 18 per due giocatori era meglio spenderli tutti per uno solo ma di prima fascia” è proprio la cifra che mi pare esagerata.

Garrett Richards arriverà a Boston dopo una vita passata ad Anaheim e a San Diego, molto buoni nel complesso quelli con gli Angels, decisamente meno gli ultimi due coi Padres, un 2019 completamente deragliato causa riabilitazione da Tommy John ed un 2020 dove era partito tra gli starter ma poi è stato spostato nel bullpen, direi che è anche significativo il fatto che i Padres, che stanno costruendo un team con grosse ambizioni, non abbiano considerato minimamente di riprendersi Richards. C’è poi un altro aspetto che, chi ha avuto la pazienza di leggermi in questi anni, sa che non mi piace. Richards ha una cartella clinica che è lunga come un’enciclopedia. A causa di ripetuti infortuni negli ultimi 5 anni non è mai stato in grado di arrivare ad 80 innings, nel 2014 uscì dal Fenway su una barella. Ad un pitcher con queste caratteristiche diamo 10 milioni.

Adam Ottavino ha vissuto in pieno “l’insostenibile vita del rilievo”. Anni ottimi seguiti semmai da anni molto meno positivi. La sua vita nel Bronx per esempio ha visto un 2019 scintillante ed un 2020 con molte ombre. Ma anche nella sua vita precedente a Denver Colorado vediamo un 2016 ed un 2018 davvero molto positivi (caso non facile nello stadio trita-lanciatori dei Rockies) ed un 2017 dove ha raccolto cannonate come piovesse. A noi quale Ottavino toccherà ? Domanda impossibile da rispondere. A me però fa specie una cosa : che arrivi da noi con una trade con gli Yanks. Ammetto che se Ottavino me lo avessero venduto i Royals, i Padres o chi cavolo volete voi mi sentirei più tranquillo, che nel Bronx ci abbiamo mollato un giocatore in cambio praticamente di nulla ha ovviamente la chiave di lettura di un salary dump da parte loro, ma se lo vendi ad una concorrente, anzi ALLA CONCORRENTE, ti assumi un bel rischio e difatti trade simili sono rarissime. Chi avrà ragione ? I nostri ad averlo preso o gli altri ad avercelo mollato ? Boh … sono davvero dubbioso, io non ricordo molti traffici commerciali tra Roma e Cartagine ed anche Atene e Sparta hanno trovato l’intesa in casi sporadici (leggi guerre contro l’impero persiano). Diciamo che se c’è un giocatore che mi incuriosisce è proprio Ottavino. Immaginate una partita dove Ottavino dal bullpen crolla e fa vincere gli Yanks ed aspettatevi sulla stampa bostoniana una sequenza di contumelie come rare volte in passato, ma se invece dovesse fare un rilievo “lights-out” immaginate cosa scriverebbero da New York. Insomma … mossa davvero particolare con Bloom e Cashman che si sono assunti un rischio non comune.

Con queste mosse direi che la squadra è quasi fatta, c’è rimasta la questione dell’esterno. Benintendi va o resta ? E se dovesse andare arriva qualcun’altro ? Aspettiamoci poi un po’ di veterani in arrivo col classico “minor league contract con spring training invitation”, con Bloom che cercherà qualche giocatore in mezzo a veterani un po’ in disarmo. Torniamo all’inciso iniziale, a me sembra un mercato deludente, vedo invece che nella bacheca ci sono pareri più “rosei”, posso solo sperare in voi, che capiate di baseball più del sottoscritto … oddio … a capire di baseball più di me non ci vuole molto, non montatevi troppo la testa. eh eh eh eh eh eh !!!!

 

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Pochi ristoranti, molte trattorie

Mi pare di ricordare che nella bacheca messaggi ci fosse qualcuno che si domandava se fosse possibile ingaggiare DJ LeMahieu, tempo fa c’era chi sperava che l’outfield si potesse irrobustire con Springer … nooooo. E’ passata l’epoca nella quale i Sox cenavano nei ristoranti stellati, gli chef come Bauer e Springer non sono più di interesse per i nostri maggiorenti, hanno deciso che il nostro futuro sia costellato da onesti osti come Martin Perez e Kikè Hernandez.

Oddio … il sottoscritto, prima di questa malefica pandemia, era un assiduo frequentatore di trattorie; se quando si potrà tornare a viaggiare qualcuno passasse dalle parti di Imola e me lo dicesse, il sottoscritto potrebbe portarlo a fare un tour di trattorie, specialmente appenniniche, dove si mangia bene e si beve meglio. Però onestamente se la mia cultura enogastronomica è intrisa di trattorie, quella baseballistica dei Sox, negli ultimi 15 anni, raccontava una storia molto diversa, una storia che ora sembra molto, molto, molto lontana.

Dicevamo di Martin Perez e Kikè Hernandez, il primo è una delle storie più curiose che abbia mai sentito, in pratica lo avevamo, non abbiamo esercitato l’opzione, dandogli 500k $ come mancia e poi l’abbiamo ripreso per una cifra lievemente inferiore. Sarebbe curioso capire il retroscena, se cercavamo altri nomi che poi non si sono concretizzati e siamo tornati sul vecchio amore, o se tutto fosse una tattica per risparmiare un milioncino di dollari, il che ci darebbe una prova ulteriore di cosa siano oggi i Sox. 

Kikè Hernandez invece è la risposta, almeno credo, al buco colossale che avevamo in seconda base; non un campione certo, ma un giocatore solido, con un curriculum che parla di squadre importanti e momenti importanti, oltretutto un giocatore che ha fatto dell’eclettismo una bandiera, un multiruolo che potrà darci una buona mano nel prossimo biennio, giocatore oltretutto ben conosciuto da Cora che lo ha guidato nell’ultimo World Baseball Classic del 2017 con la selezione portoricana. Non illudiamoci, stiamo parlando di uno che in carriera ha un 98 come OPS+, quindi leggermente sotto la media e che ha raggranellato nei suoi 7 anni di MLB un totale di WAR superiore di poco a quelli che Betts ci regalò nel magico 2018.

Questo per dirvi che torniamo all’inciso iniziale, Bloom è stato ingaggiato per quello, per aiutarci a trovare giocatori di seconda fascia che possano esserci utili; sui giornali online comincia a serpeggiare un certo malcontento, non tanto verso Bloom, quanto verso una proprietà che sta mandando segnali di un certo disimpegno. Cominciano ad apparire quegli articoli che si chiedano se i Sox non stiano diventando una figura di contorno nel panorama sportivo bostoniano. Questo non lo so e francamente ci credo fino ad un certo punto, basterebbe un anno buono e vedreste quanto i Sox siano sempre nel cuore della gente, chiaro che passare una seconda stagione nel sottoscala della AL East non sarebbe certo ideale, i nostri competitori della division prendono Springer e noi prendiamo Kikè Hernandez … va così … e possiamo farci poco, non è il massimo, vediamo di farcelo piacere  

 

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